Febbraio 2017

Trionfo ai campionati nazionali UISP per la pattinatrice piemontese Lucrezia Beccari

Al Pala Tazzoli di Torino si sono svolte dal 23 al 26 febbraio le competizioni del Trofeo e del Campionato nazionale UISP in molte categorie maschili e femminili. Il campionato Novice – Girone Nero ha visto il ritorno definitivo della campionessa italiana cadetti élite 2016, la tredicenne Lucrezia Beccari che, dopo la grave rottura della rotula che l’ha tenuta lontana dal ghiaccio per tre mesi, ha conquistato, nella sua seconda gara della stagione, il primo posto, imponendosi sia nel programma corto pattinato sul “Notturno” di Grieg, sia nel libero sulla colonna sonora di “Quinto elemento”. L’atleta piemontese è allenata e coreogafata da Edoardo De Bernardis e, nella gara di Torino, ha nuovamente inserito due tripli flip, confermando il proprio talento e mantenendo saldamente il primo posto nel ranking della categoria Elite Novice Advanced. La Beccari ha affrontato questa competizione come ultimo test prima dei prossimi Campionati italiani di Aosta nei quali la pattinatrice mira ad inserire anche il triplo lutz e il triplo loop.

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Rivedere Lucrezia pattinare – ha affermato De Bernardis, allenatore della Beccari e coreografo di livello internazionale – rappresenta per me una grande gioia. Sono soddisfatto di essere riuscito a riportarla sul ghiaccio e a farle recuperare la forma ed eseguire tutti questi elementi in un solo mese di allenamento, una soddisfazione ancora maggiore di quella che ho provato nell’insegnarle tutti i salti tripli. Per Lucrezia, dopo la frattura scomposta della rotula che l’ha bloccata per mesi e che l’ha costretta a portare a lungo il gesso, era difficile riprendere e tornare ad essere la pattinatrice che ha conquistato giurie e pubblico un anno fa. Grazie alla sua determinazione e al suo carattere d’acciaio è riuscita a farlo“. L’Ice Club Torino asd, diretto dall’allenatrice Claudia Masoero, ha conquistato altri successi e medaglie nella quattro giorni torinese sia nel Trofeo che Campionato. Nel Trofeo – categoria Orsetti maschile Nikita Dossena ha conquistato il primo posto ed Ekaterina Cociu il bronzo nella categoria Pulcini, nella Debuttanti maschile oro per Raffaele Zich, campione italiano esordiente 2016, e argento per Luca Giaccone, nel Trofeo Interpretativo B il secondo posto è andato a Carola Lorenzino. Nel Trofeo Primavera 2006 – Girone Nero la medaglia d’oro è andata a Giulia Barucchi e il bronzo ad Alessia Prudente, mentre nel Primavera 2006 – Girone Rosso Gioia Cascini si è aggiudicata un altro primo posto, davanti ad altre due atlete dell’Ice Club, Carola Ferrati e Irene Arsale. Nel Trofeo Primavera 2005 – Girone Rosso l’italorussa Masha Grott ottiene un’altra medaglia d’oro e l’oro va anche a Viola Fois nella categoria Debuttanti 2004 – Girone Nero, e a Rebecca Pinardi nella Debuttanti 2004 – Girone Rosso, in cui ha preceduto Anna Zito, medaglia d’argento. Nelle Debuttanti 2003 – Girone Rosso la medaglia di bronzo va ad Alessandra Deloi. Nel Campionato nazionale UISP – Debuttanti 2004 hanno conquistato rispettivamente il secondo e il terzo posto Victoria Nobile e Desire’ Podda, nei Debuttanti Maschile terzo posto per Giorgio Rossetti, mentre nei Cadetti maschile si afferma ancora una volta, dopo il successo di Roma di qualche settimana fa, Paolo Balestri, mentre nella stessa categoria Marco Capitanio ottiene un  buon terzo posto.Nel Campionato Cadetti femminile Ginevra Barra Bajetto ha conquistato il terzo posto. Nel Trofeo – Categoria Novice – Girone Nero Sara Carli si è classificata alle spalle di Lucrezia Beccari, vincendo la medaglia d’argento. Tutta sotto i colori dell’Ice Club Torino la Categoria Novice – Girone Rosso del Trofeo: oro per Milena Re, argento per Chiara Marchetti, bronzo per Beatrice Boretto.

M.Tr.

(La foto a destra è di Luca Tonegutti)

Limbico limbo

Le poesie di Alessia Savoini

 

Il limbo è la frustrazione di un credo

Un eterno punto fermo nel buio

La fragilità di un dio confuso nel finito

Tra le parole di un uomo troppo attaccato alla sua terra.

 

Fedeli in coda per questioni di merito

In attesa della grazia o della sentenza eterna;

Meritarsi il paradiso è impegno e promessa

Ignorando che il cibo non è meritocrazia.

 

Tra le macerie il frutto di un’opera meschina

In silenzio il popolo recita la messa

Parole vane in nome della salvezza

Stiamo morendo e non ci accorgiamo di non avere più sete.

Reale Carnevale Venariese, che successo!

Grande successo di pubblico per la 39^ edizione del Reale Carnevale Venariese.  Il clou del programma di eventi per il periodo carnevalesco si è svolto nello scorso fine settimana. Sabato 25 febbraio vi è stata la consegna delle chiavi della città alle maschere locali, il Lucio d’la Veneria e la Castellana, da parte del sindaco Roberto Falcone, in un’affollatissima sala del Consiglio comunale. Domenica 26 febbraio, la giornata è cominciata in piazza Martiri della Libertà, con la polentata per sostenere le popolazioni di Amatrice e dintorni, colpite dal terremoto del Centro Italia. Tantissimi i cittadini e gli ospiti in fila per questa iniziativa di beneficenza, a cura dell’Associazione Turistica Pro Loco Altessano Venaria Reale. A questa iniziativa sono stati distribuiti 420 piatti di polenta, di cui 154 offerti ai figuranti dei gruppi folcloristici della Grande Parata carnevalesca.

Poi, alle ore 14,30 da una piazza De Gasperi già colma di bambini festanti in maschera , la partenza della Grande Parata dei gruppi folcloristici, delle associazioni e dei cittadini, a cura del Comitato Carnevale, con il supporto dell’Associazione Armonia, in collaborazione con la Pro Loco Altessano Venaria Reale.

Migliaia di persone lungo le vie e tante sui balconi si sono immerse nell’atmosfera del 39° Real Carnevale Venariese. Famiglie, grandi e piccoli hanno affollato e colorato strade e piazze della città immersi in una gioiosa serenità.

Con partenza da piazza De Gasperi, attraverso viale Buridani, piazza Pettiti, piazza Vittorio Veneto, via Mensa, piazza Repubblica, sino in piazza Annunziata dove si sono esibiti i gruppi e ha preso vita l’animazione per i più piccoli con il trucca bimbi e lo spettacolo dei Tre…mendi, tra le urla esultanti, con le bugie e la cioccolata offerta a bambini e adulti. «Una festa per tutti, grandi e piccini – afferma l’assessore alla Cultura Antonella d’Afflitto – Grazie a tutti per il festoso entusiasmo! Il ringraziamento mio e di tutta l’Amministrazione va al Comitato Carnevale Venaria Reale, al suo presidente Francesco Scrudato e al direttivo e i suoi componenti, a Salvatore Campagnolo e Mimma Chirico che hanno interpretato magistralmente il Lucio d’la Veneria e la Castellana (tanti auguri di pronta guarigione a Beppe Zampieri che è stato un Lucio molto amato per 34 anni), all’associazione culturale “I Tre…mendi” per le simpatiche animazioni.

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Uno speciale ringraziamento va alla Pro Loco Altessano Venaria Reale e al presidente Claudio Macario e a tutti i volontari e i soci con la madrina Maria Di Benedetto, per essere stata al fianco dell’Amministrazione in maniera propositiva con la Grande Polentata , e all’associazione Culturale Musicale Armonia e al presidente Bruno Lanteri, che ha organizzato e sapientemente coinvolto i gruppi storici  Carlo Emanuele II e le Guardie della Venaria Reale, il gruppo storico Vittorio Amedeo II, Dame e Cavalieri, la Contessa d’Mirafior e la soa Gent e i gruppi folcloristici  Gruppo Tradizioni Valli di Lanzo,  i Lavandè ‘d Bertolla, l’associazione romena “Dacia”, J Danseur del Pilon, il Gruppo folk Abruzzese – Molisano, I Lucanti, Caporales San Simon USA, General Vincent Marchin Band, ASD Eventi in Movimento e il loro presidente Mauro Genco e l’eclettica Barbara Santagata, gli sbandieratori Alfieri Reali di Venaria Reale, il Corpo Musicale Giuseppe Verdi e i presidente Alberto Buono, le scuole del I e II Istituto Comprensivo e le famiglie, il Vespa Club Venaria Reale e il presidente Vito Nicosia, l’Associazione Nazionale Carabinieri e il presidente Giuseppe Scavo, che ha accompagnato tutta la Parata, l’associazione CB Club Le Aquile, Gianni Segato per la grafica di questa edizione. Un grazie va alle associazioni che hanno animato il programma di questi giorni, tra cui la Polisportiva Venaria, il Trenino della Mandria, l’ASD Piedini per lo Yoga e ancora l’Allegro Borlotto. Grazie al presentatore Clay Beltrame per la conduzione dell’evento. Un sentito grazie va alla Polizia Municipale e a tutti i cittadini che hanno raccolto l’invito a partecipare e a regalare un momento di convivialità e gioia alla loro città».

“PROTEGGIAMO LA SALUTE FUTURA DEI NOSTRI BAMBINI”

L’On. Michela Vittoria Brambilla e gli specialisti (pediatri) SIPPS insieme alla Camera per ribadire l’importanza della prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e della promozione dello sviluppo neurocognitivo 

“Non v’è dubbio che la pediatria sia oggi chiamata ad un compito molto diverso da quello del passato. Vinta la battaglia contro le malattie infettive, c’è un altro nemico da affrontare: le malattie non trasmissibili. Da combattere non tanto e non solo con i farmaci, quanto con precoci interventi sullo stile di vita, sull’educazione sanitaria e per la promozione dello sviluppo neurocognitivo. È un compito altrettanto importante, anzi, in considerazione dell’incidenza di queste patologie, decisivo per il futuro delle nostre comunità. Dobbiamo, tutti insieme, proteggere la salute, presente e futura, dei nostri bambini”. Lo ha detto l’On. Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza, commentando la presentazione, oggi alla Camera, del Consensus Human Early Life Prevention (HELP), un documento che rappresenta la sintesi delle evidenze scientifiche sulla prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e sulla promozione di un corretto sviluppo neurocognitivo. Il rischio di soffrire da adulti di patologie cardiovascolari, di malattie respiratorie croniche, di diabete o di essere colpiti da alcune forme tumorali è influenzato fortemente dalle condizioni in cui si svolgono i primi giorni di vita del bambino e addirittura dalle scelte fatte dalla madre già prima del concepimento.

Malnutrizione, svantaggio socio-economico e precoci esposizioni a fattori avversi incrementano il rischio per la salute a medio e lungo termine e influenzano negativamente le capacità cognitive.

Alla luce delle più recenti acquisizioni la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha presentato oggi alla Camera la ConsensusHuman Early Life Prevention (HELP), un documento che rappresenta la sintesi delle evidenze scientifiche sulla prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e sulla promozione di un corretto sviluppo neurocognitivo.

“La Consensus HELP© – spiega Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS e Segretario nazionale della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) alle attività scientifiche ed etiche- costituisce un lavoro di revisione organica e ‘critica’, quasi-sistematica, della migliore letteratura pubblicata sui più comuni quesiti clinici relativi alla prevenzione precoce delle malattie non trasmissibili e alla promozione di un corretto sviluppo neuro-cognitivo. Il documento fa riferimento alla classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) delle più importanti malattie non trasmissibili: dalle patologie cardiovascolari ai tumori, dalle malattie respiratorie croniche fino al diabete mellito. Con il contributo dei massimi esperti italiani del settore – aggiungeLuca Bernardo, Direttore S.C. Pediatria del Fatebenefratelli di Milano e Consigliere Nazionale per la Sanità dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)- quest’opera si propone di analizzare criticità e di proporre possibili interventi preventivi (in particolare nutrizionali) in alcune fondamentali fasi della vita: ben oltre i famosi primi “1.000 giorni”, ma a cominciare già dal periodo pre-concezionale. Tutto ciò che noi facciamo in questo arco temporale può condizionare, in positivo o in negativo, il futuro dei nostri bambini”.

Le malattie non trasmissibili costituiscono oggi il più rilevante problema sanitario sia dei Paesi ad economia avanzata che di quelli in via di sviluppo.Secondo l’OMS il 75% di tutti i decessi in Europa è da attribuire alle Malattie non trasmissibili ed esse rappresentano la causa di più del 90% dei decessi nel nostro Paese.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha per questo formulato strategie globali finalizzate a una riduzione entro il 2025 pari al 25% della mortalità prematura da “Non Comunicable Diseases” (NCDs) mediante farmaci, tecnologie sanitarie e counselling, ma soprattutto con la riduzione dei principali, e determinanti, fattori di rischio.

“In una realtà così complessa – spiega il Prof. Giuseppe Saggese, Direttore responsabile della Rivista Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale, Presidente della Conferenza Direttori Scuole di Specializzazione di Pediatria- il pediatra non ha soltanto un ruolo attivo nell’assistenza e nella prevenzione, ma è anche chiamato ad assumersi la responsabilità di advocacy, interagendo con le istituzioni per le politiche sanitarie, sociali ed ambientali”.

LAUS: TRASPORTO PUBBLICO GRATUITO, VERIFICARNE FATTIBILITA’ E BENEFICI

“Quali vantaggi economici, ambientali e di salute potrebbero derivare dal rendere gratuito il trasporto pubblico?A queste domande dovrà rispondere lo studio che ho chiesto venga commissionato all’Università e che costerà non più di 30 mila euro”. Questa la richiesta rivolta dal presidente Laus all’assessore regionale all’Ambiente Valmaggia, in Consiglio questa mattina per il dibattito in aula sulla Limitazione del Traffico.

 “I cittadini hanno il diritto di conoscere nel dettaglio con quali finanziamenti viene sostenuto il trasporto pubblico. Dati recenti ci dicono dalla gratuità del servizio pubblico deriverebbero centinaia di migliaia di euro risparmiati in termini di costi associati all’inquinamento atmosferico e ai costi sanitari connessi. Uno strumento che potrebbe rivelarsi vincente non solo dal punto di vista dell’ecosostenibilità ma anche in termini di standard di vita, di competitività turistica e di nuovi scenari lavorativi.

 Sono diverse le città europee,  penso ad alcune cittadine del Belgio o dell’Estonia, che hanno fatto della gratuità dei mezzi una delle misure più efficaci per aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico e incoraggiare un minor uso dell’auto, innescando un circolo virtuoso grazie al quale maggiori risorse vengono investite per forme collettive e meno inquinanti di mobilità. Più che a nuove forme di restrizione della circolazione, occorre dunque guardare a realtà già consolidate che hanno fatto dell’ampliamento dei servizi di mobilità pubblica e degli spostamenti ad impatto zero il loro tratto distintivo”.

Mauro Laus

presidente del Consiglio regionale del Piemonte

 

Prezzi in aumento a Torino: +1,4% in un anno. Più cari gli alimentari e le spese per la salute

Nel mese di febbraio a Torino i prezzi sono saliti dello 0,4% rispetto a gennaio e dell’1,4% a confronto con il  febbraio del 2016. Questi gli indici dei prezzi al consumo (provvisori) diffusi dal Comune di Torino. Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si registra un incremento di +0,6% sul mese precedente e un +3,3% su febbraio 2016. I  prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano invece un +0,4% di incremento rispetto a gennaio 2017 e un +0,5% sull’anno precedente. I prodotti a bassa frequenza di acquisto, un +0,1% su gennaio e un -0,7% su febbraio dell’anno prima. Gli alimentari e le bevande analcoliche (+1,2%) sono i più costosi, stabili tabacchi, spese per l’istruzione, in calo (-0,1)% abbigliamento e calzature, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, oltre a mobili, articoli e servizi per la casa. Crescono (+0,2%) i servizi sanitari e le  spese per la salute, trasporti (+0,6%), comunicazioni (+0,1%), ricreazione, spettacoli e cultura, servizi ricettivi e di ristorazione (+0,4%).

 

(foto: il Torinese)

Campagna Mondiale per la Salute della Donna

Dal primo marzo una settimana ricca di informazioni promossa dal Comitato per la Salute della Donna e i Diritti Umani della FIGO in collaborazione con la SIGO

 

Parte il conto alla rovescia per la Giornata Internazionale della Donna: dal primo marzo, ogni giorno, su una pagina Facebook dedicata, verranno lanciati messaggi chiave per sfatare alcuni miti e migliorare le proprie conoscenze su alcuni importanti aspetti della Ginecologia e dell’Ostetricia.

Si parlerà di stili di vita, prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, benefici dei contraccettivi ormonali, di come prepararsi alla gravidanza e di come affrontare gravidanza e parto nel modo migliore, di preservazione della fertilità in donne e uomini colpiti dal cancro e di prevenzione della violenza di genere. La campagna culminerà l’8 marzo con un appello al rispetto per la donna, in modo trasversale alle differenti culture, religioni e contesti sociali.

Sarà possibile approfondire ogni argomento grazie a una serie di link accuratamente selezionati.

La Campagna è stata ideata e realizzata dal Comitato per la Salute della Donna e i Diritti Umani della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO), presieduto dalla professoressa Chiara Benedetto (Direttore Clinica Ostetricia e Ginecologia universitaria dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino).

Per facilitare la divulgazione dei messaggi, il contenuto delle informazioni, redatto originariamente in Inglese, è stato tradotto in diverse lingue fra cui l’Italiano e si è scelto di partire esclusivamente dal canale dei social network.

In Italia collabora attivamente alla Campagna la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), presieduta dal professor Giovanni Scambia.

Dalla partecipazione e dall’interazione del “popolo del web” verranno colti i suggerimenti per produrre materiale scaricabile on line e stampabile per un’ulteriore capillare diffusione nel mondo, utilizzando anche strumenti di accessibilità universale.

Il messaggio è condividere e creare un’alleanza per migliorare la salute della comunità partendo dalla donna.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/CampagnaMondialePerLaSaluteDellaDonna/

Il Procuratore Generale Militare alla Scuola di Applicazione

Il professore Pierpaolo Rivello, Procuratore Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione, ha tenuto alla Scuola di Applicazione dell’Esercito una conferenza sul tema “Imperativi morali, etici dell’onore militare e del coraggio e Codici Penali militari”. Rivolgendosi agli ufficiali frequentatori, al personale militare e civile dell’Istituto, alle autorità civili e militari presenti a Palazzo Arsenale, il prof. Rivello ha analizzato le relazioni esistenti fra i valori cardine dell’identità militare e il diritto penale in tempo di guerra e di pace. Dalla prolusione del prof. Rivello è emerso l’intimo legame fra il patrimonio di valori che contraddistingue il mestiere delle armi e le prescrizioni del diritto penale. Dopo essersi soffermato su tematiche cruciali quali il dovere di soccorso anche all’avversario, la solidarietà in caso di resa, le modalità di abbandono della nave, dell’aeromobile e del posto, il prof. Rivello ha puntualizzato come il Comandante abbia il dovere di esporsi al pericolo se necessario a garantire la sicurezza dei propri uomini. Dall’analisi del diritto penale militare, ha puntualizzato il relatore, emerge chiaramente come al militare siano richiesti abnegazione e coraggio fuori dal comune; in tal senso indossare le stellette deve essere percepito come il privilegio di appartenere a una Istituzione da sempre in prima linea per la sicurezza e la difesa della comunità nazionale. Laureato a pieni voti all’Università di Torino, nella veste di magistrato inquirente e requirente il prof. Rivello si è occupato del fenomeno “nonnismo” e ha diretto importanti inchieste giudiziarie riguardanti fenomeni di peculato e collusione. Il suo impegno nel delicato ambito dei crimini di guerra ha consentito l’individuazione e la condanna dei responsabili e dei mandanti di alcuni dei più efferati eccidi perpetrati per mano nazista in Italia: piazzale Loreto, Benedicta, Turchino, Portofino e Cravasco. Autore di centinaia di saggi dedicati alla giustizia penale militare, il prof. Rivello da sempre abbina l’attività di magistrato a quella dell’insegnamento universitario negli atenei di Pisa, Torino e Milano. Nel gennaio del 2016 dirige la Procura Generale militare della Repubblica presso la Suprema Corte di Cassazione. Il suo intervento a Palazzo Arsenale si colloca nell’ambito degli “incontri culturali a Palazzo Arsenale”, appuntamenti mensili il cui obiettivo è allargare le conoscenze e gli orizzonti di pensiero dei futuri dirigenti militari. 

“The state of digital banking”: Intesa Sanpaolo al top

L’innovazione dell’esperienza multicanale dei clienti, a due anni dalla partenza del progetto, è un caso di eccellenza internazionale.  Piena integrazione dei canali, completa riprogettazione della banca online e del servizio di assistenza clienti, dematerializzazione, revisione dei processi, sono le tappe salienti di un percorso che colloca Intesa Sanpaolo tra i sette player mondiali più evoluti

Intesa Sanpaolo è uno dei sette player mondiali più evoluti in termini di profondità della trasformazione digitale intrapresa, unica banca europea insieme a BBVA e CaixaBank: lo attesta il rapporto “The state of digital banking 2016” pubblicato da Forrester Research, società di ricerca di mercato leader mondiale sui temi digital. Nel report, Intesa Sanpaolo è espressamente citata come un benchmark ed evidenziata come un caso di eccellenza internazionale: grazie alla chiara comprensione dei percorsi di acquisto e post-vendita e alla superiore capacità di utilizzo dei dati disponibili, ha saputo ridisegnare l’esperienza multicanale della propria clientela, avviando con successo un processo di digitalizzazione del business. Intesa Sanpaolo ha fatto leva sulle tecnologie digitali per implementare una forte integrazione dei dati (reddituali, transazionali, comportamenti multicanale da fonti interne ed esterne) che, unita alla visione globale del cliente, ha permesso l’avvio di un vero approccio di real time marketing; in parallelo sono stati rivisti end to end i processi, anche in filiale, per rispondere sempre più in tempo reale alle richieste della clientela e recuperare efficienza: ad esempio, su prestiti personali e carte di credito circa il 25% delle erogazioni avviene in tempo reale, un ulteriore 60% in giornata; contemporaneamente, nei primi undici mesi del 2016, l’introduzione del nuovo processo multicanale ha ridotto drasticamente anche il peso del credito problematico. Il prestigioso riconoscimento di Forrester Research mette in luce le tappe salienti del percorso di trasformazione di Intesa Sanpaolo, a due anni dall’avvio del progetto:sull’80% del catalogo retail è stata raggiunta la piena integrazione dei canali, che fa sì che il cliente possa scegliere come e quando interagire con la banca, decidere di cambiare canale senza interrompere l’interazione, ricevere offerte a distanza dal proprio gestore in filiale o dal gestore online, firmare digitalmente i contratti dal proprio PC o tablet; l’help desk telefonico ha lasciato il posto alle Filiali Online, capaci di assistere il cliente risolvendone i problemi, nell’80% dei casi, alla prima chiamata; la banca online è stata completamente riprogettata, con l’attivazione di un servizio di internet banking unico per tutte le Banche del Gruppo, su cui già opera quasi il 30% dei clienti, e di un’app con servizi innovativi; le filiali sono state digitalizzate e i processi di firma dematerializzati sull’80% dei prodotti retail e documenti obbligatori: da giugno dello scorso anno, sono circa 8,5 milioni le operazioni e i contratti firmati su tablet, con un risparmio di circa 400 milioni di fogli di carta. “La trasformazione digitale è un fenomeno dirompente in ogni settore e sta rivoluzionando il modo di vivere e di lavorare – spiega Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – Per il nostro Gruppo, la ricerca di un business digitale più efficace e di un’esperienza più soddisfacente per i nostri clienti rappresenta una priorità assoluta, che stiamo sostenendo con un forte impegno ad ogni livello dell’organizzazione aziendale. Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti fino ad oggi, frutto di un deciso cambiamento culturale e di una visione strategica centrata sulla piena sintonia con i nostri clienti. Grazie a strumenti nuovi e intelligenti, abbiamo migliorato la qualità dei nostri servizi e l’esperienza dei nostri 5 milioni di clienti che operano online. Il rapporto di Forrester Research certifica il raggiungimento tempestivo dei nostri obiettivi d’innovazione e il posizionamento di Intesa Sanpaolo a livelli paragonabili, dal punto di vista di processi e piattaforme, ai leader internazionali nel servizio al cliente.”

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Chi è Forrester Research

Società di ricerca internazionale, tra le più influenti a livello globale in termini di analisi del posizionamento competitivo di player bancari e non bancari in ambito digitale, di Customer Experience, Marketing e CRM. Totalmente indipendente e attiva da oltre vent’anni, esegue ogni anno indagini su un campione di oltre 500.000 tra consumatori ed executive di vari settori, avvalendosi di metodologie all’avanguardia che, interpolando i risultati delle indagini con dati di business, offrono una chiara comprensione delle strategie di successo dei top player mondiali nelle varie industry

Sicurezza e controllo del vicinato di scena a Baldissero

Giovedì 2 marzo alle ore 21, al Centro comunale Paluc di Baldissero Torinese si parla di Controllo del Vicinato. L’incontro, a cura dell’Amministrazione Comunale di Baldissero Torinese, in collaborazione con l’Associazione Controllo del Vicinato e la partecipazione dei rappresentanti della Compagnia Carabinieri sarà incentrato sul tema “Sicurezza a Baldissero – Sistemi di sorveglianza e Controllo del Vicinato”. I lavori saranno moderati da Claudio Capone, assessore alla sicurezza del territorio di Baldissero Torinese e prevedono gli interventi del sindaco Bruno Todesco, di Massimo Iaretti, responsabile della Sezione Piemonte dell’Associazione Controllo del Vicinato, di Fedrinando Raffero, vice responsabile per il Piemonte e referente per la Città Metropolitana di Torino, del vice sindaco di Andezeno Agostino Ambrassa, del vice comandante della polizia municipale della polizia municipale di San Mauro Torinese, Carlo Delfino e del comandante della polizia municipale di Baldissero, Claudio Pettenuzzo.

Ma che cos’è il Controllo del Vicinato, abbreviato CDV ?

Si tratta di un sistema di deterrenza e prevenzione per la microcriminalità di origine anglo – sassone, da attuarsi in stretto contatto e collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni, basato soprattutto sulla solidarietà tra i cittadini, sul notare fatti o persone insolite nella zona, sul dialogo con le forze dell’ordine ed è agli antipodi delle cosiddette “ronde” che prevedono un intervento attivo. Inoltre alla base ha la filosofia del recupero di quella coesione sociale ed aiuto reciproco che sempre si è avuto nei comuni, soprattutto in quelli rurali e che si è andato progressivamente perdendo con i processi di inurbamento ed i mutamenti demografici degli ultimi decenni.

Negli anni scorsi si è sviluppato soprattutto il Lombardia ed in Veneto, ma in periodi più recenti anche in Toscana, Umbria, Lazio, Emilia Romagna. In Piemonte, dopo è approdato nel 2013, ancora in Monferrato, a Casorzo in Provincia di Asti. Negli ultimi due anni ha avuto un notevole sviluppo con nella Città Metropolitana di Torino(in comuni come Chieri e Vinovo, oltre allo storico San Mauro Torinese che è stato il primo ad adottarlo in questo contesto territoriale), e nelle province di Alessandria (soprattutto nel Casalese e più recentemente nel Tortonese ed in Valle Bormida), nell’Astigiano, a partire dal capoluogo Asti, nella “Provincia Granda” di Cuneo, dove è particolarmente radicato nel Roero e si sta diffondendo anche nelle Langhe, nel Vercellese e nel Biellese e, proprio sul finire dell’anno passato ha registrato la convinte adesione della Città di Novara, la seconda del Piemonte, venendo adottato dalla Giunta Canelli, dopo l’audizione in Commissione Sicurezza di Massimo Iaretti. Ad oggi in Piemonte il Controllo del Vicinato è adottato in oltre trenta comuni (ma il numero è ancora maggiore perché vi sono alcune realtà dove l’amministrazione ha formalizzato la propria condivisione del progetto con una delibera di giunta o consiglio comunale ma non vi è stata la costituzione formale di gruppi) e da circa cinquanta gruppi, numeri destinati a crescere.