Stanno bene tre padri rosminiani che vivono nell'antico monastero e che sono stati allontanati

In fiamme la Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte che ispirò “Il nome della rosa”

Il tetto è andato distrutto. Nessun danno è stato arrecato ai beni storici e architettonici. Si pensa a un cortocircuito, visto che l’edificio è in fase di ristrutturazione

Sono intervenute otto squadre  dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio che ha devastato il tetto della Sacra di San Michele, il monumento simbolo del Piemonte, che ispirò il celebre romanzo di Umberto Eco “Il nome della rosa” . Stanno bene tre padri rosminiani che vivono  nell’antico monastero e che sono stati allontanati e nessun danno è stato arrecato ai beni storici e architettonici,  anche se il tetto è distrutto. Si pensa a un cortocircuito, visto che l’edificio è in fase di ristrutturazione. L’incendio è divampato  nella tarda serata di ieri, sono intervenuti anche Croce rossa e carabinieri. La Sacra, dedicata all’Arcangelo Michele, ha più di mille anni di storia: fu costruita tra il 983 e il 987 in cima al monte Pirchiriano, da dove domina la valle, a 40 chilometri da Torino. Ogni anno è meta di migliaia di visitatori da tutto il mondo ed è candidata ad essere inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.

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LA REGIONE: “PRONTI I FONDI PER IL RESTAURO”

ll Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha annunciato che l’assessore al Bilancio ha verificato la disponibilità residua dei Fondi di sviluppo e coesione per il Piemonte, sufficiente per far fronte ai danni subiti dal monumento storico. Oggi l’assessora alla cultura Antonella Parigi farà un sopralluogo alla Sacra per accertare i danni .

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(la foto grande è di Valerio Minato)