SPETTACOLI- Pagina 18

“Lemon Therapy”, l’adolescenza a San Sicario

Sette mesi di interviste e incontri con ragazzi trasformate in una commedia

 

 

Uno spettacolo sull’adolescenza: l’epoca delle passioni tristi, delle non scelte, dove la risposta a tutto è “boh!”, la stagione dove il desiderio è essere contemporaneamente come tutti gli altri e come nessun altro, quella fase precaria dell’esistenza dove l’identità appena abbozzata gioca tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire a essere ciò che si sogna. Il tempo in cui si comincia a scoprire se stessi, a entrare in contatto con la propria sessualità e a sperimentarla. E’ questo “Lemon therapy” di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, uno spettacolo della compagnia modenese Quinta parete in scena giovedì 7 agosto alle 21 al Teatro San Sipario, a San Sicario, frazione di Cesana (10 euro,  biglietti in vendita su www.ticket.it e alla cassa). Rientra nella stagione “Spettacoli di mezza estate… in vetta”,firmata dalla compagnia teatrale torinese Onda Larsen in collaborazione con l’Associazione Non Solo Neve, partner del progetto.

 

Diretto e interpretato da Enrico Lombardi e Alice Melloni, questo è uno spettacolo che nasce da un’indagine durata sette mesi fatta di interviste, incontri e laboratori con ragazzi dagli 11 ai 20 anni, i loro genitori e insegnanti. Un percorso che parte dai ragazzi, dalle scuole, luogo in cui si sente sempre più l’esigenza di affrontare un argomento spinoso come la sessualità e l’affettività in età adolescenziale, non in termini di prevenzione o dal punto di vista tecnico-scientifico ma in termini di relazione ed educazione. Utilizzando lo strumento teatro e mettendo al centro di questi incontri e laboratori il corpo, un corpo che sta cambiando, che pulsa, che chiede e cerca risposte, Enrico Lombardi e Alice Melloni sono riusciti a entrare in contatto con i ragazzi, a esplorare la loro sfera emotiva, aiutandoli ad esprimersi, a raccontare le loro emozioni, per arrivare a comprendere come i tempi sono cambiati, cosa provano oggi, quali sono i loro dubbi, le loro certezze e come vivono la loro sessualità.

 

Ci si è chiesto: esistono nodi intergenerazionali? La prima volta? L’attesa, la tensione, la sperimentazione, la scoperta di sè e dell’incontro con l’altro.  Chi sono? Come mi percepiscono gli altri? Come sono cambiato?

 

Nelle loro mani questo materiale è diventata una commedia in cui P., un trentacinquenne che ha rimosso completamente il ricordo della sua adolescenza, viene aiutato da  V., una psicoterapeuta con una “originale” terapia. Terapia in cui la Dottoressa, con provocatorie richieste, rompe più volte la quarta parete, rendendo il pubblico co-protagosta dello spettacolo che, intercettando le reazioni degli spettatori, si trasforma da una replica all’altra.

 

La scenografia firmata da Rewik Grossi fa emergere  la contrapposizione tipica adolescenziale di ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, una pianta di limoni viva e reale e uno schermo artificiale ne sono i simboli, come a volere riportare sul palco ciò che si scatena all’interno dell’animo di un adolescente: il contrasto tra il fingere di essere invulnerabile e la realtà di essere fragili.

E’ così che ha preso forma “Lemon Therapy”, una commedia leggera ma non superficiale, che non vuole solo far ridere, non pretende di dare risposte, lascia spazio alla riflessione e lancia provocazioni sul tema, senza scimmiottare o prendere in giro il mondo adolescenziale ma cogliendone l’ironia, la crudeltà e la tragicità.

 

Laura Chiatti madrina del Torino Film Festival

Laura Chiatti condurrà le serate di apertura e di chiusura del Torino Fiom Festival nella sua 43esima edizione

Sarà Laura Chiatti a condurre le serate di apertura e chiusura della 43esima edizione del Torino Film Festival, in programma dal 21 al 29 novembre prossimi.

Laura Chiatti, attrice di talento e di grande popolarità,  accompagnerà il pubblico nelle due serate ufficiali del Festival, salendo fin dalla cerimonia di apertura sul palco del teatro Regio di Torino, a fianco del direttore Giulio Base. Si tratta di una presenza luminosa e intensa, a suggello di un’edizione che si preannuncia ricca di emozioni, grandi film da scoprire, visioni inedite e super ospiti internazionali.

Il Tff ha già   annunciato la retrospettiva su Paul Newman cui ha dedicato il manifesto, mentre il programma completo della 43esima edizione sarà presentato in conferenza stampa a Roma, il 7 novembre.

“Ho conosciuto Laura parecchio tempo fa recitando con lei e poi l’ho voluta in un mio progetto, per avere il privilegio di dirigerla –  spiega Giulio Base, Direttore del Torino Film Festival-  mi è  bastato poco per capire che era la numero uno. Quando due anni dopo l’ho vista splendida protagonista in concorso a Cannes nel film “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino, ho capito che era arrivata la sua giusta consacrazione. Da allora ho sempre seguito la sua carriera con stima e affetto. Ritrovarla oggi al Torino Film Festival rappresenta una gioia profonda, come certi incontri che tornano al momento giusto, per chiudere il cerchio e riaprirlo di nuova luce”.

Laura Chiatti è una delle interpreti più riconoscibili del cinema italiano  contemporaneo e ha lavorato con grandi registi quali Paolo Sorrentino, Pupi Avati, Roberto Faenza, Sofia Coppola, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Tornatore, che le hanno affidato ruoli di forte intensità drammatica. È  anche stata scelta da registi come Carlo Vanzina, Luca Lucini, dimostrando una certa versatilità tra cinema d’autore e commedia popolare.

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città  di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Mara   Martellotta

Aperto il Sestriere Film Festival, il cinema a 2035 metri di altitudine

Sabato 2 agosto ha preso avvio il “Sestriere Film Festival”, giunto alla sua quindicesima edizione  a 2035 metri di altitudine, al cinema Fraiteve, la sala cinematografica più alta d’Europa.
Promosso dall’Associazione Montagna Italia e sostenuto dalle autorità locali, il festival si pone come scopo la promozione e la celebrazione della montagna attraverso film, documentari, cortometraggi e fiction. L’avvio riprende una tradizione ormai consolidata: dopo i saluti istituzionali, alle 21,  il concerto della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, un evento voluto dal Museo Nazionale del Cinema e proposto in anteprima assoluta. Verrà  proiettato il film storico “Sul tetto del mondo. Viaggio di S.A.R il Duca degli Abruzzi  al Karakorum”, girato nel 1910 e musicato dal maestro Michel Catania.
Il primo film in concorso si intitola ”Abriendo Camino. Vol II. Groenlandia”, realizzato da Juan Miguel Ponce, racconto di un’emozionante spedizione che ha condotto all’esplorazione delle montagne lungo la costa orientale della Groenlandia.
Domenica 3 agosto sono iniziate alcune passeggiate che  effettuate con l’accompagnamento delle guide di Sestriere, con ritrovo alle ore 9.30 presso l’Ufficio Turistico del Sestriere  in via Pinerolo 7/b. Alle 21 il festival celebrerà una ricorrenza istituzionale, i cento anni dalla morte di Pier Giorgio Frassati con il film “Verso l’alto” di Daniela Gurrieri.

Terziario domenicano e membro della San Vincenzo de’ Paoli, beatificato nel 1990 da Papa Giovanni Paolo II, le sue spoglie riposano dal 26 luglio scorso non più nel Duomo di Torino, ma a Roma, nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva, di fronte al Pantheon.
Il Festival promuove anche un bando cinematografico internazionale aperto a registi e produttori che abbiano dedicato i loro lavori alle “Terre alte del mondo”.
Il 9 agosto ci saranno le premiazioni delle pellicole in concorso, domenica 10 agosto alle 11.30 il rifugio Alpette ospiterà il concerto finale Magic Miles con i musicisti Fabio Brignoli, Francesco Chebat e Stefani Bertoli, che interpreteranno alcuni dei brani più celebri del noto trombettista americano Miles Davis.

Mara Martellotta

 Bardonecchia, linguaggi artistici multidisciplinari con “Narrazioni parallele”

Lunedì 4 agosto, al palazzo delle Feste di Bardonecchia,  si aprirà la prima edizione di una nuova voce nei festival itineranti estivi con “Narrazioni parallele”, un evento innovativo che fonde linguaggi diversi, quali la danza, il circo contemporaneo, le arti visive, la musica e il teatro, su diverse latitudini, tra montagne e città.
Per tre giorni, dal 4 al 6 agosto, il Palazzo delle Feste sarà  il cuore pulsante del Festival. Lunedì 4 agosto alle 21 il festival debutterà con “Virtual Reality”, il nuovo spettacolo dei Dekru, i mimi ucraini eredi spirituali di Marcel Marceau. Con un notevole virtuosismo fisico capace di commuovere, i Dekru esplorano il rapporto tra la componente corporea e quella digitale. Garantito il divertimento, attraverso gag che fanno uso esclusivo del corpo, lo show associerà l’arte del mimo, molto antica, alle nuove espressioni del XXI secolo, quali le storie su Instagram o i balletti su Tik Tok.

Martedì 5 e mercoledì 6 agosto si terrà il debutto nazionale assoluto della celebre compagnia francese Les Farfadais, un valido punto di riferimento nel panorama europeo del nuovo circo. Il loro spettacolo, dal titolo “Envol” accompagna gli spettatori in un universo onirico, rappresentato da un cantiere incompiuto, popolato di creature magiche, misteriosi suoni e giochi di luce. Si prospettano acrobazie spettacolari e invenzioni sceniche straordinarie, che hanno fatto riscuotere a Les Farfadais un successo con oltre 150 repliche in tutta Europa.

‘Narrazioni parallele’ si trasferirà poi a Fenestrelle, dove il 10 agosto la cantautrice Cristina Donà sarà accompagnata dal polistrumentista Saverio Lanza e insieme all’antropologa Elena Dak darà vita alla serata dal titolo “La Musa e l’orizzonte”.

L’11 e il 12 agosto andranno in scena I fantasmi di Fenestrelle e una  lettura inedita tratta dal Macbeth di Shakespeare, che diventerà il monologo “Lady Macbety- God Save the Queen”.

La chiusura del festival avverrà  a Torino e sarà affidata alla Fondazione Merz, con diversi eventi di teatro subacqueo, performance musicali il 19 e 20 settembre prossimi.

Mara Martellotta

50 anni di ‘Stasera che sera’ con Carlo Marrale, Silvia Mezzanotte e tutte le hit dei Matia Bazar

Al via il nuovo tour

Anteprima nazionale a Caramagna Piemonte (CN) il 26 settembre alla Tenuta ‘Lago dei Salici’ che con loro inaugura la nuova ‘Area Concerti’ da 1.200 posti a sedere. Prevendite aperte su www.ticket.it.

Stasera che sera’, il primo, grande successo dei Matia Bazar targato 1975, compie 50 anni. Da allora, di strada continua a macinarne ancora. E per l’occasione diventa un tour celebrativo che prenderà il via, con una gustosa e altrettanto attesa anteprima nazionale, proprio dalla provincia di Cuneo e poi in tutta Italia.

Protagonisti assoluti sul palco Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte pronti a raccontare, tra musica e parole, tutti i più grandi successi nei Matia Bazar.

Una festa in musica – unica data nel Nord Italia – quella che i due noti artisti, ora ex membri della storica band ligure, terranno venerdì 26 settembre alle 21.30 alla Tenuta ‘Lago dei Salici’ di Caramagna Piemonte (CN) fondata nel 1995 e giunta quest’anno al suo 30° compleanno: che, con loro, inaugura la nuova ‘Area Concerti’ destinata ai grandi eventi di musica dal vivo a due passi da Torino, Cuneo e Asti con possibilità di unire alla buona musica anche un’ottima cena seduta.

Uno spazio inedito d’incantevole fascino all’interno di una location mozzafiato con un lago navigabile al centro di un parco verde di ben 12mila metri quadrati fioriti, sentieri per passeggiate e ampio parcheggio.

Un appuntamento e un contesto imperdibili entrambi per celebrare canzoni senza tempo come ‘Vacanze Romane’, ‘Ti Sento’, ‘Solo Tu’, ‘Cavallo Bianco’, ‘Per un’ora d’amore’, ‘Dedicato a Te’, ‘Piccoli Giganti’, ‘Messaggio D’Amore’, ‘C’è tutto un mondo intorno’, ‘Brivido Caldo’ oltre alla pionieristica ‘Stasera che sera’ da cui tutto ebbe inizio.

Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte saranno accompagnati da una band di formidabili musicisti.

Il Tour ‘Stasera…che sera! 50Th Celebration’ è prodotto da ‘Vie Musicali Eood’ in collaborazione con ‘Baldrini Group’.

Carlo Marrale, chitarrista, cofondatore, storica voce maschile dei Matia Bazar dal 1975 al 1994, nonché coautore di tutte le hit più famose, che con loro vinse Sanremo nel 1978 con ‘E dirsi ciao’.

Silvia Mezzanotte, frontwoman per oltre dieci anni dal 1999 al 2016, iconica voce della formazione ligure – unica, al pari di Antonella Ruggiero – ad averli riportati alla vittoria al ‘Festival della Canzone Italiana’ nel 2002 con ‘Messaggio D’Amore’. Brano divenuto a pieno titolo un evergreen dei Matia Bazar con l’altrettanto popolare ‘Brivido Caldo’ che prima, a Sanremo 2000, ne sancì il debutto al microfono come raffinata solista.

Io e Carlo abbiamo vissuto il mondo Matia Bazar in modo parallelo, ma in formazioni diverse. La prima volta che cantammo insieme ci siamo subito riconosciuti, come chi ha già fatto un pezzo di strada mano nella mano. Sono felice di celebrare questo grande capolavoro con lui insieme a tutti gli altri che ha contribuito a scrivere“, afferma entusiasta Silvia Mezzanotte.

Conservo un ricordo nettissimo del momento in cui è nata “Stasera che sera” – racconta Carlo Marrale – Era il tardo pomeriggio del 1° gennaio del ’75. Rientravo dalla festa di Capodanno organizzata con Cassano, Stellita, Antonella Ruggiero e altri amici. Appena arrivato a casa imbracciai la chitarra e, come se l’avessi sempre suonata, mi venne di getto tutta la prima parte…Quella melodia era il regalo che il nuovo anno mi portava. Mancava però uno special che elaborai dopo qualche giorno, in studio di registrazione. Come d’incanto iniziai a cantare le note che sentivo utili a completare la canzone, Aldo Stellita scrisse il testo in breve tempo e il brano era pronto: quasi senza saperlo, gettavamo le basi di una carriera lunghissima e di livello internazionale. Riascoltandola oggi a distanza di 50 anni, mi rendo conto che abbiamo davvero fatto un gran bel lavoro. Per questo motivo insieme a Silvia Mezzanotte, cui mi lega una sintonia artistica e umana uniche, abbiamo scelto di celebrarne i 50 anni: che coincidono con il primo mezzo secolo di vita dei Matia Bazar di cui entrambi abbiamo fatto parte”.

La serata sarà condotta da Maurizio Scandurra, giornalista e opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, pronto a dialogare con la coppia Marrale-Mezzanotte in una scaletta ricca di sorprese insieme a Giovanni Riggio, il Capitano del ‘Lago dei Salici’. “Silvia e Carlo sono due amici. La voce, la chitarra e la firma del mondo Matia Bazar. Cuori autentici, artisti veri, ma soprattutto binomio d’anime pure al centro di uno spettacolo intenso e ritmato”, afferma Scandurra. “Avere con noi due degli storici protagonisti dei Matia Bazar dei tempi migliori è una gioia immensa, per me che sono cresciuto con le loro canzoni. Un modo per ricambiare in una serata-evento tutta l’emozione che continuano a regalare a quanti amano la musica italiana di qualità stimata anche all’estero”, chiosa Giovanni Riggio.

Biglietti in prevendita on line disponibili sino a esaurimento posti sul circuito www.ticket.it all’indirizzo, con possibilità di prenotare anche la cena selezionando l’opzione desiderata in fase di acquisto.

Maggiori informazioni telefonando allo 0172 89236, Whatsapp 392 0653237.
Lo spettacolo si terrà anche in caso di pioggia.

Onda Larsen porta in scena “Il sogno di Bottom”

Dialoghi divertenti e serrati per una riflessione sul mondo del lavoro e sul teatro a San Sicario

Sabato 2 agosto alle 21 al Teatro San Sipario, a San Sicario (Cesana),  Onda Larsen porta in scena  “Il sogno di Bottom”, per la regia di Lia Tomatis che firma anche il testo. Una commedia, proposta per la stagione “Spettacoli di mezza estate… in vetta“, che è  una riflessione sui meccanismi burocratici che regnano sovrani nel mondo del lavoro e ridicolizza quegli aspetti che oggi sono considerati “vantaggiosi” ma che in realtà badano più alla forma che al contenuto: Quincio, il regista della storia che vive ai giorni nostri, per riuscire ad accontentare le richieste di un bando ed ottenere così dei finanziamenti, è costretto a destrutturare tutte le sue idee sull’arte e a presentare un progetto che “artistico” ormai non è più.

Lo spettacolo è uno spin off di uno dei più divertenti personaggi di Shakespeare. Siamo nel 1595, nel bosco di “Sogno di una notte di mezza estate”, Bottom e Quince provano lo spettacolo per il Duca. Finita la prova, Bottom si addormenta e si risveglia quattro secoli dopo davanti a un giovane regista che sta cercando di allestire uno sgangherato progetto teatrale nella speranza di ottenere qualche finanziamento pubblico. Bottom si lascerà coinvolgere con non poche difficoltà e involontariamente metterà a nudo le contraddizioni del nostro presente grazie alla sua semplicità.

I dialoghi serrati e divertenti, i personaggi ben caratterizzati e gli argomenti estremamente attuali sul mondo teatrale ma anche sul mondo del lavoro in generale, sono i punti di forza di questo spettacolo. L’ironia e la satira dominano il testo e ci spingono a riflettere su alcune contraddizioni del nostro presente che forse sono stati assimilate senza che ce ne siamo veramente accorti. “Ci si accontenta in mancanza d’altro e purtroppo ci si abitua” viene detto all’interno della storia. E’ veramente così o si può cambiare qualcosa?

Scritto e diretto da Lia Tomatis.
Con: Riccardo De Leo e Gianluca Guastella.

Note di regia, a cura di Lia Tomatis

Lo spettacolo IL SOGNO DI BOTTOM è scritto mescolando battute di Shakespeare, un linguaggio “Elisabettiano” e un linguaggio moderno, contemporaneo, così come nelle opere di Shakespeare si alternavano realtà e magia, momenti di dramma e di commedia.
È scritto in modo da essere fedele all’ordine cronologico in cui sono state scritte le opere di Shakespeare: Bottom non conosce le parole dei drammi che sono stati scritti dopo “Sogno di una notte di mezza estate”, gli frullano solo nella testa in maniera inconsapevole, mentre conosce “Romeo e Giulietta” che risulta precedente. Le informazioni storiche che passano, anche se solo di sfuggita, tra le parole dei personaggi sono corrette.
Vista la scelta di creare una coerenza filologica drammaturgica, anche per l’impianto scenico e la regia si è scelto una pulizia che ricordasse il teatro elisabettiano.
In scena infatti c’è un solo elemento: un cubo che può viene utilizzato nel finale come veniva utilizzato il balcone nel teatro elisabettiano. Lo spettacolo è pensato per poter essere rappresentato in ogni tipo di luogo, anche in arene a pianta semicircolare. Come nel teatro seicentesco, gli attori possono recitare quasi tra il pubblico e con il pubblico interagiscono e i cambi di scena e di luogo sono segnalati dall’uscita degli attori da una quinta e un rientro in palco da un’altra quinta.
Con una recitazione naturale, informale, che alterna momenti di grande poesia e momenti di comicità e dramma si è cercato di restituire un po’ di quell’anima del teatro elisabettiano in chiave moderna.

Biglietto unico 10 euro. I biglietti sono acquistabili sia in cassa il giorno dell’evento sia sul sito www.ticket.it
Informazioni: info@ondalarsen.org; 3514607575.

Il Cinema San Sipario è in frazione San Sicario Alto C1 3/b, Cesana.

Inizio sempre alle 21.

Daniele Silvestri apre la nuova edizione di “Insieme – il Festival Paideia”

 

Tra gli ospiti festival che si terrà il dal 18 al 20 settembre anche anche Mario Calabresi, Christian Greco, Marina Cuollo, Azzurra Rinaldi e Matteo Saudino

 

Torna a Torino “Insieme – Il Festival di Paideia”, l’appuntamento annuale promosso dalla Fondazione Paideia, da oltre trent’anni attiva al fianco di bambini con disabilità e delle loro famiglie. La terza edizione del festival si svolgerà dal 18 al 20 settembre 2025, con un programma ricco di eventi, testimonianze e momenti di incontro dedicati a tutta la cittadinanza.

Saranno tre giorni di intrattenimento, cultura, riflessione e condivisione che mettono al centro la disabilità, la diversità e la partecipazione. Un’occasione preziosa per dare voce alle famiglie, raccontare esperienze, individuare bisogni e nuove sfide, promuovendo uno sguardo più consapevole e solidale.

Ad aprire il festival, giovedì 18 settembre alle ore 21:00, sarà il concerto acustico di Daniele Silvestri, che si esibirà sul palco del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino con una speciale formazione in trio. I biglietti sono disponibili su Ticketone.it.

A seguire, venerdì 19 e sabato 20 settembre, il teatro accoglierà un fitto calendario di incontri e dialoghi con alcuni ospiti d’eccezione: tra gli altri il direttore editoriale Chora e Will Mario Calabresi, il direttore del Museo Egizio Christian Greco, la scrittrice ed editorialista Marina Cuollo, l’economista Azzurra Rinaldi, il filosofo e insegnante Matteo Saudino, lo psicopedagogista Stefano Rossi, più altri ospiti in via di definizione.

L’evento sarà anche l’occasione per presentare i risultati della nuova indagine Paideia-BVA Doxa sull’impatto della disabilità sul sistema familiare, nata con l’obiettivo di generare nell’opinione pubblica una maggiore consapevolezza rispetto ai bisogni e alle sfide che ogni giorno tante famiglie sono chiamate ad affrontare.

Sabato, per tutta la giornata, Piazza Bodoni si trasformerà in uno spazio a misura di famiglia: laboratori, attività inclusive, giochi e spettacoli aperti a bambini, ragazzi e adulti. Un’occasione per vivere il centro di Torino in modo nuovo, gioioso e accessibile.

“Insieme – Il Festival di Paideia” è un invito aperto a tutti: famiglie, educatori, operatori, insegnanti, amministratori, ma anche semplici cittadini che desiderano contribuire a costruire una società davvero di tutti.

“Insieme – Il Festival di Paideia” è realizzato con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte, con il sostegno di Battaglio Frutta (Sponsor Gold), Gruppo Fenera (Sponsor Silver), e LMA (Sponsor Silver). Food and Beverage Partner: Galup, M** Bun, Molecola, Alberto Marchetti Gelaterie, Acqua Eva. Amici del Festival: Modo Rent, Dierre, Borgione, Sveriges generalkonsulat Torino, Price’s Candles, Decathlon. Un evento organizzato in collaborazione con Idee al lavoro, Produzioni Fuorivia, Culturabile. Per iscrivervi potete mandare una mail a festival.fondazionepaideia.it

 

Lori Barozzino

Metti che le antiche aie diventino teatri

Ritorna a Niella Tanaro “Musica sull’aia”, la rassegna musical-culturale organizzata da “Maestro Società Cooperativa” e da “Pro Niella Tanaro”

Si inizia domenica 3 agosto

Niella Tanaro (Cuneo)

L’edizione di quest’anno sarà la 31^. Organizzata, come sempre, da “Maestro Società Cooperativa” e da “Pro Niella Tanaro Aps”, da domenica 3 agosto ritorna “Musica sull’Aia”, la Rassegna musicale, a carattere culturale, che promuove e diffonde la musica dotta e popolare, portandola direttamente nelle caratteristiche langarole “aie” e nei vecchi “cortili” di Niella Tanaro, ai confini con le colline del Monregalese. Il cammino è lungo, da domenica 3 a martedì 26 agosto, con inizio degli spettacoli sempre alle 21 e sei, in totale, gli eventi programmati.

L’intero programma può essere visionato su www.musicasullaia.it

Il via, si diceva, domenica 3 agosto, , presso “Aia del Castello” (località Borgo). Sul “palco” (si fa per dire) l’Ensemble di voci femminili “Ring Around the Roses” (che nasce in continuità con la lunga storia artistica del “Ring Around Quartet”, per affrontare il repertorio medievale e rinascimentale a voci pari) con lo spettacolo inaugurale “Rosa fragrans”. La direzione musicale è di Vera Marenco.

Giovedì 7 agosto, sarà l’“Aia Beccaria”(località Poggio) ad animarsi con “Oiseaux de passage”, omaggio a Georges Brassens con le sue canzoni tradotte da Fausto Amodei ( il “Brassens sotto la Mole”, padre ispiratore di molti cantautori italiani). Il concerto fa da corona ad un recente omonimo lavoro discografico (“Nota editore”), presentato in anteprima al torinese “Folk Club” nell’aprile 2023 e segna il sodalizio tra il cantautore scrittore e musicista Carlo Pestelli ed il contrabbassista Federico Bagnasco, origini torinesi il primo e genovesi il secondo.

Da non perdere, giovedì 14 agosto, presso “Aia della Cascina Berzide” (località Berzide) “Flow” con Sonia Spinello ed Eugenia Canale. Nata dall’incontro fra la cantante pavese e la pianista novarese, l’esibizione “rappresenta un flusso continuo di suono che sfida le convenzioni e celebra la bellezza dell’improvvisazione”. In questo progetto, fra l’altro, vengono usati strumenti costruiti con materiali di riciclo cui viene data una seconda vita. “Musicisti, pubblico e ambiente si fondono per dare vita ad un suono unico e irripetibile”.

Con il quarto appuntamento, si arriva a domenica 17 agosto, sempre presso “Aia della Cascina Berzide”, dove Luca Falomi(chitarre), Alessandro Turchet (contrabbasso), Max Trabucco (batteria e percussioni), “special guest” Daniele Di Bonaventura(bandoneon) presentano “Naviganti e sognatori”, un disco “che trasporta l’ascoltatore in un viaggio immaginifico dove si sogna e ci si emoziona grazie ad un sound magistrale che darà gioia ai più fini palati audiofili”.

E, quasi in dirittura d’arrivo, giovedì 21 agosto, presso “Aia Borio/Camilla” (località Sant’Anna), è in programma “In fabula” con l’“Oscar del Barba-Ox Trio” composto da Oscar del Barba (pianoforte e composizione), Giacomo Papetti (contrabbasso), Andrea Ruggeri (batteria). La composizione segna un nuovo progetto del trio, ispirato al linguaggio immaginifico delle “Favole” di Esopo e agli archetipi che rappresentano. Jazz, classica e rock sono i riferimenti stilistici primari dei musicisti, ma in questo caso anche la musica popolare e per l’infanzia.

Gran finale, martedì 26 agosto, sempre presso “Aia Borio/Camilla” (località Sant’Anna) con Carlo Aonzo (mandolino) e Luca Zanetti(fisarmonica) in “Tra il classico e il profano – Storie di Famiglia”. Mandolinista di raffinata bravura, concertista e docente al “Conservatorio” di Bari, il savonese Aonzo collabora con tutte le principali orchestre mandolinistiche internazionali. Appassionato ricercatore, nel 2006 fonda e dirige l’“Accademia Internazionale Italiana di Mandolino” e cura la rassegna “Mandolini in Mostra” presso “Cremona Musica Exhibitions & Festival”. Tra le sue collaborazioni più recenti, quella con il leggendario pianista Bruno Canino, con il quale ha appena pubblicato un album incentrato sulle composizioni originali per mandolino e pianoforte di Ludwig van Beethoven.

Concertista di livello internazionale, anche il fisarmonicista e compositore torinese Luca Zanetti. Quanto mai ricco il suo palmarès: negli ultimi anni ha ricevuto l’onorificenza di “fisarmonicista” dell’Associazione “Piemontesi nel Mondo” e la “Stella C.E.A.”della “Comunità Europea” dal “Museo della fisarmonica” di Recoaro Terme. E’ stato anche premiato, sempre a Recoaro Terme, al “Museo internazionale delle impronte dei grandi fisarmonicisti” (fondato per volontà dei maestri Bio Boccosi, Gervasio Marcosignori ed Elio Bertolini) con il “Calco in oro” della sua mano destra.

Per ulteriori info sul programma nel dettaglio: tel. 347/3810902 (Emanuele Rovella) o www.musicasullaia.it . Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

g.m.

Nelle foto: “Musica sull’Aia” immagine di repertorio e Carlo Aonzo

Trifole. Le radici dimenticate: Cinema nel Parco del Castello di Miradolo

“Occit’amo”. Cinque vallate in festa

Entra nel vivo il Festival che abbraccia le valli del Cuneese, dalla Valle Stura alla Pianura del Saluzzese, diretto da Sergio Berardo

Da venerdì 1° a martedì 12 agosto

Piasco (Cuneo)

In attesa dell’“Uvernada” (“Invernata” o “Inverno”, anticipata dai grandi eventi autunnali delle “genti occitane”, all’orizzonte le veglie e i focolari del “Nové occitano”, la vigilia del Natale), i mesi di luglio e agosto rappresentano il cuore pulsante “a mille” di “Occit’amo”, il Festival, nato nel 2015 all’interno del Progetto di “Monviso Terres” a cura di Sergio Berardo, leader dei “Lou Dalfin”, che “abbraccia” cinque Vallate del Cuneese con un ricco calendario di concerti e proposte culturali “volte ad affermare la tradizione locale e a rivelarla al mondo, grazie alla sinergia con realtà del panorama nazionale ed internazionale”.

Basti osservare l’agenda degli eventi in programma nella prima decina di giorni del prossimo mese di agosto. Da venerdì 1° a martedì 12 agosto, non c’è che l’imbarazzo della scelta. L’intero programma su www.occitamo.it

Spiega Sergio Berardo, direttore artistico del Festival: “Gli appuntamenti di inizio agosto del calendario di ‘Occit’amo’ danno spazio a diverse forme espressive e, ancora una volta, alla musica e alla tradizione di tanti territori, offrendo esperienze diverse ma ugualmente arricchenti. In primis, l’incontro della musica occitana con l’elettronica, una scommessa iniziata con Madaski (co-leader storico di ‘Africa Unite’) ed oggi arricchita dai ‘Lindal’ e dai giovani ‘Lou Pitakass’, in formazione ‘loop’, in una location speciale ed inedita per il nostro Festival. Poi l’incredibile catalano Sergi Llena che ci incanterà prima sulle sponde del piccolo ‘lago verde’ appartato fra le montagne della Val Vermenagna per poi farci ballare in piazza in Val Maira a Canosio, anticipato dalle danze tradizionali con Daniela Mandrile. Ci penserà poi il ‘Trio dell’appennino’ a ricordarci che la musica oltrepassa ogni frontiera, portando a Barge canti e brani provenienti dal grande territorio di crocevia che divide quattro regioni italiane. Infine, il tradizionale gran ‘ballo occitano’ guidato dalla maestra Daniela Mandrile ed il folk rock intimo ed accogliente dei ‘Bistrò Dalfin’ chiuderanno una nuova settimana di festival”.

Si parte, dunque venerdì 1° agostoalle 21, a Piasco, in piazza Biandrate, con la “Notte elettro folk” che vedrà esibirsi il “Gran Bal Dub” costituito, tra gli altri, da Sergio Berardo e Madaski, i “Lindal” e i “Lou Pop Pitakass”. Una serata, davvero unica, da non perdere per un pubblico giovane, ma non solo, che guarda all’innovazione della musica occitana.

La conclusione della prima settimana agostana sarà affidata alla cultura e alla memoria con la possibilità di visitare, da giovedì 7 a martedì 12 agosto, presso il “Santuario” di Castelmagno, la mostra “La montagna custode di legami” che, attraverso i dipinti di Ivan Pellizzari e le fotografie di Dario Gribaudo, vuole ricordare Samuele, il “piccolo camoscio” della Valle Grana, uno dei cinque giovanissimi “ragazzi delle stelle” vittime del tragico incidente provocato dalla caduta del “Land Rover”, su cui viaggiavano, nella scarpata del monte “Crocette” a Castelmagno, proprio mentre si recavano ad assistere al fenomeno delle “stelle cadenti”, nella notte del 12 agosto 2020.

Eventi studiati con la massima attenzione e con la ferma volontà di raccontare a voce e in musica storie e tradizioni in cui si rispecchiano vite che fanno corpo unico, che fanno “roccia” con un vasto territorio che va dalle Valli Varaita e Grana fino alla Pianura del Saluzzese.

Eventi cui altri s’aggiungono e che, ricordandoli in estrema sintesi, si alterneranno nel bel mezzo del calendario di “Occit’amo”.

Sabato 2 agostoalle 12, arriverà ad esempio al “lago Terrasole” di Limone Piemonte , lo spettacolo “folk catalano” delle cornamuse di Graus Sergi Llena Mur, accompagnato da fisarmonica-chitarra e contrabbasso, con replica nel pomeriggio di domenica 3 agosto a Canosio; giovedì 7 agosto , alle 21,30, all’ex stazione di Barge , il “Trio dell’appennino” presenterà mazurche, valzer, ballate e alessandrine dalle terre tra Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia; infine sabato 9 agosto , dalle 17, nella piazza del Municipio di Brondello , ci sarà il “Gran Ballo” con le “danze occitane” di Daniela Mandrile e, alla sera, per chiudere in bellezza, è in programma il concerto dei “Bistrò Dalfin”, formazione più intima del noto gruppo “Lou Dalfin” . Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.

Per info più dettagliate sul programma: www.occitamo.it

g.m.

Nelle foto: Sergio Berardo e Madaski ne “Il Gran Bal Dub”; “Il Trio dell’appennino”; la maestra Daniela Mandrile