Le immagini ricavate dalle telecamere della zona hanno confermato che lì non c’era alcun rapitore. Nel frattempo i social network si erano riempiti di commenti di solidarietà, preoccupazione e soprattutto rabbia contro criminali (in questo caso) inesistenti. Poi il papà è crollato davanti alle domande incalzanti dei carabinieri
Succede anche questo. Alex Giarrizzo, l’operaio 31 enne di Borgaro Torinese che aveva raccontato il tentativo di rapimento del proprio bambino di 3 anni da parte di un uomo, si era inventato tutto. Domenica, durante la fiera del paese, aveva probabilmente perso di vista il piccolo. Preso dal panico, o consigliato male da qualcuno che forse gli ha suggerito di inventarsi la storia per evitare responsabilità, ha spiegato con tanto di particolari una vicenda inesistente.
Ha persino detto di avere raggiunto il presunto rapitore e di averlo colpito con un pugno, prima che questi fuggisse con un complice a bordo di una vettura grigia. A dire il vero, il magistrato al quale erano state affidate le indagini e i militari dell’Arma avevano capito fin dall’inizio che qualcosa non quadrava. Le immagini ricavate dalle telecamere della zona hanno confermato che lì non c’era alcun rapitore.
Nel frattempo i social network si erano riempiti di commenti di solidarietà, preoccupazione e rabbia contro criminali (in questo caso) inesistenti. Poi il papà è crollato davanti alle domande incalzanti dei carabinieri. La cosa più importante, comunque, è che il bambino sia sano e salvo.
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