SPETTACOLI- Pagina 82

Gerry Scotti il personaggio più “memato” dell’anno

MEME AWARDS 2023

 

Insieme al personaggio più memato dell’anno, assegnati i 12 Oscar ai vincitori nelle diverse categorie dei Meme Awards italiani

 

 

Torino, 26 Novembre 2023È Gerry Scotti il “personaggio più memato dell’anno” ai Meme Awards di Memissima, il festival della cultura memetica, ideato e diretto da Max Magaldi che ogni anno si svolge a Torino e che premia le pagine e i memer più irriverenti e creativi d’Italia.

La statuina (un oscar “trasfigurato” nel volto da un meme, appunto) va nelle mani dello zio Gerry, da oggi non solo il più amato, ma anche ufficialmente il più memato d’Italia. Un traguardo che glorifica la carriera social di Gerry Scotti, volto protagonista di migliaia di meme frutto della creatività di giovani e giovanissimi.

 

Ho vinto il Meme Award di MEMISSIMA. Sono onorato, vuol dire che le  persone che mi hanno votato hanno capito il mio divertimento nell’essere memato: sono felice quando al mattino i miei amici mi inviano tutti i meme che sono arrivati, io mi faccio la mia prima sana risata della giornata, con la mia faccia ed i vostri meme. Grazie per aver pensato a me, e grazie al direttore artistico Max Magaldi. Grazie di cuore” dichiara Gerry Scotti alla vittoria.

In meno di un anno, la svolta social dello stesso Scotti come content creator è diventata un caso di studio unico nel suo genere, tanto che si parla ormai del “Gerryverso”: una realtà virtuale parallela in cui canzoni, film e attualità hanno un unico volto e un’unica voce, la sua.

 

Insieme al personaggio più memato dell’anno, nella serata di sabato 25 novembre, sono stati assegnati a OFF TOPIC anche gli Oscar dei Meme alle 12 pagine vincitrici per ogni categoria:

 

  • Categoria Memevertising vince il Meme Award Taffo
  • Categoria Dank, Trash, Nonsense vince il Meme Award Inchiestagram
  • Categoria Attualità vince il Meme Award Filosofia Coatta
  • Categoria Politica vince il Meme Award Giovanni Lindo Memetti
  • Categoria Reels vince il Meme Award Dick di Dog
  • Categoria Video vince il Meme Award  Il Grande Flagello
  • Categoria Every Day vince il Meme Award Madonnafreeda
  • Categoria Sport vince il Meme Award Ufficialee
  • Categoria IGP vince il Meme Award Lo Statale Jonico
  • Categoria Musica, Arte, Cultura e Spettacolo vince il Meme Award Memini Biblicamente Accurati
  • Categoria Nerd vince il Meme Award Jinzo Evocato
  • Categoria Scuola, Università e Lavoro vince il Meme Award Memelinguistics

 

Più di 500 i meme candidati e solo 12 vincitori scelti dalla giuria composta da Serena Mazzini – docente alla NABA e autrice di podcast, Alessandro Lolli – autore de La Guerra dei Meme, Mattia Angeleri – fondatore della pagina AQTR, Alice Valeria Oliveri – autrice e giornalista, Daniele Polidoro – giornalista di Wired e Tgcom24 e Mattia Salvia – giornalista, autore di “Interregno” e fondatore della pagina Iconografie XXI.

 

Con Memissima e i Meme Awards una vera e propria wave ha travolto il web grazie alle pagine che hanno aderito al festival.

 

Il direttore artistico Max Magaldi al termine dell’evento dichiara: “L’idea di Memissima è nata dall’esigenza di riunire admin e addetti al settore in uno stesso luogo per creare massa critica e riflettere su questa tipologia di supporto comunicativo. I meme, ovvero le immagini che incontriamo centinaia di volte al giorno sui social, sono diventate ormai centrali nelle pratiche comunicative di chiunque: dal vicino di casa all’influencer, dalle aziende alla politica fino alle istituzioni.”

 

Tra le novità di quest’ultima edizione, MEME PER GLI ACQUISTI, l’incubatore sul memevertising realizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Torino e UNA – Aziende della Comunicazione Unite che ha ospitato alcuni dei migliori consulenti della comunicazione italiani e rappresentanti di grandi agenzie di comunicazione come Alessandro Scali Direttore Creativo di TEMBO, Riccardo Pirrone CEO e Digital Strategist di KirWeb e mente della comunicazione di TAFFO, Pietro Verri Direttore Creativo di RIBELLI, Francesco Dominelli di Hellodí, Silvio Salvo Senior Press Officer & Social Media Manager con il case study Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e tante altre.

 

Memissima è stata una quattro giorni intensa di formazione e lectio magistralis di ‘scrittura memetica’ e non solo, fra talk, speed date, presentazioni di libri e tanto spettacolo, fra performance teatrali e digitali che coinvolgono artisti, docenti universitari ed esperti del mondo della comunicazione per imparare a riflettere e conoscere come quanto i meme possano e debbano oggi essere integrati all’interno di una strategia di comunicazione, per imparare a conoscerne i rischi, ma anche tutte le opportunità. Si è parlato di patriarcato digitale, di giornalismo, di attualità, di musica, di pubblicità e di moltissimo altro perché i meme riguardano ogni aspetto del contemporaneo.

Protagoniste dei talk le pagine  Sapore di Male, Inchiestagram, AQTR, Booksandmemes, Ugolize, Hipster Democratici, Filosofia Coatta, Mammadimerda, Vaberagaa, Giornalisti Che Non Riescono A Scopare, Memi Borghesi, Evetoile e tante altre ma anche eventi performativi con Cubo Teatro, Fertili Terreni, Torino Comedy Lounge, Residenze Digitali e presentazioni con Valentina Tanni, Federico Dragogna, Eva Stella, Alessio Marzilli, Dario Bassani, Francesco Guglieri, Daniele Zinni, Mattia Angeleri, Mariano Tomatis, Alessandro Lolli e Serena Mazzini. 

 

Memissima, il festival della cultura memetica, è ideato e diretto da Max Magaldi, prodotto da The Goodness Factory con il contributo di Camera di Commercio Torino e UNA (Aziende della Comunicazione Unite), in collaborazione con Festival del Digitale Popolare, Mind The Gap, Paratissima, Fertili Terreni, Nero Edizioni, Torino Comedy Lounge, Scuola Holden, OFF TOPIC e con la media partner Lievito Consulting e Wet Dry.

 

Torino Film Festival, il programma di oggi

domenica 26 novembre

 

MASSIMO 2 – 09:30
Sezione: NUOVIMONDI

RETAKE
(Nakano Kôta, Giappone, 2023, DCP, 110’) Sott. it./Eng. sub. 

La scuola è chiusa e una ragazza coinvolge un compagno e due amici nelle riprese di un film, ma i sentimenti entrano in campo e… Racconto d’estate con macchina da presa.


MASSIMO 3 – 10:00
Sezione: SERGIO CITTI

IL MINESTRONE
(Sergio Citti, Italia, 1981, file, 170’) 

Secondo Citti, il vero protagonista del film è la fame. Presentiamo qui la versione integrale, trasmessa nel 1985 dalla Rai in tre puntate.


GREENWICH 2 – 10:30
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI 

NOTRE CORPS
(Claire Simon, Francia, 2023, DCP, 168’) Sott. it./Eng. sub. 

Nel reparto di ginecologia di un ospedale di Parigi, Claire Simon registra, ascolta e racconta storie, volti e malattie. Compresa la sua, in una straordinaria indagine sul corpo, e la forza, delle donne.


GREENWICH 1 – 11:00
Sezione: FUORI CONCORSO

UNE ANNÉE DIFFICILE / UN ANNO DIFFICILE
(Olivier Nakache, Éric Toledano, Francia, 2023, DCP, 120’) Sott. it.

Si può diventare ecologisti per convenienza? Dai registi di Quasi amici, con Noémie Merlant e Pio Marmaï, una commedia scatenata sul consumismo compulsivo e la militanza 2.0.


ROMANO 1 – 11:00
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI 

LA MECCANICA DELLE COSE
(Alessandra Celesia, Francia/ Germania, 2023, DCP, 101’) Sott. it./Eng. sub. 

Un gatto cade dall’ottavo piano. Sopravvive. È solo il principio di una ricerca in prima persona su come riparare non solo i corpi, ma anche i sentimenti.


ROMANO 3 – 11:15
Sezione: FUORI CONCORSO

INDAGINE SU UNA STORIA D’AMORE
(Gianluca Maria Tavarelli, Italia, 2023, DCP, 100’) Eng. sub. 

Paolo e Lucia si amano ancora, ma sono anche stanchi e disillusi. E se qualcuno chiedesse loro di partecipare a un programma tv dove raccontare la loro crisi?


ROMANO 2 – 11.30
Sezione: FUORI CONCORSO / RITRATTI E PAESAGGI 

ADESSO VINCO IO
(Simone Herbert Paragnani, Paolo Geremei, Italia, 2023, DCP, 90’) 

Marcello Lippi, campione del mondo, vincitore di scudetti e di Champions League, innovatore del calcio. Un racconto appassionato di un allenatore vincente e un uomo coraggioso.


GREENWICH 3 – 11.30
Sezione: FUORI CONCORSO 

CERRAR LOS OJOS
(Víctor Erice, Spagna/Argentina, 2023, DCP, 169’) Sott. it./Eng. sub. 

Un regista si mette alla ricerca di un attore scomparso, convinto sia ancora vivo. Il ritorno di Erice a tre decenni da Il sole della mela cotogna. Un film sulla memoria, l’oblio. Il cinema.


MASSIMO 1 – 11.30
Sezione: CONCORSO LUNGOMETRAGGI

SOLEILS ATIKAMEKW 
Chloé Leriche, Canada, 2023, DCP, 103’) Sott. it./Eng. sub. 

Quebec, 1977: cinque persone della comunità di nativi Atikamekw sono trovate morte. E restano in attesa di giustizia. Una versione intima e umanista di Killers of the Flower Moon.


MASSIMO 2 – 12:00
Sezione: BACK TO LIFE 

L’AMOUR FOU
(Jacques Rivette, Francia, 1969, DCP, 252’) Sott. it./Eng. sub. 

Un regista teatrale in crisi tra Racine e la moglie attrice. Dieci anni dopo, La sera della prima di John Cassavetes sembrerà riproporne i conflitti.


ROMANO 3 – 13.00
Sezione: FUORI CONCORSO / TORINOFILMLAB 

PUAN
(María Alché, Benjamín Naishtat, Argentina/Italia/Germania/ Francia/Brasile, 2023, DCP, 107’) Sott. it./Eng. sub. 

Ancora dall’Argentina, una libera, sfrontata e arguta tragicommedia a sfondo politico sul significato e la perdita degli ideali. Leggero con brio. E retrogusto amaro.


MASSIMO 3 – 14.00
Sezione: MEZZOGIORNO DI FUOCO – JOHN WAYNE 

RED RIVER / IL FIUME ROSSO
(Howard Hawks, Usa, 1948, DCP, 133’) Sott. it. 

Il mito del West, il difficile rapporto padre-figlio, l’amicizia virile che diventa quasi omosessualità, le grandi praterie del nuovo mondo, un bel po’ di umorismo: tutto in un film.


ROMANO 1 – 14.30
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI 

GIGANTI ROSSE
(Riccardo Giacconi, Italia, 2023, DCP, 69’) Eng. sub. 

Esordio nel lungo di una promessa mantenuta del nostro cinema di ricerca. Una commedia familiare. E un giallo sulla messa in scena della realtà e della memoria.


MASSIMO 1 – 14.30
Sezione:CONCORSO LUNGOMETRAGGI 

LINDA VEUT DU POULET! / LINDA E IL POLLO
(Chiara Malta, Sébastien Laudenbach, Francia/Italia, 2023, DCP, 76’) Sott. it./Eng. sub. 

Un maestro dell’animazione francese, una regista da sempre fuori formato, una commedia animata a rotto di collo, anarchica, esilarante, serissima.


GREENWICH 2 – 14.30
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI 

CIELO ABIERTO
(Felipe Esparza Pérez, Perù, 2023, DCP, 65’) Sott. it./Eng. sub. 

Un padre, un figlio, una cava, un programma digitale. In mezzo, il ricordo di una moglie e una madre scomparsa. Come ricostruire un dialogo fra i due uomini? Come unire il materiale e l’astratto?


GREENWICH 1 – 15.00
Sezione: FUORI CONCORSO 

ROBOT DREAMS
(Pablo Berger, Spagna/Francia, 2023, DCP, 102’) 

Dall’autore di Blancanieves, un’incursione animata nella Manhattan anni ’80, dove il solitario Dog si costruisce un robot per avere un amico.


ROMANO 2 – 15.00
Sezione: FUORI CONCORSO 

I DELITTI DEL BARLUME – IL POZZO DEI DESIDERI
(Roan Johnson, Milena Cocozza, Italia, 2023, DCP, 96’) Eng. sub. 

Per i dieci anni della serie, il Festival programma un nuovo episodio: un morto per il commissario Fusco, uno sfratto per Massimo, Tizi e Beppe, un guaio per il sindaco…


GREENWICH 3 – 15.30
Sezione: FUORI CONCORSO

DÉSERTS
(Faouzi Bensaïdi, Germania/Belgio/ Francia/Marocco, 2023, DCP, 124’) Sott. it./Eng. sub. 

Due esattori tra i villaggi del deserto marocchino. Un western dell’assurdo, politico e astratto, un po’ Beckett e un po’ Polanski.


MASSIMO 3 – 16.30
Sezione: MEZZOGIORNO DI FUOCO – JOHN WAYNE

THE BIG TRAIL / IL GRANDE SENTIERO
(Raoul Walsh, Louis R. Loeffler, Usa, 1930, DCP, 125’) Sott. it. 

3000 comparse e un grande attore (Wayne) per raccontare una carovana che dal Mississippi si dirige a ovest. Primo grande western sonoro, un gioiello.


MASSIMO 2 – 16.45
Sezione: NUOVIMONDI 

HERE
(Bas Devos, Belgio, 2023, DCP, 82’) Sott. it./Eng. sub. 

Ultima notte di quiete per Stefan, operaio rumeno a Bruxelles, prima di tornare a casa per le ferie. Il tempo scorre su di lui e sulla città, tra incontri, casualità, muschio e, forse, un amore.


ROMANO 3 – 16.45
Sezione: FUORI CONCORSO/ LA PRIMA VOLTA 

AMEN
(Andrea Baroni, Italia, 2023, DCP, 89’) 

Tre sorelle in un casolare di campagna, isolate dal mondo, con un padre inflessibile e una nonna dedita alle Sacre scritture. La tragedia incombe.


MASSIMO 1 – 17.00
Sezione: CONCORSO LUNGOMETRAGGI

NON RIATTACCARE
(Manfredi Lucibello, Italia, 2023, DCP, 90’) Eng. sub.

Come l’incontro tra Locke e La voce umana: un’auto, una donna alla guida, la voce di un uomo al telefono. Una grande prova di Barbara Ronchi.


GREENWICH 1 – 17.00
Sezione: FUORI CONCORSO

SOLO
(Sophie Dupuis, Canada, 2023, DCP, 101’) Sott. it./Eng. sub. 

Una storia d’amore distruttiva nell’atmosfera elettrizzante dei drag queen cabaret di Montreal.


ROMANO 1 – 17.00
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI 

OLTRE LA VALLE
(Virginia Bellizzi, Italia, 2023, DCP, 80’) Sott. it./Eng. sub. 

Confine fra Italia e Francia, terra di transito: le vite dei migranti si intrecciano a quelle degli operatori di un centro di accoglienza.


GREENWICH 2 – 17.15
Sezione: FUORI CONCORSO / IL GIOCO DELLA FINZIONE. NUOVI SGUARDI ARGENTINI 

CLARA SE PIERDE EN EL BOSQUE
(Camila Fabbri, Argentina, 2023, DCP, 83’) Sott. it./Eng. sub. 

Viaggio introspettivo di una donna segnata, come tutta la sua generazione, da un evento traumatico e doloroso.


ROMANO 2 – 17.30
Sezione: FUORI CONCORSO

VANGELO SECONDO MARIA
(Paolo Zucca, Italia, 2023, DCP, 103’) Sott. it./Eng. sub. 

Una lettura inconsueta della figura di Maria (Benedetta Porcaroli), giovane donna che sogna di scoprire il mondo. E che si innamora di Giuseppe (Alessandro Gassman).


GREENWICH 3 – 18.30
Sezione: CRAZIES 

BIRTH/REBIRTH
(Laura Moss, Usa, 2023, DCP, 98’) Sott. it. 

Due donne, una mad doctor e una madre. Una bimba morta e resuscitata. Un film dell’orrore che mette alla prova quel che l’etica (e il corpo della donna) può sopportare.


MASSIMO 2 – 19.00
Sezione: FUORI CONCORSO / TORINOFILMLAB

TIGRU / DAY OF THE TIGER
(Andrei Tanase, Romania/Francia/ Grecia, 2023, DCP, 80’) Sott. it./Eng. sub. 

Una tigre fuggita dallo zoo di una cittadina della Transilvania innesca il finimondo. Al centro una storia di smarrimenti osservati da angolazioni inaspettate.


ROMANO – 19.00
Sezione: FUORI PROGRAMMA

TFI DPA DOC / IT PROFESSIONAL AWARD. CERIMONIA DI PREMIAZIONE
La premiazione di uno dei più importanti riconoscimenti per il cinema documentario. Al termine della cerimonia, proiezione del film vincitore. Ingresso gratuito.


MASSIMO 3 – 19.15
Sezione: SERGIO CITTI 

CASOTTO
(Sergio Citti, Italia, 1977, DCP, 106’)

Il film più noto di Citti racconta una giornata di vicende tragicomiche per diversi personaggi all’interno di una spaziosa cabina situata sul litorale laziale. 


MASSIMO 1 – 19.30
Sezione: CONCORSO LUNGOMETRAGGI 

LE RAVISSEMENT
(Iris Kaltenbäck, Francia, 2023, DCP, 97’) Sott. it./Eng. sub. 

Celebrato come uno dei migliori esordi dell’anno, la storia di un sogno di maternità disperato, che procura brividi e tenerezza.


GREENWICH 2 – 19.30
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI

CLORINDO TESTA
(Mariano Llinás, Argentina, 2022, DCP, 100’) Sott. it./Eng. sub. 

Un film su Clorindo Testa, architetto brutalista argentino. O forse sul padre del regista o, ancora, sull’Argentina. Di sicuro, un film di Llinás (Historias extraordinarias, La flor) geniale e vertiginoso.


ROMANO 1 – 19:30
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI 

ANULLOJE LIGJIN
(Fabrizio Bellomo, Italia, 2023, DCP, 62’) Sott. it./Eng. sub. 

Tra prima persona e archivio, sulle tracce del regime comunista di Enver Hoxha, disperse nel paesaggio paradossale dell’Albania di oggi.


GREENWICH 1 – 20.00
Sezione: FUORI CONCORSO

LOS DELINCUENTES
(Rodrigo Moreno, Argentina/ Brasile/Lussemburgo/Cile, 2023, DCP, 189’) Sott. it. 

25 anni dopo Mala época, Moreno torna al Festival con un racconto in tre atti, tra crime story e commedia drammatica. In patria è già un cult.


ROMANO 2 – 20.00
Sezione: FUORI CONCORSO 

UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO
(Michele Mally, Italia, 2023, DCP, 86’) Sott. it./Eng. sub. 

Una narrazione straordinaria per conoscere tesori, storie, volti, misteri del Museo più importante. Con una guida d’eccezione: Jeremy Irons.


GREENWICH 3 – 21.00
Sezione: CRAZIES

AUGURE / OMEN
(Baloji, Belgio/Congo/Olanda/ Germania/Sud Africa, 2023, DCP, 90’) Sott. it. 

Koffi torna in Congo per presentare la fidanzata. Bianca e incinta. La famiglia lo accoglie con sospetto. Parabola indemoniata e geniale, esordio di un artista visuale super cool.


MASSIMO 2 – 21.30
Sezione: NUOVIMONDI

INDIA
(Telmo Churro, Portogallo, 2023, DCP, 123’) Sott. it./Eng. sub. 

Lisbona non ha segreti per Tiago, guida alle prese con una turista brasiliana, un padre marinaio in pensione, un figlio che sogna le stelle e un amore finito.


MASSIMO 3 – 21.45
Sezione: SERGIO CITTI

I MAGI RANDAGI
(Sergio Citti, Italia/Francia/ Germania, 1996, 35mm, 130’)

Vagamente ispirato a un progetto incompiuto di Pasolini, Porno-TeoKolossal, racconta del viaggio di tre saltimbanchi, moderni re magi, alla ricerca del nuovo Messia.


ROMANO 3  – 21.45
Sezione: FUORI CONCORSO / LA PRIMA VOLTA

GIRASOLI
(Catrinel Marlon, Italia, 2023, DCP, 97’) Eng. sub. 

Anni ’60. L’amore in gabbia, in un ospedale psichiatrico. Esordio alla regia per la madrina del Festival, con Monica Guerritore.


MASSIMO 1 – 22.00
Sezione: FUORI CONCORSO

KUBI
(Takeshi Kitano, Giappone, 2023, DCP, 131’) Sott. it./Eng. sub. 

Kitano mette in scena il suo romanzo storico sull’incidente di Honno-ji: un poderoso affresco sul Giappone feudale, tra guerre e samurai, violenza e desiderio.


GREENWICH 2 – 22.00
Sezione: CRAZIES 

VINCENT DOIT MOURIR
(Stéphan Castang, Francia/Belgio, 2023, DCP, 108’) Sott. it. 

Perché Vincent viene attaccato ripetutamente da persone che cercano di ucciderlo senza nessunissimo motivo? Un film assurdo, cupo, ghignante sui nostri tempi.


ROMANO 2 – 22.00
Sezione: FUORI CONCORSO / RITRATTI E PAESAGGI 

GIANNI VERSACE, L’IMPERATORE DEI SOGNI
(Mimmo Calopresti, Italia, 2023, DCP, 70’)

Gianni Versace fin da bambino passa il suo tempo a disegnare abiti, e a pensare in grande: la sua vita sarà favolosa, il suo nome risuonerà a livello mondiale.


ROMANO 1 – 22.15
Sezione: CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI 

GETTING OLDER IS WONDERFUL
(Fabrizio Polpettini, Francia/Italia, 2023, DCP, 57’) Sott. it./Eng. sub. 

Vita e opere di Kader Abdolah, scrittore iraniano diventato olandese dopo essere fuggito dal suo paese. Un ritratto politico sul senso di essere intellettuale.

“Periferie in movimento”: la pace, un’utopia?

«Periferie in movimento»: la storia del mondo racconta che è dalle periferie umane che, da sempre, si levano fermenti e ribellioni generate dall’istinto vitale di sottrarsi alla fame, alla povertà, alla guerra, alla libertà negata.

E’ intitolato così – «Periferie in movimento»il recital di teatro canzone con cui Silvana Mossano e Sergio Salvi debuttano domenica 26 novembre alle 16, a Casale Monferrato, nella chiesa di San Domenico, nell’ambito del ciclo di incontri di «Cantiere Speranza».

E’ un’alternanza di canzoni celebri e monologhi inediti per riflettere sull’utopia della giustizia e della pace per la quale si è battuto, per tutta la vita, don Tonino Bello, già guida del movimento Pax Christi, nel trentesimo anno dalla sua prematura morte e a due anni esatti da quando, il 25 novembre 2021, Papa Francesco lo ha proclamato Venerabile.

“Ma don Tonino è stato soltanto una delle molteplici figure di donne e uomini perbene, di diverse epoche e di diverse ideologie, – dicono Mossano e Salvi – cui ci siamo ispirati per raccontare storie, aspirazioni e speranze dell’umanità, soprattutto quella più vulnerabile.

Ci siamo lasciati pervadere da molte persone perbene che hanno scelto di stare dalla parte giusta. Perché stare dalla parte giusta è la cosa giusta da fare.”

Lo spettacolo dura un’ora. 

Riflessioni conclusive di don Desiré Azogou, vicario generale della Diocesi di Casale.

Arrangiamenti musicali, sintetizzatori e canto: Sergio Salvi. Testi dei monologhi, voce narrante e canto: Silvana Mossano. Al mixer: Paolo Rossi. Ingresso gratuito.

Artiste di Corte. Una visita narrata

Domenica 26 novembre

“Dalle tenebre alla luce” del Triton Consort

 

 

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, la Palazzina di Caccia di Stupinigi dedica alle donne il pomeriggio di domenica 26 novembre. Alle ore 15.30 è in programma una visita narrata dedicata alle artiste di corte tra Seicento, Settecento e Ottocento. Alle 16.45 il concerto “Dalle Tenebre alla Luce” nel Salone d’Onore del Triton Consort. In programma una ricostruzione storico-musicale che coinvolge attivamente il pubblico, con brani dalla Terza Lezione delle Tenebre di François de Couperin e alcuni Responsori della Settimana Santa di Francesco Durante, che saranno eseguiti spegnendo una luce ad ogni brano così da terminare il concerto al buio. L’idea è quella di proporre una ricostruzione musicale in miniatura di un’ora di una tradizione ormai perduta che durava diverse ore e diversi giorni, viaggiando sulle note di due compositori contemporanei di paesi diversi ma legati dall’attrazione per lo stesso repertorio.

L’Ufficio delle Tenebre è un ufficio liturgico della Chiesta Cattolica che si recita nei tre giorni che precedono la Pasqua ed è caratterizzato dallo spegnimento di candele poste su una “saettia”, ovvero uno speciale candelabro di forma triangolare, e da un “terremoto” o “strepitus”, un momento alla fine dell’ufficio in cui nella totale oscurità si battono le panche con i libri o con le mani.

Le “Lezioni delle Tenebre” e i “Responsori della Settimana Santa” sono composizioni musicali scritte per essere eseguite nei tre giorni prima di Pasqua utilizzando il testo delle “Lamentazioni di Geremia” dell’Antico Testamento, nelle quali il profeta deplora la distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi, e pagine del Vangelo.

 

BIO

Il Triton Consort nasce nel 2019 a Milano per esplorare gioielli più o meno famosi della musica strumentale e vocale rinascimentale, barocca e tardobarocca. Questa musica permette una grande libertà espressiva, creativa e di interpretazione che il Consort sfrutta per ottenere colori ed effetti sempre nuovi.

Il nome “Triton” è un omaggio non solo alla creatura del mare, bensì al “tritono”, un intervallo musicale che crea una forte e colorita dissonanza e che nel medioevo era addirittura considerato un “accordo proibito”. Ma proprio come tutto ciò che è proibito, l’orecchio tende a cadere proprio lì.

 

FORMAZIONE

Donatella Colletti, Guja Mabellini, soprani e percussioni

Francesco Spiga, flauti

Simone Zangani, flauti, oboe

Caterina Soresina Stoppani, viola da gamba

Maurizio Pancotti, liuto, torba, chitarra barocca

Niki Meloni, clavicembalo

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 26 novembre, ore 15.30

Visita narrata Artiste di Corte

Costo visita narrata: 5 euro + costo del biglietto

Domenica 26 novembre, ore 16.45

Concerto Triton Consort

Il concerto è gratuito, compreso del biglietto di ingresso

Non si effettuano prenotazioni, fino ad esaurimento posti

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro per ragazzi 6-17 anni e over 65.

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card, accompagnatori disabili

Giorni e orario di apertura della Palazzina: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18)

Info e prenotazioni

Biglietteria: 011 6200634 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

La famiglia Addams di scena al Teatro Superga Nichelino

Sabato 25 novembre, ore 21 

Ispirandosi alla nota serie televisiva degli anni ’60, la Compagnia della Corona riporta a teatro “La famiglia Addams” in una nuova produzione musicale. Le vicende paradossali e dense di black humour di una sgangherata famiglia d’altri tempi nascono dal fumetto creato da Charles Addams negli anni ’30.

La giovane Mercoledì è innamorata di Lucas, un ragazzo “normale” appartenente ad una “normale” famiglia americana; i due vogliono sposarsi. Confidarlo a sua madre può risultare un problema e la complicità tra la ragazza e suo padre li condurrà a mantenere lo scomodo segreto, pur sapendo che è molto pericoloso nascondere un segreto alla padrona di casa. Un invito a cena in casa Addams e il tradizionale “gioco” porteranno le famiglie dei due giovani innamorati a conoscersi meglio, a confessare segreti inconfessabili in una convulsa serata piena di equivoci e scomode verità che cambierà le vite di tutti.

 

La famiglia Addams

Regia di Salvatore Sito

Con Barbara Corradini e Andrea Rodi

Libretto Marshall Brickman e Rick Elice

Musiche e testi Andrew Lippa

Basata sui personaggi creati da Charles Addams

Direzione corale Rosa Sito

Coreografie Silvia Raschi

Costumi Silvia Lumes

Scenografie Davide Amadei

Una coproduzione Compagnia della Corona e Teatro Fanin

Biglietti: 17 euro galleria, 23 euro platea

 

La stagione 2023-2024 del Teatro Superga è promossa dalla Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione CRT e Regione Piemonte, firmata dalla direzione artistica di Alessio Boasi, Fabio Boasi e Claudia Spoto, in collaborazione con Piemonte dal Vivo. Produzione esecutiva Fondazione Reverse. Creative mind: Noir Studio.

Info

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino (TO)

011 6279789

www.teatrosuperga.it biglietteria@teatrosuperga.it

IG + FB: teatrosuperga

Orari biglietteria: mar, gio, ven e sab 16-19; mer 10-13 e 14-19

I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Superga, sul luogo dell’evento nei giorni di spettacolo dalle ore 18

La 41° edizione del Torino Film Festival parte dalla Reggia di Venaria

Nella prestigiosa cornice della  Reggia di Venaria ieri sera ha preso il via la 41° edizione del Torino Film Festival, diretta per il secondo anno consecutivo da Steve Della Casa e in programma fino al 2 dicembre 2023.

La serata è stata trasmessa in diretta su Rai Radio3 all’interno dello storico programma Hollywood Party, ospite d’onore uno dei maestri indiscussi del cinema italiano, Pupi Avati.

Ad accompagnarlo sul palco Micaela Ramazzotti, Neri Marcoré e Lodo Guenzi, intervenuto in video messaggio, che nella loro carriera hanno lavorato con il maestro, oltre a Steve Della Casa, Claudio De Pasqualis, Alberto Anile e Vittorio Sgarbi.

Madrina della cerimonia d’apertura la bellissima Catrinel Marlon, che al festival presenta anche il suo esordio alla regia, Girasoli, interpretato da Gaia Girace e Monica Guerritore.

GIULIANA PRESTIPINO

 

Il concerto del Regio contro la violenza di genere

Concerto di sabato 25 novembre dedicato alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne

 

 

Il teatro Regio, le sue lavoratrici e i suoi lavoratori, il Maestro Nathalie Stutzmann hanno deciso di dedicare il Concerto  in programma sabato 25 novembre alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne.

‘La terribile vicenda di Giulia Cecchettin ha scosso il Paese ricordandoci – spiega il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – nel modo più drammatico possibile, l’importanza di contrastare qualsiasi forma di violenza di genere non soltanto il 25 novembre, ma tutti i giorni. È  davvero importante  che a promuovere questo messaggio sia anche un’istituzione culturale di primo piano come il teatro Regio, che lo farà attraverso la voce delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, che ci tengo a ringraziare”.

“Ringrazio le lavoratrici e I lavoratori del Teatro Regio – aggiunge il Sovrintendente del teatro Regio Mathieu Jouvin – per aver proposto alla direzione del Teatro questa iniziativa,  dimostrando una grande sensibilità nei confronti di un tema che ci tocca tutti nel profondo e che è  drammaticamente attuale. Ho immediatamente condiviso l’idea perché sono profondamente convinto che un luogo di cultura come il nostro teatro debba anche essere sede di impegno civile e di riflessione. Voglio inoltre ringraziare il direttore d’orchestra Nathalie Stutzmann per aver accolto la proposta di dedicare  il Concerto a una giornata che di deve far ricordare i valori più importanti di una società,  tra i quali non  è contemplata la violenza”.

MARA MARTELLOTTA

Un mare di noia ma bisognerà “continuare a vivere”

Al Carignano sino a domenica 26 novembre

L’altra sera, quando al Carignano assistevo alla prima dello “Zio Vanja” cechoviano che Leonardo Lidi ha messo in scena l’estate scorsa per lo Stabile dell’Umbria, in coproduzione con quello torinese e con il Festival di Spoleto, il primo pensiero che mi veniva alla mente era l’edizione di Mario Missiroli sul finire degli anni Settanta. Eravamo nel novembre 1977, esattamente quarantasei anni e sembrano millenni. Mi veniva alla mente di primissimo approccio la scena di Giancarlo Bignardi, lo spaccato di una grande casa, persa nella campagna russa, il desiderio di curiosarci dentro tra vetrate e tendaggi, tra tavoli e samovar, tra salotti e poltroncine e librerie, tra tavoli da lavoro dove nello struggimento del finale Sofia s’immergeva nei conti con Vanja, spingendolo a lavorare e a vivere, a reinventarsi “una lunga, lunga serie di giorni, di interminabili sere”. Ogni oggetto, una sequenza di oggetti, al proprio posto, fotografato e animato, riportato in vita. Millenni. Oggi, ogni cosa, ogni oggetto, ogni angolo delle ventisei stanze della casa, sono stati cancellati come se fosse passato nei decenni uno tsunami a travolgere tutto, i personaggi che potrebbero non avere nome e che già non hanno più tempo, un loro tempo, sono fissati, schiacciati, annientati, immaterialmente fermati contro una parete, biancogrigiastra, di cui ci si sente in obbligo di darci le esatte misure, cinque metri d’altezza per sei di base, il corpus di un gradino/pedana, lungo tre e mezzo, incollato contro, su cui Astrov Vanja Serebrjakov Elena e tutti gli altri ridono e si tormentano, s’addormentano e si amano, si fuggono e si cercano, si dichiarano e vengono respinti, si lamentano dei propri dolori non soltanto fisici, sparano pistolettate che fanno “pum” e portano mazzi di fiori vistosamente di plastica. Ogni cosa in un mare di noia, che non sconquassa più.

Tutto è un fallimento, tutto è una sconfitta, non c’è il più debole sorriso che possa salvaguardare qualche avvenire, tutto è sopravvivenza, il tentativo di sopravvivere, anzi. Si crede che una ubriacatura aggiusti le cose: invece bisognerà con concretezza riempire dei vuoti, un vuoto enorme, e costruire dei domani. L’arrivo del vecchio professore (quello pietosamente con i pantaloni scesi a mezzacoscia e ridicolmente pronto a guardare quel che gli resti dentro le mutande) e della sua giovane moglie (sigaretta sempre accesa, pettinatura biondiccia fuori misura, come se fosse un cespuglio per gli uccelli, falsamente sicura e pronta alla risata per seppellire un dolore e la più bisognosa d’amore) portano lo sconquasso ma forse tutto è già definitivamente distrutto, già cadono vistosamente i pezzi di quella casa dentro cui “guardiamo” soltanto con le parole. Parole che hanno un sapore e una sonorità vuoti – eppure quanto si parla in “Zio Vanja” -, come la vecchia acciaccosa Marina parla a inesistenti oche e pulcini, così ognuno si parla addosso, a se stesso, come in una privatissima confessione, pur parlando a chi gli sta di fronte in quel momento e non lo sente. Anche Astrov, che più di tutti cerca di camuffare il vuoto che gli sta intorno, con la spavalderia, anche con la goffaggine, con le sue tante sbrodolature, con quei suoi atteggiamenti da viveur da strapazzo, con l’accesa corte a Elena, con un appuntamento campato in aria nel bosco demaniale, con un bacio più o meno richiesto, più o meno rubato, anche lui all’inizio si confessa alla vecchia che da sempre vive tra quelle mura: e la risposta è “vuoi mangiare qualcosa?”. Sarà mai stata a sentirlo? E sarà poi sicuro che la lunga chiacchierata ecologica entri con sincerità in qualche cuore e soprattutto in qualche mente, ad ognuno di quanti gli sono davanti e distruggono i boschi come distruggono i sentimenti?

La noia, il succedersi dei giorni, il grigiore, il mestiere di vivere rosicchia tutti, tutti a raccontare a se stessi le loro fini. Astrov alle prese con i suoi contadini ignoranti, Elena che ne ha abbastanza di quel marito che le sta accanto, Sonia che combatte con la sua bruttezza, Vanja arcistufo delle sue ricotte e alla ricerca di un pezzo d’affetto, pronto a gigionare quanto basta, a fare il clown, a cercare di sorridere, Serebrjakov che si dà ancora un cinque anni di vita “e poi vedrete che mi sarò tolto dai piedi”. Tutti sognano un riscatto, tutti sognano e basta: e non succede nulla. Solo una partenza, chi arriva se ne va di nuovo. E chi rimane s’illude che tutto torni come prima. Qualcuno ha un briciolo di consapevolezza: uno dei pezzi più belli della commedia e uno dei brani di maggior resa da parte di Lidi, Astrov che abbraccia forte Vanja, quasi a stritolarlo, ma come in un abbraccio di protezione, per dirgli che noi due siamo eguali, siamo due perdenti dentro una vita che non ci ha dato nulla.

Un fiume in piena “Zio Vanja” e quel fiume in piena Lidi lo guida e lo regge a mano ferma, con grande maturità, con una sicurezza che in altre occasioni aveva avuto più l’aspetto dello sfacciato esperimento, dell’”épater le bourgeois” a tutti i costi (leggi “Bernarda Alba). Fedelissimo alle parole del testo, gioca tuttavia intelligentemente a sconvolgercelo davanti agli occhi, in una atmosfera mai provata, a schiacciare il pedale dell’acceleratore, a farci conoscere personaggi del tutto “nuovi”, come fino a qui mai li avevamo visti, a riempirli di sentimenti e mancanze assai più moderni di quanto non facesse Cechov al termine dell’Ottocento sul palcoscenico del Teatro d’Arte di Mosca (ci ha catapultati nel bel mezzo degli anni Sessanta del secolo scorso). Un successone che non può non coinvolgere tutti gli attori della compagnia, grandiosi negli assolo e nel gioco di squadra, ognuno pronto a confermare il percorso registico, a irrobustire quanto possa nascere da ogni personaggio, una parola, un silenzio, un gesto, un sorriso, un pianto. Tutti da citare, anche se le personali convinzioni vanno a Mario Pirrello (Astrov) e Massimiliano Speziani (Vanja), accanto a loro Giuliana Vigogna, Ilaria Falini, Francesca Mazza, Maurizio Cardillo, con Giordano Agrusta, Angela Malfitano e Tino Rossi. Meritatissime ovazioni finali.

Elio Rabbione

Le immagini sono di Gianluca Pantaleo

Una notte al Museo del Risorgimento. Appuntamento speciale di Club Silencio

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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Sabato 25 novembre 2023

 

 

Una notte al Museo torna nel cuore storico di Torino

per un momento di condivisione e riflessione, con uno sguardo rivolto all’attualità

che passa attraverso l’arte e gli occhi delle donne

 

Una notte al Museo del Risorgimento – credit Federico Masini Studio

Sabato 25 novembre torna Una notte al Museo, il format ideato e realizzato dall’associazione Club Silencio con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia. L’appuntamento è al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, nel cuore della città.

 

Una serata importante che si inserisce tra le iniziative dedicate della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in programma per il 25 novembre con l’obiettivo di scoprire il museo e riflettere collettivamente su un tema importante della nostra contemporaneità attraverso installazioni e opere d’arte, performance e giochi interattivi per accendere lo sguardo e nuove consapevolezze.

 

La serata si svolgerà dalle 19 a mezzanotte all’interno delle sale di Palazzo Carignano, dove i visitatori verranno guidati alla scoperta delle storie e delle curiosità legate al ruolo delle donne nel Risorgimento. Inoltre, sarà possibile visitare la mostra NONOSTANTE IL LUNGO TEMPO TRASCORSO. Le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945, un viaggio lungo le tappe del duro percorso di costruzione della Repubblica Italiana compiuto da decine di migliaia di civili e militari italiani che, attraverso il proprio sacrificio, hanno consentito di gettare le basi per la costituzione del nostro attuale Stato repubblicano e democratico.

 

Ad arricchire la proposta culturale, l’installazione fotografica de Le Scapigliate Prendi spazio: un’opera che si propone di portare i corpi delle donne al centro della loro storia. Non ci sono altre voci narranti se non quelle dei corpi immortalati negli scatti che si fanno sempre più immensi e potenti, fino ad occupare lo spazio che a loro spetta.

 

Spazio alla Virtual Reality con la performance immersiva dell’illustratrice e fumettista torinese Santa Matita; mentre l’artista Viola Gesmundo condurrà un laboratorio in cui accompagnerà i partecipanti nell’identificazione e nel disassemblaggio degli stereotipi di genere che spesso emergono nella comunicazione pubblicitaria che ci circonda quotidianamente.

 

Ad accompagnare l’evento, la selezione musicale a cura di The Taste che risuonerà tra le storiche sale del Museo.

 

Per partecipare alle serate di Una notte al Museo è necessario accreditarsi sul sito di Club Silencio al link

https://clubsilencio.it/next-event/

Allo stesso link è possibile inoltrare l’invito a un amic*

 

CHE COS’È CLUB SILENCIO

Club Silencio porta avanti tre direzioni progettuali: l’una relativa al rendere accessibile il patrimonio artistico-culturale locale ai giovani under 35, l’altra impegnata nel favorire l’empowerment giovanile locale, l’ultima volta a diffondere e sensibilizzare sullo sviluppo sostenibile. Tra i suoi progetti più noti certamente c’è Una notte al Museo, che dal 2017 ad oggi ha toccato oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia, oltre a Earth Day, tenutosi nel 2023 per la prima volta a Torino con oltre 25.000 partecipanti nei Giardini Reali per celebrare la Giornata Mondiale della Terra.

Da ottobre 2022 Club Silencio è certificata ISO 20121 per la “Gestione eventi sostenibili”.

 

www.clubsilencio.it

“Guarda che storia! Racconti per lo schermo”. Al Circolo dei Lettori

 

Saranno presentati i sette romanzi selezionati per diventare possibili trasposizioni cinematografiche o televisive

Sabato 25 novembre, ore 11,30

Dopo la buona partenza del 2021 ed il grande successo ottenuto nel 2022, ritorna “Guarda che storia! Racconti per lo schermo”, il progetto organizzato da “Film Commission Torino Piemonte” e “Salone Internazionale del Libro di Torino” per individuare romanzi adatti a diventare lungometraggi o serie tv e permettere alle case editrici di presentare il proprio libro a registi, sceneggiatori, produttori e decision makers del settore. Terza edizione, dunque, che ancora una volta si presenta con tutte le carte in regola, forte degli ottimi riscontri ancora una volta acquisiti,con 131 titoli proposti, giunti da 85 case editrici attraverso la “call for application” conclusasi il 30 settembre scorso e rivolta a romanzi e “graphic novel” pubblicati tra il 2021 e il 2023. Cifre che ancora una volta confermano il pieno raggiungimento della mission di base, quella di facilitare il dialogo tra il mondo editoriale e quello della produzione cinematografica e audiovisiva.


Tra libri di fiction e formazione, fantasy e distopie, gialli, commedie e romanzi per ragazzi, sono sette i titoli selezionati che più hanno suscitato l’interesse per una trasposizione per il piccolo o il grande schermo. Eccoli, in ordine alfabetico, per editore: Il grande manca” di Pierdomenico Baccalario, Il Castoro Editrice (Milano); Vento da Est” di Stefania Bertola, Einaudi (Torino); Per sempre altrove” di Barbara Cagni, Fazi Editore (Roma); Quando le stelle vengono meno” di Antonella Frontani, Garzanti (Milano); Rosso diretto” di Orazio Di Mauro, Neos Edizioni (Torino); Borders” di Giuliana Facchini, Sinnos Edizioni (Roma) eGabbie” di Anna Vivarelli e Guido Quarzo, Uovonero Edizioni (Cremona).

I sette romanzi saranno presentati a una platea di addetti ai lavori, ma anche al pubblico, ad ingresso libero (con prenotazione a segreteria@salonelibro.it)  in una “pitching session” organizzata nell’ambito di “TFI Torino Film Industry – Production Days”, in programma sabato 25 novembre, ore 11,30, al“Circolo dei lettori” (Via Bogino 9, Torino).

A introdurre la presentazione delle sette opere saranno Paolo Manera (direttore di “Film Commission Torino Piemonte”) e Marco Pautasso (segretario generale del “Salone Internazionale del Libro di Torino”).

Il comitato di selezione chiamato ad individuare i progetti finalisti è composto da: Gino Ventriglia, sceneggiatore e story editorGraziella Bildesheim, produttrice, e Marco Pautasso, segretario generale del “Salone del Libro di Torino”.  Spiegano gli organizzatori: “In base a quanto richiesto nel bando, sono state privilegiate le storie ambientate in Piemonte, oppure collocate in altre regioni o nazioni o in luoghi non definiti, ma potenzialmente in grado di prevedere la realizzazione cinematografica e audiovisiva in Piemonte. Sono stati valutati positivamente i racconti dal fascino visivo preponderante, con una narrazione adatta a essere proposta per immagini, con un ritmo narrativo efficace e personaggi fortemente caratterizzati e particolarmente adatti ad una messa in scena cinematografica”. Tutti i titoli partecipanti entrano comunque a far parte del “Book Database”, nuova sezione visitabile sul sito di “Film Commission Torino Piemonte”, volta a presentare i progetti finalisti di ogni edizione unitamente a tutti i romanzi che hanno inviato la propria candidatura. Un vero e proprio archivio di storie, idee e personaggi da trasformare in lungometraggi o serie TV consultabile da chiunque, a disposizione del pubblico e degli addetti ai lavori, vetrina per editori e autori, aperta sul mondo della produzione cinematografica e televisiva.

“ ‘Guarda Che Storia!’ – sottolinea Paolo Manera, direttore di ‘Film Commission Torino Piemonte’ – continua a crescere e a rafforzarsi, grazie al numero sempre maggiore di candidature che di anno in anno aderiscono al progetto e grazie alla sinergia tra ‘Film Commission’ e ‘Salone Internazionale del Libro’ che si potenzia e si evolve, per assecondare e incentivare sempre di più le esigenze di un mercato costantemente alla ricerca di storie originali e rappresentative. L’adesione degli editori da un lato e la risposta dei produttori dall’altro sono segnali concreti e incoraggianti che ci stimolano e ci spingono a proseguire nel progetto, arricchendolo con nuove proposte e opportunità, come la recente ideazione del ‘Book Database’ e la presenza dei progetti finalisti al ‘Book to Screen’”.

g. m.

 

Nelle foto:

–       Paolo Manera, direttore “Film Commission Torino Piemonte”

–       Marco Pautasso, segretario generale del “Salone del Libro di Torino”