SPETTACOLI- Pagina 173

Nuova struttura didattica per la scuola Sergio Tofano

La Scuola di Teatro Sergio Tofano, di nota tradizione torinese, presenta una rinnovata struttura didattica a partire dall’anno accademico 2021/22

 

Nuove e rinnovate offerte didattiche si presentano a partire dall’anno accademico 2021/22 nella scuola torinese di teatro Sergio Tofano, che fa parte del progetto formativo della Compagnia della Parola onlus, diretta dal regista Luca Lazzareschi.

La Compagnia della Parola rappresenta un ente di cui la Scuola di teatro Sergio Tofano costituisce un progetto integrante dal 2011, finanziato da questa stessa formazione culturale. La scuola persegue l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del teatro, attraverso la disciplina interiore e comportamentale e ancheattraverso un ricco bagaglio di tecniche espressive e strumenti culturali orientati alla formazione critica. Due i suoi principali ambiti didattici, un percorso accademico, articolato in tre anni, di cui i primi due propedeutici e il terzo di pratico, e un percorso ordinario. Il percorso accademico consiste in un vero e proprio corso di perfezionamento,  che conduce a una verifica pubblica. L’accesso a questo terzo anno avviene subordinatamente al rilascio di un diploma conseguito al termine del secondo anno propedeutico.

Le attività della scuola di teatro Sergio Tofano si svolgono nella sede di via San Pio V 33, di fronte al parco del Valentino. Le attività didattiche annuali hanno luogo lungo l’arco di nove mesi, articolati in tre trimestri, al termine di ciascuno dei quali è previsto un momento di valutazione della preparazione raggiunta dall’allievo /a da parte del collegio degli insegnanti.

L’attività formativa è completata da corsi di formazione teatrali rivolti a ragazzi suddivisi in due fasce di età,  dai 5 ai 10 anni e dagli 11 ai 15. È  anche presente un percorso ordinario di formazione teatrale, aperto a tutti e della durata triennale, cui fa seguito un ulteriore anno di approfondimento e perfezionamento, capaci di consentire un approccio alle arti sceniche per chi desideri un approccio culturale, senza rinunciare ai propri impegni di studio e lavoro.

Il corpo docente della scuola è costituito da professionisti specializzati nelle proprie aree didattiche, cui sono affidati i diversi ambiti disciplinari: Roberto Alpi, Roberta Bacciolo, Gisella Bein, Antonio Bertusi,  Luciano Cravino, Paola D’Arienzo, Roberta Fornier, Alberto Gozzi, Luca Lazzareschi, Simona Nasi, Fabrizio Portalupi, Lino Spadaro e Luisa Trompetto, cui si aggiungono diversi collaboratori, tra cui anche Eugenio Allegri, Sergio Ariotti, Laura Marinoni, Isabella Lagattolla, Paolo Musio, Paola Roman, Daniele Salvo, Simone Toni, Beppe Tosco.

Luca Lazzareschi, direttore della scuola di Teatro Sergio Tofano, è reduce dalle fatiche dello spettacolo andato in scena dall’ 8al 10 luglio scorso al Festival di Spoleto e intitolato “Dante Alighieri. Inferno: la prima giornata”, in cui, nel ruolo di Dante, hainterpretato sette canti della Divina Commedia, insieme a Massimo De Francovich, affiancato da Manuela Mandracchia e Fausto Cabra, per la regia di Piero Maccarinelli.

Mara Martellotta 

La segreteria della scuola, che ha sede in via San Pio V 33, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20.

Tel 011/884679

Informazioni: info@scuolateatrosergiotofano.it

Lavori in Corto. Restiamo umani Tre serate di proiezioni e premiazione finale

12, 13 e 14 luglio – Torino

(Comala, Cascina Roccafranca, Arena Monterosa)

Accesso libero

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di proporre una maratona di tre serate consecutive di proiezioni, dal 12 al 14 luglio in tre diverse location a Torino, per presentare i film e i giovani autori under 35 che hanno partecipato al concorso cinematografico nazionale Lavori in corto. Restiamo umani, dedicato a opere cinematografiche che ragionano sulle tematiche dei diritti umani, e che sono state selezionate da una giuria di esperti per concorrere alla vincita dei tre premi in palio.

“Sono stati oltre un centinaio – commenta il presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, Vittorio Sclaverani– i lavori che abbiamo ricevuto allo scadere del bando a metà giugno. Davvero tantissime opere, e molto interessanti, di autrici e autori under 35 da tutt’Italia che hanno declinato con la loro sensibilità la molteplicità delle tematiche legate ai diritti umani attraverso il linguaggio audiovisivo. Siamo felici e soddisfatti di quest’ampia risposta su un tema sempre attuale quanto urgente e confesso che l’alta qualità dei lavori ha reso non facile, con il nostro staff di selezione composto da Daria Basso, Valentina Noya, Giorgio Bono, Stefano Darchino e Marco Sandrone, la scelta di selezionare 5 lavori fuori concorso e 7 in concorso.”

“Aprire uno sguardo – dichiara il coordinatore e responsabile della selezione del concorso, Marco Sandrone – su quelle realtà umane e sociali che vengono sistematicamente omesse da qualsiasi racconto è stata la sfida lanciata ai giovani autori con il tema di quest’anno, una necessità già inderogabile resa ancora più urgente dalla straordinarietà dell’attuale periodo storico. Dai campi profughi palestinesi in Libano (Zaytun – Fuori campo, Assomoud House of the resilient children) ai centri per la difesa dei diritti delle donne in Messico (En camino – Messico, machismo e nuvole), passando per la rotta balcanica dei migranti (Umar) e per la devastazione della Valle Roja (Source), l’invito a restare umani assume sempre un significato attivo, un incitamento alla solidarietà concreta come autentica espressione di umanità e di libertà. Libertà di amare (Libertà), di conquistare la propria indipendenza (Diciotto), di vivere la propria vita con dignità. Attraverso gli occhi dei nostri giovani autori, il programma di questa ottava edizione si propone di restituire uno sguardo ampio sul presente, sul tema dei diritti e del sostegno reciproco. Una finestra sulla realtà che forse, aperta dai ragazzi di oggi, potrà mostrarci anche un pezzetto del domani.”

La maratona di proiezioni inizia lunedì 12 luglio alle 21.30 presso Comala (C.so Ferrucci 65/A), uno di centri del protagonismo giovanile più vitali della città, che ospita la proiezione dei cinque film fuori concorso e l’introduzione di Mauro Carazzato del Gruppo Emergency Torino.

Si prosegue martedì 13 luglio alle 21.15 nell’ampio cortile della casa di quartiere Cascina Roccafranca (Via Rubino 45) con la prima serata di proiezioni dei film in concorso. Infine, mercoledì 14 luglio alle 21.30 si conclude il ciclo all’Arena Monterosa (Via Brandizzo 65) con il secondo slot di film in concorso e la premiazione finale.

Ogni appuntamento è arricchito da brevi pillole video dedicate ai diritti curate da Amnesty International Piemonte e Valle d’Aosta.

Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti nel rispetto delle norme anti Covid-19.

 

La giuria di Lavori in Corto è composta dal Presidente Stefano Francia di Celle, storico del cinema e Direttore del Torino Film Festival, Maria Elena Delia, amica e collaboratrice di Vittorio Arrigoni, a cui è dedicato il concorso quest’anno, in rappresentanza della Fondazione Vik Utopia Onlus, Marcella Filippa, Direttrice della Fondazione Vera Nocentini, Carmen Riccato, Direttrice del Disability Film Festival, Paola Ramello di Amnesty International Italia, Halah Mohammed Mohsen, giornalista e attivista per i diritti umani yemenita, Barbara Sassano, formatrice della Fondazione Montessori Italia e da Vittorio Canavese, socio dell’AMNC e consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Formatori.

Tre sono i premi in palio:

>il Primo Premio Armando Ceste con un valore di 1.000 Euro, offerto da Nova Coop, la cooperativa della grande distribuzione
>il
Gran Premio della Giuria, dedicato quest’anno a Vittorio Arrigoni, con un valore di 600 Euro

>il Premio assegnato dalla Fondazione Montessori Italia al miglior film che tratterà i diritti dell’infanzia, con un valore di 600 Euro

 

 

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema e Lavori in Corto da sempre operano portando avanti un’idea di rete, più che mai necessaria rispetto al presente che stiamo vivendo; per l’ottava edizione il mosaico delle realtà socio-culturali che hanno aderito al progetto è davvero molto ampio. Particolarmente significativo è il sostegno da parte della Fondazione Vittorio Arrigoni Vik Utopia Onlus presieduta da Egidia Beretta. Anche Film Commission Torino Piemonte riconferma per l’edizione 2021 la sua collaborazione, rendendosi disponibile a supportare l’iniziativa a tre diversi livelli: offrendo la promozione del concorso sui propri canali di comunicazione, presentando ai professionisti piemontesi (in primis alle società di produzione iscritte alla Production Guide del sito www.fctp.it) i progetti finalisti e, infine, organizzando un workshop di presentazione dei propri servizi e dei propri bandi rivolto ai partecipanti di Lavori in Corto. Una giuria composta dai redattori del quotidiano indipendente online eHabitat assegnerà una menzione speciale al miglior film che tratta le tematiche ambientali.

 

Restiamo Umani, sottotitolo di questa ottava edizione di Lavori in corto, è dedicato all’attivista per i diritti umani e reporter Vittorio Arrigoni, a dieci anni dalla sua scomparsa, per ricordare l’adagio con il quale Arrigoni concludeva i suoi articoli dalla Palestina.

 

 

Per maggiori informazioni

amnc.itlavorincorto@gmail.com

www.facebook.com/lavorincorto

instagram.com/lavorincorto

Rock Jazz e dintorni Zucchero in versione “unplugged” e il pianoforte di Brad Mehldau

Gli appuntamenti musicali della settimana

Lunedì. Al “Stupinigi Sonic Park” si esibisce Fabrizio Moro.  A Collegno per “Flowers”  è di scena Giovanni Lindo Ferretti.

Martedì. All ‘OffTopic si esibisce Cecilia e Esseho. A “Flowers” è di scena Dardust.  A Stupinigi suonano i Calibro 35. Alle OGR si esibisce Gold Mass.

Mercoledì. Per “Stupinigi Sonic Park” suona il quartetto di Robben Ford e Bill Evans. Gianna Nannini canta all’Anfiteatro di Cervere mentre Zucchero in versione “unplugged” suona ad Alba per “Collisioni”. Max Gazzè si esibisce per “Flowers”. Il violoncellista Redi Hasa è di scena con il suo quartetto sulla terrazza della biblioteca Archimede a Settimo.

Giovedì. Allo Spazio 211 si esibisce il liutista Jozef Van Wissem. A “Flowers” è di scena La Rappresentante di Lista. Primo di tre concerti consecutivi per Max Pezzali a “Flowers”. A Biella debutto del “Reload Sound Festival” con Nervi, La Municipàl e Beatrice Antonini.

Venerdì. Allo Spazio 211 sono di scena gli Assalti Frontali. A “Flowers” è di scena Vasco Brondi. Al Maggiore di Verbania, Elio rende omaggio a Enzo Jannacci con “Ci vuole orecchio”.

Ad Alba per “Collisioni” concerto di Paolo Conte. Alla Tesoriera si esibisce Chadia Rodriguez.

Sabato. Allo Spazio 211 suonano Conny Ochs, Not Moving Ltd, Soab, Lu Silver String. Per “Collisioni” serata rap con Ernia, Rkomi e Ariete. Per “Flowers” suonano i Subsonica. All’Anfiteatro Le Vallere di Moncalieri si esibiscono i Lastanzadigreta.  A Bra sono di scena ì Generic Animal.  A Cantarana suona il Folksinger James Maddock.

Domenica. Per “Flowers” si esibisce Lo Stato Sociale. Al lago di Goillet in Val D’Aosta per “Musicastelle” è di scena Willie Peyote.  Chiusura di “Collisioni” con la voce di Fiorella Mannoia. Per “Monfortinjazz” suona il trio del pianista Brad Mehldau. Allo Spazio 211 si esibiscono i Gazebo Penguins.

 

Pier Luigi Fuggetta

TorinoFilmLab MNC: premiati 4 film con i fondi per la coproduzione e distribuzione

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Tra le attività del TorinoFilmLab – laboratorio del Museo Nazionale del Cinema che offre formazione per professionisti del cinema e supporto allo sviluppo di film e serie tv – non mancano le opportunità di finanziamento a sostegno di coproduzioni e distribuzione internazionali attraverso i TFL FUNDS: 

nel 2021 sono stati scelti quattro film che riceveranno in tutto 185.000 euro, elargiti grazie al contributo di Creative Europe – MEDIA sub-programme support to International Co-production Funds.

TRE i premi a sostegno della distribuzione (ognuno da 45.000 euro) assegnati a WHETHER THE WEATHER IS FINE, opera prima del regista filippino Carlo Francisco Manatad che sarà presentato in anteprima a Locarno il prossimo agosto in Concorso Cineasti del presente e che ha partecipato al programma TFL FeatureLab 2017 aggiudicandosi già il TFL Co-Production Award 2017 (50.000 €); il documentario BASTARD. THE LEGACY OF A CRIMINAL di Pepe Rovano prodotto tra Italia (la casa di produzione torinese Stefilm)Cile e Svezia; e DAUGHTER OF RAGE di Laura Baumeister, regista e sociologa che si è già distinta in numerosi festival con i suoi precedenti corti, e prima donna nicaraguense a girare un lungometraggio nel suo paese.

Mentre il fondo per la coproduzione (50.000 euro) è stato assegnato a PUÁN, lungometraggio co-diretto dagli argentini María Alché and Benjamin Naishtat, reso possibile grazie a una rete di produttori partner da Argentina, Italia (la romana Kino Produzioni), Germania e Bolivia.

Parole e musica per Giorgio Strehler e Vivaldi vs Piazzolla al ritmo delle Stagioni, nel Cortile di Palazzo Arsenale

Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura. Programma da sabato 10 a lunedì 12 luglio, in via dell’Arsenale 22

Il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura ci ha permesso di scoprire una meraviglia in centro città, il Cortile di Palazzo Arsenale e di riassaporare, finalmente, la musica dal vivo, in una platea all’aperto di 1000 posti in totale sicurezza.

Il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura ci ha permesso di scoprire una meraviglia in centro città, il Cortile di Palazzo Arsenale e di riassaporare, finalmente, la musica dal vivo, in una platea all’aperto di 1000 posti in totale sicurezza.

Dopo Madama Butterfly, continua la programmazione del
Regio Opera Festival

Proseguono gli appuntamenti gratuiti per offrire musica alla città e per condividere il lavoro dei nostri artisti. Il Regio propone la seconda prova musicale aperta a ingresso gratuito, che avrà luogo – in completa sicurezza –, nella Galleria Tamagno del Teatro Regio. Sabato 10 luglio dalle ore 16.30 alle 18.30 il Coro del Teatro Regio, istruito da Andrea Secchi, proverà il Concerto di mezza estate (in programma il 30 luglio) e l’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (in programma il 7, 10 e 12 agosto).

Sabato 10 luglio ore 21 Concerto Le 8 Stagioni. L’Orchestra d’Archi Teatro Regio Torino, con Sergey Galaktionov maestro concertatore e violino solista, propone un accostamento di grande successo delle Stagioni di Vivaldi con le Estaciones porteñas di Piazzolla. Di Antonio Vivaldi verranno eseguiti i quattro concerti per violino e orchestra tratti dall’op. 3, le celeberrime Quattro stagioni, capolavoro del barocco musicale italiano.

In alternanza si potranno ascoltare le Cuatro estaciones porteñas composte da Astor Piazzolla tra il 1964 e il 1970. Da Venezia a Buenos Aires il passo è, musicalmente, breve; sin dal titolo, il lavoro di Piazzolla richiama le Quattro stagioni di Vivaldi, che allora come oggi erano estremamente popolari, in Argentina come in Italia. Le Estaciones porteñas, composte per quintetto di bandoneón, violino, pianoforte, chitarra elettrica e basso, furono presto arrangiate per orchestra; ognuna di esse si svolge in un unico movimento che possiede tuttavia la stessa ricchezza di idee dei modelli vivaldiani. In collaborazione con Piemonte dal Vivo.

Nella foto: L’Orchestra d’Archi Teatro Regio Torino  © Teatro Regio Torino
Lunedì 12 luglio ore 21 Strehler 100. Parole e musica per Giorgio Strehler. Un concerto-spettacolo dedicato al grande regista che ha rivoluzionato il teatro di prosa e l’opera: un omaggio, a cent’anni dalla nascita (1921-1997), che ripercorre la sua vita e la sua poetica attraverso scritti autografi e brani teatrali. Con la partecipazione straordinaria delle attrici Marta Comerio, Margherita Di Rauso, Andrea Jonasson e Pamela Villoresi e con il Quartetto del Teatro Regio di Torino accompagnato al pianoforte da Carlo Caputo. La regia è di Lluís Pasqual. Tommaso Rossi Trak è regista collaboratore. Il concerto-spettacolo è una produzione Spoleto Festival dei Due Mondi in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Teatro Regio Torino, ed è realizzato grazie alla collaborazione di Piemonte dal Vivo.

«Sentiremo i suoi pensieri – commenta il regista Lluís Pasqual – e i suoi sentimenti attraverso voci da lui amate e brani di musica che facevano parte del suo respiro». In scena, Marta Comerio e Margherita Di Rauso, che fecero il loro debutto proprio alla corte di Strehler, Andrea Jonasson, moglie del Maestro e protagonista di molti dei suoi spettacoli – da Come tu mi vuoi a L’anima buona di Sezuan – e Pamela Villoresi, che a soli 18 anni approdò al Piccolo Teatro di Milano diretto da Strehler, interpretano alcuni degli scritti più significativi indirizzati dal Maestro alle sue attrici. «Si dice che Strehler, non abbia lasciato allievi, che non abbia trasmesso i suoi “segreti” ad altri. «Venite alle prove e rubate» diceva – aggiunge Pasqual – Tutti noi abbiamo ereditato non solo un modo di fare teatro, ma anche un modo di andare a teatro e di essere spettatore: Strehler con Paolo Grassi, Nina Vinchi, Giovanni Soresi, Rosanna Purchia e con tanti altri, ha fatto nascere nel cittadino il bisogno di esigere dal teatro qualcosa in più al di là dell’esperienza estetica».

A sottolineare le parole, le musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Fiorenzo Carpi e Franz Schubert eseguite dal Quartetto del Teatro Regio di Torino: Stefano Vagnarelli e Marco Polidori violini, Alessandro Cipolletta viola, Relja Lukic violoncello, con Carlo Caputo al pianoforte. Il programma prevede musiche sognanti e soavi di Wolfgang Amadeus Mozart: la Serenata in sol maggiore Eine kleine Nachtmusik, Soave sia il vento da Così fan tutte, le Ouverture da La nozze di Figaro e Don Giovanni e l’Adagio in do minore da K 546; di Fiorenzo Carpi (Suite di brani dalla Trilogia della villeggiatura e altri spettacoli) e di Franz Schubert: Quartettsatz in do minore e Trio in mi bemolle maggiore per violino, violoncello e pianoforte (Notturno).

I prossimi appuntamenti con il Regio Opera Festival

Sabato 17 luglio alle ore 21 (replica il 20 luglio ore 21) La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi, la “prima opera buffa” della storia che racconta del riscatto di una donna, capace di ribaltare la sua condizione con astuzia e determinazione.
Sabato 24 luglio alle ore 21 (con replica il 27 luglio ore 21) Pimpinone ovvero le nozze infelici di Georg Philipp Telemann, un piccolo capolavoro da scoprire, tra commedia dell’arte e opera buffa.

Il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura, che si svolge presso la sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, è realizzato dal Teatro Regio Torino con il patrocinio del Ministero della Difesa e del Ministero della Cultura, grazie al Main Partner Camera di commercio di Torino, in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, con il contributo di Reply, di Federfarma Torino con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino e Farma Cares, e di Sipal.

BIGLIETTERIA
La Biglietteria è aperta dal lunedì al sabato ore 10-14 presso l’Info-Point di piazza Castello 215 (Ingresso Uffici) e un’ora prima degli spettacoli al Cortile di Palazzo Arsenale (via dell’Arsenale 22): acquisti esclusivamente con carta di credito, bancomat e Satispay.
Biglietti e Festival Card in vendita anche online su www.teatroregio.torino.it, su www.vivaticket.it e presso i Punti Vivaticket (v. elenco qui).

BIGLIETTI
Biglietti per il concerto “Le 8 Stagioni” e per il concerto-spettacolo “Strehler 100”: € 1015 a seconda del settore
Under 30: € 8 12 a seconda del settore

FESTIVAL CARD
Festival Card Giovani (under 30) 10 biglietti: € 100.
Festival Card 10 biglietti: € 200
Festival Card 6 biglietti: € 120

INFORMAZIONI
Info-Point:
ore 10-14 dal lunedì al venerdì presso l’Ingresso Uffici del Teatro Regio (piazza Castello 215), per informazioni e assistenza al pubblico; info@teatroregio.torino.it. Lo stesso servizio è attivo un’ora prima degli spettacoli al Cortile di Palazzo Arsenale (via dell’Arsenale 22).

Info-Tel. 011.8815.241: ore 10-18 dal lunedì al venerdì 10-18; sabato 10-13.
biglietteria@teatroregio.torino.it.

REGIO OPERA CAFÉ
All’interno del Cortile di Palazzo Arsenale, il Regio Opera Café vi aspetta a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

Per tutte le informazioni: www.teatroregio.torino.it.

Musica, “Il Silenzio”al Borgo Medievale di Torino

Sabato 10 luglio, ore 18

Concerto online dal Borgo Medievale di Torino

IL SILENZIO per MUSICHE IN MOSTRA

con il DUO PITROS

Il Duo Pitros – Luigi Santo, tromba; Daniela Gentile, pianoforte – interpreta un’inedita rielaborazione in chiave contemporanea della celebre aria di ordinanza “Il Silenzio” che dà il titolo al concerto. Compositrice di questo singolare lavoro, perfettamente contestualizzato, Irena Zlateva.

Il Duo racconta nel suo programma i “paesaggi sonori”. Attraverso la valorizzazione delle molteplici caratteristiche dei due strumenti (tromba e pianoforte), Luigi Santo e Daniela Gentile creano percorsi tematicamente organici intorno al repertorio insospettabilmente vasto che è stato scritto e/o elaborato per questa formazione. Emotivamente coinvolgenti, i due interpreti amano proporre differenziati viaggi nel tempo, spaziando dal periodo dell’Ottocento russo al Novecento americano, agli autori contemporanei che contrappuntano con quelli della tradizione, come Gerswhin e Bernstein, Goedicke e Perskin, Piazzolla.

Il concerto sarà trasmesso sul canale Youtube di Rive-Gauche Concerti e sulla pagina Facebook di Musiche in Mostra. La videoregistrazione è stata curata da Carlo Barbagallo e Elaine Carmen Bonsangue.

Sabato 10 luglio, ore 18

Concerto online dal Borgo Medievale di Torino

canale Youtube: Rive-Gauche Concerti – Facebook: Musiche in Mostra

Il Silenzio

Duo Pitros

Luigi Santo, tromba

Daniela Gentile, pianoforte

Con le musiche “accoglienti” di Victor Andrini

Musiche di Irena Zlateva**, Johann Sebastian Bach, Alexander Fyodorovich Goedicke, Astor Piazzolla, Vladimir Peskin, George Gershwin

In collaborazione con Borgo Medievale di Torino

PROGRAMMA

Georg Friedrich Haendel (1685-1754) – Wilhelm Kempff (1895-1991)

Minuetto in sol minore

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Preludio corale “Nun komm der Heiden Heiland” BWV 659

Astor Piazzolla (1921-1992)

Adiós Nonino (1959)

Hans Zimmer (1957)

Tennessee (2001)

(su testo di Hermann Hesse)

George Gershwin (1898-1937)

Someone to watch over me

Rapsodia in blu (trascrizione di Timofei Dokshitser)

Irena Zlateva (1986)

Silentium aquatilium (2020)

per tromba e pianoforte

Prima esecuzione assoluta

DUO PITROS

Il Duo Pitros, in venti anni di attività, ha tenuto concerti in tutta Europa, Asia ed America. Ha all’attivo oltre cinquecento concerti in importanti sale. Nel 2006 ha tenuto la prima esecuzione in Italia del concerto per tromba, pianoforte e orchestra di Dimitrij Shostakovich, nella versione inedita curata dal grande Maestro russo Timofi Dokshitser, replicata poi in tournée in Europa e Stati Uniti. Nel 2008 esegue la prima italiana della sonata per tromba e pianoforte del compositore newyorkese Eric Ewazen. Il Duo Pitros ha in repertorio una quindicina di programmi diversi con musiche (oltre settanta composizioni) che spaziano dal periodo romantico russo alla tradizione eclettica americana.

LUIGI SANTO

Luigi Santo è diplomato in Tromba al Conservatorio di Cosenza con Giuseppe Zanfini, continua gli studi musicali a Parigi con Pierre Thibaud; successivamente si perfeziona nel repertorio romantico russo con Timofei Dokshitser. Con David Short effettua numerosi concerti per ensemble di ottoni, oltre che importanti registrazioni per la Rai. Come solista effettua tournée in Europa, Stati Uniti ed Asia, tenendo concerti in prestigiose sale. Ha suonato con importanti artisti internazionali quali Fred Mills, Scott Hartman, Mark Mc Connell, Mike Moore. Autore di musiche per quintetto di ottoni pubblicate da Gerard Billaudot Editeur e Editions Marc Reift. Docente di Tromba presso il Conservatorio di Musica di Matera, Luigi Santo suona strumenti Stomvi.

DANIELA GENTILE

Daniela Gentile è diplomata alla Scuola di Pianoforte del maestro Lethea Cifarelli presso il Conservatorio Casella di L’Aquila, riportando il massimo dei voti e lode. Ha preso parte al Corso di perfezionamento pianistico tenuto presso la Julliard School negli Stati Uniti con il maestro David Rose ed in Francia con il maestro Bouquete, inoltre ha eseguito un master di perfezionamento pianistico con il maestro Bruno Canino ed un corso di perfezionamento pianistico con il maestro V. Voskobojnikov. Ha curato registrazioni per le maggiori emittenti radiotelevisive. Ha tenuto concerti organizzati da istituzioni musicali ed enti pubblici in molte città italiane e straniere, eseguendo musiche dei più famosi compositori come Liszt, Chopin, Mozart, Beethoven ecc. Ha svolto tournée in Russia, Stati Uniti, Spagna, Slovenia, Romania, Moldavia, Grecia, Germania, Francia, Turchia, ha suonato nel Teatro Nazionale di Lagos in Nigeria e ad Accra nel Ghana. Oltre che da solista si esibisce con varie formazioni cameristiche, spaziando con repertori che vanno dai classici fino a prime esecuzioni di compositori contemporanei. È docente di pianoforte al Conservatorio di Bari.

Musiche in Mostra è realizzata con il principale sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2020 del bando “Performing Arts”; i contributi di Fondazione CRTReale MutuaFondazione per la Cultura, Regione Piemonte e il patrocinio della Città di Torino. Per il quarto anno consecutivo, quale festival europeo di eccellenza, ha ricevuto l’EFFE Label dalla European Festivals Associations. Venti le co-produzioni e collaborazioni attivate: per questo concerto con Borgo Medievale di Torino.

Informazioni

E: rivegaucheconcerti@libero.it  W: rivegaucheconcerti.org

F: MusicheInMostra

Rivoli, prosegue la stagione di “Scene”

Sabato 10 luglio la Stagione SCENE ospita i Fratelli Mancuso e Orlando Manfredi in una nuova produzione Rivolimusica nell’ambito della Stagione SCENE.

Liberamente ispirato a “La polvere del mondo” di Nicolas Bouvier, “Mondo Fratello

fonde il racconto teatrale alla musica ancestrale di Enzo e Lorenzo Mancuso, che tra saz baglama, sazyura harmonium e percussioni, conducono il pubblico, con Manfredi a narrazione, chitarra e voce,

in spazi aperti le cui radici affondano nel “meticciato mediterraneo” ante litteram della Magna Grecia, in un continuo sconfinamento a Oriente

Per un’estate a teatro, tra Shakespeare e drammaturgia contemporanea

Dal 29 giugno all’8 agosto, sui palcoscenici di Carignano e Gobetti

 

Con 78 alzate di sipario, da fine giugno ai primi d’agosto, nel pieno dell’estate, si continuerà ad andare a teatro. Lo propone il Teatro Stabile di Torino, allineando sui palcoscenici del Carignano e del Gobetti tre proposte, “Prato inglese” rivolta al teatro elisabettiano (dal 6 luglio all’8 agosto), “Staff only” ovvero i mestieri del teatro e rivolta a un pubblico di giovanissimi e famiglie (dal 12 luglio al 1° agosto) e “Summer plays”, rivolta alla drammaturgia contemporanea (dal 29 giugno al 4 agosto), “con l’obiettivo di attivare riflessioni e confronti su temi civili e sociali di grande attualità, come la biogenetica, il cambiamento climatico, le questioni di genere, il neorazzismo, le mafie, il plagio di massa”. E poi ancora seminari di aggiornamento (focalizzati su aspetti tecnici della regia, della drammaturgia e della scenografia affidati rispettivamente a Serena Sinigaglia, ad Emanuele Aldrovandi e a Guido Fiorato), incontri con il pubblico e stage per addetti ai lavori.

Dopo l’interruzione dello scorso anno, Shakespeare torna al centro della sala del Carignano, per “Prato inglese”, con “Molto rumore per nulla”, diretto da Silvio Peroni, ancora una volta un ampio tappeto verde ad occupare lo spazio per quello che è un divertente intreccio fatto di equivoci e intrighi posti al centro di schermaglie amorose. La traduzione e l’adattamento sono di Emanuele Aldrovandi, in scena tra gli altri Lorenzo Bartoli, Vittorio Camarota, Fabrizio Falco, Elena Aimone e Sara Putignano. Il titolo shakespeariano si alternerà con “Staff only”, testo originale di Thea Dellavalle, con la regia di Elena Serra, uno sguardo ai “mestieri del teatro”, alle occupazioni che riempiono il retropalco di un teatro e sono capaci di rendere un unicum la realtà e il sogno. A rendere possibile tutto questo, per l’occasione, sono gli attori Chiara Cardea, Anna Gamba, Pierpaolo Preziuso e Aron Tewelde.

Dodici titoli per ventisette recite, autori italiani e stranieri, dall’affermatissimo Ariel Dorfman alle emergenti Gloria Giacopini e Giulietta Vacis, una contemporaneità che sfocia in spunti di riflessione per “Summer Plays”, giunto alla seconda edizione e legato ad un esplicativo sottotitolo come “Nuove destinazioni”. Tra i lavori che si avvicenderanno, “perlopiù in prima esecuzione di registi e interpreti legati al territorio”, “Buon appetito” – “in una trattoria s’incontrano un uomo e una donna, sposati entrambi e con figli, che vivono in un mondo nel quale è vietato essere tristi o malinconici, dove le relazioni umane faticano a instaurarsi e la società impone un forzoso ottimismo, a suon di pillole, iniezioni, violenze, controllo continuo dei cittadini, un mondo basato sull’apparenza che appiattisce ogni umanità” -, drammaturgia di Michele Perriera e regia di Savino Genovese (29 – 30 giugno), Marco Gobetti con l’appassionata narrazione delle “130 repliche de Il nome della Rosa” (dal 1° al 3 luglio), Settembre Teatro e Acciòn Cultural Espanola proporranno “Furiosa Scandinavia” di Antonio Rojano per la regia di Javier Sahuquillo (8 – 9 luglio). E ancora Silvia Battaglio porterà in scena “Ballata per Minotauro”, ispirata al “Minotauro” di  Durrenmatt (13 – 14 luglio), dal 20 al 22 luglio Domenico Castaldo con  “L’arte del vivere e del morire”, Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti saranno in scena con “HeLa ovvero l’immortalità di Henrietta Lacks”mentre la coppia Giacopini/Vacis chiuderà la rassegna con “Signorina, lei è un maschio o una femmina?” (3 – 4 agosto).

 

Elio Rabbione

 

Nelle immagini, scene tratte da “Buon appetito”, “Furiosa Scandinavia” e “ “Ballata per il Minotauro”

Torna Earthink, forme d’arte ed ecosostenibilità

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A settembre torna Earthink Festival per essere  #VISIONARI. La prima rassegna nazionale dedicata alle espressioni artistiche legate ai temi dell’ambiente 

La decima edizione vuole celebrare non solo il coraggio e a lungimiranza da parte dell’organizzazione e della direzione di investire, in tempi non sospetti, nella potenzialità del linguaggio performativo ad occuparsi di sostenibilità, ma vuole essere un augurio per gli anni a venire  e un incentivo per tutti.

Per rappresentare ETHF21 la creazione della locandina è stata affidata all’artista OTTI  che ha curato la realizzazione di una tela originale. Il visual e l’elaborazione grafica sono a cura di Agnese Vigorelli di Tékhné.

La decima edizione si svolgerà a Torino dall’11 al 19 Settembre 2021

Jazzi s dead! Il ritorno dal vivo del festival dedicato alle sonorità più estreme del jazz

Tre giorni di musica e sperimentazione 

Hiedelem (Attila Csihar – Balazs Pandi) – Félicia Atkinson – Frequency Disasters (Steve Beresford / Pierpaolo Martino / Valentina Magaletti) – The Fruitful Darkness Trio (Gianni Gebbia / Massimo Pupillo / Tony Buck) – Xabier Iriondo & Snare Drum Exorcism – Rhabdomantic Orchestra with Maria Mallol Moya “Almagre” – Jolly Mare Logica Armonica Live Set – oAxAcA – Andrea Ilian Tape – Healing Force Project – Andrea Passenger – Stefano Isaia – Weed Mason – Dj’mbo from Gambia

 

Il festival JAZZ IS DEAD! dedicato alle sonorità più estreme e d’avanguardia del mondo jazz, torna a suonare e lo fa con la leggerezza di una light versione la forza di una proposta ricercata. Tre giorni di musica proveniente da un circuito internazionale e alternativo, caratterizzato dal virtuosismo strumentale: elettronicaetnico, free-noise, per ogni serata un genere a circoscrivere le esecuzioni di questi artisti di punta della scena impro noise contemporanea, tra nuove stelle della etno psichedelia improvvisata e colonne portanti del moderno free jazz.

Mai una scelta casuale, ma attenta perlustrazione che segue marcati fili conduttori percepibili, anche se spesso invisibili, pure nel 2021 i tre giorni hanno un preciso iter concettuale, che quest’anno si delinea a partire dal sottotitolo light version.

Venerdì 10 settembre, il giorno inaugurale, è la luce generata dall’elettricità a illuminare gli animi: una selezione che mescola gli strumenti analogici a quelli sintetici. Elettronica con i live di Félicia Atkinson, artista tra le più interessanti del panorama sperimentale internazionale, The Fruitful Darkness Trio, formato dai fuoriclasse Gianni Gebbia / Massimo Pupillo (ZU) / Tony Buck (The Necks), Andrea Ilian Tape, punta di diamante dell’omonima etichetta culto e il produttore Healing Force Projectcon un nuovissimo disco jazz fusion elettrificato. 

Sabato 11 settembre si passa alla luce solare che riscalda, ai ritmi delle terre ancestrali, a volte aride altre rigogliose di natura selvaggia, ai suoni della terra e delle terre. Etnica con i live di Rhabdomantic Orchestra che presentano in anteprima il nuovo disco con la partecipazione di Maria Mallol Moya che uscirà per Agogo, Oaxaca, osannati da Gilles Peterson per l’ultimo lavoro “Onde di Sabbia” e Jolly Mare, tra i produttori elettronici più prolifici d’Italia che presenta il live “Logica Armonica”. Chiude la serata il misterioso Dj’mbo From Gambia

Domenica 12 settembre, terzo e ultimo giorno, si accende la luce del cervello: il colpo di genio, l’estro degli improvvisatori e dei musicisti abbagliati dalla luce della libertà di scrittura ed esecuzione, si brucino gli spartiti! Free con i live dei Frequency Disasters, il trio formato da Steve Beresford, libero militante dell’improvvisazione e del noise, che ha fatto parte dei Flying Lizards e ha collaborato con i più grandi jazzisti del mondo, Pierpaolo Martinocontrabbassista, docente universitario e saggista e Valentina Magaletti, batterista coinvolta in vari progetti straordinari come Tomaga, Raime, Nichola Jaar, per citarne alcuni, e poi Xabier Iriondo degli Afterhours & Snare Drum Exorcism de Il Teatro degli Orrori. Gli Hiedelem chiudono il festival: il duo formato da Attila Csihar, frontman e voce dei Mayhem e dei Sunn O))) cult bands del metal più estremo e da Balazs Pandi, tra i batteristi più ricercati dai grandi noisemaker internazionali, tra cui Merzbow, Thurston Moore e Keiji Haino. Si torna all’oscurità.

Poiché nulla è lasciato al caso, anche i cambi palco meritano attenzione. A cura di artisti appositamente scelti per sonorizzare le attese: Weed Mason (Tons) tra ambient e drone il venerdì, le selezioni etniche di Stefano Isaia (Movie Star Junkies) il sabato e domenica una scaletta free jazz proposta dal collezionista e dj Andrea Passenger.

L’edizione 2021 di JAZZ IS DEAD! si svolge al Bunker, centro culturale metropolitano che sorge a Torino nel quartiere Barriera di Milano, un sito di archeologia industriale che dal 2012 è un luogo vivo che ospita spettacoli, esibizioni e attività sportive. La trasversalità delle aree si sposa bene con le tante esigenze logistico strutturali del festival, accogliendo la zona concerti, il punto ristoro e gli spazi espositivi.

L’anteprima di JAZZ IS DEAD! 2021 prevista il 16 luglio all’ex stazione di risalita all’Osservatorio di Pino Torinese è affidata alla chitarra di Paolo Spaccamonti e alla tromba di Ramon Moro per una sonorizzazione della notte, illuminati dalle sole luci delle stelle: una starlight serenade originale, introdotta dagli astrofisici del Planetario di Torino. 

JAZZ IS DEAD! è libertà di espressione, esecuzione e approccio. L’edizione 2021 torna a essere un invito all’esplorazione di nuovi percorsi musicali, volti al domani, seppur consci delle radici. JAZZ IS DEAD! Lunga vita al jazz!

JAZZ IS DEAD! festival è un evento di Arci Torino, con la direzione artistica di Alessandro Gambo, il contributo di Fondazione per la CulturaFondazione sviluppo e crescita CRT + Risorse, il patrocinio di Città di TorinoCircoscrizione 6. Partner: BunkerMagazzino sul PoPolo del ‘900TUMDew Recfooding. Media Partner: Rai Radio 3RumoreSentireAscoltareGiornale della MusicaZero.

 

http://jazzisdeadfestival.it

BUNKER

via Paganini 0/200

Torino, Italy

INGRESSO GRATUITO

Riservato ai soci ARCI

 

GLI ARTISTI

CARTELLA STAMPA CON FOTO E BIO INTEGRALI

https://bit.ly/jazzisdead2021_press 

Hiedelem (Attila Csihar, Balazs Pandi)

domenica 12 settembre

Anteprima italiana di uno dei progetti più estremi del globo: noise, metal e improvvisazione. Hiedelem è frutto dell’unione tra Attila Csihar, frontman dei Mayhem e dei Sunn O))) e del batterista Balazs Pandi.

Félicia Atkinson

venerdì 10 settembre

Minimalismo e sperimentazione, prolifica artista che spazia tra installazioni, sonorizzazioni e concerti. Pianoforte ed elettronica, riverberi e ambienti onirici. Un’esperienza per tutti i sensi. 

Frequency Disasters (Steve Beresford, Pierpaolo Martino, Valentina Magaletti) 

domenica 12 settembre

Un trio d’eccezione fresco di un’omonima uscita discografica su Confront Recordings. L’ensemble è formata da Valentina Magaletti (batterista dei Tomaga, Raime, Vanishing Twins, Nicholas Jaar), Steve Beresford pianista e compositore inglese, eclettico e bizzaro, ha militato nei Flying Lizards e ha collaborato con i più grandi del jazz bordeline come John Zorn e Evan Parker; completa il trio Pierpaolo Martino, contrabbassista, docente universitario e saggista di musica contemporanea.

The Fruitful Darkness Trio (Gianni Gebbia, Massimo Pupillo, Tony Buck)

venerdì 10 settembre

I nomi si presentano da soli. Gianni Gebbia è il rappresentante dei sassofoni più estremi italiani, Massimo Pupullo è il bassista e manipolatore degli ZU, Tony Buck è il batterista dei The Necks. Tappeti sonori, incursioni rumorose e ritmi spezzati.

Xabier Iriondo & Snare Drum Exorcism

domenica 12 settembre

Due fuoriclasse delle scena del rock alternativo italiano. Provenienti dalle esperienze degli Afterhours e de Il Teatro degli Orrori, i due musicisti, chitarra e batteria, presentano il loro progetto di improvvisazione e rumore.

Rhabdomantic Orchestra with Maria Mallol Moya “Almagre”

sabato 11 settembre

Concerto di presentazione di “Almagre” il nuovo disco dell’orchestra diretta da Manuel Volpe. Già protagonista delle seconda edizione di Jazz is Dead, la formazione composta da undici elementi, con la partecipazione straordinaria di Maria Mallol Moya, torna sul palco con un groove irrefrenabile, dall’afrobeat alla samba.

Jolly Mare presenta Logica Armonica live set

sabato 11 settembre

Uno dei produttori elettronici più prolifici d’Italia, ballato e ascoltato in tutto il mondo, presenta il suo live Logica Armonica. Un tributo alla world music e alla musica ambient.

Oaxaca

sabato 11 settembre

Osannati da Gilles Peterson per l’ultimo lavoro “Onde di Sabbia”, la band capitanata da Boto dei Movie Star Junkies è un turbinio di suoni etnici a cavallo tra rock e jazz con rimandi all’afrobeat.

Andrea Ilian Tape

venerdì 10 settembre
Punta di diamante dell’etichetta Ilian Tape, il suo live è un’incontenibile sequenza di ritmi spezzati e bassi profondi che fanno da base a suoni eterei, uno dei live elettronici più entusiasmanti del panorama dance IDM mondiale.

Healing Force Project

venerdì 10 settembre

Il dj e producer Antonio Marini mescola jazz, elettronica, house e techno. Riconosciuto a livello mondiale, grazie alle sue release sulla infamous label Berceuse Heroique.

Ad accompagnare i concerti non mancano i dj con selezioni come sempre esclusivamente in vinile. Il free jazz di Andrea Passenger (Light Touches Records), l’etno jazz di Stefano Isaia (Movie Star Junkies), l’ambient noise di Weed Mason (TONS) e l’afro phunk del gambiano Dj’mbo From Gambia.