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Gardone Riviera dal 29 torna Hedonè: viaggio tra Eros, luci e poesia al Vittoriale
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Gardone Riviera dal 29 torna Hedonè: viaggio tra Eros, luci e poesia al Vittoriale
Dal 24 al 31 agosto
Dal 24 al 31 agosto torna il PDFF, Piemonte Documenteur Film Fest, una manifestazione pronta a dare il ciak ai nuovi aspiranti registi provenienti da tutta Italia per girare le loro storie nella splendida cornice delle Langhe.
Si tratta del primo festival europeo sul genere del falso documentario, nato nel 2009 da un’idea di Carlotta Givo e realizzato grazie al contributo dei cinque Comuni ospitanti (Monforte d’Alba, Murazzano, Novello, Roddino e Treiso), oltre a quello di RECTV Produzioni srl, della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e co- finanziato attraverso il portale di crowdfunding eppela e Banca Azzoaglio e patrocinio della Regione Piemonte.
“Abbiamo messo a disposizione dei partecipanti uno sceneggiatore e uno scrittore, Pino Pace – spiega la direttrice Ilaria Chiesa – e ci piaceva l’idea di aiutare chi non avesse mai partecipato al PDFF per evitare di uscire troppo dal genere del falso documentario, e per questo abbiamo scelto un ex vincitore come supporto”.
A giudicare l’operato degli aspiranti filmmakers sarà una giuria composta da Sergio Troiano (Cinema Ambrosio), Fabrizio Dividi ( Corriere della Sera, Torino), Daniela Scavino ( La Stampa, Cuneo) , Elena Ciofalo ( Centro Nazionale del Corto) e Lucilla Riggio ( ShortsFit Distribucion).
Mara Martellotta
Manca poco all’avvio del Todays Festival, in scena dal 25 agosto al 2 settembre al Parco della Confluenza. I numerosi eventi diffusi sul territorio della Circoscrizione sei partono invece il 23.
A inaugurare gli appuntamenti con i grandi concerti live al Parco della Confluenza, per una prima giornata ad accesso libero, domenica 25 agosto andranno in scena Jeremiah Fraites, Bab L’Bluz, Addict Ameba e Anthony Sasso, lunedì 26 agosto saliranno sul palco LCD Soundsystem con Nation of Language, Khompa feat. Akasha e Giulia’s Mother, martedì 27 agosto sarà la volta di Arlo Parks che si esibirà dopo Tangerine Dream, English Teacher, Birthh e Giøve, mentre per giovedì 29 agosto sono stati annunciati gli Overmono, Yellow Days, C’mon Tigre e Thru Collected; venerdì 30 agosto sono attese le performance di The Jesus and Mary Chain, Fast Animals and Slow Kids, Elephant Brain e Brucherò nei Pascoli; il 31 agosto grande attesa per Mahmood, insieme a Jupiter & Okwess e A Toys Orchestra e chiuderanno in bellezza, lunedì 2 settembre, i Massive Attack.
Ma TODAYS sarà anche un vero e proprio Festival diffuso in moltissimi altri luoghi della Città. Il via il 23 e 24 agosto con TOnights Spirit curated by JAZZ:RE:FOUND, ma ad essere coinvolti nelle giornate di Festival saranno anche il SEEYOUSOUND International Music Film Festival, con proiezioni esclusive di film a tema musicale al Teatro Monterosa il 26, 27, 29, 30, 31 agosto e il 2 settembre, la Scuola Circo FLIC con incursioni circensi e spettacoli il 27, 28 e 29 agosto, SOUNZONE, prima community di produttori musicali in Europa, con un contest, laboratori e panel il 25, 29 e 30 agosto, e il collettivo DOJO con i suoi format Regio Freestyle, NAV Vol.11 e Verbal Jungle Show il 25, 28 e 30 agosto.
Intanto, da mercoledì 14 agosto e fino a lunedì 9 settembre, per la preparazione e lo svolgimento (e poi lo smantellamento delle strutture) del Todays Festival 2024, sono previste chiusure e deviazioni nei pressi del Parco della Confluenza.
Le strade interessate dalle chiusure sono: piazza Sofia, perimetrale est, via Alberti, via d’Andrade, corso Taranto tra piazza Sofia e via Salgari, via Salgari tra corso Taranto e via Wuillermin, via Salgari tra corso Taranto e via Wuillermin, via Avondo tra via Pellizza da Volpedo e via Vincenzo Cuoco.
Previste limitazioni alla circolazione anche nei percorsi all’interno del parco.
In particolare, le chiusure sono previste negli orari: da mercoledì 14 a sabato 24 agosto dalle 9 alle 23 (operazioni di montaggio); da domenica 24 a martedì 27 agosto dalle 18 alle 24; da giovedì 29 a sabato 31 agosto dalle 18 alle 24; lunedì 2 settembre dalle 18 alle 24; da martedì 3 a lunedì 9 settembre dalle 9 alle 23 (operazioni di smontaggio).
Maggiori informazioni sul festival sono disponibili su: www.todaysfestival.com/
Tre giorni immersi nella natura e nella musica elettronica dal 23 al 25 agosto
Ritorna a Camerana, ad appena un’ora di auto da Torino, il festival Greenfields di musica elettronica da venerdì 23 a domenica 25 agosto prossimi.
La kermesse comprende tre serate di festa con artisti italiani e internazionali, che coincidono con tre giornate di benessere immersi nella natura che circonda questo magico angolo del Cuneese. L’iniziativa è giunta alla sua seconda edizione e si svolge al rifugio La Pavoncella, in località San Giovanni Belbo 1. La distanza è minimale anche dalla Liguria, appena 25 minuti in auto da Finale Ligure.
Gli organizzatori hanno spiegato che si tratterà quasi di una magica bolla di sapone, in cui entrare e rimanere sospesi circondati da un paesaggio magico, con molte possibilità offerte, dallo scatenarsi in pista, alla possibilità di godere di massaggi di benessere e passeggiate e di partecipare ad attività di gruppo.
Sul palco si alterneranno una trentina di artisti tra cui Analogic Boy, Andrea K. Arte L. II, Bruno Power, Christian Express, Sandro Replay, Ivan Talko, Maddalena Bob, Luca Antolini, Lunaross, Steve Shaden, Roberto Francesconi, Maurizio Benedetta, Mikel, Mc il dottore…
I biglietti del costo di 15 euro sono disponibili sul sito www.xceed.me, a scelta tra quelli per un ingresso a una serata e l’abbonamento per tutta la durata del festival.
Mara Martellotta
L’11 settembre prossimo la regista di “Lezioni di Piano” e “Il potere del cane”, Jane Champion, sarà protagonista della ripresa delle masterclass al Museo del Cinema di Torino alle ore 10 e alle 16 riceverà il Premio Stella della Mole.
La regista neozelandese, classe 1954, è stata la prima regista donna a conquistare la Palma d’oro al Festival di Cannes e a riportare sul grande schermo la sensualità femminile.
“Sono davvero emozionata di visitare per la prima volta un’istituzione prestigiosa come il Museo Nazionale del Cinema – ha dichiarato Jane Champion – e non vedo l’ora di condividere del tempo con questa vasta platea di cinefili della città di Torino in occasione della masterclass all’interno di un monumento unico come la Mole Antonelliana”.
La regista dialogherà con il direttore del Museo, Domenico De Gaetano, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera, dai primi lavori ai successi di critica che l’hanno consacrata quando ha conquistato il premio Oscar per “Lezioni di Piano” nel 1993 per la migliore sceneggiatura originale, cui è seguito l’Oscar per la regia per il film “Il potere del cane”, che ha sancito la sua popolarità.
“Nel corso della sua carriera quarantennale Jane Champion è stata capace di ritagliarsi un posto unico nel pantheon tradizionalmente maschile del cinema contemporaneo- ha affermato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – un museo che ribadisce con questo appuntamento il suo ruolo di hub culturale internazionale”. Si tratta, cioè, di un’istituzione capace di promuovere grandi mostre, ospitando personaggi e celebrità del mondo del cinema, come Jane Champion.
Mara Martellotta
Prosegue la programmazione dei Punti estivi, iniziata a giugno con un calendario di oltre trecento appuntamenti. I dieci progetti vincitori del bando biennale promosso dall’assessorato alla Cultura della Città di Torino, attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, offrono attività per tutte le fasce d’età, gratuite o a prezzi accessibili.
Musica classica dell’ensemble strumentale dell’Accademia del Santo Spirito classico (domenica 25 agosto ore 11).
Ancora musica, con il palinsesto di Fondazione Cantabile, negli spazi Musica alla spina in vicolo Grosso 3 e Arenamanin in via Manin 18. Venerdì 23 agosto va in scena Dentro le radici, concerto di musica che spazia dal folk, al jazz, dalla classica al cantautorato italiano e internazionale (Musica alla spina, ore 21). Sabato 24 agosto il trio di Fulvio Chiara presenta Artika (Arenamanin, ore 21). Martedì 27 agosto Simona Colonna presenta il suo progetto musicale Colonna sonora (Arenamanin, ore 21) e venerdì 30 agosto il gruppo Svoboda si esibisce in Suoni dal mondo (Musica alla spina, ore 21).
Ancora cinque appuntamenti al Polo culturale Lombroso, in via Cesare Lombroso 16, tra spettacoli musicali (Very open: Fazio, il 24 agosto alle ore 20), di improvvisazione teatrale (Impro favole, dedicato ai bambini, il 25 agosto alle 16.30; Teatro Sequenza, il 31 agosto alle 20), comicità (il 28 agosto alle 20) e stand up comedy (il 30 agosto alle 20).Chiude il mese, il 31 agosto alle ore 21 alla Casa nel Parco di via Panetti 1, la cover band dei Pink Floyd, che porta sul palcoscenico le più grandi hits della band inglese, a cura di Fondazione Mirafiori.
I romanzi di Chiara sono stati fonte di ispirazione per il cinema dai primi anni ’70. Alcuni dei più famosi registi della commedia all’italiana – da Dino Risi ad Alberto Lattuada –, tra le pagine dei racconti del narratore del lago Maggiore, scavando nelle storie della “provincia”, all’ombra dei campanili e nel vociare delle osterie, sono andati a scovare i soggetti e i tipi giusti per raccontare il costume italiano. A dire il vero, Piero Chiara nutriva un atteggiamento del tutto particolare, spesso incredulo se non addirittura critico verso il cinema. Riferendosi all’adattamento dei suoi testi sul grande schermo, lo scrittore non nascondeva una vena malinconica: “Molte volte, rivedendo uno dei film tratti dai miei libri, mi sembra di sognare. È avvenuta, nel passaggio, un’alterazione cromosomica che ha dato vita a una creatura imprevista e imprevedibile, ma non più mia“. In un altra occasione, commentando la cessione dei diritti dei suoi libri per le versioni televisive o cinematografiche, appare ancora più sconsolato: “Vendere un libro al cinema è come vendere un cavallo: si può sperare che il padrone lo tratti bene, non lo sforzi, lo nutra a dovere, ma poi non si può andare a vedere come sta. Il nuovo padrone lo può anche macellare“.
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Nonostante questo scarso entusiasmo, sono stati otto, salvo errori ed omissioni, i film tratti da Piero Chiara trasferiti sullo schermo. Ai quali vanno aggiunti almeno quattro riduzioni televisive. Spesso le ambientazioni hanno visto, come scenari naturali, i due laghi Maggiore e d’Orta. Il primo film, diretto da Lattuada nel 1970, è “Venga a prendere il caffè da noi”, tratto da “La spartizione”, con uno straordinario Ugo Tognazzi nella parte del ragionier Emerenziano Paronzini. Il protagonista, in cerca di “sistemazione”, incontra le tre sorelle Tettamanzi, di ognuna delle quali “coglie” il meglio. Interamente girato a Luino, paese natale di Chiara, sulla sponda lombarda del lago Maggiore, ebbe tra gli estimatori il maestro Luis Buñuel che, dopo averlo visto, scritturò l’altra protagonista, Milena Vukotic, per “Il fascino discreto della borghesia”. Un anno dopo, esce “Homo eroticus”, di Marco Vicario, con Lando Buzzanca, Rossana Podestà, Luciano Salce. La commedia di costume sceneggiata da Piero Chiara, anche interprete nel ruolo del “giudice”, riscosse un grande successo di pubblico e vide tra i protagonisti anche Nanni Svampa e Lino Patruno. “Il piatto piange” di Paolo Nuzzi (1974), è il più “felliniano” dei film tratti dai racconti di Chiara. Le interminabili partite a carte, il profumo delle donne, i sotterfugi sentimentali, gli amici, i coprifuochi dei fascisti. Le avventure del Càmola (Aldo Maccione) nella Luino degli anni ’30, venne adattato da Chiara per lo schermo insieme al regista, con Macario nei panni dello scemo del paese in una delle sue ultime apparizioni e una splendida Agostina Belli. Girato a Orta, con una incursione sopra Luino per le scene finali, è un film dove quasi si sente l’odore del lago.
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Nel 1976, firmata da Francesco Massaro, esce nelle sale “La banca di Monate”, tratto dall’omonimo racconto con Walter Chiari, Magali Noël e Vincent Gardenia, ambientato sulla sponda “magra” del Verbano venne girato ad Omegna, sul lago d’Orta. E il comune ci guadagnò la tinteggiatura del municipio che, nel film, era la sede della banca. Con la regia di Dino Risi, un anno dopo, nel 1977, ecco “La stanza del vescovo”, con Ugo Tognazzi, Ornella Muti e Patrick Dewaere. Un giovane avventuriero in barca a vela, un libertino decadente e senza scrupoli, una fanciulla sposata per procura, tutti insieme sul Lago Maggiore, tra le due sponde, le isole e i castelli di Cannero. Tratto dal romanzo omonimo, il film si presenta come un gotico d’autore che gioca sulle atmosfere lacustri più inquietanti. Tre anni dopo è la volta de “Il cappotto di Astrakan”, per la regia di Marco Vicario con Johnny Dorelli, Carole Bouquet e Andréa Ferréol. Da Luino a Parigi, ospite dell’ambigua madame Lenormand (Andréa Ferréol) e innamorato di Valentine (Carole Bouquet), quella di Piero (Johnny Dorelli) è un’odissea surreale perché le due donne sono rispettivamente moglie e amante del suo sosia Maurice, temutissimo rapinatore che ama indossare un cappotto di astrakan. Il regista sfrutta in questo caso il tema del doppio così caro alla commedia italiana, sfruttando il composito cast internazionale. Con Nanni Svampa tra i protagonisti, è stato uno dei film che hanno incassato di più tra quelli tratti dai romanzi di Chiara. Devono passare quasi 35 anni per vedere nei cinema ( nell’aprile 2014 ) un film tratto da un racconto di Piero Chiara : è “Il Pretore “, diretto da Giulio Base e interpretato da Francesco Pannofino, trasposizione cinematografica di un racconto breve –Il pretore di Cuvio –pubblicato da Mondadori nel 1973, che divenne uno dei migliori successi dello scrittore luinese. Detto dei film, occorre anche menzionare gli sceneggiati per la tv, a partire da “I giovedì della signora Giulia” del 1970, diretto da Massimo Scaglione con un grande Claudio Gora, tratto dal romanzo di Chiara. Nel 1975 lo scrittore collabora alla realizzazione dello sceneggiato Rai “Un uomo curioso”, con Gabriele Ferzetti nella parte del protagonista, tratto dal suo racconto “L’uovo al cianuro” e ambientato sul lago Maggiore. Un altro film per la tv è “Il balordo”, uno sceneggiato di Pino Passalacqua del 1978, girato a Orta con un grande Tino Buazzelli e una straordinaria interpretazione ( nei panni del “ginetta”) di un giovane Teo Teocoli. Infine, la passione per il nobile veneziano Giacomo Casanova, spinge Piero Chiara a sceneggiare per Pasquale Festa Campanile il film per la Rai intitolato “ Il ritorno di Casanova” nel 1980, con Giulio Bosetti. Le storie di Piero Chiara, anche attraverso film e sceneggiati, sono arrivate così al grande pubblico. E con essere la “provincia” profonda, i laghi, i piccoli paesi. Insomma, quell’Italia “minore” che in realtà è il volto del paese vero.
Marco Travaglini
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Carlo Conti, nella sua qualità di direttore artistico e conduttore, ricomincia da quattro dopo i suoi 3 Festival vincenti (edizioni 2015/2016/2017). Il Regolamento della 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo – che andrà in onda, in diretta su Rai 1, dall’11 al 15 febbraio 2025 – è da oggi on line.
Queste le principali novità del Festival targato Conti:
Passando all’analisi delle singole serate, nella prima (il martedì) si esibiranno i 24 Campioni in gara e le canzoni verranno votate dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web.
Durante la seconda serata (il mercoledì) si esibiranno 12 Campioni, che saranno votati dal pubblico – attraverso il Televoto – e dalla Giuria delle Radio, ciascuno con un peso pari al 50%. Per le Nuove Proposte, si affronteranno 2 artisti in una prima semifinale, giudicati invece dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio, determinando così il primo finalista.
Identico il meccanismo e lo svolgimento della terza serata (il giovedì), in cui avrà luogo anche la seconda semifinale tra le altre 2 Nuove Proposte, individuando così il secondo “giovane finalista”.
La quarta serata (il venerdì) sarà dedicata alle “Cover”: i cantanti in gara, affiancati da un artista Ospite, re-interpreteranno una canzone edita, tratta dal repertorio italiano ed internazionale. Le cover saranno valutate da tutte e tre le giurie: Televoto del pubblico, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale rispettivamente del 34, 33 e 33%, dando luogo ad una autonoma classifica di Serata dei 24 Artisti. Il primo classificato sarà il vincitore della Serata delle Cover. Sempre nella quarta serata, si svolgerà la finale per la categoria Nuove Proposte fra i due contendenti qualificatisi nelle serate precedenti. Le 2 canzoni/artisti saranno votate dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio, sempre con peso rispettivamente del 34, 33 e 33% sul risultato complessivo della votazione.
Nella finalissima della quinta serata (il sabato) verranno dapprima eseguite nuovamente le 24 canzoni in gara, che saranno votate dalle 3 Giurie ancora una volta con un peso di Televoto 34%, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33 e Giuria delle Radio 33%.
Il risultato di questa votazione sarà sommato a quello delle votazioni nella Prima Serata e al risultato congiunto delle votazioni nella Seconda e Terza Serata, al fine di determinare una media percentuale delle votazioni e quindi una classifica delle 24 canzoni/Artisti in gara. Le canzoni/Artisti nelle prime 5 posizioni in classifica verranno comunicate senza ordine di piazzamento. Dopodiché, riproposizione delle 5 canzoni finaliste e nuova votazione – con stesse modalità per le tre Giurie. Il risultato di questa nuova votazione in Serata sarà sommato al risultato complessivo delle precedenti votazioni (Prima Serata, Seconda e Terza Serata, Quinta Serata), così come risultante nella classifica generale parziale stilata in Serata, al fine di determinare una nuova media percentuale delle votazioni riferite alle 5 canzoni/Artisti e quindi una classifica finale delle stesse 5 canzoni/Artisti, così da incoronare il vincitore della 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana.
Queste alcune delle più rilevanti novità del regolamento di Carlo Conti, che non cambia la sua filosofia: la musica, le canzoni al centro dello spettacolo e la ricerca di talenti, in un dinamico e divertente show televisivo.
Lo slogan dei festival di Carlo resta lo stesso: TUTTI CANTANO SANREMO! |
Il ritorno della musica classica a Stresa con la 63esima edizione del Festival del lago Maggiore, che si può considerare un vero e proprio “arcipelago musicale”, di cui a luglio è stata data un’anteprima con contaminazioni di musica jazz, elettronica e altre musiche di confine, ora si concentra su due isole, la ‘antiqua’ e l’’isola classic”.
Il 17 agosto scorso il festival ha preso avvio con il ‘Giardino armonico’, prestigioso ensemble di musica barocca diretto da Giovanni Antonini che, su musiche di Haydn e Vivaldi, ha ospitato il violinista russo Dmitry Smirnov. Domenica 18 agosto la compagnia vocale e strumentale ‘La Tempete’, fondata e diretta da Simon-Pierre Bestion, presenta “Vespro. A Jubilant Sound Experience”, ripresa del capolavoro di Monteverdi “Vespro della Beata Vergine”, che garantisce una potente immersione sensoriale dell’ascoltatore al centro di una potente materia sonora. Lunedì 19 agosto sarà la volta, a Villa Ponti ad Arona, del concerto del duo formato da Teodoro Baù ( viola da gamba) e Andrea Buccarella (clavicembalo), su musiche di Corelli, Bach e Handel. La violoncellista ungherese Ditta Rohmann sarà protagonista delle meditazioni sulle Suite di Bach nella suggestiva cornice dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno il 21 e 22 agosto.
Lasciati gli ‘abiti antiqui’, Stresa vestirà gli ‘abiti classic’, con un progetto speciale realizzato in coproduzione con il Ravenna Festival e Opera Estate Festival di Bassano del Grappa. Si tratta di un omaggio intitolato “Un amico” e dedicato a Ezio Bosso, nato dall’inedita collaborazione tra Mario Brunello al violoncello, ( anche direttore artistico del Festival ), Maria Semeraro al pianoforte e la compagnia di danza di Virginio Sieni, in programma il 24 agosto.
Il cartellone di Stresa Festival 2024 vedrà come protagonisti anche la pianista russa Yulianna Avdeeva, il 25 agosto, vincitrice nel 2010 del Concorso Chopin di Varsavia, che eseguirà un programma musicale diviso tra Chopin e Prokof’ev. Il mezzosoprano Isabel Pfefferkorn e un quartetto di violoncellista, martedì 27 agosto, all’isola Madre si cimenteranno in un variegato repertorio, da Purcell a Richard Strauss, da Piazzolla ai Queen e Adele. Il britannico Barbican Quartet, il 28 agosto, già applaudito a Stresa lo scorso anno, proporrà musiche di Purcell, Ravel e Beethoven. Il Norrlands Nations Kammarkorr, diretto da Francesco Acquista, si esibirà il 30 agosto; si tratta di un coro di 34 elementi che dedicherà un omaggio del Festival ad Anton Bruckner. Atteso ritorno della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, diretta da Myung Whun Chung, e del pianista Sir András Schiff, su musiche di Beethoven e Brahms, il 31 agosto.
I concerti di settembre vedranno protagonisti il Trio Chagall, il primo settembre, con pagine di Haydn, Weinberg e Mendelssohn, e il violoncellista Giovanni Sollima, che martedì 3 a Villa Bryner, a Lesa, si cimenteranno anche con la ‘barchessa’, uno strumento musicale insolito costruito su una vera e propria barca, una nassaroĺa, dotata di una tavola armonica di tre corde lunghe sei metri. Il 4 settembre appuntamento particolare con l’ultimo degli omaggi a Bruckner, reso da ‘Illumina’, nome che è stato dato a un quintetto d’archi, il cui progetto è nato a San Paolo del Brasile nel 2015 per iniziativa della violinista americana Jennifer Stumm, per coinvolgere giovani musicisti e artisti internazionali di spicco, dando vita ad un rinomato festival che ogni anno coinvolge migliaia di persone.
Lo Stresa Festival si concluderà il 6 settembre con l’esibizione della Freiburg Baroque Orchestra, con due solisti di eccezione, Isabelle Faust al Violino e Kristian Bezuidenhout al fortepiano, impegnati nell’esecuzione di due capolavori beethoveniani, il Concerto per violino e il Concerto per pianoforte n. 3.
Mara Martellotta
Anche nei mesi di agosto e settembre proseguono le iniziative promosse dal Comune di Torino per chi trascorre l’estate in città. Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto e di partecipare a occasioni di svago e socialità. Un desiderio cui la Città di Torino risponde con più di 300 appuntamenti tra giugno e settembre.
Scopri gli eventi e i luoghi in cui trascorrere l’estate 2024: