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Dopo referendum e Regionali si attende il voto a Torino

Diciamocela  fino in fondo: il Pd al 34%, primo partito,  nessuno se lo immaginava

Almeno il sottoscritto non lo immaginava minimamente. Per il resto tutti  sono concordi nel sostenere la vittoria di Nicola Zingaretti e la sconfitta di Matteo Salvini.
Poi i leghisti si arrampicano sui vetri. Ha dell’incredibile il successo di Zaia in Veneto: 8 elettori su 10 lo hanno votato. Più che una elezione mi sembra un plebiscito su una parola d’ordine: atonomia federale per il Veneto. Qualcosa che tutto il sud non vuole e non vorrà mai. Si vedranno gli sviluppi.
Poi bisogna vedere se e soprattutto come Nicola Zingaretti passerà all’ incasso con Conte sul Mes per la sanità e la riforma radicale della sicurezza.

 

La Meloni zitta zitta quatta quatta è diventata la numero uno del Centro Destra. Sul referendum un po’ tutto come da programma. Il no voleva arrivare almeno al 35 % per contare. Non è stato così. Con la curiosità: nelle città, nei quartieri centrali va forte il no e nelle perferie stravince il si. Per il resto è semplicemente patetica  l’intestazione pentastellata di questa scontata vittoria. Come è decisamente patetico il ( direi ) ex mitico Matteo Renzi con solo il 5 % nella sua roccaforte della  Toscana. Intanto dalle nostre parti tutto secondo copione. Vince a Moncalieri il sindaco uscente Paolo Montagna. Al primo turno in una città terza per abitanti in Piemonte. Per il resto ballottaggio tra destra e sinistra con evaporazione dei pentastellati. Venaria docet. I grillini dal sindaco al 6%. E‘ la democrazia, bellezza.

 

Chiaretta si inventa che la condanna a 6 mesi non è penale. Cucciola,  è pur sempre una condanna. Tanto per almeno sei mesi lo stipendio è assicurato. Proprio così: tra sei mesi si ritorna a votare. Nel centro sinistra ora guida indisturbato il Chiampa. Le primarie si faranno con il Professore Saracco favorito. Per Lui una passeggiata dopo che Mauro Laus ha fatto un passo indietro continuando nel fare cio’che sta facendo da 17 anni a questa parte. Forse  qualcosa di nuovo si muove nel centro destra destra. Si affaccia, molto timidamente,  la candidatura di Claudia Porchietto. Già presidente Api Torino e già assessore al lavoro. Perdita di smalto dei leghisti , comunque Fratelli d Italia non demorde ora che la Meloni è la prima.

Ancora in difficoltà la giunta Cirio che dalla botta del Coronavirus non si è ripresa. Ha scelto il modello lombardo ed ha toppato alla grande. Ora va solo di moda il modello Zaia.
Per finire tra 15 giorni il ballottaggio. Con particolare attenzione a Venaria. Parte avvantaggiato il centro destra. Anche  i pentastellati, cinque anni fa partirono avvantaggiati e poi vinsero. Chissà. Lo vedono soprattutto i torinesi del pd in modo scaramantico. 5 anni fa ciò che è avvenuto in Venaria si è ripetuto a Torino. Vedremo: magari, appunto, la storia si ripete.

Patrizio Tosetto

Montagna vince al primo turno a Moncalieri

Alle comunali  di Moncalieri, quinto comune piemontese per numero di abitanti, e  primo della città metropolitana dopo Torino, vince  al primo turno il sindaco uscente Paolo Montagna.

A metà scrutinio l’esponente Pd è già oltre il 60% dei consensi.

“La grande partecipazione è un successo che va anche oltre le aspettative – commenta all’agenzia ANSA – Cresce anche la nostra responsabilità: l’abbiamo affrontata in questi anni e siamo pronti a continuare. Siamo un modello di esperienza anche del Pd e del centrosinistra. Da qui, da Moncalieri, per Torino e per la Regione noi ci siamo”.

Si andrà al ballottaggio  a Venaria, Alpignano e Valenza, gli altri comuni con più di 15 mila abitanti. A Virle il candidato della Lega stravince con il 90%

Ruffino (Fi): “Minigonna, battaglia fra sessismo e buon gusto”

Dove cade l’occhio dei professori è un problema che riguarda i professori, le loro famiglie e la scuola nel suo complesso. Come vestono le nostre ragazze non può diventare in ogni caso una questione da affrontare e risolvere con argomentazioni più o meno pruriginose.

Più urgente mi sembra essere un’altra questione: che cosa insegna la scuola, oltre i programmi e la didattica curricolare? C’è stato un tempo in cui a scuola si insegnava educazione civica ma, in particolare, si trasmettevano alcuni valori propri del civismo, come saper distinguere luoghi e situazioni per conformare ad essi i nostri comportamenti non per ipocrisia ma per rispetto. Ecco, già solo distinguere i banchi della scuola dal tavolo del bar sarebbe un bel passo avanti, perché in classe si va e si sta per imparare, al bar si va per divertirsi: due attività entrambe importanti ma fra loro molto diverse. Per le quali si impongono atteggiamenti un po’ diversi.  La vera battaglia da combattere è fra il sessismo, sempre in agguato, specie fra gli uomini, e la riscoperta del buongusto.

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

“Scarpe&Scarpe”, Costanzo (M5S): “Quali soluzioni per l’impatto occupazionale?”

L’azienda torinese “Scarpe&Scarpe”, con sede a Borgaro Torinese, ha annunciato lo scorso 9 settembre, dopo l’incontro con i sindacati, la chiusura di 11 punti vendita in Italia.

L’emergenza sanitaria aveva infatti comportato un calo delle vendite nell’ordine dell’80%, unito alla chiusura forzata dei 154 negozi della catena a partire dall’8 marzo. Così il 4 aprile scorso l’azienda aveva presentato istanza di concordato preventivo al tribunale fallimentare di Torino, mentre ora si è passati alla chiusura definitiva di 11 punti vendita.
“Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare sul tema – afferma Jessica Costanzo (M5S), deputata piemontese della Commissione Lavoro – La chiusura di 11 punti vendita, nonostante sia meno impattante di quanto temuto all’inizio, necessita comunque di un monitoraggio da parte del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Occorre – continua Costanzo – vigilare sulla eventuale chiusura di nuovi punti vendita e sulla garanzia di accesso agli ammortizzatori sociali da parte di tutti i dipendenti. Chiediamo inoltre che il Ministero valuti con i sindacati nuove soluzioni per ridurre al minimo l’impatto sui lavoratori delle chiusure” conclude Costanzo.

A Torino i si’ vincono con il 60,74 per cento

A Torino sono andati alle urne 49 elettori su cento, invece nel referendum del 2016 erano stati 71.

L’affluenza in città è stata del 48,51 per cento.

Il 39,26% dei  partecipanti ha votato ‘no’, il 60,74 per cento ha votato ‘si’’.

I dati giungono dal Comune di Torino.

Scuola, Montaruli: “Governo perdente contro i bogianen”

La parlamentare di FdI commenta la decisione del tribunale regionale che conferma la misurazione della febbre a scuola

“La decisione del TAR è buona notizia. Abbiamo sempre sostenuto la politica del buonsenso. Solo un Ministro come la Azzolina poteva fare i capricci e impugnare la misurazione della febbre a casa. Pensi a coprire le cattedre vuote e a garantire la sicurezza dei nostri studenti.” Così la parlamentare torinese Di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli in una nota. “Dal Piemonte mandiamo avvisi di sfratto al Governo sempre contro i cittadini tranne quando serve a loro”.

Referendum: l’affluenza a Torino

REFERENDUM COSTITUZIONALE 20 E 21 SETTEMBRE AFFLUENZA ALLE ORE 23 DI DOMENICA

Alle 23.00, ora di chiusura dei seggi della prima giornata, l’affluenza totale dei votanti ai seggi di Torino è stata del 36,97%.

lunedì 21 settembre, i seggi riapriranno alle ore 7.00 fino alle 15.00. Successivamente si svolgeranno le operazioni di spoglio delle schede.

AFFLUENZA ALLE ORE 18.30

Alle ore 18.30 l’affluenza totale dei votanti ai seggi di Torino è stata del 28,13%.

Prossima rilevazione dell’affluenza alle ore 23, orario di chiusura dei seggi.

 

Informazioni utili

Richiesta duplicato della tessera elettorale
La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera:

  • rivolgendosi all’ufficio elettorale di corso Valdocco 20, oppure
  • direttamente all’ufficio di anagrafe della Circoscrizione di residenza, oppure
  • on-line compilando l’apposito form presente su “Torino Facile”. Il ritiro della tessera è possibile a partire dal 3° giorno lavorativo presso lo sportello informazioni dell’anagrafe di circoscrizione selezionato in fase di richiesta, il servizio sarà attivo dal 31 agosto sino al 15 settembre.

Nello “Speciale Referendum Costituzionale” tutte le informazioni.

Apertura straordinaria dell’ufficio elettorale e degli uffici anagrafici
Apertura straordinaria dell’ufficio elettorale di corso Valdocco 20, e degli uffici anagrafici per il rilascio della tessera elettorale smarrita o della tessera elettorale con tutti gli spazi timbrati, venerdì 18, sabato 19, domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020.
Gli orari degli uffici

Contratto riders, Artesio: “Pigrizia e veti incrociati producono danni”

“Gli spazi vuoti vengono occupati. Così, senza una legge e senza un diffuso processo di concertazione, è stato sottoscritto tra Assodelivery e UGL un contratto che riconduce al cottimo le prestazioni dei riders.

Eppure ci avevamo provato a Torino. Proprio qui, perché qui ci sono state le prime denunce e i licenziamenti a seguire, perché qui c’è stata la prima causa al Tribunale del Lavoro, perché da qui i parlamentari dell’epoca hanno presentato la proposta di legge sulla gig economy, perché qui il Consiglio regionale del Piemonte ha presentato al Parlamento una proposta di legge che vieta il cottimo nelle consegne a domicilio –  lo  afferma  la consigliera di Torino in Comune  Eleonora Artesio .
 
Qui infatti il 2 luglio 2018 il consiglio comunale ha approvato una mozione di Torino in Comune per impegnare alla costituzione di un tavolo tra istituzioni, rappresentanze delle piattaforme, organizzazioni sindacali, espressioni delle parti per la redazione di un codice di comportamento “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori della gig economy”, non sostitutivo dei contratti (ovviamente impossibile), ma di cornice ai requisiti essenziali di dignità del lavoro. Fatto? Niente affatto. Prima si è aspettato il Governo che, certo, avrebbe risolto in specie col Ministro Di Maio, poi ci si è fermati per la non scontata disponibilità di tutti gli interessati e per la fatica di dover conciliare diffidenze e resistenze, sicché proprio non ci si è messi al lavoro. Al lavoro continuano ad andare i riders nelle condizioni che sappiamo, per nulla tutelate da questo precedente del contratto UGL, non casualmente sottoscritto da Assodelivery che, viceversa e sempre non casualmente, non ha mai riconosciuto per i riders il contratto collettivo per la logistica. Triste rilevare la debolezza di quella  politica che, volendo proclamarsi nuova, in questo caso ha solo dimostrato di essere incapace”  – conclude Artesio.

Ru486: “Dalla parte delle famiglie”

In questi giorni è viva in Piemonte la polemica sulla delibera del Ministro della Salute, che prolunga dal 49° al 63° giorno di gravidanza la possibilità di somministrare la pillola RU486 per l’aborto farmacologico, in day hospital o presso le strutture consultoriali. 

È molto curioso (se non sospetto) che in un periodo di pandemia il Ministro Speranza abbia dato priorità a questo provvedimento sui cui aspetti scientifici non possiamo approfondire (è noto che quanto più procede la gravidanza tanto meno è “efficace” il farmaco).
Ora pare che la tematica potrebbe essere portata in Giunta o in Consiglio, anche se il Governatore ha al momento dichiarato che tale proposta deve essere ancora vagliata dalla maggioranza.
 Il dibattito che ne è immediatamente seguito ha assunto i soliti risvolti ideologici con dichiarazioni che, come sempre, non possono portare ad una reale discussione sulla tematica.
 Il Popolo della Famiglia del Piemonte è impegnato da sempre a sottolineare il diritto di ogni individuo a nascere e l’altrettanto importante diritto di ogni donna a poter vivere in maniera serena e responsabile il proprio desiderio di maternità all’interno della sua relazione sessuale.
Chiediamo pertanto a tutti coloro che hanno a cuore la tutela della vita umana e della salute delle mamme che ci si adoperi per creare le condizioni per cui in tutto il Piemonte nessuna donna sia più costretta a non poter accogliere il figlio che porta in grembo.
Noi da tempo abbiamo offerto soluzioni concrete al problema dell’aborto, come la proposta di legge denominata Reddito di Maternità già depositata in Parlamento con oltre 51000 firme di cittadini e cittadine italiane, che sostiene con 1000 euro al mese per i primi 8 anni di vita le mamme che decidono di dedicarsi esclusivamente alla crescita ed all’educazione dei loro figli.
Chiediamo ai Parlamentari piemontesi ,che vogliono assicurare alle donne più diritti, di portarla in Aula e di farla approvare, così come chiediamo ai Consiglieri di promuovere un’analoga iniziativa in Regione. Se non c’è questa volontà politica si trovino altre soluzioni per essere vicini alle mamme alle prese con una gravidanza difficile o inaspettata, magari iniziando proprio dall’applicazione integrale della stessa legge 194, che invita “a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza” (art. 2, d).
La politica è l’arte del possibile orientata al bene comune: uno scontro ideologico sulla pelle dei figli e delle loro mamme non potrà portare alcun contributo positivo su un argomento così importante per i cittadini e per l’Italia, un Paese che oggi più che mai ha bisogno di ri-nascere.
Mario N. Campanella
Coordinatore regionale
Popolo della Famiglia

Tav, Ruffino (Fi): “Chi risarcirà la valle?”

“Un territorio provato, messo a ferro e fuoco da anni, dove si sono consumati scontri brutali che hanno messo in ginocchio un intero territorio.

Gli arresti recenti di alcuni esponenti del Movimento No Tav sono la conseguenza ovvia di provvedimenti assunti dalla magistratura, le cui sentenze vanno sempre rispettate. Non si tratta, dunque, di ingiustizia, di abominio, o di sentenze politiche ingiuste, come qualcuno dalle parti del M5S sta dicendo in queste ore, ma del normale decorso della giustizia. Il punto è un altro, ovvero, chi risarcirà la Valle di Susa per tutti i danni subìti in questi anni, per essere stata dilaniata da scontri feroci, di attività di protesta violente contro il cantiere Tav, decine di episodi che hanno messo a dura prova un intero territorio, l’elenco sarebbe lunghissimo. Dunque, la nostra solidarietà, oggi, va al territorio, alla popolazione e alle forze dell’ordine, da sempre impegnate per evitare la degenerazione degli scontri”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.