Per dire no al terrorismo e pregare per la pace i cattolici e i musulmani torinesi si sono trovati a messa, insieme, alla Consolata. I rappresentanti delle moschee dell”Associazione islamica delle Alpi hanno partecipato all’iniziativa dopo l’assassinio a Rouen, in Francia, di padre Jacques Hamel. “La pace è un dono di Dio che richiede la collaborazione di tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non, musulmani e cattolici”, così don Gian Luca Carrega, direttore dell’Ufficio pastorale per la Cultura, che ha celebrato messa. “Ogni violenza in nome di Dio è una violenza contro Dio, una bestemmia contro Dio”, ha detto invece il portavoce dell’Associazione Islamica delle Alpi Brahim Baya. “Siamo qui per tagliare la strada a chiunque cerchi di spingerci verso lo scontro e la guerra”, ha aggiunto applaudito dai fedeli che hanno partecipato alla messa. Momenti di raccoglimento anche a San Salvario, il quartiere multietnico di Torino, e a Novara. Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino, Osvaldo Napoli, ha evidenziato che alla Consolata non erano presenti le istituzioni.
Anche a Torino la comunità islamica vuole dare un segnale di concordia ai cristiani, dopo i numerosi attentati terroristici delle scorse settimane.
domenica 31 luglio
Una delegazione di imam ha deciso di essere presente sui banchi delle chiese cattoliche. “Anche io sarò in chiesa. L’invito degli imam è una svolta”. Lo annuncia in una intervista alla Stampa il procuratore di Torino, Armando Spataro, che aggiunge: “il terrorismo si batte con le comunità islamiche. Questo invito degli lmam ad andare in chiesa mi sembra di portata eccezionale. Nessuno può pensare di sconfiggere il terrorismo senza l’aiuto delle comunità islamiche». Anche a Torino, dunque, un gruppo di imam che operano in città prenderà parte alla Messa delle 10 al santuario della Consolata, aderendo all’iniziativa promossa dai musulmani francesi dopo l’assassinio del sacerdote Jacques Hamel. Sarà l’Associazione islamica delle Alpi a condurre una delegazione di fedeli e di imam alla Messa nella chiesa storica torinese «Porteremo il nostro saluto e le nostre condoglianze ai cristiani perché anche questo può essere un gesto importante». Torino in prima battuta non era tra le città che avevano aderito all’iniziativa promossa in Italia dalla Coreis e dall’Ucoii.