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parità salariale, Europa Verde: buon primo passo

“Il Sì della Camera alla legge sulla parità salariale è un importante, per quanto tardivo, primo passo. La parità di genere non può prescindere dal rafforzamento dell’identità economica della donna, perché la sotto rappresentazione femminile nel mercato del lavoro ne determina anche una disparità di partecipazione al processo decisionale” – così in una nota stampa Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde.

“Garantire la stessa retribuzione – aggiungono-  per uno stesso lavoro è un diritto sancito dalla legge italiana, ma troppo spesso inapplicato, perché non di rado gli ostacoli sono di matrice culturale. Ecco perché rimuovere contestualmente gli impedimenti di natura culturale che rallentano l’affermazione delle donne significa rafforzare il nostro sistema democratico nel suo insieme.

È poi necessario assicurare medesime opportunità imprenditoriali, agevolando le condizioni che favoriscono l’inserimento femminile nei ruoli apicali delle imprese; consentire un equilibrio di fatto tra la vita privata e professionale, e promuovere un fisco amico delle donne, spesso penalizzate da imposte inique. Allargando lo sguardo, è facile capire come questa crisi sanitaria, e la crisi economica che l’accompagna, che ha penalizzato soprattutto le donne, siano sintomo di un modello economico fallimentare. Ci auguriamo che l’auspicata transizione verso un’economica circolare, settore nel quale le donne hanno dato e possono continuare a dare un enorme contributo in termini di idee e di progettualità, si realizzi presto e fattivamente. Allo stesso modo chiediamo, in attesa del passaggio della legge in Senato, che questo primo passo si accompagni ad adeguate riforme strutturali che consentano una piena ed effettività parità di genere” –  conclude Evi.

Matteo Salvini a Torino: incontro con i cittadini alla bocciofila

Venerdì 15 ottobre alle ore 16  il Segretario Federale della Lega, sen. Matteo Salvini, accompagnato dall’on. Riccardo Molinari, Presidente dei Deputati della Lega in Parlamento, e Segretario della Lega Piemonte, ritorna a Torino per un incontro con i cittadini che si terrà agli Amici delle Bocce di Via Scotellaro 30/A (e non alla Bocciofila La Fissa come precedentemente annunciato).

Salvini e Molinari saranno a Torino a sostegno del candidato sindaco del centro destra Paolo Damilano, in occasione del ballottaggio di domenica e lunedì.

 

Letta: un trionfo se vinciamo a Roma e Torino

“Il primo turno è andato molto bene, siamo tornati in sintonia con il Paese:  abbiamo tre sindaci di grandi metropoli, e ora il nostro sforzo è far sì che Gualtieri a Roma e Lo Russo a Torino completino il quadro. Se accadesse sarebbe un trionfo”. Così’ su Radio 1 il segretario del Pd, Enrico Letta, che venerdì sarà a Torino per l’ultimo giorno di campagna elettorale.

Maserati. Lorenzoni (Pd): “La proprietà dimostri maturità e correttezza nei rapporti con l’Amministrazione”

Attenzione e preoccupazione da parte del Partito democratico di Grugliasco sulla vicenda dello stabilimento Maserati per il quale Stellantis ha annunciato la chiusura, con il trasferimento della forza lavoro a Mirafiori.

“Siamo e saremo sempre vigili sulla vicenda Maserati. Lo spostamento della produzione rischia di avere ripercussioni sulla città, non possiamo permetterlo – dichiara Dario Lorenzoni segretario Pd Grugliasco – . La proprietà dimostri maturità e correttezza nei rapporti con l’Amministrazione.

“Il gruppo consigliare del PD di Grugliasco ha sempre seguito le vicende dello stabilimento di Maserati e apprendiamo con preoccupazione l’intenzione di dismetterlo da parte di Stellantis – aggiunge il capogruppo dem in Consiglio comunale Pier Paolo Soncin – . Sia chiaro che né questa né la prossima amministrazione, se saremo noi a guidarla, consentirà alcun cambio di destinazione d’uso per quell’area, che vanta tradizione e posizione che devono rimanere produttive”.

Giorgia Meloni a Torino per Damilano

Nella giornata di domani, giovedì 14 ottobre, il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ed il Candidato sindaco Paolo Damilano saranno presenti a Torino per una conferenza stampa davanti all’immobile di Corso Regina Margherita teatro di un’aggressione ai danni delle Forze dell’Ordine.

Europa verde: sul clima seguire Mattarella

“Le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Conferenza ministeriale Italia-Africa ci scaldano il cuore.

Figura di garanzia di rispetto della Costituzione e dell’unità nazionale, Mattarella si è più volte contraddistinto, anche a livello internazionale, per il suo grande impegno per la pace e per la transizione ecologica, incarnando, con il suo esempio, i valori più alti della nostra Repubblica”.

 

Così, in una nota, i co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi.

 

“Come Verdi, italiani ed europei, – proseguono, – portiamo avanti da tempo la battaglia per la sospensione dei brevetti sui vaccini, fermamente convinti che si tratti dell’unica via percorribile per accelerare la fine della crisi sanitaria che stiamo vivendo, in Europa come nei Paesi più poveri del mondo. E anche per quanto riguarda le modalità per affrontare la crisi climatica, siamo pienamente in linea con il pensiero del Presidente della Repubblica: solo insieme potremo superare un’emergenza che ci coinvolge tutti e tornare a sperare in un futuro di prosperità e di progresso, – concludono Bonelli ed Evi, – nel segno di quella transizione ecologica che costituisce ormai un imperativo categorico per l’intera umanità”.

I sindaci chiedono una vera Città Metropolitana

Questo documento è stato presentato  in una conferenza stampa presso la sede provinciale di MCL a Torino: un appello ai candidati a sindaco di Torino Stefano Lo Russo e Paolo Da Milano. Il documento è stato sottoscritto, finora, da centinaia di consiglieri comunali e da molti sindaci. Tra i primi cittadini aderenti: Giorgio Merlo (Pragelato), Alberto Rostagno(RivaroloCanavese), Francesco Casciano(Collegno), Roberto Costelli(Cumiana), Sergio Paschetta(Cavour), Davide Eboli(Ceres), Gianluca Blandino(Rubiana), Mario Moschietto(Pralormo), Mauro Vignola(Bobbio Pellice), Ugo Papurello(San Carlo Canavese), e Loredana Devietti(Ciriè).

Appello degli amministratori locali dei territori ai candidati sindaci di Torino

1) La pessima riforma Del Rio del 2014 ha abolito le Province – l’ente storicamente più vicino ai Comuni – per sostituirle con le Città Metropolitane. Il risultato è stato un fallimento politico, organizzativo, amministrativo, gestionale e logistico con cui occorre, purtroppo, fare i conti quotidianamente.

2) Le ultime due gestioni dell’area metropolitana torinese – quella guidata prima da Fassino e poi da Appendino – sonostate ispirate e condizionate, anche comprensibilmente, da unalogica e

da una cultura torinocentrica’. Cioè da una gestione che, difatto, ha puntato tutto su Torino trascurando i bisogni e le istanze della ‘Città metropolitana’, in particolare i Comuni della seconda cintura torinese.

3) È noto che la ‘Città metropolitana’ di Torino è unica nell’intero paese per la sua composizione e articolazione territoriale. Territori profondamente diversi l’uno dall’altro che richiedono politiche diverse e, soprattutto, una guidapolitica sovracomunale autorevole e permanente.

4) In questi anni è semplicemente mancata la figura di un ‘Sindaco metropolitano’. E, in assenza di questa figura e di ciò che politicamente poteva esprimere, è cresciuta specularmentel’emarginazione dei territori della seconda cintura torinese.Dove, cioè, il ruolo e la funzione delle vecchie Province era piùincisiva e determinante. È, quindi, indispensabile individuarefin d’ora i vicesindaci metropololitani.

5) Si è sperimentato concretamente l’assenza di politiche attive attorno ai temi che caratterizzano principalmente quei territori: dalla manutenzione ordinaria e straordinariaall’istruzione; dalla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale al turismo; dai servizi al welfare. Insomma, è mancata una ‘regia’ politica che avesse l’obiettivo di far crescere un territorio in simbiosi con lacittà e il suo hinterland.

6) Apprendiamo, con un po’ di sconcerto, che nella campagna elettorale continua ad essere un elemento decisamente secondario la questione del ruolo e della funzione della ‘Città metropolitana’. Un’assenza che ci preoccupa e, soprattutto, rischia di continuare a penalizzare interi territori.

7) Si dica con chiarezza, a cominciare dagli ultimi giorni della campagna elettorale in vista della scelta del ballottaggio, se si vuole continuare a considerare la ‘Città metropolitana’ un ente di serie B o se, al contrario, si pensa di voler governare realmente i territori della intera ‘Città metropolitana’ torinese.

8) La ‘Città metropolitana’ non potrà più ridursi, com’è stato in questi anni, al di là di ogni polemica politica e men che meno personale, un ente sostanzialmente e politicamente inutile. I candidati a Sindaco di Torino dicano con chiarezzacosa intendono fare.

9) Senza un governo del territorio, reale ed autentico, si consolida definitivamente l’emarginazione e la perifericità di buona parte della ‘Città metropolitana’ torinese compromettendone il suo futuro e la suastessa mission’.

10) In ultimo, ma non per ordine di importanza, se non si ritiene più che la ‘Città metropolitana’ possa essere governata con la dovuta intelligenza, dedizione e passione, allora lo si dica apertamente senza ulteriori ipocrisie. La sola gestione burocratica e protocollare non è più sufficiente. Sarà in quelmomento che si potrà attivare una iniziativa politica pubblica per la vera possibilità di governo di quest’Ente intermedio.

Si è chiuso l’XI Congresso provinciale di Rifondazione Comunista di Torino

Riceviamo e pubblichiamo

Si è chiuso l’XI Congresso provinciale di Rifondazione Comunista di Torino. Dopo dieci anni ininterrotti di direzione politica Ezio Locatelli ha comunicato la sua decisione di continuare il proprio impegno in altre forme.

“Gli anni di Torino sono stati gli anni più belli e intensi della mia vita politica, anni in cui abbiamo intessuto tante relazioni politiche, sociali, umane, anni di tante discussioni e iniziative che hanno costituito il nutrimento, la linfa vitale dello sviluppo del partito e del suo rapporto con le istanze sociali e di lotta. ”. Al congresso hanno partecipato più di 70 delegati in rappresentanza di quasi cinquecento iscritti. Molti gli interventi esterni di associazioni, sindacati, forze politiche. Tra questi Arci, Cgil, Fiom, Anpi, le forze che hanno fatto parte della coalizione di Angelo d’Orsi. Il professore Angelo d’Orsi, impossibilitato a partecipare, ha fatto pervenire un suo messaggio di saluto. Tra gli intervenuti quelli di Rosa Rinaldi a nome della segreteria nazionale Prc-Se, Paolo Ferrero vicepresidente della Sinistra Europea, il professore, nonché partigiano, Gastone Cottino che ha fatto un applauditissimo intervento di ringraziamento e saluto al segretario provinciale uscente. Il Congresso si è chiuso con un documento approvato all’unanimità di forte apprezzamento del lavoro svolto in questi anni. Nella parte relativa al ballottaggio elettorale di fine settimana il documento recita così:”non ci sono le condizioni per una nostra indicazione di voto in coerenza con quanto deciso a livello di forze di coalizione. Il che non significa il disconoscimento di chi pensa che, al ballottaggio, si debba andare a votare con l’idea di contrastare la destra fermo restando il nostro giudizio negativo sulle politiche del centrosinistra”. Il prossimo gruppo dirigente provinciale sarà formato previa consultazione, le cui modalità e tempi saranno decisi  in una prossima riunione del Comitato Politico Federale appena eletto dal Congresso.

Sanità territoriale, mancano i medici di base

“Che manchino medici e pediatri di base, Uncem lo ripete da anni.

E ha ottenuto, in sede parlamentare, l’articolo del Decreto Calabria del 2019 che permette a tutte le Regioni di inserire, nei contratti integrativi regionali per i medici, delle premialità per coloro che aprono studi nei Comuni più alti nelle medie e alte valli. Alla Regione e al Ministero della Salute abbiamo sottoposto diversi documenti di proposte. È evidente che per avere garanzia di servizi, per dare sicurezza a chi risiede nelle valli e nuove opportunità alle comunità, servono delle risorse. Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto di potenziare farmacie dei servizi e case della salute nelle aree interne. Ci troviamo d’accordo ma occorre anche un’azione decisiva su medici e pediatri di base. La loro mancanza incide non poco sullo spopolamento e sull’abbandono dei territori. Risottoponiamo ai decisori politici regionali e nazionali un dossier di proposte realizzato nel mezzo del primo lockdown, evidenziando anche come l’emergenza sanitaria tutt’ora in corso sia un monito per garantire nuovi e migliori servizi. Il Piemonte può aprire una via significativa, esempio per altre Regioni”.

Così Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, in merito alla mancanza di servizi medici nei territori montani, rilevato nelle ultime ore da Parlamentari piemontesi.

Scuola, Ruffino (CI): Non ci sono più scuse, Pnrr tuteli anche piccoli centri

“La parole del premier Draghi sugli interventi da fare per efficientare le nostre scuole attraverso il Pnrr fanno ben sperare”. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.

“Mi auguro- aggiunge- che questo processo parta da un serio aggiornamento dell’anagrafe dell’edilizia scolastica del Paese e da una nuova consapevolezza sul ruolo cruciale svolto dalle scuole in tante realtà distanti dai grandi centri urbani, come ad esempio nei piccoli Comuni di montagna: L’istruzione è un baluardo da tutelare e rafforzare anche in queste realtà, in netta controtendenza con un passato che ha visto chiudere e razionalizzare i plessi più piccoli”.

Per Ruffino poi “un piano esaustivo dovrà certamente portare ad un cambio di paradigma nella visione degli asili nido. Parliamo di strutture fondamentali che dovrebbero entrare a pieno titolo nei piani del ministero dell’Istruzione  come qualcosa di fondamentale e imprescindibile. In questo contesto i soldi del Recovery rappresentano una chiara opportunità  di svolta rispetto al passato e un vincolo per la politica: da oggi in poi, infatti, non ci saranno più pretesti o scuse se l’offerta scolastica rimarrà inadeguata”.