RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 54

“CENTRI SOCIALI, E’ TERRORISMO”

 

“BASTA INDULGENZE, QUESTI DELINQUENTI VANNO INDAGATI PER TENTATO OMICIDIO”

“Dopo i nuovi incidenti di ieri ci sarebbe solo voglia di mandare tutti a quel paese” commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Ma noi abbiamo una responsabilità e, contrariamente a molti, non intendiamo venirne meno e continuiamo a denunciare e richiamare l’attenzione delle Istituzioni””“Ieri abbiamo assistito al solito derby tra poliziotti e antagonisti ” –   continua DI LORENZO – “ Non è mancato nulla: data e orario stabiliti e preannunciati da tempo, dichiarazioni pre-gara, diretta radio e web e dichiarazioni post-gara dove nessuno ha vinto e nessuno ha perso.” “Solo che questa volta siamo andati vicino alla morte di un poliziotto, a causa delle bombe carta piene di pezzi ferro e chiodi, colpito solo per caso ad una gamba piuttosto che al collo o altra parte vitale” – insiste DI LORENZO – “Prima o poi, se non si cambia registro, ciò succederà e ci dissociamo totalmente da pseudo attestati di vicinanza precipitosamente lanciati in rete da rappresentanti sindacali di categoria più interessati a proclamare il proprio antifascismo e militanza politica di sinistra piuttosto che tutelare veramente la vita dei poliziotti impiegati contro queste bande di delinquenti prive di qualsiasi dignità. Da parte nostra NESSUNA INDULGENZA!”. “Non ci bastano le parole di circostanza di confusi rappresentanti politici che hanno perso ai nostri occhi ogni credibilità, la misura è ormai colma” – conclude DI LORENZO – Quelli di ieri sera sono atti di terrorismo e come tali devono essere perseguiti. Ci auguriamo che i colpevoli eventualmente individuati siano indagati per tentato omicidio e non per la risibile resistenza a pubblico ufficiale. Nell’augurare pronta guarigione ai 6 colleghi feriti, dichiariamo fin d’ora che presenteremo in tal senso un esposto in Procura ”.

 

(nelle immagini la divisa danneggiata e la ferita riportata da uno degli agenti)

Morano: “Il Sindaco e l’amministrazione Cinque Stelle devono prendere le distanze dai centri sociali”

DOPO GLI SCONTRI TRA MANIFESTANTI E POLIZIA

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I fatti successi ieri sera a Torino sono molti gravi e devono essere condannati senza se e senza ma. Il Sindaco e l’amministrazione Cinque Stelle devono prendere le distanze dai centri sociali e dai comportamenti violenti e fuori dalle regole tenuti da simpatizzanti degli stessi. Il silenzio in questi momenti non è consentito alle istituzioni. Non è tollerabile che in un Paese democratico si consenta ad estremisti violenti di cercare di impedire ad altre forze politiche, quale che ne sia il colore non importa, di presentare liberamente i propri candidati alle elezioni. Il comportamento tenuto da aderenti ai centri sociali ieri sera a Torino si pone al di fuori delle regole democratiche. Una città non può essere teatro di guerriglia urbana ed è grave che questa guerriglia cerchi di giustificarsi ricorrendo ad un presunto e mal riposto antifascismo. L’antifascismo è per sua natura non violento e democratico.

Alberto Morano

Lista Civica Morano

Ezio Locatelli (Prc-Potere al Popolo):”No ai fascisti vecchi e nuovi”

COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

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“Questa sera, prima dell’iniziativa al circolo Arci “La Poderosa”, Via Salerno 15/a con Francesca Fornario alle ore 21,30 a sostegno di “Potere al Popolo”, alle ore 19 saremo al presidio antifascista indetto nei pressi di Corso Vittorio Emanuele 104, per protestare contro la presenza in città di neofascisti a cui addirittura è stata data la possibilità di presentarsi alle elezioni. Si sono presentati dando corso ad una campagna elettorale all’insegna della guerra tra poveri, dell’odio razziale, dell’intimidazione e di atti di violenza. Il fatto grave è che tutto ciò avviene in barba a quanto stabilito dalla nostra Costituzione che vieta qualsiasi organizzazione o propaganda fascista. Un divieto inapplicato – troppe le connivenze e compiacenze politiche –  cosicché a Torino e in tutta Italia i fascisti sono lasciati liberi di scorazzare e di provocare. Chiaro il motivo: i fascisti, com’è sempre stato, sono uno strumento di intimidazione che, specialmente nei periodi di crisi e di impoverimento sociale, tornano utili a padroni, governi e poteri dominanti. Alla campagna di odio razziale e di violenza fascista rispondiamo con la mobilitazione di tutte le forze antifasciste. Rispondiamo con la lotta contro le politiche liberiste, per diritti sociali e del lavoro. Ora e sempre Resistenza!”

UDU: “ANCHE ALL’UNIVERSITÀ’ DI TORINO TASSE FUORILEGGE”

UDU TORINO PRESENTA RICORSO AL TAR: “UNITO RESTITUISCA 31 MILIONI AGLI STUDENTI!”

L’Università degli Studi di Torino ha approvato un bilancio preventivo in cui dichiara di sforare il limite imposto dalla legge alla tassazione degli studenti. Vengono infatti chiesti 31 milioni in più del dovuto. Per questo, anche a Torino, l’UDU – Unione degli Universitari ha depositato un ricorso contro le “tasse fuorilegge” dell’ateneo.

Valeria Sartori, coordinatrice dell’UDU Torino, dichiara: “Nel bilancio di previsione del 2018, l’Università di Torino prevede di incassare 81 milioni di euro dagli studenti in tasse. La previsione per quanto riguarda il finanziamento statale, cioè la quota di Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), oscilla tra i 236 milioni e 600mila euro e i 248 milioni e 700mila euro. Questo vuol dire che, pur considerando tutti gli esenti dichiarati da UniTo, anche superiori a quelli previsti per legge (che farebbero arrivare il gettito della contribuzione a 79 milioni di euro), il rapporto tra tasse e FFO oscilla tra il 31,8% e il 33,4%. Il limite di legge è il 20%. Questo significa che agli studenti sono stati chiesti tra i 29,3 e i 31,7 milioni di euro, in più rispetto a quanto prescritto dalla legge!”

Prosegue Valeria Sartori: “Non possiamo accettare che, come a Milano, l’università pubblica decida sistematicamente di violare i limiti di legge imposti a tutela degli studenti per fare cassa sulle nostre spalle con tasse fuorilegge. Anche in questo caso è lo stesso bilancio di previsione ad attestare che l’Università di Torino intende prelevare dagli studenti e dalle famiglie più di quanto le è consentito! Per questi motivi abbiamo già depositato, affidando le procure ai nostri legali Francesco Giambelluca e Massimo Ticozzi, il ricorso al TAR Piemonte. Quest’azione legale non ha come intento quello di danneggiare l’Università di Torino: chiediamo il rispetto della legge a tutela del diritto allo studio e vogliamo denunciare l’evidente insufficienza del finanziamento statale che obbliga le università a imporre la terza tassazione più alta in Europa!”

Conclude la coordinatrice dell’UDU Torino: “Pensiamo che la battaglia del sottofinanziamento, che ci vede da sempre in prima linea, richieda il forte supporto da parte delle amministrazioni universitarie. Un supporto alle rivendicazioni che l’UDU ha sempre portato all’attenzione dei governi che si sono succeduti, senza avere risposte adeguate. A Torino crediamo che sia necessario avviare una contrattazione per discutere su come riformare il regolamento tasse dell’Università, in modo tale che non continui ad essere un’università pubblica con uno degli sforamenti più consistenti d’Italia, facendo in modo che già dal prossimo anno non esistano più tasse fuorilegge! È necessario mettere in campo un sistema più equo, innalzando la no-tax area e abbassando consistentemente le tasse, a partire dalle fasce più basse di reddito.”

Liberi e Uguali: Enrico Rossi a Torino il 23 novembre

COMUNICAZIONE 

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Due gli appuntamenti in programma

“Più diritti, più lavoro, più salute, più istruzione”.

E’ questo il tema dell’incontro che si terrà venerdì 23 febbraio alle 21 al Cinema Romano, presso la Galleria Subalpina. piazza Castello a Torino. Il dibattito sarà concluso dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Intervengono:

Roberto Placido, candidato collegio uninominale Camera Torino 3

Tullia Todros, candidata collegio uninominale Senato Torino 1

Marco Grimaldi, candidato collegio uninominale Camera Torino 1

Erika Faienza, candidata proporzionale Torino – Collegno

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Lo stesso giorno, venerdì 23 febbraio 2018 alle 17.30 presso l’Oratorio San Filippo, in via Maria Vittoria 5 a Torino, Enrico Rossi parteciperà all’incontro ” La questione sociale e il futuro della democrazia. I cattolici popolari per un nuovo centro sinistra”.

Introduce: Giorgio Merlo – giornalista ed ex Parlamentare

Intervengono : Luciano Marengo – Presidente dell’Associazione ex Consiglieri regionali

Roberto Placido – candidato collegio uninominale Camera Torino 3

Alessandro Risso – Presidente Associazione i Popolari Piemonte

Gianni Rossetti – Direttivo Associazione i Popolari Piemonte

conclude : Enrico Rossi – Presidente della Regione Toscana

 

 

 

 

 

 

“LA LEGA CON LA POLIZIA PER LA SICUREZZA”

COMUNICAZIONE 

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Il segretario generale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap) Gianni Tonelli, candidato con la Lega a Bologna, incontra i cittadini torinesi domani, ‪mercoledì 21 febbraio, insieme con i candidati alla Camera per il Carroccio Elena Maccanti, Alessandro Benvenuto e Alessandro Sciretti. Sarà presente anche Roberto Rosso, candidato del centro destra nel collegio camerale di Barriera di Milano.  Due gli appuntamenti previsti: ‪alle ore 10.30 con presidio e passeggiata, partendo da piazza Crispi angolo corso Vercelli e ‪alle ore 20.30, con un presidio ai giardini Madre Teresa di Calcutta (ritrovo in corso Vercelli 15). “La candidatura con la Lega e la presenza a Torino di Gianni Tonelli – spiegano Benvenuto e Maccanti – confermano ancora una volta la nostra vicinanza alle forze di Polizia, nella loro azione di contrasto alla criminalità e al degrado che colpiscono soprattutto le periferie. In quest’Italia al contrario spesso si criminalizza le forze dell’ordine e alcuni, come è successo a Piacenza, si sentono in diritto di malmenare in gruppo un agente provocandogli diverse fratture, in nome dell’integrazione, della pace e della tolleranza”. “Solo la Lega, all’interno della coalizione di centrodestra, l’unica che può vincere queste elezioni proseguono gli esponenti della Lega – è garanzia di provvedimenti concreti: la certezza della pena è il presupposto fondamentale affinché si ristabilisca la convivenza civile in molte zone della nostra città. Gli immigrati clandestini irregolari e quelli che commettono reati, poi, devono essere espulsi. Le nostre carceri sono sovraffollate e anche alle Vallette circa la metà dei reclusi è costituita da cittadini stranieri”.

CONTROLLO DEI CINGHIALI: sarà impugnato al TAR il programma della Città Metropolitana

Una PROPOSTA ALTERNATIVA è stata inviata dalle associazioni di protezione ambientale e animaliste alla Città Metropolitana di Torino. L’Amministrazione della Città Metropolitana di Torino guidata dalla Sindaca Appendino ha approvato con lo stampino nello scorso mese di dicembre 2017 un programma di controllo del cinghiale per il 2018 imperniato su battute di caccia, spari diurni e notturni e inutili “militarizzazioni” del territorio che causano la dispersione degli animali senza risolvere il problema della riduzione del numero degli animali ed i danni da questi prodotti alle coltivazioni agricole. Il provvedimento della Città Metropolitana per i suoi numerosi vizi di legittimità (utilizzo dei cacciatori, assenza di dati censuari, assenza del parere dell’ISPRA, nessun intervento di tipo ecologico o preventivo, cessione gratuita ai cacciatori degli animali abbattuti) sarà oggetto di ricorso al TAR il cui deposito è previsto a giorni. La Città Metropolitana era stata invitata a ritirare il Decreto del 22 dicembre 2017 della Consigliera delegata Elisa Pirro, in autotutela. Così non è stato. Grave è giudicato l’utilizzo dei cacciatori e dei cani che disperdono gli animali, causano incidenti stradali, determinano una destrutturazione delle popolazioni, creano nuovi branchi e la colonizzazione di nuove aree con aumento dei danni in luogo della loro diminuzione. Trattasi dell’ennesimo programma volto a consentire strumentalmente l’esercizio venatorio fuori stagione e nelle zone vietate alla caccia più che a risolvere le problematiche legate alla presenza del cinghiale. Decenni di interventi imperniati solo sugli abbattimenti non hanno risolto nulla e hanno mostrato tutto il loro fallimento. Una PROPOSTA ALTERNATIVA imperniata su strategie già collaudate e delle quali esistono ormai documentate dimostrazioni di efficacia, è stata inviata alla Città Metropolitana di Torino. Nell’affrontare il programma per il contenimento del cinghiale non si può prescindere dalla considerazione etico-morale del rispetto per tutte le forme di vita. Gli animali sono esseri senzienti, così come stabilito anche dal Trattato di Lisbona dell’Unione Europea del 2007, e non degli oggetti meccanici a disposizione dell’uomo come purtroppo l’attuale mentalità antropocentrica ce li vuole mostrare. La giunta 5 Stelle della Città di Torino a guida Chiara Appendino, Sindaca anche della Città Metropolitana, nel suo programma di governo recita: “Noi ci impegniamo a promuovere una cultura del rispetto che riconosca tutti gli animali come soggetti di diritti.” Chiediamo che a queste parole seguano fatti concreti. Riteniamo doveroso cercare di conseguire un equilibrio e una pacifica convivenza tra le legittime esigenze delle attività antropiche e quelle altrettanto legittime degli animali di essere rispettati e non perseguitati.

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Le prioritarie modalità di intervento dovrebbero essere:

a) Controllo della fertilità L’avvio subito, su scala la più vasta possibile, del controllo della fertilità degli animali attraverso pratiche contraccettive ormai collaudate. Negli ultimi vent’anni i vaccini contraccettivi sono stati sempre più perfezionati e oggi una monodose causa infertilità nell’animale per almeno 3-5 anni dopo la somministrazione. Studi condotti sul comportamento e sulla fisiologia di cinghiali in cattività hanno dimostrato, con l’uso del vaccino GonaCon, l’assenza di qualsiasi effetto collaterale in questa specie. Mentre i ricercatori stanno sviluppando la formulazione per la somministrazione orale è già stato progettato il BOS (BoarOperated-System) concepito come sistema di distribuzione di esche ai cinghiali. Il BOS consente ai soli cinghiali, e non ad altre specie, di cibarsi delle esche. b) Difesa delle colture Le moderne tecniche di difesa delle colture attraverso le recinzioni elettriche sono in grado di impedire l’accesso degli ungulati al campo coltivato. L’incentivazione dell’uso da parte degli agricoltori può avvenire anche attraverso la cessione in comodato delle strutture da parte della Città Metropolitana. Il risparmio sul rimborso dei danni vale l’investimento. Alcune azioni dovrebbero essere messe in atto da subito: a) l’esclusione degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), dei Comprensori Alpini (CA) e dei cacciatori dalle attività di controllo. Il cacciatore è l’unico soggetto che non ha interesse a vedere ridotto il numero degli animali sul territorio e si comporta di conseguenza; b) il divieto dell’utilizzo dei cani; c) il divieto di abbattimento delle femmine adulte per evitare le uccisioni delle femmine dominanti che causerebbero la destrutturazione dei branchi; d) il divieto degli spari notturni per ragioni di sicurezza; e) l’alienazione dei capi abbattuti che costituiscono patrimonio esclusivo dello stato attraverso procedure legittime che escludano la gratuita cessione agli abbattitori; f) controlli sulla sicurezza alimentare a partire dalla presenza di radioattività nelle carni degli animali. Le associazioni scriventi si augurano che possa aprirsi un dialogo costruttivo con tutti i soggetti interessati, a partire dall’ente pubblico, con esclusione della componente venatoria.

 

Per: ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, OIPA, PRO NATURA, SOS GAIA Roberto Piana

“+EUROPA CON EMMA BONINO”: LUNEDI’ 19 FEBBRAIO

ORE 16 – CONFERENZA STAMPA DI EMMA BONINO PER PRESENTARE LA LISTA

 

 
Nel futuro di Barriera c’è #PiuEuropa – Questo il titolo della conferenza stampa che Emma Bonino terrà a Torino il prossimo lunedì 19 febbraio alle ore 16 in Barriera di Milano, presso l’Open Incet di via Cigna 96/17. Insieme a Emma Bonino interverrà Silvja Manzi, candidata capolista alla Camera dei Deputati in Piemonte 1 e candidata per la coalizione di Centrosinistra nel collegio Torino 2, che comprende Torino Nord e quindi proprio Barriera di Milano. Alle 20:30 presso il Cecchi Point in via Cecchi 17, i candidati di +EUROPA presenteranno l’evento “Piemonte Regione d’Europa“.
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COMUNICAZIONE 

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Rifondazione, volantinaggio a Mirafiori

Lunedì 19 febbraio, dalle ore 12,45 alle 14,30. come “Potere al Popolo” di Torino, saremo davanti alla porta 20 della Fca (ex Fiat) Mirafiori in corso Settembrini per incontrare le lavoratrici e i lavoratori e dare loro il materiale informativo della nostra lista. Saranno presenti tra gli altri Paolo Ferrero, coordinamento nazionale di “Potere al Popolo”, Simone Ciabattoni e Gianluca Vitale, rispettivamente capolista nei collegi plurinominali di Camera e Senato, Rosella Satalino e Ngandu Mukendi detto Gippo’ rispettivamente candidati collegio uninominale per Camera e Senato. In occasione del presidio volantinaggio, Paolo Ferrero con i candidati terrà alle 12,45, una conferenza stampa.

 

La Fiat è l’emblema delle politiche di sfruttamento e spoliazione della forza lavoro che il padronato ha condotto in Italia in tutti questi anni. Contro lo strapotere e la strafottenza del padronato “Potere al Popolo” è impegnata in una campagna di mobilitazione per il riconoscimento dei diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e dei tanti che, purtroppo, il lavoro e il reddito non ce l’hanno.

 

Cancellazione del Jobs Act, delle leggi Fornero su lavoro e pensioni, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, lavorare meno lavorare tutti sono tra gli obiettivi immediati che Potere al Popolo annovera nel proprio programma.

 

 

Ufficio stampa Rifondazione Comunista Torino

Piacenza, arresto dei violenti. Un plauso alla Digos

Il Siap: “Ringraziamento per la professionalità ed efficienza dei colleghi di Torino. Ci attendiamo pene esemplari per atti vili.” 

 

“Siamo davvero soddisfatti” – è il commento di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “La notizia della rapida individuazione ed arresto dei due maggiori responsabili delle violenze di Piacenza, di cui uno residente in Val di Susa, è l’ennesima prova della professionalità e capacità investigativa della Digos torinese” “ Il vile attacco portato agli uomini in divisa non può restare impunito e ci aspettiamo che dopo le parole , in molti casi di circostanza, seguano provvedimenti esemplari commisurati alla viltà degli atti compiuti” “Il nostro plauso e ringraziamento va a tutti i colleghi che ad ogni livello hanno raccolto il materiale documentale e condotto le indagini con dedizione, impegno e professionalità permettendo così di raggiungere un risultato rapido.”

 

 

 

            Ufficio Stampa Siap Torino