Agosto 2014- Pagina 20

Il museo dello Sport rinnova la convenzione granata

toro flagL’accordo con il museo  sarà quindi replicato anche per la stagione 2014-2015

 

Il Torino Fc e il Museo dello Sport, in concomitanza con la sfida domestica contro il Brommapojkarna, ritorno del terzo turno preliminare di Europa League, hanno rinnovato l’accordo che li vedeva uniti.

 

La convenzione con il museo  sarà quindi replicata anche per la stagione 2014-2015.

 

I titolari del tagliando di una partita del Toro avranno anche l’opportunità di visitare il Museo entro 7 giorni dopo il match con uno sconto del 50%.

 

Invece gli abbonati  potranno godere dello sconto in qualsiasi momento, senza limitazioni temporali.

Super-Juve, 8-1 a Giacarta con ovazioni dagli spalti

juve stadiumA segno Pirlo su rigore,  tipletta di Llorente, e poi Giovinco, Coman, Tevez e Pepe

 

Super Juventus nella prima amichevole della tournée d’agosto in Oriente. Giacarta  è stata espugnata dai bianconeri che hanno battuto 8-1 la selezione della Indonesia Super League.

 

La compagine locale è partita in vantaggio ma poi è stato un gioco da ragazzi per la squadra di Allegri.

 

Andati a segno Pirlo su rigore,  tipletta di Llorente, e poi Giovinco, Coman, Tevez e Pepe.

 

Quai 90 mila spettatori hanno osannato dagli spalti  i campioni d’Italia.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Crispy, un criceto piccolo piccolo

Sono un criceto, si’. Ma non un “comune” criceto, sono un  micro “Roborovsky” di 4cm di lunghezza

 

cricetoCrispy…che nome buffo per un criceto come me..! Dev’esser venuto in mente al mio padroncino… un bel ragazzo, simpatico, gran divoratore di una famosa marca di cereali !

 

Come ho detto, sono un criceto, si’, ma non un “comune” criceto, sono un  micro “Roborovsky” di 4cm di lunghezza.

 

La mia eta’ e’ indefinita, dovrei avere circa 9 mesi, non ricordo bene, so solo che quando sono nato, la grande gabbia che ci conteneva era super affollata poi, uno alla volta, se ne sono andati tutti e sono rimasto solo e triste sino all’arrivo, in un pomeriggio di Ottobre, di Simone, detto “Simo”, colui che ora si prende cura di me.

 

Vivo tutto il giorno nella mia gabbietta super accessoriata, molto confortevole, dormo in un piccolo “tukul” tra fiocchi di candido e morbido cotone, sempre pulito, un dispenser di acqua fresca che, goccia dopo goccia mi disseta, un angolo fitness con una magnifica ruota girevole che mi permette di mantenermi in forma e montagne di cibo, semi e semini di ogni tipo…una leccornia!

 

Una volta alla settimana esco per scorrazzare sul fondo della vasca da bagno, luogo insolito lo so, ma cosi’ mi recuperano piu’ facilmente, l’unico mio timore e’ che non dimentichino di mettere il tappo….!

 

Le mie giornate trascorrono veloci, tra un sonnellino e l’altro, di notte invece… sono iperattivo, in continuo movimento, corro, salto, faccio mille piroette e rosicchio, rosicchio tutto cio’ che trovo e non mi annoio proprio mai; tutti si divertono ad osservarmi percio’, anche se piccino ed all’apparenza insignificante, nel mio piccolo tengo tanta compagnia.

 

Un saluto a tutti dal piccolo Crispy e….buone vacanze!

 

Sanità regionale, la parola d’ordine è programmazione

Chiamparino: credo sia la prima volta che le Regioni riescono a mettersi d’accordo autonomamente sul riparto, senza che il Governo debba intervenire. Un segnale importante di come le Regioni possano rappresentare ancora un tassello fondamentale dell’architettura dello Stato

 

chiampa gofaloneNon accadeva da molto tempo, ma d’ora in poi per la sanità della Regione Piemonte la parola chiave diventa “programmazione”, sia per la parte restante del 2014, sia per i prossimi due anni.

 

E’ questa una delle risultanze dell’accordo siglato a Roma dalla Conferenza delle Regioni presieduta per la prima volta da Sergio Chiamparino per il riparto del fondo sanitario:

 

“Vorrei premettere – ha dichiarato il Presidente Sergio Chiamparino – che sono molto soddisfatto di come è andata ieri la discussione in Conferenza delle Regioni, sia per gli esiti delle decisioni sul riparto sia per quanto riguarda l’approvazione del regolamento che accompagna il patto sulla salute. Credo sia la prima volta che le Regioni riescono a mettersi d’accordo autonomamente sul riparto, senza che il Governo debba intervenire. Un segnale importante di come le Regioni possano rappresentare ancora un tassello fondamentale dell’architettura dello Stato. Per quanto riguarda invece il Piemonte, –  aggiunge Chiamparino– sono molto soddisfatto del lavoro fatto in questi due mesi dall’assessore Saitta e mi pare che stiamo dando segnali di governo forte in un settore che ne aveva davvero bisogno.”

 

 “Oltre al piccolo incremento per il 2014 – spiega l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta –  abbiamo già indicazioni certe sul +2% circa all’anno sia per il 2015 che per il 2016, un dato che prudenzialmente ci farà ragionare di ulteriori 150 milioni di euro in più per ognuno dei prossimi due anni, considerando che a settembre ci riuniremo per concordare già il riparto Regione per Regione per il fondo sanitario del 2015”.

 

Ripartire il prossimo fondo con tanto anticipo (soprattutto considerando le tempistiche per l’anno in corso)  sarà la chiave di volta per scelte strategiche che la Regione Piemonte dovrà attuare a breve: lo hanno annunciato questa mattina l’assessore Saitta e il direttore generale della sanità Fulvio Mirano incontrando i direttori di Asl e Aso: una riunione prima della breve pausa di Ferragosto per assegnare quelle che potremmo definire le letture dell’estate, in particolare il contenuto del cosiddetto regolamento Balduzzi approvato ieri dalla Conferenza Stato Regioni e di immediata applicazione. 

 

I Ministeri della salute e dell’economia – ha detto Saitta – da tempo contestavano al Piemonte la necessità che i budget di spesa vengano determinati sulla base di un’effettiva ed accurata programmazione annuale della domanda sanitaria e della relativa offerta. Se consideriamo che la sanità in Piemonte (budget complessivo annuo circa 8 miliardi e 400 milioni) destina oggi l’8% del fondo regionale ai privati (pari a circa 630 milioni di euro l’anno) ci rendiamo facilmente conto dell’assoluta necessità di rispondere a queste indicazioni nazionali, prima che sia troppo tardi. Per questo, la Regione Piemonte si riprende il proprio compito di autonomia nella programmazione della rete ospedaliera: lo fa nel rispetto dei parametri e dei vincoli imposti dal patto della salute (di recente siglato a livello nazionale) e del Regolamento, atteso da almeno due anni, che è stato ufficializzato ed approvato proprio in queste ore dal Ministero al tavolo della Conferenza Stato-Regioni per diventare la cornice entro la quale muovere le nostre scelte”. 

 

La prima azione concreta è stata la sospensione formale della delibera approvata dalla Giunta Cota il 21 maggio, a poche ore dall’apertura delle urne per le elezioni regionali: questo riporta l’orologio indietro nel rapporto sia con Asl e Aso, sia con il privato della sanità piemontese, sospendendo anche otto precedenti delibere e cinque determine dirigenziali degli ultimi anni: l’atto del 21 maggio conteneva vizi nel contratto tipo con i privati (troppo vago), in particolare per quanto riguarda la definizione del fabbisogno per disciplina.

 

Mancando di fatto una vera analisi programmatoria, la Regione Piemonte non decideva e si riduceva a non fare scelte. 

 

Queste le prime ricadute della nuova impostazione: 

 

  1. la revisione delle modalità di rendicontazione del ticket sanitario riscosso da parte dei soggetti privati per conto del Sistema sanitario nazionale, che secondo i nostri calcoli costituiva un vero e proprio extrabudget pari almeno al 10-15% 
  2. si torna al passato per quanto riguarda il numero di posti letto: per i presìdi pubblici tornano ad essere esattamente quelli precedenti il 21 maggio scorso, mentre per i soggetti privati accreditati-Irccs si blocca la scelta di nuovi posti letto con autocertificazione, che costituiva una vera e propria fuga in avanti senza programmazione. Entro la fine del 2014 avremo il nuovo provvedimento di programmazione 
  3. si bloccano le nomine di nuovi primari, si torna cioè alla situazione di fatto del 10 febbraio 2014 e se i direttori non hanno ancora firmato eventuali nuovi contratti, le eventuali autorizzazioni di questi ultimi mesi sono da considerare annullate 
  4. si sospende la norma per cui dal 1 gennaio 2014 si poteva accedere ai ricoveri nelle strutture private accreditate senza privilegiare i casi delle dimissioni post acuzia; a far data dal prossimo 1 settembre cioè solo il 20% di ricoveri può provenire da casi che non siano dimissioni post acuzie. Di fatto la Regione Piemonte sceglie di garantire maggiormente (all’80%) la continuità assistenziale. 
  5. Nel rapporto con i privati, le nuove scelte della Regione Piemonte confermano i tetti di spesa ma definiscono internamente (dopo molto tempo!) i volumi per tipologia di prestazione. Questa nuova impostazione dovrà consentirci di chiedere ai soggetti privati accreditati di essere maggiormente al servizio delle esigenze reali degli utenti della sanità piemontese: dovranno garantire più visite specialistiche (per le quali nella sanità pubblica le liste d’attesa sono infinite) e molte meno analisi di laboratorio, per le quali in Piemonte registriamo sovrabbondanza di offerta.   

 

Storie di carta e di latta

La mostra “Eccellenze del Piemonte. Vecchie pubblicità di carta e di latta: 1900 – 1960”, in corso nella sede della Biblioteca della Regione Piemonte (via Confienza 14 a Torino), sarà aperta fino al 15 ottobre


mostra carteScatole di latta, disegni, colori, etichette, targhe pubblicitarie. Gli involucri dei prodotti sono il primo aspetto che accende il nostro interesse quando scegliamo che cosa acquistare, da qui l’importanza e il conseguente studio dei contenitori più adatti sia per l’impatto visivo che per la conservazione del prodotto. Le scatole e le targhe che compongono questa interessante esposizione sono tutte caratterizzate dai nomi delle aziende e delle città che in più poco più di un secolo hanno reso famoso il Piemonte a livello internazionale.

Si tratta in particolar modo di contenitori per i prodotti dolciari, etichette dei vermouth, scatole per caramelle, biscotti, caffè, cacao, per la frutta candita e per gli aromi (Talmone, Venchi, Martini e Rossi, Cinzano, Amaro Cora e molti altri) che hanno allietato le tavole di mezzo mondo, portando il nome e la fama della nostra regione anche molto lontano da qui. Ma non solo.

Ci sono anche i grandi nomi dell’industria manifatturiera piemontese, delle assicurazioni (da Fiat a Borsalino, dalla Reale Mutua alla Toro Assicurazioni, le scatole delle carte da gioco, i vassoi da bar), le immagini e i nomi delle nostre montagne che hanno contribuito a far conoscere un territorio ricco di ambienti naturali apprezzati ancora oggi dai turisti di tutto il mondo.

Mostra e catalogo sono a cura di Silvie Mola di Nomaglio, Pia Dominici Sancipriano e Maria Erbi. Le tre collezioniste, durante la conferenza di presentazione che si è svolta nel Giardino di Palazzo Sormani adiacente alla Biblioteca, hanno raccontato come, in anni di attente ricerche, hanno composto le loro preziose collezioni: “Queste scatole sono al tempo stesso ricordo del passato ma anche un tocco di colore e di vivacità nelle nostre abitazioni di oggi”.

(fcalosso – www.cr.piemonte.it)



I fatti in breve

Mostra scatole di latta dal 1900 al 1960
Targhe, etichette, oggetti pubblicitari di aziende piemontesi
Mostra aperta fino al 15 ottobre, in via Confienza 14 (piazza Solferino)
Orario: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, il mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Ingresso libero

Palazzo Civico: “Ecco il nuovo car sharing”

Entro il 31 dicembre, data di “start up” del servizio di car sharing con modalità free floating, entreranno in servizio le prime 190 auto ed altre 190 arriveranno entro il 31 marzo


car sharingLa Giunta Comunale ha approvato la delibera che amplia le potenzialità e le caratteristiche del servizio di car sharing.
Le auto saranno collocate liberamente nell’area di copertura del servizio (localizzata tramite GPS) e non negli appositi stalli a loro dedicati, e saranno utilizzabili previa iscrizione al servizio, anche senza prenotazione, grazie ad un’apposita APP per smartphone ed al sito web dedicato.

Entro il 31 dicembre 2014, data di “start up” del servizio di car sharing con modalità free floating, entreranno in servizio le prime 190 auto, ed altre 190 arriveranno entro il 31 marzo del 2015. Il numero massimo di mezzi destinati al servizio in modalità free flow è oggi individuato in 380 veicoli: si potrà eventualmente incrementare, dopo opportune analisi, a partire dal 2016. La Città riceverà un canone di 300 euro l’anno per ogni veicolo, e queste risorse verranno destinate alla manutenzione ordinaria del suolo pubblico.

“Oggi”, ha commentato l’Assessore alla Viabilità e Trasporti Claudio Lubatti, “abbiamo aperto la strada alla grande rivoluzione del car sharing: rendere complementari car sharing e trasporto pubblico locale creando maggiore interscambio fra i vari servizi offerti ai cittadini è indispensabile per integrare i diversi livelli di mobilità pubblica, anche in un’ottica di maggiore sostenibilità”. “Per questo motivo”, ha concluso Lubatti, “la Città ha deciso anche di indicare alla società di gestione la localizzazione del 10% delle postazioni destinate al servizio di car sharing con modalità free floating”.

Per realizzare in tempi brevi l’attuazione del nuovo servizio il Comune ha dato mandato alla società Car City Club di reperire sul mercato un idoneo partner commerciale, che disponga delle caratteristiche più adeguate per raggiungere gli obiettivi deliberati in Giunta.

(e.v. – www.comune.torino.it – foto: il Torinese)

Sentieri e rifugi, interviene la Regione

“Il Piemonte – afferma l’assessore alla Montagna, Alberto Valmaggia – ha una straordinaria rete sentieristica costituita da più di 3800 percorsi, per uno sviluppo complessivo di oltre 16mila chilometri”

MONTAGNA PIEMONTEAmmonta a 900.000 euro il finanziamento stanziato dalla Regione per gli interventi infrastrutturali sulla rete sentieristica e per l’informazione sui rifugi alpini e sul patrimonio escursionistico.
Quindici i Comuni finanziati (su 112 domande) in questa fase: in provincia di Torino, Exilles (50mila euro), Roure (79mila), Quincinetto (49.600), Usseaux (80mila); in provincia di Cuneo, Montemale (80mila), Acceglio (50mila) e Garessio (50mila); in provincia di Vercelli, Varallo Sesia (78mila), Riva Valdobbia (80mila), Boccioleto (45.600), Borgosesia (50mila), Campertogno (50mila), Carcoforo (79mila); in provincia di Biella, Coggiola (50mila); nella provincia del VCO Macugnaga (44.500). I contributi potranno essere ulteriormente estesi in base ad economie o ulteriori fondi assegnati.
“Il Piemonte – afferma l’assessore alla Montagna, Alberto Valmaggia – ha una straordinaria rete sentieristica costituita da più di 3800 percorsi, per uno sviluppo complessivo di oltre 16mila chilometri, che va manutenuta e valorizzata per creare sempre nuove opportunità turistiche. Si spazia dalle camminate più impegnative per gli appassionati e gli alpinisti, alle semplici passeggiate turistiche per le famiglie alla scoperta della natura e delle nostre tradizioni. I progetti finanziati dovranno essere accompagnati da azioni di animazione e valorizzazione e particolare attenzione dovrà essere prestata alla fruizione da parte dei principianti e dei giovani”.
Adesso i beneficiari avranno tre mesi di tempo per procedere ad una progettazione definitiva, integrare le risorse a carico del Comune e quindi confermare la volontà di realizzazione dell’investimento.

 

Estate No-Tav tra manifestazioni e polemiche con gli anarchici

Il clima si era surriscaldato nei giorni scorsi in provincia di Alessandria, tra le forze dell’ordine e i No Tav che si oppongono alla realizzazione del Terzo Valico
 
notav ovunque

Riprende la lotta alla realizzazione della Torino – Lione in Valle di Susa. Questa mattina si è svolto un presidio No Tav all’ingresso del cantiere di Chiomonte. Erano  soltanto una trentina gli  attivisti che  hanno manifestato davanti alla recinzione. Dopo i soliti slogan contro le forze dell’ordine l’assembramento si è sciolto spontaneamente senza tensioni.
Il clima, invece, si era surriscaldato nei giorni scorsi in provincia di Alessandria, tra le forze dell’ordine e i No Tav che si oppongono alla realizzazione del Terzo Valico, l’atra grande opera che interessa il Piemonte e che collegherà l’Alessandrino con Genova. Sono stati gli espropri per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità tra Piemonte e Liguria a fare cattare la protesta.
 
 
All’insegna dello slogan «la terra non si espropria, la dignità non si compra», i manifestanti avevano cercato di impedire i rilievi dei tecnici, scortati dalla polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni.
C’è  quindi nuovo fermento nelle varie realtà che compongono il movimento No Tav. E, come riporta il sito dell’Ansa, si registra anche insofferenza negli ambienti anarchici nei confronti degli oppositori della Torino- Lione.  Leggendo, infatti,  i documenti diffusi su internet gli anarchici manifestano  “amarezza” per il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche e del Movimento 5 Stelle.
 
 
L’ala anarchica più radicale lamenta che “il libertarismo sfumato e all’acqua di rose ha trasformato i compagni in manovali di un movimento che alla prima occasione non ha trovato di meglio che affidarsi nuovamente al salvatore di turno, leggasi Grillo”.

 

(Foto: il Torinese)

Appuntamento con l’arte all’Urp

 La mostra d’arte figurativa e astratta “Racconta il tuo Piemonte, attraverso la storia, la letteratura, le sue bellezze architettoniche” è promossa dalla Sezione Arti visive della Regione

 

 

con regHa aperto ai visitatori, il 28 luglio presso l’Ufficio relazioni con il Pubblico della Regione , la VIII mostra d’arte figurativa e astratta “Racconta il tuo Piemonte, attraverso la storia, la letteratura, le sue bellezze architettoniche” promossa dalla Sezione Arti visive della Regione Piemonte.

 

L’esposizione, visitabile fino al 3 settembre, raccoglie 32 opere pittoriche e 4 creazioni in ceramica.

 

I lavori, eseguiti da dipendenti del Consiglio e della Regione Piemonte e da aggregati Cral, raccontano il nostro territorio dal punto di vista letterario, storico e culturale.

 

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, è intervenuto sottolineando come “attraverso questa iniziativa si riscoprano tradizioni, miti e leggende che rappresentano le radici del nostro passato. Siamo lieti di poter ammirare queste opere che racchiudono emozioni e ricordi legati al Piemonte”.

 

 “Non c’è periodo storico – ha affermato Gianfranco Gavinelli, curatore della mostra – che non abbia visto arte e letteratura intrecciarsi, affrontando temi comuni, declinati in maniera diversa ma capaci di attingere dal medesimo bacino: la storia”. All’incontro erano presenti: il consigliere Antonio Ferrentino (Pd); Giuseppe Mignosi, presidente del Cral Regione Piemonte; Enzo Nasillo, storico e critico d’arte e Davide Trotta, critico d’arte e letteratura.

 

L’esposizione, con ingresso libero, prosegue fino al 3 settembre presso la Sala espositiva dell’Urp, via Arsenale 14/g. (Orari: dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14-16).

e mail urp@cr.piemonte.it

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Sindone, un nuovo pellegrinaggio a Torino

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Nel 2015, con la coincidenza con l’Expò di Milano e soprattutto complice la notizia di una possibile visita straordinaria in quei giorni di Papa Francesco, si prevede che l’affluenza di pellegrini e turisti a Torino potrebbe essere duplicata rispetto all’ultima volta

 

Correva l’anno 1578 quando per la prima volta la Sacra Sindone venne portata a Torino per offrire all’Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, la possibilità di venerarla risparmiandogli il lungo viaggio fino a Chambèry. Da quella data in poi, la Sacra Sindone è stata mostrata pubblicamente in più occasioni.

 

Ed il prossimo anno, dopo 5 anni dall’ultima esposizione, sarà nuovamente mostrata al pubblico a Torino, in occasione delle celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di San Giovanni Bosco.

 

I pellegrini avranno così l’occasione di ammirare dal vivo il Sacro Lenzuolo funebre in cui, secondo la tradizione, venne avvolto il corpo di Cristo dopo la deposizione dalla croce.

 

L’esposizione pubblica della Sindone partirà il 19 aprile e durerà fino al 24 giugno 2015, festa di San Giovanni Battista (patrono di Torino) e onomastico di Don Bosco, “Padre e Maestro dei giovani”.

 

In meno di due mesi sono state oltre mille le adesioni di volontari che hanno dato la loro disponibilità per la straordinaria ostensione, un numero sicuramente già alto, ma che si prevede sia destinato a crescere: pare infatti che sia stato annunciato il coinvolgimento di circa tre mila persone di età compresa tra i 16 e gli 80 anni. Per loro è stata anche celebrata una messa speciale nel Duomo dove, a prendere la parola, è stato il presidente della Commissione diocesana per la Sindone e vicepresidente del Comitato organizzatore dell’ostensione, Don Roberto Gottardo.

 

Gottardo ha celebrato messa e parlato ai presenti (tra cui anche il vicesindaco Elide Tisi) del significato della Sindone, cosa che verrà fatta ogni mese per mantenere alto il senso dell’ostensione e alimentare le motivazioni dei volontari.

 

Ai volontari, tra cui alcuni giovanissimi, è stato chiesto di garantire possibilmente un turno a settimana per dieci settimane; il reclutamento ovviamente continuerà nei prossimi mesi presso la segreteria di Via Cappel Verde, angolo via XX Settembre.

 

L’ Ostensione della Sindone a Torino del 2010 portò nel capoluogo piemontese oltre un milione e mezzo di pellegrini ma, per quella in programma nel 2015, forse complice la coincidenza con l’Expò di Milano e soprattutto complice la notizia di una possibile visita straordinaria in quei giorni di Papa Francesco, si prevede che l’affluenza di pellegrini e turisti a Torino potrebbe essere duplicata rispetto all’ultima volta.

 

Sicuramente un ottimo modo per riunire i tantissimi fedeli sparsi nel mondo e per far conoscere ancora di più la città di Torino.

 

Simona Pili Stella

 

(Foto: il Torinese)