SPETTACOLI- Pagina 61

Il Capodanno di Torino raddoppia. Pop, elettronica e classica il 31 dicembre e il 1 gennaio

Due grandi eventi in piazza, gratuiti, per tutti i gusti e tutte le età: quest’anno a Torino la festa di Capodanno raddoppia, con uno spettacolo il 31 dicembre, per aspettare la mezzanotte al ritmo di musica pop ed elettronica, e un concerto di musica classica il primo gennaio.

Sarà l’occasione per accogliere l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera di festa e anche per annunciare al pubblico altri due importanti appuntamenti che coinvolgeranno la città: le celebrazioni per il bicentenario del Museo Egizio nel 2024 e il ritorno delle Universiadi invernali a Torino nel 2025.

“Chiuderemo un anno che ha visto la nostra città sempre più protagonista dei grandi eventi e del turismo internazionale, salutando l’arrivo di quello nuovo con ben due appuntamenti gratuiti di piazza, pensati per accontentare tutti i gusti musicali – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo -. Sarà davvero molto bello festeggiare insieme e siamo certi che torinesi, studenti e turisti risponderanno positivamente al nostro invito”.

Lo Stato Sociale sul palcoscenico piazza Castello il 31 dicembre con Mace, Teenage Dream Party, Brenda Asnicar e la Corale universitaria di Torino

Dal 13 al 23 gennaio 2025 Torino e il territorio piemontese ospiteranno i Giochi Mondiali Universitari Invernali, che porteranno migliaia di studenti-atleti da tutto il mondo a sfidarsi in nove diversi sport invernali e nelle nove challenge della mente di BRAINstorm.

Il concerto del 31 dicembre farà partire il conto alla rovescia verso questo grande evento sportivo, dando agli spettatori un assaggio di quell’atmosfera internazionale che si propone di riportare a Torino le emozioni delle Olimpiadi del 2006 e di celebrare la vocazione universitaria della nostra città.

Ad aprire la serata, alle ore 21, sarà proprio la Corale Universitaria di Torino, la più antica corale universitaria italiana, che interpreterà il Gaudeamus Igitur, inno ufficiale delle Universiadi, che, fin dalla prima edizione dei giochi, nati proprio a Torino nel 1959, esalta la gioia e la bellezza della gioventù e della vita accademica.

Si entrerà poi nel vivo dell’atmosfera di festa con il Teenage Dream Party. Grandi protagoniste saranno le hit degli anni 2000 di Disney Channel, tanto amate dai Millennials e dalla Generazione Z, cresciute in compagnia dei balletti di High School Musical. Nato dall’idea della ventenne Valentina Savi, in pochi mesi l’evento ha coinvolto migliaia di ragazze e ragazzi in tutta Italia, raggiungendo numeri da capogiro. Con 120 milioni di visualizzazioni su TikTok, più di 125mila follower su Instagram e oltre 300mila biglietti venduti, Teenage Dream Party è senza dubbio la festa più amata dal pubblico universitario, che ha registrato il sold out in ogni tappa del suo tour. Il cast del Teenage Dream si completa con l’attrice e cantante argentina Brenda Asnicar, nota per il ruolo dell’antagonista della serie Il mondo di Patty.

La serata proseguirà con Lo Stato Sociale, il collettivo di Bologna legato in modo speciale a Torino, che nel 2012 gli conferì il Premio Buscaglione. Saranno loro a condurre lo spettacolo verso la mezzanotte. Divertenti, scanzonati e al tempo stesso profondi, questi cinque ragazzi, saliti alla ribalta al Festival di Sanremo del 2018 con la canzone Una vita in vacanza, portano nei loro testi tutte le sfumature della vita, con la capacità naturale di raccontare la realtà con ironia, anche amara, e di spiazzare il pubblico con le loro trovate sul palco. In quattordici anni di attività, a partire dall’esordio con Welfare Pop fino all’ultimo Stupido Sexy Futuro, hanno riempito le piazze, partecipato due volte a Sanremo, scritto due romanzi e una graphic novel e tenuto uno show radiofonico su Radio2, oltre all’attività di commentatori sportivi a Quelli che il Calcio.

A dare il via al conto alla rovescia per il nuovo anno sarà invece Mace, tra i più importanti e visionari producer degli ultimi anni. Per il suo album “OBE”, pubblicato nel 2021 e certificato doppio platino, ha collaborato con alcuni  dei più̀ importanti esponenti della scena italiana, tra i quali Salmo, Blanco, Gemitaiz, Venerus, Rkomi, Colapesce, Gue Pequeno, Joan Thiele e Madame. Il singolo che ha lanciato l’album, “La canzone nostra” con Salmo e Blanco (certificato sestuplo platino) è diventato in pochissimo tempo tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e con milioni di ascolti sulle piattaforme streaming. Sarà lui a scandire il tempo, con il suo dj set elettronico,  fino allo scoccare della mezzanotte.

A Daniela Collu, influencer, autrice del famoso blog Stazzitta, conduttrice radiofonica, volto di X Factor e dei suoi derivati Extrafactor e Strafactor con Elio e Mara Maionchi, e Victor Kwality, fuoriclasse torinese del mondo musicale e produttore, il compito di accompagnarci in questa lunga notte.

Dopo i festeggiamenti in piazza la festa proseguirà in alcuni tra i più rappresentativi club della città: Cap10100, Centralino, Hiroshima Mon Amour, Milk, Off Topic e Supermarket, che, con la loro ricca e variegata offerta di intrattenimento, rappresentano le diverse anime musicali di Torino e faranno vivere al pubblico un’esperienza lunga tutta una notte.

Il Capodanno 2024 è un progetto della Città di Torino, realizzato in collaborazione con World University Games Winter e realizzato da Cooperativa Culturale Biancaneve per la direzione artistica di Fabrizio Gargarone, con il contributo di Coop Fiorfood e Red Bull.

Ad arricchire la serata del 31 dicembre sarà anche l’illuminazione della Mole Antonelliana, a cura di Iren. Dalle ore 20, infatti, il monumento sarà illuminato con uno speciale color “bollicine”, che arriverà dopo il rosso dei giorni di Natale – 24, 25 e 26 dicembre – e il blu che ha accompagnato il resto del mese, grazie alle 2.500 lampade stroboscopiche a led disposte su tutta la guglia e sulla cupola del monumento.

Primo dell’anno con le arie di Verdi e l’omaggio al bicentenario del Museo Egizio

Il primo gennaio Torino saluterà il nuovo anno all’insegna della grande musica con uno spettacolo, nel solco della tradizione europea dei grandi concerti di Capodanno, che uscirà dai grandi teatri per proporsi, gratuitamente, in piazza, a tutta la città.

Alle ore 16.30 sul palco di piazza Castello salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino, realtà che da oltre trent’anni condivide con il pubblico il piacere e la bellezza della musica classica con la sua stagione concertistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e con un repertorio che spazia dai grandi capolavori barocchi fino alle musiche più contemporanee.

Dal 2016 a dirigere l’OFT è Giampaolo Pretto che, in questa occasione, guiderà strumentisti e cantanti nell’esecuzione di una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio.

Il programma del concerto sarà infatti legato in modo particolare al tema dell’Egitto, spaziando tra l’ouverture, le arie e i duetti più celebri del Flauto Magico di Mozart, ambientato in un Egitto immaginario, e dell’Aida di Verdi, il cui soggetto tanto ha contribuito alla creazione dell’immaginario dell’antico Egitto. Sul palco si alterneranno voci di spicco del panorama nazionale e internazionale: Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari. Una menzione a parte merita poi la presenza del giovane violinista Giovanni Andrea Zanon, che già a quattro anni risultava essere il più giovane ammesso nella storia delle istituzioni musicali statali italiane, e che nel corso della sua carriera si è esibito alla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano e nelle sale più prestigiose di Amburgo, Pechino, Parigi, Praga, Monaco, Barcellona, Baden-Baden, Shanghai e Montreal. Al suo archetto saranno affidate le due pagine estremamente virtuosistiche delle Variazioni di Paganini sul tema della preghiera Dal tuo stellato soglio dal Mosè in Egitto di Rossini e la celeberrima Méditation da Thais di Massenet.

Di assoluto rilievo anche la collaborazione con il collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, che ha ideato e realizzato le coreografie che accompagneranno in video i momenti più intensi del programma musicale, registrate proprio nei suggestivi spazi del Museo Egizio di Torino.

La serata sarà presentata dalla conduttrice torinese Alba Parietti e da Paolo Gavazzeni, direttore artistico di Classica HD (Sky, canale 136).

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT e Iren. La direzione artistica è di Piero Maranghi, editore e direttore di Classica HD, e Paolo Gavazzeni. L’evento sarà trasmesso, in orario da definirsi, su Classica HD, il canale televisivo interamente dedicato alla musica classica.

Modalità d’ingresso

Entrambi gli eventi saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Saranno aperti a ogni fascia d’età e prevedono solamente posti in piedi.

Per prendere parte al concerto del 31 dicembre sarà necessario essere muniti di prenotazione. I biglietti saranno disponibili online a partire dal 14 dicembre 2023.

Il primo gennaio l’accesso all’area sarà invece gratuito e senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima, di circa ottomila persone.

La musica del mare: debutto di Philippe Jordan con l’Orchestra Nazionale della RAI all’Auditorium “Arturo Toscanini”

Segna il debutto sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI del direttore svizzero Philippe Jordan il concerto che si terrà giovedì 14 dicembre, alle 20:30, all’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, con trasmissione in diretta su Radio 3 e in Live streaming sul portale raicultura.it. La replica sarà venerdì 15 dicembre alle ore 20:00.

Già direttore musicale dell’Opéra di Parigi, Wiener Symphoniker e direttore attuale della Staatsoper di Vienna, Jordan è apprezzato per il suo ampio repertorio sia operistico sia sinfonico. Figlio d’arte, il padre Armin Jordan era direttore d’orchestra, si è formato al Conservatorio di Zurigo ed è stato assistente di Jeffrey Tate e Daniel Barenboim. Ha iniziato una carriera che l’ha portato a essere protagonista sui podi più prestigiosi. Oltre che direttore è anche pianista e suona in recital solistici e concerti da camera. In apertura di concerto, Jordan proporrà l’”Ouverture” da concerto “Calma di mare e viaggio felice” che Felix Mendelsson-Bartholdy scrisse a soli diciotto anni ispirandosi a due poesie di Goethe. Si prosegue poi con altre suggestioni ispirate al mondo marini come “Il poema dell’amore e del mare” di Ernest Chausson, scritta tra il 1882 e il 1892, su testi dell’amico poeta Maurice Bouchor.

A interpretare i versi sarà Mojca Erdman, nota per l’ampiezza del suo repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea, con una predilezione per Mozart. È stata protagonista di due importanti incisioni come il “Don Giovanni” e “Così fan tutte”. L’ambiente costiero è protagonista anche della seconda parte con “Four sea interludes” op.33 A di Benjamin Britten. È considerato uno dei massimi capolavori di teatro musicale del Novecento. Benjamin Britten è nato davanti al mare, che ha raccolto anche il suo ultimo respiro. I ricordi della casa paterna di Lowestoft evocano in maniera struggente i colori della costa del Suffolk. La parabola teatrale di Britten, dal “Peter Grimes”, da cui sono tratti i “Quattro interludi” fino a “Death in Venice”, si apre e si chiude con una parabola di amore e morte legata all’acqua. La vita del mare rappresentava per Britten un fenomeno esistenziale che non aveva nulla a che vedere con la sfera del pittoresco. Il filosofo Gaston Bachelard scriveva, negli stessi anni in cui Britten pensava a “Peter Grimes”, una sorta di fenomenologia dell’acqua, soffermandosi a riflettere sull’aspetto sonoro. Forse in nessun’altra opera di Britten si trova il senso delle parole di Bachelard, che considerava l’acqua “la signora del linguaggio fluido”, del “linguaggio senza scosse”, del “linguaggio continuo che scorre”, del “linguaggio che ammorbidisce il ritmo”, con una risonanza nel linguaggio musicale del “Peter Grimes”.

In chiusura di concerto, verrà eseguita un’altra pagina di grandissima musica francese dal titolo “La mer”, tre schizzi sinfonici per orchestra di Claude Debussy. Si tratta di un componimento musicale di carattere impressionista iniziato nel 1903 in Francia e la cui composizione è terminata nel 1905, durante il soggiorno di Debussy sulla costa inglese della Manica, a Eastbourne. La prima esecuzione avvenne a Parigi il 15 ottobre 1905 da parte dell’Orchestra “L’Amoureux”, sotto la direzione di Camille Chevillard. L’opera non ebbe una buona accoglienza a causa della pessima esecuzione, ma presto divenne una delle opere più seguite e ammirate di Debussy.

Il mare, e più in generare l’acqua, sono uno dei temi centrali della musica di Debussy, rappresentati non in senso naturalistico, descrittivo, ma impressionista. Egli non ricerca l’imitazione o la riproduzione della forma o dell’immagine, ma di riprodurre l’impressione e la natura interiore dell’oggetto, senza essere obbligati a vincoli di cagione esterna. Questo fu uno dei problemi per i primi fruitori de “La mer”, poiché lo spettatore immaginava di trovarsi di fronte a un esempio di musica a programma, di avere l’impressione di non essere davanti alla natura, ma una riproduzione della stessa, meravigliosamente ingegnosa e raffinata, ma pur sempre riproduzione.

Auditorium Nazionale della RAI “Arturo Toscanini”

MARA MARTELLOTTA

“Strappami la testa dalle nuvole…”

Music Tales, la rubrica musicale

“Strappami la testa dalle nuvole

Poi nascondimi

Pregami

Buttami

Accendimi

Ascoltami

Arrenditi

Eliminami

Ma ricorda che l’Aurelia è troppo fredda quando è sera

Non si può fare come ti pare

Tra un po’ non avrai più vent’anni

E la vita diventa un mestiere”

Fulminacci, pseudonimo di Filippo Uttinacci, classe 1997, è un cantautore italiano, vincitore della targa Tenco come miglior Opera Prima e del premio MEI come miglior giovane dell’anno.

Di lui non si trova molto se si indaga sul web, se non una partecipazione al Festival di Sanremo giovani nel febbraio 2021 nella sezione “Campioni” con il brano Santa Marinella che si classifica in sedicesima posizione alla fine della competizione canora.

 Il successivo 12 marzo 2021 viene pubblicato il suo secondo album in studio “Tante care cose” che viene presentato nel tour estivo 2021 Tante care cose Tour, annunciato a fine maggio 2021.

 Il 10 marzo 2022 il disco viene ripubblicato con il titolo “Tante care cose e altri successi” e contiene 4 inediti: Brutte compagnie, Chitarre blu, Sembra quasi e Aglio e olio con Willie Peyote.

Ma a me ha fatto innamorare “una sera” e ve la vorrei far ascoltare.

“Una sera” è un ritorno a casa, dal centro alla periferia, quello che ha fatto per 5 anni di liceo sul suo motorino.

Parla di alberi e asfalto, di qualcosa che è finito ma è anche un brindisi al futuro.

“Mi piace il futuro perché lì possiamo essere forti e delicati e pieni di sogni e di vento in faccia.

E ci sono strade mai viste e fiori colorati e stagioni che soffiano giorni nuovi e polvere di stelle che si deposita sulle mani.”

Vi invito all’ascolto ed attendo le vostre impressioni sul brano:

Buon ascolto

Fulminacci – Una sera (youtube.com)

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Rock jazz e dintorni a Torino. “Divina Commedia” rap per Tedua, il sold out per Giorgia

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Gli appuntamenti musicali della settimana

Lunedì. Al teatro Carignano prosegue fino a domenica “Fred!”, tributo a Buscaglione, di e con Matthias Martelli, le musiche live del sestetto di Fabio Bosso e la regia di Arturo Brachetti. Al Le Roi recital di Don Backy.

Martedì. Al Pala Alpitour tutto esaurito per Tedua e la sua originale versione rap de “La Divina Commedia”. In scena al Blah Blah, tributo al Bowie berlinese da parte del trio composto da Fabio Bosco, Luca Swanz Andriolo e Onyricon. All’Osteria Rabezzana una serata di musiche da film con l’Ensemble di Marco Nieloud. Al Circolo della Musica di Rivoli luci puntate sul gospel dell’americano di Cleveland, Pastor Ron. Allo Spazio Varco di Cuneo microfoni per François Camburzat.

Mercoledì. Al Pala Alpitour gran serata per Giorgia, anche lei ad un passo dal sold out. Al Cap10100 il pop elettronico del duo scandinavo Lust for Youth.

Giovedì. Ancora al Pala Alpitour, arriva il tour di Irama e Rkomi. Al Barrio, dalla scena punk di New York, luci su The Casualties. All’Hiroshima Mon Amour il cantautore salernitano Napoleone; all’Off Topic la musica di Narratore Urbano. Al Cafè Neruda il jazz del quartetto di Sandro Gibellini e Riccardo Zegna. Al Bunker, per quattro serate di seguito, Carlo Roncaglia è il protagonista di “Canzoni delle osterie di fuori porta”, spettacolo omaggio all’arte di Guccini. I 99 Posse suonano al Cinema Vekkio di Corneliano d’Alba; Elio e le Storie Tese si esibiscono allo Splendor di Aosta.

Venerdì. All’Hiroshima Mon Amour i Casino Royale; al Folk Club l’Elastic Trio di Riccardo Tesi; allo Spazio 211 i Sick Tamburo. Il duo veneziano Queen of Saba è on stage all’Off Topic e la milanese Caro Wow suona al Capodoglio. L’Imbarchino ospita i livornesi Weekend Martyr e i bolognesi Di Notte. Il dj statunitense Seth Troxler è sotto i riflettori dell’Audiodrome di Moncalieri e l’ex frontman degli Iron Maiden, Paul Di’Anno, è ai microfoni del Civico 25 di Casellette.

Sabato. Al Pala Alpitour ancora un sold out, questa volta per lo show di Calcutta. All’Auditorium del Lingotto suona per beneficenza Stefano Bollani; James Walsh, degli inglesi Starsailor, si esibisce in solo al Folk Club. Allo Spazio 211 il rap di Radical; allo Ziggy il metal dei Plakkaggio. Al Magazzino sul Po palcoscenico per il toscano Andrea Guerrini, in arte Arco, a seguire i siciliani Basiliscus. Allo Zac di Ivrea live show degli X-Mary; al Palco 19 di Asti luci accese per i Folkstone.

Domenica. Al Blah Blah la musica di Surfer Joe e della sua band. Per Novara Jazz, al Piccolo Coccia (alle 11,30) tocca al tributo “The Jazz Side of Bacharach”: suonano il Wally Allifranchini Quartet e Fabrizio Bosso.

Pier Luigi Fuggetta

Da signora della danza a Cavaliere della Repubblica…

Il 14 dicembre, dalle mani del Prefetto Loredana Furno riceverà l’ onorificenza per una vita dedicata alla danza, dopo aver portato l ‘arte di Tersicore in tutto il mondo e formato migliaia di danzatori, tra cui Roberto Bolle.
Grande artista, danzatrice dal temperamento drammatico, imprenditrice di successo ha portato il talento torinese in tutto il mondo con la sua compagnia Teatro di Torino

All’età di nove anni muoveva i suoi primi passi nella scuola del Teatro Regio di Torino.
Scuola che allora era gratuita. Era diretta fra l’altro da Grazioso Cecchetti appartenente alla celebre famiglia. Dopo di lui subentrarono il figlio Riccardo e poi Regina Doria.
Entrò con audizione nella scuola di Susanna Egri, i primi lavori in Rai,
Collaboratrice di Massimo Mila all’ Unità, arrivò al Teatro Alla Scala sotto la direzione di Luciana Novaro. Lavorò molto per affinare la sua tecnica, fino ad arrivare ad assumere il ruolo di prima ballerina, prima a Milano e poi al Teatro Regio di Torino dove rimase per quindici anni. Ha lavorato con la compagnia di Carla Fracci con ruoli importanti fino al 1976 quando dopo anni di tournée decise di tornare a Torino a gestire la scuola di danza del Teatro Nuovo con la figlia del sovrintendente del Teatro Regio, Germana Erba.
Un anno dopo venne costituito il Collettivo di Danza fino al 1983 data di fine sodalizio con i Mesturino e trasformazione della Compagnia in Balletto Teatro di Torino, che tutt’ora esporta danza e coreografie sotto la guida della figlia Viola Scaglione.

GABRIELLA DAGHERO

Cenerentola. Rossini all’opera al Teatro Concordia

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Domenica 10 dicembre, ore 16

 

Per Favole a Merenda un percorso di avvicinamento alla musica attraverso il confronto tra le forme musicali classiche e le forme narrative teatrali

 

 

Con “Cenerentola. Rossini all’opera” si entra nel mondo dell’opera, per assistere alle vicende del grande compositore Gioachino Rossini, colto nel momento in cui sta creando la sua nuova opera “Cenerentola ossia il trionfo della bontà”. Rossini viene immaginato immerso nel suo mondo musicale, nella sua quotidianità, travolto dagli impegni, ossessionato dal cibo e dalla pigrizia. In scena tre personaggi: la Musica, personificata dal maestro Rossini; le Parole, cioè il librettista Jacopo Ferretti e il Canto, ovvero una giovane ragazza di nome Angelina che sta facendo le pulizie in teatro e aiuta i due artisti ottocenteschi a unire musica, parole e canto in un’opera lirica. Tre personaggi che giocano in una girandola di emozioni, intrecciandosi come fili a comporre immagini, quadri poetici surreali e comici sulla trama della celebre fanciulla che perde la scarpetta.

Sul palco la coppia inossidabile formata dagli attori-autori Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci. Insieme a loro l’attrice Mirjam Schiavello, giovane interprete di grande talento. La parte musicale è affidata al pianista Diego Mingolla che da anni collabora con la coppia di attori e che ha curato anche l’adattamento della partitura di Rossini. La regia è affidata a un uomo di teatro per le nuove generazioni quale Nino D’Introna, attore, autore e regista, cofondatore e responsabile artistico del Teatro dell’Angolo fino al 2004 (oggi Fondazione TRG onlus).

 

Domenica 10 dicembre, ore 16

Cenerentola. Rossini all’opera

Favole a merenda

Di Pasquale Buonarota, Nino D’Introna e Alessandro Pisci

Musiche di Gioachino Rossini

Adattamento musicale e al pianoforte Diego Mingolla

Con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci, Mirjam Schiavello

Regia Nino D’Introna

Scene Lucio Diana

Costumi Roberta Vacchetta

Trasformazioni a cura di Studio Mutazioni/Michele Guaschino

Creazione luci Bruno Pochettino

Tecnico audio e luci Emanuele Vallinotti/Mattia Monti

Una produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus

Lo spettacolo fa parte del progetto Favole in Forma Sonata

Biglietti: adulto 10 euro – bambino 7 euro

Successo per la serata benefica “Il più grande spettacolo è la ricerca”

La serata benefica di raccolta fondi organizzata in collaborazione con il Consiglio regionale a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro al Teatro Ragazzi di Torino, è stata un trionfo di generosità, talento e solidarietà.

Coro Sunshine Gospel Choir

Il Varietà “Il più grande spettacolo è la ricerca”, condotto da Cristina Chiabotto madrina della Fondazione e Walter Rolfo presidente e CEO di Masters of Magic, ha visto la partecipazione di numerosi artisti che con performance musicali, esibizioni di cabaret e incredibili numeri di magia e di circo contemporaneo hanno reso la serata indimenticabile, evidenziando l’immenso talento presente nella comunità artistica piemontese. Sul palco si sono alternati:  Elisa Mutto del Circo Vertigo; il Collettivo de Le Canta Fino a dieci formato da Anna Castiglia; Irene Buselli e Francamente; Oscar Giammarinaro;  i Senso d’oppio, Wuoz e Vito Garofalo; Luca Barbarossa che ha inviato un contributo video; i due ricercatori di Candiolo Caterina Marchiò e Guglielmo Gazzetta; la neo miss Italia piemontese Francesca Bergesio e il Coro Sunshine Gospel Choir diretto da Alex Negro.

All’iniziativa hanno partecipato anche numerosi sponsor che hanno contribuito alla serata mettendo a disposizione nel foyer del teatro prodotti d’eccellenza. Si ringrazianoAlberto Marchetti, Ballesio cioccolato, Boutic Caffè,  Consorzio per la tutela dell’Asti, Galup, apicoltura la Margherita, Marino Fiori, Odilla chocolat, Gelati Pepino 1884, Fattoria Roggero.

Il direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Gianmarco Sala ha espresso sul palco la sua profonda gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato, contribuendo con il loro entusiasmo ad una missione sulla quale Candiolo da anni infeste risorse e professionalità.

“Il Consiglio regionale – ha ribadito il presidente del Consiglio Stefano Allasia – ha svolto un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’evento, dimostrando un impegno concreto nei confronti della ricerca scientifica e della lotta contro il cancro. La collaborazione tra la Fondazione e il Consiglio  ha permesso di creare un’atmosfera di condivisione e solidarietà che ha reso possibile raggiungere un risultato straordinario”.

I fondi raccolti durante la serata benefica saranno destinati a sostenere progetti di ricerca innovativi condotti dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Questi fondi contribuiranno in modo significativo alla scoperta di nuove terapie e alla promozione di studi scientifici cruciali per il progresso nella lotta contro il cancro.

Per ulteriori informazioni sulla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e su come continuare a sostenere la causa, consultare il sito https://fprconlus.it/

 

Gospel live show, una magica serata

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Sabato 9 dicembre, ore 21

 

Il sound e il ritmo del gospel più autentico e contemporaneo con il Sunshine Gospel Choir

 

 

Una magica serata sold out in attesa del Natale con il Sunshine Gospel Choir.

Fondato e diretto da Alex Negro, è da oltre 20 anni il più rappresentativo e uno dei migliori cori di musica gospel in Italia. Vincitore del Gospel Jubilee Award come “Migliore coro gospel italiano distintosi per professionalità ed impegno”. Sulla scena dal 1998, anche se le prime apparizioni della stessa formazione risalgono al 1996 con MDV Gospel Choir, ha all’attivo 8 album e un dvd, centinaia di concerti in Italia e all’estero, dove si è esibito in chiese, piazze, programmi televisivi, teatri.

 

Sabato 9 dicembre, ore 21

Gospel live show

Biglietti: intero 20 euro, ridotto 18 euro

“Una giornata particolare” al torinese “Spazio Kairòs”

Il pluripremiato film di Ettore Scola diventa spettacolo teatrale

Venerdì 8 dicembre, ore 21

Inserito nei “100 film italiani da salvare”, nonché  vincitore di un “Golden Globe” come miglior film straniero, di un “Premio Cesar”, di due “David di Donatello”, di tre “Nastri d’Argento” e candidato al “Premio Oscar” nel 1978 sia come miglior film straniero sia per il miglior attore (Marcello Mastroianni), “Una giornata particolare”, celebre lungometraggio del 1977 di Ettore Scola, regista e autore della sceneggiatura (con Ruggero Maccari e Maurizio Costanzo), diventa spettacolo teatrale, firmato dal “Teatro d’Inverno” di Sassari e portato in scena venerdì 8 dicembre (ore 21) allo “Spazio Kairòs” di via Mottalciata 7, a Torino. In scena gli attori Giuseppe Ligios (che dello spettacolo ha curato anche la regia) e Marina Serra, con la partecipazione  di Teresa Soro, lo spettacolo è inserito nella stagione organizzata dalla torinese Compagnia Teatrale “Onda Larsen” e restituisce, in linea con il film di Scola, il senso di amara angosciante “solitudine” e di “annullamento dell’individuo”, frutto di tutti i regimi dittatoriali.

La vicenda narrata è nota a molti e si svolge in un palazzone romano (Palazzo Federici) nell’arco di alcune ore di una singola giornata. “Giornata particolare”, il 6 maggio 1938: data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Nell’enorme casermone popolare semideserto, si consuma, in un’atmosfera di triste e amaro confronto – raffronto, il dramma dei due protagonisti, la casalinga Antonietta Tiberi (interpretata da Sophia Loren nel film di Scola), madre di sei figli e moglie di una camicia nera fascista, e del giornalista ed ex-radiocronista dell’ “EIAR” Gabriele (Marcello Mastroianni), in aspettativa dal lavoro in quanto omosessuale. Le loro storie si sfiorano in un micro – cosmo “in cui sono loro malgrado prigionieri”. E mentre la radio in sottofondo rimanda l’eco dello spaccato in cui l’azione si svolge, lo storico incontro a Roma tra il Duce dell’Italia fascista Benito Mussolini e il Führer della Germania nazista Adolf Hitler, i due protagonisti si troveranno a comparare le loro vite, tanto lontane per estrazione sociale e culturale,  quanto accomunate dallo stesso sentimento di rassegnazione e voglia di riscatto davanti ad una identità negata, una resa che induce Gabriele, condannato al confino, a meditare il suicidio (perché lui– in attesa di essere condotto al confino in Sardegna – non può essere quella figura d’uomo, “marito, padre e soldato” esaltata dall’ideologia nazifascista), e Antonietta in balia dell’inesorabile deriva che la vita le ha riservato nel ruolo marginale di “moglie e madre”, in un mondo tutto al maschile, tra sei figli e un marito padrone che la tradisce regolarmente, pur se intenzionato a mettere al mondo con lei un settimo figlio per ricevere l’ambito premio riservato dal regime alle famiglie più numerose e magari “dargli nome Adolfo, in onore dell’illustre alleato”. L’incontro di questi mondi esplode lentamente aprendo i loro sguardi verso la realtà che li circonda. I due si annusano, si riconoscono: sono due umiliati, due calpestati, due ultimi. La loro la storia è sempre attuale: è quella di coloro che non hanno voce. “Ne scaturisce il disperato bisogno di rifugiarsi nell’altro per lenire l’orrore che li pervade, lasciando fluire il bisogno di amare e sentirsi amati, raccontarsi per ritrovarsi quando tutto sembra ormai privo di senso”. Un finto gioco che si perde fra sentimenti di comprensiva amicizia e di impossibili amori. Per sentirsi finalmente, illusoriamente liberi. E liberati.

g.m.

Per info: “Spazio Kairòs”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 339/3881949 o www.ondalarsen.org

Nelle foto: “Una giornata particolare”, in scena Marina Serra e Giuseppe Ligios

A teatro i Sansoni in “Sogno a tempo determinato”