SPETTACOLI- Pagina 160

La Bella e la Bestia alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Venerdì 6 gennaio 2023

“La Bella e la Bestia” arriva nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi in una messa in scena in abiti storici a cura di Nobiltà Sabauda. I personaggi più celebri della fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, che ha ispirato il film Disney, rivivono in un magico ballo negli ambienti della palazzina.

 

Testo scritto per Nobiltà Sabauda da Davide Motto

Regia di Paolo Cardone

Coreografie Andrea Zanforlin

Coordinamento: Bernardo Adriana e Pierpaolo Benzi

 

INFO

Venerdì 6 gennaio 2023, tre repliche alle ore 15 – 16 – 17

L’ingresso allo spettacolo è compreso nel prezzo del biglietto

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Info e prenotazioni: 011.6200634progetti@artemista.net

Senza la prenotazione non si garantisce la possibilità di assistere allo spettacolo

 

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

“Pigiami”, un classico teatrale da duemila repliche

Domenica 8 gennaio, ore 16

Teatro Concordia, Venaria Reale (TO)

Pigiami 

Il più classico tra gli spettacoli per le nuove generazioni che conta 35 anni e 2mila repliche in giro per il mondo

 

 

Dopo 35 anni e oltre 2mila repliche in giro per il mondo, “Pigiami” prosegue la sua avventura con la medesima carica di energia scenica e innovazione teatrale, dimostrando a tutt’oggi di possedere un linguaggio sempre attuale di una rara freschezza e longevità, che ne fa un vero e proprio classico del teatro per i giovani. Nato come spettacolo per il pubblico dei più piccoli, è stato rappresentato sia per gli adulti che per i ragazzi, in diversi paesi tra cui: Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, Canada, Croazia e Belgio.

La stanza da letto di un adulto che, nella quiete della sera, scopre il piacere di ridiventare bambino; un luogo dove curiosità reciproca e tenerezza si alternano in una girandola che ha il colore dominante di una nuova amicizia. “Pigiami” è un ever green che invita a non perdere mai la voglia di giocare e sognare.

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Domenica 8 gennaio, ore 16

Pigiami

Favole a merenda

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus

Di Nino D’Introna, Graziano Melano, Giacomo Ravicchio

Regia di Nino D’Introna e Giacomo Ravicchio

Con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci

Scene e costumi di François Chanal

Biglietti: adulto 10 euro – bambino 5 euro – in abbonamento

 

Info

Teatro della Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

www.teatrodellaconcordia.it

011 4241124 – info@teatrodellaconcordia.it

 

“Le 8 montagne”, storia d’una amicizia, di stabilità, di fughe e di ritorni

Dal romanzo di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

È l’estate del 1984 quando Pietro, nelle vacanze in Val d’Aosta dove i genitori lo hanno portato, incontra Bruno. Lui vive a Torino, famiglia borghese, buona educazione, vietate le parolacce “perché noi non siamo così”, carattere solitario e chiuso, il nuovo compagno un ragazzino abituato a vivere tra le case di pietra e le strette strade del paese, legato alle sue montagne, ai piccoli lavori di muratore che ha appreso a fare, alle mucche che con lo zio malgaro accompagna agli alpeggi, ad una scuola che è l’ultimo dei suoi pensieri. Tra sentieri tutti da scoprire e laghetti in cui tuffarsi, tra scherzi e corse, tra voli d’uccelli e rituali della natura, tra gite verso le nevi bianche dei ghiacciai, quando il padre di Pietro s’impone freddamente a guida, tra giornate che trascorrono tutte eguali ma egualmente spensierate e allegre, nasce quell’amicizia che negli anni successivi si stringerà sempre di più. È il primo capitolo delle “8 montagne” – Premio della Giuria lo scorso maggio a Cannes, condiviso con “EO” di Skolimovski – che i registi belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, coppia d’arte e di vita, hanno tratto in pieno rispetto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017: romanzo di amore per la montagna e di descrizioni bellissime pronte a catturare completamente il lettore, romanzo di formazione e di rapporti, romanzo di ricordi e di vita e di psicologie che nella loro crudezza a volte sembrano fare a pugni con la bellezza dello scenario che le circonda e che le anima. È un romanzo di padri e di figli, i primi assenti o incapaci di costruire legami, legati come sono al personale mondo del lavoro, ad un’indifferenza di fondo, gli altri spinti a cancellare figure ingombranti o da sempre allontanate.

È il film (che abbiamo amato, come già il romanzo) della maturità, intriso ad ogni inquadratura di una malinconia che si sparge su uomini e cose, di una maturità che porta Bruno a consolidare i legami che ha stretto con la sua montagna, a trovare un punto stabile in quei ruderi verso cui s’impegna a ridare nuova quanto solida vita, quella montagna che ogni giorno va raggiunta con il fisico e con la mente, a cercare una maggiore fermezza nella famiglia, ma capace anche di ripetere gli stessi errori da sempre rinfacciati alla figura paterna; e che porta Pietro a cercare il proprio posto nel mondo, tra quelle montagne cui ad ogni momento è pronto a ricongiungersi, con un atteggiamento e con un una speranza sempre nuovi, per poi immediatamente abbandonarle, in un continuo susseguirsi di fughe e di ritorni, sino a spingersi sin nel lontano Nepal, dove forse troverà quella pace che per anni ha inseguito. Disegnare su un foglio un grande cerchio a simboleggiare il mondo, creare otto montagne e otto mari, al centro una montagna più alta: per scommettere chi ha appreso di più, se Pietro attraversando quelle montagne o Bruno richiudendosi su quell’unica vetta. Due diversi cammini; e nella scelta da parte degli autori, tra campi lunghi e inquadrature fisse, tra riprese dall’alto e visi catturati da vicino, del formato quadrato c’è la volontà di racchiudere in uno stretto spazio visivo l’intera storia di rapporti per porre in secondo piano la verticalità delle montagne.

Pietro e Bruno hanno i visi – e le chiusure e i sentimenti – di Luca Marinelli e Alessandro Borghi, due convincenti interpretazioni, forse Borghi con qualche applauso in più, un bell’incrociarsi di sguardi e di fisicità, la costruzione esatta e senza mai qualcosa di troppo dei personaggi, momenti allegri e increspature, la rabbia e le confessioni e la momentanea gioia di vivere intrise di vita autentica. Accanto a loro Filippo Timi e Elena Lietti, i genitori di Pietro. E ancora: un ritmo giusto, una cadenza di racconto condotta con maestria, anche nella brevità di certi passaggi, con la conseguente durata che supera le due ore, contrariamente ai rimproveri di una certa critica nei confronti del lavoro della coppia d’autori.

Arte e musica: Profumi, un abbinamento di bellezza con Fondazione Torino Musei e OFT

Da ottobre 2023 il programma è in corso fino al 1 giugno 2024

Una tradizione che si rinnova. Per il sesto anno consecutivo, Fondazione Torino Musei e OFT – Orchestra Filarmonica di Torino propongono il progetto di collaborazione che avvicina il pubblico dell’arte a quello della musica e viceversa.

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezzaIspirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i tre grandi musei della Città di Torino – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica – ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

 

L’iniziativa, alla sua sesta edizione, è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei e le visite sono condotte da Theatrum Sabaudiae.

 

OFT offre ai partecipanti alla visita guidata la possibilità di partecipare al concerto di riferimento acquistando il biglietto intero con poltrona numerata a 8 euro, anziché a 25 euro, salvo esaurimento dei posti disponibili.

Visite guidate a pagamento. Costo: 6 euro per il percorso guidato + biglietto di ingresso (ingresso gratuito al museo con Abbonamento Musei e Torino +Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com • è possibile effettuare l’acquisto anche on-line

Maggiori info su

https://www.oft.it/it/

https://www.fondazionetorinomusei.it/it

https://www.arteintorino.com/

Arturo Brachetti ritorna in scena, da gennaio, con il suo grande “one man show”

“SOLO. The Legend of quick change”

È l’ultima stagione in Italia, prima del tour internazionale

Il suo solito ciuffetto all’insù (quello trattato, dice lui, “con gel al viagra”, diventato il suo brand ed eredità di quel suo Puck interpretato, nei primi anni ’90, nel “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare” per la regia di Duccio Camerini), 65 anni incredibili e portati ch’è una meraviglia – con la gagliarda “bricconeria” di un fanciullo dall’argento vivo addosso che si rifiuta di crescere, fisicamente e nello spirito almeno – il nostro torinesissimo Arturo Brachetti (all’anagrafe Renzo Arturo Giovanni Brachetti, che già nel nome richiama il destino, messosi da anni sul groppone, della massima pluralità) ritorna, dal prossimo 14 gennaio, sui palcoscenici italiani con il suo “SOLO. The Legend of quick change”, giunto ormai alla sesta stagione e applaudito finora da 600mila spettatori in quasi 500 repliche.

 

L’indiscusso e più grande trasformista al mondo, maestro internazionale del più contemporaneo quick change, erede del leggendario Fregoli e “Guinness dei Primati” nel 2002 come trasformista più veloce del pianeta (ben 81 personaggi interpretati in uno spettacolo di due ore), la farà da indiscusso padrone con più di 60 nuovi personaggi, molti ideati appositamente per questo coinvolgente e travolgente show. Uno spettacolo in cui Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica”, attraverso le altre affascinanti e molteplici discipline in cui eccelle: dai grandi classici come le “ombre cinesi”, il “mimo” e la “chapeaugraphie” alle sorprendenti novità della poetica “sand painting” e del magnetico “raggio laser”. Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping, permette ancora di più di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori. Ventidue le tappe del tour italiano, con partenza dal “Teatro Ventidio Basso” di Ascoli (14 e 15 gennaio) e chiusura al “Teatro Cilea” di Napoli (dal 30 marzo al 2 aprile). A Torino, Brachetti sarà al “Teatro Alfieri” dal 23 al 26 febbraio. L’attore, in “SOLO” apre le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie: “una casa senza luogo e senza tempo – si legge – in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire, una casa che esiste dentro ciascuno di noi, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri… Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico”. Uno strampalato, magico e meraviglioso mix di reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto ci si può aspettare dal funambolico Brachetti, tutto pur di dimenticarsi della razionalità. Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, passando per le favole e la lotta con i “raggi laser” in stile Matrix, Brachetti batte il ritmo sul palco: 90 minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie. Lo spettacolo è un vero e proprio “as-SOLO” per uno degli artisti italiani più amati nel mondo, l’“uomo dai mille volti”, come recitava il titolo del suo precedente “one man show”, visto da oltre 2milioni di spettatori.

Per info: www.brachetti.com – Twitter @arturobrachetti – Instagram @arturobrachetti – Youtube arturobrachetti

g.m.

Nelle foto: alcune scene dallo spettacolo, credit Paolo Ranzani

Una convincente trasposizione per una confessione e un tema sempre attuale

“Mine vaganti” di Ferzan Özpetek al Carignano sino all’8 gennaio

A distanza di una dozzina d’anni, trasportando l’azione dal Salento alla pianura campana, passando dallo schermo al palcoscenico, Ferzan Özpetek firma la sua prima teatrale. “Mine vaganti” fu nel 2010 un successone, divertimento e risate, premianti gli incassi, cinque Nastri d’Argento e due David di Donatello, riconoscimenti europei e nel mondo. Storia ormai senza sorprese, la prosperità di una famiglia del Sud e la conduzione di uno tra i più importanti pastifici della zona, la normalità delle tradizioni da salvaguardare, il ritorno da Roma, dove s’è trasferito per gli studi universitari, del giovane Tommaso Cantone per rivelare a tutta la famiglia la propria omosessualità, per mettersi la coscienza a posto, dopo un silenzio che dura da sempre. Una strada all’apparenza spianata, se non fosse il fratello Antonio a batterlo sul tempo, a fare pure la medesima dichiarazione, a dire della passione verso un operaio della fabbrica, ad essere cacciato di casa da un padre che ha costruito la propria esistenza ed il suo rapporto con la gente sull’altare di una sfacciata eterosessualità, di una caccia continua alle gonnelle. Al poveretto non resta che un infarto, mentre il resto della famiglia non può far altro che tamponare il futuro e salvare il salvabile. Continuando Tommaso a dissimulare le proprie scelte sessuali e a farsi carico di un’azienda di cui non saprebbe proprio che farsene, lui che ha animo di scrittore.

La versione per il palcoscenico arriva con ritardo al Carignano (in scena sino all’8 gennaio per la stagione dello Stabile), al terzo anno di repliche osannanti. Özpetek s’è chiesto, nel momento della trasposizione, come potesse far apparire con facile lucidità il mondo di sentimenti, di momenti malinconici, di risate che prima la macchina da presa aveva svelato e fatto suo. Non sempre è facile passare dai movimenti che vanno a indagare alla stabilità da osservare sera dopo sera. Ferzan c’è riuscito appieno, appieno ha conservato il messaggio di libertà che è alla base della storia, ma anche l’ironia, le ”macchiette” che sgomitano e che si sono costruite un più che apprezzabile spazio tutto loro, le risate e le schegge di un tempo perduto, il rammarico delle scelte doverose. Ha aggiunto piccole scene e altre ha sentito l’obbligo di cancellarle, per cui peccato che la figura della zia parecchio attaccata alla bottiglia ne resti un po’ schiacciata, peccato che la gita al mare degli amici di Tommaso, arrivati pur essi da Roma, non possa godere della luce del mare pugliese, peccato che la gioventù della nonna, vero esempio di modernità, la “mina vagante” per eccellenza, vero ponte tra presente e passato, l’unica ad aver compreso da sempre come stavano realmente le cose, non trovi visivamente spazio a ricordare ancora una volta quella parte di vita cui ha dovuto un tempo rinunciare. S’attiva da parte dell’autore e regista, sul versante delle novità, un “dentro” cui è necessario dare slancio e ritmo: quelle dieci luci in proscenio animano una sorta di opera buffa e di teatro antico, con lo scenografo Luigi Ferrigno – complici i cambi di luce di Pasquale Mari – s’è creato un gioco di tendaggi scorrevoli a chiudere scene e intimità per svelarne altre in cui gioca l’intera famiglia, s’è sfruttato con intelligenza quella platea/piazza di paese dove l’industriale e padre, prendendo a testimone e a prestito il pubblico, teme di essere guardato, deriso, messo al bando.

 

È il momento in cui meglio viene fuori il lato istrionico del Vincenzo Cantone di Francesco Pannofino, incredulo e burbero, chiuso nella propria mentalità antica, vero esempio di uomo del sud: un successo personale, sottolineato dalla partecipazione dell’intero pubblico. Non gli sono certo da meno le chiusure e i dubbi, “ma l’omosessualità un dottore la potrebbe curare?”, della Stefania di Iaia Forte, l’umanità e la rinuncia terminale della nonna Simona Marchini (con la bellezza dei monologhi), le significative e convincenti prove di Edoardo Purgatori (il narratore Tommaso) e Carmine Recano (Antonio, lui faccia ozpetekiana senza se e senza ma), la stralunata zia Luciana di Sarah Falanga, la fantesca di Mimma Lovoi, pronta a scivolare in danze sfrenate. Non si sono certamente risparmiati in gridolini e mossette Francesco Maggi e Jacopo Sorbini e i loro siparietti al culmine della sfacciataggine si sono rivelati i momenti che più hanno divertito il pubblico. Se non sbaglio, le musiche finali sono quelle che accompagnano le ultime scene del film: bel salto temporale (e un bel ricordo per quanti ammirano l’intera filmografia del regista) verso quella che rimane una delle opere più riuscite di Özpetek. Che stasera ha incrociato un eccellente esempio di reinvenzione.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Romolo Eucalitto

Concertone di Capodanno a Torino: sicurezza, modalità di accesso e modifiche alla viabilità

CAPODANNO 2023: TOLOVESYOU

Sabato  31 dicembre, Torino celebrerà l’arrivo del nuovo anno con una grande festa di Capodanno che, dopo le restrizioni dovute alla pandemia, torna all’aperto in piazza Castello, con uno spettacolo di musica dal vivo. Sul palcoscenico saliranno Subsonica, Willie Peyote, Eugenio in via di Gioia, Beba, Ginevra e Cantafinoadieci.

Migliaia di persone potranno assistere al live che avrà inizio alle ore 21.30 del 31 dicembre e terminerà alle ore 01.00 del primo gennaio.

L’Amministrazione comunale ha adottato – di concerto con la Prefettura e la Questura di Torino – una serie di misure finalizzate a garantire elevati standard di sicurezza prima, durante e dopo l’evento.

L’area di piazza Castello interessata dall’evento sarà prevalentemente la zona pedonale compresa tra Palazzo Madama e il Palazzo della Regione sui lati est-ovest e tra piazzetta Reale e via Pietro Micca sui lati nord-sud. Detta area, alla quale si potrà accedere solo se muniti di biglietto attraverso appositi varchi, sarà riservata al pubblico per una capienza massima di 14.200 persone che verranno suddivise in due settori: il settore “A”, compreso tra Piazzetta Reale e via Garibaldi e il settore “B”, compreso tra via Garibaldi e via Pietro Micca.

REGOLE D’ACCESSO ALLO SPETTACOLO

Il pubblico potrà accedere alla piazza a partire dalle ore 19.00, attraverso una serie di varchi controllati da personale specializzato e posizionati su tutte le vie che portano in piazza.

I varchi d’accesso per il settore “A” saranno ubicati in:

– viale Primo Maggio;
– via Garibaldi/ via XX Settembre;
– piazza San Giovanni, dove è prevista un’area dedicata alle persone con disabilità.

I varchi d’accesso per il settore “B” saranno ubicati in:

– via Pietro Micca/ via XX Settembre;
– via Roma/via Cesare Battisti;
– via Po / via Bogino.

Intorno all’area ci saranno altri varchi, utilizzati per il deflusso e le vie di fuga:

– via Palazzo di Città/via XX Settembre;
– via Barbaroux/ via XX Settembre;
– via Viotti/via Monti di Pietà;
– piazza Carignano/via Cesare Battisti.

All’ingresso delle aree presidiate saranno predisposti controlli di sicurezza per impedire l’ingresso di oggetti vietati quali bottiglie di vetro, lattine, materiale ingombrante e oggetti potenzialmente pericolosi come ad esempio bombolette spray, aste o bastone (esclusi presidi sanitari e ombrelli). Si consiglia, per accelerare i tempi di controllo, di non portare zaini o borse di grandi dimensioni e di utilizzare contenitori trasparenti.

Si invitano i cittadini a utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere il centro città e, per evitare code ai punti di ingresso alle aree presidiate, ad attenersi alle indicazioni e ai consigli degli organizzatori sulle modalità di accesso alla piazza, lasciando a casa e non portando con sé ciò che è espressamente vietato introdurre.

RESTRIZIONI AL TRAFFICO E DIVIETI DI SOSTA

Sabato 31 dicembre saranno istituite due aree con restrizioni al traffico veicolare e pedonale, e alla sosta.

AREA ROSSA

L’area rossa sarà compresa all’interno del seguente perimetro:

– piazzetta Reale, tutta, perimetro esterno dalla Chiesa di San Lorenzo all’Armeria Reale;
– piazza Castello, dall’Armeria Reale ai fornici della Prefettura;
– viale Primo Maggio, dai fornici della Prefettura al ponte dei giardini Reali Superiori;
– viale Primo Maggio dal ponte giardini Reali Superiori a piazzetta Mollino e piazzetta Accademia Militare;
– via Virginio, lato ovest, da piazzetta Accademia Militare a via Po;
– via Bogino, da via Po a via Cesare Battisti;
– via Battisti, lato nord, da via Bogino a via Roma esclusa la Galleria Subalpina per il quale il confine è individuato in corrispondenza del cinema Romano;
– via Monte di Pietà, lato nord, da via Roma a via XX Settembre;
– via XX Settembre, lato est, da via Monte di Pietà a via Palazzo di Città;
– via Palazzo di Città, lato nord, da via XX Settembre alla chiesa di San Lorenzo.

Dalle ore 8.00 del 31 dicembre e fino a cessate esigenze, all’interno dell’area rossa sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata. Sarà sospesa anche la validità delle ordinanze istitutive dei parcheggi disabili c.d. ‘generici’, delle aree di sosta riservate ad altri utenti, di quelle per la ricarica dei veicoli elettrici, mentre saranno ricollocati al difuori dell’area rossa i parcheggi disabili ‘ad personam’ . All’interno dell’area rossa sarà inotre sospesa la validità dei permessi di transito e di sosta a qualsiasi titolo rilasciati.

Dalle ore 16.00 entrerà in vigore il divieto di transito per tutti i veicoli, compresi velocipedi, monopattini e i veicoli di trasporto pubblico, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica e della Polizia Locale.

Dalle ore 19.00 del 31 dicembre all’interno della zona rossa potranno circolare a piedi esclusivamente le persone in possesso del biglietto di accesso con codice QR rilasciato al momento della registrazione sul sito della Città di Torino, i residenti e le persone autorizzate.

AREA GIALLA

L’area gialla, subito a ridosso dell’area rossa, sarà delimitata dalle seguenti vie:
– corso Regina Margherita, lato sud, da via XX Settembre a Rondò Rivella;
– Rondò Rivella, perimetrale sud;
– corso San Maurizio, carreggiata laterale sud;
– viale Partigiani, lato est;
– viale Primo Maggio, lato est;
– viale Luzio, lato sud;
– Cavallerizza Reale;
– via Vasco, lato ovest;
– via San Francesco da Paola, lato ovest;
– via Maria Vittoria, lato nord;
– via Santa Teresa, lato nord;
– via XX Settembre, lato ovest, da via Santa Teresa a via Monte di Pietà ;
– via Monte di Pietà, da via XX Settembre a via Pietro Micca;
– via Pietro Micca, lato sud, da via Monte di Pietà a via San Tommaso;
– via San Tommaso, lato ovest, da via Pietro Micca a via Garibaldi;
– via Porte Palatine, lato ovest, fino via IV Marzo;
– via IV Marzo, lato sud;
– piazza San Giovanni, lato ovest;
– via XX Settembre, lato ovest, sino a corso Regina Margherita.

Dalle ore 16.00 del 31 dicembre, in tutte le vie, piazze e corsi compresi nel perimetro di strade che delimita l’area gialla sarà in vigore il divieto di transito per tutti i veicoli, compresi velocipedi e monopattini, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica, della Polizia Locale e dei residenti muniti di documento di riconoscimento.

Dalle ore 12.00 e fino a cessate esigenze sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in zona gialla per tutti i veicoli, compresi velocipedi e monopattini, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica e della Polizia Locale. Il divieto interesserà le seguenti vie:

– via Po, ambo i lati, nel tratto compreso tra via Bogino e via Accademia Albertini/via Rossini;
– via Principe Amedeo, ambo i lati, nel tratto compreso tra Via Roma e via San Francesco da Paola;
– via Bertola, ambo i lati, nel tratto compreso tra via Roma e via XX Settembre;
– via Viotti, ambo i lati, nel tratto compreso tra via Monte di Pietà e via Bertola;
– via Pietro Micca, ambo i lati, nel tratto compreso tra via XX Settembre e via San Tommaso;
– via Roma, ambo i lati, nel tratto compreso tra via Cesare Battisti e via Maria Vittoria;
– via Garibaldi, ambo i lati, nel tratto compreso tra via XX Settembre e via S. Tommaso;
– via XX Settembre, ambo i lati, nel tratto compreso tra Bertola e P.zza S. Giovanni.

Dalle ore 12.00 del 31 dicembre e fino a cessate esigenze all’interno dell’area gialla sarà sospesa la validità delle ordinanze istitutive dei parcheggi disabili c.d. ‘generici’, delle aree di sosta riservate ad altri utenti, di quelle riservate alla ricarica dei veicoli elettrici.

PARCHEGGIO INTERRATO DI VIA ROMA APERTO

Il parcheggio interrato di via Roma resterà aperto. Saranno chiuse l’uscita su via Viotti e l’entrata da piazza Castello. Chiuso anche il tratto di parcheggio situato sotto l’area rossa.

AREE TAXI

Un’area destinata ai taxi troverà posto in via Po, tra le via Vasco e Rossini, mentre saranno sospese le due presenti sui settori ovest e sud-est di piazza Castello.

DEVIAZIONI MEZZI TRASPORTO PUBBLICO URBANO – GTT

Dalle ore 16.00 del giorno 31 dicembre e fino a cessate esigenze in tutte le strade all’interno dell’area gialla sarà in vigore un divieto di transito per i veicoli del trasporto pubblico. Per la sola via XX Settembre il divieto decorrerà dalle ore 18.00.

Conseguentemente ai divieti di circolazione che saranno istituiti, alcune linee del trasporto pubblico urbano subiranno deviazioni e/o limitazioni di percorso. Le linee di trasporto interessate da modifiche/limitazioni sono i tram delle linee 4 – 11 – 13 e i bus delle linee 15 – 19 – 27 -51 – 55 – 56 – 57 – 72, oltre al collegamento Torino-Reggia di Venaria.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate e/o limitate è possibile visionare il sito Internet di GTT – Gruppo Torinese Trasporti – https://www.gtt.to.it/cms/

SOMMINISTRAZIONE, VENDITA E CONSUMO DI BEVANDE

Nell’area compresa nel perimetro della zona gialla, dalle ore 16.00 di sabato 31 dicembre alle ore 7.00 di domenica 1 gennaio, saranno vietati:
• la vendita per asporto, da parte degli esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazione per il commercio ambulante, di bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire pericolo, anche se erogate da distributori automatici, i cui gestori dovranno provvedere ad ogni misura e adempimento necessario per impedirne l’erogazione;
• il consumo in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine e in qualsiasi altro contenitore che possa essere impropriamente utilizzato costituendo un pericolo per la pubblica incolumità, nonché il loro abbandono al di fuori degli appositi raccoglitori;
• la detenzione in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine e in qualsiasi altro contenitore che possa essere impropriamente utilizzato costituendo un pericolo per la pubblica incolumità;
• la vendita e somministrazione di bevande alcooliche che abbiano un contenuto alcolico superiore a ventuno gradi per cento in volume.
Nell’area compresa nel perimetro della zona rossa, dalle ore 19.00 di sabato 31 dicembre alle ore 2.00 di domenica 1 gennaio, sarà vietato introdurre bevande alcoliche.

BOTTI E PETARDI VIETATI

La Città di Torino ricorda inoltre che sul territorio cittadino è tassativamente vietato far esplodere botti e petardi di qualsiasi tipo. Fuochi pirotecnici, botti e petardi possono essere pericolosi per persone – soprattutto in occasione di manifestazioni con alta adesione di pubblico – e animali fino a metterne a repentaglio la vita, oltre al poter provocare pure danni ingenti a edifici e cose.

Il divieto è normato dal Regolamento n.221 di Polizia Urbana, all’articolo 48ter “Utilizzo e vendita di prodotti pirotecnici”, e dal Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città n. 320, all’articolo 9 comma 23 “Divieti generali di far esplodere botti o petardi di qualsiasi tipo”.

Le sanzioni previste per chi non si attiene alle regole vanno da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro.

Chieri, Capodanno in piazza con Alex

31 DICEMBRE 2022 – ore 22

Capodanno in piazza con ALEX

una delle rivelazioni della passata edizione della trasmissione televisiva AMICI.

E a mezzanotte si saluterà il nuovo anno con i panettoni donati dalla Fondazione di Emmanuel Gyasi, il giovane calciatore capitano della squadra di serie A Spezia cresciuto a Chieri.

In piazza anche il Dj Sergio Appendino che farà ballare il pubblico prima e dopo il concerto

 

Dopo un anno ricco di successi con la partecipazione alla passata edizione della trasmissione televisiva AMICI, l’EP “Non siamo soli”, il disco d’Oro per il singolo “Sogni al cielo”, il nuovo album di inediti “CIÒ CHE ABBIAMO DENTRO” e il trionfo dei primi live nei club, ALEX sarà a Chieri con il suo “NON SIAMO SOLI TOUR” il 31 dicembre, in occasione del “Capodanno in piazza” con un concerto gratuito all’Area spettacoli ex-Tabasso (via Vittorio Emanuele II, 1). Preceduto dal Dj Sergio Appendino, si esibirà dalle ore 23 accompagnando il pubblico sino a mezzanotte. La grande festa di Capodanno continuerà con gli auguri di Buon Anno di Alex. La musica poi proseguirà e ci si potrà ancora divertire ballando con il Dj set di Sergio Appendino.

 

Spiegano gli assessori alla Cultura Antonella Giordano e alle Politiche Giovanili Paolo Rainato: «Dopo Matteo Romano lo scorso settembre e Il Pagante, Shiva e Dj Matrix nel 2021, continua l’attenzione per un pubblico di giovanissimi (…e non solo) che si ritroveranno sotto il palco per applaudire il loro beniamino e salutare insieme al Sindaco e all’Amministrazione Comunale l’arrivo del 2023. E allo scoccare della Mezzanotte festeggeremo il Nuovo Anno con i panettoni donati dalla Fondazione di Emmanuel Gyasi, il giovane calciatore capitano della squadra di serie A Spezia cresciuto a Chieri, dove ancora risiede la sua famiglia, e che proprio a Chieri ha ricevuto la cittadinanza italiana».

 

Alex (vero nome Alessandro Rina) trascorre la sua adolescenza tra la provincia di Como, dove vive con la madre, e l’Inghilterra con il padre (ha frequentato il College a Cambridge e si è diplomato nel 2019). È proprio dal padre che eredita la passione per il pianoforte, una passione che lo spinge a frequentare a Londra il BIMM Institute, prestigioso college di musica dove si sono formati alcuni degli artisti più interessanti della scena internazionale (tra questi anche uno degli artisti inglesi più apprezzati degli ultimi anni, James Bay).

È Londra ad aver fatto da palco alle sue prime esibizioni: le sue vie e piazze hanno dato la possibilità a questo giovane musicista (il pianoforte è il suo strumento d’elezione) di mettersi alla prova e conquistare il suo primo pubblico cantando canzoni inedite.

Il suo percorso all’interno di Amici è cominciato nel 2021 ed è proseguito all’insegna dei brani inediti (a partire da “Sogni al cielo” con cui ottiene il posto all’interno del talent e prodotto nella versione definitiva da Katoo che ha conquistato la certificazione ORO) e del sostegno di artisti come Michele Bravi (che gli ha regalato il suo inedito “Senza Chiedere Permesso” e che l’ha voluto come ospite al suo concerto di Roma per cantare insieme il brano). Dopo la finale del talent pubblica l’EP Non siamo soli contenente le canzoni che ha presentato all’interno del programma e che ha riproposto dal vivo nei suoi primi concerti durante l’estate. Ad ottobre esce il singolo Mano Ferma, accompagnato da un video girato nella “sua” Londra, che anticipa l’album di inediti Ciò Che Abbiamo Dentro pubblicato a novembre (21co/Artist First) in cui Alex mostra il suo essere dando prova delle sue doti di autore firmando dieci brani. Alla pubblicazione del disco fanno seguito, nelle stesse settimane, due concerti esclusivi e gremiti all’Atlantico di Roma e al Fabrique di Milano, occasione per Alex di proporre in versione live sia le canzoni che lo hanno fatto conoscere al suo pubblico che quelle del nuovo disco.

Il Capodanno in piazza è organizzato dalla Città di Chieri in collaborazione con Pro-Chieri, Fondazione MOS e BMU Music.

Inizio spettacolo ore 22 con Dj Sergio Appendino

Polo Culturale ex Tabasso, via Vittorio Emanuele II, 1 Chieri (TO)

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire dalle ore 19.30

fino ad esaurimento posti

Info: www.comune.chieri.to.it

 

Concerto di Capodanno a Sestriere comune più alto d’Europa

Domenica 1 gennaio 2023 alle 18 a Sestriere, nel Comune più alto d’Italia, si terrà il concerto di Capodanno dell’ensemble della Monferrato Classic Orchestra diretta da Edmon Levon, con la parteciazione straordinaria del mezzo soprano Kulli Tomingas.
Il concerto, gratuito e aperto a tutti, è organizzato dal Comune di Sauze di Cesana, in collaborazione con l’Unione Montana Comuni Olimpici e il Comune di Sestriere.

MONFERRATO CLASSIC ORCHESTRA AL PALAZZETTO DELLO SPORT DI SESTRIERE

Monferrato Classic Orchestra diretta da EDMON LEVON

Sabato 1 Gennaio ore 18

Palazzetto dello Sport

Strada Azzurri d’Italia 2 SESTRIERE

Il Comune di Sauze di Cesana, in collaborazione con l’Unione Montana Comuni Olimpici e il Comune di Sestriere, per celebrare l’inizio dell’Anno Nuovo e augurare il meglio per il 2023, ha organizzato il Concerto di Capodanno con l’ensemble della Monferrato Classic Orchestra.

Appuntamento sabato 1 gennaio 2023 alle ore 18 al Palazzetto dello Sport di Sestriere.

Il programma prevede:

F. von Suppè, Cavalleria leggera

J. Strauss, Ouvertüre Pipistrello

G. Rossini, Ouvertüre Barbiere di Siviglia

G. Bizet, Carmen Suite n 1

G.Rossini, Ouverture da “Guglielmo Tell”

J. Strauss, Pizzicato polka

Tritsch tratsch Polka

Sul bel Danubio blu

Josef Strauss, Nymphen polka op 50

G. Rossini, “Una voce poco fa”

G. Puccini, da Turandot – “Vincerò”

Johan Strauss jr, Tausend und eine Nacht, valzer op 346

E. Strauss, Gruß an Prag, Polka francese op 144

J. Strauss sr, Radeskymarsch

Il concerto, che registra la partecipazione straordinaria del mezzo soprano Kulli Tomingas, vedrà i 50 orchestrali darsiappuntamento nel Comune più alto d’Italia per un concerto magico in un contesto spettacolare, quale quello le montagne olimpiche.

Da diversi anni ha dichiarato il Sindaco di Sauze di CesanaMaurizio Beria d’Argentina il Comune di Sauze di Cesana propone un cartellone di iniziative culturali estive per offrire a chi vive e frequenta le nostre montagne momenti per innalzare e rinfrancare lo spirito.

Quest’anno abbiamo deciso di organizzare un evento invernale e di donare, ai residenti e turisti dei Comuni Olimpici, un concerto della prestigiosa Monferrato Classic Orchestra (che ad Agostoscorso aveva fatto registrare il tutto esaurito nella Chiesa di San Restituto n.d.r.)

Il luogo più indicato per organizzare il tutto ci è parso subito il Palazzetto dello Sport di Sestriere, sintesi perfetta dello spirito che unisce i comuni olimpici.

Dal 1968 – ha proseguito il sindaco Beria –   il 1 gennaio si celebra la giornata mondiale della pace e non ci può essere modo migliore per augurare la pace a tutti, a tutto il mondo e anche anoi stessi che immergerci nell’atmosfera di queste melodie, nello scenario incantato delle nostre montagne.

Il mondo ha bisogno di pace e anche noi abbiamo bisogno di pace, di armonia, di relazioni autentiche, vere, costruttive.

Il messaggio di Papa Francesco per la giornata della pace del 2023 inizia con “nessuno può salvarsi da solo”: questo il messaggio che vogliamo rilanciare anche con questo concerto. Solo riscoprendoci comunità ha concluso Maurizio Beriatroveremo il modo per rendere la parola pace non un concetto astratto ma una scelta di vita.

L’ingresso al concerto è gratuito e aperto a tutti.

La Monferrato Classic Orchestra è l’orchestra stabile della Città di Casale Monferrato e del Teatro Municipale. Orchestra sinfonica versatile, che nel 2022 ha festeggiato gli otto anni di attività, affronta repertori barocco, classico e sinfonici con particolare attenzione al repertorio romantico e post-romantico, costituita da eccellenti giovani professionisti accomunati tutti dal desiderio di dare vita ad una realtà artistica giovane e nuova.

È seguita da Direttori d’orchestra professionisti di altissimo livello artistico provenienti dalle maggiori scuole di direzione d’orchestra europee e già collaboratori delle più rinomate orchestre nel mondo.

L’orchestra, che dal suo esordio ha all’attivo quasi 50 concerti sinfonici, è aperta a giovani strumentisti in grado di affrontare le difficoltà tecniche previste nella programmazione delle stagioni sinfoniche proposte.

La Monferrato Classic Orchestra si esibisce, nel 2019, con Luiz Felipe Coelho (primo violino della Camerata dei Berliner Philharmoniker); con il cellista Benedict Kloeckner, già artista Deutsche Grammophone che, dopo l’esecuzione del Concerto di Dvorak ,ha espresso entusiastiche lodi alla formazione.

Prima orchestra italiana ad avere eseguito, nel 250esimo anniversario beethoveniano, la Nona sinfonia registrando con tre concerti il tutto esaurito.

Unica realtà musicale piemontese ad aver ricevuto il patrocinio dell’Expo 2015.

I musicisti della MCO hanno la preziosa possibilità di collaborare anche con istituzioni estere e altre Orchestre Giovanili in Europa, attivando così un polo di scambio culturale europeo.

La Direzione artistica MCO è della pianista Sabrina Lanzi che ne è presidente e fondatrice.

 

Concerto di Capodanno alla Reggia di Venaria con la musica Gospel del jazz club Blue Note Milano

Nell’ambito delle Sere di Natale alla Reggia, le aperture serali in tema natalizio animate da musica, esibizioni teatrali ed eleganti allestimenti, la sera di domenica 1° gennaio 2023 La Venaria Reale celebra il nuovo anno con il Concerto di Capodanno alla Reggia, un concerto corale di musica Gospel curato dal noto jazz club Blue Note Milano e ospitato nella Cappella di Sant’Uberto, che vedrà esibirsi Eric Waddell & The Abundant Life Gospel Singers: una formazione di voci e timbri dalle sfumature profonde e potenti, che raccoglie i migliori talenti della città di Baltimora negli Stati Uniti.