“Stay gold”, lontano da qualsiasi omologazione, questo il tema della rassegna 2015
Quest’anno il progetto espositivo internazionale ospitato nell’ex carcere delle Nuove, The Others, in contemporanea con Artissima, coniuga un tema che, nella lingua inglese, lingua della sintesi per eccellenza, si esprime con “stay gold”. Nella sua prima accezione significa rimanere puri, veri, fedeli a se stessi e ai propri ideali, saldi nello spirito ma, al tempo stesso, sempre in movimento e sensibili a ciò che accade intorno a sé. Nella sua seconda accezione significa essere liberi, anticonformisti, sovversivi nei confronti di omologazioni e stereotipi e, quindi, incarna anche il tentativo di essere felici, positivi, creativi, stando bene con se stessi, con gli altri e con il mondo.
The Others 2015 propone, come nella passata edizione, tre sezioni, OtherScreen e OtherStage, dedicate a video e performance, e OtherSound, concentrata sulla ricerca musicale. Le gallerie partecipanti sono libere di proporre, senza alcun costo aggiuntivo, uno o più lavori dei propri artisti per ogni sezione. Le proposte sono state esaminate fino ai primi di settembre da una commissione costituita dalla Direzione Artistica (Olga Gambari) e dal Comitato Scientifico formato da Stefano Riba, Liv Vaisberg e Pietro Gagliano’. OtherScreen è una sala di proiezione dedicata alla visione, una sorta di piccolo cinema temporaneo, dove ogni giorno si alterneranno video e film. OtherStage trasforma l’esedra sulla quale affacciano i corridoi espositivi in un teatro sempre aperto, trovando nell’architettura dello spazio un ideale palcoscenico per performance, azioni e talk. Le performance si svolgeranno a breve scadenza una dall’altra, con intervalli di 10 minuti l’una, per permetterne allestimento e disallestimento. La sezione speciale dedicata a progetti musicali di ricerca è OtherSound, aperta anche a progetti di crossover tra arte e sperimentazione sonora, capace di proporre realtà e esperienze che esplorano la contaminazione dei linguaggi e dei generi musicali più underground, oltre alle potenzialità nascoste nei nuovi percorsi sonori.
Anche quest’anno The Others si propone come un osservatorio privilegiato sulla creatività emergente internazionale, ospitando gallerie nate dopo il 1 gennaio 2009 e, indipendentemente dalla data della loro apertura, centri no-profit, associazioni e fondazioni, collettivi di artisti o curatori, artisti run-spaces, progetti editoriali, residenze per artisti, scuole e accademie d’arte. Insomma una piattaforma unica nel suo genere, nata per riunire la molteplicità delle realtà che operano a favore della promozione degli artisti più giovani. La sede è certamente privilegiata, l’ex carcere delle Nuove, con orari di apertura serali, dalle17 all’1. Dotata di una performing area allestita nell’affascinante teatro dell’ex carcere, sede deputata per incontri, presentazioni, performances teatrali e musicali, proiezioni video e musica dal vivo, le Nuove diventano nei giorni di Artissima il cuore pulsante della settimana dell’arte contemporanea torinese.
Mara Martellotta
(Foto: espoarte.net)
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