E’ un venerdì sera qualunque a Torino, una di quelle serata che portano con sé il sapore di un’ estate che fa fatica ad arrivare ma che mette ugualmente voglia di uscire. Per questo si va in centro, al civico 45/A di Via Maria Vittoria dove ha sede quella che un tempo era una ex officina trasformata ad oggi una vera e propria boutique di architettura che prende il nome “Officina8A”.
Lo studio d’architetti associati è uno spazio bellissimo in cui, tra ampie scrivanie e pianti rampicanti, si ha la sensazione di essere in un luogo in cui la creatività fa da padrona. Ed è questa la perfetta location che Sofar Sounds Torino ha scelto per ospitare il concerto del mese di maggio.
Sofar Sounds un format internazionale- nato a Londra nel 2009 ed oggi attivo in più di 400 città in tutto il mondo spaziando da Parigi a New York City– la cui intenzione è quella di trasformare uno spazio inusuale in una location per concerti intimi e delicati dove la musica faccia da padrona assoluta alla scena. Non solo il luogo, ma anche le modalità di fruizione sono diverse da quello a cui siamo normalmente abituati: gli spettatori possono sedersi direttamente per terra o su cuscini e portarsi qualcosa da bere da casa e, proprio da lì, assistere al concerto che prende vita nella stanza. Questo ambiente crea immediatamente un’atmosfera intima data dalla forte vicinanza- fisica ed emotiva- tra l’artista e il pubblico e da vita ad una vera e propria magia.
L’intenzione del format è quella di plasmare un’ irripetibile atmosfera che è non è realizzabile in altri luoghi e che vuole esprimere dal nome scelto per questo evento ovvero “Sofar” che sta per “songs from a room”, canzoni da una stanza, ideata dai creatori da Rafe Offer, Rocky Start e Dave Alexander.
Il centro della scena rimane la musica, che viene appositamente scelta dalla squadra di curator di ciascuna città che selezionano gli artisti per la serata tra band emergenti, ma anche cantanti affermati. In alcuni Sofar internazionali hanno preso parte alle esibizioni anche alcuni cantanti che avrebbero poi calcato i palchi di tutto il mondo.
E anche a Torino, l’ultimo venerdì di maggio, questa magia si è ripetuta al Sofar che si è svolto nello studio di “Officina8A” dove per più di due ore si sono esibiti 3 artisti che hanno avuto la capacità di intrattenere il pubblico con la musica da loro scritta e prodotta. Diversi per stili e tipologia di approccio musicale, l’ultimo Sofar Sounds Torino ha ospitato gli artisti Zoë,
Leandro e il gruppo The Spell Of Ducks. La diversità di genere musicale dei 3 protagonisti ha permesso al pubblico di spaziare su note e stili molto diversi fra di loro dando la possibilità di sperimentare di diversi sound, che hanno reso l’intrattenimento ancora più interessante. L’organizzazione del Sofar Sounds Torino è curata da un impeccabile squadra di volontari che, grazie ad una perfetta organizzazione, gestiscono tutte le sfumature dell’evento: dal marketing, alla scelta degli artisti, passando per la selezione del locale alla comunicazione via social.
Il team torinese è composto da Bruno Bertelli (curator), Giacomo Bera, Elena Rajteri e Giovanni Zabardi (alla produzione), Asya Benedini (alla Direzione artistica), Carlo Conversano
(fotografo), Vittorio Elia e Alberto Costa (in qualità di videomaker) e da Angelo Tarditi, Matilde Capello (alla comunicazione).
Per partecipare ai prossimi eventi torinesi è necessario inserire la propria email sul sito ufficiale dell’evento (https://www.sofarsounds.com/) e, se selezionati, si dovrà attendere la conferma. Da lì a pochi giorni prima dell’evento verrà comunicata la location, che rimane misteriosa fino all’ultimo momento. Sofar Sounds si conferma, quindi, come un’iniziativa internazionale unica nel suo genere che finalmente anima la notte anche della nostra città.
Valeria Rombolà