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Con la Compagnia della Gypsy Musical Academy sarà in scena al Teatro Concordia di Venaria
sabato 11 marzo ore 21
In occasione dell’uscita nelle sale il 27 febbraio prossimo della versione restaurata di “Frankenstein Jr”, il capolavoro di Mel Brooks, la Gypsy Musical Academy di Torino porterà in scena, l’11 marzo prossimo, al Teatro Concordia di Venaria, alle 21, l’omonimo musical di Broadway, per la regia di Claudio Insegno, le coreografie di Cristina Fraternale Garavalli e la direzione musicale di Marta Lauria. Si tratta di un ulteriore omaggio a questo film che ha fatto la storia del cinema e che compie i suoi primi cinquanta anni.
“Frankenstein Junior non è soltanto il più bel film di Mel Brooks – spiega Claudio Insegno -, ma è il capolavoro assoluto del cinema comico di tutto il mondo. Le battute sono fresche, originali e mai troppo ripetitive, la volgarità è quasi impercettibile e inoltre ci si trova di fronte ad un cast di una bravura eccezionale. Quindi cercare di arrivare a quella perfezione è stato difficile, ma con gli allievi accademici della Gypsy non è stato impossibile. Noi non abbiamo fatto altro che replicare il divertimento del cast originale. E poi, essendo un musical, l’aggiunta di canzoni e balletti, hanno reso l’impatto emozionale ancora più bello e divertente. Lunga vita alla comicità di Mel Brooks e all’estro degli interpreti del nostro musical”.
Protagonisti i gypsies della sezione Accademica, reduci dall’allestimento dei musical “The Greatest Showman” e “Sweet Charity”, sempre per la regia di Claudio Insegno. Si tratta degli stessi artisti che, nel 2019, grazie al Golden Buzzer di Claudio Bisio a “Italia’s Got Talent” giunsero direttamente alla Finalissima.
Nei panni di Frederick Frankenstein c’è Massimiliano Di Paolo, Igor è William Spagnolo, Inga è Roberta Penta, Elisabeth è Cleo Schiappacasse, Frau Blücher è Claudia Spina, il Mostro è Luca Sidoli.
Un evento che vede come partner tecnico ideale per questo spettacolo Giubileo, la storica e rinomata onoranza funebre torinese (che quest’anno compie 25 anni dalla sua fondazione avvenuta nel 1998) la quale, all’interno del suo Progetto Cultura, supporta gli aspetti tecnici del musical che, così come la pellicola di Brooks, vuole essere una parodia dei film horror anni ’30.
Un noto professore universitario Frederick Frankenstein, nipote del famoso barone dottor Victor Von Frankenstein, del quale solo inizialmente rigetta le teorie mediche, giunge presto a realizzare degli esperimenti che lo porteranno, insieme all’aiutante Igor, all’assistente Inga e alla misteriosa Frau Blücher alla creazione del mostro che creerà il panico in paese…
MARA MARTELLOTTA
Giovedì 9 marzo 2023 ore 18:30
Dal giornale alla musica – incontro in due atti senza intervallo
Con Ennio Bruno, Stefano Quario, Gigi Giancursi
https://www.aicstorino.it/giovedi-9-marzo-dal-giornale-alla-musica-incontro-in-due-atti-senza-intervallo-incontro-di-arte-a-33-giri/
La rivista Il Giornale della Musica è nata a Torino nel 1985 e fino al 2014 è uscita in formato tabloid, per diventare nel 2015 gdm – giornaledellamusica.it, il primo sito web italiano dedicato a tutte le musiche. Nel 2017 il sito si è trasformato in un portale tutto nuovo, ottimizzato e completamente mobile friendly, e rimane uno dei punti di riferimento del mondo musicale italiano, letto ogni giorno da migliaia di professionisti, musicisti e semplici appassionati.
Durante l’incontro Ennio Bruno, collaboratore della webzine, racconterà la storia e gli obiettivi della rivista, mentre un secondo collaboratore, Stefano Quario – meglio conosciuto come Bizarre, chiacchiererà amabilmente col musicista Gigi Giancursi, ex chitarrista dei Perturbazione, del suo ultimo disco solista Rovesciate.
In presenza alle ore 18:30 a Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
In diretta alle ore 18;45 su Radio Contatto https://www.radio-contatto.com
Riprese video a cura di AICS Web TV www.aicstvtorino.com
Puntate precedenti:
articoli: https://www.aicstorino.it/category/arte-a-33-giri/
podcast: https://open.spotify.com/show/3CVGUIRdVNCJcoYYLvUtWI?si=30252c5f616b4a7a
video: https://www.youtube.com/@aicstorino5104/videos
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Arte a 33 Giri all’ombra della Mole.
Ciclo di incontri legati al mondo della musica e al suo intreccio multidisciplinare.
Appuntamenti in presenza a ingresso libero, anche in diretta su Radio Contatto e con riprese video di AICS Web TV, organizzazione a cura di Roberto Tos. Realizzato nell’ambito del progetto Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.
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Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3, II piano, 10124, Torino
Un presidio culturale di prossimità nel quartiere Centro della Circoscrizione 1, centro per l’associazionismo e spazio per la cittadinanza pensato per promuovere connessioni e relazioni.
E’ anche sede del Comitato provinciale AICS Torino APS. Uno spazio di socializzazione per confrontarsi e immaginare insieme proposte di produzione culturale, di progettazione partecipata, di realizzazione di attività e eventi sportivi, di condivisione di saperi in un’ottica di inclusione sociale mettendo in comune la creatività collettiva.
Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, bando Space- SPazi di PArtecipazione al CEntro.
https://www.aicstorino.it/sociale/vanchiglia3-spazi-connessione-creative/
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Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3, II piano, 10124, Torino
email: vanchiglia3@aicstorino.it
sito web: www.aicstorino.it/vanchiglia3
tel: 011 238 6372
Oggi, per la sola serata dell’8 marzo, alle ore 19:00, Spazio44 inaugura la mostra “Woman. Nothing compares to you”, interamente dedicata alle donne.
Protagonisti della serata, oltre alle opere esposte, saranno l’attrice Rita Pensa, che si esibirà in un recital di poesie intitolato “La verità, vi prego, sull’amore” di W.H. Auden, e i ballerini di tango Ruggero Meirone e Barbara Giacobbe del Laboratorio Tango Baires, che la accompagneranno.
La serata, voluta fortemente da Angela Calcagni e Claudia Converso, direttrici e artiste appassionate dello Spazio44, e poi dall’attrice Rita Pensa, conferma la galleria come un luogo dell’arte finalizzato alla crescita, alla sperimentazione e alla contaminazione.
Una serata, quella di oggi, che non rappresenta solo un omaggio a tutte le donne, ma anche un momento di condivisione e riflessione a cui tutti noi siamo chiamati.
Spazio44, Via Maria Vittoria 44, Torino
La pandemia ha profondamente cambiato le nostre abitudini e l’intrattenimento ha subito un vero e proprio scossone. Per quanto riguarda il cinema, da un lato ci sono colossi come Amazon e Netflix che con i loro cataloghi online che ci permettono di guardare film, serie tv, documentari comodamente sul divano di casa. Dall’altro ci sono le sale cinematografiche che, complice il lockdown, si sono prima svuotate e oggi fanno ancora fatica a ritrovare i numeri di affluenza pre-pandemia.
Agis Piemonte e Valle d’Aosta, vincitore di un bando regionale, ha ideato un cartellone di eventi dedicati a bambini, famiglie, scuole per l’infanzia e operatori del settore. Si tratta di Cinema al Cinema.
Luigi Boggio, presidente di Agis Piemonte e Valle d’Aosta, ha spiegato come questo sia un periodo ancora estremamente complicato per le sale cinematografiche. Ecco dunque l’esigenza ma anche la voglia di ideare un evento che riporti lo spettatore al cinema, che gli faccia riprovare il piacere di un film in sala.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte. “Da anni Torino e il Piemonte hanno puntato sul sistema cinema a partire dalla costituzione di Film Commission che, portando qui le produzioni, ha permesso di valorizzare il territorio. La Regione ha stanziato negli anni 20 milioni di euro che ha supportato progetti di vario tipo. Puntare sul cinema si è rivelato una scelta vincente. Tra il 2018 e il 2022 i contributi a sostegno della produzione di lungometraggi, film tv e fiction (tra contributo bando e spesa complessiva) hanno generato un moltiplicatore di 4,57. Significa che per ogni euro investito ne sono tornati quasi 5 come ricaduta su indotto e territorio. Insieme al Presidente Cirio vogliamo riconoscere un percorso per il sistema cinema. Questo è un progetto ben studiato, che coinvolge Agis, Anec e Acec e che punta su bambini e famiglie ma che cerca di sostenere anche le sale di proiezione. Lo facciamo per ritrovare quel pubblico che si è allontanato dalle sale a causa della pandemia.”
Ed ecco quindi un cartellone di proiezioni durante i fine settimana, rivolto a bambini dai 5 ai 12 anni, a cui si potrà assistere con un biglietto scontato di 3,5 euro. Ma anche eventi rivolti alle scuole d’infanzia. Il programma al momento comprende 27 titoli e coinvolge 35 sale dislocate in 31 comuni di tutto il Piemonte. Potete trovare il calendario completo, e in continuo aggiornamento, a questo indirizzo.
Ad arricchire i fine settimana di Cinema al Cinema, la proiezione di cortometraggi d’animazione realizzati in Piemonte che precederanno i film in cartellone al fine di valorizzare il prodotto piemontese. Si tratta complessivamente di 14 corti d’animazione, ideati e realizzati con metodo e tecniche professionali dagli allievi della Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia (sede Piemonte) – dipartimento Animazione. Ad accogliere i fruitori più piccoli ci saranno attori che “permetteranno dunque di mescolare cinema e teatro” a spiegato Fabio Naggi, di Unoteatro.
Il progetto Cinema al Cinema si rivolge anche agli operatori delle sale cinematografiche con una serie di incontri a numero chiuso per comprendere come valorizzare le sale. “Le sale devono essere concepite come luoghi di aggregazione e cultura. Il cinema e l’audiovisivo devono diventare strumento didattico per parlare di ambiente, società, letteratura” spiega Marta Valsania, Segretario Generale di Agis Piemonte e Valle d’Aosta. Da qui nasce un gruppo di Networking: 5 esercenti, tre industriali (Movie Planet, Multisala Vittoria di Bra, Cinema delle Valli di Villar Perosa) e due della comunità (Baretti di Torino e Elios di Carmagnola), lavoreranno insieme per poi formare altri esercenti attraverso iniziative congiunte, autoformazione e focus group con soggetti esterni al mondo dell’esercizio cinematografico.
Torniamo al cinema, da spettatori. Riappropriamoci dei luoghi che hanno rappresentato svago, riflessione, commozione e risate.
Lori Barozzino
In una retrospettiva dal 12 al 28 marzo e in una mostra prevista dal 12 marzo al 31 maggio al Cinema Massimo
In occasione del corposo omaggio che la Fondazione Circolo dei Lettori, insieme alla Gam, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e al Museo Nazionale del Cinema dedicano a Alberto Moravia, il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo una rassegna di quattro tra i film più noti tratti dalle opere dello scrittore.
Dal 12 al 28 marzo prossimi sarà possibile rivedere sul grande schermo capolavori realizzati da alcuni maestri del cinema del Novecento, tra cui “Il conformista” di Bernardo Bertolucci, “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard, “La Ciociara” di Vittorio De Sica e “Gli indifferenti” di Citto Maselli.
A completamento di questo omaggio, dal 12 al 31 maggio 2023 il foyer del Cinema Massimo ospiterà una raccolta di tredici immagini di grande formato realizzate da Angelo Frontoni, il grande fotografo delle dive a Capri, durante le riprese del film “Il disprezzo” di Jean Luc Godard, ha realizzato scatti unici e preziosi che sono stati messi in mostra a sessant’anni dall’uscita del film tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, pubblicato nel 1954.
‘Le mepris’ ( Il disprezzo) di Jean Luc Godard, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia del 1954, usciva nelle sale cinematografiche. Controverso è stato il rapporto tra regista e scrittore, definito dallo stesso Moravia come una “non relazione”.
“Godard è un uomo brillante che ha rivoluzionato la cinematografia ma è una persona con la quale risulta difficile o quasi impossibile comunicare”- dichiarò lo scrittore Alberto Moravia. A questo film appartengono le fotografie di Angelo Frontoni, scattate durante le riprese a Capri nel 1963. Queste si concentrano sulla regia del film piuttosto che sul film stesso, come si nota nelle inquadrature di Godard mentre studia un’inquadraturao fornisce indicazioni agli attori
Le fotografie esposte provengono dall’Archivio di Angelo Frontoni (1929-2002), acquisito nel 2004 dal Museo Nazionale del Cinema e dal Centro Sperimentale di Cinematografia- Cineteca Nazionale. Si tratta di un’acquisizione nata dalla volontà delle due istituzioni di garantire l’integrità e la conservazione di un patrimonio di oltre 546 mila immagini capaci di testimoniare la memoria del cinema e del costume italiani.
MARA MARTELLOTTA
Retrospettiva 12-28 marzo 2023
Mostra 12 marzo -31 maggio 2023
La kermesse dal 22 al 30 aprile con 93 appuntamenti, 243 musicisti in 62 luoghi diversi della città. Stefano Zenni ritorna come direttore artistico sostituendo il duo Giorgio Li Calzi e Diego Borotti, direttori delle ultime edizioni. Apertura il 22 alle Ogr con lo spettacolo dell’attore e cantante Peppe Servillo, accompagnato dall’Orchestra del TJF All Stars e con musicisti del calibro di Cisi, Moroni, Boltro Tavolazzi, Zirilli, con un tributo al romanzo “Natura morta con custodia di sax” di Geoff Dyer. Vi sarà un omaggio a Frank Zappa a 30 anni dalla morte a cura di Furio Di Castri . Tra le figure storiche spicca il Kenny Barron Trio che festeggerà i suoi 80 anni. Steve Coleman e i suoi Five Elements. Nei 9 giorni di Festival tanti artisti tra cui Cristina Zavalloni, Eve Risser, Furio di Castri, Craig Taborn. Chiusura del festival nella giornata del 30 aprile, celebrazione della giornata Unesco del Jazz, con il doppio concerto di Stefano Bollani, impegnato alle 17 con il suo Danish Trio e alle 21 in piano solo all’auditorium del Lingotto.
Pier Luigi Fuggetta
Andrà in scena al teatro Gobetti di Torino lo spettacolo dal titolo “Le relazioni pericolose” per la regia di Carmelo Rifici, che ne ha curato la drammaturgia insieme a Livia Rossi.
Il celebre romanzo di Pierre- Ambroise– Choderlos de Laclos rappresenta il punto di partenza di un lavoro di riscrittura drammaturgica ispirato a numerosi filosofi e letterati, da Antonin Artaud a Pier Paolo Pasolini, da Friedrich Nietzsche a Simon Weil e Fedor Dostoevskij. Si tratta di un lavoro di ricerca che Rifici e Rossi hanno condotto insieme a Ugo Fiore. In scena Flavio CapuzzoDolcetta, Federica Furlani, Elena Ghiaurov, Monica Piseddu, Edoardo Ribatto e Livia Rossi. Il disegno sonoro è di Federica Furlani, l’impianto scenico di Carmelo Rifici e Pier Franco Sofia, il disegno luci di Giulia Pastore e il progetto visivo di Daniele Spanò.
“Qualche tempo fa – afferma il regista Carmelo Rifici – sono ritornato su un saggio molto amato in passato, che il filosofo Renè Girard aveva dedicato al Generale prussiano Carl von Clausewitz e al suo trattato dal titolo ‘Della guerra’. Lo statista militare sostiene la tesi che, nella cultura dell’Occidente, fin dall’inizio la guerra siastata assunta come dato costitutivo e fondante del pensare, dell’agire e dell’essere. Lo stesso Eraclito, nel suo frammento ‘b 53’, affermava che ‘polemos’, la guerra, è padre di tutte le cose, di tutti i Re, e gli uni li svela come dei, gli altri come uomini, gli uni fra gli schiavi, gli altri tra i liberi. Clausewitz offre un’interpretazione oggettiva del fenomeno guerra, mostrando come esso sia inseparabile dal concetto occidentale di politica. Il pensiero provocatorio, ma mai gratuito, di Girard, conduce il discorso verso orizzonti più antropologici: la guerra, come ogni duello, nasconde e protegge un senso religioso. L’odio contiene qualcosa di misterioso e di sacro, spingendo gli antagonisti a una rivalità mitica e ancestrale, che ha una fine soltanto nell’annientamento del nemico, che altro non è che il proprio modello e il proprio specchio”.
“Questo testo – aggiunge Carmelo Rifici – mi ha riportato a un altro scritto da un militare, il Generale Pierre Choderlos de Laclos, dal titolo ‘Le relazioni pericolose’. Il romanzo epistolare mi aveva affascinato per la sua lucidità e crudeltà, ma soltanto alla luce del trattato di Girard ne coglievo la reale potenza. L’intenzione di Laclos era sorprendente, i suoi personaggi erano calati in un duello senza sconti e con effetti catastrofici, proponendo non tanto una trama di erotismo e di morte, quanto una vera e propria teoria sul pensiero occidentale. La guerra santa scatenata dall’Occidente nel mondo è quella della ragione contro l’occulto e il mistero. La storia del pensiero occidentale si può racchiudere nella metafora della luce che stana le ombre, e cerca di far tacere le voci misteriche di un universo parallelo invisibile, che si palesa nell’irrazionale, nella malattia, nei riti antichi, nella natura e nel corpo. E’ logos che si fa calcolo, potenza strategica e ‘controllo’. Non a caso, il ‘700, secolo dei Lumi, è figlio delle prime rivoluzioni scientifiche e dei primi tentativi, da parte dei pupazzi meccanici, chehanno tentato di imitare e superare in durata la fragilità dell’essere umano. La guerra tra ordine e caos diventa, così, un duello di reciprocità e un desiderio troppo pericoloso, in quanto il duellante sfida la sua nemesi e, mentre la combatte, le assomiglia sempre di più. L’uomo ha sempre usato la guerra come schema di equilibrio di vita e di morte insensato. Il testo di Laclos si è poi piegato ai gusti della moda di Parigi. Ho chiesto a due miei ex studenti, attori e intellettuali, Livia Rossi e Ugo Fiore, di aiutarmi in una ricerca di testi per portare a estreme conseguenze i tentativi di Laclos. Ne è nato un testo originale, di straordinaria omogeneità e compattezza, nel quale è stato affrontato un viaggio nel campo di battaglia del pensiero, del Linguaggio contro la parola. L’uomo occidentale teme soltanto la morte, e la sua corsa nel tempo rappresenta il suo tentativo di superarla. Siamo di fronte a un superamento della natura, della debolezza, del corpo e dell’istinto, in favore di un controllo sempre più sofisticato sugli eventi e di un calcolo che supera le possibilità dell’umano. Lo spazio scenico è costituito di pochi elementi, tra cui microfoni e macchine foniche, che sostituiscono la violenza della mano armata, della penna e dell’inchiostro, diventando nuovi geroglifici, totem e simulacri sacri. Attraverso una macchina ormai preistorica, la lavagna luminosa, l’immagine ricorda quel desiderio di armonia e di pace che l’uomo conserva dentro di sé quale antidoto alla violenza. Ho chiesto al coreografo e amico Alessandro Sciarroni di lavorare sulla pratica dell’arte della scherma, nel tentativo da parte dell’essere umano di rendere innocuo l’istinto dell’uomo verso la sopraffazione del proprio simile”.
“Le relazioni pericolose”, ispirate al “Teatro e la peste” di Antonin Artaud, al “Castello interiore” e alla “Vita” di Teresa D’Avila, a “Massa e potere” di Elias Canetti, a “Della guerra” di Carl von Clausewitz, fino alle poesie di John Keats e al Cantico dei Cantici, con frasi citate da “Il gabbiano” di Cechov e da “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni.
Partner è il LAC di Lugano Arte e Cultura e la Ricerca Clinica Luganese Moncucco.
MARA MARTELLOTTA
Teatro Gobetti, via Rossini 8, Torino
Dal 7 al 12 marzo 2023
Martedi, giovedì e sabato ore 19:30
Mercoledì e venerdì ore 20:45
Domenica ore 15:30
Biglietteria del Teatro Stabile di Torino: Piazza Carignano 6
Telefono: 0115169555 – Numero Verde: 800235333
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Martedì. Al Circolo della Musica di Rivoli, suona il trio della pianista Sade Mangiaracina con ospite la cantante Chiara Galiazzo. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono i Sonorha. Al teatro Colosseo va in scena “Duality”, lo show di Dardust.
Mercoledì. Al Blah Blah sono di scena i Shardana. Al teatro Colosseo la cover band Pink Floyd Legend, esegue integralmente “Atom Heart Mother”. Al Magazzino sul Po suona la Sandrin Jazz Ensemble Orchestra. Al Jazz Club si esibisce la vocalist Danila Satragno.
Giovedì. Al Dash sono di scena le Alabamas. Al teatro Colosseo recital di Fabio Concato. All’Off Topic si esibisce il rapper Deriansky. Al Magazzino di Gilgamesh blues con il chitarrista Demian Dominguez. Allo Spazio 211 è di scena il cantautore Micah P. Hinson. Al Blah Blah suonano gli Hangarvain.
Venerdì. Al Peocio di Trofarello suona la chitarrista Lari Basilio. All’Hiroshima Mon Amour arrivano Le Vibrazioni. Al Maffei si esibisce Pony Esposito. Al Blah Blah si esibiscono gli Avant-Garde. Al Folk Club sono di scena i Blancos. Al Cafè Neruda si esibisce Marco Roagna.
Sabato. Al Jazz Club suona il quartetto di Lorenzo Minguzzi. Jeremiah Fraites dei Lumineers, si esibisce in un doppio concerto da solista nel Duomo delle OGR. Allo Ziggy musica ska con gli One Droppers. Al Folk Club per “Radio Londra”, suona il duo israeliano Hofmann-Atzmon. Al Gabrio si esibiscono i Los 3 Saltos e Banadisa. Al Blah Blah sono di scena gli Ancillotti e i Fil di Ferro. Allo Spazio 211 si esibisce il produttore Arssalendo. Al Cap 10100 suonano i Fuerta. Da Gilgamesh è di scena la Mama Bluegrass Band.
Pier Luigi Fuggetta
CARMEN
Lirica a Corte nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi
Capolavoro di Georges Bizet, che ne curò ossessivamente l’allestimento aggravando la sua angina pectoris che lo condusse alla morte, Carmen (Paris, Opéra-Comique, 1875) mette in scena il brutale e violento mondo della Spagna gitana di fine Ottocento. Immersa nel sole e nel fumo dei sigari di Siviglia, la protagonista – una gitana orgogliosa e disinibita – vive i suoi amori capricciosi, concedendo le sue attenzioni ora a un giovane soldato geloso e tormentato dai sensi di colpa, ora a un torero sfacciato e sicuro di sé. Nel suo ostinato rifiuto di ogni convenzione sociale e di ogni costrizione, finirà con l’annientare sé stessa per mano del suo amante in apparenza più insignificante e innocuo.
INTERPRETI
Carmen: Valentyna Pluzhnikova
Don Jose: Dario Prola
Escamillo: Fernando Cisneros
Pianista: Achille Lampo
Guida: Roberto Tagliani
PROGRAMMA
n.5 L’amour est un oiseau rebelle (Carmen)
n.10 Près les remparts der Séville (Carmen, Don José)
n.12 Les tringles des sistre tintainent (Carmen)
n.14 Votre toast, le peux vous le rendre… Toreador en garde (Escamillo)
n.17 Je vais danser en votre honneur… La fleur que tu m’avais jetée (Carmen, Don José)
n.23 Qui êtes-vous?… Eh là, doucement! (Don José, Escamillo)
n.26 Si tu m’aimes, Carmen (Escamillo, Carmen)
n.27 C’est toi? C’est moi (Carmen, Don José)
Lirica a Corte è organizzata dal Teatro Superga in collaborazione con STM e Fondazione Ordine Mauriziano.
INFO E BIGLIETTI
Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino
Posto unico: 35 euro.
Info e prenotazioni: 011.6279789biglietteria@teatrosuperga.it
www.teatrosuperga.itbiglietteria@teatrosuperga.it
IG + FB: teatrosuperga
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