GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Martedì. Al teatro Colosseo si esibisce Rkomi.
Mercoledì. Al Blah Blah suonano gli Eden4All + Marides.
Giovedì. Allo Ziggy sono di scena Slaughter & The Dogs + Fuori Controllo. Allo Spazio 211 si esibisce Dutch Nazari. All’Off Topic suonano : Juma, Ellie Cottino , Sista Sofy, Edera, Euphonia. Al Magazzino sul Po si esibisce Speedy. Al Cafè Neruda suona il Tessarollo- Ruggeri Duo. Al Vinile è di scena il C:C:C. Gospel Choir + Alberto Marsico.
Venerdì. All’Inalpi Arena arriva Elisa. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Planet Opal. Alla Divina Commedia suonano i Novo Look. All’Hiroshima Mon Amour sono di scena gli Elephant Brain. Al Circolo Sud si esibisce Giulia B. Al Vinile per 2 sere consecutive suonano R.J Mischo + Umberto Porcaro+ Good Gheddo trio.
Al Circolino si esibisce l’ Hammond Quartet.
Sabato. Al Blah Blah si esibiscono Dune Aurora + Aganoor. Al Folk Club suonano Thomas Dobler, Furio Di Castri, Dado Moroni, Enzo Zirilli. Alla Divina Commedia sono di scena i Revenge.
Domenica. Alle OGR suona Abdullah Miniawy Trio. Al Teatro Concordia si esibiscono I Cani.
Pier Luigi Fuggetta





Quel che proprio non fa Marianne Métivier, regista di origini canadesi-filippine, con il suo “Ailleurs la nuit”, suo primo lungometraggio: ovvero trovare qualcuno che ti mette una macchina da presa in mano e ti dice “gira!” e tu cominci a girare ma a vuoto, andando a riprendere pianure e campagne e vacche da mungere, sentieri e camminate e corse in auto da filmare con tempi e lungaggini incredibili, a considerare una torrida notte d’estate in cui Marie che è un’artista del suono – e va in giro a raccogliere i fruscii delle foglie e lo scorrere delle acque mentre il suo partner ci dovrebbe interessare con i suoi studi delle processionarie – mette in discussione la sua vita di coppia, in cui Noée arrivata dalla grande città da non troppo tempo la disorienta, in cui la giovanissima studentessa Jeanne perennemente in crisi guarda il mondo da un oblò e distribuisce viveri alle porte degli alloggi di Montréal, in cui Eva, appena arrivata dalle Filippine con al seguito una madre che non sai se comprensiva o imbronciata, viaggia nella città notturna insicura dell’intero suo avvenire. Non ci si sente coinvolti da alcuna porzione del film, che al contrario vorrebbe avere un sapore universale, vorrebbe parlare di rapporti e di giovinezza, di esistenze e di equilibri ad ogni istante in cerca di punti fermi: anche i silenzi restano tali e non trasmettono che il nulla.






