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Il tintinnar di manette può’ tornare

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il Direttore del “Corriere della Sera“ che non sarà Albertini o Spadolini , ma si chiama Luciano Fontana,  scrive che “Gli impegni per la salute sono svaniti quest’autunno” e che in previsione della seconda ondata da maggio a settembre si sarebbe aspettato che tutti si fossero concentrati sui punti in cui chiaramente eravamo in difficoltà. Si e’ trascurata la Sanità con ministri – scrittori da operetta e la “pandemia“ economica non è stata affrontata. Dopo tante chiacchiere, commissioni Colao,  Stati generali non hanno deciso nulla di nulla e il rapporto con l’Europa faticosamente riannodato e’ rimasto in sospeso insieme agli aiuti economici promessi. Neppure sul Mes e’ stato deciso nulla. Le Regioni hanno dato una pessima prova di se’ ed hanno aggiunto confusione a confusione . Oggi la Sanità piemontese appare in ginocchio e certi personaggi appaiono patetici nel loro nullismo. Per non dire della Calabria e dei suoi commissariamenti da farsa. Di fronte ad uno sfascio evidente che attenta alle nostre vite non un solo
parlamentare e’ stato in grado di rappresentare la Nazione o almeno i territori che li hanno eletti. Essi sono più che mai estreanei rispetto alla gente, godono di tamponi privilegiati e gratuiti e si nascondono dietro le loro mascherine, ma non fanno nulla.  I gruppi parlamentari di maggioranza non fanno nulla per mandare a casa Speranza che ha fallito in modo clamoroso, quelli di opposizione non presentato mozioni di sfiducia nei confronti degli inetti responsabili del tracollo.

Possibile che non ci siano parlamentari che abbiano il coraggio di battere un colpo? Così la democrazia italiana finisce ed appare uno scenario
inquietante davanti a noi.  Il Parlamento appare inutile e le comparse dei nominati sono davvero delle maschere da tragedia greca. Il Governo ormai naviga a vista e finirà per essere travolto.  Ma anche le istituzioni parlamentari al di là della volgare polemica quotidiana da cortile, si stanno anch’esse rivelando di carta pesta. Deputatini e senatorini che riscuotono lo stipendio, non muovono un dito per sollevare in Aula il dramma italiano.  Questa è la peggiore classe politica che l’Italia abbia avuto nella sua storia unitaria. Quello che storicamente era il
peggio, oggi apparirebbe il
meglio.  E noi stiamo vivendo la prova più terribile degli ultimi cento anni, abbandonati
a noi stessi, costretti a rifugiarci in casa come i nostri padri facevano nei rifugi antiaereo della seconda guerra mondiale. I nostri anziani, offesi
e vilipesi da bulletti presuntuosi e superficiali , non sono tutelati e rischiano di morire come bestie nel peggiore dei modi. Di guariti le statistiche ufficiali giornaliere non parlano neppure più.
In passato i Latini dicevano: “ Senatores boni viri, senatus mala bestia“. Oggi la distinzione sarebbe impossibile e la “mala bestia“ riguarda anche la Camera dei deputati. Neppure l’esagitato De Falco che tenne testa a Schettino, è in grado di gridare al naufragio. Oi giornali sono omertosi e non ne parlano. E’ chiaro che nel vuoto della politica la Magistratura debba incominciare a far chiarezza. Malgrado i suoi scandali,  essa potrà almeno sanzionare i responsabili di questo disastro e di questa ecatombe umana. Il  mio amico e illustre magistrato eMarcello Maddalena una volta parlò del tintinnar di manette e l’espressione mi fece inorridire. Oggi incomincio a capirla.

La nuova Caporetto della pandemia

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ La pandemia che sta diventando sempre più aggressiva, rivela l’inadeguatezza dell’ intera classe politica italiana.

Nel 1917 dopo Caporetto il Re cambio’ il presidente del Consiglio Boselli con Vittorio Emanuele Orlando e Cadorna con Armando Diaz.
La mancanza di interventi sanitari adeguati nel corso dell’estate, la stolta tolleranza nei confronti delle movide, il mancato potenziamento dei trasporti,  la stupidità inerte delle Regioni, la riapertura cretina delle scuole, senza nessuna autentica sicurezza, i tagli dissennati della sanità pubblica hanno dei responsabili precisi. Nomi e cognomi che devono rispondere del loro operato. La politica non c’entra. Questi responsabili vanno messi alla gogna perché giocano cinicamente sulla vita degli Italiani. Certi giornali hanno messo alla gogna persone che si sono poi rivelate innocenti come Bertolaso. Oggi vanno messi alla gogna e mandati a casa questi improvvisatori irresponsabili che oggettivamente hanno un potere senza possederne le qualità. La Magistratura non puo rimanere inerte di fronte a misfatti inauditi; altrimenti c’è il rischio di una rivoluzione. Nel 1922 andò al potere Mussolini. Con gli attuali Facta nazionali e locali andremo a sbattere. Cambiamo almeno gli incapaci! Togliamo di mezzo la gentucola che siedono al governo nazionale e in molte Regioni. La serie diarroica di Decreti inefficaci deve finire.
Ripeto che la casa brucia e ogni incertezza è colpevole , ogni ritardo e’ intollerabile. L’ Italia sta vivendo la nuova Caporetto della pandemia. Bisogna reagire subito! Certe incertezze si possono configurare come alto tradimento.

Ricordiamo le vittime di Nizza per difendere l’Europa cristiana

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Il fatto che il giorno dei Santi il Papa Francesco non abbia ricordato le vittime cristiane di Nizza sgozzate per mano di un assassino islamico, lascia oggettivamente perplessi ed amareggiati
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Io non ho prevenzioni contro il Papa, perché deve combattere ogni giorno battaglie difficilissime dentro le mura del Vaticano contro un clericalismo spesso corrotto e duro a morire . Ha forza e coraggio. Ha valorizzato anche il piacere del cibo e del sesso dono di Dio. Un passo avanti indubbiamente molto grande. Posso anche condividere la posizione sui gay anch’essi figli di Dio ,anche se la forma dell’intervista può essere motivo di sconcerto e la Sacra Scrittura e la tradizione cristiana condannano senza appello  il peccato contro Natura. Come credente so che debbo obbedienza al Papa, più che mai oggi necessario a guidare la navicella della Chiesa che naviga in mari burrascosi. E’ un Papa che cerca di portare ordine nella Chiesa e soprattutto pulizia. Chi lo osteggia sbaglia. Il suo predecessore era più carismatico, ma non aveva polso e si dimise come Celestino V.  Ma non aver ricordato anche questa volta le vittime cristiane dell’ Islam mi ha ferito. Con l’Islam occorre decisione e assoluta fermezza. L’Eurasia di cui parlava la Fallaci e’ vicina e non lasciamo ad un ometto come Salvini la difesa della Croce di Cristo di cui Salvini e ‘ indegno ed opportunista difensore. Deve essere il Papa di Roma a parlare, direi ad urlare la necessità di difendere l’ Europa cristiana e non solo.  Come Papa Gregorio Magno.

L’abisso della pandemia

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Un mio caro amico ieri  ha approfittato della apertura festiva a mezzogiorno di un ristorante ed è andato a gustare i gnocchetti alla parigina, una specialità che mi piace molto. Non mi sono sentito di unirmi a lui perché l’inquietudine per la pandemia sta avendo il sopravvento e non ho più la gioia di vivere, quella gioia di vivere che costituisce il titolo di un mio recente  libro su Mario Soldati. E la paura del contagio mi blocca in casa. Il racconto del giornalista – contagiato  Massimo Giannini ricoverato di riguardo mi ha raggelato. Sono scene da bolgia infernale.

Ho seguito via internet la Messa dalla basilica del Santo di Padova  per la festa dei Santi e mi ha colpito l’assenza anche solo di un cenno se non di una preghiera per il Covid. Il Vescovo celebrante, colto e forbito, ha parlato del Regno dei cieli, ma non ha sentito la necessità di dire una parola in proposito di chi vive nella valle di lacrime.
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Conosco persone – e le invidio molto – che riescono a convivere con la pandemia . Io non riesco , sento che l’angoscia sta montando e l’indignazione per i politici sta sempre più  aumentando. Dissento da chi protesta  perché di fronte al Covid occorre disciplina e ritengo che le Forze dell’Ordine siano troppo morbide con manifestazioni che sono assembramenti dannosi, se non vere e proprie adunate sediziose. Certo io sono condizionato dal fatto di aver letto e studiato la peste di Atene di Tucidide e di Lucrezio, la peste descritta dal Boccaccio e dal Manzoni , per non parlare di Camus. Sono pagine che inquietano e restano indelebili nella memoria al di là degli anni. Manzoni in primavera mi ha dato conforto, ma oggi la tragedia del presente va al di là della razionalità. E questo aspetto nessuno lo considera. Siamo ormai allo sfascio provocato da una classe politica di dilettanti che dovrebbe essere mandata a casa. Le regioni , messe alla prova sul terreno della Sanità, hanno dimostrato di non essere all’altezza e di essere anzi inutili e dannose, con ordinanze stravaganti che consentono ai “governatori “ di farsi conoscere, ma non  affrontano seriamente i problemi. Chi non ha conosciuto la guerra era un privilegiato, ora il flagello sta distruggendo la nostra vita. Chi crede, trova conforto nella fede, chi non è credente rischia di lasciarsi sopraffare dalla disperazione.
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E’ oltre un mese che il virus genera dolore e morte e i nostri governanti non riescono a a produrre provvedimenti efficaci. Ci sono solo  chiacchiere inutili  che intasano le Tv   e creano solo terrore. Anche i cosiddetti scienziati di rivelano autoreferenziali e poco seri. Addirittura il ministro della Sanità ha trovato il tempo di scrivere un libro  sulla pandemia invece di impegnarsi anima e corpo nel suo dicastero. Oggi c’è da domandarsi dove andremo a finire. L’immunità di gregge evocata  dai peggiori governanti all’inizio della pandemia può essere la prospettiva fallace verso cui più o meno inconsciamente  siamo avviati. Uno Stato che non sa tutelare la salute e la vita dei suoi cittadini  non adempie ai suoi compiti , lasciando ampio spazio agli agitatori e ai violenti. Forse queste cose si sono dimenticate , ma sono la base della democrazia. C’è chi evoca il “Resistere, resistere, resistere” del giudice arcigno Borrelli, non certo quello del 1917 durante la Grande Guerra. Andare a visitare cimiteri non serve a nulla e fare discorsi di circostanza non serve. Occorrerebbero  interventi autorevoli  e coraggiosi che restituiscano la fiducia perduta dei cittadini che soffrono e rischiano il lavoro e la vita. Il buonismo generico diventa perfino fastidioso come appare fastidiosa la propaganda dell’opposizione che non sa essere responsabile in un momento in cui ogni viltà e ogni opportunismo è tradimento. Una parola terribile che evoca un passato tragico della nostra storia che può tornare.
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Come avete speso i nostri soldi?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Il fatto che Governo e Regioni abbiano toppato  clamorosamente nella lotta alla pandemia appare purtroppo un fatto acclarato di cui stiamo tutti pagando le terribili conseguenze.

Di fatto un anno della nostra vita turbato, anzi rovinato, per non parlare delle decine di migliaia di morti diretti e indiretti. Io ho conosciuto persone che, in preda alla depressione, si sono suicidate.
Il premier e’ comparso in televisione decine e decine di volte senza riuscire  a tranquillizzarci e forse ci sta ingannando.
Le diverse televisioni hanno creato il panico senza informare veramente. Gli scienziati, a partire da Zangrillo per passare ai terroristi, hanno fatto pena e hanno colto una jattura per esibirsi e farsi conoscere.
Forse neppure tutti gli uomini di religione sono stati in grado di dare conforto alla popolazione afflitta.
L’economia ne e’ uscita distrutta e i ristori di cui si parla si riveleranno inadeguati.
Stiamo franando, stiamo finendo nell’abisso.
L’opposizione politica che ha solo mirato in modo poco lungimirante ai suoi interessi di bottega si è rivelata inetta.
L’ Italia è rimasta sola, gli italiani si sentono abbandonati.
Ma c’è un aspetto in più che suona come una beffa. Molti di noi hanno sottoscritto anche cifre non simboliche a Protezione civile, Regioni, fondazioni varie, giornali.
Finora non c’ è stata chiarezza sul come siano stati complessivamente amministrati questi fondi. Se ci troviamo nella situazione drammatica in cui ci dibattiamo, forse sorge legittimo qualche dubbio. È indispensabile che si faccia chiarezza assoluta sui nostri soldi dati per sconfiggere il a Covid. Altrimenti ogni sospetto e ogni protesta diventano legittimi. E’ una priorità morale assoluta. Certo gli italiani vi chiederanno anche conto di come sono stati spesi i soldi delle proprie tasse, ma le offerte versate spontaneamente esigono un’urgenza assoluta. E’ indispensabile una rendicontazione fino all’ ultimo centesimo.

Tre amare riflessioni sullo sbando italiano

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / L’appello del ministro degli interni Lamorgese che certo non ha brillato con i migranti, lascia sconcertati. Dovrebbero essere i cittadini a fermare i violenti. Devono essere loro a prendere le distanze da chi saccheggia le città. Noi credevamo che ci fossero reparti antisommossa a ciò delegati che comunque hanno fallito clamorosamente nel loro compito

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Adesso il ministro si rivolge ai cittadini che protestano, perché isolino i violenti. Cosa essi debbano fare resta un mistero. Salvare i negozi devastati era compito delle Forze dell’Ordine e si è vista evidente l’incapacità e la non volontà a farlo. L’unica preoccupazione – per evitare sanzioni disciplinari romane  – dei vertici locali è evitare feriti e morti. Pertanto il gioco viene svolto sulla difensiva. Era già capitato a Milano qualche anno fa con il sindaco Pisapia. La proprietà privata va tutelata e non  va abbandonata ai teppisti. Questo a Torino e in altre città non è accaduto.
La solita circolare del prefetto Gabrielli con le istruzioni ai Prefetti e ai Questori andava fatta prima e non dopo, ispirata all’insegna dell’ignavia, così cara ai vertici politici. Sia chiaro non andava bene Salvini dedito alle chiacchiere demagogiche, ma non va  neppure  bene la signora Lamorgese digiuna di politica, prefetto in pensione. Occorre un politico con gli attributi capace di  affrontare i tempi terribili che viviamo. Un Scelba redivivo, ammesso che esista.
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La cosa che appare più incomprensibile tra le norme anti corona – virus , pasticciate , confuse , intempestive , e’ quella relativa alla chiusura alle 18 dei ristoranti. Se pranzare a cena è pericoloso, non si capisce perché non lo sia a mezzogiorno. Non tutti i locali hanno rispettato il distanziamenti tra i tavoli. Questa è una verità incontrovertibile, ma pochissimi sono stati controllati e sanzionati. La chiusura alle 18 appare insensata e vessatoria e colpisce anche  chi si è adeguato alle norme di sicurezza. Siamo in preda ad improvvisatori: i grillini hanno fatto presto scuola al Pd .
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Tra i devastatori dei nostri centri urbani ci sono anche immigrati di seconda e terza generazione. Così scrivono i giornali.  Sarà il caso di bloccare ogni discussione sul Ius culturae perché l’evidenza di questi giorni deve indurre a riflessioni adeguate. Integrare queste persone appare impossibile e controproducente. Una vera follia. Demagogia pura. Una forma di auto- dissoluzione dell’ Italia.
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