“Se gli avvocati difendessero come lui, i clienti sarebbero tutti in galera!”

Segretario Nazionale dell’Italia dei Valori
“I Comuni ad alta densità turistica, e sotto i mille abitanti – come, ad esempio, Pragelato e tutti i comuni olimpici della Via Lattea – non possono reggere l’urto di questa drammatica crisi della filiera turistica se non c’è una robusta iniezione finanziaria del Governo. Non è possibile, per capirci, accogliere le giuste e sacrosante richieste degli operatori locali del settore che chiedono l’esonero di molte tasse e, al contenmpo, garantire la sostenibilità finanziaria dei comuni stessi. Delle due l’una. O il Governo interviene perchè si rende conto che la filiera turistica rischia il fallimento oppure condanna i comuni, soprattutto quelli a valenza turistica e sotto i mille abitanti, a giocare un ruolo che non garantisce più neanche una dignitosa sopravvivenza.
È giunto il momento, senza alcuna polemica, di battere un colpo. Senza la rituale propaganda e inutili promesse.”
Giorgio Merlo
Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.
Il documento evidenzia come la struttura, dismessa nel 2016, ma ancora in condizioni accettabili, potrebbe essere ripristinata in tempi brevi e messa a disposizione dei malati del torinese, operando come ospedale di secondo livello, liberando posti in altre strutture sanitarie della Città.
Recentemente, l’ospedale era stato utilizzato nell’ambito del piano Emergenza Freddo.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Viviana Ferrero, Fabio Versaci, Eleonora Artesio, Osvaldo Napoli, Francesco Tresso, Silvio Magliano.
E’ quanto dichiara l’eurodeputata della Lega Luisa Regimenti, che auspica una “riduzione del carico fiscale a vantaggio di una categoria che non ha lesinato impegno e sacrificio, pur trovandosi in un ambito lavorativo di forte precarietà, dovuto alla scarsa dotazione dei dispositivi di protezione individuale e a un’azione politica inefficace, subendo inevitabili disagi nella sfera familiare. Seguire magari l’esempio dell’ENPAM, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza medici, che verserà con propri fondi un’indennità di mille euro a tutti i medici e odontoiatri che svolgono libera professione e che hanno avuto un calo del reddito importante a causa del Covid-19”.
“Il taglio dell’Irpef in busta paga è stato proposto dalla Lega in Piemonte e Veneto, quest’ultima unica Regione a non applicare l’addizionale Irpef sulla sanità – sottolinea Regimenti – e spero che l’idea possa essere considerata anche nel resto d’Italia, come nel Lazio, dove il presidente Zingaretti, ancora alle prese con il caso ancora tutto da chiarire delle mascherine ‘fantasma’, ha dimostrato di non essere in grado di affrontare l’emergenza”.
Secondo Regimenti “la possibile detrazione dall’Irpef dovrebbe riguardare anche l’intramoenia, cioè le prestazioni erogate fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, che utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Un’attività – conclude l’eurodeputata leghista – ora limitata dall’emergenza Coronavirus, ma che non ha impedito ai medici di mettersi ugualmente a disposizione dei cittadini”.
Noi siamo a disposizione per approvare in tempi rapidi i provvedimenti. Affronteremo questa fase con responsabilità, ma alla Giunta e alla maggioranza chiediamo correttezza perché non ci è piaciuto che le misure per la Fase 2 siano diventate strumenti di propaganda politica ” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti, in occasione della conferenza stampa del Partito Democratico del Piemonte.
“Siamo d’accordo sul “bonus Piemonte” e ci siamo già impegnati affinchè venga approvato in tempi rapidi – afferma Ravetti – Tuttavia vogliamo capire se questa misura possa essere estesa e quali siano le coperture. Inoltre, mancano una prospettiva sul medio-lungo periodo e provvedimenti dedicati a quei cittadini che stanno incontrando gravissime difficoltà e che sono stati condannati dalla pandemia a essere annoverati nella fascia della povertà e della fragilità sociale. Sulla cassa in deroga, poi, abbiamo appreso che Cirio incontrerà il sistema bancario questo pomeriggio, forse l’incontro avrebbe dovuto avvenire prima”.
“La Giunta Cirio ha creato numero infinito cabine regia e task force – conclude il Presidente Ravetti – ma sia chiaro: se modificano la programmazione i provvedimenti devono passare all’esame del Consiglio regionale. Raccogliere le idee va bene, ma tutto dovrà essere discusso in Consiglio. Siamo pronti a lavorare insieme per il bene del Piemonte. Il centrodestra metta sul tavolo proposte concrete e lasci perdere la propaganda”.
Riceviamo e pubblichiamo – Persone a passeggio senza mascherine in gruppetti di 2 0 3, comitive che passeggiano nei giardini con cani liberi, senza indossare le mascherine. E ancora caffè al bar, minimarket aperti fino a mezzanotte, rivolte contro l’arresto di due pusher, serrande sollevate e negozi illuminati in molti esercizi commerciali.
Tutto questo in un contesto sanitario dove :
Operatori sanitari infettati o addirittura morti.
Medici di famiglia e pediatri di libera scelta abbandonati a sé stessi.
Tamponi ed USCA a singhiozzo.
Mascherine con il contagocce da parte del Comune e dei Comuni in
generale per assenza di scorte ed incapacità logistiche ed organizzative
della Regione.
Prezzo dei guanti aumentati nel costo del 114% e comunque introvabili.
Accesso alla piattaforma Covid-19 per le RSA ancora inaccessibile dal 29
Marzo (ricordiamo come nelle RSA si è registrato un tasso di mortalità
altissimo, anche per effetto della delibera regionale che le obbligava ad
ospitare, seppur in reparti a sé stanti, pazienti Covid-19!! Delibera poi
ritirata, ma il disastro era fatto).
Ritardi nella sanificazione dei locali oggetto di prossima riapertura (RSA,
Scuole, Strutture Universitarie).
Da ultimo l’Unità di crisi che, dopo aver inserito un epidemiologo di fama e finalmente un rappresentante dei Medici di Medicina Generale (il dr. Guido Giustetto, presidente dell’OdM di Torino), ha con l’ex Ministro Fazio, chiamato alla cabina di Regia dopo un periodo disastroso, coinvolto in Unità di crisi i dirigenti di ASL e ASO del Piemonte. Un esercito contestato da tutta la classe medica per incapacità e presunzione Solo Venerdì 1° maggio in Piemonte i decessi sono scesi sotto quota 60 con 395 nuovi contagi con una discesa che va a fasi alterne ma resta non significativa lasciandoci come una delle regioni più a rischio. Tutto ciò dimostra incapacità a gestire un grave problema di salute pubblica !! … E in più da oggi ripartiamo !!
Il Sindaco Appendino e il Presidente Cirio vanno mandati a casa! Sanità Torino In #Azione organizzerà nei prossimi giorni, sempre in massima sicurezza, iniziative atte ad incontrare i cittadini per formulare proposte operative per la Regione e la Città.
Sanità #Azione Torino – Piemonte
Dott. Giorgio Diaferia (Ref. Comitato)
Torino Circoscrizione 1 &4 In #Azione
Torino Circoscrizione 8 In #Azione
Eugenio Grillo (Ref. Comitato)
Energie Nuove In #Azione
Fabrizio Pace (Ref. Comitato)
Innovazione In #Azione
Samuele Rocca (Ref. Comitato)
“Più di cinquanta giorni fa il Piemonte veniva chiuso per far fronte all’emergenza Coronavirus: c’erano allora 202 pazienti positivi (207 erano i casi totali) con una variazione rispetto al giorno precedente di +64 e c’era già chi dava la caccia al runner e al passeggiatore seriale, con frotte di persone sul balcone pronte a chiamare la forza pubblica per segnalare chiunque uscisse di casa troppe volte in un solo giorno” – ha dichiarato il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, al termine della riunione dei Capigruppo con il Presidente Cirio.
“Oggi” – ha proseguito Grimaldi – “i positivi sono 15.562 (in totale in Piemonte si sono contagiate 27.317 persone) e la variazione rispetto al giorno precedente è +69 con 395 nuovi positivi: il Piemonte è la seconda regione per contagi totali e quella che da tre settimane cresce in modo maggiore rispetto alle altre. Eppure, chi consiglia prudenza sulle riaperture viene aggredito: è il caso del trasporto pubblico ad esempio, i cui lavoratori denunciano l’impossibilità di tutelare i colleghi e l’utenza sui mezzi. Ecco perché è assolutamente necessario che tutte le imprese continuino a incentivare il telelavoro e le aziende che possono adottare turni a scacchiera ed entrate scaglionate dovrebbero mettere i propri dipendenti nelle condizione di usufruirne, perché la situazione del Piemonte è ancora molto allarmante”.
Sulle prime anticipazioni del “Riparti Piemonte” Grimaldi ha aggiunto: “leggiamo finalmente qualche indiscrezione, un po’ di propaganda gridata, ma ci sembra che intere categorie di lavoratori siano state lasciate indietro. Ne parleremo a partire da lunedì, ma sia chiaro che chi ha chiuso i battenti e chi non potrà riaprire ha bisogno di sostegno vero: dai baristi ai circoli Arci, dai barbieri ai luoghi dello spettacolo dal vivo occorrono idee non solo per farli sopravvivere, ma per dare loro la dignità di lavoratori. Noi vogliamo continuare a concentrarci ancora su chi apre senza sicurezze”.
In emergenze come questa risalta il ruolo insostituibile delle Regioni che possono rimediare con tempestività ai ritardi e alle lacune del governo nazionale.
L’iniziativa di Cirio ha il pregio di eliminare tutti i filtri della burocrazia. Il bonus di 2500 o 2000 euro, a seconda delle categorie merceologiche, arriva direttamente sui conti correnti delle imprese, senza passare perciò attraverso le maglie della burocrazia. Alle molte chiacchiere e ai ritardi inescusabili del governo, il presidente Cirio replica con i fatti. La sua decisione non può non essere apprezzata da tutti i piemontesi.
Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, parlamentari di Forza Italia
Non c’è ombra di dubbio. Il tema è di strettissima attualità. E ancor più ci pare esserlo oggi, in tempi dove anche una drammatica emergenza sanitaria come quella che il Pianeta sta vivendo viene spesso colta e strumentalizzata con arroganza e senza quel minimo senso di un’etica politica, morale e deontologica che proprio in circostanze siffatte, e più che mai, dovrebbe invece guardare solo al bene e all’interesse comune.
Dimenticando grettezze e rendiconti di parte. Per mettere fuori gioco il cosiddetto “Populismo” e ascoltare ben bene il grido troppo spesso ignorato della vera “Democrazia”. E proprio di “Democrazia” e “Populismo” si cercherà di dare una “lettura psicologica” lunedì prossimo 4 maggio, a partire dalle 17,30, nell’incontro promosso on line, secondo le regole imposte dalla crisi pandemica in atto, dalla Fondazione Giorgio Amendola di Torino. L’incontro sarà il primo di un ciclo di conferenze che la Fondazione di via Tollegno intende dedicare proprio al tema dei “populismi” e al loro impatto sulla vita sociale e politica delle democrazie occidentali. Ovvie ma non scontate le domande: “Che cos’è il populismo, cosa lo rende così attrattivo per fasce sempre più importanti della popolazione? Quali sono le ragioni che spingono i cittadini verso offerte politiche populiste?”. E infine: “Quali possono essere le conseguenze dell’avvento del populismo all’interno delle Istituzioni?”.
Nell’incontro di lunedì 4 maggio, moderato da Domenico Cerabona (direttore della Fondazione Giorgio Amendola e autore di un libro sulla Brexit) ne parleranno il Professor Michele Roccato, Docente di Psicologia Sociale all’Università di Torino e autore di studi e pubblicazioni scientifiche sul tema in oggetto e l’On. Brando Benifei, Capo Delegazione del Pd al Parlamento Europeo.
Il dibattito verrà trasmesso in diretta sulla pagina facebok della Fondazione Giorgio Amendola https://www.facebook.com/FondazioneAmendola/ e costituisce anche un tentativo di riprendere – con mezzi nuovi e alternativi – le attività culturali e scientifiche dell’Ente dopo l’interruzione causata dall’emergenza sanitaria. Per info: https://www.facebook.com/FondazioneAmendola/ – www.fondazioneamendola.it – 3485308603 – info@fondazioneamendola.it
g. m.