STEFANIA MERCI, DIRETTORE RISORSE UMANE DI URMET GROUP: «LE DONNE AL CENTRO DEL NOSTRO IMPEGNO SOLIDALE»
L’azienda di via Bologna si dimostra realtà sensibile ai temi del sociale legati al sostegno delle donne vittime di violenza
La multinazionale torinese Urmet si conferma “azienda in rosa” scendendo in campo al fianco delle donne vittime di violenza.
Attraverso una serie di iniziative avviate nel mese di novembre e condivise con i dipendenti dell’azienda capogruppo e delle consociate, Urmet evidenzia la sua sensibilità nei confronti di un tema estremamente delicato e purtroppo diffuso come quello della violenza contro le donne.
L’azienda, infatti, sta organizzando una vera e propria raccolta di generi di prima necessità a favore delle donne e dei bambini seguiti dal Centro Antiviolenza della Città di Torino, recentemente trasferitosi nei locali del Comune, al secondo piano di c.so Unione Sovietica 220/d e di via San Marino 22/a.
«Sono molto contenta di questa iniziativa così sentita da tutti i nostri dipendenti – sottolinea Stefania Merci, direttore Risorse Umane di Urmet Group -. Ci siamo attivati con grande convinzione per supportare questa bellissima realtà cittadina, fonte di speranza per tante donne e bambini che necessitano di un aiuto concreto e che non possiamo e non vogliamo abbandonare. Un piccolo gesto che testimonia la nostra sensibilità ai temi sociali che coinvolgono il genere femminile».
Pannolini per i bimbi, indumenti e biancheria intima per le mamme saranno in cima alla “lista della spesa” Urmet, soddisfando così le immediate esigenze e necessità delle ospiti del Centro.
Ma la partnership non si ferma qui: prosegue con un seminario dal titolo «Donne e uomini insieme per superare la violenza domestica», organizzato giovedì 30 novembre presso i locali aziendali. L’incontro prevede la partecipazione di Patrizia Campo e Silvia Audisio, operatrici del Centro Antiviolenza della Città di Torino, supportate da Andrea Santoro dell’associazione “Cerchio degli Uomini”, una realtà che si occupa di rieducare gli uomini che si sono macchiati di reati correlati alla violenza di genere.
Il costante impegno di Urmet al fianco delle donne si è manifestato durante tutto l’anno, con il sostegno ad importanti tematiche sociali come il progetto benefico WelfareCare “Mammografia ed ecografia gratuita” che è stato parte integrante dell’evento “Jtwia-Just The Woman I am 2023”, patrocinato dal Comune di Torino e volto a favorire la diagnosi precoce del tumore alla mammella, una neoplasia che colpisce ogni anno oltre 50mila donne in Italia con un trend in aumento.
E ancora, la partnership con la Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) con l’adesione alla campagna Lilt for Women: un “ottobre rosa” con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della prevenzione del cancro al seno.
C’è un albero in Corso Francia a Torino sui cui non sbocciano fiori. Ad ogni femminicidio viene annodato un fiocco rosso. L’albero conta il numero di donne ammazzate per mano di un uomo e si trova in Corso Francia davanti a Villa Raby, la palazzina che ospita l’ordine dei Medici Chirurghi degli Odontoiatri. L’iniziativa è partita a marzo 2023. Quei fiocchi sono come macchie che non possono e non devono lasciarci indifferenti. Rappresentano le nostre madri, le nostre sorelle, le nostre figlie. Potrei essere io che scrivo, potresti essere tu che leggi. Sono tante, troppe e non devono essere ricordate solo durante una qualsiasi giornata di novembre, ma tutto l’anno.
Come negli scorsi anni, la sede di Villa Raby sarà illuminata di rosso. E proprio dall’Ordine che parte un monito, come spiegano: “La violenza di genere mina la salute, la dignità, la sicurezza e autonomia delle sue vittime. Nei confronti delle donne si esprime in modo cruento con il femminicidio, ma anche limitando o negando alle donne libertà di movimento, di accesso all’istruzione, al lavoro, all’autodeterminazione, costringendole a mutilazioni genitali o ad essere spose bambine, a sparire sotto abbigliamenti mortificanti o muri soffocanti.
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