Luglio 2014- Pagina 9

Torino turistica più cara ma più bella

mozartcc bimbimuseocinema2turistiCome dare torto al Comune? Sono in vista importanti eventi quali Expo 2015, l’Ostensione della Sindone e Torino Capitale dello Sport. La città deve essere preparata ad affrontarli e, per farlo, sono necessarie risorse aggiuntive

 

Cari turisti, siate pronti: dal prossimo ottobre soggiornare negli hotel di Torino costerà 50 centesimi in più a notte. La decisione del Comune di aumentare la tassa turistica è motivata dalle esangui tasse comunali. Palazzo Civico ha fatto due conti e qualche valutazione. Visto il successo di visitatori in città (lo scorso anno le presenze sono state 1 milione e 193 mila con un incasso di oltre 4 milioni di euro dalla tassa di soggiorno) perchè non effettuare un piccolo ritocco? Una valutazione giusta, soprattutto se – come dicono dal Municipio – le risorse aggiuntive saranno utilizzate per migliorare i servizi.

 

E chi se ne frega se al Ministero dei Beni Culturali dicono che la nostra città non dispone di musei di serie A. Sono le cifre e gli apprezzamenti dei visitatori provenienti da ogni dove a decretare il successo della Torino turistica, ricca di bellezze architettoniche ed eventi culturali: il Festival Mozart, tanto per dire,  ha fatto il pienone anche nella sua seconda serata. Con il ritocco della tassa si arriverà a pagare la cifra massima consentita dalla legge, 5 euro, già in vigore ad esempio a Milano, soltanto negli hotel a 5 stelle. Per tutti gli altri, da quelli di categoria più bassa che passeranno da 1,30 a 1,80, l’aumento sarà comunque sempre di mezzo euro. Compresi gli ostelli e i campeggi che saliranno quindi da 1 euro a 1 euro e 50.

 

Come dare torto al Comune? Sono in vista importanti eventi quali Expo 2015, l’Ostensione della Sindone e Torino Capitale dello Sport. La città deve essere preparata ad affrontarli e, per farlo, sono necessarie risorse aggiuntive. Con l’arrotondamento della tassa di soggiorno si stima possa entrare in cassa quasi un milione di euro in più. La consolazione per i turisti è che – seppur aumentata – l’imposta resterà come in passato applicabile soltanto per 4 notti consecutivi negli hotel e 7 negli ostelli.

 

(Foto: il Torinese)

Spese pazze: Pd, l’archiviazione può attendere

consiglio X 1I politici coinvolti sono quasi tutti del centrosinistra (anche l’ex “governatora” Mercedes Bresso), tre del centrodestra e il leader del Movimento 5 Stelle, Davide Bono

 

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, diceva qualcuno. L’udienza in tribunale, a porte chiuse, per valutare se archiviare o no 18 ex consiglieri regionali del Piemonte dall’inchiesta sulle “spese pazze” di Rimborsopoli è un fulmine a ciel sereno per il centrosinistra che pensava che i giochi fossero ormai fatti, con il salvataggio giudiziario di quasi  tutta lex coalizione di minoranza che – più o meno – è l’attuale di maggioranza. Potrebbero essere veramente archiviati, ma anche no. E la novità sta proprio qui.

 

Infatti il giudice Roberto Ruscello vuole esaminare le posizioni,  al momento in stand by, in camera di consiglio il  prossimo 22 settembre. I politici coinvolti sono quasi tutti del centrosinistra (anche l’ex “governatora” Mercedes Bresso), tre del centrodestra e il leader del Movimento 5 Stelle, Davide Bono. Tre cittadini si erano opposti all’archiviazione. Avevano forse notato che le spese dei consiglieri “graziati” erano sospettosamente simili a quelle dei “decapitati”? Se sono lecite o illecite per gli uni dovrebbero essere lecite o illecite allo stesso modo per gli altri. O no?

 

Dato che alcuni dei consiglieri che ora si trovano tra coloro che son sospesi ricoprono incarichi in Giunta (oltre ad un altro nome di spicco, il capogruppo e segretario regionale Davide Gariglio) il presidente Sergio Chiamparino si è affrettato a rilasciare dichiarazioni di stima nei loro confronti: “Ho piena fiducia nei due assessori Reschigna e Cerutti, e non cambio in alcun modo il giudizio che ho di loro. Sono certo che usciranno pienamente da questa vicenda”. Così  ha dichiarato all’Ansa dopo la decisione del giudice.

 

Nel frattempo, l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha approvato una delibera sulle risorse per le dotazioni strumentali fornite ai gruppi consiliari, in attuazione di quanto disposto dalla legge regionale che aveva soppresso il contributo in denaro e previsto un nuovo sistema di erogazione di beni e servizi.

 

 “Con la delibera di oggi l’Udp ha cercato di coniugare due esigenze di pari dignità: il rispetto dei princìpi ispiratori della legge che ha soppresso i contributi ai gruppi consiliari e il rispetto dei gruppi stessi, che devono comunque essere messi nelle condizioni di lavorare agevolmente, in piena autonomia e secondo la dignità dovuta al loro ruolo e al loro compito”, spiega il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus .

 

 La delibera, oltre a definire le dotazioni che risultano totalmente a carico dell’Ente (dalle sedi agli arredi, dalle postazioni informatiche agli impianti tecnologici di base), stabilisce quali sono invece le dotazioni che i gruppi consiliari possono richiedere al Consiglio, con apposita domanda del presidente di ogni gruppo. Si tratta di materiale di cancelleria, spese postali e telefoniche, dotazioni informatiche accessorie, acquisto di giornali e riviste.

 

Per questi beni e servizi si stabilisce che la spesa non possa superare i 7.500 euro annui a consigliere, un tetto inferiore di circa il 13% rispetto a quanto previsto dai parametri di spending review indicati dalla Conferenza Stato-Regioni.

 

Non potranno invece essere ammesse a bilancio del Consiglio regionale le spese di rappresentanza dei gruppi, le spese per consulenze, studi e incarichi e qualsiasi altra spesa riconducibile all’attività di partiti e movimenti politici: secondo la nuova delibera, saranno comunque i presidenti dei gruppi a dover vigilare e garantire che tutte le dotazioni e i servizi siano utilizzati unicamente a scopi istituzionali.

 

Un ultimo sussulto anticasta dopo l’abolizione dei vitalizi e la riduzione delle spese effettuata dall’ex presidente Valerio Cattaneo.

 

 

 

Pony express da record

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Partito da Torino per conto di Pony Zero Emissioni, società per cui lavora, ha deciso di attraversare la costa spagnola in sella alla sua amata bici per consegnare un pacco a Marbella.1887 km in 37 giorni per una missione a dir poco da Guinnes

 

BICI MESSENGERVe li ricordate i famosi piccioni viaggiatori che hanno rappresentato con il loro volo il più affidabile mezzo di comunicazione nella storia passata, oppure i romantici messaggi nella bottiglia abbandonati al mare con la speranza che raggiungano il tanto desiderato destinatario? Il ventiseienne Valerio Giordano ha cercato con la sua iniziativa di riproporre un po’ quell’atmosfera magica e se vogliamo romantica che, al giorno d’oggi si sta sempre più perdendo con l’avvento della tecnologia e dei nuovi mezzi di comunicazione.

 

Partito da Torino per conto di Pony Zero Emissioni, società per cui lavora, ha deciso di attraversare la costa spagnola in sella alla sua amata bici per consegnare un pacco a Marbella.1887 km in 37 giorni per una missione a dir poco da Guinnes. Il Bike Messenger e la sua fidata bici Paine (da lui stesso battezzata in questo modo), sono partiti da Torino e, dopo aver attraversato il confine italiano, hanno oltrepassato la Francia meridionale e attraverso la catena dei Pirenei sono giunti in Spagna. Una volta giunto in terra spagnola Valerio ha sostato e visitato città di incredibile bellezza come Barcellona, Valencia e Granada per poi giungere finalmente, dopo poco più di un mese, la città di Marbella, destinazione della consegna.

 

L’idea di questa singolare traversata nasce dal desiderio del giovane Valerio di voler partire in solitaria per fare il giro di parte dell’Europa in bicicletta. Da qui ha preso vita l’originale iniziativa da parte dei suoi superiori, che hanno deciso di commissionargli il particolare compito di recapitare un misterioso pacco nella città spagnola. Il viaggio è stato faticoso e non senza imprevisti ma alla fine, pedalata dopo pedalata, Valerio è riuscito a portare a termine la sua missione compiendo la consegna in bicicletta più lunga della storia.

 

Ovviamente questa divertente e se vogliamo un po’ romantica avventura (molte le supposizioni che all’interno del pacco vi fosse un qualche messaggio d’amore di due amanti lontani), ha attirato l’attenzione dei media su questo nuovo servizio di consegna che da qualche anno si sta affermando nelle principali città del mondo.Nato nel 2011 dall’idea di Marco Actis e Davide Fuggetta (che prendono spunto dai già esistenti Bike Messenger), questo servizio è attivo per raccomandate, commissioni, posta e appunto pacchi, garantendo un servizio celere e con qualsiasi condizione meteo. Un ottimo servizio per chi volesse tornare un po’ indietro nel tempo e perché no, per la salvaguardia dell’ambiente.

 

Simona Pili Stella

 

Protesi difettose, Guariniello indaga

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TRIBUNALE 1 Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire

 

Secondo  l’accusa le protesi difettose provocherebbero metallosi, ovvero rilascerebbero ioni di metallo nel corpo.

 

Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire  alla procura della Repubblica di Torino.

 

Dopo aver subito interventi chirurgici di protesi all’anca sono rimaste vittime di fastidiosi disdturbi. Che cosa non è andto bene nelle operazioni?

 

Da un anno il pm Raffaele Guariniello guida un’inchiesta per commercio di prodotti nocivi per la salute e lesioni colpose, in cui sono coinvolti 5 dirigenti della società Depuy, appartenente al gruppo Johnson & Johnson.

 

(Foto: il Torinese)

E se Fiat diventasse tedesca? Il Lingotto strizza l’occhio a Volkswagen

fiat cancello logoIl giornale Handelsblatt sostiene ci sia una precisa volontà della famiglia Agnelli, di vendere Fiat e Chrysler

 

E se la Fiat americana di Sergio Marchionne diventasse tedesca? Le indiscrezioni del periodico tedesco Manager Magazin, secondo il quale il gruppo Fiat- Chrysler potrebbe essere acquisito in tutto o solo in parte dalla teutonica Volkswagen, sono state smentite dal Lingotto.

 

Ma l’autorevole quotidiano FAZ, Frankfurter Allegemeine Zeitung, rilancia la possibile operazione sostenendo che la notizia riportata dalla rivista è basata su informazioni attendibili e fondate.

 

A rilanciare è poi anche il giornale Handelsblatt, che sostiene ci sia una precisa volontà della famiglia Agnelli, di vendere Fiat e Chrysler. Significativo il titolo dell’articolo: “Basta a Torino?”, in cui si afferma che  “la dinastia sta lentamente prendendo il commiato dal marchio ricco di storia”.

 

La testata tedesca scrive che una banca d’affari sarebbe già stata incaricata di individuare compratori interessati e i colloqui con le alte sfere di Volkswagen sarebbero già in corso. In attesa di verificare se esistano anche altri potenziali acquirenti.

 

La volontà di vendere, sarebbe motivata dalla stanchezza di John Elkann nei confronti del settore auto. Il giovane capitano d’industria, secondo la stampa tedesca, sarebbe rimasto legato soltanto al brand Ferrari. Intanto il prossimo 1° agosto nascerà ufficialmente la nuova FCA. Chissà se, prima del gran giorno, succederà qualcosa di nuovo.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

 

Un museo grande come il web

“Considerare la città una collezione vivente, in mutamento e sviluppo costante. Museo della città presente e quindi in costante progresso è anche un compendio di storia cittadina che si presenta nella duplice forma di museo ‘diffuso’, grande come la città e virtuale, il sito web”

 

foto09Quanti tra voi sanno dell’esistenza di MuseoTorino? Non molti, ne siamo sicuri. Eppure si tratta  del solo vero  e proprio museo della Città di Torino. Anche se è un museo particolare, un museo online. Venne  inaugurato il 17 marzo 2011 in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

 

“Non è un nuovo museo, ma un museo nuovo, – si legge sull’ homepage del sito – che raccoglie, conserva e aggiorna la conoscenza della città. Nel fare dei luoghi e degli spazi urbani la sua “collezione”, MuseoTorino considera la città una collezione vivente, in mutamento e sviluppo costante”.

 

Museo della città presente – e quindi in costante progresso – è anche un mosaico di storia  che si presenta nella duplice forma di museo ‘diffuso’, grande come la città stessa, e  virtuale: cioè il sito web. Cliccando in corrispondenza dei punti contrassegnati sulla grande mappa di Torino si trovano informazioni e approfondimenti su luoghi, eventi, e temi tutti torinesi.

 

A ogni luogo è abbinato (come in ogni museo che si rispetti avviene per le opere esposte) un breve cartellino identificativo con i link ai siti delle istituzioni cui fare riferimento. Il progetto prevede l’organizzazione di mostre, incontri, seminari di studio, conferenze e passeggiate urbane per diffondere la conoscenza della città. La sede amministrativa è in Via San Francesco da Paola, 3.

 

 (Foto: il Torinese)

(www.museotorino.it)

Quagliarella ritorna in casa granata

QUAGLIARELLALa Juventus e la società granata hanno definito il trasferimento del calciatore che esordi’ nelle giovanili del Toro

 

QUI TORO – Per 3 milioni di euro Fabio Quagliarella e’ di nuovo un giocatore del Torino.

 

La Juventus e la società granata hanno definito il trasferimento del calciatore che esordi’ nelle giovanili del Toro.

 

Giunto in prima squadra nel 2000, l’attaccante classe 1983, ha giocato in Fiorentina (C2), Chieti (C1), Ascoli, Sampdoria, Udinese e Napoli. 25 presenze e 7 reti in maglia azzurra.

 

Da bianconero, invece, ha totalizzato 102 presenze e 30 gol in 4 anni.

A Nosiglia piace la Movida “ristretta”

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arcivescovo“Con questo provvedimento – dicono i commercianti – sono a rischio 400 posti di lavoro, visto che si perderebbero quasi 2 milioni di ore lavorative”

 

movida 2L’ordinanza contestata non e’ ancora stata siglata dal sindaco Piero Fassino e già Confesercenti  e’ sul piede di guerra. Il pomo della discordia e’ la chiusura anticipata della movida a San Salvario, Vanchiglia, quadrilatero romano e piazza Vittorio sbandierata da Palazzo Civico come soluzione (insieme con l’ormai celebre “pattuglione” interforze) ai problemi della microcrimalita’ e del sonno dei residenti. I commercianti, però, sono incazzati neri.

 

“Con questo provvedimento – dicono- sono a rischio 400 posti di lavoro, visto che si perderebbero quasi 2 milioni di ore lavorative”. Perplessi anche all’Ascom e all’Epat. Forse la stima dei danni e’ un po’ esagerata, ma di certo il sindaco dovrà fare una bella riflessione, quando tornerà da Roma, prima di firmare la delibera. In casa pd la polemica sta montando contro la “politica degli annunci” municipale che rischia di vanificare provvedenti anche utili alla città . Per una volta con Fassino il centrodestra. Schierato senza se è senza ma a favore della movida accorciata  e’ l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia che condivide l’iniziativa del Sindaco.

 

Scrive il settimanale diocesano La Voce del Popolo: “Ha avuto modo di conoscere da vicino il quartiere di San Salvario visitando la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo più volte nei mesi scorsi per incontrare i giovani impegnati nella evangelizzazione di strada, i residenti e gli esercenti e le autorità. Esprime una valutazione positiva sulla regolamentazione degli orari: Mi pare il segno di un cammino verso una soluzione condivisa, un vivere la città che tenga conto e rispetti le esigenze di tutti, sia per quanto riguarda la vita e il  diritto a un sonno tranquillo da parte dei residenti, sia per la sicurezza e l’ordine pubblico, sia per continuare a garantire spazi e occasioni di incontro per i giovani come per gli altri cittadini». 

 

«Occorre la buona volontà di tutte le componenti coinvolte nel quartiere – conclude l’Arcivescovo – per gestire insieme il fenomeno della movida tenendo presente il vero bene dei giovani che la frequentano, dei residenti e degli stessi esercenti, chiamati a collaborare insieme alle istituzioni per promuovere una accoglienza positiva, insieme al rispetto delle regole di una civile convivenza tra tutti i cittadini». 

Come e’ noto l’ordinanza prevede di fermare la movida all’una di notte dal lunedì al venerdì e alle due dal giovedì al sabato. Attendiamo che Fassino si pronunci. In ogni caso ne vedremo delle belle.

 

(Foto: il Torinese)

Mozart vi aspetta in piazza San Carlo

In tutto 6 giorni di  concerti sinfonici gratuiti per tutta la cittadinanza, organizzati da Intesa Sanpaolo e Iren

 

mozartDa venerdì 18 nel salotto torinese di piazza San Carlo e’ di scena il Festival Mozart.

 

In tutto 6 giorni di  concerti sinfonici gratuiti per tutta la cittadinanza, promossi da Intesa Sanpaolo e Iren. 

 

La rassegna è del Comune di Torino. Protagoniste le orchestre del Regio, della Rai e dell’Academia Montis Regalis e i giovani del Conservatorio Verdi. Fino al 23 luglio, il Festival propone le più famose musiche di Mozart tra cui Don Giovanni, Flauto Magico, Messa da Requiem.

 

(Foto: il Torinese)

Quattro arresti per ‘Ndrangheta in provincia di Torino

Le indagini hanno fatto emergere contatti tra Furchì e uno dei 4 arrestati  per le estorsioni avvenute ai danni di commercianti dell’area torinese
 
 
 
polizia volanteCompare anche Francesco Furchì, il sospettato omicida del consigliere comunale Alberto Musy, tra le persone indagate a piede libero per le estorsioni verificatesi in provincia. 
Le indagini hanno fatto emergere contatti tra Furchì e uno dei 4 arrestati  per le estorsioni avvenute ai danni di commercianti dell’area torinese.
Tali contatti risalirebbero a quando il faccendiere, ora in carcere alle Vallette e sotto processo, tentava di scalare la società ferroviaria Arenaways.
 La cella di Furchì è stata perquisita nel corso dell’operazione.
 Sono dunque quattro gli arresti effettuati dalla polizia di Torino per gli episodi di estorsione e alcuni sembrerebbe siano legati alla ‘ndrangheta. 
 L’attività criminosa si volgeva in particolare a Santena.  L’inchiesta è nata in parallelo a quella sul caso Musy, anche se gli arrestati non c’entrano con il delitto. Sono state effettuate numerose perquisizioni.
(Foto: il Torinese)