società- Pagina 148

Google premia il lavoro del “Torinese”

E’ un riconoscimento al lavoro giornalistico al tempo del Covid, quello che “Il Torinese” ha ricevuto  da Google, attraverso il  Journalism Emergency Relief Fund, il fondo per l’emergenza che il motore di ricerca più noto al mondo ha costituito durante il lockdown per sostenere chi si occupa di informazione locale.

Un progetto che coinvolge tutto il globo. Le testate locali, dice  il direttore delle news di  Google Richard Gingras nel presentare l’iniziativa «sono una risorsa vitale per mantenere connesse nel migliore dei modi le persone e le comunità».

Aggiunge Riccardo Terzi,  Google Head of News & Publishers Partnerships, Italy & CEE: «Google si interessa al giornalismo locale per diversi motivi,  come l’innovazione di prodotto, la ricerca di nuovi modelli di business e  la gestione dei dati. E’ alla ricerca di soluzioni e nuovi strumenti per sostenere un giornalismo di qualità. Poiché le risorse per l’innovazione non sono sempre alla portata di tutti, la società ha deciso di investire proprio su questo a diversi livelli, anche su realtà molto locali ma che rappresentino esperienze di qualità».

Una iniziativa che, al di là dei fondi riconosciuti, che se non cambiano le sorti di una realtà editoriale sono comunque molto preziosi,  rappresenta soprattutto un segnale di attenzione – forse l’unico finora manifestatosi -nei confronti di piccole testate che cercano di offrire un’informazione il più possibile completa ai  cittadini su quanto sta accadendo in questa difficile fase.
.
Un segnale che ci si aspetterebbe da parte delle istituzioni. Appunto, e le istituzioni? Non pervenute.

Gli adeguamenti di privacy per le imprese

Fare impresa nel 2020 richiede attenzione verso molteplici campi e comporta per l’imprenditore fare anche i conti con numerosi adempimenti legali e fiscali. Tali adempimenti non sono sempre di facile e agevole comprensione, per quanto essi siano, molto spesso, di importanza centrale per uno svolgimento dell’attività che sia corretto e conforme alle norme di legge.

Tra questi adempimenti uno è in particolare all’attenzione delle aziende da ormai più di due anni: gli adeguamenti in materia di privacy. Vista la vastità e la complessità tecnica del tema, ci siamo rivolti allo studio legale e fiscale torinese “Lexchance tax & legal”, nella persona degli avvocati Elena Ferraris, Valentina Dicorato ed Enrico Autero, per chiedere loro lumi sulla materia. “Dal maggio 2018 – spiega l’avvocato Elena Ferraris – è entrato in vigore il regolamento dell’Unione europea n. 679/2016, meglio noto come “GDPR”, che ha rappresentato una grande svolta per la tutela dei nostri dati personali.

Il legislatore europeo con il GDPR ha, infatti, focalizzato l’attenzione sulle modalità di raccolta e di trattamento dei dati personali sia dei clienti sia dei dipendenti, da parte delle aziende; il predetto focus prescinde dal fatto che i dati vengano raccolti online (ad esempio sul sito aziendale) oppure nella vita reale”.
“Il dato, infatti – prosegue l’avvocato Valentina Dicorato – è considerato la moneta di scambio dell’era moderna e, per questa ragione, si è resa necessaria una tutela ad hoc, volta a regolamentare tanto il trattamento e la lavorazione “interna” quanto, e soprattutto, la “trasmissione o comunicazione” a terzi.
A seguito del sopra citato intervento legislativo, è dunque sorta l’esigenza per le imprese di rendere la propria organizzazione “compliance” (conforme) a quanto richiesto dal GDPR.
In prima battuta questi nuovi adempimenti possono sembrare numerosi, ostici e di difficile esecuzione; ciò, però, non corrisponde al vero, in particolar modo nel caso in cui si analizzi la normativa da una prospettiva propositiva, ovvero nell’ottica di trasformare l’adeguamento alla privacy come un’opportunità di crescita aziendale (oppure di incremento del business), affiancati da professionisti competenti.

Infatti, lungi dall’essere unicamente l’ennesimo “intoppo” burocratico, i nuovi accorgimenti in materia di privacy, siano essi relativi al sito internet, alla newsletter o all’informativa, possono trasformarsi in un ottimo biglietto da visita anche in ambito marketing”.
“Adottando, appunto – prosegue l’avvocato Enrico Autero – un’adeguata ‘privacy policy’ ( termine con cui si definisce l’insieme degli accorgimenti per il trattamento dei dati personali ) l’impresa potrà far comprendere al proprio cliente che i suoi dati sono al sicuro e, di conseguenza, egli sarà più invogliato ad acquistare il bene o il servizio offerto. E’ evidente come ciò rappresenti un’interessante opportunità per coniugare il rispetto della legge – il GDPR – all’incremento della propria reputazione.
Non da ultimo, vi è ancora un ulteriore rilevante aspetto da non sottovalutare; alle aziende virtuose dal punto di vista dell’adeguamento alla normativa privacy non sono applicabili le ingenti sanzioni stabilite dal GDPR.

In effetti, il mancato adeguamento alla normativa implica, per sé solo, la possibilità per l’azienda di essere sottoposta a sanzioni di natura amministrativa, parametrate da un lato all’entità della violazione e dall’altro al fatturato dell’azienda stessa. Non solo. I soggetti che si saranno resi responsabili della violazione, unitamente all’azienda, potranno risponderne anche in sede penale (o di responsabilità amministrativa dipendente da reato per l’azienda, ma sempre di fronte al giudice penale).
Pacifica, quindi, la necessità – e non solo l’obbligo – di rendere l’azienda adeguata ai principi dettati in materia di trattamento del dato personale, è opportuno che risulti altrettanto palese come, ad oggi, essere ’compliance’ alla privacy significhi anche, come rovescio diretto della medaglia, ottenerne un tornaconto a livello di sicurezza e soddisfazione del cliente/utente finale. Pertanto è evidente che l’adeguamento al GDPR, da intoppo burocratico dispendioso per le aziende, può e deve diventare l’opportunità da cogliere per migliorare e incrementare le proprie prestazioni (o il proprio business)”.

Mara Martellotta

Fuochi artificiali in arrivo, poveri 4 zampe!

Caro Direttore, anche in questo difficile momento per l’emergenza del COVID-19,  ci sarà chi penserà solo a far esplodere i fuochi artificiali

Il “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle maggiori sigle animaliste ed ambientaliste, è estremamente preoccupato per l’ormai insensata tradizione che, subito dopo la festa dell’8 dicembre, fa risuonare in città le esplosioni di botti, petardi e fuochi pirotecnici vari, nonostante che l’art. 9, comma 23, del “Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città”, il n. 320, ne sancisca ormai da anni il divieto assoluto di utilizzo su tutto il territorio comunale.

Tale usanza, peraltro alquanto stupida, pericolosa e priva di qualsiasi valida giustificazione, che si intensifica con l’approssimarsi del Natale, raggiungendo l’apice a Capodanno, è fortemente nociva non solo per tutti gli animali, ma anche per moltissimi cittadini, principalmente per quelli più fragili e sensibili ai rumori, quali gli anziani, i bambini piccoli e gli ammalati, specialmente in questo periodo di particolare situazione sanitaria.
Nonostante le limitazioni di orario per le uscite in vigore nelle festività, e in particolare per il Capodanno, che impediranno i festeggiamenti in piazza alla mezzanotte è immaginabile che le cattive abitudini si manifesteranno comunque, sia durante il giorno che la stessa notte di Capodanno, direttamente dalle abitazioni.

Così il “Tavolo Animali & Ambiente” ha chiesto alla Sindaca di Torino ed agli Assessori Unia e Sacco che l’Amministrazione comunale intraprenda, al più presto, una idonea campagna informativa dei cittadini sull’esistenza di tale divieto, attraverso tutti i canali ritenuti utili (giornali, televisioni, radio, manifesti, ecc.), di sensibilizzazione, specialmente dei più giovani, sui rischi che si corrono utilizzando i vari botti e, allo stesso tempo, attui anche un costante e capillare controllo, mediante la Polizia Municipale, sul commercio degli artifici pirotecnici, specialmente nelle aree mercatali, per impedire la vendita di quelli illegali.

È stato pure sottolineato che tutta questa preziosa attività preventiva deve essere affiancata anche da quella punitiva, da porre in essere di fronte a quei casi di chiara violazione del divieto, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini, per garantire a tutti di trascorrere le giornate in piena sicurezza, sicurezza che molto spesso viene messa a repentaglio da gesti sconsiderati ed irresponsabili di pochi soggetti.

Nell’occasione è stato anche chiesto al Sindaco della Città Metropolitana di Torino di valutare l’opportunità di sensibilizzare i Sindaci dei Comuni che ne fanno parte al rispetto dell’analogo divieto presente nei loro Regolamenti di tutela degli animali o in quelli di Polizia Urbana, ricordando loro che, qualora tale divieto non fosse contemplato in detti ordinamenti, possono far riferimento all’art. 703 del c.p. ed all’art. 57 del TULPS, che ne vietano l’accensione, senza apposita autorizzazione, nei luoghi abitati o nelle loro adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa e lo sparare mortaretti o congegni simili.

Il “Tavolo Animali & Ambiente”, che ha informato dell’iniziativa anche il Presidente della Regione Piemonte ed il Garante dei diritti degli animali del medesimo Ente territoriale, si auspica che le richieste vengano accolte al più presto.

Per il “Tavolo Animali & Ambiente”
Luciano Bauco
Rappresentante “L.I.D.A.”

Intesa Sanpaolo Host Partner delle Nitto ATP Finals

Una grande occasione per Torino, città di Intesa Sanpaolo

 

Intesa Sanpaolo sarà Host Partner delle Nitto ATP Finals 2021 – 2025 e Title Sponsor delle Next Gen ATP Finals 2021 – 2022. A quindici anni dall’esperienza di sponsorizzazione dei Giochi Olimpici Torino 2006, il Gruppo partecipa nuovamente in prima persona a quella che, per cinque anni, dal 2021 al 2025, sarà una vetrina internazionale straordinaria per la città e per il Paese.

L’adesione di Intesa Sanpaolo a questa manifestazione conferma il suo impegno nel promuovere e diffondere valori che sono fondamentali per la crescita e la formazione degli individui: sana competitività, rispetto delle regole, dinamicità, fair play, superamento dei propri limiti sono principi fondanti della società civile e principi condivisi dalla migliore cultura d’impresa.

Per cinque edizioni, ogni anno a novembre, Torino avrà una centralità e visibilità mondiale che la farà apprezzare da sportivi, spettatori, turisti. Un’occasione che Intesa Sanpaolo intende favorire al massimo conferendo il suo apporto di risorse e di competenze a un progetto che coinvolgerà i principali soggetti pubblici e privati. Come Host Partner, il Gruppo, che ha in Torino una delle sue città più importanti, sarà “il padrone di casa” della manifestazione.

Le ATP Finals sono il più importante torneo professionistico di tennis dopo le quattro prove del Grande Slam in cui si sfidano i migliori otto tennisti del ranking ATP; nelle Next Gen ATP Finals, di nascita recente, i migliori otto tennisti under 21. Nell’aprile 2019, Torino è stata scelta dall’Associazione internazionale dei giocatori professionisti di tennis per ospitare il torneo conclusivo della stagione maschile internazionale per il quinquennio dal 2021 al 2025. Torino raccoglie così il testimone da Londra diventando la prima città italiana a ospitare il “Master”, dopo aver battuto la concorrenza di Londra, Tokyo, Singapore e Manchester. Le gare si svolgono nel mese di novembre e avranno come sede il PalaAlpitour. La ricaduta economica della manifestazione sul territorio è stimata in 600 milioni di euro.

Il Polo del ‘900 ospita un wikimediano, esperto di sapere libero

Patrimoni culturali più liberi e accessibili: Alessandro Bollo, direttore Polo del ‘900: “Un’opportunità di crescita importante in una fase storica che richiede alle istituzioni culturali un surplus di consapevolezza, competenza e visione per affrontare le sfide della trasformazione digitale”

Con i suoi 22 Enti partner, 9 km di archivi sulla storia del ‘900 e oltre 400mila documenti disponibili online sull’hub 9centRo, il Polo del ‘900 di Torino si aggiudica il bando 2020 Wikimedia Italia dedicato alle istituzioni culturali.

Il bando ha premiato il progetto migliore, tra 43 candidati, partendo dal presupposto che ogni istituzione possiede, produce e commissiona contenuti culturali come pubblicazioni, ricerche, database, documentazione, video, immagini che possono trasformarsi in risorse accessibili a tutti, nell’ottica di una cultura libera e di pubblico dominio.

Una nuova opportunità per il Polo di continuare a valorizzare l’enorme patrimonio custodito, raggiungere nuovi pubblici, migliorare la visibilità dei propri contenuti e facilitarne la condivisione sui diversi progetti Wikimedia grazie ad un percorso di affiancamento con un wikimediano in residenza. L’esperto wikimediano rimarrà al Polo del ‘900 per 6 mesi e tra le attività principali si occuperà della formazione del personale del Polo del ‘900, alla scoperta di tutti i vantaggi dei progetti collaborativicontenuti aperti e licenze libere tipiche dell’ecosistema wiki. Altre attività del wikimediano in residenza riguarderanno modifica e scrittura delle voci di Wikipedia, caricamento di contenuti su Wikimedia Commons, utilizzo di Wikidata e il coinvolgimento della comunità dei volontari nella valorizzazione dei contenuti messi a disposizione.

Alessandro Bollo, direttore Fondazione Polo del ‘900: “Siamo felici e onorati che, tra tante richieste, il Polo del ‘900 sia stato scelto per sviluppare questo percorso con Wikimedia Italia. Innanzitutto, una nuova opportunità per valorizzare e condividere contenuti e saperi del Polo e dei suoi 22 Enti partner, rendendoli disponibili e accessibili a tutti. Rappresenta, inoltre, un ulteriore momento di formazione per il nostro personale e un’opportunità di crescita particolarmente importante in una fase storica che richiede alle istituzioni culturali un surplus di consapevolezza, competenza e visione per affrontare le sfide della trasformazione digitale”

“La risposta delle istituzioni alla prima edizione del bando ha superato ogni aspettativa.” commenta Marta Arosio, la responsabile delle relazioni con le istituzioni culturali di Wikimedia Italia “Ci sono arrivati per 43 progetti e la netta maggioranza di questi è di grande qualità e di sicuro interesse per le attività dell’associazione in sostegno dell’universo Wikimedia, composto da Wikipedia e dai progetti fratelli, tanto che la scelta è stata davvero ardua. Sicuramente non lasceremo cadere le proposte che gli enti ci hanno rivolto e che costituiscono una manifestazione di interesse del mondo della cultura verso le nostre attività preziosissima per noi. Troveremo il modo di valorizzarle tutte.”

Da giugno guida online turismo per disabili

Da giugno 2021 la Regione pubblicherà la prima guida on line di strutture ricettive piemontesi dedicate alle persone disabili su una piattaforma pubblica.

«Si tratta di un’attenzione dovuta» ha spiegato questa mattina l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio, durante un incontro con i rappresentati della Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) nel corso del quale ha annunciato l’imminente istituzione di un Osservatorio permanente per monitorare il censimento delle strutture. L’operazione vede coinvolte le Atl, i Consorzi turistici e le Associazioni di categoria. La guida sarà pubblicata entro la fine di giugno.

L’assessorato ha concordato di chiedere agli operatori del settore di indicare nella scheda di offerta turistica le caratteristiche della struttura: misure degli ingressi delle stanze o dei servizi igienici o di accesso ai servizi esterni. L’operazione coinvolge Bed end Breakfast, Hotel, Casa per ferie, Rifugi, Agriturismi o campeggi che potranno segnalare le caratteristiche delle proprie «location» per rendere più comprensibile l’offerta destinate alle persone in difficoltà. «Questa operazione – ha aggiunto Poggio – servirà ad aiutare le persone in difficoltà a selezionare le strutture più confacenti alle proprie esigenze, senza trovarsi difronte a sorprese dell’ultimo momento».

I NUMERI

Gli alberghi piemontesi sono 1.380 a cui si aggiungono 6.689 strutture extra alberghiere (Ostelli, Campeggi, Agriturismi, Rifugi alpini, Case per ferie, Affittacamere ecc) per un totale di 8.069. Le persone disabili in Piemonte sono 217.820, ovvero il 5,1% che ricalca quello nazionale del 5%.

«Da anni lavoriamo sul turismo per tutti in Piemonte – dichiara Giovanni Ferrero, direttore della Consulta per le Persone in Difficoltà – il rinnovato sostegno della Regione è fondamentale per raggiungere risultati soddisfacenti. Il mercato del turismo sta velocemente evolvendo, ed è necessario che gli operatori della filiera turistica investano per ampliare l’offerta di Turismo per Tutti. Continueremo a lavorare in rete con la Regione per un territorio sempre più accogliente, e il Tavolo Regionale Permanente sul Turismo Accessibile, che avremo l’onore di coordinare con la Regione da gennaio in poi, va in quella direzione. Ringrazio l’assessore Poggio per aver da subito accolto e fatte sue le nuove linee programmatiche del progetto Turismabile».

Negozi aperti tra regole e buonsenso

Al terzo giorno dell’ #OrangeisthenewRed, la Torino arancione fa i conti con una situazione forse non troppo calcolata 

Nonostante i vari escamotage utilizzati da qualche azienda per fronteggiare un nuovo lockdown, che seppur breve, rischia di nuovo di mettere in ginocchio il settore terziario italiano, la scorsa domenica di riapertura “inaspettata” ha dato i risultati tanto desiderati a tutti quei commercianti che per volere o volare (eccezioni permettendo) hanno dovuto attenersi alle normative dettate dall’ultimo DPCM.

Ma la medaglia, come sempre avviene, ha una doppia faccia e se da una parte c’è il negoziante felice dall’altra troviamo un  Presidente della Regione che si mette le mani nei capelli.

Mi chiedo cosa si aspettasse, se riapri i negozi, la gente ci entra dentro… non è così fantascientifico!

Erano palesemente inevitabili gli assembramenti per le vie del centro, ancor di più quelli sui marciapiedi di fronte alle entrate dei negozi.

Dopo tutto i commercianti e noi dipendenti possiamo fronteggiare la situazione all’interno del punto vendita come meglio riusciamo, oscillando tra un fare “Hitleriano” indispensabile per mettere in riga quei pochi ( ma anche tanti!) clienti insubordinati e un fare cordiale e servizievole come neanche il buon Alfred fa con il suo amato Batman!

E del fuori, però, chi se ne occupa se il buon senso della gente viene a mancare?

Ma comunque, tralasciando insignificanti (?) dettagli, il chiacchiericcio generale parla di un via libera necessario per tutti i torinesi che, soppressi da una logorante inattività da quarantena, una fantasia culinaria ormai consunta e travolti dalla frenesia dei regali di Natale,  non ce la facevano proprio più.

Eppure, mai come oggi l’ E-Commerce on line è un supporto ineguagliabile e nonostante i divieti da zona rossa, c’erano una marea di possibilità che permettevano una quarantena più “soft” rispetto la precedente…

Quindi, mi viene quasi da dire, è realmente tutto così NECESSARIO?

Non mi so ancora dare una risposta, forse dovremmo riprendere in mano la lista delle vere necessità, quella che i nostri nonni conoscono bene. Quella che utilizzavano ad esempio ottanta-novant’anni fa, quando fronteggiavano un problema ben più grande del nostro e con mezzi decisamente diversi.

Sicuramente, senza Internet!

Giorgia Di Salvo

“Ripartiamo insieme” a sostegno delle strutture per anziani

 Ripartiamo Insieme, in questo periodo emergenziale, che impatta in modo estremamente grave sulle strutture per anziani e disabili, ha unito le forze, grazie al forte conglomerato di soggetti che rappresenta, per dare supporto e sostegno fattivo e concreto a queste realtà pinerolesi, creando le condizioni affinché possano lavorare con minori difficoltà e maggiore forza, continuando a garantire servizi e occupazione.

Le Strutture per anziani e disabili gestite da Enti Senza Scopo di Lucro rappresentano una importante realtà sociale e imprenditoriale del territorio offrendo servizi alle famiglie e alle fasce deboli e garantendo un importante bacino occupazionale, arrivando ad essere una delle principali “aziende” del territorio. Esse,  da tempo hanno denunciato la grave crisi economica e strutturale dovuta principalmente alle onerose misure adottate per contrastare la pandemia e ai mancati inserimenti di ospiti in convenzione invocando ripetutamente il doveroso sostegno delle istituzioni pubbliche competenti.

Se la situazione di crisi dovesse perdurare e se da parte dello Stato e/o della Regione non dovessero essere attribuite risorse sufficienti a far fronte alla grave situazione economica, si rischierebbe una pesante ripercussione sociale e lavorativa per il territorio pinerolese.

Proprio per contrastare questa preoccupante situazione, grazie alla regia di RIPARTIAMO INSIEME è stato siglato un protocollo di intesa fra ACEA ENERGIE NUOVE – DIOCESI DI PINEROLO – DIACONIA VALDESE – CGIL – CISL – UIL – CONSORZIO CPE volto ad attivare azioni ed interventi a sostegno delle strutture in difficoltà.

In particolare Acea Energie Nuove (Acea Pinerolese Energia Srl), società che si occupa di vendita di gas metano ed energia elettrica, aderente al Progetto RIPARTIAMO INSIEME, si impegna a riconoscere condizioni economiche di particolare favore alle Strutture per anziani e disabili senza scopo di lucro sue clienti, ubicate nei comuni del Pinerolese.

Le migliori condizioni applicate si riassumono nelle offerte:

  • ACEA HOME CARE GAS”, dedicata alle forniture di Gas Metano con uno sconto sulla materia prima dal 10 al 15% rispetto alle condizioni stabilite trimestralmente dall’Ente Regolatore e una clausola di salvaguardia in caso si realizzassero condizioni maggiormente vantaggiose sui mercati internazionali
  • “ACEA HOME CARE LUCE” per quanto riguarda la fornitura di Energia Elettrica con uno sconto del 20% sul prezzo dell’energia elettrica e un ulteriore salvaguardia, a maggior tutela delle strutture, qualora sui mercati all’ingrosso dell’energia elettrica venissero registrate quotazioni significativamente migliorative, rispetto al prezzo di riferimento

Le Strutture, a fronte dell’impegno di ACEA,  si impegnano a mantenere la situazione occupazionale in essere relativa al proprio organico e ad adoperarsi anche nei confronti delle ditte esterne affidatarie di servizi in appalto al fine di scongiurare perdita occupazionale e retributiva del personale.

Anche la FREUDENBERG SEALING TECHNOLOGIES, multinazionale molto radicata nel pinerolese e aderente al Consorzio CPE, ha offerto il proprio sostegno a questa iniziativa fornendo gratuitamente dotazioni di protezione delle vie respiratore per il personale e gli ospiti delle RSA senza scopo di lucro.

Oltre agli attuali sottoscrittori il protocollo potrà essere esteso a tutte le strutture per anziani e disabili senza scopo di lucro, presenti nei comuni del territorio Pinerolese.

Queste sono le prime iniziative nate nel giro di 24 ore dalla sigla del Protocollo d’Intesa. Altre ne seguiranno nei prossimi giorni, confidando sulla forza, mai come in questo momento essenziale, della coesione e della solidarietà di RIPARTIAMO INSIEME” – affermano da Consorzio CPE e dalle OOSS  – “Grande è la solidarietà che è nata in questo frangente per aiutare strutture in grande difficoltà. Molte altre iniziative sono in fase di elaborazione e nasceranno a sostegno di questa emergenza, grazie al supporto di questa rete sociale che è Ripartiamo insieme, a cui guardare come realtà alla quale contribuire concretamente e come luogo dove apportare proposte volte a sostenere e rilanciare il nostro territorio attraverso la creazione di progettazione, coesione e lavoro.”

Chiunque voglia contribuire con azioni e proposte può contattare RIPARTIAMO INSIEME, scrivendo a cpe@aceapinerolese.it  Il motto di Ripartiamo Insieme non a caso è “Non chiederti cosa può fare il territorio per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo territorio!”

In 400 al funerale online di Tina, storica testimone di Geova

Circa 400 presenti al funerale in videoconferenza di Tina Sponzilli, figura storica della congregazione dei Testimoni di Geova di Torino.

All’epoca del Battesimo Concetta Sponzilli, 82 anni

 In questi giorni di pandemia, in cui il numero dei contagi e dei decessi si è assestato in modo preoccupante, è rincuorante soffermarsi su persone che ci hanno lasciato con un’eredità positiva.

All’età di ottantadue anni si è spenta Concetta Sponzilli, conosciuta come Tina, figura storica della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova di Torino.

Tina si era battezzata nel giugno del 1960 a soli ventidue anni. Sessant’anni vissuti come Testimone a Torino, a cominciare da quando in città la comunità contava poco più di una cinquantina di membri. Tina l’ha vista centuplicare, fino agli attuali 6mila, quando alcuni giorni fa si è spenta. Temperamento vivace e determinato; appassionata studiosa delle Sacre Scritture, che citava con dimestichezza in animate conversazioni con religiosi, insegnanti e docenti universitari.

“Ci sono persone che si amano per ciò che sono o sono state; altre per ciò che rappresentano o hanno rappresentato. I primi sono coloro con i quali abbiamo avuto un rapporto affettivo o di stretta parentela. I secondi, che abbiamo conosciuto un po’ meno, ma che hanno lasciato intorno a sé un segno che rimarrà indelebile nel tempo”. È il commento di Fabio Meizenq, il cui nonno Piero fu il primo testimone di Geova a stabilire con Tina Sponzilli un contatto, nel 1958.

Alla cerimonia funebre, indetta dalla congregazione di appartenenza, erano collegati in streaming circa 400 persone, fra confratelli e conoscenti.

Testimoni di Geova in videoconferenza

La scelta di organizzare in Internet un funerale così affollato, che altrimenti non sarebbe stato consentito a causa dell’emergenza sanitaria, è stata apprezzata dai figli Marco, Daniele e Paola, i quali hanno della mamma un indimenticabile ricordo risalente al tempo in cui, fin da giovanissimi, li conduceva con sé nell’opera di diffusione del messaggio biblico. Nessun rimpianto, se non quello di avere perso un punto di riferimento; lo stesso per tutti quelli che hanno conosciuto Tina, stimata e, soprattutto, amata.

Nasce il consorzio di imprese The W Place

DONNE E GIOVANI, CHIAVI PER UNA NUOVA CULTURA E CURA D’IMPRESA

 

Nasce a Torino il consorzio di imprese THE W PLACE (TWP), un centro di servizi professionali e per l’innovazione nato dalla volontà di un gruppo di sette donne imprenditrici con l’obiettivo di creare e diffondere una nuova cultura d’impresa e co-progettare nuovi modelli di business.

Le aziende fondatrici (Giuseppina Cavasino Studio Legale Miccoli Nosenzo Cavasino – Angela De Meo ITG Lab Srls – Cristina Di Bari Di.Co SaS – Raffaella Magnano AREAPROGETTI Srl – Silvia Maria Ramasso NEOS EDIZIONI Srl Brigitte Sardo – SARGOMMA Srl – Emanuela Zilio THINK, SAY, DO Srls) – tutte con sede a Torino e una nel Pinerolese – operano in ambiti molto diversi tra loro, dalla gomma alla progettazione architettonica, dall’editoria al fundraising, dal settore immobiliare alla consulenza legale. In TWP, queste aziende hanno scelto di contaminarsi e di incrociare le proprie conoscenze per produrre innovazione.

Il consorzio, che ha come partner strategici API e APID Torino, è aperto a tutte le imprese – a conduzione femminile o maschile, micro, piccole, medie o grandi, italiane ed estere con almeno una sede in Italia – ma anche a tutti i liberi professionisti, con particolare attenzione per le nuove professioni, che non hanno un albo di riferimento.

Per chi si consorzia, TWP mette a disposizione un luogo fisico e virtuale dove confrontarsi, collaborare, scambiarsi idee e visioni, risolvere problematiche (joint-working), un luogo dove avere a disposizione un set di servizi professionali di alto livello (EU Academy, Fintech Lab, Comunicazione strategica, Business Analysis) e dove trovare contatti e competenze interessanti dai diversi settori, incrociare approcci e soluzioni dall’università e dalle istituzioni, creare partenariati, reperire pubblicazioni professionali e risorse archivistiche relative al proprio ambito.

Le aziende fondatrici metteranno a disposizione dei nuovi consorziati sale riunioni, uffici, strumenti tecnici e consulenze presso le proprie sedi,

Inoltre, TWP si propone di:

  • avviare attività finalizzate alla rinascita del territorio, anche attraverso il recupero e la riconversione di strutture industriali nonché attraverso la gestione di strutture esistenti;
  • progettare fundraising (a livello regionale, nazionale, comunitario e internazionale) in funzione di bandi di finanziamento, campagne di crowdfunding, strumenti per la finanza alternativa;
  • attivare strumenti, servizi e prodotti in ambito sociale, con particolare attenzione all’integrazione e all’offerta per le fasce deboli o disagiate;
  • creare e promuovere attività ludico-educative di alto livello rivolte a tutti i target, inclusi i minori, e attività legate all’insediamento di servizi, quali, ad es., biblioteca, caffetteria, orto urbano, sartoria, area per la pratica sportiva, zona relax;
  • promuovere ricerche in ambiti strategici, indagini di mercato, studi statistici e rilevazioni ed elaborazioni di dati (inclusi big data) nonché monitoraggio, studio e impulso delle normative nazionali e internazionali;
  • organizzare incontri di formazione, meeting, convegni di studio e progettare ed implementare servizi e prodotti per la comunicazione strategica d’impresa;
  • migliorare la conoscenza dei mercati e sviluppare le esportazioni, organizzando missioni sia in Italia sia all’estero e la partecipazione a fiere, forum, meeting e ogni altra manifestazione ritenuta interessante, anche nel campo del cinema, teatro, televisione e multimediale.

CONTATTI THE W PLACE

Consorzio di Imprese

info@thewplace.eu / www.thewplace.eu

Info stampa: Emanuele Rebuffini 3383542780 – Michela Frittola 3319332430

Le fondatrici di TWP

Giuseppina Cavasino

Studio Legale Miccoli Nosenzo Cavasino

Lo Studio Legale nasce da un progetto comune di tre donne, avvocate civiliste, che da oltre venti anni collaborano con l’obiettivo condiviso di fornire ai propri clienti assistenza e consulenza specifica, volta a tutelare sia i diritti della persona che i diritti delle piccole e grandi aziende. www.miccolinosenzocavasino.it/i-professionisti.html

Angela De Meo

ITG Lab Srls

ITG Lab è una società di servizi dedicati all’editoria e alle lavorazioni che ruotano intorno alla realizzazione di un prodotto editoriale, sia esso cartaceo o multimediale. https://Itgtorino.com

Cristina Di Bari

Di.Co SaS

DI.CO opera nel settore immobiliare nell’area torinese e si inserisce tra le diverse attività di carattere industriale (Trasma SpA) e filantropico (Fondazione Cottino) di Cristina Di Bari finalizzate alla valorizzazione del territorio e alla diffusione di una cultura d’impresa trasformativa.

Raffaella Magnano

AREAPROGETTI Srl

ARCHITETTURA E INGEGNERIA AP dal 1995 si occupa di architettura e ingegneria, lavora negli ambiti della progettazione architettonica, del restauro, delle strutture e degli impianti, è impegnata in progetti di diversa scala, in ambito pubblico e privato; masterplan, spazi per la cultura, quali biblioteche e musei, spazi per l’educazione, scuole e sedi universitarie, spazi per il lavoro e la produzione. AP ha ricevuto la menzione d’onore dal Consiglio Nazionale degli Architetti per l’intervento di riqualificazione della Scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli di Torino. https://area-progetti.it

Silvia Maria Ramasso

NEOS EDIZIONI Srl

Neos Edizioni si occupa di edizione di libri (narrativa e saggistica) e riviste, in formato cartaceo e digitale, di progettazione editoriale e di eventi culturali, di formazione e divulgazione in ambito culturale per enti ed istituzioni. Tematiche chiave per l’azienda sono l’attenzione al sociale, la storia e la memoria, la contemporaneità del territorio. www.neosedizioni.it

Brigitte Sardo

SARGOMMA Srl

Sargomma è un’azienda familiare nata nel 1981 a Torino che si occupa di progettazione, sviluppo di prodotto e produzione di componenti in gomma e materie plastiche. E’ una realtà fortemente legata al territorio e conosciuta per la sua capacità di generare soluzioni innovative ed efficienti. L’azienda collabora a livello nazionale ed internazionale con numerosi players di alto livello del settore automotive ed industriale. www.sargomma.it

Emanuela Zilio

THINK, SAY, DO Srls

TSD si occupa di design e sviluppo di piattaforme tecnologiche per le imprese, la cultura e la comunicazione, del management di ambienti, strumenti e servizi virtuali, di produzione di contenuti strategici per il business. Opera nell’ambito della progettazione per fundraising e del crowdfunding a livello europeo. www.thinksaydo.it