SPETTACOLI- Pagina 195

Umberto Tozzi a Stupinigi Sonic Park

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi Lunedì 5 luglio, ore 21

 

Per la prima volta nella sua carriera, Umberto Tozzi propone uno speciale concerto interamente acustico “Songs” con i suoi più grandi successi e alcune canzoni mai eseguite dal vivo, chicche del suo repertorio recuperate per l’occasione, a cui verrà data una nuova, emozionante, veste acustica.

«Sono felicissimo! La riapertura dei concerti e dei luoghi di cultura in genere vuol dire finalmente ridare ossigeno a tutti gli operatori dello spettacolo che per questo lunghissimo periodo hanno sofferto in silenzio, dimenticati e senza nessun sostegno economico. Sembra un sogno poter immaginare di risalire su un palco e incontrare di nuovo le persone che saranno lì per assistere ad un tuo concerto. Mi auguro che sia per me che per i miei colleghi possa essere l’inizio di un ritorno al più presto alla normalità e la fine di un lunghissimo incubo».

Stupinigi Sonic Park è promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano e il patrocinio di Regione Piemonte. Una produzione Reverse AgencyHR Partner: Lavoropiù.

Quest’anno, inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo dei suoi 35 anni di attività e sarà charity partner di Stupinigi Sonic Park. Una significativa collaborazione con una delle realtà più importanti del nostro territorio, la quale da molti anni offre un contributo significativo alla sconfitta del cancro.

In allegato: comunicato stampa

Le foto a questo link: https://bit.ly/2UUfR9y

Lunedì 5 luglio, ore 21

Umberto Tozzi, Songs

Biglietti da 35 a 65 euro

I biglietti sono in vendita su Ticketone (www.ticketone.it)

Info

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino

stupinigisonicpark.com

info@stupinigisonicpark.com

FB: StupinigiSonicPark

IG: stupinigisonicpark

#SonicPark2021#RitornoAllaMusica

Moncalieri, un videomapping sull’antico palazzo comunale

Per un intero mese Moncalieri si racconta con un videomapping sull’antico palazzo comunale e i tour guidati nel centro storico, affiancati dagli eventi live dal buskercase, i dj set dal balcone, gli spettacoli di stand up comedy in piazza.

Con un vero e proprio show – uno spettacolo di videomapping sull’antico palazzo comunale che racconta la storia della città – affiancato da live, dj set, esibizioni di stand up comedy e tour guidati, il centro storico di Moncalieri si trasforma in un palcoscenico di musica, cultura e divertimento.  Da giovedì 1 luglio e, a seguire, tutti i giovedì, venerdì e sabato del mese, alle 22, 22,30 e 23, sarà proiettato sulla facciata del palazzo del Comune in piazza Vittorio Emanuele II, uno spettacolo di videomapping della durata di 5 minuti che racconta la storia della città combinando immagini del passato e tecnologia in uno show di realtà aumentata ed effetti speciali incantatori.  Innovativo è anche il palcoscenico che ospiterà i live dei giovani artisti emergenti della scena moncalierese. Si tratta del BuskerCase, un originale palco mobile che rivoluziona le performance artistiche all’aperto: la struttura modulare è infatti una scenografia acustica, trasportabile, temporanea, autoportante e personalizzabile che diventa un vero e proprio elemento di arredo urbano. I live sono in programma da giovedì 1 luglio e, a seguire, tutti i mercoledì e giovedì del mese. Dai live sul palcoscenico mobile ai dj set sul balcone: tutti i venerdì, a partire dal 2 luglio, selezione musicale a cura di Massive Wave web radio dal balcone del palazzo comunale. In piazza Vittorio Emanuele II sono in programma invece tutti i sabati, a partire dal 3 luglio, gli spettacoli di stand up comedy. I tour “Moncalieri sotto le stelle” alla scoperta del centro storico, a cura di Amici del Real Castello, si muoveranno infine per la città tutti i giovedì, venerdì e sabato, a partire dal 1 luglio.

Gli appuntamenti sono gratuiti. Giovedì 1 luglio è in programma la serata inaugurale dalle ore 19. Venerdì 2 e sabato 3, l’anteprima degli appuntamenti che continueranno per tutto il mese di luglio.

i giardini della Venaria si animano con “Metamorfosi”

Da venerdì 2 luglio alla Reggia di Venaria prende avvio Metamorfosi, la rassegna di spettacoli serali che animerà per un mese i Giardini e gli spazi esterni della Venaria Reale con concerti, performance di danza ed esibizioni teatrali.

Il programma della prima settimana

Dal 2 al 8 luglio

 

Venerdì 2 luglio 

  • Soirée de la fin du siècle, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
  • Sinfonia H2O, performance di danza, suono e parole – Giardino delle Rose, ore 19.15
  • Ovidio e altre storie. Il Castello di Narciso, Sonia Bergamasco ed Emanuele Arciuli, spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 20.00


Sabato 3 luglio

  • Il Tango da Gardel a Piazzolla, concerto – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
  • Sinfonia H2O, performance di danza, suono e parole – Giardino delle Rose, ore 19.15
  • Ovidio e altre storie. Il Castello di Narciso, Sonia Bergamasco / Emanuele Arciuli, spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 20.00


Martedì 6 luglio

  • Maxime Pascal con Filarmonica TRT, Il Sogno, concerto di musica sinfonica – Cortile delle Carrozze, ore 21.30


Giovedì 8 luglio 

  • Boys don’t cry, spettacolo di danza, compagnia Hervé Koubi e Fayçal Hamlat – Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Foto Mario Alesina

“LiberAzioni – le arti dentro e fuori”

Al via, al “Cinema Massimo” di Torino, il Concorso Cinematografico Nazionale Giovedì 1 luglio

Il primo ciak è al “Cinema Massimo” Sala 2, giovedì 1 luglio, alle ore 21,15. Nella sala cinematografica di via Verdi 18 a Torino, si dà infatti ufficialmente il via alle iscrizioni per partecipare alla terza edizione del Concorso Cinematografico Nazionale “LiberAzioni – le arti dentro e fuori”, primo passo di avvicinamento al Festival “LiberAzioni” che si svolgerà in autunno, a cura dell’“Associazione Museo Nazionale del Cinema”, “Antigone Piemonte”, “Cooperativa Etabeta” e “Lacumbia Film”, con il sostegno di “Fondazione CRT” e “Nova Coop” e in collaborazione con l’Ufficio della “Garante dei diritti delle persone private della libertà personale” del Comune di Torino.

Il lancio del concorso è accompagnato dall’anteprima regionale del film “Cattività” di Bruno Oliviero (2020, 80’) che racconta l’esperienza unica del teatro in carcere per un gruppo di detenute della sezione femminile della casa circondariale di Vigevano, sottoposte a un regime di “alta sicurezza”: otto donne segnate da esperienze estremamente dure e faticose con le quali lavora da diversi anni, con grande rigore e umanità, il regista teatrale Mimmo Sorrentino che sarà in sala insieme ad Oliviero a presentare il film. A moderare l’incontro sarà Valentina Noya, progettista dell “Associazione Museo Nazionale del Cinema” e direttrice del festival “LiberAzioni”, che sottolinea: “Il progetto ‘LiberAzioni – festival delle arti dentro e fuori’ è nato con l’intento di sollecitare e promuovere la creatività attorno al tema del carcere e della pena e in particolare creare, attraverso laboratori a beneficio delle detenute e dei detenuti del carcere di Torino, eventi culturali, opportunità di incontro, conoscenza e scambio tra chi in carcere vive e il territorio che il carcere ospita. Il progetto si svolge a Torino, ma ha un respiro nazionale e si articola in due concorsi, di cinema e scrittura, quest’ultimo esclusivamente destinato a detenuti delle carceri d’Italia, che avranno la propria restituzione tra fine settembre e la prima metà di ottobre. A livello locale, nel quartiere ‘Le Vallette’ di Torino, abbiamo portato avanti i laboratori artistici esterni e interni al carcere ‘Lorusso e Cutugno’, fino al sopraggiungere della prima ondata pandemica: da allora non essendo stato più possibile avere accesso in carcere, abbiamo convertito le nostre forze in una campagna di raccolta fondi dal marzo del 2020 per aiutare i detenuti in uscita senza casa e senza un supporto relazionale o familiare.” “Il senso del film-documentario ‘Cattività’ – dichiara il regista Bruno Oliviero – si sviluppa seguendo, all’interno delle giornate di uscita che hanno vissuto le detenute grazie allo spettacolo sulla loro infanzia, i dettagli del modo in cui reagiscono di volta in volta a queste ‘giornate particolari’. I loro stupori per l’accoglienza che ricevono, i loro modi per difendersi dalle troppe emozioni, le loro durezze, il rapporto che cresce ad ogni uscita con le loro guardie, il loro essere quasi stordite dal rapporto che instaurano con il pubblico o con le persone che vogliono imparare da loro come fare teatro. La regia è il risultato della scelta di filmare nella loro interezza e lunghezza proprio quelle ‘giornate particolari’ non filmando solo lo spettacolo ma ciò che accade nelle pause, negli interstizi degli messe in scena e delle incombenze carcerarie. Momenti nei quali si registra, man mano che il film va avanti, qualcosa di sempre più doloroso mentre i loro occhi scoprono l’enormità della normalità del mondo fuori”.
Il bando di concorso rimarrà aperto fino al 31 agosto 2021.

Per maggiori informazioni:
liberazioni.torino@gmail.com – https://it-it.facebook.com/liberazionifestival/
https://www.instagram.com/liberazionifestival/

g. m.

Nelle foto
– Mimmo Sorrentino e le detenute del progetto teatrale
– “Cattività”: prove dello spettacolo teatrale

Fondazione CRT: Selezionati i vincitori del bando “Not&Sipari”, che sostiene il settore e il lavoro di artisti e maestranze

 148 produzioni di musica, teatro e danza sono pronte a “tornare in scena” con i contributi, per complessivi 1,2 milioni di euro, assegnati da Fondazione CRT ai vincitori del bando Not&Sipari, dedicato alle rassegne culturali e agli spettacoli dal vivo.

A beneficiare delle risorse sono associazioni non profit, enti locali e istituti didattici di alta formazione, che promuovono sia grandi rassegne sia eventi di rilevanza locale in presenza e online, in considerazione dell’incertezza legata alla pandemia.

Le risorse della Fondazione CRT, che hanno contribuito negli anni ad arricchire capillarmente l’offerta culturale del territorio, diventano ancora più importanti in questa fase: sono un vero e proprio strumento di resilienza e un ‘collante’ per le comunità, ridando ossigeno ai centri di produzione culturale particolarmente colpiti dalla crisi”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

Rimettere in moto la cultura e, in particolare, il segmento dello spettacolo dal vivo, significa far ripartire un settore economico con le sue maestranze e i suoi lavoratori, sostenendo e incoraggiando l’innovazione, l’interdisciplinarietà, l’introduzione di modelli di business sostenibili lungo tutta la filiera”, dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci.

Not&Sipari ha sostenuto fino ad oggi oltre 3.800 iniziative, per un totale di oltre 41 milioni di euro.

Nel Torinese tra i vincitori figurano il Flowers Festival, il Festival Internazionale di Danza Contemporanea Interplay, il festival di circo contemporaneo e comicità Lunathica, il Moncalieri Jazz Festival, il Festival Teatro a pedali di Cumiana.Nel Cuneese si segnalano, in particolare, il Festival Collisioni, la rassegna Musica d’Estate a Fossano e l’Anima Festival; nell’Alessandrino la manifestazione “Orchestra in provincia…e non solo!” e il Festival Echos 2021; nell’Astigiano il progetto “Saltinpiazza” a Viarigi e PATRIC (Polo Astigiano per il Teatro di Ricerca e Innovazione Contemporaneo) che mette in rete le realtà teatrali attive nella ricerca di dinamiche innovative e di coinvolgimento di nuovi pubblici.Nel Biellese Note&Sipari porta in scena il 25esimo festival internazionale di arte e spettacolo di strada “Ratataplan” e “Dal vivo, di nuovo!”; nel Novarese alcuni contributi vanno per la Stagione Teatro Prosa “È ‘na Bellezza”, il Novara Jazz e il Teatro sull’acqua di Arona.Nel Verbano-Cusio-Ossola tra le kermesse sostenute da Fondazione CRT vi sono lo Stresa Festival e la nuova stagione di Tones on the Stones con l’allestimento della Cava Roncino, nuovo “set” della famosa rassegna; nel Vercellese il Festival Jazz:Re:Found, Valsesia Musica e Forever Young dell’Associazione La Musica Ragionata.

In Valle d’Aosta sono assegnatari di contributo, tra gli altri, il Festival Internazionale della Nuova Danza di Aosta e Quarantunesima Estate Musicale di Gressoney.

Le prime anticipazioni del Torino Film Festival edizione 39

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La regista Ildikó Enyedi è la presidente di giuria, l’attrice Emanuela Fanelli la madrina

A Joana Hadjithomas & Khalil Joreige è dedicata una personale completa

Sarà la pluripremiata regista ungherese Ildikó Enyedi a presiedere la Giuria Internazionale del Concorso Lungometraggi e Cortometraggi internazionali che assegnerà i premi principali della manifestazione. La sua grande esperienza, i numerosissimi riconoscimenti ricevuti nel corso della sua lunga carriera e la sua speciale sensibilità artistica la rendono particolarmente adatta a un lavoro prezioso di analisi delle opere dei nuovi talenti scelti dal festival.

 

Ildikó Enyedi esordisce come artista visuale e con il suo primo film, Il mio XX secolo (1989), ha immediatamente conquistato un ruolo di grande rilievo internazionale vincendo il premio Camera D’Or al Festival di Cannes. Il suo cinema straordinario e unico attraversa con libertà e fantasia il confine tra realtà e pensiero offrendo ritratti emozionanti di rara profondità umana. I suoi film hanno partecipato a tutti i festival internazionali vincendo premi importanti e Corpo e anima nel 2017 ha vinto l’Orso d’oro al festival di Berlino ed è stato nominato agli Oscar. Il suo ultimo lavoro La storia di mia moglie, tratto dal romanzo omonimo di Milán Füst (pubblicato in Italia da Adelphi) – una coproduzione internazionale con Léa Seydoux, Gijs Naber, Louis Garrel, Jasmine Trinka e Sergio Rubini – sarà presentato in concorso al prossimo Festival di Cannes.

 

“I festival cinematografici sono imprese complesse – sottolinea Ildikó Enyedi. Ma i buoni festival sono come le persone – hanno una personalità complessa. Puoi rapportarti con loro come con una persona e frequentare un festival diventa un’esperienza unica e personale. Per molto tempo ho guardato da lontano e desiderato incontrare questa persona intrigante, audace e nobile nelle proprie scelte, orgogliosa dei suoi valori e umile nei confronti dei registi – il Torino Film Festival. Caro TFF, sono felice che finalmente possiamo incontrarci! Sono davvero onorata che tu mi abbia affidato l’incarico di presidente di giuria. Prometto di servire al meglio te e i registi concorrenti”.

 

 

Madrina del festival sarà Emanuela Fanelli, attrice e autrice talentuosa e poliedrica. La sua intelligenza, il suo estro e la sua eleganza illumineranno le serate di inaugurazione e chiusura del festival e alcuni momenti speciali.

 

Il percorso di ricerca e di precisa determinazione artistica che Emanuela Fanelli ha costruito con scelte coraggiose è particolarmente in linea con la vocazione indipendente e libera dei film e degli autori della manifestazione torinese. La sua capacità di individuare una linea autoriale e originale in tutti gli ambiti artistici da lei esplorati (cinema, teatro, tv, radio, web) le ha permesso di costruire nel tempo personaggi forti, iconici e complessi capaci di fornire spunti inediti su temi attuali della società contemporanea e sul ruolo dell’artista. Tra i suoi impegni cinematografici recenti spicca il suo ruolo da protagonista in Siccità, l’ultimo film di Paolo Virzì di prossima uscita.

 

“L’ultimo anno e mezzo è stato difficile per tutti, umanamente e professionalmente – sottolinea Emanuela Fanelli. Il cinema, il teatro, lo spettacolo in generale e i lavoratori dello stesso tra i più colpiti e provati sotto tanti aspetti, non ultimo quello psicologico. Sarà probabilmente a causa di un crollo nervoso che il Direttore del Torino Film Festival mi ha scelto come madrina dell’edizione 2021. Io sono molto felice e onorata, gli auguro comunque di rimettersi presto in forma e di tornare il buontempone spensierato di sempre”.

 

 

Il festival dedica una personale completa a Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, la coppia di filmmaker e artisti libanesi che è stata tra i protagonisti della Berlinale 2021 con Memory Box, magnifica composizione di immagini, suoni e parole, capaci di restituire dignità umana alle macerie della guerra civile libanese.

 

Al centro della scena internazionale degli ultimi vent’anni come figure tra le più avanzate nella riflessione sul rapporto tra la Storia collettiva e le storie individuali, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno protagonisti di una personale completa curata da Massimo Causo che, oltre all’anteprima italiana di Memory Box (distribuito da Movies Inspired), proporrà la loro intera opera, dall’esordio di Around the Pink House (1999) a A Perfect Day (2005), Khiam 2000-2007 (2008), Je veux voir (2008) e The Lebanese Rocket Society (2012), oltre all’insieme dei cortometraggi che sono parte integrate del loro cammino. Da sempre portati a attraversare lo spazio fisico e ideale del Libano, facendo delle loro opere un atto di resistenza della memoria contro l’oblio cui sono destinati luoghi, persone ed eventi, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno presenti a Torino per accompagnare la loro personale con una Masterclass.

 

“Come filmmaker e artisti creiamo senza avere necessariamente l’audience in mente – affermano Joana Hadjithomas e Khalil Joreige -, ma creiamo per “l’altro”, con la speranza di un incontro, il desiderio e la necessità di una condivisione poetica e politica, e un interrogarsi comune. Una retrospettiva come quella offerta da Torino è un momento in cui questa condivisione può avvenire a pieno titolo in un territorio di arte e cinema. Non vediamo l’ora!”

 

 

LE BIO

 

Nata a Budapest, Ildikó Enyedi ha iniziato la sua carriera come artista concettuale e multimediale. E’ apparsa sulla scena cinematografica mondiale con il suo film d’esordio, Az én XX. Századom (Il mio XX secolo), che ha vinto la Caméra d’Or a Cannes. Secondo il New York Times, il film è stato uno dei 10 migliori del 1989 e uno dei 12 migliori film ungheresi di tutti i tempi. Il suo secondo lungometraggio, Bűvös vadász (Magic Hunter, 1994), è stato presentato in competizione alla Mostra di Venezia, mentre Simon mágus (Simon, the Magician) ha partecipato in competizione al festival di Locarno nel 1999. Ha lavorato con HBO Europe e ha vinto il premio come miglior regista dell’anno. Nel 2017, il suo film Teströl és lélekröl (Corpo e anima) ha vinto l’Orso d’oro ed è stato nominato per un Oscar come miglior film straniero. Dopo tanti anni di insegnamento all’Università di Cinema e Teatro (SZFE) a Budapest, Ildikó Enyedi ha dato le dimissioni in veemente protesta contro la decisione del governo di Viktor Orbán di piazzare i propri sostenitori nell’università. Ildikó Enyedi è uno dei fondatori dell’European Cross Media Academy e dell’European Film Academy ed è anche membro dell’American Film Academy. Ha ricevuto più di 40 premi nel corso della sua carriera. Il suo ultimo film, The Story of My Wife, una produzione internazionale tra Inforg-M&M Film, Komplizen Film, Pyramide Productions, Palosanto Films, e Rai Cinema, è basato sul romanzo omonimo scritto da Milán Füst (pubblicato in italiano da Adelphi nel 2002) e sarà presentato in competizione a Cannes.

 

Emanuela Fanelli nasce a Roma e inizia la sua carriera a teatro da adolescente. Esordisce al cinema nel 2015 con Non essere cattivo di Claudio Caligari e prosegue recitando in film di Massimiliano Bruno, Laura Morante, Augusto Fornari e Claudio Bonivento. Nel 2016 è protagonista della serie tv Dov’è Mario? con Corrado Guzzanti. Dal 2016 interpreta vari personaggi per il programma radiofonico 610 di Lillo & Greg di Rai Radio 2. Per la tv partecipa con due monologhi a La tv delle ragazze – Gli Stati Generali (2018) e Stati Generali (2020) di Serena Dandini (Rai3). Per Rai2 è tra i protagonisti del programma Battute? (2019) di Giovanni Benincasa e nel 2020 e 2021 collabora – sempre con Benincasa – come conduttrice, attrice e autrice per il programma Una pezza di Lundini con Valerio Lundini. A fine 2019 è protagonista del videoclip Immigrato, brano di Checco Zalone realizzato per l’uscita nelle sale di Tolo Tolo. Partecipa al Festival di Sanremo 2021 in qualità di ospite per la terza serata cover. Ha vinto una serie di riconoscimenti, tra cui la menzione speciale come miglior attrice e come miglior monologo al festival Ciak, si Roma! (in giuria Carlo Verdone, Daniele Luchetti e Lina Wertmüller) e il premio come migliore attrice del 48h Film Project per il suo ruolo nel cortometraggio Un film d’amore.

È tra le protagoniste del nuovo lungometraggio di Paolo Virzì Siccità di prossima uscita, prodotto da Wildside e Vision Distribution.

 

Joana Hadjithomas e Khalil Joreige sono due filmmaker e artisti libanesi che, integrando fotografia, video, performance, installazioni, scultura e cinema, dalla fine degli anni ’90 lavorano all’elaborazione di opere e rappresentazioni in cui riflettono su Storia, vissuti e immaginario del loro paese e dell’umanità travolta dalle guerre. Come filmmaker hanno diretto numerosi film che alternano, e spesso sovrappongono, documentario e finzione, tutti accolti con successo nei principali festival internazionali: all’esordio con Around the Pink House (Al Bayt el Zaher, 1999) sono seguiti The Lost Film (Al Film Al Makfoud, 2003) A Perfect Day (Yawmon Akhar, 2005, Premio FIPRESCI a Locarno), Khiam 2000-2007 (2008), Je veux voir (2008, Official Selection a Cannes), The Lebanese Rocket Society: The Strange Tale of The Lebanese Space Race (2012), ISMYRNA (2016) e il recente Memory Box (2021) in Concorso alla Berlinale. Come artisti, sviluppano ulteriormente i temi della memoria storica e personale e delle sue tracce invisibili nell’esperienza quotidiana, ponendoli al centro di mostre, installazioni e performance come Circle of Confusion (1997), Lasting Images (2003), Wonder Beirut (2009), SCAMS (2014) e Unconformities (2017), che sono state accolte nei principali musei di tutto il mondo. Autori di numerose pubblicazioni, sono spesso invitati a tenere lezioni e performance in istituzioni libanesi e europee. Sono co-fondatori (con Georges Schoucair) della casa di produzione Abbout Productions e membri del Metropolis Art Cinema e della Cinemathèque di Beirut.

 

Stupinigi Sonic Park, sabato arriva Venditti

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi sabato 3 luglio, ore 21 

ANTONELLO VENDITTI

Unplugged Special 2021

STUPINIGI SONIC PARK

 

Stupinigi Sonic Park sarà la prima tappa del tour “Unplugged Special 2021” di Antonello Venditti. Sabato 3 luglio, nello scenografico Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi (Nichelino), Antonello Venditti ripercorrerà in una versione unplugged le sue più importanti canzoni, ripercorrendo il suo straordinario repertorio. Nella sua carriera, l’artista ha emozionato intere generazioni, mettendo in musica i suoi sentimenti e l’amore, tematiche sociali e culturali.

 

Stupinigi Sonic Park è promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano e il patrocinio di Regione Piemonte. Una produzione Reverse Agency. HR Partner: Lavoropiù.

Quest’anno, inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo dei suoi 35 anni di attività e sarà charity partner di Stupinigi Sonic Park. Una significativa collaborazione con una delle realtà più importanti del nostro territorio, la quale da molti anni offre un contributo significativo alla sconfitta del cancro.

Antonello Venditti, Unplugged Special 2021

Biglietti da 40 a 75 euro

 

I biglietti sono in vendita su Ticketone (www.ticketone.it)

 

Info

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino

stupinigisonicpark.com

info@stupinigisonicpark.com

FB: StupinigiSonicPark

IG: stupinigisonicpark

#SonicPark2021#RitornoAllaMusica

 

Il concerto di Antonello Venditti, inizialmente previsto per venerdì 2 luglio allo Stupinigi Sonic Park di Nichelino (TO) è stato posticipato a sabato 3 luglio 2021 per dare a tutti la possibilità di assistere alla partita dei quarti di finale degli Europei, Italia Belgio.

 

I biglietti già acquistati rimangono validi.

Tutte le informazioni sono disponibili su www.friendsandpartners.itstupinigisonicpark.come www.ticketone.it

Marco Masini di scena a Stupinigi Sonic Park

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi Mercoledì 30 giugno, ore 21 

MARCO MASINI

ElettroAcustico 2021

STUPINIGI SONIC PARK

 

Parte dallo scenografico Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi (Nichelino) per Stupinigi Sonic Park il tour di Marco Masini “ElettroAcustico 2021”. Sul palco, mercoledì 30 giugno, con l’artista, Massimiliano Agati (percussioni), Cesare Chiodo (basso e chitarra), Lapo Consortini (chitarra acustica).

«Quanto ci siete mancati… chissà come abbiamo fatto a stare per più di un anno senza di voi – commenta Marco Masini -. È stato come rinchiuderci in prigione, è stato qualcosa di forte, ci è mancato ogni vostro respiro, ogni vostro grido. La condivisione è ciò che noi amiamo di più, la possibilità di condividere l’emozione che abbiamo sempre provato con voi. Finalmente ci hanno dato la possibilità di ricominciare piano piano, con un piccolo step. Ho da subito aderito per portare in giro uno spettacolo finalmente non da solo ma con alcuni dei miei musicisti, Massimiliano Agati, Cesare Chiodo e Lapo Consortini, per fare una prova di riavvicinamento, per riassaporare il gusto di stare insieme che solo l’estate ci può regalare».

Foto Luca Brunetti

L’incredibile sound del Corno d’Africa (1969-1991) per CreativAfrica, festival di cultura africana

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“Somali Disco Fever” Giovedì 1 luglio Bunker, via Niccolò Paganini 0/200, Torino

“Somali Disco Fever” è l’inedito spettacolo del musicteller Federico Sacchi. Un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro e video che farà il suo debutto nazionale giovedì 1 luglio, nel giorno dell’Indipendenza della Somalia, al Bunker di Torino, per il festival CreativAfrica.

Quella della musica somala è una storia incredibile. La musica prodotto in Somalia tra gli anni ’70 e i primi anni ’90 rappresenta infatti una magnifica anomalia. Una commistione di sintetizzatori celestiali, chitarre e bassi funkeggianti, ritmiche in levare vecchie di secoli e voci bollywoodiane senza paragoni. Una musica che prende forma e si sviluppa sotto una dittatura che inizialmente aveva deciso di creare un’identità nazionale puntando tutto sull’alfabetizzazione, la promozione delle arti e l’emancipazione delle donne (le vere protagoniste di questa storia).

Musica come strumento di decolonizzazione dello spirito e della cultura di un paese.
Un patrimonio dell’umanità giunto a noi grazie all’azione eroica della popolazione che sotterrò migliaia di nastri e cassette per salvarli dal fuoco amico di una guerra civile che ha dilaniato il paese per più di vent’anni. Un patrimonio raccolto e conservato negli archivi di radio Hargeisa e divulgato negli ultimi anni grazie all’azione di due visionari discografici/musicologi.

Ore 19

Opening: aperitivo afro-fusion a cura di Jigeenyi con djset DJ’MBO from GAMBIA

Ore 21,30

Spettacolo di Federico Sacchi

Somali Disco Fever – L’incredibile sound del Corno d’Africa (1969-1991)

Il biglietto include Live Set + Spettacolo + tessera ARCI 2021

15 euro (+ diritti di prevendita)

Biglietti in vendita qui: https://tinyurl.com/federico-sacchi

FEDERICO SACCHI, MUSICTELLER

Autore, regista e interprete dalle performance originali. “Le esperienze d’ascolto” sono veri e propri documentari dal vivo che fondono storytelling, musica, teatro e video, in cui Federico Sacchi racconta artisti che il grande pubblico ha dimenticato o mistificato. Tra i suoi lavori: Talk Talk Before the Silence; Gli anni perduti di Nino Ferrer; Inspired by the King – La colonna sonora del sogno di Martin Luther King; Watch Without prejudice vol. 1 – Un videotributo a George Michael.

Ha collaborato con Teatro Stabile Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Torino Film Festival, Circolo dei Lettori e L’Indice dei Libri del Mese. MonfortinJazz Festival, Jazz:Re:Found Festival, Lovers Film Festival, SeeYouSound Music Film Festival.

Luglio, è tempo di Monfilmfest

A luglio ritorna il MonFilmFest e questa volta riparte dal territorio in collaborazione con i Comuni della Valcerrina. Gli organizzatori attiveranno la loro sede e base operativa a Mombello Monferrato mentre per la proiezione dei filmati vincitori ci si sposterà a Villadeati.

È evento legato al territorio e ancor di più oggi che si svolge in una formula non residenziale, on-line, per necessità, causa Covid-19. Quest’anno intendiamo cogliere quegli aspetti che già erano presenti, ma che la storia ha posto al centro del dibattito internazionale: l’Ambiente, il Cambiamento Climatico  condizionano pesantemente il nostro racconto della Terra dove ci sono le nostre origini o dove siamo emigrati, in tutti i suoi aspetti dalla micro alla macro storia, da un punto di vista antropologico e culturale.

  1. Il MonFilmFest

Genesi del nome:

MON, mio, appartiene a chi lo ha creato, a chi lo realizza, a chi vi partecipa come attore e fruitore attivo del progetto; MONdo/ MONferrato, Terra senza frontiere dove le culture si incontrano in una dinamica dialettica e non passiva; terra di storie e di bellezze da Riscoprire e/o Scoprire. FILM, il cuore, ciò che si realizza, il nucleo comune dell’universo mondo CINEMA. FEST, è in prima lettura FESTA, KERMESSE, GIOCO e anche FESTIVAL che dei primi ne è figlio.

Da sempre legato al Monferrato, da varie edizioni ha sede nella sua capitale, Casale Monferrato, fino all’edizione del 2020 organizzata interamente online, a causa dell’insorgere del Covid-19.culturale senza

scopi di lucro

SETTE GIORNI PER UN FILM

È un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Chi può partecipare?

Chiunque sottoponga per la visione alla direzione del festival uno o più film significativi della propria produzione degli ultimi tre anni.

VETRINA

È una ricerca compiuta dallo staff del festival di film ignorati o dimenticati, prodotti negli ultimi due anni, film oltre i generi, formati, caratteristiche, low-budget, no-budget che preservano quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. Il pubblico è il protagonista perché gli è assegnato l’onere e il piacere di votare il miglior film.

I Giochi creati per chi segue il MonFilmFest

I Giochi

Creati per il 2021:

– “CAMERA CON VISTA”

– Racconti

Durante gli anni in presenza:

– “TICKETS FOR MY LIFE”

– IL CHIOSCO

– ATTI RITRATTI

– VIDEOBOX

 

Il MonFilmFest nell’era COVID-19

È un comune sentire di questi tempi che niente sarà più come prima. Nel secondo anno di MonFilmFest nell’era Covid-19 ci siamo preoccupati di ripristinare le ragioni dell’esistenza

del nostro progetto che nasce in alternativa ai festival del cinema come li conosciamo e si presenta essenzialmente come un residenziale per artisti applicato al cinema. Ora, l’anno scorso, abbiamo garantito l’esistenza del festival, con una formula legata alla capacità di “scoprire”, da sempre caratteristica del MonFilmFest. Ci siamo ritrovati a puntare tutte le nostre forze su “Vetrina”, così concepita per esporre/proporre film di ogni genere, formato e preservare quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. “Sono il 18° e sono sul web” così richiamava l’attenzione il nostro manifesto e così è stato:

Quest’anno aggiungiamo uno step in più, che non è il festival in presenza come lo conosciamo, ma ripristina la formula della produzione in sette giorni di un film. Sottolineiamo un aspetto che c’è sempre stato, ma che quest’anno, a distanza, sarà determinante per la riuscita del progetto che è la lealtà, l’autoregolamentazione e la condivisione del lavoro degli autori che parteciperanno.

 

  • SETTE GIORNI PER UN FILM: MonFilmFest è un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in video digitale in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Per il 2021 si articolerà in due proposte, che comunque concentrano la loro attenzione sul territorio:

<<Il Bel Paese, questa terra è la mia terra> → il gioco è riservato a tutti gli autori che nel periodo del festival sono sul territorio italiano.

<<Everywhere, questa terra è la mia terra>> → il gioco è riservato a tutti gli autori che hanno già partecipato a 7 giorni per un film dal 2003 al 2019 che potranno realizzare il loro film ovunque si trovino.

  • VETRINA: presenta un programma di film da proiettare in streaming nella settimana del festival, dopo UNA RICERCA, UN RITROVAMENTO di film che cerchino nuove storie e modi di raccontarle, magari film ignorati o dimenticati, prodotti dopo il 1 gennaio 2018 senza vincoli di contenuto, genere e durata.

I protagonisti dei festival

  1. Prima di tutto e di tutti c’è il territorio, il Monferrato tutto, protagonista assoluto sino al 2019.

Oggi, 2021, il nostro territorio si allarga notevolmente e comprende tutto il territorio nazionale oltre a comprendere i territori oltre confine degli autori MonFilmFest che risiedono all’estero.

Unitamente al territorio, la sua popolazione, che partecipa attivamente. L’essere accoglienti e solidali al progetto è la base di tutto.

  1. Gli spettatori, intesi come coloro che agiscono e vedono: gli spett/attori. Il Festival li chiama all’osservazione critica ed all’azione.
  2. Lo staff e gli autori invitati: una delle peculiarità del MonFilmFest è quella di essere un evento dove gli autori non vengono selezionati, bensì invitati, non esiste per noi un giudizio definitivo su un film o un autore.