STORIA- Pagina 112

Fausto Biloslavo e le verità infoibate

Fausto Biloslavo, uno dei principali reporter di guerra italiani, è tornato a Casale Monferrato dopo molti anni.

DAL PIEMONTE/ Nel gennaio del 1993 aveva tenuto una conferenza all’allora Salone Baronino sulla situazione della ex Jugoslavia, in quel momento dilaniata dalle guerre che avevano disgregato la federazione. Questa volta – l’incontro è avvenuto all’aperto a Palazzo San Giorgio sede del Comune di Casale, introdotto dal sindaco Federico Riboldi e da Federico Cavallero, presidente dell’associazione PiemonteStoria – si è soffermato sul dramma accaduto al Confine Orientale, le foibe e l’esodo degli italiani da Istria, Venezia Giulia a Dalmazia, presentando il libro scritto con Matteo Carnieletto e con il contributo di Toni Capuozzo  per i tipi di Signs Books, ‘Verità infoibate – Le vittime, i carnefici, i silenzi della politica’. “Questo non è tanto un libro su quanto è accaduto, quanto su quanto non è stato mai detto negli anni, perché ciò che è successo non si ripeta mai più”. Biloslavo ha ricordato che le foibe e le morti violente per opera dei titini non riguardarono soltanto gli italiani: nella vicina Slovenia sono stati scoperti circa 600 posti dove ci furono esecuzioni dopo la fine della seconda guerra mondiale e si contano circa 11mila morti soltanto tra gli sloveni. Il relatore si è poi soffermato sulla figura del Maresciallo Tito, che è stato insignito come Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, nonostante quanto avvenne in quegli anni e questo titolo sia irrevocabile essendo morto (come per Ceausescu o Mobutu) e al quale una decina di comuni in Italia ancora intitolano una via. Biloslavo ha poi ricordato il ‘colpo di fulmine’ dell’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden che conobbe Tito nl 1979 e lo ha definito successivamente ‘un genio’. Poi dopo aver ricordato quanto accadde a suo nonno che venne infoibato, nel rispondere ad una domanda dal pubblico ha evidenziato che ‘nessun crimine grande o piccolo, nessuna circostanza può giustificare la barbarie delle foibe, come pure ogni altra barbarie”. Il giornalista triestino – che ha un legame con il Piemonte avendo diretto il settimanale Notizia Oggi Vercelli all’inizio degli anni Novanta – partecipa allal’inaugurazione del monumento in memoria delle vittime delle foibe e dell’Esodo, opera dello scultore istriano (recentemente scomparso) Michele Privlleggi posta all’interno dei giardini Norma Cossetto inaugurati nel febbraio scorso. All’incontro è intervenuto l’assessore regionale Maurizio Marrone

Massimo Iaretti

Il generale Perotti avrebbe cantato “Bella Ciao”?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Non ho nulla contro “Bella Ciao“, un motivo orecchiabile che però ha ben poco da spartire con la storia della Resistenza italiana,  come dimostrano tre autorità in materia, lo storico ufficiale della Resistenza Roberto Battaglia, lo storico della canzone popolare Michele Straniero e il giornalista- partigiano Giorgio Bocca che sostennero la marginalità della canzone durante la guerra partigiana

 

Bocca scrisse di non averla mai sentita cantare durante il suo partigianato. Ha acquisito notorietà attraverso l’ Anpi dopo la guerra e caratterizzò i partigiani garibaldini. Ebbe anche fama internazionale attraverso il festival della gioventù di Praga durante il periodo staliniano. La vera canzone della Resistenza e’ “Fischia il vento“ composta dal medico partigiano Felice Cascione, medaglia d’oro al Valor Militare che fu eroico capo partigiano in Liguria che adatto’ un testo ad una musica russa. Anche questa canzone divenne identificativa della Resistenza garibaldina. “Bella ciao“ appartiene ad un ‘altra storia m, precedente alla Resistenza (le mondariso) e si lego ‘ dopo la guerra all’Anpi.
Ne’ la Fiap ne’ la Fivl l’hanno mai adottata. Fiap significa partigiani azionisti, Fivl significa Cadorna, Mauri, Taviani e tanti altri valorosi volontari per la libertà non comunisti. La Resistenza non fu solo rossa, ma fu plurale nella partecipazione, ad esempio, di tanti militari,  dall’eroico Gen. Giuseppe Perotti all’avvocato Valdo Fusi che rischio’ la fucilazione al Martinetto e che è autore del più bel libro sulla Resistenza. Mai Perotti o Fusi avrebbero cantato quella canzone. Il rispetto per la storia manca del tutto a quei parlamentari che vorrebbero imporre per legge il canto “Bella ciao“ dopo l’Inno nazionale in occasione delle cerimonie del 25 aprile. Già di fatto l’Anpi, che monopolizza tutte o quasi le cerimonie – complici i sindaci anche di centro – destra -ha imposto il canto di quella canzone , ma renderla obbligatoria per legge e’ un abuso e un’offesa a tutti i volontari della Libertà di altro orientamento politico. E’ una cosa che fa pensare a quando nel 1925, l’anno del fascismo divenuto regime,  venne imposto il canto di “Giovinezza” dopo la Marcia Reale. Anche in quel caso il fascismo si impossessò di una canzone non storicamente sua, ma l’idea di aggiungere qualcosa all’Inno nazionale e’ di per se’ sbagliato in linea di principio e se poi ci riferiamo all’Inno di Mameli,  inno patriottico di matrice repubblicana e democratica , “Bella ciao “ appare un’appendice divisiva di una parte politica del tutto non giustificata. A nessun vecchio e vero partigiano venne mai in mente una proposta del genere.  Il vecchio Arrigo Boldrini presidente nazionale dell’Anpi , non avrebbe mai dato retta a proposte stravaganti del genere. I comunisti erano duri nelle idee , ma erano persone serie.  Lo storico Battaglia ne e’ stato la dimostrazione, ma non certo solo lui. La storia va rispettata e l’Inno nazionale che ha una nobile matrice risorgimentale , non va confuso con altri canti, come il tricolore e’ unico e non appaiabile se non alla bandiera europea. Credo si tratti di una proposta elettoralistica – che si richiama alla signora Boldrini , intollerabilmente faziosa – ma sicuramente incompatibile con la storia migliore del Pd. L’idea di imporre di cantare in coro e’ di per se’ una scelta poco democratica, come dimostra la storia non solo italiana. E’ un qualcosa che evoca il conformismo, per usare un eufemismo gentile, e spezza quella solidarietà antifascista tricolore che e’ alla base della vera Resistenza.

Inviato da iPhone

60 anni fa la prima pietra del Tempio di don Bosco

Quasi 30.000 fedeli accolsero festosamente il Papa polacco al Colle don Bosco il 3 settembre 1988, nell’anno del primo centenario della morte di don Bosco.

Una giornata indimenticabile per i luoghi in cui nacque il Santo dei giovani, per la grande comunità salesiana e per tutti i cattolici. Da allora la visita di Giovanni Paolo II viene ricordata sotto il porticato di fianco all’immensa cattedrale con imponenti pannelli fotografici che illustrano la visita del Papa diventato San Giovanni Paolo II. Una folla eccezionale si strinse quel giorno di 33 anni fa attorno a uno dei pontefici più amati e popolari di sempre. Karol Wojtyla celebrò la messa nel piazzale della chiesa ed entrò nella casa in cui Giovannino Bosco nacque il 16 agosto 1815. Oggi è di nuovo grande festa per i salesiani che ricordano la posa della prima pietra del Tempio “don Bosco”, benedetta dall’arcivescovo di Torino cardinale Maurilio Fossati e collocata sessant’anni fa, l’11 giugno 1961, nel luogo dove oggi sorge la mastodontica Basilica di San Giovanni Bosco nelle campagne di Castelnuovo tra colline, vigneti e noccioleti. La pietra non proveniva dalle cave ma dalla basilica torinese di Maria Ausiliatrice dove serviva da basamento al quadro della Madonna. La basilica di San Giovanni Bosco, alta 26 metri, fu costruita nella borgata Becchi del Colle don Bosco tra il 1961 e il 1966 dove sorgeva la cascina Biglione in cui nacque don Bosco e dove il padre faceva il contadino. Al Colle i salesiani investono da sempre nel futuro dei giovani. Un centro di formazione professionale con aule e laboratori per attività tecniche, informatiche e arti grafiche ospita centinaia di ragazzi che praticano anche attività sportive.
Nell’area del santuario è presente un Museo etnologico missionario che contiene reperti etnografici provenienti da ogni parte del mondo. Fece scalpore il 2 giugno 2017 la notizia del trafugamento dalla basilica dell’urna contenente il cervello di don Bosco. La reliquia fu ritrovata quindici giorni dopo e ricollocata al suo posto.
   Filippo Re

Inaugurazione del Memoriale Cavour a Santena

160° Anniversario della morte di Camillo Cavour 

 
​In occasione del 160° Anniversario della morte di Camillo Cavour, il Museo Nazionale del Risorgimento proporrà domenica 6 giugno alle ore 15.30 la visita guidata Cavour, l’Italia e l’Europa nella quale sarà presentata l’incessante attività e le eccezionali capacità politiche di uno dei principali protagonisti del Risorgimento. Prenotazione obbligatoria telefonando al n.0115621147; costo 4 euro da aggiungere al biglietto di ingresso.
Sempre domenica 6 giugno,  si inaugurerà ufficialmente  il Memoriale Cavour a Santena: per l’occasione il Museo Nazionale del Risorgimento ha prestato la camicia funebre del grande statista piemontese che sarà temporaneamente esposta nella stanza da letto di Cavour al secondo piano del Castello di Santena.

Francesco Negri, piemontese eclettico che inventò un curioso teleobiettivo

Francesco Negri (Tromello 1841 – Casale 1924) amava definirsi casalese. Sebbene nato a Tromello Lomellina, appena laureato in giurisprudenza a Torino nel 1861 si stabilì nella città monferrina dove visse fino alla morte. Molteplici i suoi interessi culturali, artistici, letterari, amministrativi ed scientifici.

Studioso di batteriologia si interessò ai bacilli della tubercolosi e del colera raccogliendo campioni durante l’epidemia che investì Pontestura dando luogo alla prima documentazione foto micrografica del colera asiatico ottenendo la medaglia d’ argento dal Ministero della Sanità.

Famoso per aver inventato un teleobiettivo artigianale e originalissimo con l’applicazione sulla macchina fotografica delle lenti utilizzando le scatole delle pillole Pink, tonico allora di moda. Col senno di poi si potrebbe azzardare che l’oggetto potrebbe essere rappresentato in un museo come anticipatore dell’arte povera che sorse negli anni 50 del 900.

Negri si inserì nel clima del socialismo umanitario e del diffondersi delle teorie scientifiche della seconda metà dell’ 800.

Divenne amico di neoimpressionisti scientifici quali Giuseppe Pellizza di Volpedo e in particolare di Angelo Morbelli che usava, al posto degli schizzi, le fotografie per poi tradurle rigorosamente in pittura nello studio. A questo proposito esiste una singolare fotografia scattata dal Negri nell’atelier di Villa Maria alla Colma di Rosignano che ritrae il famoso divisionista mentre dipinge al cavalletto attorniato da amici artisti.

Appassionato di montagna, spesso fotografava la catena delle Alpi affascinato dallo splendore del manto nevoso e dalla purezza che emanava. Le vedute di piazze, vie, monumenti di Casale con il castello, la torre civica, il teatro, il Po con i suoi isolotti pietrosi, sono vere e proprie opere d’arte e costituiscono uno spaccato d’epoca riportato alla luce prima che fosse cancellato dalle trasformazioni del tempo e dalla successiva urbanistica.

Il popolo minuto che si aggira tra i banchi del mercato, venditori ambulanti, giostrai, contadini, massaie con la sporta, bimbi che si divertono con pochi giochi vengono ritratti dal geniale fotografo con empatia e commozione:  sono inestimabile documento di usi e costumi, della vita di un’epoca in cui forse si era più felici.

È morto il Duca d’Aosta

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

Alla vigilia della festa della Repubblica e’ mancato Amedeo di Savoia duca d’Aosta, erede di un grande personaggio, l’eroe dell’ Amba Alagi, Amedeo di Savoia che morì a Nairobi, prigioniero degli Inglesi durante la seconda guerra mondiale, che ebbe l’onore delle armi dai nemici dopo una impossibile resistenza senza armi e senza viveri in Africa orientale di cui fu viceré  Amedeo cercò di seguire le grandi tradizioni della sua Famiglia, a partire da Emanuele Filiberto , comandante dell’Invitta Terza Armata nella Grande Guerra, sepolto con centomila caduti al Sacrario di Redipuglia. Fece il servizio militare in Marina, giurando fedeltà alla Repubblica. Giovanissimo studente di liceo, nel 1964, partecipai a Sintra, in Portogallo, al suo matrimonio con Claudia di Francia, poi naufragato miseramente. Conservo nel mio archivio famigliare la fotografia con dedica del Duca insieme all’affascinante Claudia. Facevo la I Liceo classico ma mio nonno volle che ci ritrovassimo vicino al Re Umberto, zio dello sposo, che esprimeva la grande tradizione famigliare sabauda a cui la mia famiglia era indissolubilmente legata in pace e in guerra. Dopo la morte del Re Umberto II, ci furono maneggioni senza titoli di sorta che vollero “incoronare” Amedeo come capo della casa di Savoia ed erede al trono. Fu un’operazione squallidissima opera di un un preside pensionato che si illuse di essere arbitro niente meno dei destini di una dinastia millenaria. Mi rividi casualmente a cena con il Duca insieme al sedicente e compianto Conte Cremonte Pastotello. Mi accorsi che era in pessima compagnia, ma vidi lo stile del Duca, intatto nella sua eleganza aristocratica, nonostante tutto. Ritrovato in un ristorante torinese, lo salutai con effetto e devozione. Io voglio pensarlo oggi riappacificato con le beghe famigliari che suscitarono clamori anche mediatici inopportuni . Il capo della Casa Savoia e’ il legittimo erede Vittorio Emanuele  duca di Savoia e principe di Napoli.
La scomparsa del Duca metterà la mordacchia anche alle sedicenti consulte create dall’ ex preside e ai suoi scarsi e vecchi sostenitori che pretesero di decidere l’ereditarietà ’ di una discendenza storica così importante. La morte di Amedeo mi rattrista molto perché quel ramo d’ Aosta fu rappresentante di una grande pagina di storia d’Italia che quando lo accolsi a Palazzo Cisterna di Torino, dove vissero i suoi Avi , volli doverosamente ricordare .Tra non molto ricorderemo la morte dell’eroe della Grande Guerra morto a Torino nel 1931 di cui c’è un monumento imperituro in piazza Castello. Potremo ritrovarci in piazza Castello a ricordare tutto il ramo – che al di la’ delle strumentalizzazioni dinastiche operate da piccoli uomini – ha onorato la storia d’Italia,  al pari dei dimenticatissimi duchi di Genova, eliminati dalla toponomastica torinese da mano giacobina ed ignorante.

“Fai leggere”, il piacere della lettura tra natura e storia

Centro per il libro e la lettura e FAI – Fondo Ambiente Italianonell’ambito de Il Maggio dei Libri 2021

FAI LEGGERE

al Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)

sabato 29 e domenica 30 maggio

Grazie a un accordo formulato con il Centro per il libro e la lettura a dicembre dello scorso anno, il FAI – Fondo Ambiente Italianoorganizza per sabato 29 e domenica 30 maggio 2021 una due giorni dedicata alla lettura nell’ambito de Il Maggio dei Libri 2021, campagna nazionale che ogni anno promuove il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, portando i libri in contesti inusuali. Come i Beni del FAI, luoghi speciali del patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano, ciascuno portatore di una ricca e originale identità, che ben si prestano a una valorizzazione in chiave letteraria finalizzata alla promozione, attraverso molteplici attività, di storie, libri e autori legati ai territori cui appartengono, grazie alla collaborazione con librerie, piccoli editori locali, biblioteche, scuole e gruppi di lettura disseminati nei circondari dei Beni.

Cinque i Beni del FAI coinvolti, sparsi lungo tutto lo Stivale: i Giganti della Sila a Spezzano della Sila (CS), l’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati (MC), il Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce, ilGiardino della Kolymbethra nel Parco della Valle dei Tempi di Agrigento.

In particolare il Castello e Parco di Masino, in linea con il tema de Il Maggio dei libri 2021, dedicherà alcuni appuntamenti al Sommo Poeta, tra cui una maratona di letture dantesche e la presentazione di un progetto sull’edizione veneta cinquecentesca della Divina Commedia custodita presso il Castello. Si susseguiranno inoltre presentazioni di riviste e di libri con gli autori – fra i tanti, sabato 29 alle ore 14.30 l’incontro con Giuseppe Culicchia – aperitivi letterari, piccole lezioni e letture ad alta voce, laboratori per bambini e molto altro. Il fine settimana sarà dedicato a raccontare il Canavese attraverso i suoi libri, i suoi autori, le sue numerose storie. Sempre il 29, alle 17.30, il Castello ospita un evento della Grande Invasione, con la presentazione sulla terrazza panoramica del libro di Chiara Alessi.

Il Castello, che conserva al suo interno una delle biblioteche storiche più importanti d’Italia, quella della Famiglia Valperga, è per sua stessa natura un luogo iconico della cultura illuminista. Il nucleo originario della raccolta presenta uno straordinario compendio del sapere e dell’intelletto umano: scienze umanistiche, cartografia, letteratura, poesia, saggistica su ogni ambito della società e della vita umana, matematica, astronomia, botanica, a partire dai più antichi incunaboli e manoscritti miniati, passando per l’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert  e per la rara raccolta dei libri all’Indice che la famiglia aveva facoltà di conservare, per giungere fino ai primi del Novecento con le più recenti raccolte di quotidiani e letteratura. Nel corso di entrambe le giornate, sarà possibile partecipare a visite guidate speciali alla biblioteca storica dello Scalone, alcune di queste accompagnate da guida LIS. La collezione libraria, esistente almeno dalla metà del Seicento, si è arricchita nel secondo Settecento grazie agli acquisti internazionali del viceré Carlo Francesco II e di suo fratello Tommaso Valperga, abate di Caluso. La varietà e la ricchezza del patrimonio della biblioteca permettono diversi itinerari tematici: dall’orientalismo alla botanica, dal viaggio alle decorazioni del Castello, che, spesso, sono tratte da libri, stampe e incisioni. Uno speciale focus sarà dedicato alla storia della stampa dal 1521 ai giorni nostri. Il sabato, inoltre, la presenza di un interprete LIS garantirà l’accesso ad alcuni contenuti anche a tutti i visitatori non udenti.

Per tutta la durata della manifestazione si potrà inoltre assistere a una Maratona di lettura dantesca realizzata dagli allievi del Liceo Botta di Ivrea, che hanno seguito nel 2020/21 un percorso di formazione didattica al Castello di Masino, lavorando sull’analisi del testo e delle decorazioni dei volumi della Divina Commediaedita nel 1564 conservati nella biblioteca. In occasione di FAI Leggere, saranno protagonisti di una straordinaria maratona di lettura dantesca: una staffetta tra allievi che porterà i visitatori ad ascoltare sullo sfondo del parco monumentale i brani del Sommo Poeta dedicati all’amore, in linea con il tema del Maggio dei libri di quest’anno. Gli stessi studenti presenteranno inoltre il progetto Dante e l’edizione veneta, approfondimento svolto in seguito allo studio dell’edizione veneta della Divina Commedia del 1564 custodita presso il Castello di Masino, sia per quanto riguarda il testo che per l’iconografia.

Sia sabato che domenica, dalle 10 alle 19, grazie all’aiuto dei volontari FAI del Castello e Parco di Masino sarà allestito uno spazio acquisto di libri di seconda mano, dove a fronte di un’offerta libera il visitatore potrà scegliere tra i diversi titoli tratti da una selezione di volumi di narrativa, arte e geografia, raccolti nel tempo grazie alle generose donazioni di visitatori, volontari e amici del FAI, mentre Radio Spazio Ivrea trasmetterà in direttadal Castello per raccontare il ricco programma del weekend.

Programma completo degli appuntamenti:

Sabato 29 maggio

* Ore 11, Biblioteca Civica di Ivrea presenta il “Patto della lettura”, con RADIO SPAZIO IVREA – appuntamento

La biblioteca civica di Ivrea, capofila per il Patto della lettura, presenta il progetto e le relative iniziative in dialogo con Radio Spazio Ivrea, insieme a Laura Tos, bibliotecaria del Castello di Masino. Il Patto è il documento formale sottoscritto dal FAI grazie al quale la città di Ivrea, facendo propria una visione della cultura come risorsa primaria, strumento di crescita personale e di emancipazione sociale, mezzo indispensabile per l’elaborazione del pensiero critico, riconosce nella lettura un diritto fondamentale per tutti i cittadini e ne sostiene la promozione in modo continuativo, strutturato e trasversale.

*Ore 14.30, Radio Spazio Ivrea dialoga con Giuseppe Culicchia

Appuntamento accompagnato da guida LIS, a cura della Libreria Colibrì di Cuorgnè e Radio Spazio Ivrea. Incontro accompagnato da guida LIS

Radio Spazio Ivrea intervista l’autore Giuseppe Culicchia in occasione della presentazione del suo libro Il tempo di vivere con te (Mondadori, 2021). Nel memoir asciutto e allo stesso tempo accorato, Culicchia ricostruisce ciò che da bambino sapeva di Walter Alasia, scavando nei propri ricordi alla ricerca dei germi di ciò che sarebbe stato, e lo confronta con quello che crescendo ha appreso di lui dalla sua famiglia, ma anche dai giornali e dai libri di storia. E così facendo racconta gli anni della lotta armata e del terrorismo da una prospettiva assolutamente unica, sullo sfondo del territorio canavesano e della terra che tante volte li aveva visti giocare negli anni della loro comune infanzia.

* Ore 16.00, Marco Peroni presenta la rivista La Rapidissima – incontro accompagnato da guida LIS

La Rapidissima è una rivista che accompagna la riqualificazione delle Officine ICO di Ivrea, oggi patrimonio Unesco, avviato da Icona nel 2019. La Rapidissima, diretta e presentata da Marco Peroni, è un progetto di Pubblico-08 e prova a raccontare una delle sfide più importanti per il futuro di Ivrea, ovvero la riqualificazione delle Officine ICO di via Jervis. Presentato da Marco Peroni, in dialogo con Carlotta Margarone.

*Ore 17.30, aperitivo letterario con “La Grande Invasione” – incontro accompagnato da guida LIS

In collaborazione con la manifestazione “La Grande Invasione” di Ivrea, un incontro con l’autrice Chiara Alessi che presenta il suo ultimo libro Tante care cose. Gli oggetti che ci hanno cambiato la vita (Longanesi, 2021). L’autrice presenta, in dialogo con Federica Griziotti, l’elenco di oggetti che sono stati protagonisti delle nostre vite in questo ultimo anno così particolare. La presentazione si svolge sulla terrazza del Belvedere, dove sarà possibile consumare un aperitivo a Km0, con prodotti del territorio.

Visite guidate alla Biblioteca:

Ore 10.15; 11.30; ore 13. 15 con Guida LIS; ore 14.3o con Guida LIS ; 16.00; 17.15

Domenica 30 maggio

* dalle ore 10 alle ore 19, Un libro per me, un libro per te: scambio di libri

Protagonisti della creazione della biblioteca del castello sono stati i due fratelli Valperga Carlo Francesco e Tommaso: grandi collezionisti, amavano i libri per i loro contenuto ma anche per la loro forma: la bellezza della copertina, la cura della carta, la bellezza dei caratteri a stampa. L’iniziativa ha quindi come obiettivo non solo la promozione della lettura e del senso di comunità, ma anche spiegare ai più giovani il valore del libro come oggetto. Ogni partecipante che porterà un libro potrà scegliere un altro volume tra quelli portati da altri. I volumi che a fine giornata rimarranno presso il castello, entreranno a far parte della collezione moderna di volumi messi a disposizione del pubblico nella sala Famiglie, e dunque a disposizione anche di tutti i futuri giovani visitatori del castello.

Ogni libro sarà accuratamente trattato nel rispetto della normativa di contrasto alla diffusione del COVID-19 e verranno fornite istruzioni alle famiglie su come disinfettare la carta in periodo di quarantena.

* Ore 10.30, 11.30, 14.30, 16.30, Ti racconto una storia: letture ad alta voce, per piccini e non solo –

Grazie al prezioso aiuto dei volontari del FAI, quattro appuntamenti dedicati alla lettura ad alta voce: intorno a un albero nel parco o in una delle sale del Castello, per ascoltare le fiabe lette ad alta voce, e continuare così a sostenere, promuovere e valorizzare il piacere della lettura e dei libri, così caro alla famiglia Valperga, e fondamentale oggi per lo sviluppo cognitivo ed emotivo ad ogni età.  

*Ore 10.30, 14, 16, Laboratorio didattico

Laboratori per bambini (6-12 anni) riguardanti il libro e le emozioni: i partecipanti potranno creare un loro piccolo libro sensoriale da arricchire con i ricordi della giornata trascorsa in castello e nel parco. A cura di Artec.

*Ore 11, Francesco Carandini, Vecchia Ivrea

Con Fabrizio Dassano, saluti introduttivi di Carlo Arborio Mella (FAI Delegazione Canavese)

Il volume Vecchia Ivrea di Francesco Carandini è stato ripubblicato nel 1996 dalla storica Tipografia Bardessono, per la Libreria Antiquaria Sitzia. Il tipografo Bardessono in colloquio con Fabrizio Dassano presenta questa pubblicazione legata al territorio e illustra le vecchie matrici xilografiche servite per la prima storica edizione.

* Ore 15, Un Omero sulle colline: Pavese e il mito di Ulisse. Una lezione di Demetrio Paolin

Il Piemonte letterario e l’Odissea di Omero, insieme in un racconto a cura di Demetrio Paolin, in collaborazione con l’associazione di scrittori e scrittrici “Piccoli Maestri”: un’associazione di scrittori e scrittrici che racconta ai ragazzi e ragazze di tutte le età i libri. Quelli più belli, imprescindibili, quelli che non vogliamo siano dimenticati.

*Ore 17.30, Una rivista contemporanea per un antico territorio: I-Can magazine

I-Can è un magazine semestrale che racconta il Canavese e che, con un prodotto graficamente elegante e contemporaneo, vuole trattare diversi temi legati al territorio: percorsi di trekking, dalla street art allo street food, protagonisti storici del territorio, luoghi e ambiti della cultura strettamente legati al Canavese contemporaneo. I fondatori della rivista dialogano con Maria Burro.

Visite guidate alla Biblioteca:

Ore 10.15; 11.30; 13. 15; 14.30; 16.00; 17.15

Con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Il calendario degli Eventi nei Beni FAI 2021 è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo di Nespresso, azienda che dal 2020 sostiene la Fondazione, di Delicius, che rinnova il sostegno al FAI affiancandosi per la prima volta al progetto, e di Pirelli che conferma per il nono anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI.
Con la media partnership di Radio Spazio Ivrea.

Dedichiamo questo weekend al relax e alla cultura. Le proposte dei Musei Reali

 Anche questo weekend i Musei Reali sono pronti ad accogliere i visitatori con una fitta agenda di appuntamenti. Continuano le attività che porteranno il pubblico a scoprire le sale di rappresentanza e i Giardini Reali con guide e storici dell’arte.

 

Visite speciali

Sabato 29 maggio alle 10, visita tattile in Armeria Reale Combattere in duello con eleganza. Un incontro con una restauratrice per conoscere da vicino un capolavoro da poco restituito al pubblico e finalmente esposto nella Galleria Beaumont. Si tratta di una targhetta da torneo, lo speciale scudo che i cavalieri utilizzavano durante i duelli nelle giostre rinascimentali. La visita tattile, rivolta a non vedenti e ipovedenti, permetterà di scoprire la tecnica di esecuzione e la raffinata decorazione dello scudo, realizzato nel 1549 da abilissimi armaioli tedeschi.

Visita e ingresso gratuito anche per un accompagnatore, con prenotazione obbligatoria.

Prenotazione e informazioni via e-mail all’indirizzo: mr-to.edu@beniculturali.it

 

Sabato 29 maggio alle 15 e domenica 30 maggio alle 12 le guide di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo nelle sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza di questo luogo.

Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it

 

Sabato 29 maggioalle 16, appuntamento con il percorso tematico La tavola del Re. Al pubblico verranno raccontati aneddoti e curiosità legati alle tavole imbandite e ai cerimoniali di corte. La visita comprende l’approfondimento di alcune sale di Palazzo Reale e delle Cucine Reali con scenografico affaccio finale sui Giardini. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it

 

Sempre sabato 29 maggio alle 16.30, infine, le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico nella visita Alla scoperta dell’Armeria. Collocata all’interno della suggestiva Galleria Beaumont, ospita una collezione ricchissima di fascino e storia, più di 5.000 oggetti che spaziano dalla Preistoria all’inizio del Novecento: armi bianche e da fuoco, corazze riccamente decorate, armature orientali. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it

 

Attività ai Giardini Reali

A partire dal 29 maggio e fino al 26 giugno, ogni sabato alle 16, nei Giardini Reali si terranno lezioni di yoga pensate appositamente per le mamme con i loro bebè (dai 3 ai 12 mesi). Una serie di appuntamenti, nell’atmosfera unica dei giardini di Palazzo Reale, per riconnettersi con la natura e imparare a rilassarsi in compagnia dei propri bambini. Gli incontri si terranno a cadenza settimanale e avranno una durata di 45 minuti. In caso di maltempo le lezioni si svolgeranno al chiuso, in osservanza di tutti i protocolli anti Covid. È richiesto un abbigliamento comodo e ogni partecipante dovrà portare con sé il proprio tappetino, una coperta e un cuscino. Il costo dell’attività è di 15 euro + biglietto di ingresso ridotto (2 Euro, gratuito con Abbonamento Musei). Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it – tel. 011.19560449.

 

Le visite con l’Associazione “Amici di Palazzo Reale”

Dal venerdì alla domenica, alle ore 10, 11, 12, 15, 16 e 17, è in programma la visita all’Appartamento dei Principi di Piemonte al secondo piano di Palazzo Reale, con il suggestivo affaccio sul terrazzo dal quale ammirare i Giardini Reali e piazza Castello. L’iniziativa si tiene nei mesi di maggio e giugno al costo di 7 euro.

Nello stesso periodo è eccezionalmente compresa nel prezzo del biglietto di ingresso ai Musei Reali la visita guidata all’Area Sacra, che include la Sacrestia, la Cappella della Sindone, la Tribuna Reale e la Cappella Regia. I tour si svolgono dal martedì al giovedì con orario 15, 16 e 17 e dal venerdì alla domenica con orario 10, 11, 12, 15, 16 e 17.

 

Le mostre in corso

Ultimi giorni per ammirare l’emozionante dipinto di Caravaggio raffigurante il San Giovanni Battista, uno dei santi più venerati dalle chiese cristiane, asceta spesso considerato come l’ultimo dei Profeti, che rimarrà esposto nella Galleria Sabauda fino al 30 maggio, prima di far rientro a Roma alle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Domenica sarà anche l’ultimo giorno per visitare nelle Sale Chiablese la mostra monografica Capa in color, dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa e nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. L’esposizione presenta per la prima volta in Italia oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate per illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento. È possibile acquistare i biglietti sul sito www.capaincolor.it (per info e prenotazioni: info@capaincolor.it).

Posticipata al 2 giugno la chiusura della mostra Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude, in Galleria Sabauda, dedicata al protagonista assoluto, insieme a Leonardo e Michelangelo, del Rinascimento italiano. A 500 anni dalla sua morte, i Musei Reali hanno reso omaggio al grande maestro di Urbino con un’esposizione che attraverso dipinti, incisioni e oggetti di arte decorativa illustra la diffusione dei modelli derivati dalla sua opera, dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento, in Piemonte e nelle raccolte dei Savoia.

 

La Biblioteca Reale

La Biblioteca Reale estende l’orario di visita ed è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina www.museireali.beniculturali.it/events/biblioteca-reale-riapertura/.

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una cornice unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

Riconoscere i santi, il giardino botanico e i flaconi di profumi tra le proposte della Fondazione Torino Musei

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI  28 maggio – 3 giugno 2021

 

VENERDI 28 MAGGIO

 

Venerdì 28 maggio ore 21

GALLERIE DEDICATE ALL’ASIA MERIDIONALE E SUD-EST ASIATICO, REGIONE HIMALAYANA E PAESI ISLAMICI DELL’ASIA.

MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

L’appuntamento con la guida del MAO permette di coinvolgere i partecipanti attraverso immagini di alta qualità in grado di restituire al visitatore punti di vista esclusivi sulle collezioni.

Si parte dalle opere d’arte indiana, con la statuaria di soggetto buddhista e induista di varia datazione, per proseguire il viaggio attraverso il Sud-est asiatico.

Nella galleria dedicata alla regione Himalayana, saranno illustrate le opere d’arte buddhista tibetana che spaziano dalle sculture in legno e metallo ai dipinti a tempera, fino alle preziose copertine lignee intagliate e dipinte. Il percorso si conclude nella galleria dei Paesi Islamici dell’Asia, caratterizzata dalla ricca collezione di vasellame e piastrelle e da una pregevole raccolta di bronzi, manoscritti e raffinati tessuti.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

SABATO 29 MAGGIO

 

Sabato 29 maggio ore 18

VISITA IN DIRETTA CON I CURATORI DI PHOTO ACTION PER TORINO 2020

GAM – evento speciale in diretta facebook

Sabato 29 maggio alle 18, Guido Harari, Paolo Ranzani e Massimo Mondini, in passeggiata tra le opere della mostra Photo Action per Torino 2020 raccontano come è nata l’iniziativa che raccoglie 105 stampe fotografiche di grandi fotografi italiani e internazionali, e come prosegue la raccolta fondi destinata al Fondo Straordinario Covid-19 di U.G.I. Onlus.

Da non perdere su https://www.facebook.com/torinogam

 

 

DOMENICA 30 MAGGIO

 

Domenica 30 maggio ore 18

L’ARCHITETTURA DEL TEMPO

Palazzo Madama – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

L’architettura di Palazzo Madama si presenta ai nostri occhi attraverso un accostamento di anime diverse: romana, medievale e barocca. La visita guidata on line condurrà i visitatori alla scoperta di questo magnifico edificio, attraverso fotografie e video riprese che permettono di poter entrare anche in luoghi difficilmente accessibili al pubblico. Un viaggio esplorativo, guidati da chi normalmente accompagna in presenza i visitatori in museo, che partirà dagli scavi archeologici per arrivare fino alle torri medievali, da dove si potrà godere di una magnifica vista panoramica sulla città di Torino. Si proseguirà nel percorso salendo uno degli scaloni più affascinanti d’Europa, realizzato dall’architetto Filippo Juvarra, fino all’entrata nelle sale barocche, un tempo abitate dalle Madame reali Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

LUNEDI 31 MAGGIO

 

Lunedì 31 maggio ore 21

RICONOSCERE I SANTI

Palazzo Madama – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

Un percorso guidato in live streaming affascinante e curioso, per riscoprire gli attributi e gli atteggiamenti che la Chiesa, mediante l’opera degli artisti, ha voluto conferire a santi e sante della liturgia dell’anno.

Attraverso una selezione delle opere del museo di diversa epoca e differenti materiali, prende avvio il percorso di “decifrazione”: dalle storie di santa Maria Maddalena, realizzate intorno al 1200 su legno scolpito dipinto e dorato, alle raffigurazioni su tavola e tela dei santi Giovanni Battista e Francesco di Gandolfino da Roreto, al sant’Ivo di Defendente Ferrari, databili tra Quattro e Cinquecento. Infine il san Gerolamo di Orazio Gentileschi e la santa Caterina di Giovanni Ricca evidenzieranno il naturalismo e i cambiamenti apportati nella devozione e nell’arte dallo spirito della Controriforma.

Per rendere ancora più attuale l’incontro, la scelta dei soggetti illustrati terrà anche conto delle figure dei santi che saranno celebrati nel calendario dei prossimi mesi.

Info e prenotazioni: visita guidata online 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto online.

 

 

MERCOLEDI 2 GIUGNO

 

Mercoledì 2 giugno

RIAPRE IL GIARDINO BOTANICO MEDIEVALE DI PALAZZO MADAMA

Palazzo Madama – apertura al pubblico del giardino

Da mercoledì 2 giugno riapre il Giardino botanico medievale di Palazzo Madama, che dal 2011 ospita la ricostruzione di un giardino di tardo Quattrocento.

A 10 anni dall’inaugurazione, botanica e giardinaggio continuano a essere protagonisti con l’introduzione di nuove specie di piante ornamentali e officinali, frutti e ortaggi e con la ripresa di visite e attività alla scoperta delle fioriture stagionali, di curiosità botaniche e aspetti di coltivazione e gestione naturale del giardino.

Tutti i mercoledì del mese di giugno, dalle ore 16.30 e alle ore 17.30, sono dedicati alle passeggiate con il curatore botanico Edoardo Santoro, che, con l’aiuto dei volontari del progetto Senior Civico del Comune di Torino, accompagnerà i visitatori nelle diverse aree del giardino tra rose antiche, officinali mediterranee, medicinali indigene, fiori di campo e piante dimenticate. Dal mese di luglio le passeggiate avranno cadenza mensile e l’appuntamento sarà il primo mercoledì del mese.

Il giardino è anche luogo deputato per la lettura e per questo motivo dedicheremo l’ultimo venerdì del mese dalle ore 16.30 alle ore 17.30 all’appuntamento Libri e giardini: un pomeriggio con una cesta da cui pescare a sorpresa alcuni libri scritti da famosi giardinieri o giardiniere, intellettuali, personaggi dello spettacolo, che mettono le mani in terra e raccontano esperienze di giardinaggio, piante curiose o avventurosi viaggi botanici.

 

Info: il giardino è visitabile con un biglietto dedicato (5€, gratuito Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card) oppure con il biglietto di ingresso al museo.

Costo appuntamenti in giardino: € 4 (max 10 persone)

 

Calendario Passeggiate con il curatore botanico | ore 16.30 – 17.30

mercoledì 9, 16, 23, 30 giugno

mercoledì 7 luglio

mercoledì 4 agosto

 

Calendario Libri e giardini | ore 16.30 – 17.30

venerdì 25 giugno

venerdì 30 luglio

venerdì 27 agosto

 

Prenotazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Mercoledì 2 giugno ore 21

LE GALLERIE DEDICATE ALLA CINA E AL GIAPPONE

MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

Connessi con la guida, intraprenderemo un viaggio verso l’Asia orientale, alla scoperta delle opere esposte nelle due gallerie.

I partecipanti saranno accompagnati all’interno degli ambienti del museo, attraverso immagini d’insieme dell’allestimento, per proseguire nell’osservazione degli oggetti d’arte della Cina antica, caratterizzati da vasellame neolitico, bronzi rituali, lacche e terrecotte – databili dal periodo Neolitico al X secolo d.C.

Il viaggio prosegue nella suggestiva galleria dedicata al Giappone, dove si evidenziano le statue lignee di ispirazione buddhista, eccezionali paraventi, armature dei samurai, dipinti su rotolo verticale e xilografie policrome note come ukiyo-e, ‘immagini del mondo fluttuante’.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

GIOVEDI 3 GIUGNO

 

Giovedì 3 giugno ore 17.30

RARI E PREZIOSI: FLACONI DA PROFUMO IN PORCELLANA DALLA COLLEZIONE GIORDANO

Palazzo Madama – conferenza online gratuita

La storica della porcellana Andreina d’Agliano e lo storico dell’arte Simone Caliri presentano una delle più straordinarie raccolte di flaconi da profumo in porcellana esistenti al mondo, frutto della passione di un collezionista piemontese. Modellati come piccole sculture e dipinti con grazia e maestria rappresentano uno dei prodotti più raffinati della porcellana europea del Settecento.

Info e prenotazioni: per richiedere il link di partecipazione scrivere a  madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

La conferenza si svolgerà su piattaforma Zoom. Prenotazione obbligatoria entro il 1 giugno.

 

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni (mercoledì e sabato ore 16; domenica ore 15) 

e alle mostre (giovedì ore 16 e 17; venerdì ore 18; sabato ore 17; domenica ore 16.30)

di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com