Ricordi di Langa

Ciao Dogliani.

Il treno, da Torino-Porta Nuova linea Bra-Ceva, ferma a Monchiero e la tramvia (6 km) porta alla tua stazione e, con la macchina di piazza Fiat 1400 beige, si va dai “Nostri”!
Ti racconto di

. ESTATE
Il balconcino sul retro della casa di zia si affaccia sulla piazzetta del Mercà ‘d J’euv, improvvise nell’aria salgono le note allegre di un pianoforte. Infatti, nel Teatro/Cinema c’è un coro di voci giovani diretto dal maestro…”Stooop!…più veloce…più allegro…” a cui seguono risatine e brevi commenti. “Come sei bella Dogliani…” è un inno/marcetta alla tua bellezza! Sono le prove per l’imminente Festa dell’Uva in Settembre.
Sono gli Anni 50, c’è entusiasmo e partecipazione. Intanto nelle tue borgate, frazioni e paesi vicini fervono i preparativi per allestire i carri allegorici a tema, a volte satirici, mai volgari.
Alla Festa arrivano molti visitatori, anche da fuori Regione, con pullman e altri mezzi.
Ti animi con tanta musica, cori, ballo a palchetto in piazza e i tuoi rinomati ristoranti propongono i menu della tradizione: Affettati-Raviole-Plin-Fritto e Bollito misti-Bönet, il tutto innaffiato con il tuo Dolcetto!

. MARTEDI’ DI’ ‘D MERCA’
Noto una certa eleganza, come nei giorni di festa. Arrivano a frotte dalle frazioni e qua e la gruppetti di persone conversano amabilmente.
La tua Gente è briosa, pronta alla battuta e alla risata franca, lavora sodo, non mugugna e apprezza stare in compagnia!
Tra i banchi dei commercianti/ambulanti fissi, alcune donne vendono prodotti di cascina: cestini di uova fresche, tome di pecora, ortaggi e frutta di vigna.
La Signora-storico il suo carretto del gelato artigianale-due ottimi gusti-porge coni che strabordano…
Percorro lentamente un po’ a zig-zag, la via centrale e mi soffermo curiosa davanti alle tue fornite botteghe i cui negozianti sono disponibili e consigliano al meglio. Oggi è difficile vederli sulla porta con i loro grembiuloni perchè occupati dietro il banco a servire i clienti.
Mi piace molto l’antica Farmacia con i suoi scaffali lignei e vetrine, i bei vasi in ceramica finemente decorati e sotto il portico aleggia il suo profumo particolare e inconfondibile.
Di fronte, un Emporio, stile FarWest… li c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere: abiti da lavoro, attrezzi per la campagna, il giardino, lo sport, giochini per bimbi e la casa. Non mancano scatoloni con le pianelle “friulane” in velluto e le pattine/pattini per i pavimenti cerati.  Appesi a grappoli alla colonna del portico, zoccoli in legno di tutte le misure e la fascia in cuoio. Li misuro, acquisto e il calzolaio mette la gomma per non scivolare e per non far troppo rumore.

. MICHE, GRISSETTA, CHERNIELE
L’impasto riposa e lievita tutta la notte nella madia della cucina di nonna. Il mattino seguente, dentro un grande panno di teila ‘d Ca’, si sistema in un cesto sul carretto e.. via ‘a cœse’ al forno a legna della frazione. Al ritorno, il profumo di quel pane lascia la scia e inonda la casa. La tentazione è grande, ma all’ordine “non si mangia il pane caldo!”,desisto. A merenda: la cherniela  (torcetto gigante, cerchio o una bambolina, con granella di zucchero), oppure una mezza michetta con uovo ‘a frisinin’ (strapazzato) o confettura di frutta casalinga.
Nel primo pomeriggio con i miei cugini, sotto il portico di Pinotu, in una atmosfera sospesa, luce accecante, aria calda un po’ afosa… ascoltiamo il canto delle cicale, ronzii strani, le galline, il belato della pecora. Attira la nostra attenzione uno strano rumore, è una culla in legno che dondola. Poi, la dolcezza di una voce che canta la ninna-nanna al piccolino.
Per i compiti, zia prepara l’inchiostro con i papaveri.
Prima di ogni pasto, si ringrazia per il cibo. Prima di dormire, si prega.

. DOMENICA
Il sabato pomeriggio sulla ‘lobia’: lavaggio chiome e risciacquo con aceto.
In pompa magna…o quasi, si parte con le scarpe buone avvolte in carta di giornale. Quelle impolverate, dietro un cespuglio, attendono il nostro ritorno.
La Messa prima, alle 6 per Anziani e chi lavora. Nell’imponente chiesa parrocchiale ss Quirico e Paolo, la Messa ‘granda’ è al completo: le Donne a destra, gli Uomini a sinistra e nei primi banchi i Bimbi con catechisti e suore. In fondo si lascia spazio per i Giovani che allegri commentano la sera prima…
Qui la Messa è solenne: organo, coro maschile canto gregoriano, degno delle grandi cattedrali europee. Le omelie a volte forti, fanno riflettere!

. CITTADINI ILLUSTRI, FAMOSI, COMUNI
Hai dato i natali a grandi Uomini e Donne che, in Italia e in molte parti del Globo, ti hanno rappresentato degnamente con i valori da te ricevuti.
Quando, alla domanda “… la tua Città?”, rispondo “Torino” e, orgogliosa aggiungo:”le mie radici sono nelle Langhe, a Dogliani!”
Avrei ancora tanto da dirti… intanto GRAZIE per essere stata e essere come sei!

Un carissimo saluto.
G.S.-Torino

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