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Zone a rischio: “Servono telecamere in Barriera”

Posizionamento di telecamere immediato nelle zone a più rischio in Barriera di Milano

 

“In questo ultimo periodo le aggressioni agli agenti di polizia avvenute in Largo Palermo, Piazza Montanaro, Via Scarlatti ang. Via Montanaro hanno confermato ed evidenziato “se ce n’era ancora bisogno” dopo le svariate petizioni, interpellanze della Circoscrizione 6 nonché del sottoscritto , che nelle suddette zone occorre intervenire immediatamente con soluzioni definitive e non estemporanee, con posizionamento di telecamere e aumento dell’ illuminazione pubblica”

Così il Capogruppo Raffaele Petrarulo del Gruppo Sicurezza e legalità che ha presentato una Proposta di Mozione in cui chiede alla Sindaca di impegnarsi a posizionare immediatamente le telecamere nei seguenti punti:

PIAZZA BOTTESINI/FORONI

LARGO PALERMO ANGOLO VIA SESIA

VIA SCARLATTI ANGOLO VIA MONTANARO

PIAZZETTA MONTANARO

A richiedere a Iren di potenziare l ’illuminazione e la luminosità nei punti sopracitati

A richiedere al Tavolo della Sicurezza un continuo presidio “fisso e mobile” h. 24 per contrastare quanto di illecito sta avvenendo, e dare una risposta forte e incisiva a chi del “malaffare” pensa all’impunità più completa.

Ruffino (Fi): “La priorità sia il lavoro”

“ La vera priorità adesso sia il lavoro.  Le imprese avrebbero bisogno di maggiori certezze.

Preoccupa invece  che il governo ancora non abbia un piano preciso per rilanciare il Paese, creare opportunità lavorative e sostenere le attività produttive e le tante famiglie in difficoltà. Stiamo assistendo a molta sofferenza e a gesti drammatici come il recente caso di un ristoratore suicida distrutto dal lockdown.  Invece di provvedere con azioni concrete che creino occupazione , il governo si limita a nominare consulenti giocando con le consultazioni di presunti esperti.  La percezione è quella di avere a disposizione le  risorse,  come il Sure, ma non una strategia reale.  All’Italia è riservata la quota più alta del Sure, poco più di  27 miliardi di euro, che dovrà servire innanzitutto a prolungare la cassa integrazione. Sono  però necessarie le riforme, punto di partenza per accedere ai contributi a fondo perduto e ai prestiti del Recovery Fund. Oltre ai bonus per investire servono certezze nel  futuro. Il rilancio potrà avvenire solo attraverso un progetto chiaro che si ponga degli obiettivi concreti. Il governo sembra invece vivere alla giornata. Oggi è così e del domani non v’è certezza”. Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Alleanze, Appendino: “Parliamo di temi, non di nomi”

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La sindaca di Torino Chiara Appendino, a proposito di una sua ricandidatura alle prossime comunali e delle possibili alleanze in vista ha detto che “il tema non sono le persone, e non sono i nomi, ma  quale futuro si vuole  dare alla città. In  questo momento io non sto vedendo grandi discussioni sui temi”. 

E ha aggiunto: “per quanto riguarda me non e’ cambiato nulla rispetto a quanto dicevo  giorni fa.

Parlando di Torino  bisognerebbe immaginare che futuro vogliamo dare alla città, se in continuità con alcune azioni, e chi intende portare avanti questa  continuità”.

Tra i grandi temi citati dalla prima cittadina: la linea metro 2, i  poli dell’industria, la mobilità ciclabile, l’ambiente e la sostenibilità.

Il mistero della certificazione (mancante) dei dehors

“Non risultano, in Italia, fornitori in grado di rilasciare le certificazioni CE per gli ombrelloni, richieste come necessarie dal Comune di Torino: decine e decine di pratiche sarebbero dunque attualmente bloccate presso gli uffici. Danni economici gravissimi per i gestori dei locali e per i professionisti – geometri e architetti – ai quali si sono rivolti: porterò il tema in Sala Rossa con un’interpellanza”

Il nuovo Regolamento per dehors e padiglioni è stato approvato e la delibera straordinaria e temporanea per l’occupazione del suolo pubblico è in vigore: ma decine e decine di pratiche per la collocazione di ombrelloni si sono “arenate” presso gli uffici della Città. Lo fanno sapere geometri e architetti, che riferiscono che tutte le pratiche relative a ombrelloni per dehors da loro protocollate a partire dallo scorso gennaio sono state bloccate in quanto prive di certificazione CE, richiesta come condizione imprescindibile. Non risulterebbero, su tutto il territorio nazionale, fornitori in grado di rilasciare certificazioni di questo tipo: tutto ciò corrisponde al vero? Se sì, la Città di Torino si troverebbe nell’impossibilità di garantire l’approvazione dei dehors. Il danno economico, per i gestori dei locali e per gli studi di geometri e architetti, è ingente. Chiederò alla Giunta, con un’interpellanza già depositata e la cui discussione è prevista per lunedì 21 settembre, come intenda sbloccare questa situazione di stallo.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Napoli (Fi): “Appendino ha fatto bene a cancellare scritte ingiuriose”

Ha fatto bene il sindaco Chiara Appendino a far cancellare le scritte ingiuriose contro la Lega apparse in alcuni quartieri della città. Ha compiuto un gesto di civiltà politica per il quale non dovrebbero servire neppure commenti, ma sarebbe da considerare normale in un Paese normale.

Osvaldo Napoli, capogruppo Forza Italia Comune di Torino

“La sosta selvaggia di bici e monopattini è un problema urgente”

“Se lasciati, per esempio, di traverso su un marciapiede, questi mezzi diventano trappole o ostacoli per persone con disabilità, anziani o genitori con passeggini: se gli utenti sono i primi a essere chiamati a impiegare buon senso e civiltà, anche l’Amministrazione può fare qualcosa in termini di controlli e misure deterrenti. Lunedì 14 settembre si discuterà in Consiglio Comunale la mia interpellanza sul tema.”

Di traverso sui marciapiedi, sulla carreggiata, sugli stalli auto, adagiati ai veicoli in sosta, talvolta gettati nei corsi d’acqua cittadini o abbandonati in qualche altra “fantasiosa” (leggasi: scorretta) maniera: la sosta selvaggia dei mezzi in sharing di mobilità alternativa, fenomeno in preoccupante crescita, è fonte di gravi problemi per quei cittadini con disabilità che incontrano così ulteriori ostacoli lungo il loro percorso cittadino, ma anche per gli anziani e per i genitori con figli piccoli e passeggini. Posto che i principali responsabili sono quegli utenti che dimenticano le regole della civiltà e del buonsenso al momento di parcheggiare biciclette o monopattini, urge che a sua volta l’Amministrazione intervenga, predisponendo adeguati controlli e scoraggiando comportamenti contrari al senso civico.

Lunedì 14 settembre discuterò in Sala Rossa la mia interpellanza (presentata il mese scorso) sul tema, per chiedere alla Giunta quali correttivi stia studiando per impedire un abbandono così invasivo di bici e monopattini in sharing, ma anche quante e quali sanzioni siano state comminate sia per l’utilizzo irregolare dei mezzi (per esempio per circolazione sui marciapiedi o sotto i portici, trasporto di un passeggero, utilizzo con contestuale uso del telefonino), sia per il posteggio dei mezzi in affitto fuori delle aree consentite.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Come Augusta Taurinorum

FRECCIATE   Non passa giorno che non ci sia una sua dichiarazione. I suoi bersagli preferiti  sono gli atti amministrativi del Sindaco di Torino, Chiara Appendino. Oggi prende di mira i mille euro da assegnare  alle famiglie rom che dovrebbero lasciare i campi abusivi. Domani chissà. E spesso ai comunicati roboanti associa presentazioni di esposti alla magistratura contabile e a volte a quella ordinaria. Si’, stiamo parlando della parlamentare torinese presentissima mediaticamente. Molti ancora non la conoscono per via della giovane età o per il cognome non facile da ricordare. Ma una volta che si memorizza il nome di battesimo, che è anche un nobile nome torinese di battaglia, è difficile dimenticarlo… Augusta, come Augusta Taurinorum.

L’arciere

Le sofferenze della politica torinese

Eccola la furbetta più furbetta degli altri. Marzia Casolati di professione gioielliera,  senatrice, ha ottenuto 1500 euro (poi restituiti) dalla Regione Piemonte. Da oltre trent’anni leghista doc.
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Primato negativo, quello dei furbetti del bonus, a quanto  pare, incontrastato della Lega. Chissà cosa farà la coppia più affiatata Salvini – Molinari? Intanto è colpa del governo che fa entrare i “clandestini”.  Sono 9 appena arrivati in Piemonte quelli che scappano per raggiungere la Francia dove hanno parenti,  beccandosi degli ingrati dall’assessore Ricca. Che volete,  il convento ci passa questo. Bisogna accontentarsi.
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I piddini e i pentastellati non vogliono lasciar solo Salvini in questo ciarpame di bassa politica ormai comune in tutti gli schieramenti. L’accordo tra Zingaretti e Di Maio vale men che meno. Tutti sanno che Rousseau ( la piattaforma) di Casaleggio è una trovata messa su per spillare 300 euro ai deputati e senatori e fare un po’ di soldi. Altro che nuova forma di democrazia. La tesi dei dissidenti cinquestelle è molto semplice: “nati disprezzando quelli del pd moriremo disprezzando quelli del pd”. Ricambia calorosamente la maggioranza dei dem: “Siamo alternativi a destra come verso i cinquestelle”. In fondo, povero Zingaretti, non può fare tutto lui e dunque delega al suo amico romano Goffredo Bettini da cinquant’anni anni ai vertici della politica romana. Prima con il Pci e poi con il centrosinistra. Uno che del Palazzo se ne intende. Dovrebbe essere il momento di Bonino Calenda e Renzi.

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Unico partito. Lo auspica la base. Saranno costretti se ci sarà lo sbarramento al 5 % ma è dura avere più galli nello stesso pollaio. Intanto il centrosinistra a Torino soffre. Unica speranza di vincere e’ che Salvini continui nel fare cappelle e sbagli il candidato del centrodestra. Forza Italia ridotta al silenzio. Lo ammette anche Osvaldo Napoli e la Meloni punta tutto sull’indubbia intelligenza di Crosetto. Una cosa è sicura, è saltato il tentativo di Grillo di scaricare Appendino e  salvare la Raggi. Piccole cose di pessimo gusto che vanno avanti. Nessuno, proprio nessuno avanza proposte per salvare Torino dall’inevitabile oblio. Verosimilmente i satelliti del Pd lo molleranno al suo destino, almeno qui a Torino con un candidato civico dall’Artesio a Più europa.
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Insomma dai reduci dei reduci di rifondazione comunista ai liberali che hanno sempre avuto un occhio di attenzione verso l‘elettorato di Forza Italia o comunque del centro. Quei moderati che una volta, tanto ma tanto tempo fa, erano di moda. E la bocciofila Frejus di Paolino conta molto di più del pd ed affini. O il Bar Roberto in via Garibaldi dell amico Roberto Tricarico in arte Tric. Già capo di gabinetto del Sindaco Marino. L’ex primo cittadino ora è ritornato ad essere un santo ed insigne chirurgo negli States. Tric ogni tanto torna a Roma per abbracciare gli amici e “sentire l’aria che tira” nella capitale. Quando lo tirano per i capelli sostendo che sta fungendo da mediatore tra cinquestelle e pd liquida il tutto dicendo: stupidaggini. Ma io non ce lo vedo con le mani in mano ed al momento opportuno calerà i suoi assi.
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Ora c’è ancora troppa confusione, almeno a Torino. Intanto Mimmo Carretta se ne inventa una : Festa dell’Unità itinerante tra i quartieri di Torino. Vista così un’ottima idea. E magari da cosa nasce cosa e ci scapoa la possibilità di indire le primarie per la scelta del candidato a sindaco. Non è del resto una novità che questa è l‘unica possibilità per il senatore Mauro Laus di essere il prescelto come candidato.
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Rettore del Politecnico permettendo. Intanto per la sinistra PD non ci sono dubbi: il candidato deve essere Mauro Salizzoni. A chi obbietta che non ha esperienza amministrativa rispondono:
basta che scelga validi collaboratori. E qui comincia l’eccessiva sudorazione nel pensare a chi potrebbero essere. Tutti danno per scontato che nessuno vincerà  al primo turno. Tutto si deciderà al ballottaggio a meno che la destra rinsavisca e per la prima volta azzecchi il candidato vincendo al primo turno. Vedremo. Con l‘occhio puntato a Venaria che mi sa diventerà prova generale di quello che avverrà a Torino.
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Patrizio Tosetto

TLC, Ruffino: “Italia spaccata dalla banda larga”

“La banda larga è un tassello fondamentale sia per la crescita e l’innovazione tecnologica che per la cybersicurezza.

Non accordarsi su temi come questo, oggi prioritari più che mai, è motivo di enorme preoccupazione. Con la chiusura delle scuole è venuto alla ribalta un enorme problema italiano, quello del digital divide che in pratica spacca il Paese in due e che ha decretato il fallimento della didattica a distanza. Non c’è dunque spazio per i tentennamenti, bisogna accelerare al massimo su questo dossier da cui dipende il nostro futuro e la competitività italiana nel contesto internazionale”. Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Daniela Ruffino.

Scuola, Forza Italia: “l’incertezza genera pericolo”

“L’anno scolastico deve necessariamente ripartire in sicurezza, mentre è ancora tutta una corsa contro il tempo.

Gli istituti fanno fatica ad adeguarsi ai protocolli anti-Covid19 soprattutto per le molte incertezze che ci sono su edilizia, mancanza di aule e di insegnanti. Le incertezze fanno male alla scuola. In questi giorni siamo stati frastornati dai proclami e dai numeri che hanno solo creato illusioni e confusione. Quindi non si scherza, l’anno scolastico deve partire garantendo docenti in cattedra e sicurezza. I Presidi non possono essere il parafulmine del Ministro che traballa tra stop&go, tentennando sulle questioni importanti.  L’impegno per garantire il rientro a scuola in sicurezza deve essere massimo e l’avvio dell’anno scolastico certo. I sistemi sono in tilt per le chiamate dei docenti, l’utilizzo di vecchie graduatorie  generano perdite di tempo prezioso, il trasporto  alunni e la mensa sono impossibili da organizzare a fronte dell’incertezza degli orari scolastici. E le famiglie? Come possono organizzare le loro attività lavorative? Quale spaccato dell’Italia vede il governo? Ci farebbe piacere avere delle risposte certe. In ballo c’è il futuro dei nostri studenti” Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.