SPETTACOLI- Pagina 231

Primi nomi e date del Torino Jazz Festival

11/19 giugno 2022

Kae Tempest, Milton Nascimento, Artchipel Orchestra & Jonathan Coe

9 giorni e oltre 50 eventi in più luoghi della città

La decima edizione del Torino Jazz Festival (la cui presentazione stampa avverrà mercoledì 27 aprile) si svolgerà dall’11 al 19 giugno.

I concerti si terranno alle Officine Grandi Riparazioni, al Conservatorio Giuseppe Verdi, all’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, al Teatro Vittoria al Tempio Valdese e nei jazz club.

Diretto dai musicisti Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, il festival internazionale, che nel corso degli anni ha riscosso grande successo, continuerà a dedicare ampio spazio a produzioni originali create appositamenteaccanto a concerti italiani di star del jazz.

 

Tra gli oltre 50 appuntamenti in programma si segnalano: 

Kae Tempest, presenterà in prima nazionale e in esclusiva il nuovo album The Line Is A Curve in uscita ad aprile (18 giugno, OGR Sala Fucine); 

Milton Nascimento, aprirà il suo tour europeo One Final Music Session al TJF (15 giugno, OGR Sala Fucine);

Artchipel Orchestra diretta da Ferdinando Faraò econ la partecipazione straordinaria dello scrittoreJonathan Coe nelle inedite vesti di compositore e tastierista (12 giugno, Conservatorio Giuseppe Verdi). L’11 giugno, al Circolo dei Lettori, Coe dialogherà con Giuseppe Culicchia. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino

Nove giorni di programmazione. In calendario una panoramica sulle diverse declinazioni del jazz, dal mainstream ai nuovi linguaggi improvvisativi, passando per il rock, l’avanguardia, il nuovo progressive europeo e l’elettronica. Inoltre: concerti nei club, il Torino Jazz Meetings in cui si incontrano operatori del settore, incursioni musicali dei Jazz Blitz in luoghi atipici, conferenze e incontri con musicisti.

Il Torino Jazz Festival è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino.

 

La luna in mezzo al mare, teatro a Moncalieri

Domenica 13 marzo 2022

IL NOSTRO SIPARIETTO 2022

Moncalieri, ore 15,30

Teatro Matteotti, via Matteotti 1

Domenica 13 marzo nell’ambito della rassegna teatrale curata dal Siparietto di San Matteo salgono sul palco del teatro Matteotti a Moncalieri (ore 15,30) gli attori della Combriccola della Ghiacciaia di Revigliasco. Porteranno in scena tre atti comici di Flavio Vasile: La luna in mezzo al mare.

Un’occasione per ritrovarsi e fare comunità – commenta soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo Un bell’intermezzo, dopo i primi due appuntamenti di teatro in prosa della rassegna. Ringrazio il Siparietto che da tanti anni anima in favore di un folto e affezionato pubblico le domeniche pomeriggio al Matteotti”.

Abbonamento a tutti gli spettacoli: € 30,00

Biglietto singolo: € 8,00 (ridotto per under 14: € 6,00)

Info e prevendite: signor Trivero, cell 335287805

“Negli occhi di mia madre” con Sara D’Amario

Sabato 12 marzo 2022

Moncalieri, ore 21

Teatro Matteotti, via Matteotti 1

Quella matassa ingarbugliata che si chiama famiglia è al centro dello spettacolo Negli occhi di mia madre (Il Mammone), la nuova rappresentazione teatrale di François-Xavier Frantz, che andrà in scena sabato 12 marzo alle 21 al teatro Matteotti di Moncalieri. Sul palco un trio esplosivo che farà ridere e inorridire… una commedia feroce con Sara D’Amario, Giulia Cearini ed Elia De Nittis. Tutto nasce nel momento in cui Laura decide di fare i bagagli con l’intenzione di lasciare casa per sempre. Fausto va nel panico perché aspetta una persona, forse una cliente, che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Comincia così Il mammone, che si affida ai personaggi di una mamma, una moglie (madre anche lei) e un figlio (che è anche marito e padre): 6 ruoli per 3 personaggi. La pièce è un fuoco di artificio che si sviluppa in un giocoso carnage famigliare in cui nervosismo e mal sopiti rancori deflagreranno in una parossistica esplosione di verità comiche quasi scandalose, perché inconfessabili.

 

L’intreccio nasce dall’osservazione dell’evoluzione contemporanea dei rapporti tra donne e uomini, tra cui sembra radicarsi un sentimento di crescente incomprensione – spiegano François-Xavier Frantz e Sara D’Amario – La commedia mette anche a fuoco le difficoltà di tanti giovani a diventare autonomi a livello emozionale: spesso perdono la testa fino a diventare violenti, perché non trovano una ragazza brava, attenta almeno quanto lo sia la loro mamma. Con sguardo bonario, sferzante e ironico si traccia la genesi dei cosiddetti mammoni, seguiti passo passo fino ad arrivare alla conclusione, tanto sorprendente e comica quanto inevitabile e crudele”.

L’assessore alla Cultura Laura Pompeo commenta soddisfatta: “Sara D’Amario è un’artista completa e versatile. Una risorsa moncalierese, arrivata ai vertici della ribalta nazionale sia nel cinema che nel teatro, formatasi alla scuola del Teatro Stabile insediata alle Fonderie Limone di Moncalieri. Un’eccellenza concepita e avviata da quel genio assoluto di Luca Ronconi ormai 30 anni fa. E la scrittura pungente e ironica diFrançois-Xavier Frantz fa il resto. Ogni loro spettacolo che proponiamo è un successo garantito”.

Biglietto intero: € 10,00

Under 25 e over 65: € 5,00

Info e prenotazioni: prolocomoncalieri@gmail.com, tel 0116407428

Moncalieri, 04/03/2022

La Norma di Bellini, una lotta tra amore e ragion di stato, in scena al teatro Regio

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Al teatro Regio di Torino sabato 12 marzo prossimo, alle 20, la Norma di Vincenzo Bellini, che rimarrà  in scena fino al 26 marzo prossimo, per sei recite nell’allestimento firmato dal regista Lorenzo Amato e con le scene ideate da Ezio Frigerio, il celebre scenografo di cinema e teatro recentemente scomparso. I costumi sono del Premio Nobel Franca Squarciapino. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del teatro Regio salirà Francesca Lanzillotta, uno dei più interessanti talenti italiani. Nel ruolo della sacerdotessa Norma sarà  il soprano Gilda Fiume, il personaggio di Adalgisa sarà interpretato da Annalisa Stroppa e nei ruoli maschili si distinguono il tenore Dmitry Korchak, nei panni del proconsole romano Pollione, e il basso Fabrizio Beggi in quello del druido Oroveso.

L’allestimento, realizzato nel 2016 per il teatro San Carlo di Napoli, va in scena per la prima volta a Torino.

“Norma – spiega il regista Lorenzo Amato –  si muove su di un binario universale e senza tempo, quello della lotta tra la ragion di Stato, il potere religioso e quello privato. Ho chiesto a Ezio Frigerio e Franca Squarciapino di collocare la vicenda in un contenitore fantastico, quasi leggendario, senza dare una precisa connotazione storico-geografica. Di qui nasce l’idea dell’esplosione dell’elemento naturale, il bosco, la foresta, che rappresentano caratteri fondamentali non soltanto per riportare la storia in un tempo fantastico, ma anche per l’importanza che il culto degli alberi rivestiva presso i Druidi. Emerge una foresta carica di vita e di misteri che insinua nei Romani superstizioni e paure e che contribuisce a conferire quel clima di misticismo e di paura che emerge all’ascolto della partitura”.

Norma è una tragedia lirica in due atti composta da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, tratto da “Norma ou l’infanticide”di Alexander Soumet, la cui prima rappresentazione avvenne a Milano al teatro La Scala il 26 dicembre 1831.

L’intreccio di Norma è tutto giocato sull’alternanza e la compenetrazione tra due piani, quello pubblico, che si manifesta nei momenti rituali e collettivi, e quello privato, in cui agiscono gli affetti personali che coinvolgono Norma,  Adalgisa e Pollione. L’alternanza di questi piani trova una corrispondenza perfetta nella complessità psicologica del personaggio della protagonista,Norma, la cui statura sovrasta quella di ogni altro personaggio. Le scene in cui canta Norma si sottraggono alla rigidità  e allo schematismo delle forme melodrammatiche coeve all’opera; vi compaiono sempre altri personaggi ad accompagnarla o quelli del coro o sono inserite in quadri ampi a più sezioni.

 

Norma sarà  in scena dal 12 al 26 marzo prossimi, i biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del teatro Regio, in piazza Castello 215, da lunedì  a sabato orario 13-18.30; domenica ore 10-14 un’ora prima degli spettacoli.

Fino a venerdì  11 maggio una speciale promozione per chi acquista i biglietti per le recite di sabato 12 ( ore 20), mercoledì  23( ore 20) o sabato 26 marzo (ore 15) per cui è  previsto uno sconto del 30%.

 

Tel 0118815557

Appuntamenti musicali al Folk Club

VENERDÌ 11 MARZO ORE 21.30
Ingresso Intero 20 € | Ridotto Under 30 10 € | Live Streaming 5 €
DAVIDE AMBROGIO TRIO
Evocazioni Invocazioni
PRIMA DATA ITALIANA

Davide Ambrogio, cantante e polistrumentista, torna al FolkClub dopo aver impressionato con il progetto Linguamadre nell’ottobre 2020 e aver conseguito da solista i premi Musica contro le Mafie ed Ethnos Gener/Azioni 2020. In questa occasione presenta l’album d’esordio Evocazioni e Invocazioni, già inserito nella Transglobal Music Chart e nella World Music Chart Europe, è stato premiato da Songlines Magazine per la Top of The World Album di novembre 2021. Il disco è il risultato di un lavoro che recupera le molteplici funzioni del canto, capace di tradurre un’espressione vocale legata alla tradizione orale Aspromontana calabrese in elementi sonori contemporanei. Così come nella musica di tradizione orale ogni canto ed ogni suono si manifestano all’interno di un rito, ciascun brano del concerto è legato a una specifica funzione –dalla ninna nanna al canto di protesta, dal lamento allo scongiuro. Nel live, l’artista calabrese costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Nella ricerca timbrica, melodica e ritmica, lo spettacolo racconta una verità intima e attuale, in grado di evocare suggestioni diverse, nel presente.

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SABATO 12 MARZO ORE 21.30
Ingresso Intero 20 € | Ridotto Under 30 10 € | Live Streaming 5 €
ADRIANNE WEST (USA), LUIGI BONAFEDE E ENZO ZIRILLI
presentano
Tynerly!
feat. MASSIMO BALDIOLI & MARCO MICHELI
Un sodalizio ultraventennale quello tra il pianista Luigi Bonafede e il batterista e percussionista Enzo Zirilli, affermati jazzisti nostrani che poco prima del Lockdown decidono di celebrare la musica di uno dei loro massimi idoli -McCoy Tyner- con una serie di concerti, prima in trio e poi con il fantastico valore aggiunto della straordinaria voce della cantante americana Adrienne West, che firma i firma i testi delle composizioni del grande pianista statunitense (composizioni che sono sempre state prive di testi, a parte You taught my heart to sing cantato da Dianne Reeves) dando origine a un progetto di altissima caratura artistica, assolutamente inedito, originale e inaspettato. Con loro tre, Massimo Baldioli al sax e Marco Micheli al contrabbasso, per un concerto imperdibile!

 

Informazioni e prenotazioni
www.folkclub.it+39 011 19215162folkclub@folkclub.it

Fiorella Mannoia e Ghost di scena al Teatro Colosseo

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Spettacoli a Torino

Mercoledì 9 marzo ore 21
FIORELLA MANNOIA
La versione di Fiorella tour

sold out

Il tour prende il nome dal programma che Fiorella sta conducendo su Rai 3 dal 25 ottobre scorso in seconda serata.
Ad accompagnare Fiorella sul palco durante il tour i musicisti: Diego Corradin alla batteria, Claudio Storniolo al pianoforte e alle tastiere, Luca Visigalli al basso, Max Rosati e Alessandro “DOC” De Crescenzo alle chitarre, e Carlo Di Francesco alle percussioni e alla direzione musicale di tutto lo spettacolo.


Fiorella Mannoia, foto di Francesco Scipioni

 

 

venerdì 11 e sabato 12 marzo ore 21
GHOST
Il Musical

poltronissima € 52,50 | poltrona A € 46,90 | galleria € 40,80 | galleria B € 29,60

Fedele trasposizione del celebre film cult con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg, tra i maggiori successi cinematografici di tutti i tempi, Ghost – Il Musical racconta l’appassionante storia d’amore di Sam e Molly. Una travolgente storia che, tra romanticismo, thriller e commedia, commuove il pubblico, grazie anche a una bellissima colonna sonora dove non poteva mancare l’indimenticabile Unchained Melody.
Molly, Sam e la travolgente sensitiva Oda Mae Brown lasceranno il pubblico senza fiato in questa nuova versione italiana.

Tutte le informazioni sul sito www.teatrocolosseo.it e sui profili social del Teatro.

Le acrobazie vocali di Faber Teater per una serata di Area Onlus

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani 11 marzo 2022 – ore 21

E’ un sodalizio quello che lega la compagnia teatrale Faber Teater e l’associazione Area Onlus di Torino e che trova un nuovo momento di collaborazione venerdì 11 marzo, alle 21, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino con lo spettacolo Allegro cantabile; Faber Teater e Area Onlus collaborano ancora insieme per una serata di raccolta fondi a favore del diritto alla lettura per tutti i bambini e le bambine con il progetto Vietato Non Sfogliare, che promuove l’utilizzo e la conoscenza dei libri accessibili.
Con Allegro cantabile, Faber Teater propone un itinerario giocoso e brillante tra suoni, ritmi e canti adatto a un pubblico ampio: in scena i sei attori-cantanti di Faber Teater, Francesco Micca, Lodovico Bordignon, Lucia Giordano, Marco Andorno, Paola Bordignon, Sebastiano Amadio che in eleganti abiti da sera e frac accompagneranno il pubblico in un viaggio musicale tra monodie e polifonie, duetti e ritmi più o meno tradizionali, ballate, canti di lavoro e serenate fino alla creazione di una gioiosa orchestra condivisa.
Allegro cantabile è una creazione collettiva di Faber Teater con la drammaturgia musicale e musiche originali di Antonella Talamonti e il contributo allo sviluppo di Paolo Nani, attore, clown, regista di fama mondiale (lo spettacolo La lattera da 26 anni viaggia nel mondo, superando le 1400 repliche).
Sono quarant’anni di impegno costante per Area Onlus, che dal 1982 si prende cura di bambini e ragazzi con disabilità e Bisogni Educativi Speciali (BES) e si propone come punto di riferimento per le loro famiglie. “Tuttavia questo anniversario non è che solo una tappa del percorso intrapreso, infatti mi piace dire che quest’anno festeggiamo i nostri prossimi quaranta anni” ribadisce Gianna Recchi, Presidente di Area, “poiché molti altri traguardi sono da raggiungere, con lo stesso entusiasmo e la stessa tenacia che ci hanno motivato fin dagli inizi e che hanno permesso di arrivare fin qui. Siamo inoltre felici di iniziare questo importante anniversario con gli amici di Faber Teater, che da anni sono i nostri compagni in questo magnifico viaggio”. La mission dell’associazione è quella di favorire l’inclusione sociale dei bambini e ragazzi a cui si dedica, accogliendo ogni anno oltre 350 famiglie. Ascolto, accoglienza e accessibilità sono i valori che ne orientano lo sguardo.

Per partecipare, è richiesto un contributo minimo di 15 € ed è possibile prenotare qui:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-allegro-cantabile-272192353657 o sull’evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1199332467569897/?ref=newsfeed

Per informazioni rivolgersi a dono@areato.org
E’ possibile seguire le attività di Faber Teater sul sito www.faberteater.com e sulle pagine Facebook e Instagram della compagnia.

 

International Help a fianco del popolo ucraino

“International Help si mobilita con questa iniziativa a favore del popolo ucraino, martirizzato dalla follia di un autocrate. Nell’occasione ci uniremo a chi sta raccogliendo ogni tipo di aiuti urgenti per le vittime dell’aggressione”, dicono i promotori. La direttrice del coro e le coriste sono ucraine Al termine della esibizione verranno raccolti aiuti per il popolo ucraino grazie a International Help Onlus, Presidente Gianni Sartorio.

Interverranno il Console di Ucraina dr. Dario Arrigotti e il Vice presidente del Comitato per i diritti umani della Regione dr. Giampiero Leo.  A loro spetterà il compito di esprimere la solidarietà ufficiale delle istituzioni, nonchè quello di illustrare i primi provvedimenti già assunti a favore dei profughi ucraini. 

Rock Jazz e dintorni Fiorella Mannoia e il duo Spaccamonti & Gabrielli

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Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Martedì. Al Magazzino di Gilgamesh suona il chitarrista blues Max Altieri. Al Circolo della Musica di Rivoli Cecilia e Carlot-ta, dedicano la loro esibizione alle figure di Demetra e Persefone.

Al Jazz Club si esibiscono i Wood Gast mentre al Blah Blah sono di scena i Lords of Altamont.

Mercoledì. Al Jazz Club la jam session blues vede protagonista Samuele Di Nicolantonio e Tom Harp Newton. Al Teatro Colosseo recital di Fiorella Mannoia.

Giovedì. Al Jazz Club suona il trio del sassofonista Fuat Sunay. Al Cap 10100 per la rassegna “Cappunk”, si esibiscono Le Schiene di Schiele, Distinto, Lechuck + i Meganoidi  in versione acustica. Al Blah Blah suona il chitarrista Paolo Spaccamonti con il pluristrumentista Enrico Gabrielli. Al Cafè Neruda si esibisce il trio della pianista Chiara Nicora.

Venerdì. Al Jazz Club tributo a Thelonious Monk con il trio acustico del batterista Marco Betti, (il giorno dopo sempre al Jazz Club in versione elettrica). Al Blah Blah sono di scena i Pankow.  All’Arteficio blues con Paolo Demontis & The Good Gheddo. Al Folk Club si esibisce Davide Ambrogio. Allo Ziggy suonano i Carthago e Tramontana.

Sabato. Al Folk Club per “Radio Londra” è di scena la vocalist Adrienne West. Alla Suoneria di Settimo Ginevra Di Marco presenta lo spettacolo “Quello che conta”, con le canzoni di Luigi Tenco. Al Blah Blah suonano i Linda Collins. Al Cap 10100 si esibiscono gli Intelligent Music Project  mentre allo Ziggy sono di scena i Pinhdar preceduti dai Varylem.

Domenica. Al Jazz Club si esibisce la cantante Karima.

 

Pier Luigi Fuggetta

 

Il “Casanova” di Red Canzian, uno spettacolo maestoso tra passioni e duelli

Sul palcoscenico dell’Alfieri, dall’8 al 13 marzo

 

Dice Red Canzian: “Ho cullato a lungo l’idea di comporre un’opera musicale dedicata alla città di  Venezia, forse l’unica al mondo di tale notorietà a non avere un “suo” musical, e a Giacomo Casanova, uno dei personaggi italiani universalmente conosciuti, ma finora raccontato in una chiave sempre un po’ monotematica, mentre io volevo rappresentarlo nelle tante sfumature che fanno di lui una delle figure storiche più interessanti che l’Italia e Venezia in particolare possano vantare”. Ed ecco: tre anni di lavoro, un’immaginazione che dovrà acquistare concretezza e impadronirsi di un palcoscenico, la lettura del best seller (uscito nel 2018 e tradotto in oltre dieci lingue) di Matteo Strukul “Giacomo Casanova – La sonata dei cuori infranti” che ha fatto accendere la scintilla verso un’ispirazione che avrebbe allineato due ore di musica per 35 brani inediti, di cui 29 cantati e sei esclusivamente musicali, con la regia di Emanuele Gamba. E poi i 35 cambi di scena costruiti con una tecnica di proiezioni ad altissima definizione dall’effetto immersivo – catturare innanzitutto le immagini di una Venezia deserta, chiusa nei silenzi della pandemia, trattarle ripulendole di ogni elemento moderno e lasciare che lo spettatore si ritrovasse immerso nella città di Goldoni e degli impresari e delle sale teatrali, di Tiepolo e di Guardi e di Canaletto, dentro le calli e i palazzi della nobiltà, piazza San Marco e le chiese colme di tesori, la laguna e la prigione dei Piombi, oltre i confini tra le sale dei castelli del Nord -, per dare vita ad un’epoca, per ricreare in modo felicemente tangibile la città lagunare del 1755; e ancora i 120 costumi disegnati da Desirée Costanzo e realizzati dall’Atelier Stefano Nicolao (nomination all’Oscar per i costumi di “Eyes Wide Shut” di Kubrick), gli apporti di Chiara Canzian resident director, di Fabio Barettin e di Massimo Checchetto, rispettivamente lighting designer e direttore degli allestimenti scenici, le coreografie di Roberto Carrozzino e Martina Nadalini.

Senza dimenticare l’immagine sensuale che Milo Manara, già anima felliniana per il film del regista riminese, torna a regalare dopo quasi cinquant’anni al pubblico a presentazione e suggello dello spettacolo, l’abbraccio tra l’infallibile seduttore e la sua giovanissima fiamma, cui inaspettatamente non riuscirà a sfuggire. “Ho pensato a “Casanova Operapop” – aggiunge ancora Canzian – con lo sviluppo dell’opera all’italiana, nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggiano il racconto in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate magistralmente da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band ”.

Dopo le repliche e il pieno successo di Bergamo e Udine, delle serate al Malibran veneziano e agli Arcimboldi milanesi, “Casanova” giunge finalmente all’Alfieri di Torino (da martedì 8 sino a domenica 13) per il cartellone del “Fiore all’occhiello” di Torino Spettacoli. L’attesa è molta, qualcuno ha definito lo spettacolo “maestoso” e imperdibile. A chi assisterà, un momento dell’esistenza di un uomo di circa trent’anni, non soltanto avventuriero e libertino, ma di un uomo che fu altresì scrittore, esoterista, alchimista, poeta, filosofo, diplomatico e agente segreto della Serenissima (più volte il cinema s’è “accorto” del personaggio, non solo Fellini, anche tra i tanti Steno e Comencini, Lasse Hallström e Scola con il suo capolavoro “Il mondo nuovo”, un Casanova vecchio, alle prese con la fuga del re Luigi verso Varenne, nella tragedia della Rivoluzione francese), che viaggiò nelle varie corti e frequentò i salotti di mezza Europa, che ebbe rapporti con Caterina di Russia e con Federico di Prussia, con Rousseau e con Voltaire, con la Pompadour e con Mozart (una tradizione vuole che abbia partecipato alla stesura del libretto del “Don Giovanni”), che scrisse la propria autobiografia in francese (“Histoire de ma vie”), che visse tutta la propria vita secondo le “leggi” e i precetti di quella aristocrazia da cui era stato escluso per nascita e nella quale cercava di rientrare, avvalorando con parole e scritti anche la voce secondo cui era il figlio di una relazione adulterina della madre Zanetta Farussi, attrice veneziana di un certo successo, con il nobile Michele Grimani.

A raccontare la decadenza della Serenissima, il ritorno dall’esilio a Vienna, i duelli e le trame dell’inquisitore Garzoni per impadronirsi del potere, le figure di una vecchia passione, Gretchen, e della contessa Margarethe von Steinberg, le sfide amorose e le conquiste, la bellezza e il fascino, la prigione e la fuga, sono Gian Marco Schiaretti (Casanova), Angelica Cinquantini (la giovane Francesca che ne catturerà il cuore), Gipeto come potente e corrotto inquisitore e Manuela Zanier che è la contessa. E ancora Paolo Barillari, Jacopo Sarno, Roberto Colombo, Antonio Orler, Silvia Scartozzoni, Rosita Denti e Alice Grasso. Con loro il corpo di ballo con dieci ballerini, non solo impegnati a danzare ma a ricoprire i tanti piccoli personaggi e il popolo sconosciuto di una città nei diversi momenti corali della storia.

 

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono firmate da Jarno