Inaugurato l’inceneritore, produrrà energia per 175 mila famiglie

Per permettere ai cittadini di conoscere meglio l’impianto, sabato e domenica si terranno due open day in cui sarà possibile partecipare alle visite guidate alla struttura

 

gerbido 2Questa mattina è stato inaugurato il Termovalorizzatore del Gerbido di Torino, mega-impianto finalizzato allo smaltimento di rifiuti non recuperabili. La struttura ha lo scopo di valorizzare  l’energia in essi contenuta, producendo elettricità e calore, e  rappresenta l’anello conclusivo del sistema integrato di gestione dei rifiuti in provincia di Torino. Ad accogliere le autorità all’ingresso, qualche decina di manifestanti contrari alla realizzazione dell’impianto. Si trattava degli stessi che avevano organizzato una “veglia funebre” di protesta. Alla presenza di Piero Fassino, Sindaco di Torino, di Paolo Foietta, Presidente dell’ATO-R, Francesco Profumo, Presidente di Iren, i vertici di TRM – la società che gestisce il termovalorizzatore – hanno illustrato le fasi di costruzione e il ciclo di funzionamento dell’impianto.

 

«Dopo un percorso di autorizzazione, progettazione e costruzione durato circa 10 anni», ha commentato Bruno Torresin, Presidente di TRM, «oggi siamo in grado di consegnare a Torino e provincia un’opera che pone questa città a livello delle principali capitali europee come Vienna, Parigi, Amsterdam, Lisbona, Berlino, Barcellona, dove questo tipo di impianti funzionano da anni e sono perfettamente integrati nel territorio”.

 

Per permettere ai cittadini di conoscere meglio il termovalorizzatore, sabato e domenica si terranno due open day in cui sarà possibile partecipare alle visite guidate all’impianto. Il Termovalorizzatore di Torino utilizza tecnologie consolidate e concepite per garantire la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente e si avvale dei più recenti progressi del settore: si sviluppa su tre linee di combustione e depurazione fumi uguali e indipendenti, condizione che garantisce massima flessibilità di gestione e manutenzione. Esso dispone, inoltre, di un sistema di monitoraggio indipendente delle emissioni, costantemente sorvegliato da ARPA in remoto.

 

L’impianto – autorizzato a smaltire fino a 421.000 tonnellate di rifiuti all’anno, provenienti dalla provincia di Torino – può operare in assetto “solo elettrico” – producendo annualmente l’energia corrispondente al fabbisogno di circa 175.000 famiglie di tre persone – oppure in assetto “cogenerativo”, cioè fornendo sia energia elettrica sia termica per il teleriscaldamento – generando ogni anno l’energia termica in grado di scaldare 17.000 abitazioni e l’elettricità per il fabbisogno di circa 160.000 famiglie. Il recupero dell’energia contenuta nei rifiuti permette, quindi, il risparmio di circa 70.000 tonnellate/anno di combustibile tradizionale, con evidenti ricadute positive sull’ambiente.

 

Costruito tra il 2010 e il 2013 e collocato a Torino, in località Gerbido (via Paolo Gorini, 50), il termovalorizzatore – dopo una fase di test e collaudo prestazionale durata un anno – è in piena attività a partire dal 1° maggio 2014, così come previsto dalla concessione rilasciata dall’Autorità d’ambito per i Rifiuti.

 

 

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