QS WORLD UNIVERSITY RANKINGS: OTTIMI RISULTATI PER IL POLITECNICO DI TORINO

Poli al top nella classifica universitaria

Il Politecnico scala 39 posizioni ed è nel top 25% della classifica delle 1.620 istituzioni valutate dal Ranking. Migliora la reputazione dell’Ateneo in ambito accademico e la valutazione dell’impatto della Ricerca, dove guadagna 100 posizioni

 

Torino, 19 giugno 2019 – Ottimo risultato per il Politecnico di Torino nella nuova classifica internazionale delle università QS World University Rankings, pubblicata oggi da Quacquarelli Symonds (QS). Miglioramento netto per l’Ateneo che si colloca nel top 25% della classifica posizionandosi alla 348a posizione mondiale su 1.620 e guadagnando 39 posizioni rispetto alla precedente edizione pur essendo aumentato il numero delle università censite di circa 400 unità.

Gli ambiti di miglioramento più sensibile sono la reputazione accademica e l’impatto della ricerca scientifica, elemento di punta dell’Ateneo in cui guadagna ben 100 posizioni, calcolato attraverso il rapporto tra numero di citazioni e numero dei ricercatori attivi. Rimane grande punto di forza la reputazione dell’Ateneo presso gli stakeholder industriali, dove l’ateneo si colloca in 164° posizione. Per numero di studenti stranieri l’Ateneo, pur con margini di miglioramento, si colloca sopra la mediana del sistema (nel top 50% delle università) In merito alla presenza di docenti stranieri, l’Ateneo sta attualmente investendo con politiche di reclutamento finalizzate anche a offrire un’offerta formativa sempre più internazionale, al fine di scalare ulteriormente la classifica. “Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che testimonia la nostra buona reputazione in ambito accademico e presso i nostri interlocutori industriali, a dimostrazione anche della buona qualità dei nostri laureati che trovano facilmente sbocchi occupazionali di ottimo profilo in svariati ambiti produttivi e della R&D in breve tempo”,sottolinea il Rettore, Guido Saracco, che continua: “Particolarmente positiva è stata la valutazione dell’impatto della nostra ricerca, dove abbiamo nettamente incrementato la nostra posizione collocandoci tra le prime 200 istituzioni a livello mondiale”.