SPETTACOLI- Pagina 63

Cuneo, “Città in note. La musica dei luoghi”

A Cuneo, non solo i teatri, ma anche parchi e giardini si aprono alle note della quarta edizione del “Festival” di primavera

Dal 22 al 27 maggio

Cuneo

Oltre 30 appuntamenti (aperti al “Teatro Toselli” dall’attesissimo concerto di Noemi) e sei giorni di programmazione ospitati nelle location più suggestive del capoluogo della Granda. Dalla musica classica al pop, dalla world music all’elettronica, dal jazz alla “contemporanea” senza escludere eventi site specific, a Cuneo con la primavera ritorna – per la sua quarta edizione – il Festival “Città in note”, la rassegna ideata e promossa da “Fondazione Artea” con il “Comune di Cuneo” e la direzione artistica di Claudio Carboni e Carlo Maver. Importanti novità di quest’anno la conquista di nuovi spazi verdi, con il progetto “Note di Verde” realizzato in collaborazione con “Società Orticola del Piemonte-Festival del Verde” ed il maggiore coinvolgimento delle “Scuole” e delle “Istituzioni Musicali” del territorio. Non mancheranno poi due fiori all’occhiello dell’attività concertistica della Città di Cuneo: l’“Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni” e, per la prima volta, la “Società Corale Città di Cuneo”.

Impossibile dare nota di tutti gli eventi in programma (per il cui calendario e costo biglietti si può consultare il sito: www.fondazioneartea.org), cominciamo col dare conto dei tre “highlights”, da sicuro “sold out”, in programma al “Teatro Toselli” (via Teatro Giovanni Toselli, 9), dove, mercoledì 22 maggio, alle 21, si terrà il concerto di Noemi, straordinaria cantautrice romana (classe ’82) che, con la sua voce unica e graffiante, porterà sul palco, in “versione inedita al pianoforte”, le canzoni che l’hanno resa dal 2009 (dopo la partecipazione alla seconda edizione italiana di “X Factor”) una delle voci italiane più amate di sempre.

Giovedì 23 maggioalle 21, a salire sul palco sarà l’indimenticata Nada, che, accompagnata dal talentuoso chitarrista della scuola jazz-bluessenese Andrea Mucciarelli, proporrà un viaggio nella musica d’autore italiana. Il concerto di Nada sarà aperto dagli studenti dei corsi di “Pop e Jazz” del “Conservatorio G.F. Ghedini” di Cuneo, coordinati dal Maestro Paolo Franciscone.

Sabato 25 maggio, alle 21, il Trio russo Boriso-Glebsky, Tchaidze, Rummukainen, composto da musicisti giovani e di alto profilo internazionale, eseguirà musiche di F. Schbert, J. Suk e A. Dvořák.

Altra importante location, il “Complesso Monumentale di San Francesco” (via Santa Maria, 10). Classificato come “monumento nazionale” e rara testimonianza architettonica di epoca medievale, come negli anni passati, sarà luogo destinato, in specifico, a “crocevia” di vari generi musicali da tutto il mondo. Mercoledì 22 maggio, alle 22,45, Andrew Quinn, video-artist e musicista australiano che ha curato gli effetti digitali di molti film e che ora si occupa di “sound reactive” per la musica, sarà protagonista insieme al “METS”, il Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo, di una performance immersiva de “La création du monde” di Bernard Parmegiani, capolavoro “acusmatico” (musica elettronica creata per essere ascoltata tramite altoparlanti) del 1984 nel quale il celebre compositore francese ripercorre la storia dell’universo, dal “Big Bang” fino alla comparsa della vita e dell’uomo. “San Francesco”, nei giorni del Festival, diventerà anche, luogo ospitante una micro-rassegna dal titolo “EFFETTO NOT(T)E” per tre suggestivi concerti notturni.

Altri incontri di indubbio interesse. Nell’ambito di “Note di Verde”, domenica 26 maggio, alle 11 e alle 12, nell’area del “Parco Fluviale”, si potrà ascoltare e vedere lo spettacolo di teatro musicale “Il Mototrabasso” di e con Luigi Lullo Mosso.  “Mototrabbasso” che altro non è che uno stravagante “strumento-veicolo” frutto dell’unione tra un “contrabbasso” ed una “motocicletta”, che permette di “viaggiare” spostandosi tra una canzone e l’altra. Il suo pilota, quasi “condannato” al movimento, ci racconta un viaggio nell’universo della musica narrando storie e personaggi sotto forma di suoni.

Appuntamento clou, sabato 25 maggio, alle 11,30, nella “Chiesa di Santa Croce” (Centro storico), l’“Orchestra Sinfonica Bartolomeo Bruni”, celebra il Maestro Giovanni Mosca, suo infaticabile animatore e direttore per oltre mezzo secolo, in occasione dei 100 anni dalla nascita, proponendo un programma con musiche di Mozart e Puccini. Sempre sabato 25, alle 19, nel cortile della “Biblioteca Civica” (via Cacciatori delle Alpi, 9) il “Quintetto” composto da Dan Kinzelman(sassofono), Beatrice Miniaci (flauto), Ludovico Franco (tromba), Nicola Traversa(chitarra e voce) e Nicolò Masetto(contrabbasso) proporrà “Six Memos for the Next Millennium”, una performance ispirata alle “Lezioni Americane” di Italo Calvino.

Da sottolineare ancora che il Festival, oltre a spettacoli e concerti, proporrà anche“workshop” e “incontri paralleli” con alcuni dei suoi protagonisti e con altri musicisti e critici in un’ottica formativa e di scambio culturale. La conclusione, lunedì 27 maggio, alle 20,30, al “Palazzetto dello Sport” di via Aldo Viglione, con l’esecuzione dei Carmina Burana” dell’Orchestra e del Coro del “Conservatorio Ghedini” di Cuneo, diretti rispettivamente dai professori Presutti e Peiretti.

Gianni Milani

Nelle foto: Noemi; Nada (ph. Simone Cecchetti); Andrew Quinn; Luigi Lullo Mosso (ph. Motofo); “Il Quintetto” (A.D.A. Vicenza)

Torino e Piemonte a ritmo di Jazz fino all’autunno

26 concerti in 16 città che coinvolgeranno da fine maggio a ottobre oltre cento artiste e artisti sono i numeri del Torino Jazz Festival Piemonte.

La rassegna è il frutto della relazione istituzionale tra la Fondazione per la Cultura Torino e il Torino Jazz Festival con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con il Consorzio Piemonte Jazz.

Il primo concerto è in programma il 24 maggio a Torino nel cortile di Palazzo Biandrate, che sarà animato dai Rebel Bit. A seguire un vero e proprio jazz tour del Piemonte che toccherà Alessandria, Almese, Asti, Baveno, Biella, Bruino, Exilles, Fontanetto Po, Gozzano, Ivrea, Novara, Piedicavallo, Racconigi, ancora Torino, Verrone e Visone.

Filo conduttore la capacità di accogliere le differenti anime del jazz mediante tre tematiche che raggruppano alcuni dei concerti in programma: “Eredità del jazz”, “Contaminazioni culturali” e “Frontiera Elettronica”.

Il programma completo dei concerti e le info di biglietteria sono consultabili su www.piemontedalvivo.it/tjf-piemonte/

Rock Jazz e dintorni a Torino: Loredana Bertè e Stewart Copeland

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Blah Blah suonano i TVOD.

Mercoledì. Inaugurazione a Cuneo all’ex convento San Francesco di “Città in note” con Andrew Quinn e Noemi che canta al Toselli. All’Alfieri omaggio a Mina da parte di Silvia Mezzanotte con il recital “Vorrei che fosse amore”.

Giovedì. All’Hiroshima Mon Amour suonano i Delicatoni. All’Ex convento di San Francesco di Cuneo è di scena Edmondo Romano mentre al Toselli canta Nada. Al Blah Blah suona il quartetto di Marco Piccirillo.

Venerdì. All’Hilton canta Rossana Casale. Al Bunker inaugurazione di “Jazz is Dead!” con Massimo Silverio, William Basinski, Marta Salogni, Moritz Von Oswald e Valentina Magaletti. Al Diavolo Rosso di Asti si esibisce Tricarico. Al Blah Blah è di scena il trio Le Sacerdotesse dell’Isola del Piacere. Al Capolinea 8 suona il trio del trombettista Giovanni Falzone. Al Colosseo “sold out” per Loredana Bertè. All’Hiroshima si esibisce Lou Seriol. Allo Spazio 211 è di scena Puma Blue. All’Off Topic si esibisce Alessio Bondì. Al Castello di Rivoli sono di scena Enrico Intra e Carlo Balzaretti. A Cuneo per “Città in note” si esibisce Michel Godard con Natasa Mirkovic. Al Museo Storico Reale suonano i Rebel Bit.

Sabato. All’Alfieri di Asti va in scena “The Witches Seed” di Stewart Copeland. All’ Inalpi Arena suonano i Thirty Seconds To Mars.  Per “Città di note” si esibisce il percussionista Kalifa Kone e il quintetto di Dan Kinxelman. Allo Ziggy sono di scena gli Undertakers.  Al Bunker  per “Jazz is Dead!” si esibiscono DJ Storm, Dave Okumu, Le Cri Du Caire e I Hate My Village. Al Barrio sono di scena Heimdall e Ulvedharr. Al Blah Blah suonano i Kadabra. Al Capodoglio sono di scena i Somedays  mentre a El Paso suonano i Transmission N.

Domenica. Al Barrio si esibiscono i Secret Sphere e i Inner Vitriol. Per “Jazz is Dead!! Rob Mazurek con Gabriele Mitelli , Daniela Pes, Godflesh, Zu e Ruins. Al Blah Blah metal con Sanguine Relic , Black Cilice e Warmoon Lord.  

Pier Luigi Fuggetta

Il Piccolo Festival del Cinema Underground Torinese chiude con “Svanirà per sempre”

 

 

Torino – Si chiude sabato 25 maggio l’edizione 2024 del Piccolo Festival del Cinema Underground Torinese, che anche quest’anno ha raccolto apprezzamenti e partecipazione di pubblico. Il film di chiusura sarà Svanirà per sempre, opera di Pupi Oggiano del 2023.

 

Dopo aver visto una storia sociale con “La ragazza di via Millelire” ed esserci tuffati nel poliziottesco con “Torino violenta“, ora è la volta di un giallo indipendente che rientra in un progetto molto ampio. “Svanirà per sempre” è infatti il quinto film di Pupi Oggiano, parte di un progetto di sei lungometraggi che affrontano l’intero panorama del cinema di genere, dal thriller all’horror, dalla fantascienza al fantastico.

 

In “Svanirà per sempre” una serie di delitti insanguinano Torino. I dj Ricky Nazionale ed Elettra Adami, che conducono una nota trasmissione notturna in radio, vengono coinvolti e si improvvisano investigatori. Intanto il commissario Terzi porta avanti, con il suo stile ineguagliabile, le indagini ufficiali. C’è una sola mano che compie tutti i delitti? Cosa lega tra loro le vittime? I nuovi omicidi sono legati ad un vecchio caso irrisolto? E che significato ha quel simbolo che l’assassino lascia accanto ai cadaveri? Sono solo alcune delle domande a cui il commissario Augusto Terzi dovrà dare risposta.

 

Come sempre in sala al MAU – Museo di Arte Urbana di Torino sarà presente il regista Pupi Oggiano per presentare il film e dialogare col pubblico.

 

La proiezione è a ingresso gratuito ma è obbligatorio prenotare scrivendo a galleriadelmau@gmail.com.

 

Il “Piccolo festival del cinema underground torinese“. Organizzato dal MAU – Museo di Arte Urbana di Torino, in collaborazione con Quotidiano Piemontese, è l’occasione per vedere o rivedere piccoli o grandi film realizzati a Torino che hanno avuto poche occasioni di essere proiettati oppure che non vengono proiettati da molto tempo.

 

Sabato 25 maggio 2024 ore 19

“Svanirà per sempre” (2023) di Pupi Oggiano

Galleria del MAU, Via Rocciamelone 7/c, Torino.

In collaborazione Gabriele Farina e Quotidiano Piemontese.

Ospite: Pupi Oggiano

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria scrivendo a galleriadelmau@gmail.com

L’iniziativa fa parte del progetto Fucina Campidoglio

 

Per ulteriori informazioni:

galleriadelmau@gmail.com

“Festival della TV 2024”. A Dogliani, tre giorni di incontri

“Tv e dintorni” nell’anno che celebra i 70 anni della Rai e della televisione in Italia

Dal 24 al 26 maggio

Dogliani (Cuneo)

Per tre giorni, da venerdì 24 a domenica 26 maggio, fra le meglio vigne e colline di Langa, un piccolo ma delizioso centro di 4mila e rotti abitanti, celebre per il suo magnifico Dolcetto, diventa indiscussa “capitale dei media, un paese-antenna”, in cui far festa intorno a “Sua Signoria, Madame la Tv”.

Siamo a Dogliani, dove anche quest’anno si celebrerà la tre giorni dedicata al “Festival della Tv”, tredicesima edizione ed unica manifestazione italiana del genere, con oltre cento ospiti, invitati a confrontarsi fra di loro e con il (sempre numeroso) pubblico sui temi di più stretta attualità della “comunicazione televisiva” e delle molteplici contaminazioni con i “media digitali”. Tema scelto quest’anno dagli organizzatori: i “Tempi Esponenziali”, ovvero “il tempo dilatato e apparentemente inafferrabile che stiamo oggi vivendo”. Dicono Federica Mariani (direzione artistica), Simona Arpellino (direzione organizzativa) e Mauro Tunis (direzione tecnica) dell’Agenzia “IL IDEE AL LAVORO” cui si deve il progetto, in collaborazione con “Dogliani Eventi”: “Il ‘Festival della TV’ sarà anche quest’anno l’occasione per ascoltare le storie e i retroscena della carriera di personaggi notissimi e giornalisti iconici, ma non solo. Al centro dell’attenzione anche il meccanismo della produzione delle trasmissioni più interessanti, dal percorso che porta un’idea a diventare un ‘format’ e poi una trasmissione”.

Tutti gratuiti, i numerosi appuntamenti si proporranno come un perfetto mix fra gli interventi più tecnici, legati all’informazione ed all’attualità, e occasioni di divertimento e leggerezza: musica, sport, cinema e arte insieme a politica, ambiente e ai grandi temi dell’inclusione, in un palinsesto ricchissimo e tutto da scoprire, per “una immersione di tre giorni al centro del contemporaneo”.
Anche in questa edizione saranno tantissimi i nomi coinvolti. Le tre piazze di Dogliani (Umberto I, Belvedere e Carlo Alberto) ospiteranno oltre cinquanta “panel”, incontri, interviste, spettacoli, per un incontro ravvicinato con i personaggi al centro del mondo dei media.

Il programma completo di relatori e orari di ciascun incontro è disponibile su: www.festivaldellatv.it e sui canali social del Festival.

Fra gli ospiti e gli eventi di maggior richiamo, ci limitiamo a ricordare, in piazza Umberto I, l’incontro – dialogo fra Barbara Palombelli e Urbano Cairo (mercoledì 24 maggio, ore 16) e sempre mercoledì (ore 19) quello fra Francesca Sforza e Monica Maggioni (past-president della Rai e vicepresidente dell’“Unione Europea di Radiodiffusione”), cui verrà assegnato il “Premio Diversità e Inclusione”.

Particolarmente intenso il programma di sabato 25 maggio. In agenda fra gli altri, in piazza Belvedere, l’incontro intitolato “Europa/America: elezioni a confronto nel quadro della crisi geopolitica mondiale” con Stefania Aloia, Francesco Cancellato, Emiliano Fittipaldi, Andrea Malaguti, Mario Sechi, Barbara Stefanelli e Annalisa Bruchi. E poiCristina Parodi, Gerry Scotti, Paola Perego,Giovanni Floris e la “belva” Francesca Fagnani in dialogo con Massimo Giletti, mentre Elvira Serra avrà il compito di farsi raccontare cosa significa fare il manager delle star da Lucio Presta.

Domenica 26 maggio il programma dell’ultimo giorno di Festival, in piazza Carlo Alberto, sarà ricchissimo e vedrà fra gli alti un dialogo fra Enrico Mentana con la vicedirettrice de “La Stampa” Annalisa Cuzzocrea, la comicità surreale di Dario Vergassola, un inedito “faccia a faccia” fra Giovanni Minoli e Salvatore Merlo, seguito da quello (per la grande “fiction”) fra Luca Zingaretti e Corrado Formigli.
Tanto spazio anche alla musica “che gira intorno”venerdì 24 maggioin piazza Carlo Alberto, Luca Morino racconterà il suo ultimo “De West”, mentre Luca De Gennaroincontrerà i “Santi Francesi”, Vinicio Capossela e Anna Bonalume.

Fra le novità, anche due spettacoli teatrali al “Teatro Sacra Famiglia” (piazza San Paolo, 10), con Aldo Cazzullo che porterà in scena venerdì 24 maggio (ore 19,30) lo script tratto dal suo ultimo libro “Quando eravamo i padroni del mondo”, “best seller” da oltre 250mila copie vendute, e con Linus, sabato 25 maggio (ore 18,30) con il suo primo spettacolo teatrale “Radio Linetti Live”, portato a Dogliani dopo lo straordinario successo delle dieci repliche milanesi.

Da ricordare ancora che, oltre al “Premio Diversità e Inclusione” assegnato, come ricordato, a Monica Maggioni, un altro Premio, quello alla “Sostenibilità” verrà consegnato, in accordo con “Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero” al biologo e conduttore televisivo, Vincenzo Venuto.

Gianni Milani

Nelle foto: Lo staff organizzativo; Monica Maggioni; Francesca Fagnani (credit Fabio Lovino); “Santi Francesi” (credit Mattia Guolo)

Pinchas Steinberg dirige l’Orchestra del Regio. Il fascino del Bel Paese secondo Mendelssohn e Strauss

 

Il celebre tour in Italia, se rimane il sogno di molti ragazzi stranieri, fu una tappa obbligata per due musicisti tedeschi, Felix Mendelssohn e Richard Strauss, che lo realizzarono poco più che maggiorenni.

Il primo visitò la penisola nel 1831 è al suo ritorno scrisse la Sinfonia n. 4 detta Italiana, che definì la “cosa più gioiosa che ho mai composto”. Il secondo intraprese il viaggio nel 1886 e raccolse le sue impressioni nella fantasia Sinfonica o “Aus italien” o Dall’Italia, un lavoro in cui è presente ampio spazio per la pace dei paesaggi rurali e per il mare di Posillipo, p3r la maestosità delle rovine romane e per il caos sorridente di Napoli.

Sono queste le cartoline musicali che contraddistinguono il programma del concerto previsto al teatro Regio di Torino martedì 21 maggio alle ore 20, affidato ad un artista eccezionale, Pinchas Steinbery, appassionato estimatore e interprete della cultura locale. Il maestro tornerà a giugno per dirigere il Trittico Pucciniano.

La sinfonia n.4 in la maggiore conosciuta comunemente conosciuta come Italiana rappresenta una delle opere più luminose e vivaci del compositore tedesco Felix Mendelssohn Bartholdy, che cattura l’essenza e il fascino della penisola italiana. Eseguita per la prima volta a Londra nel 1833, diretta dallo stesso compositore, conquistò con la sua brillante e fresca musicalità il pubblico, divenendo una delle opere più popolari di Mendelssohn. Per il giovane compositore l’Italia rappresentava qualcosa di più di un semplice luogo geografico. Costituiva per un lui un mondo di vibrante bellezza artistica, culturale e naturale che incantata la sua immaginazione creativa.

Le strade strette e tortuose di Napoli, i tramonti infuocati sulle colline toscane, le antiche rovine romane. Ogni città offriva una nuova fonte di ispirazione; le sue lettere e i suoi diari rivelano la realtà di un uomo affascinato dalla storia e dalla cultura italiana, dalle sue opere d’arte e dalle sue tradizioni culinarie.

La prima esecuzione di Aus Italien ( Dall’Italia) , fantasia Sinfonica in sol maggiore op. 16, ebbe luogo nel 1887 a Weimar, sotto la direzione di Franz Liszt. Nonostante alcune critiche contrastanti l’opera ricevette un’accoglienza positiva e consolidamento la reputazione di Richard Strauss come compositore emergente. Era già ben chiara l’abilità nell’uso dell’orchestra per dipingere scene vivide e suggestive. In ciascuno dei quattro movimenti Strauss cattura un aspetto diverso della sua esperienza di viaggio, dal pittoresco paesaggio italiano all’atmosfera vivace delle feste popolari e dei paesaggi mozzafiato, rivelando il primo germoglio del suo talento musicale. Un viaggio attraverso paesaggi e emozioni italiane, e uno sguardo affascinante sulla mente di uno dei compositori più geniali vissuto tra il XIX e il XX secolo.

I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio o presso i punti vendita Vivaticket.

Biglietteria del teatro Regio

Piazza Castello 215. Tel 0118815241/242

 

Mara Martellotta

La parata dei Bandakadabra inaugura il Torino Fringe Festival

Venerdì 17 maggio 2024

Fringe Opening Parade con Bandakadabra

 

 

La parata dei Bandakadabra inaugura il Torino Fringe Festival venerdì 17 maggio. Lungo il Po, dal fronte Gianca ai Murazzi al Magazzino sul Po, si muove dalle 18.30 la Fringe Opening Parade guidata dai Bandakadabra, una potente marching band capace di affrontare qualsiasi linguaggio musicale con una travolgente carica di energia.

Nata a Torino, vanta una frenetica attività live che l’ha portata ad esibirsi in tutta Europa: dal Paleo Festival a Suoni delle Dolomiti passando per Jazz sous les pommiers, il Premio Tenco, il Festival della Mente e Musicultura, collezionando più di 400 repliche tra rassegne teatrali e musicali, festival di strada e dividendo il palco con Vinicio Capossela, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Willie Peyote e Samuel, cantautore e voce dei Subsonica.

 

Dal 21 maggio al 2 giugno, la XII edizione del festival di teatro off e delle arti performative tra i più originali d’Italia, mette in scena a Torino 154 repliche di 27 spettacoli, tra cui 6 prime assolute, e 14 eventi speciali in 16 spazi performativi con 38 compagnie nazionali e internazionali selezionate tra più di 700 artisti candidati.

Contatti:

www.tofringe.it

Sulla app del #ToFringe24 si può consultare programma interattivo, ticket, promozioni, calendario, mappa, iniziative.

Facebook: @TorinoFringeFestival

Instagram: @torinofringefestival

Linkedin: @TorinoFringeFestival

A Trofarello la “Messa da requiem” di Verdi

Evento dell’anno sabato 25-5-2024 per il 50° anniversario della fondazione del Coro Haendel, nato nel 1974 con il maestro Luciano Turato. Dal 1992 la direzione del gruppo vocale è affidata al maestro Gabriele Manassi, polistrumentista laureato in direzione di coro, orchestra e matematica, insignito della cittadinanza onoraria il 2-6-2023 durante il concerto della festa della Repubblica. Manassi dirigerà l’Orchestra del Coro Haendel e un cast di solisti d’eccezione già collaboratori del Casale Coro: Oliviero Giorgiutti basso, vincitore dei concorsi internazionali di Milano, Rovigo e Spoleto; Claudia De Pian, contralto della Fenice di Venezia già del Regio dì Torino; Shin Young Hoon, tenore della Scala di Milano ed Eugenia Braynova, soprano bulgara del Regio dì Torino che si è esibita al Cairo e Alessandria d’Egitto, protagonista della commedia musicale “Mozart”. La partitura corale sarà affidata, oltre al Coro Haendel, alla Corale Vivaldi di Cambiano, al Casale Coro di Casale Monferrato e alla Corale “Il Castello” di Rivoli. Come a Verdi e ai compositori di tutte le epoche, anche a Manassi non è sfuggita la forte attrazione di scrivere la sua Messa da Requiem “In Dulci Jubilo”. Nel 1869 Verdi si fece promotore di una Messa da Requiem per Rossini, chiedendo ad altri compositori di comporre ciascuno una parte e scrivendo lui stesso il “Libera Me”, progetto non realizzato. Quattro anni dopo Verdi rimase molto colpito dalla morte di Manzoni, entrambi senatori del Regno e con il quale condivideva i forti ideali di giustizia e libertà del Risorgimento. Egli decise di comporre da solo il capolavoro che ritrae l’uomo davanti al silenzio dell’universo e nonostante l’incompatibilità con lo scrittore sulla visione religiosa (l’uno laico lontano dalla fede e l’altro di fede incrollabile) scelse di dedicargli la sua opera che dirigerà personalmente nella chiesa di S. Marco di Milano il 22-5-1874 e alla Scala di Milano il 25-5-1874, esattamente 150 prima del concerto di Trofarello. La città è conosciuta per l’intensa attività musicale dell’Associazione Filarmonica, Orchestra Fiatinsieme e Banda Musicale Santa Cecilia dirette dal maestro Tonetti, collega di Castagnoli e Manassi al Conservatorio di Torino. La Banda Musicale, fondata nel 1802 che figura tra le più antiche d’Italia, eseguì nel 1989 un concerto per il 60° compleanno del divulgatore scientifico e musicista Piero Angela. Il Requiem di Verdi fu eseguito a Casale Monferrato nel 2019 per il restauro della Cattedrale, organizzato dal Casale Coro.

Armano Luigi Gozzano

Lush Torino Garibaldi presenta: Lush X Bridgerton Tea Party Experience

Torino si prepara ad accogliere il Tea Party Lush X Bridgerton, un evento di raffinata eleganza e stile. Questa esperienza unica, ispirata alle opulente atmosfere dell’alta società inglese dell’epoca della Reggenza, promette di essere un appuntamento imperdibile per gli amanti della serie Netflix e della cura personale.

Il 18 maggio, dalle 20:30 alle 21:30, Lush Torino Garibaldiaprirà le sue porte per un’ora di puro piacere sensoriale.

Gli ospiti saranno accolti con una tazza di tè fumante, simbolo di ospitalità e raffinatezza, per poi immergersi nell’arte del product making, creando la propria maschera viso fresca, un gesto di bellezza che unisce tradizione e innovazione.

La collezione LUSH Bridgerton, attesissima novità dell’anno, sarà il fulcro dell’evento. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare e provare i prodotti più scintillanti e sofisticati, pensati per coccolare la pelle e l’anima. Ogni dettaglio è stato curato per garantire un’esperienza degna della nobiltà, con creazioni che promettono di stupire e incantare.

Il costo dell’esperienza è di €25 a persona, un prezzo che include non solo l’ingresso a questo esclusivo tea party ma anche una serie di omaggi pensati per prolungare il benessere anche a casa: una Rosy Cheeks Face Mask dal valore di €13,50, un prodotto in edizione limitata della collezione Lush Bridgerton del valore di €6,50, e un campioncino della celebre crema corpo Sleepy.

Per chi desidera un ricordo tangibile di questa giornata, sarà possibile ottenere un rimborso fino a un giorno prima dell’evento, una politica flessibile che rispecchia l’attenzione di Lush verso i propri clienti.

L’evento si terrà in Via Giuseppe Garibaldi, 13/N, nel cuore di Torino, una location che si addice perfettamente allo spirito dell’iniziativa: elegante, centrale e facilmente accessibile.

Per ulteriori informazioni o richieste, Lush Torino è disponibile via email all’indirizzo torino2@lush.it o telefonicamente al numero 011.4546106. Non perdete l’occasione di partecipare a un pomeriggio di bellezza e lusso, un’esperienza che promette di lasciare un segno indelebile nel cuore e nella memoria di ogni ospite.

CRISTINA TAVERNITI

 

“La meglio gioventù”: ecco la nuova stagione del Teatro Regio

Si ispira al celebre film di Marco Tullio Giordana risalente al 2003 e alla nota raccolta di poesie di Pierpaolo Pasolini la stagione operistica 2024/2025 del teatro Regio di Torino che inizierà il primo ottobre prossimo e si concluderà il 29 giugno 2025. Un’esplosione di talento e di bellezza che incanterà gli appassionati e un viaggio nel mondo dell’opera per chi vi si accosterà per la prima volta, con la proposta di ben dodici titoli, di cui sette nuovi allestimenti, tra i quali la trilogia dedicata a Manon Lescaut, evento eccezionale che ha come punto di partenza la giovane protagonista del romanzo di Prevost, fonte di ispirazione per ben tre compositori, Daniel Auber, Jules Massenet e Giacomo Puccini, al centro del progetto per il centenario della morte del compositore. Verrà anche dato spazio alla danza con due balletti classici e il gala di Roberto Bolle and Friends.

La recente riorganizzazione dei settori della sala, con il congiungimento del settore 3 e di quello 4 e una nuova e vantaggiosa politica dei prezzi, applicando uno sconto del 30 per cento sugli abbonamenti, renderanno sicuramente il teatro Regio più accessibile a un pubblico più ampio. Con meno di 40 euro sarà possibile assistere ad un’opera, la cui prima non si differenziare più nel prezzo dalle altre recite.

“Questa nuova stagione – afferma il sindaco della Città di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio Stefano Lo Russo – conferma la linea culturale scelta dal teatro, contraddistinta da una politica innovativa, di qualità e con un tema che è quello della gioventù, che va ad inserirsi nella politica di attenzione verso le nuove generazioni, con iniziative collaudate come le Anteprime Giovani, rivolte ad appassionare le nuove generazioni al teatro dell’opera”.

“Sono estremamente soddisfatto per il conferimento del Premio Abbiati a La Juive come migliore spettacolo del 2023 – dichiara Il Sovrintendente del Teatro Regio, Mathieu Jouvin –

Questo riconoscimento non solo attesta la qualità artistica dell’opera, ma fa da sprone a proseguire nel lavoro che, insieme al direttore artistico Cristiano Sandri, stiamo portando avanti e rende merito alla nostra visione di presentare una varietà di titoli capaci di incuriosire e intrigare il pubblico.

La frase espressa da Paul Nizan “Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della mia vita”, invita a una riflessione critica sul concetto convenzionale di giovinezza come periodo di felicità senza pari, suggerendo, invece, un’immagine di un’età intricata e sfaccettata. Questo è il motivo per cui ho voluto come titolo della stagione “La meglio gioventù”, espressione estremamente musicale che deriva da una raccolta di poesie in lingua friulana di Pierpaolo Pasolini e nasce da uno dei canti più dolorosi e commuovente degli alpini. Inevitabile il rimando al film di Marco Tullio Giordana, che ho amato molto e che è stato premiato a Cannes, un’opera cinematografica che offre una visione affascinante della storia italiana attraverso gli occhi di personaggi memorabili e complessi, un vero e proprio romanzo di formazione, con una grande capacità di affrontare temi universali, tra cui famiglia, amicizia, amore, oltre alla ricerca di senso e di identità, temi propri della gioventù.

Tutte le opere in programma in questa stagione esplorano l’ambiguità della gioventù, esprimendone l’emozione, indagandone la conflittualità, celebrandone il fascino, ma invitando al tempo stesso alla riflessione”.

Dal 1 al 29 ottobre prossimo si aprirà la stagione del teatro Regio con Manon Manon Manon, evento unico che offre un omaggio originale a Manon Lescaut. A firmare i tre nuovi allestimenti è il regista francese Arnaud Bernard, al suo debutto al teatro Regio, che ha scelto di sviluppare un progetto drammaturgico incentrato su tre epoche iconiche del cinema francese. Si tratta di una nuova sfida per il teatro che metterà il Regio sotto i riflettori internazionali.

La programmazione della trilogia è tale da permettere al pubblico di assistere ogni giorno a un titolo diverso, oltre alla possibilità di goderne nell’arco di un unico fine settimana. Chi visiterà Torino potrà godere di questo ricco carnet culturale. Manon Lescaut è una giovane donna, con le sue contraddizioni e i suoi dilemmi, una potente forza vitale ed è l’emblema dell’età della giovinezza, passionale, impulsiva, vulnerabile. Sul podio saliranno Renato Palumbo, Evelino Pidò e Guillaume Tournaire. Le tre protagoniste saranno Erika Grimaldi, Ekaterina Bakanova e Rocio Pérez. Main partner della produzione è Intesa Sanpaolo. Manon Manon Manon sarà al centro dell’interesse europeo, in quanto il teatro Regio ospiterà, dal 24 al 26 ottobre prossimi, la Conferenza d’Autunno di ‘Opera Europa’, la principale organizzazione europea che riunisce teatri e festival lirici e che conta 233 membri provenienti da 44 Paesi. L’incontro sarà un’opportunità per tutti i soci di riunirsi e confrontarsi per sviluppare collaborazioni e progetti innovativi.

Inaugurerà la stagione d’opera e di balletto il 23 novembre ‘Le nozze di Figaro’, l’opera più frizzante e umana di Wolfgang Amadeus Mozart. La gioventù è qui ben incarnata nella sfida alle convenzioni sociali e con la forza ribelle e intraprendente incarnata da Figaro e Susanna, che aspirano alla libertà, all’autonomia come il giovane paggio Cherubino che, a causa della sua impetuosità si trova a vivere situazioni piuttosto buffe e imbarazzanti. Per la prima volta a Torino l’allestimento è di Emilio Sagi, che è garanzia di stile e piacevolezza. Artisti carismatici vestiranno i panni dei protagonisti, Vito Priante e Monica Conesa saranno il conte e la contessa, Giorgio Caoduro sarà Figaro, Giulia Semenzato vestirà i panni di Susanna e José Maria Lo Monaco quelli di Cherubino. Sul podio Leonardo Sini. L’opera sarà in scena fino al 1 dicembre, mese tradizionalmente dedicato alla danza.

Dal 12 al 18 il Regio ospiterà il balletto romantico per eccellenza, Giselle, su musica di Adolphe- Charles Adam nella versione coreografica di Aleksej Fadeecev e nell’interpretazione dei solisti e del corpo di ballo del Balletto dell’Opera di Tbilisi.

Dal 21 al 30 dicembre sarà la volta dello Schiaccianoci del 1891, meravigliosa partitura in cui la magia del Natale si trasforma in musica grazie al talento straordinario di Petr Il’ic Caikovskij. Il Balletto dell’Opera di Tbilisi propone la fatata edizione coreografica di Nina Ananiashvili e Alaksej Fadeecev, con scene e costumi ispirati ai libri di fiabe ottocenteschi. Sono presenti innocenza, meraviglia, avventura e fantasia, che offrono una visione magica del mondo attraverso gli occhi di una giovane ragazza.

Il 2025 inizia con tre spettacoli straordinari il 3, 4 e 5 gennaio, con la grande danza di Roberto Bolle e gli interpreti del celeberrimo Roberto Bolle and Friends.

Una ricca esplorazione del tema della gioventù, attraverso I suoi protagonisti e le loro esperienze amorose è offerta da ‘L’elisir d’amore’ di Gaetano Donizetti, in scena dal 28 gennaio al 5 febbraio 2025. Nella nuova coproduzione con il teatro Regio di Parma, il regista Daniele Menghini trasforma questo racconto d’amore in una fiaba onirica, popolata di burattini e marionette richieste gentilmente a due famiglie torinesi di grande tradizioni nel campo, le marionette Lupi.

Vestirà i panni del timido Nemorino René Barbera, elegante tenore dalla voce morbida, che considera questo uno dei suoi personaggi preferiti; il soprano Federica Guida, nel ruolo di Adina, capace di dimostrare il suo talento versatile sia nei numeri vivaci sia in quelli sentimentali. Accanto a loro due esperti e brillanti artisti quali Paolo Bordogna nel ruolo di Dulcamara e Davide Luciano come Belcore. Dirige il maestro Fabrizio Maria Carminati, interprete molto esperto del repertorio belcantistico.

Sarà in scena il Rigoletto dal 28 febbraio all’11 marzo 2025. La passione tra Gilda e il Duca è intensa e travolgente, ma anche minacciata dalle convenzioni sociali e dalle forze oscure che circondano i personaggi. Molto forte è il tema della responsabilità e della conseguenza delle azioni, che sottolineano la fragilità e l’effimero della giovinezza. Il ruolo del titolo è affidato al baritono George Petean, il tenore Piero Pretti, recentemente applaudito in “Un ballo in maschera”, è il duca di Mantova. Giuliana Gianfaldoni è Gilda. Il nuovo allestimento è firmato da Leo Muscato, regista pluripremiato, che ritorna al teatro Regio con il team creativo artefice della felice produzione di Agnese di Ferdinando Paer, vincitore del Premio Abbiati nel 2019. Dirige il maestro Nicola Luisotti.

Un’interessante rappresentazione del tema della gioventù è quella della “Dama di Picche” di Petr Ilic Cajkovskij, che andrà in scena dal 3 al 16 aprile 2025. Il compositore lo considerava il suo miglior lavoro in assoluto e fu spinto da un’ispirazione travolgente nel 1890, su libretto del fratello tratto da un breve racconto di Puskin. La tragedia di Hermann, uomo che perde ogni speranza di felicità e di amore a causa della sua ossessione per il gioco d’azzardo, ispira al musicista le arie più emotive e disperate. L’allestimento è firmato da Richard Jones per la Welsh National Opera di Cardiff, l’azione si sposta nella Russia del primo Novecento , in cui convivono i relitti della grandiosità imperiale e il caos post rivoluzionario. Le allucinazioni di Hermann acquistano risvolti grotteschi e vengono risolte in modo sorprendente.

Il tenore Mikhail Pirogov è Hermann, Jennifer Larmore la contessa, Zarina Abaeva è Liza e Vladimir Stoyanov il principe Eleckij.

Il giovane maestro Valentin Uryupin, dopo il suo esordio al teatro Regio nel 2023 con ‘La sposa dello Zar’ di Rimskij Korsakov, torna a dirigere i complessi artistici del teatro.

Dal 15 al 27 maggio andrà in scena una nuova produzione dell’opera romantiche “Hamlet” di Ambroise Thomas. La tragedia di Shakespare cui l’opera è liberamente ispirata si accende con nuovi episodi per dare spazio a danze e cori pieni di colore, conservando, tuttavia, le scene più tenebrose e violente. Per la prima volta al mondo viene presentata sotto forma scenica la versione dell’opera con il ruolo di Hamlet affidato a un tenore anziché un baritono; sarà John Osborne a interpretarlo, incarnando il principe triste. Ha già entusiasmato il pubblico torinese nella Fille du régiment. Sara Blanch sarà Ophélie, la cui aria della follia rappresenta una vera e propria sfida per i soprani di coloritura. Lo spettacolo reca la regia di Jacopo Spirei, al suo debutto al teatro Regio, e la direzione di Jérémie Rhorer, che metterà in risalto le atmosfere contrastanti dell’opera. Hamlet vive una profonda crisi identitaria e di turbamento rispetto al suo ruolo nel mondo e incarna una gioventù tormentata, in conflitto con il mondo adulto.

L’ultima produzione della stagione sarà l’Andrea Chénier di Umberto Giordano, che vede il ritorno di grandi artisti dalla statura vocale e interpretativa, Gregorio Kunde, già interprete in Juive, Maria Agresta, che si è distinta nei Vespri siciliani, e Franco Vassallo. L’opera sarà in scena dal 18 al 29 giugno prossimo e ci fornisce delle meditazioni stimolanti sul tema della gioventù a partire dall’ambientazione, la Rivoluzione francese, periodo di tumulto e di cambiamento sociale. Il poeta Chénier sacrifica la vita per i suoi ideali e Maddalena lo segue fino al patibolo per amore, passione e idealismo, ma anche crescita e maturità attraverso esperienze come la guerra e la morte, che insegnano a comprendere il valore della vita e delle relazioni umane.

Fin dal suo debutto, nel 1896, l’opera di Giordano riscosse un enorme successo grazie ad arie e duetti magnifici e brani memorabili, complice un libretto firmato da Luigi Illica che seppe trasformare in una tragedia ardente la biografia di un poeta francese vittima della Rivoluzione.

L’opera sarà presentata in un nuovo spettacolare allestimento di Giancarlo del Monaco, esperto regista di fama internazionale che si definisce ‘un innovatore nel segno della tradizione’. Sul podio il maestro Andrea Battistoni, che ha diretto magistralmente la Bohème nel 2022.

Il teatro Regio ha programmato per la stagione 2024/2025 le Conferenze concerto per presentare le opere al pubblico, condotte dalla giornalista Susanna Franchi, dalla musicologa Liana Puschel e dalla giornalista Elisa Guzzo Vaccarino per i balletti. Proseguono le Anteprime Giovani riservate al pubblico under 30, che hanno permesso a ventimila giovani di assistere agli spettacoli d’opera del teatro Regio.

Mara Martellotta