Il presidente del Consiglio regionale: “Le ideologie fondate sulla discriminazione e sulla negazione dell’altro, di qualunque colore politico o religioso esse siano, inevitabilmente conducono alla negazione dei valori dell’uomo”
COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DELLE FOIBE E DELL’ESODO DEGLI ISTRIANI, IN OCCASIONE DEL GIORNO DEL RICORDO
Oggi la tragedia delle foibe e dell’esodo fanno parte della memoria di tutti gli italiani e della storia del Paese e ricordarla deve rappresentare l’occasione per rafforzare una storia condivisa nella coscienza degli italiani, contribuire alla costruzione di una identità consapevole delle tragedie del passato, contro ogni pulizia etnica e ogni odio razziale.
Le ideologie fondate sulla discriminazione e sulla negazione dell’altro, di qualunque colore politico o religioso esse siano, inevitabilmente conducono alla negazione dei valori dell’uomo.
Noi siamo qui oggi, rappresentando le istituzioni e tutti coloro che ricoprono responsabilità pubbliche, per esercitare il compito di promuovere ogni iniziativa utile alla memoria di quelle tragiche vicende.
Nei Musei torinesi, sarà avanti tutta per le coppie, comunque esse siano formate, per il giorno dedicato alla Festa di San Valentino, venerdì 14 febbraio prossimo.
“Reali Mon Amour” è invece lo slogan, per un San Valentino speciale all’insegna della cultura e del buon cibo, adottato dai Musei Reali, in Piazzetta Reale 1 a Torino. Intanto anche qui chi entrerà in coppia in uno dei prestigiosi siti inseriti nel Polo Museale costituitosi nel 2016 (Palazzo Reale, Giardini Reali, Biblioteca e Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo Archeologico, Palazzo Chiablese e Cappella della Sacra Sindone), per la giornata di San Valentino pagherà un solo ingresso anziché due. Ma non solo, alle 17 e alle 18, è anche in programma uno speciale percorso guidato agli Appartamenti Nuziali del secondo piano di Palazzo Reale, accompagnato ad uno sfizioso aperitivo, in Caffetteria, nella Corte d’Onore. Costo Euro 5, a persona; prenotazione al numero 011/19560449. E ancora, sempre al Caffè Reale, sarà possibile cenare le sere del 14 e 15 febbraio al prezzo di Euro 40 a coppia. Per chi si presenterà con il biglietto dei Musei Reali emesso in giornata, prezzo speciale scontato di Euro 32. Prenotazione al numero 335/8140537.
Da ricordare inoltre che fino al 16 febbraio sarà possibile fruire della “promozione speciale” di San Valentino acquistando due tessere relative all’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta al costo di Euro 45 ciascuna invece di Euro 52. La carta permette di accedere gratuitamente e ogni volta che lo si desideri ad oltre 250 musei, residenze reali, castelli, giardini, fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee del Piemonte e della Valle d’Aosta aderenti al circuito (Info Piemonte – Abbonamento Musei, via Garibaldi 2, Torino; tel. 800329329). g.m.
Il monumento a Massimo d’Azeglio all’ ingresso del Valentino tra corso Vittorio Emanuele e corso Massimo d’Azeglio è stato insudiciato di scritte dei soliti teppisti che non sanno nulla 
di Pier Franco Quaglieni
Di Marco Travaglini /
Da tempo ormai la parola foiba non descrive più semplicemente il territorio carsico triestino e giuliano ma è diventata termine atroce, simbolo di una tragedia che si è consumata al confine orientale e che ha come sfondo la seconda guerra mondiale, il fascismo, il totalitarismo. Si è trattato di una tragedia a lungo rimossa ma ricordarla ci rende tutti più forti e credibili nella difesa e nell’affermazione dei valori fondamentali sui quali è nata e si è costruita la nostra Repubblica.Nessuna violenza che mortifichi quei valori può essere giustificata, neanche come risposta a violenze subite. Non può essere negato infatti che il fascismo italiano, con l’occupazione militare, abbia esercitato contro le popolazioni istriane, soprusi, misfatti e violenze che produssero ritorsioni. Ritorsioni, a loro volta, terribili e disumane per la ferocia dei combattenti di Tito. Le foibe furono il prodotto di odi diversi, etnici, nazionalistici, ideologici.
mirava all’annullamento dell’identità nazionale delle comunità slovene e croate, sia alla politica espansionistica di Tito per annettersi Trieste e il goriziano. La lunga notte della guerra fredda ha impedito per troppo tempo una lettura meno ideologica di quelle vicende. Ora quella contrapposizione frontale è alle spalle ed è possibile condividere analisi più serene e obiettive. La tragedia delle foibe fa parte della memoria di tutti gli italiani. Fa parte della storia del Paese. Ristabilire il dovuto riconoscimento di quelle vicende tragiche e dolorose è necessario per la costruzione di un’Europa poggiata su basi di condivisione che rendano più estesi e radicati i valori fondamentali della convivenza tra diversi, del multiculturalismo, del pluralismo etnico e religioso. Nessuna pagina della storia in un paese democratico può essere messa da parte, dimenticata, ignorata.
Martedì 11 Febbraio, alle 17,30 , nella sala Memoria delle Alpi di via del Carmine 13 a Torino verrà presentato il volume di Enrico Miletto “ Gli Italiani di Tito. La Zona B del Territorio Libero di Trieste e l’emigrazione comunista in Jugoslavia (1947 – 1954)”.
seminario di Studi “Esodi del ’900. Memorie a confronto”. I lavori saranno aperti dai saluti di Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte,Antonio Vatta, dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Sergio Blazina, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e Alessandro Bollo, direttore del Polo del ’900. Il seminario sarà coordinato da Riccardo Marchis dell’Istoreto. Interverranno Patrizia Audenino(Università degli Studi di Milano La Statale), Lucia Cinato (Università degli Sudi di Torino), Enrico Miletto (storico, Istoreto) in dialogo con studenti dell’UniTo e degli Istituti secondari superiori Avogadro, Volta, Curie Levi di Torino. Il seminario sarà dedicato a un dialogo tra le memorie scaturite da due diversi esodi tra quelli che contrassegnarono la fine del secondo conflitto mondiale.
Martedì 11 Febbraio, alle 17,30 , nella sala Memoria delle Alpi di via del Carmine 13 a Torino verrà presentato il volume di Enrico Miletto “ Gli Italiani di Tito. La Zona B del Territorio Libero di Trieste e l’emigrazione comunista in Jugoslavia (1947 – 1954)”.
seminario di Studi “Esodi del ’900. Memorie a confronto”. I lavori saranno aperti dai saluti di Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte,Antonio Vatta, dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Sergio Blazina, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e Alessandro Bollo, direttore del Polo del ’900. Il seminario sarà coordinato da Riccardo Marchis dell’Istoreto. Interverranno Patrizia Audenino(Università degli Studi di Milano La Statale), Lucia Cinato (Università degli Sudi di Torino), Enrico Miletto (storico, Istoreto) in dialogo con studenti dell’UniTo e degli Istituti secondari superiori Avogadro, Volta, Curie Levi di Torino. Il seminario sarà dedicato a un dialogo tra le memorie scaturite da due diversi esodi tra quelli che contrassegnarono la fine del secondo conflitto mondiale.