Martedì 17 ottobre ore 19.30
Cinema Ambrosio, c.so Vittorio Emanuele II 52, Torino
Nessuna distinzione può avere un peso quando si tratta di garantire i diritti di un essere umano, si tratti della sua nazionalità o del colore della pelle, del genere o dell’orientamento sessuale, del credo religioso così come di ogni altra circostanza. È quello che stabilisce il principio di non discriminazione, uno dei pilastri fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata dalle Nazioni Unite nel 1948.
Ma un mondo privo di pregiudizi è possibile? Quale ruolo può giocare il cinema nel superamento (o nel rafforzamento) delle discriminazioni?
Ne parleremo con Domizia De Rosa, presidente di Women in Film, Television & Media Italia, la regista Alessia Alciati, Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili, Eleonora Giovanardi, co-fondatrice di Amleta, e Fabia Fleri, producer.
Nel corso dell’incontro sarà proiettato il cortometraggio Different Century, Same Shit (Italia, 2020, 14’) di Alessia Alciati.
L’incontro è patrocinato dal Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili.
Intervengono
Giampiero Leo, Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili Domizia De Rosa, Women in Film, Television & Media Italia Eleonora Giovanardi, Amleta
Fabia Fleri, producer
Alessia Alciati, regista




L’aggressione dei terroristi arabi contro Israele è un fatto gravissimo che tutti o quasi in Italia, per la prima volta, hanno condannato.La convivenza arabo- israeliana è da sempre un problema gravissimo. Più guerre hanno caratterizzato la storia di Israele che ha dovuto sostenere l’attacco aperto e atti di terrorismo da parte dei Palestinesi. Chi vive in Israele vive con l’ansia di saltare in aria, camminando per strada o prendendo un bus. Oggi quello che sta avvenendo è il tentativo di scatenare una guerra, prendendo spunto da Israele. C’è chi torna a parlare di III guerra mondiale anche in rapporto alla Russia di Putin e all’Iran che vorrebbe cancellare lo Stato di Israele. Stiamo vivendo un momento molto difficile, ma non si può dimenticare che la cultura liberaldemocratica da sempre è schierata in difesa dello Stato di Israele come lo fu Pannunzio nel 1967, quando ruppe con Scalfari che divenne filo arabo. Israele è l’unico stato democratico nel Medio Oriente e come tale va difeso. Anche Israele ha commesso i suoi errori, ma la scelta di fondo, la scelta di civiltà è per Israele attaccata ferocemente da un terrorismo che vuole scatenare una guerra. La violenza araba e’ una minaccia grave. Dobbiamo tutti reagire, anche se è facile pensare che qualcuno che finora è stato silenzioso avrà il “coraggio” di parteggiare per gli Arabi. Qualche centro sociale andrà sicuramente in piazza contro Israele. I democratici di ogni orientamento devono testimoniare subito la loro solidarietà per Israele e il proprio impegno per la pace.


