Arriva Solo con il clarinetto di Michele Marelli
4 dicembre | Ore 20.30
Allievo di Karlheinz Stockhausen, eclettico e capace di muoversi in un repertorio contemporaneo vasto e variegato, Michele Marelli porterà la musica negli spazi del Polo formativo universitario di Ivrea. Già insignito dal Teatro La Fenice di Venezia del prestigioso premio “Arthur Rubinstein – Una vita nella musica giovani”, è uno dei più importanti clarinettisti d’Europa.
È di nuovo l’Officina H, ex fabbrica Olivetti (via Monte Navale 2) a ospitare un viaggio nella creazione contemporanea il 4 dicembre, alle ore 20.30. L’evento, nell’ambito, del 20° EstOvest Festival, è una coproduzione con Gli Accordi Rivelati-Associazione Il Timbro, realtà con cui la manifestazione porta avanti da anni una collaborazione di successo.
Clarinetto, corno di bassetto e clarinetto basso sono gli strumenti utilizzati da Michele Marelli, fra gli interpreti contemporanei più apprezzati a livello internazionale.
Le infinite declinazioni del suono e un mirabile equilibrio esecutivo lo rendono cangiante e rigoroso, flessibile e profondo. Il repertorio, che va da Francesconi a Stockhausen, da Saariaho a Hosokawa, da Ferneyhough a Stroppa, rende il programma un territorio musicale sconfinato. La capacità di entrare nel personaggio con abilità unica e raffinatezza esemplare ci consegna un musicista in continua trasformazione, eppure sempre fedele a se stesso.
Il programma
Karlheinz Stockhausen, EVAs SPIEGEL, per corno di bassetto; Luca Francesconi, Tracce per corno di bassetto; Brian Ferneyhough, Time and Motion Study I per clarinetto basso; Kaija Saariaho, Duft per clarinetto; Karlheinz Stockhausen, Susani per corno di bassetto; Marco Stroppa, And sing until he drop per corno di bassetto; Toshio Hosokawa, Edi per clarinetto; Ivan Fedele, High per corno di bassetto; Mark Andre, iv 3 per clarinetto.
Michele Marelli
Diplomato in clarinetto con lode al Conservatorio di Alessandria e in Musica elettronica al Conservatorio di Latina, Michele Marelli è fra i migliori solisti di musica contemporanea della sua generazione. A 18 anni ha incontrato Karlheinz Stockhausen, con il quale per oltre un decennio ha instaurato un profondo rapporto artistico ed è stato scelto dal Maestro come solista del suo ensemble. Sotto la sua direzione ha interpretato prime esecuzioni assolute e inciso tre cd.
Fra premi internazionali e prestigiose collaborazioni con importanti festival nel mondo, ha collaborato con i più importanti compositori del nostro tempo come Helmut Lachenmann, György Kurtàg, Ivan Fedele, Marco Stroppa, Vinko Globokar, Franco Donatoni o Sylvano Bussotti.
Il biglietto per Solo ha il costo di 8 euro.
Informazioni e dettagli: https://estovestfestival.it/programma/solo/

Ritorna “la bella abitudine di andare a teatro”. Domani all’Erba con “Finestre sul Po” riapre la “Grande Prosa” nel calendario di Torino Spettacoli, divertimento assicurato e uno sguardo a quel piccolo capolavoro intimistico che Erminio Macario aveva già portato al successo e che oggi ha i tratti e la simpatia di Piero Nuti (93 anni all’anagrafe, energicamente portati). Un appuntamento che sta a significare anche il consolidamento di un rapporto, mai interrotto del resto, neppure durante il periodo di chiusura dei teatri, rapporto di lavoro continuo da un lato e di partecipazione e di informazioni dall’altra, che il pubblico ha con le sale dell’Alfieri, del Gioiello e dell’Erba.
Altri titoli della “Grande prosa” saranno “Caffè nero per Poirot” di Agatha Christie, che sicuramente bisserà il successo ottenuto in periodo ante covid (Gioiello, dal 16 dicembre al 1° gennaio), “L’attimo fuggente” con Ettore Bassi nel ruolo del professor Keating, insegnante diverso da ogni altro, desideroso di infondere ai propri ragazzi i veri valori della vita, insegnando loro a vivere attimo per attimo (“Oh Capitano, mio Capitano…”, ricordate?): e poi la setta segreta dei “Poeti estinti”, i pareri negativi del preside e le punizioni, la tragedia di Neil Perry per una vicenda che la trasposizione cinematografica con la regia di Peter Weir ha reso un autentico quanto indimenticabile capolavoro (28, 29 e 30 gennaio, all’Erba). Inoltre da giovedì 3 a domenica 6 febbraio, ancora all’Erba, “Quegli strani vicini di casa” di Cesc Gay con Kaspar Capparoni e Laura Lattuada, imbarazzi e divertimento nel mènage erotico un po’ appassito di una coppia; nella sala del Gioiello tre appuntamenti da non perdere: dal 25 al 27 febbraio, Milena Vukotic in “A spasso con Daisy” e la coppia Gaia De Laurentiis/Ugo Dighero, dal 3 al 6 marzo, in “Alle 5 da me” di Pierre Chesnot, penna brillante del teatro d’Oltralpe, ovvero due vicini di casa alla spasmodica ricerca di un partner, con lieto fine prevedibilmente d’obbligo, e ancora dal 18 al 20 marzo “Fiori d’acciaio” di Robert Harling, sei bravissime attrici, tra cui Rocìo Munoz Morales, Tosca D’Aquino e Paola Tiziana Cruciani, alla ricerca della solidarietà femminile per far fronte alle contrarietà della vita. Alessandro Benvenuti (26 e 27 marzo) in “Panico ma rosa per racontare la personale esperienza di lockdown e Gianluca Ferrato (dall’1 al 3 aprile) in “Tutto sua madre”, entrambi all’Erba.

