politica- Pagina 418

Addio a Mellini, avvocato e politico delle battaglie civili

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / La morte di Mauro Mellini ci priva di una grande coscienza civile: un Principe del Foro e un parlamentare che seppe combattere grandi battaglie civili a fianco di Marco Pannella.

Poi le strade tra i due si divaricarono per questioni che oggi non hanno importanza. Mellini, in realtà, combattendo per una giustizia giusta, anche come membro del CSM, oltre che come parlamentare, è stato un grande protagonista delle battaglie radicali e liberali, a partire da quella a favore di Enzo Tortora.
Anche in questi ultimi anni su Fb Mellini ha fatto costantemente  sentire la sua voce contro le distorsioni della giustizia e contro la casta di creata da certi magistrati per spartirsi i posti in base a criteri politici e correntizi. Vanno anche ricordate le sue epiche battaglie sull’uso scellerato dei pentiti , il cosiddetto pentitismo che ha fatto vittime innocenti e ha incrinato il valore dello Stato di diritto, soprattutto in Sicilia quando si tennero i maxi-  processi e magistrati come Caponnetto  e sindaci come Orlando vennero considerati santi ancora in vita attraverso una retorica fastidiosa ed intollerabile creata dai giornalisti di regime. Mauro sentiva il pericolo che i fondamenti della Repubblica stessero vacillando e “difese a viso aperto” come Farinata i valori della civiltà liberale. Parlare con lui significava respirare sempre una boccata di ossigeno liberale. Fu tra i fondatori del Partito radicale e fu il parlamentare più attivo e più preparato a dare voce alle battaglie radicali e liberali, fin dal suo ingresso a Montecitorio nel 1976 .Fu lui a coniare l’espressione “partito dei magistrati” che costituisce il titolo di uno dei suoi tanti libri, tutti meritevoli di attenzione. E’mancato all’età di 93 anni . Una vita interamente spesa per la libertà e la giustizia giusta , per un’Italia più civile. Dovremo guardare, pensando a Mauro,  ad un maestro che ci ha indicato la strada impervia da seguire , il sentiero da percorrere, magari in solitudine, per rimanere noi stessi anche in tempi in cui i diritti civili sono ignorati e calpestati, oltraggiando la Costituzione . Senza la lucida autorevolezza di Mellini ci sentiamo più soli, ma ancora più motivati ad essere e soprattutto a dimostrare il nostro essere disperatamente liberali. Quell’avverbio che il grande avvocato Francesco Carnelutti abbinava al suo amore di Patria, noi lo estendiamo anche all’amore per la libertà.

Le ragioni del Kurdistan

Alla conferenza stampa tenutasi venerdì 3 luglio alle h 11.30 presso il Polo del 900 sono intervenuti, come relatori: Firat AK in rappresentanza di Rete Kurdistan Italia, Giampiero Leo portavoce del Movimento interconfessionale “Noi siamo con voi”, Paolo Candelari rappresentante del coordinamento contro le atomiche, tutte le guerre e il terrorismo. Il dibattito è stato condotto dalla giornalista e saggista Laura Schrader.

Firat Ak ha enumerato le numerosissime violazioni dei diritti umani e della legalità compiute in Turchia, dove un governo, eletto una prima volta democraticamente, si è trasformato in un regime. Un regime intollerante all’interno verso le minoranze, nonché spregiudicato, imperialista, aggressivo all’esterno, in quanto Erdogan ha la mentalità e una politica da “Califfo neo ottomano”. La repressione e l’aggressione condotta contro le varie minoranze e in particolare quella Kurda – sia presente in Turchia che allocata fuori dai confini nazionali – rappresentano un elemento destabilizzante per tutto il Medio Oriente, nonché una vergogna per l’Occidente, la NATO e le organizzazioni internazionali che gli permettono di agire in questo modo. Noi chiediamo appoggio a tutte le forze politiche e a tutte le Istituzioni perché venga costituita una commissione, o un osservatorio internazionale, sui crimini compiuti dal governo e dalle forze armate turche, tanto in patria quanto nei territori esterni aggrediti. Le osservazioni e le richieste di Firat Ak sono state sustanziate da una puntuale e documentata “cronaca” della giornalista Laura Schrader.

Paolo Candelari e Giampiero Leo hanno illustrato i motivi dell’appoggio incondizionato alla causa Kurda da parte dei movimenti da loro rappresentati. Leo in particolare, ha affermato che “la c.d. real politik non salva i popoli ma li uccide”. l’indifferenza e l’inazione dei nostri governi e dell’Unione Europea verso clamorose violazioni dei diritti umani, quali quelle compiute dal governo turco verso i Kurdi e le altre minoranze accolte generosamente in quei territori, è ingiustificabile. Così come è ingiustificabile la sostanziale acquiescenza verso il governo cinese, per il trattamento che sta riservando alla popolazione di Hong Kong. Oggi noi tutti siamo convintamente a fianco del movimento antirazzista sviluppatosi negli USA e troviamo sacrosanta l’affermazione che “la vita di un nero vale. Nel contempo siamo sconvolti dal fatto che per le nostre autorità, l’opinione pubblica occidentale, e anche gran parte dell’informazione, sembra invece non valere nulla la vita di tanti altri esseri umani, a partire da bambini, donne e uomini Kurdi, Armeni, Yazidi, Cristiani ecc., che ogni giorno cadono vittime dei bombardamenti o delle feroci milizia jadiste riorganizzate dalla Turchia!”

Osserva ancora Leo: “Per questo, anche se siamo pochi e poco ascoltati, dobbiamo mobilitarci per sviluppare un forte movimento di solidarietà a favore di quella parte dell’umanità, a partire da quella succitata, che subisce ogni forma di violenza e sopraffazione. Se non ci riusciremo, avremo tradito loro, ma anche, egualmente, noi stessi e la nostra dignità di esseri umani”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato oltre ai 4 relatori – 22/23 ospiti (di più non era permesso a causa delle norme covid) – fra i quali la segretaria dei Radicali Italiani Patrizia De Grazia, il sen. Gian Giacomo Migone, ed altri esponenti e leaders di movimenti e associazioni pro diritti umani. Una adesione ufficiale ed un saluto sono giunti dal Presidente della Regione Alberto Cirio, dal ex Presidente del Consiglio Mauro Laus, dall’assessore regionale Maurizio Marrone, dai consiglieri regionali Silvio Magliano e Daniele Valle, dal segretario provinciale del PD Mimmo Carretta.

 

Locatelli (Prc-Se): “ascoltate il sindaco di Lione contrario al Tav”

“L’ottusità del governo produce solo danni”

“Andare avanti col paraocchi produrrà solo danni alla collettività”, sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino a proposito delle dichiarazioni rese  dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. La Ministra ha detto di volere tirare avanti con l’Alta Velocità Torino Lione pure a fronte delle dichiarazioni di contrarietà del sindaco di Lione Grégory Doucet che ha definito l’opera <sbagliata>. Sbagliata ancor più tenuto conto di <una linea già esistente sufficiente per i  treni che vi devono circolare>. Prima ancora del primo cittadino di Lione l’opera era stata definita sostanzialmente inutile ed economicamente insostenibile dalla Corte dei Conti dell’Unione Europea. “Quale altro pronunciamento contrario ci vuole per fermare l’Alta Velocità Torino-Lione? Le esternazioni della Ministra del Pd sono semplicemente segno di ottusità politica” continua Locatelli. “La Torino Lione è un progetto insensato che risponde unicamente agli interessi speculativi di grandi gruppi privati. Non possiamo tollerare che il governo si trasformi in un comitato d’affari. Visto che non sembrano bastare i tanti pronunciamenti contrari l’opera della vergogna andrà fermata con la forza della mobilitazione NoTav. Rifondazione Comunista ci sarà”.

Aliud difende la statua del Conte Verde

Riceviamo e pubblichiamo/ Presidio ieri sera sotto Palazzo Civico di una trentina di militanti di Aliud – Destra Identitaria e Fratelli d’Italia
L’iniziativa a difesa della Statua del Conte Verde, recentemente oggetto di offese ed interessamenti da parte dei collettivi e di “Non una di meno”.
I manifestanti di Aliud hanno esposto uno striscione recitante: “Nessuno tocchi la nostra storia” e scandito slogan a difesa delle identità. Alla fine del presidio, una fumogenata tricolore ha salutato la piazza.
“Dopo il vergognoso attacco alla memoria di Amedeo VI, il Conte Verde, portato avanti da femministe e centri sociali, – dice Enrico Forzese di Fratelli d’Italia – abbiamo deciso di scendere in campo fisicamente a difesa della nostra memoria storica.”
“Al di là delle baggianate dette sul suo conto, abbiamo voluto ribadire un principio cardine: la storia non si processa. E non abbiamo nulla di cui chiedere scusa o per cui inginocchiarci. – continua Forzese – L’unico privilegio bianco dei nostri antenati è stato quello di edificare la civiltà, combattere guerre senza sosta per imporre norme di pace, lodare in prosa e in versi le gesta di santo ed eroi, così come morire nelle miniere di carbone. Abbiamo un’intera storia che fa vanto ed orgoglio al mondo intero.”
“I nostri simboli non si toccano. La nostra storia non si processa.” conclude Forzese

Alla crisi economica si accompagna la crisi della politica

Spesa a Porta Palazzo e quattro chiacchiere con amici esercenti. Pochi clienti che girano nel mercato coperto. Pochi soldi da spendere e pochi affari da fare. E poca produzione di pane e similari. Poco di poco. Decisamente preoccupante. Pranzo nell’osteria in Campidoglio. Prezzi modici, distanziamento rispettato con Dehors .nettamente dimezzato il fatturato.

Ricevuti i 25 mila euro il padrone si chiede che senso ha andare avanti. C ‘era da aspettarselo. Ogni tanto mi telefona un amico artigiano. Ho chiuso la partita Iva , continuerò il lavoro in altro modo. Sul prezzo ci mettiamo d’accordo. Basta camminare in qualsiasi via di Torino come via Madama Cristina molto commerciale. Era molto commerciale. Ora più del 20 % dei negozi sono chiusi.

Cartelli con vendesi o affittasi. Rimarranno lì , forse per l’eternità. A 200 km han finito di costruire il ponte Morandi a quasi 2 anni dalla tragedia. Ora nessuno vuole prenderselo in carica con le relative necessarie certificazioni. L’attuale Ministra De Michelis si schermisce: che volete da me, ha incasinato tutto Toninelli. Io sono appena arrivata. Stavolta il massimo del massimo è il nostro Premier Conte. Non voglio il Mef. Sarà ricco di famiglia e penserà che sanità ed economia in Italia sono sotto controllo. La Ministra Azzolina forse conosce appena la grammatica. Continua ad essere quasi irraggiungibile Bonafede. Ora l’abuso  d’ufficio è un’inezia. Prima lo voleva punire con 10 anni di galera, possibilmente con i lavori forzati. Ora sulla graticola c’è la sua sodale Chiaretta la Sindachessa. Ed è tutta un altra musica. Giggino l’evanescente continua nell’essere evanescente. Diciamola tutta fino in fondo: Zingaretti è disperato, non sa che fare, e forse, sottolineo forse, tante palle non ne ha. Calenda e Renzi gufano, sperando che il pd evapori. A destra tutto come prima. Meloni supera di una incollata Salvini e rassicura Cirio : per te porte aperte se abbracci la nostra ideologia. Primi dubbi del Governatore albese. Ma eccolo lì il redivivo per eccellenza: Silvio Berlusconi. Dato per spacciato mille volte è raggiante. Dopo 30 anni di processi è innocente su tutta la linea. Addirittura un magistrato in pensione sostiene che tutti i processi contro di lui erano costruiti dai magistrati per fare carriera. Sempre Berlusca: avessi 30 anni farei sfracelli. È decisamente preoccupato che Meloni e Salvini non siano all’altezza. Magari ha pure ragione lui. Dal Papeete in avanti il Capitano perde colpi e la Borgatara (Meloni) ha le Sue gatte da pelare internamente. In tutta Italia numerosi suoi rappresentanti sono inquisiti per associazione mafiosa. Lei comunque non arretra di un millimetro. Carissimo Cirio da noi sei il benvenuto a patto che aderisci agli elementi fondanti della nostra ideologia. Ad intenditore poche parole affinché intenda. Maurizio Marrone neo assessore non perde tempo. Prima sua proposta di legge. Per gli appalti in Piemonte prima di tutto i Piemontesi. Ci mancherebbe altro. Non è dato sapere cosa ne pensano Fontana il lombardo e Toti il ligure. Vista così non mi sembra una cattiva idea. Se sarà gestibile si vedrà.  Va peggio a Saluzzo dove i raccoglitori di frutta dormivano accampati in città. Il giornalista: sono 10 anni di questo scempio. Ma il giornalista è giovane, non sa. Parlo con Renzo Minetti tra i grandi capi della Coop Agriforest che mi racconta: 42 anni fa andavo a lavorare da quelle parti e dormivo in tenda. Arrabbiato ho fatto casino politico per i diritti dei lavoratori agricoli spagionali. Aggiungo io che dopo 50 anni la situazione è notevolmente peggiorata. Rimanendo nel Cuneese a Bra arresti e dimissioni di un assessore per collusione con la ‘ndrangheta. Roberto Rosso ed altri sempre in carcere e se non ci saranno rinvii, il 9 luglio prima udienza del processo che lo riguarda. 40 imputati e 240 testimoni, sempre che i cancellieri si degnino di presentarsi. Viceversa, appunto, tutto rinviato. Non siamo messi bene. Impossibile essere allegri. Siamo spettatori consapevoli di felicità impossibili. Durissimo assistere a questo “spettacolo” che, sicuramente non finirà bene. Non c è limite al peggio. Il nostro dovere è raccontarlo.

Patrizio Tosetto

(foto: il Torinese)

Tav, Napoli e Ruffino (Fi): “Il sindaco di Lione chieda ai suoi concittadini”

Il sindaco di Lione, Grégory Doucet, si è appena insediato e non ha avuto modo di studiare le carte della Tav e, in particolare, la tratta che unisce la sua città a Torino.

Il sindaco, che io sappia, anche in Francia fa il sindaco, amministra cioè la sua città. Questioni di rilevanza nazionale, è il caso della Tav, sono di competenza del governo nazionale. Doucet non sa di che cosa parla e forse ne parla per dovere d’ufficio, essendo un ambientalista, e non per conoscenza dei fatti. I lavori della Tav procedono spediti e non sarà Doucet o qualsiasi altro sindaco a impedirli. L’idea di eliminare 500 o 600 mila tir circolanti fra Lione e Torino non piace al signor Doucet? Provi a chiedere ai suoi concittadini e veda la risposta che ne riceve.

 Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, deputati di Forza Italia

Covid 19, via libera all’indagine conoscitiva della Regione sull’emergenza sanitaria

Il Consiglio regionale ha approvato ad ampia maggioranza la mozione 328 che impegna la quarta Commissione (Sanità) a svolgere un’indagine conoscitiva diretta ad acquisire notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid 19. L’attività sarà svolta da un gruppo di lavoro individuato dall’Ufficio di presidenza, il cui coordinamento sarà affidato a un rappresentante delle opposizioni.

Il documento ha come primo firmatario il presidente del Consiglio Stefano Allasia ed è stato sottoscritto anche da Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Fi), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati), Raffaele Gallo (Pd), Paolo Bongioanni (Fdi), Mario Giaccone (Monviso).

“Finito il periodo più critico dell’emergenza Covid-19, penso che sia giunto il momento di svolgere un’indagine – ha chiarito Allasia –  con lo scopo di approfondire e acquisire con la massima trasparenza notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza epidemiologica sul nostro territorio regionale. Credo che sia importante fare chiarezza, per capire cosa abbia funzionato bene o male, in modo da pianificare una strategia per affrontare eventuali future emergenze”.

Alberto Preioni (Lega) ha sottolineato che il suo gruppo intende “svolgere tutti gli approfondimenti necessari, ora che questa fase sembra terminata. Spero che questo spazio non diventi un luogo di propaganda politica. Ho visto l’impegno dei nostri sanitari in questi mesi: un impegno totale, sul piano professionale e umano. Ha funzionato tanto nella nostra sanità, pochi i problemi emersi. Il nostro sistema ha retto, in particolare il settore ospedaliero. Questa esperienza ci dice però che sono necessari i presidi ospedalieri territoriali, anche con una partecipazione del privato che aumenti l’efficienza”.

Per Raffaele Gallo (Pd) “il punto di sintesi trovato è accettabile. Non abbiamo interesse a una caccia alle streghe, solo a un luogo di confronto per capire cosa non ha funzionato, per approfondirlo e migliorare la sanità piemontese, in modo da essere pronti anche a un eventuale ritorno della pandemia. Un sistema da difendere nella sua forma pubblica, riorganizzato in questi anni per uscire dal piano di rientro”.

Sean Sacco (M5s), poi, ha dichiarato che “dopo una lunga interlocuzione, arriviamo a qualcosa di concreto. Non quello che ci si aspettava, ma meglio di niente. Abbiamo notato nella maggioranza una certa difficoltà ad aprirsi a una inchiesta, non per fare processi, ma per assumerci responsabilità per quello che è successo nella nostra regione. Perché si parla sempre di autonomia, ma poi si chiedono a Roma le soluzioni”.

A parere di Marco Grimaldi (Luv) “siamo davanti a una occasione persa, un commissione di inchiesta avrebbe fatto bene a tutti. Spero che qualcuno spieghi il ritardo nell’esecuzione dei tamponi, che ha messo in crisi il sistema della vigilanza attiva che avremmo dovuto fare. Cosa non ha funzionato nell’approvvigionamento del Dpi. Il mancato ascolto dei lavoratori della sanità è una delle cause della tragedia”.

Paolo Bongioanni (Fdi), ha dichiarato: “Voterò a favore, ma non parteciperò alle riunioni. Mi auguro che il gruppo di lavoro operi anche nell’ottica di una riforma del sistema sanitario, perché a inizio pandemia ci siamo trovati davvero con una situazione difficile da gestire organizzativamente”.

Paolo Ruzzola (Fdi), nell’annunciare il voto favorevole, ha chiarito che “lo scopo principale è quello di lasciare a fine legislatura una sanità migliore di quella che abbiamo trovato”.

(GM – dall’uffico stampa del Consiglio regionale)

Turchia, libertà per i prigionieri politici

Conferenza Stampa / Libertà per i prigionieri politici in Turchia. Venerdì 3 Luglio,  ore 11,30.  Presso il Polo del 900  Via del Carmine, 14 Torino

Organizzano

RETEKURDISTAN ITALIA
COORDINAMENTO INTERCONFESSIONALE NOI SIAMO CON VOI
COORDINAMENTO CONTRO LE ATOMICHE, TUTTE LE GUERRE E IL TERRORISMO

Intervengono

Firat Ak rappresentante della Comunità kurda in Piemonte
Giampiero Leo vicepresidente del Comitato per i diritti umani Regione Piemonte
Paolo Candelari rappresentante del Coordinamento contro le atomiche, contro tutte le guerre, contro il terrorismo

coordina

Laura Schrader giornalista, saggista

A causa della pandemia, la Turchia ha liberato 90 mila detenuti, alcuni per reati gravissimi. Lascia in carcere 50 mila prigionieri di opinione: parlamentari e giornalisti, accademici e studenti, sindaci e artisti ignorando ogni norma di prevenzione e perfino di igiene: appare chiaro l’intento di decimarli.

Intanto continuano i bombardamenti aerei e la penetrazione di truppe nel Nord Irak, che colpiscono aeree popolate in prevalenza da Cristiani e Yazidi, già devastate dall’Isis: il cardinale cristiano caldeo Sako ha recentemente denunciato i raid sui villaggi, le vittimi civili, perfino il bombardamento di un cimitero caldeo.

E prosegue l’operazione di pulizia etnica e di genocidio sulle aree kurde del Nord della Siria, che erano state oasi di convivenza pacifica tra etnie e religioni diverse, e cuore della resistenza e della vittoria contro l’Isis, occupate da Ankara e lasciate in balìa delle atrocità dei suoi miliziani jihadisti.

 

Giornata internazionale per la liberazione dei prigionieri politici in Turchia

In Turchia sono oltre 50 mila le persone incarcerate per motivi di opinione con accuse inconsistenti e pretestuose, allo scopo di vietare la libertà di pensiero e di espressione. Deputati e sindaci democraticamente eletti, attivisti per i diritti umani, giornalisti, sindacalisti e intellettuali, artisti e accademici, studenti, musicisti.
In considerazione della pandemia, sono stati liberati 90 mila detenuti per reati comuni, in alcuni casi per reati gravissimi e di forte pericolosità sociale.
Rimangono in carcere i detenuti per motivi di opinione, compresi quelli in attesa di giudizio. L’amministrazione turca ignora i principi stabiliti dallOms e nelle carceri non soltanto omette ogni misura di prevenzione e contenimento del contagio, ma trascura perfino le normali norme igieniche. E’ chiaro l’intento di decimare quanti tentano di affermare in Turchia i valori democratici, il rispetto dei diritti umani, la libertà di espressione.

RETEKURDISTAN PIEMONTE
COMITATO INTERCONFESSIONALE NOI SIAMO CON VOI
COORDINAMENTO CONTRO LE ATOMICHE, LE GUERRE E IL TORRORISMO

Chiedono la liberazione dei prigionieri politici inTurchia, il rispetto della libertà di opinione e il rispetto della libera espressione della volontà popolare per quanto riguarda i parlamentari del Partito Democratico Popolare Hdp e dei sindaci eletti in Kurdistan

Chiedono alla comunità internazionale di fermare i bombardamenti e la penetrazione militare turca nel Nord Irak, che colpisce villaggi, campi profughi e siti religiosi di Cristiani e Yazidi, già devastati dalla barbarie dell’Isis

Chiedono alla comunità internazionale di condannare e contrastare l’invasione turca della Siria del Nord. L’occupazione – che ha lo scopo, pubblicamente dichiarato dal presidente Erdogan – della sostituzione etnica, ha causato l’esodo oltre il confine iracheno di 250 mila Kurdi, Cristiani, Yazidi e appartenenti ad altre minoranze che convivevano pacificamente e sottopone la popolazione rimasta alla brutalità dei miliziani jihadisti, alleati di Ankara e da Ankara destinati a ripopolare la regione.

Gallo e Valle (Pd): “Dalla Regione linee guida per sport di contatto e ballo”

 “La Regione si è dimenticata degli sport di contatto e del ballo, mancano ancora infatti le linee guida per la riapertura e bisogna intervenire urgentemente” a lanciare l’allarme sono i Consiglieri PD Valle e Gallo.

“Non devono esserci sport figli di un Dio minore, il calcio e il ballo di coppia ad esempio coinvolgono moltissimi piemontesi che a oggi non sanno ancora niente sulle riaperture” commenta il Consigliere Valle.

“Non possiamo continuare a navigare nell’incertezza, chiediamo al Presidente Cirio di emanare il prima possibile Linee guida per la ripartenza di questi settori” richiama il capogruppo PD in Consiglio Regionale Raffaele Gallo.

“Intanto chiederemo una informativa urgente in Commissione, migliaia di cittadini e di professionisti aspettano risposte e disposizioni per riaprire” chiariscono i Consiglieri dem.

Proposta di legge dell’on. Costanzo (M5S) sulle false cooperative

“La Commissione Lavoro ha avviato l’esame della proposta di legge che riguarda le cosiddette false cooperative, ma anche gli appalti, la somministrazione di lavoro e il distacco di lavoratori.

La proposta di legge punta a correggere alcune problematiche dell’attuale normativa e ad evitare lo sfruttamento dei lavoratori e la somministrazione abusiva di manodopera, oltre che ovviamente il fenomeno degli appalti illeciti”. Così in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle Jessica Costanzo, prima firmataria della proposta di legge.

“Abbiamo spesso assistito a una realtà in cui i lavoratori sono soci di una cooperativa solo sulla carta, ma non possono in alcun modo esercitare i loro diritti. Questi lavoratori non hanno nemmeno le tutele dei lavoratori subordinati e spesso devono accettare omissioni e irregolarità retributive, mancato pagamento degli straordinari, irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro o cambi di appalto che favoriscono alcuni lavoratori a discapito degli altri”, continua la deputata.

“Con questa proposta di legge vogliamo fare in modo che il socio lavoratore diventi un lavoratore subordinato a tutti gli effetti. Inoltre, vogliamo garantire che il trattamento economico sia in linea con i contratti collettivi e che non ci siano discriminazioni nella distribuzione delle occasioni di lavoro tra i vari soci, modalità questa utilizzata per punire chi si oppone alle irregolarità. Ovviamente, puntiamo a intensificare il sistema sanzionatorio per le cooperative che non rispettano la legge. Ci sembrano misure di buon senso che possono andare incontro a tante persone che svolgono il loro lavoro ogni giorno e hanno diritto a non subire un ingiusto sfruttamento”, conclude Costanzo.