SCUOLA- Pagina 3

Trasporti scuola: 950mila euro a settimana per 5.300 corse in più

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha annunciato oggi in Commissione l’avvio di un sistema di monitoraggio per i percorsi casa-scuola che servirà nelle prime settimane per eventuali aggiustamenti. Per la ripresa del trasporto pubblico in sicurezza alla riapertura delle scuole in presenza, lunedì 13 settembre, ha inoltre spiegato che è stato fatto il massimo sforzo da parte di tutti gli enti coinvolti.

Le corse (sempre con capienza all’80%) sono state potenziate. Dal 13 settembre ogni settimana ci saranno 5.353 corse bus aggiuntive e altre 174 tra bus e treni addizionali al servizio ferroviario, per un costo totale settimanale di 950.000 euro. Saranno anche riattivati 25 treni attualmente sospesi. Questa la suddivisione degli autobus nelle varie province: Alessandria 180, Asti 260, Biella 315, Cuneo 735, Novara 535, Torino 2.928 (1.775 nel capoluogo e 1.153 nell’intera Città Metropolitana), Vercelli 140, Verbano-Cusio-Ossola 260.

I consiglieri intervenuti hanno posto diverse domande all’assessore. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto chiarimenti sull’episodio di sovraffollamento del treno a Ivrea di lunedì scorso e sulla ripartizione provinciale delle corse aggiuntive, anche il consigliere del Partito Democratico ha fatto riferimento al caso di Ivrea chiedendo un maggiore impegno nella comunicazione ai viaggiatori. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha introdotto il tema della difficoltà dei controlli del Green Pass sui mezzi pubblici e del sovraffollamento. Il presidente di Liberi Uguali Verdi ha posto invece la questione del dialogo con i sindaci per trovare soluzioni al bisogno di mobilità dei cittadini nei vari territori.

Partenza in sicurezza del nuovo anno scolastico: piano Scuola sicura e potenziamento trasporti

L’attuazione del piano Scuola sicura e il potenziamento del trasporto degli studenti sono le misure messe a punto dalla Regione Piemonte per la partenza in sicurezza del nuovo anno scolastico.

Ad illustrarle  nel corso di una videoconferenza stampa sono stati il Presidente della Regione Albero Cirio e gli Assessori alla Sanità, all’Istruzione e ai Trasporti, insieme al Commissario dell’area Giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi.

Presenti anche il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, esponenti delle organizzazioni sindacali della scuola, il Consulente strategico Covid e una rappresentanza del Gruppo di epidemiologi della Regione.

Il Presidente della Regione ha precisato che l’intero percorso è stato condiviso con tutte le realtà interessate, dato che il rischio di contagio non c’è solo a scuola ma anche durante i viaggi di andata e ritorno, ed è supportato da valutazioni di carattere scientifico espresse dal gruppo di epidemiologi. L’obiettivo è garantire la scuola in presenza, perché non c’è niente di più doloroso che firmare ordinanze di chiusura delle scuole. L’accesso diretto per i ragazzi è stato un successo e l’obiettivo ambizioso è vaccinarli tutti entro metà settembre almeno con la prima dose. Il Presidente ha poi ricordato che rimane valida l’ordinanza per la verifica a scuola della misurazione della temperatura emanata un anno fa.

SCUOLA SICURA

Il Piano Scuola sicura 2021-2022, validato dal gruppo di epidemiologi della Regione, intende favorire il mantenimento della didattica in presenza.

Per ottenere questo risultato si vuole fare in modo che entro metà settembre gli studenti dai 12 ai 19 anni siano vaccinati almeno con la prima dose e che sia completata la vaccinazione del personale scolastico.

Per l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte grazie a questo progetto, ampliato e potenziato nella sua organizzazione, si potrà garantire una “ripartenza pulita” e una continuità delle attività per tutto il mondo della scuola.

L’assessore alla Sanità ringrazia il personale scolastico, che ha risposto con alto senso di responsabilità alla campagna vaccinale del Piemonte contribuendo in modo determinante alla ripresa in presenza delle lezioni. Grazie ai vaccini, agli screening e alle misure di prevenzione, la Sanità regionale garantisce alla scuola piemontese un sistema di sicurezza di indubbia affidabilità.

Attualmente ha già aderito oltre il 92% del personale scolastico, 117.300 docenti e non docenti su una platea complessiva di 127.000. È stato così ampiamente superato l’obiettivo dell’85% stabilito dalla struttura commissariale nazionale. A ricevere la prima dose sono stati 114.000 (90% della platea potenziale e 98% degli aderenti) e 99.400 (78% della platea potenziale e 84,6% aderenti) hanno completato il ciclo vaccinale.

Per quanto riguarda i 311.000 studenti tra i 12 e i 19 anni, le adesioni alla campagna vaccinale sono state finora 185.000, corrispondenti al 60%: di questi, 169.000 hanno ricevuto una dose (54,5% della platea potenziale e 91,5% degli aderenti) e 80.000 hanno completato il ciclo vaccinale (26% della platea potenziale e 43,5% degli aderenti).

Per facilitare la loro adesione dal 26 luglio, quindi tre settimane prima dell’avvio dell’iniziativa a livello nazionale voluta dal generale Figliuolo dal 16 agosto, in Piemonte è stata resa possibile la vaccinazione ad accesso diretto e senza prenotazione in numerosi centri ubicati su tutto il territorio. Ad oggi sono stati in 60.000 a sfruttare questa opportunità (su base provinciale 2.000 ad Asti, 5.000 ad Alessandria, oltre 1.800 a Biella, oltre 8.000 a Cuneo, 6.500 a Novara, 30.000 a Torino, oltre 2.100 a Vercelli e 1.700 nel VCO), che si aggiunge alla registrazione su www.ilPiemontetivaccina.it per ricevere un appuntamento con data e ora.

Per un ripartenza sicura il Piano prevede, inoltre, dal 6 al 19 settembre la possibilità per gli studenti dai 6 ai 19 anni, il personale scolastico e della formazione professionale (docente e non docente), gli autisti e i controllori del trasporto scolastico locale di sottoporsi gratuitamente ad un tampone antigenico rapido o molecolare negli hotspot che saranno riportati dal 6 settembre sul sito della Regione Piemonte.

A partire da fine settembre invece verranno avviati dei programmi di screening gratuiti su base volontaria:
– per le scuole primarie (con un test salivare effettuato a scuola ogni 15 giorni)

– per le scuole medie (con un tampone o un test salivare da effettuare settimanalmente sul 25% di ogni classe aderente presso un hotspot)

– per il personale docente e non docente delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado e della formazione professionale (con un test ogni 15 giorni presso un hotspot).

Inoltre, è compreso un ulteriore potenziamento delle attività di tracciamento dei contatti e di gestione dei casi Covid-19, unitamente ad un costante monitoraggio.

Il piano della Regione Piemonte è complementare al monitoraggio previsto a livello nazionale a campione su alcune scuole sentinella che coinvolgerà in tutta Italia 110.000 studenti

TRASPORTO SCOLASTICO

Consentire la ripresa della didattica in aula a tutti gli studenti in condizione di massima sicurezza è stato l’obiettivo di un intenso lavoro di squadra, coordinato dai Prefetti e che ha coinvolto le istituzioni e gli enti del territorio, accanto a tutti i rappresentanti del mondo scolastico che ha analizzato ed approfondito le complesse problematiche organizzative delle scuole e delle aziende di trasporto. È stato così predisposto un piano regionale per i trasporti, inviato, come richiesto, il 2 settembre al Governo.

Come ha sottolineato l’Assessore regionale ai Trasporti, è stato sostanzialmente approfondito e perfezionato il piano utilizzato per la ripresa della scuola in presenza nella scorsa primavera e, parallelamente, si è pronti a sviluppare il tema dei controlli a bordo e a terra, per il quale si attendono dal Governo i chiarimenti ufficialmente richiesti in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Tre i punti principali del piano: potenziamento delle corse, capacità di riempimento dei mezzi, monitoraggio e implementazioni quotidiane.

Sulla base dell’esperienza maturata nella primavera scorsa, il potenziamento delle corse è stato approfondito e affinato in base alle esigenze emerse. Pertanto, dal 13 settembre verranno effettuate ogni settimana 5.353 corse aggiuntive di autobus e altre 174 tra bus e treni aggiuntivi al servizio ferroviario, per un totale di oltre 110.000 chilometri percorsi e con un costo settimanale di 950.000 euro. Saranno anche riattivati 25 treni attualmente sospesi, per un totale di 109 corse settimanali.
La divisione delle corse di autobus su base provinciale è la seguente: Alessandria 180, Asti 260, Biella 315, Cuneo 735, Novara 535, Torino 2.928 (1.775 nel capoluogo e 1.153 nell’area della Città metropolitana), Vercelli 140, Verbano-Cusio-Ossola 260.

Sugli autobus potranno salire passeggeri fino all’80% della capacità di carico indicata sulla carta di circolazione del mezzo. Ad esempio, un autobus extraurbano potrà trasportare 60 persone (49 sedute e 11 in piedi), un autobus urbano potrà trasportare 122 persone (28 sedute e 94 in piedi).
Le famiglie possono consultare gli orari sui portali delle singole aziende di trasporto locale. È stata inoltre migliorata la piattaforma digitale di dialogo tra le scuole e l’Agenzia della Mobilità piemontese, che consente un monitoraggio costante del servizio per adeguarlo alle ulteriori esigenze che potranno verificarsi.

Studenti e personale scolastico, ecco gli hotspot per i tamponi gratuiti

La Regione ha reso noti  gli hotspot dove fare i tamponi gratis per una ripartenza sicura della scuola

E’ disponibile su https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-09/hotspot_tamponi_ripartenza_sicura.pdf l’elenco degli hotspot dove dal 6  al 19 settembre sarà possibile per gli studenti dai 6 ai 19 anni, il personale scolastico e della formazione professionale (docente e non docente), gli autisti e i controllori del trasporto scolastico locale sottoporsi gratuitamente ad un tampone antigenico rapido o molecolare per una ripartenza sicura.

“Diventiamo cittadini europei”, i vincitori

Sono 154 gli studenti degli istituti superiori piemontesi vincitori della 37esima edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei” bandito dal Consiglio regionale tramite la Consulta europea, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e l’Ufficio del Parlamento europeo a Milano.

“L’emergenza sanitaria – sottolinea il vicepresidente Francesco Graglia, delegato alla Consulta – non ha fermato un’iniziativa tra le più longeve nella storia del Consiglio, un concorso sempre attuale e ancorato a temi sociali e politici sentiti e dibattuti come quelli scelti per questa edizione, l’intervento dell’Unione ai tempi della pandemia e la Brexit”.

“Dopo un anno e mezzo molto difficile anche per il mondo della scuola – ha aggiunto Michele Mosca, l’altro consigliere delegato alla Consulta – dobbiamo guardare con ottimismo al futuro, confidando in una ripresa della normalità. L’auspicio è di poter presto riproporre i viaggi studio legati al concorso nelle città europee sede delle istituzioni europee e di coinvolgere sempre più giovani in un’iniziativa formativa importante per la costruzione di una cittadinanza attiva”.

I vincitori del concorso, che ha appunto l’obiettivo di formare i giovani sui temi della cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica democratica all’Unione, provengono da 21 istituti superiori piemontesi: 10 di Torino e provincia, 4 di Alessandria, 3 di Cuneo 1 rispettivamente per le province di Asti, Novara, Vercelli e Vco.

Gli studenti saranno omaggiati dell’abbonamento Musei Young, mentre a ciascun istituto andrà un contributo economico utilizzabile per l’acquisto di materiale didattico.

A Chieri il trasporto scolastico si paga con Pagopa

Il Sindaco Alessandro SICCHIERO: “Un’ulteriore tappa della digitalizzazione dei servizi comunali, per venire incontro ai cittadini. Apriremo un servizio di accompagnamento per chi non ha ancora lo SPID.”

 

Il pagamento della retta per il trasporto scolastico per l’anno 2021-2022 è il primo servizio comunale che può essere pagato attraverso pagoPA, il sistema che consente di effettuare pagamenti elettronici verso le Pubbliche Amministrazioni in modo semplice, sicuro e trasparente.

In questa prima fase sono interessati solo coloro che devono rinnovare l’iscrizione al trasporto scolastico, che hanno già ricevuto una comunicazione personalizzata con le indicazioni per effettuare il pagamento (non i nuovi utenti, per i quali il servizio sarà accessibile tra alcune settimane).

 

«Si tratta di un’ulteriore tappa del percorso di progressiva digitalizzazione dei servizi comunali, con l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini uno strumento facile e veloce-afferma il Sindaco Alessandro SICCHIERO-Abbiamo voluto iniziare dal trasporto scolastico, nei giorni scorsi le famiglie hanno ricevuto la relativa comunicazione. Questa sarà una prima sperimentazione, a breve anche altri servizi potranno essere pagati tramite pagoPA e nei prossimi mesi è nostra intenzione attivare uno sportello di accompagnamento per i cittadini ancora sprovvisti dello SPID».

Infatti, per poter utilizzare il servizio pagoPA è indispensabile essere in possesso dello SPID.

Come funziona il servizio?

Bisogna accedere al sito istituzionale (www.comune.chieri.to.it), sezione “Servizi on line”, quindi “Pagamenti on line” dove si trovano tutti i servizi e le operazioni che possono essere pagate tramite il sistema pagoPA. Nell’area personalizzata l’utente trova l’avviso di pagamento personalizzato, con indicato l’importo da pagare.

A questo punto l’utente può scegliere la modalità di pagamento che preferisce, ovvero

1) on line: homebanking/app della propria banca, App IO, Satispay, Bancomatpay, ecc., oppure attraverso il “carrello” si viene reindirizzati sul portale pagoPA, dove si può pagare con carte di credito/debito o dal conto corrente;

2) fisica: stampando l’avviso di pagamento o salvandolo nello smartphone/tablet, e recandosi poi presso gli sportelli abilitati (banca, posta, ricevitorie, tabaccai, supermercati abilitati).

 

Per qualunque necessità, i cittadini possono rivolgersi al Servizio Istruzione:

lunedì e venerdì 8.30-12.30

mercoledì 8.30-12.30/14.30-16.30

Telefono +39 011.9428.262

E-mail: sistemaeducativo@comune.chieri.to.it

 

Scuola sicura, il piano della Regione per la didattica in presenza

Il Piano Scuola Sicura è stato presentato oggi dalla Regione Piemonte in vista del nuovo anno scolastico

Tra i punti previsti quello riguardanti le primarie e le medie, che non sono comprese nella campagna vaccinale: sono previsti screening mensili volontari con tampone rapido antigenico o salivare e test molecolare per la conferma del risultato in caso di positività. Inoltre prima del nuovo anno scolastico, per i bambini e ragazzi appartenenti a queste fasce di età il Piemonte prevede lo screening di massa gratuito su base volontaria. Lo  screening è proposto al personale, docente e non docente delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Il Piano prevede poi il completamento dell’immunizzazione del personale scolastico aderente alla campagna vaccinale entro metà settembre, oltre a iniziative per incentivare i non aderenti, al fine di raggiungere il 90% della platea potenziale entro l’avvio del nuovo anno scolastico.

Ok dalla Regione al Piano scolastico

Il piano di dimensionamento scolastico e del piano dell’offerta formativa per l’anno 2022/2023 è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale. La delibera è stata illustrata dall’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, che ha specificato che “dal prossimo anno potranno essere attivate nuove sezioni di scuola dell’infanzia statale, con particolare riguardo ai casi in cui venga meno il servizio di scuola paritaria”. 

C’è un’attenzione marcata alle zone montane e marginali, con il mantenimento in deroga dei plessi scolastici, alle scuole dell’infanzia e al rafforzamento dell’offerta formativa tecnico-professionale delle scuole superiori. Previsto anche il mantenimento in deroga di plessi scolastici e sezioni, il cui ricorso è aumentato anche da parte dei grandi comuni, che stanno risentendo del trend demografico negativo degli ultimi anni”.
Le proposte dei piani provinciali e metropolitano dovranno pervenire entro il 29 ottobre.
Francesca Frediani (M4o) e Diego Sarno (Pd) hanno sottolineato l’importanza di una corretta pianificazione scolastica da parte della Regione in considerazione delle tante questioni legate alla pandemia, in particolare didattica a distanza e vaccinazioni del personale scolastico.
Carlo Riva Vercellotti (FdI) ha precisato che “è la prima volta dopo almeno un decennio che il piano viene approvato prima della pausa estiva, per consentire ai territori un’analisi ponderata per la redazione dei rispettivi piani”, mentre Federico Perugini (Lega) ha posto l’accento sul valore della scuola paritaria “strategica perché garantisce il pluralismo educativo e l’accesso all’istruzione anche nelle aree marginali”.

Studenti e docenti, “tutti potranno ricevere il vaccino”

Nel presentare l’interrogazione Grimaldi ha anche chiesto che “la Regione garantisca la copertura totale per ragazzi e personale entro i primi di settembre” e che “restino a casa i docenti che non vogliono vaccinarsi”.

Il consigliere Luv ha affermato che “negli scorsi giorni i quotidiani hanno riportato le basse percentuali di copertura vaccinale delle fasce d’età degli studenti e dei docenti: cinque Regioni, tra cui il Piemonte, hanno una percentuale di personale scolastico senza alcuna copertura superiore al 25 per cento. Secondo la Progressione del Piano Vaccinale della Regione Piemonte al 15 luglio scorso, risulta che su 104.322 preadesioni del personale docente solo 80.040 persone hanno effettuato entrambe le dosi di vaccino”.

Durante il question time sono state discusse anche le interrogazioni di  Sean Sacco (M5S) su ripresa della produzione del cC6O4 nell’impianto Algoflon dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo (AL), di Maurizio Marello (Pd) sui danni da grandine e maltempo nel Roero ed in altre zone del Piemonte ; di Diego Sarno (Pd) su trasparenza e fruibilità di informazione sulle spese sanitarie per emergenza Covid e portale della trasparenza per i Parchi/Città della Salute; di Domenico Rossi (Pd) su quali azioni per sopperire alla carenza dei medici di medicina generale, di Francesca Frediani (M4o) su sostegno Metodo Bimbisvegli; di Silvio Magliano (Moderati) su come la Giunta intende rispondere ai lunghi tempi d’attesa e assicurare adeguati livelli di assistenza a soggetti affetti da DSA e ADHD.

Scuola d’estate al Galileo Ferraris di Vercelli, Trino e Crescentino

Non c’è limite al dinamismo e all’entusiasmo nella fucina dell’IIS “G. Ferraris”:

 

non erano infatti ancora terminati gli esami di Stato ma già i docenti delle tre sedi di Vercelli, Trino e Crescentino erano alla ricerca di attività per coinvolgere gli studenti nel Piano Scuola Estate, che accompagna le Istituzioni scolastiche nell’organizzazione e gestione di iniziative finalizzate al potenziamento delle competenze disciplinari, al recupero della socialità almeno in parte perduta e al traghettamento degli studenti al nuovo anno scolastico.

Grazie infatti alla partecipazione, a maggio, ad un bando del Programma Operativo Nazionale – PON Per la Scuola 2014-2020 e ad un bando ministeriale, l’Istituto Galileo Ferraris è riuscito ad ottenere un finanziamento di circa 140.000,00 euro che verranno destinati, a partire da questi giorni, all’erogazione di attività di recupero e di socializzazione, all’intervento di esperti e all’acquisto di strumenti ed attrezzature a supporto di esse.

Nonostante l’afa che caratterizza queste giornate, gli studenti hanno accolto piacevolmente l’iniziativa che, attraverso tecniche di insegnamento meno tradizionali, permette loro di imparare attraverso attività pratiche, di gruppo e di laboratorio: il learningby doing, il cooperative learning e la peer education piacciono, senza dubbio.

Il Piano Scuola Estate, proposto dal Ministero dell’Istruzione,mira a creare una scuola capace di essere motore di integrazione civile, di uguaglianza e di sviluppo; una scuola che restituiscaspazi e tempi di relazione, luoghi per incontrarsi di nuovo e riannodare quelle relazioni purtroppo bruscamente interrotte, così importanti per lo sviluppo emotivo, affettivo, identitario, sociale di ognuno; una scuola che favorisca l’interazione dialettica fra cultura della scuola e cultura del territorio, promuovendo una retesignificativa di rapporti con il contesto istituzionale e produttivo in cui opera.

Le attività programmate, che si interromperanno nel mese di agosto per consentire agli studenti di trascorrere una parte dell’estate in famiglia e ai docenti di riposare prima dell’avvio del nuovo anno, ripartiranno a settembre e continueranno per tutto l’anno scolastico 2021-22, con l’obiettivo di riaffermare lacentralità della scuola e l’opportunità di sperimentare forme di collaborazione con competenze esterne alla scuola. Un laboratorio didattico a cielo aperto da esplorare guardando al futuro, alla auspicabile ripresa di una scuola in presenza che cercherà di fare tesoro di questa inedita esperienza.

L’augurio pertanto è che il Piano Scuola Estate non sia una misura una tantum, ma si configuri come parte di quel “Patto per la scuola al centro del Paese” che, sottoscritto dal Ministro Bianchi, esplicita la cornice entro cui collocare le misure necessarie per un nuovo inizio della scuola.

La periferia, gli allievi del Bodoni-Paravia e l’umanità di chi cerca di costruirsi un futuro nonostante le difficoltà

LA MATURITA’ AL “SERALE”: STORIE DI RISCATTO SOCIALE AL BODONI-PARAVIA DI TORINO

 

Finito l’esame, mentre l’adrenalina allenta la sua morsa, restano ancora lì seduti qualche minuto. Per assaporare l’attimo, l’occasione tante volte sfuggita e rincorsa.

È l’esame di maturità in una scuola speciale, quella delle seconde possibilità: il serale del Bodoni-Paravia, di via Ponchielli, periferia nord di Torino.

 

Un diploma in Grafica e Fotografia con un percorso di istruzione per adulti, che ha i volti della dispersione scolastica e la determinazione della riscossa.

M. ha fatto una promessa solenne suo padre, che avrebbe preso in diploma, e oggi è qui per onorare l’impegno, anche se suo padre non c’è più, anzi soprattutto per quello.

 

R. lotta da tempo con se stessa, il nemico è dentro di lei, nella sua mente. Senza la legge Basaglia io sarei rimasta rinchiusa in una struttura tutta la vita, afferma consapevole, e invece oggi è qui, seria, precisa, preparata, ad assaporare questo momento, “che aspetto da quando avevo vent’anni”, confida tra un sospiro e un luccichio di felicità negli occhi.

 

T. il prossimo anno andrà in pensione, è la mascotte del corso, è qui perché lo deve a se stesso e alla sua vita di lavoro, perché vuole poter finalmente dire ai suoi figli che anche lui ha un diploma. Molte storie vengono da lontano, hanno superato il mare o le montagne, sono ripartite da zero, lavorando come si può durante il giorno, e frequentando le lezioni alla sera.

 

Dal cantiere al computer, dalla bici da rider alla letteratura, dalla fabbrica alla macchina fotografica. Molti hanno lasciato il lavoro negli ultimi mesi per prepararsi al meglio per l’esame, perché dopo la seconda possibilità non è detto che ce ne sia una terza.

 

Sono i ragazzi che perdiamo di vista da adolescenti, bocciati, ritirati, inseriti precocemente nel modo del lavoro. Facile scrivere “non un* di meno” più complicato fare i conti con le famiglie, la fragilità sociale ed economica, la malattia. Però ritrovarli qui, curati e composti dietro la cattedra, consapevoli di affrontare quello che resta un “rito di passaggio” importante, non riesco a non domandarmi cosa avremmo potuto fare per loro prima.

 

Dietro i banchi, che qui non sono una trincea, ci sono i prof, che traghettano verso riva questo bagaglio di umanità. Pazienti, competenti, autorevoli, anche se a volte spunta un luccichio dietro le lenti degli occhiali. Ogni passo è un sassolino che segna il sentiero per uscire dal bosco, e loro lo sanno.

 

Presiedere questa commissione d’esame è diventato un dono inaspettato anche per me in questa maturità ai tempi della pandemia.

 

​​​​​​​​Nadia Conticelli