SPORT- Pagina 164

Coppa Italia all’Inter!

Finale Coppa Italia a Roma Juventus-Inter 2-4 Alex Sandro e Vlahovic (J) Barella Chalanoglou Perisic 2 (I). l’Inter vince la sua ottava Coppa Italia, dopo aver vinto anche la Supercoppa Italiana a gennaio sempre contro la Juve,al termine di una gara caparbia ed avvincente. Una bella partita che ha visto i nerazzurri passare in vantaggio con Barella, poi il ritorno dei bianconeri che, prima, pareggiano con Alex Sandro,vanno in vantaggio con Vlahovic e subiscono il feroce ritorno dell’Inter che pareggia con un rigore perfetto di Chalanoglou,altro vantaggio sempre su rigore realizzato da Perisic che chiude la gara col quarto bellissimo gol e doppietta personale.Entrambi i rigori assegnati ai nerazzurri sono stati evidenti.La gara di stasera ha evidenziato la chiusura definitiva del ciclo juventino durato un decennio:per la prima volta la squadra bianconera chiude la stagione senza aver vinto un trofeo.Bene l’Inter ancora in corsa anche per vincere lo scudetto a 2 giornate dalla fine.

Enzo Grassano

11 maggio 1947: 10 giocatori del Grande Torino in Nazionale!

Accadde oggi

Giusto una settimana fa c’è stata la celebrazione del ricordo del Grande Torino perito a Superga il 4 maggio 1949.Esattamente 2 anni prima,l’11 maggio 1947 quella supersquadra stabiliva uno dei tanti record che ha lasciato nella storia del calcio italiano e mondiale.
Il Grande Torino rappresentava anche la Nazionale italiana e quindi le aspettative di un Paese uscito devastato dalla seconda guerra mondiale che si rimboccò le maniche per tornare alla normalità:il record, che ancora resiste, è dell’11 maggio del 1947 quando 10 granata su 11 furono schierati in maglia azzurra nel match vinto 3-2 sull’Ungheria del giovane ma già promettente Ferenc Puskas. Per la cronaca, mancava solo il portiere Valerio Bacigalupo perché il commissario tecnico Vittorio Pozzo preferì affidarsi allo juventino Sentimenti IV,portiere più esperto.Ricordiamo un particolare
I due giocatori erano grandi amici: infatti i resti di Bacigalupo furono riconosciuti a Superga soltanto perché nel suo portafoglio fu trovata la foto dei due portieri assieme.Infatti Sentimenti IV era il suo mito sportivo.

Enzo Grassano

10 maggio 1987, il Napoli di Maradona per la prima volta Campione d’Italia

Accadde oggi

Esattamente 35 anni fa, era il 10 maggio del  1987, il Napoli del grande Maradona(al suo secondo anno in azzurro)diventa per la prima volta Campione d’Italia. Si tratta del primo scudetto della storia della squadra campana. Il secondo ed, al momento, ultimo scudetto, arriverà nel 1990.Quel giorno al San Paolo c’erano oltre 80 mila cuori urlanti a manifestare la propria incredibile gioia, per un traguardo storico che sembrava, quasi, impossibile da realizzare: la squadra allenata da Ottavio Bianchi pareggiò 1-1 contro la Fiorentina vincendo il campionato con una giornata d’anticipo.Nella squadra viola c’era un certo Roberto Baggio, ventenne di belle speranze che già faceva intravedere lampi di classe e giocate cristalline, da vero fuoriclasse.

Enzo Grassano

Ravenna – Reale Mutua Basket Torino gara 2 playoffs 84 – 71: un disastro annunciato

Il basket visto da vicino.

 

Siamo sotto 2 a 0, ad un passo dalla chiusura della stagione. Se giovedì si perde, … saluti e baci e speriamo nel prossimo anno.

Non commentabile una partita giocata male da una squadra mal e mai condotta da chi vive in panca e che non credo essere ancora pronto per allenare da head coach a questo seppur non altissimo livello.

Una squadra assemblata probabilmente senza connessione tra chi allena e chi acquista,  vista la poca coerenza tra esigenze del coach e caratteristiche dei giocatori. Se così non fosse me ne scuso, ma sarebbe, paradossalmente peggio, se l’acquisto era voluto ma non ha giocato come immaginato… .

La Reale Mutua ha sempre perso quest’anno con le squadre che la precedevano in classifica, e così prosegue, senza sorprese e senza stupore.

L’illusione nata dopo aver battuto squadre improponibili per una serie A2 è durata poco.

Ora, dopo una patita sconfitta senza se e senza ma  ci sentiamo dire che Ravenna si è fatta forte del sostegno del proprio pubblico. Senza offesa e con grande rispetto, le poche persone chiamate “ultras”di Ravenna in una” curva” semi deserta… non dovrebbero né essere trascinanti né intimidire. E se avessimo mai giocato nel palazzetto dell’Olympiacos o dell’Anadolu Efes, cosa avrebbero dovuto fare i giocatori di Torino? Scappare? Ai poster l’ardua sentenza di cotali affermazioni.

Ci resta una partita, forse l’ultima, per sperare che Alibegovic segni sempre, che se un giocatore effettua due falli, De Vico, e sta giocando bene, non venga subito relegato in panchina. Per sperare che se hai preso un play di pura fantasia ed estro non lo fai giocare da marionetta esecutrice, che se hai un pivot vero, Scott, lo fai andare a ricevere vicino a canestro con qualcuno che gli sappia passare la palla, ma c’è questo qualcuno? E che Landi, Toscano e Pagani provino almeno un’ultima volta a giocare bene tutto il tempo che sono in campo.

È un peccato.  Torino del basket non meritava tanto disordine in campo e tante delusioni come quest’anno. Toccato il fondo si può solo risalire, si dice, e speriamo che nessuno abbia una vanga per non vedere anche scavare …

Paolo Michieletto

La magnifica avventura dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics

La portacolori del Pandha Torino sarà impegnata nel nuoto: dalle prime bracciate fino alle gare ufficiali, diario di una passione che non conosce confini

La componente più importante dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics in programma dal 4 al 9 giugno a Torino, e di tutto il movimento sportivo dedicato a persone con disabilità intellettiva, è sicuramente quella rappresentata dagli atleti. Nel capoluogo piemontese, in particolare, ce n’è una che ha legato il proprio percorso al nuoto in una passione che non conosce confini: stiamo parlando della 19enne Margherita Malisani, portacolori del Pandha Torino.

La storia di Margherita con il nuoto è iniziata durante i primi anni di età, dalle prime bracciate fino ad arrivare alle gare ufficiali Special Olympics in giro per l’Italia: «Margherita – racconta Lucia Ferrero, che oltre a essere sua mamma è anche la Vice-Presidente della società guidata da Luciano Conteha iniziato a fare nuoto da piccola, più precisamente in 1° elementare, accompagnata da me in diverse piscine torinesi partendo dai corsi di acquaticità. Avendo dimostrato fin da subito una buona predisposizione, a un certo punto ho desiderato che imparasse a nuotare veramente e così, poco alla volta, è riuscita ad apprendere tutti gli stili: 5 anni fa, tramite un’amica, siamo venute a conoscenza del mondo Pandha e grazie a loro le capacità natatorie si sono ulteriormente affinate; con grande sorpresa di tutta la famiglia, Margherita sta ottenendo buonissimi risultati».

L’influenza positiva dell’attività sportiva sul benessere della persona è dimostrata dai progressi ottenuti da Margherita dal punto di vista dell’autonomia: «A spiccare maggiormente – prosegue Ferrero – è il suo desiderio di emergere e la sua eccitazione nel poter competere in gara con i suoi compagni: questo l’ha sicuramente aiutata ad autodeterminarsi, a misurare le proprie capacità, ad accettare le sconfitte e a gioire tantissimo per le vittorie. Allo stesso tempo, con i miei occhi di madre e di spettatrice ho avuto modo di osservare e comprendere le potenzialità dello sport non solo nell’unire le persone ma anche nel dare la possibilità a ragazzi con disabilità intellettiva di vivere appieno una parte di vita che spesso gli viene negata: il tempo trascorso lontano dalla famiglia per gli allenamenti, le gare e le trasferte aiutano anche ad acquisire quell’autonomia non sempre concessa per paura o per troppo amore».

Un ultimo, grande tassello è quello rappresentato dalle relazioni: «Durante questi anni – conclude – sono nati rapporti di amicizia saldi e duraturi con tutti i ragazzi e le ragazze di Pandha, in grado di andare oltre lo sport nonostante le differenze di età e non solo. Il confronto giornaliero con molti tecnici e accompagnatori suoi coetanei, inoltre, ha fatto sì che i rapporti potessero essere alla pari e che nascessero delle belle amicizie anche con loro. Margherita al momento frequenta il 4° anno delle superiori indirizzo servizi socio-sanitari e lo sport, in generale, le ha permesso di mettersi in gioco con le proprie forze alzando il suo livello di autostima e concentrazione. Quello che ammiro di più, in lei e nei suoi compagni, è la costanza nell’impegnarsi al massimo: vedere la loro felicità alla ripresa dopo la pandemia dimostra la fondamentale importanza di questa preziosa risorsa».

9 maggio 2004: Roberto Baggio segna la sua ultima rete

Accadde oggi

9 maggio 2004: Roberto Baggio segna la sua ultima rete nel campionato di calcio di serie A.
Esattamente 18 anni fa il fuoriclasse italiano andò a segno nella gara tra il suo Brescia,allenato dal mitico Carletto Mazzone,e la Lazio. Quando mancavano due minuti alla fine del match, con un bellissimo dribbling di destro ed un diagonale di sinistro sul secondo palo regalò la rete alle Rondinelle.
Con quel bellissimo gol contro i biancocelesti laziali, Roberto Baggio arrivò a quota 205 gol in Serie A, piazzandosi dietro giocatori del calibro di Piola, Nordahl, Meazza ed Altafini, prima di essere superato da Di Natale e Totti.Il mito diventò leggenda,ancora oggi55enne,indimenticato fuoriclasse dotato di tecnica sopraffina,talenti come non se ne vedono più nei nostri campi di calcio… purtroppo!

Enzo Grassano

9 Miglia Alladiese: Wambua batte due italiani

Una gara di così alto livello ad Aglié non si era mai vista. Le premesse della vigilia sono state pienamente rispettate, anzi si è andati oltre le previsioni e la quinta edizione della 9 Miglia Alladiese è stata davvero qualcosa di unico.

Una sfida di altissimo livello nella quale gli italiani si sono difesi alla grande occupando 4 posti nella Top 10 e due sul podio, ma gli onori della ribalta spettano a Bernard Musau Wambua, kenyano dell’Atl.WinnerFoligno che non si è accontentato di vincere la corsa, ma lo ha fatto a suon di primato della gara.

Wambua ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 45’54” ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione di due scatenati ragazzi italiani, che dopo aver staccato gli altri corridori africani hanno provato fino all’ultimo a conquistare una prestigiosa vittoria. Alla fine Marouan Razine (Esercito) ha chiuso a soli 4” dal vincitore, mentre il campione uscente René Cuneaz(Cus Pro Patria Milano) ha accumulato 10”, scendendo comunque di quasi 50” rispetto al tempo della sua vittoria dello scorso anno.Più staccato il favorito della vigilia, il kenyano Robert KiplangatYegon a 23”.

Non c’è stato il record, ma la gara femminile è stata pienamente all’altezza, La vittoria è andata alla kenyana Lucy Mawia Muli (Gs Lammari) che in 52’23” ha dominato la prova, staccando le connazionali Lucy Wambui Murigi (Atl.Saluzzo) di 1’13” e BrigidJelimo Kabergei (#iloverun Athl.Terni) di 1’35”. Quarta l’etiope Asmerawork Bekele Wolkeba (Pod.Torino) a 3’54”, quinta la prima italiana, Valentina Gemetto (Atl.Saluzzo) a 4’14”.

L’aver superato i 300 arrivati rappresenta un altro successo per il Team Peretti, che ha trovato valido supporto non solo nell’amministrazione comunale di Aglié (TO), ma anche nelle tante associazioni e sponsor locali che hanno dato una valida mano nell’allestimento della gara, dimostratasi una delle prove di maggior livello internazionale del calendario italiano Fidal.

8 maggio 1898, nasceva il campionato di calcio

Accadde oggi

Mentre si sta disputando la 36esima e terzultima giornata di serie A,campionato 2021/2 proprio l’8 maggio 1898 nasceva il campionato italiano di calcio…Non si chiamava ancora Serie A, era il “Campionato Nazionale di Football” e la sua prima edizione risale appunto all’8 maggio 1898. Sono passati 124 anni da quel torneo che si giocò a Torino in una sola giornata e vide la partecipazione di sole quattro squadre. Tra queste anche il Genoa che si aggiudicò il titolo di campione d’Italia.La passione continua

Enzo Grassano

Una Festa della Mamma speciale all’ippodromo di Vinovo

Festa della Mamma, festa del trotto, festa della solidarietà: l’8 maggio l’Ippodromo di Vinovo renderà speciale la giornata di corse allargando il suo raggio come spesso fa per mettere al centro la figura femminile. Così sarà presente una delegazione dell’AIRC che porterà le Azalee della Ricerca, presenti nel nostro parterre. Versando un piccolo contributo si potrà ritirare la pianta simbolo e ricevere un opuscolo sulla prevenzione dei tumori femminili. Ma ci sarà spazio anche per i bambini che potranno divertirsi con i gonfiabili nel parco giochi. E come se non bastasse sarà attiva l’Hippo-Trattoria per festeggiare già a pranzo con tutta la famiglia.

Le corse saranno otto, con inizio alle ore 14.40 e il centrale del pomeriggio intitolato alle Azalee della Ricerca dell’AIRC, riservato ai cavalli di tre anni. Otto al via dietro le ali dell’autostart sulla distanza del miglio. Citazione di merito per Dingo, allievo dei Demuru, reduce da due belle vittorie e da grandi prestazioni anche a livello cronometrico, affidato questa volta a Francesco Di Stefano. Poi Desiderio D’Esi, della coppia Baroncini-Farolfi mentre Divo Ross è la scelta di Andrea Guzzinati. Da vedere anche Demetra Roc, Desdemona Sage e Dayak.

Molto bella anche la corsa riservata alla categoria dei Gentlemen con 12 al via, sul doppio km. Favori del pronostico nonostante la scomoda sistemazione per Zar Dei Baba, guidato dal suo proprietario Michele Bechis. Come al solito ingresso libero per tutti.