UNA NUOVA POLEMICA DOPO QUELLA RELATIVA ALLA CICCIONA CHE CALPESTAVA UN'IMMAGINE RELIGIOSA. ORA A FARE SCANDALO E' LA LOCANDINA DEL TORINO PRIDE CON LA FIGURA DELLA PIETA' DI MICHELANGELO

Il Pride scherza con i santi e la politica di destra e sinistra abbocca

CICCIONAblasfema locandina lgbtA pensar male si fa peccato, ma sembra che ogni anno si trovi un’immagine più scandalosa di quella precedente per dare risalto mediatico ad un evento. Furbi i promotori – verrebbe da dire – che si tirano dietro le ghiottissime contumelie (tutta manna pubblicitaria) dai politici di ogni schieramento

 

Soprattutto è una questione di buon gusto. Che oggi, si sa, scarseggia. Dopo l’immagine della cicciona che calpestava un’immagine sacra (lo scorso anno in occasione di una mostra curata dalle associazioni lesbo e gay, vedi foto) ora a fare scandalo è il Coordinamento Torino Pride che ha scelto la figura della Pietà di Michelangelo, per la Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia che si celebra il 17 maggio. Lo slogan è: «L’omotransfobia è odio che uccide». L’anno scorso il patrocinio venne concesso dal Comune guidato da Piero Fassino che poi lo ritirò sull’onda delle polemiche. Questa volta il presidente della Regione Sergio Chiamparino, ha disertato all’ultimo momento la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, che vede la partecipazione della Regione. A pensar male si fa peccato, ma sembra che ogni anno si trovi un’immagine più scandalosa di quella precedente per dare risalto mediatico ad un evento. Furbi i promotori – verrebbe da dire – che si tirano dietro le ghiottissime contumelie (tutta manna pubblicitaria) dai politici di  destra e di sinistra.

 

<<Scherza coi fanti, ma … la sinistra difetta di saggezza popolare e probabilmente soprattutto di rispetto per il sentimento religioso cristiano, dimostrandosi recidiva nel concedere alla leggera, se non proprio al buio i patrocini istituzionali alla propaganda più blasfema dell’associazionismo glbt!>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Regione Piemonte e in Comune di Torino, che spiega <<Come altro definire l’accostamento tra l’omofobia e la passione e morte di Gesù Cristo propinato dalla locandina del Torino Pride per la giornata contro l’omofobia? Proprio in un momento storico di feroci e letali persecuzioni anticristiane, di decapitazioni e pulizia etnica religiosa diventa un’offesa intollerabile e provocatoria paragonare le aggressioni omofobe alla crocifissione di Cristo, patrocinata peraltro da Regione Piemonte, Comune di Torino e di altre amministrazioni comunali piemontesi! Esigo il ritiro immediato dei patrocini con richiesta di comunicazioni urgenti nei consigli regionale e comunale e le scuse pubbliche di Chiamparino e Fassino!>>. 

 

“Sarebbe stato meglio lanciare un messaggio positivo a sostegno di una campagna giusta”. Commenta invece Davide Gariglio, capogruppo in Consiglio regionale  e segretario piemontese del Pd, la presentazione del manifesto con cui si avvia la campagna istituzionale patrocinata dalla Regione Piemonte e da diversi Comuni contro l’omofobia.“Per la prima campagna istituzionale contro l’omofobia – prosegue Gariglio – avrebbe avuto più incisività la scelta di un messaggio con al centro i diritti; la distorsione di una un’immagine sacra per la cristianità produce solo contrapposizioni. Personalmente trovo l’associazione sbagliata sotto diversi aspetti, ma la ritengo non utile neanche per il movimento glbt: perché associare le proprie rivendicazioni alla pietà e alla misericordia cristiana? Non ci vedo – conclude il capogruppo democratico- nessun altro motivo che la volontà di riproporre una polemica dannosa, in primis per gli stessi proponenti”.