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Special Olympics Team Piemonte, la convention regionale

Parteciperanno l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Chiara Caucino, il pari grado della Città di Torino Jacopo Rosatelli, l’atleta Sveva Gerevini e diversi rappresentanti del mondo Special Olympics

Venerdì 3 dicembre verrà celebrata, in tutto il mondo, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: per l’occasione, Special Olympics Team Piemonte organizza la propria Convention Regionale in programma presso l’International Training Centre of the ILO – Campus ONU di Viale Maestri del Lavoro 10 a Torino. L’appuntamento, fissato per le 17, seguirà di un’ora la 3° Convention NazionaleLeader del cambiamento”, che si svolgerà in modalità digitale con trasmissione in diretta streaming sui canali social di Special Olympics Italia.

La tematica dell’evento, come suggerito dal titolo stesso, è quella della leadership degli atleti: le persone con disabilità intellettiva, infatti, in moltissime occasioni non possono o non riescono – a causa di barriere sociali e culturali di difficile superamento – a esprimere in pieno le proprie capacità e le proprie competenze. Special Olympics, grazie a un approccio che punta alla loro valorizzazione non solo nello sport ma anche in ottica formativa e lavorativa, ha l’obiettivo di ribaltare questa prospettiva in ottica inclusiva; gli atleti stessi, sperimentando un ruolo di leader in diversi ambiti, possono infatti portare a un cambiamento sensibile nella società e al superamento di stereotipi e pregiudizi. Si tratta, inoltre, di un’importante opportunità di ritrovo per atleti, tecnici, volontari e famiglie.

La Convention è suddivisa in tavole rotonde (ribattezzate “salottini’) in cui l’argomento verrà declinato in tutte le sue sfaccettature con la partecipazione di autorità, professionisti, personalità dello sport piemontese e non solo e rappresentanti del mondo Special Olympics.

Di seguito, il programma degli interventi:

SALOTTINO 1 – Leader del cambiamento

Atleti leader con l’atleta partner Roxana Brosteanue gli atleti leader Fabio Procopio e Carlo Mischiatti;

Leader nelle famiglie con la mamma atleta Cristina Schellembaum;

Leader nello sport con la testimonial Special Olympics Sveva Gerevini;

Leader nell’attenzione alle persone con il neuropsichiatra Roberto Keller.

SALOTTINO 2 – Leader sul territorio

Con l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Chiara Caucino, il pari grado della Città di Torino Jacopo Rosatelli, il Direttore della Fondazione Time2 Samuele Pigoni e il Direttore Provinciale di Special Olympics Torino Marco Chessa.

SALOTTINO 3 – Leader nel cambiamento delle nuove generazioni

Con i Referenti Regionali Special Olympics Scuola e Volontari Maria Gallardo e Silvia Bazzarone, il Presidente del CONI Piemonte Stefano Mossino e il Direttore Regionale di Special Olympics Carlo Cremonte: «Il vero leader – sottolinea quest’ultimo – non è il capo che impartisce ordini ma colui che viene riconosciuto dagli altri per le proprie azioni e per la capacità di diventare un punto di riferimento da cui prendere esempio.  I nostri atleti sono leader del cambiamento perché dimostrano tutti i giorni le proprio abilità e il proprio impegno agendo concretamente sull’evoluzione culturale».

Nel corso della Convention verranno proiettati alcuni video con presentazioni, testimonianze e anticipazioni sui prossimi eventi Special Olympics ospitati a Torino come i Giochi Nazionali nel 2022 e i Giochi Mondiali Invernali nel 2025.

Al Mauto il percorso di visita accessibile

 

 Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile aggiunge alla sua offerta tre nuovi percorsi museali inclusivi e lo fa a partire da venerdì 3 dicembre in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità.

 

L’obbiettivo del progetto è quello di ottenere un’accessibilità sensoriale soddisfacente rivolta a tutti i visitatori, in linea con i principi di “universal design ” – ovvero della “progettazione universale” – che definisce un luogo “accessibile” se qualsiasi utente può accedervi e muoversi in autonomia. Rendere un luogo “accessibile” vuol dire, pertanto, renderlo confortevole e inclusivo per tutti i potenziali utenti, bambini e giovani, adulti e anziani, prendendo in considerazione anche le diverse disabilità (motorie, sensoriali, cognitive).

 

Il museo ha intrapreso questo percorso partendo dalla traduzione dell’audioguida in lingua dei segni: da oggi, all’interno dell’app di guida del museo, nel menù delle lingue saranno presenti anche la LIS, Lingua dei Segni italiana e la IS, International Sign Language , che si rivolge ai turisti stranieri. Accedendo quindi alla web-app, i visitatori potranno selezionare la lingua dei segni desiderata e guardare il video segnato e sottotitolato, relativo alla sezione. L’interprete è una persona madrelingua LIS ed interprete IS.

 

Sul percorso saranno presenti pannelli tattili con mappe, disegni in rilievo con testi in braille e, soprattutto, modelli in resina con tecnica ad esclusione e particolari realizzati con stampante 3d: ogni modello è corredato da audiodescrizioni, attivabili tramite Qr-code a rilievo e tecnologia NFC, che raccontano l’auto e forniscono curiosità ed informazioni in italiano ed in inglese.

 

La stella di Ugo Nespolo per i malati di leucemia

AIL, Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma di Torino ha chiesto a Ugo Nespolo, pittore, designer, artista multimediale, di creare una “nuova stella” per l’Associazione. Una Stella per rendere più luminoso il nostro Natale e farlo brillare al tempo stesso di creatività e di solidarietà.

Dopo due anni di pandemia, AIL riprende la raccolta fondi natalizia il 4 – 5 e 8 Dicembre in 15 piazze di Torino e in 46 centri della provincia di Torino.

Come da tradizione, AIL Torino “si affida alle Stelle” per la consueta campagna di autofinanziamento delle proprie attività assistenziali, mettendo in vendita “Stelle di cioccolato” e Stelle di Natale, le suggestive piante ornamentali che fioriscono d’inverno – simbolo della speranza in un nuovo ciclo della vita.

Quest’anno, grazie all’impegno solidale di Ugo Nespolo, vengono proposte anche “100 Stelle d’Artista”: litografie firmate e numerate realizzate per sostenere l’Associazione da uno dei più noti artisti della scena nazionale e internazionale.

A inaugurare la campagna natalizia, sarà il Sindaco Stefano Lorusso che, il 4 dicembre alle ore 12 in piazza San Carlo riceverà la prima “Stella “ di Ugo Nespolo dalla presidente di Ail Torino Federica Galleano, mentre le altre saranno in vendita nell’atrio del Cinema Ambrosio, corso Vittorio Emanuele II n. 52, grazie alla disponibilità del suo proprietario, l’esercente Sergio Troiano, che ha voluto con questo gesto essere vicino ad AIL.

AIL Torino, attiva dal 1990, è impegnata ad assistere i pazienti e a sostenere i loro familiari nel complesso percorso di gestione di patologie che implicano lunghi periodi di cura.  Uno degli obiettivi è infatti quello di migliorare la qualità della vita aiutando a costruire strutture e servizi per andare incontro alle necessità di chi soffre, abbreviare i tempi di permanenza in ospedale, e rendere possibile la convalescenza dei malati oncoematologici e delle loro famiglie in un luogo come Casa AIL, dove i degenti e gli accompagnatori possono di nuovo sentirsi a casa propria.

Attiva dal 1 ottobre 1990, AIL Torino ha visto progressivamente crescere l’efficacia dei suoi interventi, anche grazie all’impegno dei volontari, alla generosità di medici e infermieri e alla solidarietà della comunità torinese, tanto che nel 2020 sono stati garantiti 460 pernottamenti presso Casa AIL di via Nizza 24; 850 trasporti in day hospital, 250 visite domiciliari per bambini con il progetto “Voglio stare a casa… vieni tu”.

AIL Torino infine non si limita a fornire servizi per rendere meno doloroso il presente della malattia, ma contribuisce a investire sul futuro, per tener viva la speranza di debellare definitivamente queste patologie, finanziando la ricerca scientifica sui tumori del sangue con 27 borse di studio per un valore complessivo di 490 mila euro all’anno e un posto di specializzazione in Ematologia all’Università di Torino.

Grazie alla partecipazione solidale non soltanto dei singoli cittadini, ma del sistema economico torinese, ci auguriamo – e sono questi per noi i più sentiti auguri di Natale – che le nostre Stelle possano brillare su risultati ancora migliori nel 2022.

Oltre a contribuire alle campagne di AIL Torino acquistando le stelle di Natale, si può sostenere l’associazione in altri modi:

bonifico bancario intestato ad Associazione Piemontese contro le Leucemie Onlus Iban IT36 S030 6909 6061 0000 0116 225

versamento sul CC postale n° 38741104 intestato ad Associazione Piemontese contro le Leucemie ONLUS, Via A. Genovesi, 4 – 10128 Torino.

L’attività di volontariato Pro. Civi. Co. S.

Settimane intense per i volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. OdV coinvolti su più fronti:

dal servizio di assistenza e informazione alla cittadinanza per superare l’emergenza covid-19, al presidio in occasione della recente Maratona di Torino; dai corsi di aggiornamento sull’uso delle idrovore, utili in caso di alluvione, all’appuntamento settimanale con la tutela e la protezione dell’ambiente che ogni settimana si ripete in Borgo Vittoria, ma anche in altre aree delle periferie.

Sesso a scuola (ma solo nei nomi…)

di Gianluigi De Marchi

 

Ma vogliamo fare chiarezza sulla diatriba relativa alla prevalenza del maschile nel linguaggio e nell’insofferenza delle donne (e dei membri dei molteplici gender che affollano la scena)?

Ora che anche gli studenti del Cavour di Torino hanno lanciato il loro appello per abolire l’individuazione esatta del genere maschile o femminile nelle parole, è il momento di ricordare che le storture (se tali sono) non sono a senso unico.

Partiamo ad esempio dagli animali.

Ragazzi del Cavour, sottoscrivete un appello per dare dignità a certi insetti indicati solo al femminile! Aiutate ad uscire dall’ombra il formico, il cicalo, il coccinello, il libellulo, il vespo, il farfallo, che diamine hanno diritto di esistere e voi ve ne lavate le mani?

Ma ci sono anche i pesci ad essere discriminati dalle femmine. Pensate all’inesistente troto (che solo nei testi umoristici compare, citato negli ipodromi, dove si corre al troto e al galopo…), al tinco, al carpo, al mormoro, al sogliolo, all’ombrino, al triglio, all’acciugo, al mureno, al tracino… Sveglia ragazzi, organizzate la difesa di questi esseri abbandonati al femminismo più sfrenato!

E che dire degli uccelli? Lungi da me fare battutacce da avanspettacolo, ma è orribile pensare ad uccelli solo al femminile e privare di dignità il civetto, l’aquilo, l’anatro, il quaglio, il tortoro; per non parlare del povero gazzo che, forse proprio per l’assonanza un po’ triviale, non viene mai citato da nessuno…

La musica non cambia fra gli animali più evoluti, i mammiferi che forse, proprio perché nella classificazione linneana portano impresso il suffisso “mamma”, sono spesso dominati dal femminile. Non ci credete? Avete mai sentito nominare, cari ragazzi del Cavour, il scimmio, il giraffo, il marmotto, il talpo, il capro, il pantero, il baleno (occhio ragazzi, non è un pesce, anche se vive in acqua è un mammifero, spero ve lo abbiano insegnato…).

E chiudiamo queste brevi riflessioni con gli esseri umani. Voi vi lamentate che il genere maschile predomina, ma evidentemente non avete riflettuto sul vostro futuro… Pensate che se vorrete fare una professione legata all’arte, sarete chiamati “artista” e non (come sarebbe se il mondo fosse veramente maschilista) “artisto”! Sorte amara anche per chi vorrà gestire un parcheggio sotterraneo, perché non sarà un garagisto; per chi si dedicherà alla musica, perché non sarà un pianisto o un concertisto, un violinisto o un batteristo; per chi diventerà un campione di atletica senza essere un atleto; per chi si dedicherà alle corse di Formula1 (mestiere tipicamente macho  vero?) e non sarà chiamato piloto neppure esibendo barba e baffi…

Insomma ragazzi, pensate a cose serie, non a mettere un simbolo astruso alla fine di un nome per evitare di attribuire un genere preciso alle parole per non offendere gli altri; non vuol dire nulla ragazz*, student#, professor§, genitorǝ, cuginᵿ. Maschile e femminile sono generi linguistici che non coincidono con i generi sessuali; certo, i latini erano più precisi, perché usavano maschile e femminile per esseri viventi (umani, animali, piante) e riservavano un terzo genere, il neutro, per gli oggetti ed i concetti astratti. Abitudine saggia, persa nei secoli, ma non è manipolando la realtà che la si modifica…

In bocc* al lup* ragazz*!

Comitato Diritti Umani, un anno dedicato alle donne

“La tutela dei diritti delle donne sarà il tema portante delle iniziative promosse dal Comitato regionale per i diritti umani e civili nel 2022. Oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, intendiamo promuovere il giusto riconoscimento di tutte quelle donne che – in ogni parte del mondo – si adoperano per la difesa dei diritti violati e per la difesa dei più vulnerabili”. Così ha affermato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale e del Comitato durante la prima riunione operativa dell’organismo,  nell’aula di Palazzo Lascaris a cui ha partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni. I vicepresidenti del Comitato Sara Zambaia Giampiero Leo hanno illustrato ai numerosi componenti intervenuti il primo appuntamento proposto, collegato a questa tematica: il 9 dicembre – nell’imminenza della Giornata mondiale dei diritti umani che ricorre il 10 dicembre – si intende premiare in Consiglio regionale alcune donne rifugiate o profughe che si sono distinte in Piemonte per la loro attività a difesa dei diritti delle donne. Si propone inoltre di contribuire al sostegno della Giornata mondiale per la pace, che si celebra il 1° gennaio.

È intervenuto anche il consigliere Silvio Magliano, che ha sottolineato l’importanza di sostenere, accanto alle iniziative istituzionali, i progetti che provengono dal mondo dell’associazionismo che rappresenta un prezioso interlocutore nella difesa dei temi promossi dal Comitato.

Teatro, carcere e poesie: i vent’anni dell’associazione La Brezza  

Domenica 28 novembre lo spazio polivalente di Barriera di Milano accoglie la IX edizione del progetto Scambi di luce, in collaborazione con Vol.To

 

Sala Scicluna, spazio polivalente nel cuore di Barriera di Milano (via Renato Martorelli 78), accoglie all’interno della stagione culturale 2021/22 uno speciale evento che intreccia volontariato e teatro sociale.

Domenica 28 novembre l’associazione La Brezza ODV festeggerà nello spazio il suo ventennale con la nona edizione di Scambi di luce.

Il programma della giornata prevede, alle ore 15.30, la presentazione del testo Brezza venti, con la lettura di poesie e il racconto dei progetti realizzati dal 2001 a oggi. Alla sera, dalle ore 20.30, il pubblico potrà assistere ad Aria, performance teatrale nata dalla collaborazione tra La Brezza, alcune persone inserite in percorsi alternativi al carcere, la Gipsy Musical Academy di Torino e la cantautrice Anna Castiglia. Regia di Stefania Rosso, della compagnia Liberipensatori “Paul Valéry”. Un evento patrocinato da Vol.To – Centro Servizi per il Volontariato.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria tramite SMS o WhatsApp al numero 3474002314; posti limitati. Per accedere è richiesto il Green Pass; ingresso e fruizione nel rispetto delle normative da contenimento Covid-19 vigenti.

 

L’associazione d’ascolto La Brezza opera con i propri volontari all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno” di Torino e altri istituti penitenziari del Piemonte. L’obiettivo che si prefigge è di promuovere interventi finalizzati a sensibilizzare il territorio nei confronti del mondo carcerario, per far sì che il grande divario esistente tra la società e il carcere possa essere attenuato.

La Brezza nasce nel 2001, inizia a operare all’interno dell’ospedale Amedeo di Savoia rivolgendosi, con specifici spazi di ascolto, a persone sieropositive. Dal 2003 gli spazi di ascolto vengono dedicati anche ai detenuti delle Vallette. Durante uno degli incontri è nata l’esigenza di creare un ambiente in cui dare alle persone la possibilità di esprimersi liberamente senza nessuna forma di giudizio, scegliendo l’arte come strumento d’espressione e di ascolto.

 

Inaugurata nel 2017 da Katia Capato, direttrice artistica di Nuove Cosmogonie Teatro e presidente della neonata Associazione culturale Joseph Scicluna, Sala Scicluna nasce come atto d’amore e promessa mantenuta nei confronti di Joseph (alias Pino) Scicluna, attore, drammaturgo e regista maltese, suo compagno di vita, venuto a mancare due anni prima a seguito di una grave malattia. Ex carrozzeria, situata in un interno cortile, Sala Scicluna si presenta oggi come un’oasi riparata dal caos urbano, nuovamente fruibile al 100% della capienza da tutti coloro che ricercano quiete e bellezza nella musica, nel teatro, nelle mostre figurative o negli incontri a tema librario.

La programmazione, concepita volutamente come un cantiere in costruzione, è tuttora aperta a proposte dal territorio, con la volontà di arricchire lo scambio tra gli artisti e il presidio culturale.

Intenzione, azione, determinazione, non dare nulla per scontato, valutazione e scelta, presa di coscienza dei momenti difficili e, nonostante tutto, ancora una certa fiducia nel miracolo, nella serendipità, e nella benevolenza e creatività dell’universo e del genere umano. Con questo spirito Sala Sicluna riapre ancora una porta, portando avanti quel sogno e progetto che anni fa le ha permesso di prendere vita”. Così la direttrice Capato, che aggiunge: “In Barriera di Milano, quartiere ancora troppo spesso vittima di pregiudizi ma crogiolo di creatività, si realizza il sogno e la promessa. Sala Scicluna è una realtà totalmente autosostenuta. Il prezioso supporto del pubblico e di coloro che, riconoscendola quale oasi di bellezza e di sincero incontro, ne hanno chiesto in uso spazi e servizi, ne ha garantito la ripartenza in seguito ai lockdown della pandemia”.

 

 

Il programma completo della stagione di Sala Scicluna è consultabile sul sito www.nuovecosmogonieteatro.com

 

 

“Da Lucrezia al codice rosso”. Riflessioni sulla violenza

Venerdì 26 novembre – La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, insieme all’Università degli Studi di Torino, al Telefono Rosa e alla Società Dante Alighieri – Comitato di Torino, in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca, organizza un incontro per riflettere sul tema dal titolo “Da Lucrezia al codice rosso”.
Presiederà la conferenza il Dott. Giovanni Saccani, Vice Direttore della Biblioteca e Presidente Società Dante Alighieri – Comitato di Torino.
Interverranno:
• Silvia Giorcelli (Università degli Studi di Torino): “La virtù e la colpa: il modello di Lucrezia”;
• Silvia Cavicchioli (Università degli Studi di Torino): “Il difficile percorso delle italiane dall’unificazione al Codice Rocco”;
• Elena Bigotti (Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino e Associazione Telefono Rosa di Torino): “Dal delitto d’onore al femminicidio”.
“La violenza sessuale contro le donne e le ragazze affonda le sue radici in secoli di dominazione maschile. Non dimentichiamoci che quelle disuguaglianze di genere che alimentano la cultura dello stupro, costituiscono fondamentalmente una questione di squilibri di potere”. Lo afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne il 17 dicembre 1999 attraverso la risoluzione 54/134.
La ricorrenza viene celebrata il 25 novembre di ogni anno. Questa data non è casuale ma segna un brutale assassinio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
La violenza contro donne e ragazze (VAWG) rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.
Ingresso libero. Richiesto green pass e mascherina.

Laboratorio di Resistenza Permanente incontra i Governatori e Carofiglio

Alla Fondazione E. di Mirafiore Via Alba 15, 12050 Serralunga d’Alba CN

Venerdì 26 novembre h. 19

INCONTRO CON I GOVERNATORI
BONACCINI, CIRIO, TOTI E ZAIA

Sabato 27 novembre h. 18:30

GIANRICO CAROFIGLIO
La Nuova Manomissione delle parole 

La prossima settimana, nel teatro della Fondazione Mirafiore, doppio appuntamento con il Laboratorio di Resistenza permanente.

Venerdì 26 novembre, alle ore 19, un incontro speciale ed eccezionale mette insieme, per la prima volta, quattro governatori di quattro importanti regioni italiane e di diverso orientamento politico, ma molto simili per quanto riguarda la concretezza e l’efficacia di governo.
Alberto Cirio (Presidente Regione Piemonte) e Giovanni Toti (Presidente Regione Liguria) saranno presenti in Fondazione mentre Stefano Bonaccini (Presidente Regione Emilia-Romagna) e Luca Zaia (Presidente Regione Veneto) per impegni istituzionali non potranno essere presenti fisicamente alla serata ma saranno collegati online dalle loro sedi regionali.

Invece, sabato 27 novembre alle ore 18:30, l’ospite sarà lo scrittore Gianrico Carofiglio che terrà una lectio dal titolo: “La Nuova Manomissione della parola”.
Prendendo spunto da suo ultimo libro, Carofiglio analizza alcune parole chiave del lessico civile da una duplice prospettiva: quella della rilevazione del danneggiamento, da un lato, e quella della riparazione e della restituzione della parola al suo autentico significato dall’altro.
Sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta e popolo. A partire da queste parole chiave Gianrico Carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. In un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell’etica e nella politica, da Aristotele a Bob Marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. Salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi.

 

Entrambi gli incontri sono sold out ma è possibile iscriversi alla lista d’attesa tramite il sito www.fondazionemirafiore.it in modo da essere ricontattati in caso di disdette.
Il programma completo dei prossimi appuntamenti alla Fondazione Mirafiore:

Venerdì 3 dicembre – h. 19
Geppi Cucciari, attrice e conduttrice radiotelevisiva
In attesa di titolo

Venerdì 10 dicembre – h. 19
Elsa Fornero, consulente del Consiglio di indirizzo economico
“Ragione e sentimento” nelle riforme economiche del paese

Sabato 11 dicembre – h. 18:30
Alessandro Haber, attore
Volevo essere Marlon Brando

Sabato 18 dicembre – h. 18.30
Mattia Santorileader movimento Le Sardine
Mobilitare per la politica in tempi di antipolitica – tutto quello che non vi hanno mai detto sul movimento delle sardine

Mercoledì 22 o giovedì 23 dicembre – h. 19
Aldo Cazzullo, giornalista
Il posto degli uomini

Venerdì 21 gennaio – h. 19 (data da confermare)
Luigi di Maio, Ministro degli Esteri
In attesa di titolo

Venerdì 28 gennaio – h. 19
Carlo Lucarelli, scrittore
Lèon

Venerdì 4 febbraio – h. 19
David Riondino, cantautore
Io fo buchi nella sabbia

Sabato 12 febbraio – h. 18.30
SERATA LUCIO BATTISTI
Andrea Barbacane, scrittore e nipote di Lucio Battisti
e i musicisti

Sabato 19 febbraio – h. 18.30
SERATA DE ANDRÉ
con
Dori Ghezzi, cantante e moglie di De André
Francesca Serafiniscrittrice e autrice televisiva
Maria Pierantoni Giuacantante

Sabato 26 febbraio – h. 18.30
Antonio Gnoli, giornalista e Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato
In te mi specchio

Venerdì 4 marzo – h. 19
Emanuele Trevi, scrittore
Due vite

Venerdì 11 marzo – h. 19
Roberto Burioni, virologo
In attesa di titolo

Venerdì 18 marzo – h. 19
Enrica Tesio, scrittrice e blogger
Tutta la stanchezza del mondo

Venerdì 25 marzo – h. 19
Milena Bertolini, CT nazionale di calcio femminile
Giocare con le tette

Venerdì 1° aprile – h. 19
“Le mani in pasta”, proiezione del docu-film di Marino Bronzino alla presenza del regista e di tutti i protagonisti: Anton Aron Biondo, Beppe Gallina, Martino Patti, Ivan Milani, Massimiliano Prete, Bruno Ceretto e Oscar Farinetti

Venerdì 8 aprile – h. 19
Joe Bastianich, ristoratore e folksinger

Le attività della Fondazione riprenderanno, poi, con le PASSEGGIATE LETTERARIE nel Bosco dei Pensieri, in programma in seconda parte di stagione, da maggio a luglio: un percorso nella natura alla riscoperta di grandi classici della letteratura mondiale.

La Fondazione e gli spettacoli teatrali per le famiglie

A completamento dell’attività della Fondazione ricordiamo anche gli spettacoli teatrali per bambini e famiglie proposti gratuitamente la domenica pomeriggio alle ore 16:30. Il programma è in via di definizione e sarà annunciato prossimamente.

Ricordiamo infine che gli incontri sono sempre gratuiti e per partecipare occorre prenotarsi tramite sito www.fondazionemirafiore.it ed essere muniti di Green Pass valido. Sono esenti dalla normativa i bambini sotto i 12 anni e i soggetti con idonea certificazione medica.
È inoltre possibile seguire le lezioni anche da casa in streaming tramite il sito.

Per i giornalisti interessati a partecipare non è necessario accreditarsi tramite sito, è sufficiente confermare presenza via mail.

Ufficio stampa Laschicas 
laschicas@adfarm.it
Cocchi Ballaira +39 3356831591 – Federica Ceppa +30 335 5931571

Per info:
Federica Fiocco
fiocco@fondazionemirafiore.it
348 9123955

La presente e-mail, nel rispetto della normativa vigente sulla privacy, è riservata ai destinatari indicati, sono vietati la copia, la divulgazione e qualunque utilizzo non autorizzato. Qualora abbiate ricevuto la presente comunicazione per errore, Vi preghiamo di avvisare il mittente e di cancellarla dal vs. sistema informatico. Nel caso la e-mail contenga allegati, Vi informiamo che gli stessi sono stati trattati per ripulirli da eventuali virus, resta comunque responsabilità del destinatario controllare tramite un programma anti-virus gli eventuali allegati ricevuti.

E’ nata la Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza

La prima fondazione in Italia che unisce direttamente l’arte al sociale

Il Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley dona il suo patrimonio artistico al sociale e sposa la mission dell’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF fondata e guidata da Tommaso Varaldo.
Su richiesta di AIEF i ponti storici di Torino si illuminano di blu.

Sabato 20 novembre 2021, in occasione della giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è costituita la Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, presentata con un evento ufficiale a cui hanno aderito numerose autorità, tra cui molte autorità, figure del mondo imprenditoriale e del terzo settore. Numerose fasce tricolore presenti in rappresentanza di diversi comuni della provincia di Torino. Durante l’evento sono giunti gli auguri alla Fondazione del presidente della Regione Piemonte.

La Fondazione è la prima in Italia che unendo direttamente l’arte al sociale realizza e promuove progetti a sostegno dei bambini, dei giovani e delle persone fragili, puntando, in particolare, a prevenire e azzerare ogni violazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a cominciare da quelli sanciti dalla Convenzione ONU.

La Fondazione nasce per mezzo dei suoi due fondatori che la guideranno: dall’unione della creatività e della generosità del Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley e dall’impegno sociale dell’associazione infanzia e famiglia AIEF, fondata da Tommaso Varaldo.

La volontà del Maestro Bolley, manifestata negli ultimi anni, di costituire una fondazione capace di tutelare e valorizzare tutto il suo patrimonio artistico, frutto del lavoro di una vita, in favore dei più bisognosi ha finalmente trovato concretezza unendosi al percorso già avviato nel 2018 da Tommaso Varaldo con l’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF.

L’Associazione AIEF, nata nel 2018, grazie all’impegno di volontari e professionisti di vari settori, si è distinta con azioni mirate volte al sostegno e all’aiuto dei nuclei familiari in difficoltà e alla tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Interventi resi ancora più concreti grazie ad un protocollo d’intesa tra l’associazione AIEF e l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte. Inoltre, l’associazione AIEF ha ideato e gestisce direttamente il Centro AIEF presente a Torino nel quartiere Mirafiori Sud. Un centro polifunzionale capace di mettere a disposizione dei nuclei familiari e di tutte le persone più bisognose: sportelli di aiuto completamente gratuiti, laboratori didattici, attività sociali e solidali.

Condividendo tale approccio pragmatico e pratico per aiutare bambini, famiglie e persone in difficoltà, il Maestro Bolley ha deciso di destinare la gran parte delle sue opere alla nascita della Fondazione, che affiancherà l’associazione Aief nei suoi interventi sul territorio, a partire dell’apertura di altri Centri AIEF nei quartieri più in difficoltà.

“La mia opera – racconta l’artista e fondatore, da oggi Presidente Onorario della Fondazione – ha sempre avuto una forte componente sociale: in tutte le occasioni della mia vita che ho potuto ho dedicato la mia opera al prossimo, con il desiderio di dare speranza a chi ne ha più bisogno. Ho scelto di dar vita insieme a Tommaso Varaldo alla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza perchè condivido pienamente l’aiuto che si deve portare ai bambini e alle famiglie in difficoltà, ma bisogna anche pensare ai tanti che tutti i giorni non hanno la possibilità di avere un pezzo di pane. La nostra Fondazione farà qualcosa di concreto anche per loro. Donare le mie opere, per lo più divertenti e giocose, affinchè i troppi bambini non tutelati e le tante persone, emarginate dalla società, ritrovino il sorriso e la spensieratezza dell’infanzia mi è sembrata una cosa bella e in un certo senso doverosa”
“In questo momento in Italia 1 bambino su 7 nasce e cresce in condizioni di povertà, 1 su 20 assiste a violenze domestiche, 1 su 100 è vittima di maltrattamenti, 1 su 500 vive in strutture di accoglienza. Sono dati drammatici che rendono necessarie azioni concrete, come quelle che mettiamo in campo come associazione infanzia e famiglia AIEF dal 2018. – aggiunge Tommaso Varaldo, fondatore e Presidente della Fondazione – Quando avevo 5 anni io e il Maestro Bolley facemmo un’opera insieme. A vent’anni da quel disegno sono onorato che il Maestro abbia scelto di fare insieme questa nuova opera di grande valenza sociale e solidale. Sono certo che la Fondazione AIEF potrà sostenere e dare grande slancio ai progetti dell’associazione AIEF, a partire dai Centri AIEF e si potrà fare ciò che entrambi desideriamo: aiutare l’infanzia, sostenere i giovani, combattere ogni discriminazione per lasciare un mondo più giusto e un futuro migliore.”
INFO
www.fondazioneaief.org www.associazioneaief.it