IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ricordiamo il IV novembre, festa della Vittoria, nel 1918. Non basta che sia una festa sottotono come è adesso. Deve tornare ad essere festa nazionale. E’ una delle poche date memorabili della storia d’Italia, la data della vera unificazione nazionale con Trento e Trieste. Fu il compimento del nostro Risorgimento. Il Milite Ignoto ricordato lo scorso anno deve essere costantemente ricordato perché è il simbolo di tutti i Caduti per l’Italia, quelli della guerra vinta e di quella perduta.
Vanno ricordati i soldati vittoriosi del Grappa e del Piave ed anche i soldati eroici e sfortunati di El Alamein e delle steppe russe. L’Italia deve riprendere l’orgoglio della sua storia senza censure e senza oblii. E’ l’Italia che resistette a Caporetto e che ritrovò la sua unità come nei giorni della traslazione del Milite Ignoto da Aquileia a Roma. Le Forze Armate, di cui si celebra la festa, sono il presidio delle nostre libertà, della nostra dignità nazionale e della pace.

Torino e il Piemonte sono luoghi simbolo per il mondo del cioccolato. Ci sono gli ingredienti migliori, aziende prestigiose e una tradizione unica che unisce le botteghe, le pasticcerie e l’industria. Ogni anno tra ottobre e novembre la città diventa la capitale del cioccolato e il profumo del cibo degli dei scivola tra le strade del centro come una magia.
Affluenza record al Museo Nazionale del Cinema per il ponte di Ognissanti. Da sabato 29 ottobre a oggi, 1 novembre, oltre 13.700 persone hanno varcato la soglia della Mole Antonelliana, con un picco di più di 4.500 presenze nella giornata di lunedì 31 ottobre.
Grande successo anche nel ponte di Ognissanti per la mostra “Robert Doisneau”: oltre 4.000 visitatori nelle sale di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia. Fino al 14 febbraio 2023 | Aperta tutti i giorni