Ė passato in giunta il Piano triennale degli interventi per contrastare la violenza di genere, in attuazione della legge 4/2016, per il quale lunedì scorso è stato espresso nella IV Commissione del Consiglio regionale del Piemonte parere favorevole all’unanimità: «Si tratta di un passaggio fondamentale per continuare a realizzare gli obiettivi previsti dal documento. È innegabile che sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo facendo tutte e tutti insieme, a dimostrazione che la via migliore per portare avanti politiche efficaci è la concertazione e il dialogo» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte. Il Piano triennale degli interventi per contrastare la violenza di genere 2017-2019 prevede la realizzazione di otto obiettivi volti a consolidare la rete dei Centri antiviolenza e delle case rifugio, porre attenzione all’inserimento/reinserimento socio-lavorativo, prevenire i fenomeni di tratta, formare le operatrici e gli operatori, sperimentare interventi sugli autori della violenza, sostenere i figli e le figlie di vittime di femminicidio e le vittime di violenza assistita. «Voglio sottolineare 2 obiettivo del Piano: la promozione dell’impiego del Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti, strumento previsto dalla legge 4/2016, che si è dimostrato utile soprattutto per le donne che non possono accedere al gratuito patrocinio; il lancio di campagne di informazione e sensibilizzazione che contribuiscano a diffondere la cultura del rispetto. Si tratta di due aspetti che a mio avviso sono fondamentali perché il contrasto alla violenza di genere passa anche attraverso la denuncia e le pari opportunità» – ha dichiarato Monica Cerutti. «Il sistema però non può prescindere dal finanziamento di progetti che sostengano chi sul territorio opera al contrasto della violenza sulle donne. I percorsi che abbiamo finanziato coprono attività differenziate. Due le novità di questi giorni. La prima è il sostegno al gruppo appartamento per donne vittime di violenza sole o con figli che verrà realizzato dentro “Cascina Graziella” nel comune di Moncalvo, in provincia di Asti. Si tratta di un progetto, finanziato con 150.000 euro di fondi regionali, che è significativo perché viene riconvertito un immobile confiscato alle mafia. La seconda è il risultato del bando regionale di accesso al finanziamento per la realizzazione di interventi e attività sperimentali nei confronti degli autori di violenza di genere, che premia cinque progetti sulle province di Torino, Cuneo, Biella, Verbania e Alessandria per un totale di 115.000 euro di risorse. Quello degli autori di violenza è un tema che deve essere necessariamente affrontato perché costituisce l’altra faccia della medaglia. Il contrasto alla violenza di genere non avrà mai veri risultati se non incentiveremo anche una presa di coscienza nella componente maschile» – ha concluso Cerutti.