“Personalmente non mi ritiro dalla politica, anzi – dice il presidente Massimo Iaretti – considero questa esperienza finita, e lo dico con moltissima amarezza – anche perché è mancato il gioco di squadra necessario per vedere in prospettiva. Chi vorrà seguirmi troverà sempre la porta aperta”
Termina il suo percorso politico il Movimento Progetto Piemonte. L’organizzazione, nata a Casale Monferrato, sede dell’antico ducato la sera del 24 giugno del 2009 (e la data era stata scelta intenzionalmente perché è il giorno del Santo Patrono di Torino, San Giovanni), con l’intento di operare, da un lato per il rafforzamento dell’autonomia statutaria del Piemonte (nel senso di regione a statuto speciale), da un lato, e con un occhio particolare alle problematiche dell’agricoltura, della collina e della montagna, getta la spugna. Il presidente Massimo Iaretti, sentito il vice Bruno Tegano e Piermassimo Guarnero, socio fondatore e sino allo scorso anno coordinatore, ne ha deciso lo scioglimento e la cessazione dell’attività. “In questi anni – spiega – abbiamo ottenuto rappresentanze in alcuni consigli di piccolissimi comuni in provincia di Alessandria, Asti e Torino, raccogliendo anche buoni riscontri sotto l’aspetto del contributo alla vita comunale, ma tra gli aderenti non si è riuscito a creare quello spirito di squadra che avrebbe potuto portare, probabilmente, a risultati diversi. Forse con maggiore impegno di tutti non si sarebbe arrivati a questa decisione. Adesso ognuno dei consiglieri e degli aderenti è libero di fare sostanzialmente quello che vuole”. Tra le iniziative del Movimento Progetto Piemonte che hanno lasciato qualche segno ci sono la richiesta di intitolare una via ad Erminio Spalla, accolta dal sindaco di Borgo San Martino, quella di istituire (in collaborazione con il consigliere casalese Giorgio Demezzi) un ufficio di volontaria giurisdizione del Tribunale di Vercelli a Casale, l’impegno per l’effettiva applicazione delle unioni di comuni. E non è da dimenticare il lavoro svolto nell’Eporediese dove nel 2010 ottenne tre consiglieri comunali a Parella. Qui il gruppo consigliare ha sempre lavorato intensamente, partecipando a tutte le riunioni di consiglio comunale, portando proposte che sono state spesso accolte dalla maggioranza allora rappresentata dal sindaco Roberto Comitini. Inoltre MPP, credendo fortemente nella gestione associata delle funzioni, è stato in prima linea a sostegno delle ragioni dei piccoli e piccolissimi comuni, incontrando gli allora assessore regionali agli enti locali, prima Elena Maccanti, poi Roberto Molinari. Inoltre aveva dato impulso alla minoranza consiliare in seno all’Unione dei Comuni delle Terre del Chiusella, dove Massimo Iaretti è stato capogruppo dalla nascita dell’Unione sino al 2014, anno delle sue dimissioni. E nel 2015, in occasione del rinnovo del consiglio comunale di Parella, la lista di Progetto Parella MPP , a sostegno della candidatura a primo cittadino di Piermassimo Guarnero, aveva ottenuto tre consiglieri, con un buon successo personale del capolista Osvaldo Valsecchi (che però non era iscritto ad MPP) secondo candidato più votato. “Personalmente non mi ritiro dalla politica, anzi – dice Massimo Iaretti – considero questa esperienza finita, e lo dico con moltissima amarezza – anche perché è mancato il gioco di squadra necessario per vedere in prospettiva. Chi vorrà seguirmi troverà sempre la porta aperta”