“Un milione di specie è a rischio estinzione. Gli ecosistemi stanno scomparendo davanti ai nostri occhi. I deserti si stanno diffondendo. Cerchiamo le origini dei virus nei laboratori ma sono quasi sempre di origine zoonotiche.
Acquazzoni violenti, grandinate e tempeste di vento e neve sono aumentati del 274% rispetto allo scorso anno. Rischiamo di dover deportare gli ulivi della Puglia in altura e dare i vitigni delle nostre Langhe in adozione a distanza in Libano e Marocco. La verità è che siamo vicini alla catastrofe, non solo climatica. Questa era la consapevolezza che doveva guidare il PNRR, invece si continua ciecamente con piogge di soldi su imprese, grandi opere e interventi che si sarebbero fatti in ogni caso. Il PNRR non è all’altezza nemmeno del Green Deal europeo e manca l’obiettivo di una vera transizione ecologica” – dichiara Marco Grimaldi, Capogruppo di LUV e responsabile Transizione ecologica per la Segreteria nazionale di Sinistra Italiana.
“Purtroppo neanche chi governa il Piemonte ha in mente alcuna prospettiva credibile” – prosegue Grimaldi. – “Ponti tibetani in questo e quel Comune, rotonde di centri commerciali, varianti stradali per una media di mezzo milione di euro, monorotaie in mezzo alle vigne (altro mezzo milione!). Ma quale ascolto e ricognizione? La Giunta Cirio ha passato quattro mesi a rimestare nei cassetti e promettere sostegni per tirare fuori progetti in parte già vecchi e utili solo ad alcuni privati o territori a cui evidentemente tiene particolarmente: oltre 1200 progetti che la Giunta sa già che, per come è stato pensato il Recovery Plan europeo, non saranno mai finanziati. Oggi Cirio ammette che già 100 sono fuori, non ci voleva uno scienziato o un analista per capire che se rifili una copia di Postal Market al Governo poi qualcuno se ne accorge”.