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Berutti (Cambiamo – Coraggio Italia): “Riforme strutturali e politiche industriali per investimenti”

“Moratoria licenziamenti,: anche la formazione  per un Paese più competitivo”

 
 “Politiche attive per il lavoro, riqualificazione dei processi produttivi, riforma degli ammortizzatori sociali. E ancora, formazione professionale e misure idonee a realizzare una concreta sicurezza nei luoghi di lavoro, che metta davvero fine a incidenti e morti bianche”. Lo dichiara, in una nota, il Senatore Massimo Berutti (Cambiamo), a margine della manifestazione nazionale unitaria organizzata sabato a Torino, Firenze e Bari da Cgil, Cisl e Uil, contro lo sblocco dei licenziamenti e per la sicurezza sul lavoro. “Sono questi gli obiettivi da raggiungere e per i quali occorre mobilitarsi – prosegue Berutti – e non l’indiscriminata proroga della moratoria sui licenziamenti. La ripresa economica, che già timidamente si incomincia a registrare, deve essere il faro per la massima coesione sociale. Riforme strutturali e politiche industriali capaci di valorizzare gli investimenti e i contenuti del PNRR devono essere in grado di superare distinzioni anacronistiche nelle tutele tra lavoratori dipendenti e autonomi e soprattutto di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e da chi il lavoro lo ha perso in un’età difficile per una ricollocazione professionale”. “Bisogna prendere atto – conclude Berutti – che le ristrutturazioni ci sono sempre state e che fanno parte di un tassello fondamentale per far rinascere il Paese, che deve essere più competitivo: serve una stabile connessione tra investimenti e occupazione e gli imprenditori devono fare la loro parte. Sono certo che, come anche in passato, lo faranno anche questa volta”.

Casolati: “Con Damilano per far ripartire Torino”

Ieri il nostro segretario Matteo Salvini e il segretario regionale Riccardo Molinari hanno presentato il candidato sindaco del centrodestra a Torino Paolo Damilano.

Sono fiera di far parte della squadra della Lega Salvini Premier che sta dimostrando un grandissimo impegno per far ripartire la nostra Citta’ rimasta ostaggio dei Cinque Stelle negli ultimi anni. Torino alla guida di Chiara Appendino e’ stata vittima di un deplorevole degrado urbano a discapito di tutti noi cittadini. Paolo Damilano, uomo del fare, con grande senso di responsabilità’ ha scelto di contribuire a restituire al capoluogo del Piemonte un’identita’ forte, connotata da un’economia attiva e un’apprezzabile qualita’ della vita. Finalmente si respira aria di cambiamento e voglia di investire nuove energie per offrire ai Torinesi opportunita’ ed un grande valore al territorio.
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Marzia Casolati
Senatrice Lega Salvini Premier

La Lega ringrazia Salvini per la visita al cantiere Tav

Una delegazione degli eletti della Lega in Consiglio regionale, con il Presidente Stefano Allasia, l’assessore a Sport e Sicurezza Fabrizio Ricca, il vicepresidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti e i consiglieri Sara Zambaia e Valter Marin, ha partecipato alla visita di Matteo Salvini al cantiere della Tav a Chiomonte.

“Ringraziamo il nostro leader Matteo Salvini, il nostro segretario Riccardo Molinari, i nostri parlamentari Elena Maccanti, Alessandro Benvenuto, Gualtiero Caffaratto, Marzia Casolati e Roberta Ferrero e il candidato sindaco di Torino Paolo Damilano – commenta il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni insieme con gli altri consiglieri – per la loro visita al cantiere di Chiomonte, un gesto che ribadisce la loro attenzione e quella di tutta la Lega per un’opera tanto strategica per lo sviluppo del Piemonte e dell’Italia. La Torino-Lione significa innanzitutto lavoro per superare le conseguenze della pandemia e ricadute positive sui nostri territori che, grazie a questo fondamentale asse infrastrutturale, saranno sempre più al centro dell’Europa. Un collegamento per il quale ci siamo sempre battuti e che grazie all’impegno della Lega, a ogni livello istituzionale, oggi non è più in discussione. La nostra riconoscenza va quindi agli operai che lavorano al cantiere e alle forze dell’ordine che lo difendono. La Tav sarà presto realtà, con buona pace dei violenti che continuano a giocare alla rivoluzione nei boschi della Valsusa e di certe forze politiche che, pur sedendo in Consiglio regionale, ancora non si sono arrese all’evidenza dei fatti e della storia”.

Grimaldi : Damilano vuole vincere con i voti di Salvini, ma senza che si sappia troppo

“Il candidato Damilano sostiene che Salvini abbia ‘rinunciato alla politica’, fatto ‘un passo indietro’ per sostenere a Torino il suo progetto civico, ma è ben consapevole che, se mai fosse eletto Sindaco, la maggioranza dei suoi eletti sarebbe leghista o ancora più nera.

Damilano non è certo il primo a voler fare la guerra parlando di pace, o a voler fare l’amore parlando di verginità. Da buon uomo di marketing proprio come Cirio, vuole vincere con i voti di Salvini ma senza che si sappia troppo” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, a proposito delle recenti dichiarazioni di Paolo Damilano.

“A ‘Tele Cirio’ non basta stare in onda tutto il giorno per nascondere la sua Giunta a trazione leghista dalla sanità al welfare, che fa e disfa leggi sulla pelle dei più deboli come sta avvenendo sul gioco d’azzardo” – prosegue Grimaldi. – “Gli assessori regionali della Lega sono quelli che annunciano transizione ecologica e poi portano avanti il progetto della Tangenziale Est di Torino, i deputati leghisti sono quelli che vanno in tour al Museo Egizio per chiedere la testa del direttore e contestare gli sconti a chi parla in lingua araba. Nessun leghista ha mai rinunciato alla politica, o meglio, a quella che loro considerano politica: una cosa che comincia sempre con il tormentone ‘prima gli italiani’, che una volta era ‘prima il Nord’ e all’occorrenza diventa ‘prima i piemontesi’ o ‘prima i torinesi’. Damilano lo sa benissimo, lo sappiamo anche noi. Ma chi vive, studia e lavora a Torino non è così stolto da non vedere la sua ipocrisia”.

Lavoro, Ruffino (CI): Non si salva solo con ammortizzatori ma con imprese

“Non possiamo pensare di salvare il lavoro discutendo ancora solo di ammortizzatori sociali”. Lo afferma la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino.

“Oggi più che mai- aggiunge- c’è bisogno di concretezza. Il lavoro si salvaguarda soprattutto tutelando le imprese, senza le quali non si va da nessuna parte. Abbiamo bisogno di tutta una serie di misure volte a incentivare la ripartenza da sviluppare, anche grazie al Pnrr, e da mettere in campo per l’Italia, al di là della mera questione ammortizzatori sociali”.

Neuropsichiatria, Montaruli (FdI): potenziare reparti infantili

Una verifica in ogni regione dello Stato dei reparti di neuropsichiatria infantile e un loro potenziamento per impedire che i minori che necessitano di ricoveri siano costretti a una degenza con gli adulti.

 

“È questa la richiesta che facciamo affinché si arginino le conseguenze del covid sulla salute mentale dei più giovani e si trovi subito una risposta a un’emergenza ormai conclamata. Mentre inizia finalmente una ricerca per avere dati certi così come chiesto da un ordine del giorno di Fratelli d’Italia, di cui sono prima firmataria, diventa indispensabile attivare tutti gli strumenti per stare al fianco dei ragazzi. Troppi ospedali risultano carenti di posti letto adeguati. Non possiamo arrivare in ritardo rispetto a un fenomeno preoccupante su cui si deve mantenere la massima attenzione”, così il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli

Ospedale di Settimo. Gallo (PD) “La situazione crea preoccupazione”

<Non ci rassicurano le parole di Icardi sul mantenimento dell’ ospedale aperto, vigileremo Una risposta che nulla aggiunge a quanto già sapevamo e alla latitanza della Regione sulla questione dell’Ospedale di Settimo. Siamo preoccupati ma continueremo a sollecitare un’azione della Giunta>. Lo dichiara il capogruppo regionale del Pd a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo, firmatario di un’interrogazione urgente discussa quest’oggi in aula.

L’Ospedale Civico Città di Settimo Torinese è gestito dalla Società Assistenza Acuzie e PostAcuzie (S.A.A.P.A.) S.p.A., società a partecipazione regionale, cui la Regione Piemonte ha affidato l’attuazione di un programma di Sperimentazione Gestionale per lo svolgimento dell’attività sanitaria di continuità di cura post-ospedaliera, cosiddetta attività di “post-acuzie”, attraverso i Servizi di Riabilitazione, Lungodegenza, attività socio-sanitaria nell’ambito del modello di “Continuità Assistenziale” e mediante l’attivazione di posti letto di Cavs (Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria).

La gestione del nosocomio è stata in questi anni caratterizzata da una sperimentazione mista pubblico-privata e vede, per quanto riguarda il pubblico, la partecipazione dell’ASL Città di Torino e dell’ASL TO4, che detengono la maggioranza delle quote (52 per cento), mentre gli altri soci sono il Comune di Settimo Torinese (con il 31,48 per cento) e la Cooperativa sociale Frassati (16,50 per cento).
<L’assetto organizzativo sperimentale attivo dal 2009, è terminato nel 2019, pertanto ora occorrerà definire il quadro delle strategie per questo presidio ospedaliero, tenuto conto che il prossimo 29 giugno 2021 si svolgerà l’assemblea dei soci che dovrà definire gli indirizzi futuri per il nosocomio> ricorda Gallo.

<Ad oggi, la società ha un bilancio in perdita di 4 mln300 mila euro ed è in attesa di discutere del modo con cui potrà essere gestita – aggiunge il capogruppo dem – . L’assessore nella sua risposta ricorda il debito e che nelle prossime ore una riunione con avvocati dovrà contribuire a fare chiarezza ma anche aggiunto che oltre alla speranza che tutto possa essere risolto e che ci sarà l’impegno a trovare strumenti giuridicamente legittimi per consentire all’ospedale di mantenere la propria attività>.
<Non possono soddisfarci le parole dell’assessore – conclude Gallo – perché di fatto non fanno altro che sottolineare la L confusione di idee della Regione in una questione pregnante per il territorio e per la quale i Sindaci dell’ASL TO4 hanno chiesto all’unanimità che si inizi il percorso per inserire l’ospedale tra i presidi pubblici dell’ASL stessa>.

Morti sul lavoro, Costanzo: “Manca progetto concreto”

“La tutela della sicurezza sul lavoro necessita di un progetto organico, non di un’accozzaglia raffazzonata di iniziative poco capillari ed incisive”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (L’Alternativa C’è) in Commissione Lavoro alla Camera dei deputati.

“Oggi ho interrogato il Ministero sul triste tema del numero degli incidenti mortali sul lavoro – spiega Costanzo – Ogni giorno sembra di leggere un bollettino di guerra: a fine maggio per restare al territorio della Città Metropolitana di Torino eravamo a 14 morti, ma il numero è cresciuto, come testimoniano i dati dell’Inail che segnano un primato pari al 10% in più rispetto al 2020.
Di fronte a dati sulla perdita dei posti di lavoro e l’aumento delle morti bianche, o sulla riduzione delle ispezioni e l’aumento dell’irregolarità, il ministero ha elencato una serie di misure che però non si sa quando e  come verranno attivate. Ma il problema è adesso!
“Non si può – continua Costanzo – affrontare questo tragico tema senza considerare gli errori commessi in passato, ne va del rispetto delle migliaia di vittime e dei loro familiari. Basterebbe pensare che solo nella scorsa legislatura la riforma della vigilanza sul lavoro è stata incentrata sulla semplificazione burocratica, sulla depenalizzazione di determinati reati che non sono più tali, con il risultato di una sensibile riduzione del numero e dell’efficacia dei controlli, oltre al vergognoso blocco delle assunzioni degli ispettori INPS e Inail che pare resti lì.
Oggi il ministero ha parlato di assunzioni di ispettori (ma come verranno formati?), di lotta al lavoro sommerso, cooperative spurie, appalti e sub-appalti: tutti temi importanti e correlati, ma non tutti gli intenti coincidono con le dovute azioni, come dimostra l’esempio della proposta di legge che tratta questi temi, ma giace arenata da mesi in commissione lavoro alla Camera.
Si parla di procura nazionale del lavoro, ma quando sarà operativa? Perché se seguissero i tempi canonici di approvazione di una proposta di legge parlamentare  non risponderebbe all’emergenza attuale. Nessuna menzione al DURC di congruità o alla patente a punti: saranno semplici slogan per occupare titoli di giornale piuttosto che ennesimi adempimenti burocratici? Non dovrebbero forse le istituzioni aiutare le piccole e medie imprese a seguire e rispettare tutti i passaggi operativi richiesti per arrivare alla piena conformità?
Si parla di sistema premiante per le aziende virtuose, ma il ministro dimentica che non  tutti i sistemi premianti sono stati efficaci, come è avvenuto ad esempio con la riduzione dei premi agli imprenditori virtuosi, la cui conferma di riduzione era completamente slegata dall’obbligo di presentare delle migliorie in prevenzione e in sicurezza.
L’impressione insomma – conclude Costanzo – è che si voglia far tutto e niente a suon di annunci, ma manca una visione organica che inverta la rotta e interrompa questa scia di sangue” conclude Costanzo.

Ruffino (CI): “Il governo faccia ripartire i soggiorni per i bambini di Chernobil”

“Causa Covid, i progetti e i programmi di accoglienza e ospitalità dei bambini provenienti dalla Bielorussia e dall’Ucraina, con particolare riferimento all’area coinvolta dal noto disastro di Chernobyl sono rimasti fermi, così come avvenuto per il soggiorno legato alle varie stagioni. Anche le pratiche di adozione internazionale sono rimaste sospese.

Nonostante il Cts il 18 maggio abbia approvato il protocollo sanitario per l’ingresso in sicurezza dei piccoli ospiti, con l’obiettivo di riprendere gli scambi, è intervenuto un nuovo ostacolo di carattere politico internazionale dettato dal caso Lukashenko, l’Ue ha interrotto i collegamenti da e per la Bielorussia. Una situazione inaccettabile che non può diventare l’ennesimo danno per i bambini bielorussi e ucraini che già subiscono una costante esposizione alle radiazioni e che per questo necessitano di periodi terapeutici di soggiorno nel nostro paese. Non è nella nostra storia e nella nostra tradizione abbandonarli a se stessi, siamo il Paese che ne ha ospitati più di tutti, ad oggi ben 400mila. Nel question time di oggi in Aula ho chiesto al Ministro competente quando intenda riprendere i progetti di accoglienza per bambini e ragazzi bielorussi ed ucraini e se ritenga opportuno consentire l’attivazione di un corridoio umanitario come, tra l’altro, sensibilizzato da diverse associazioni”.
Così in una nota la deputata di Coraggio Italia, Daniela Ruffino

Referendum eutanasia legale: raccolta firme a Torino

BOOM AL VIA A TORINO, 500 FIRME RACCOLTE LE PRIME TRE ORE

M.CAPPATO (ASS.COSCIONI) CHIAMA A RACCOLTA I TORINESI: “ORA O FRA 5 ANNI. I MALATI NON POSSONO ASPETTARE I TEMPI DELLA POLITICA. AIUTATECI ANCHE COME VOLONTARI PER RAFFORZARE LA RETE LOCALE”

2 Tavoli in Via Garibaldi (angolo Piazza Castello e via San Dalmazzo). TUTTE LE INFO SU COME DIVENTARE VOLONTARI E AUTENTICATORI SU REFERENDUM.EUTANASIALEGALE.IT 

La campagna referendaria Eutanasia Legale ha preso ufficialmente il via a Torino con la conferenza stampa organizzata dall’Associazione Luca Coscioni e dal Comitato Promotore. Raccolta firme partita con grande successo, gli autenticatori al termine delle prime tre ore hanno contato ben 500 adesioni torinesi. Presenti alla conferenza stampa Marco Cappato (Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni) e il matematico, logico, saggista e accademico Piergiorgio Odifreddi.

Due i tavoli allestiti nei prossimi giorni, in Via Garibaldi (angolo Piazza Castello e via San Dalmazzo), ma i moduli saranno disponibili anche in Comune e presso i municipi del capoluogo piemontese, o presso avvocati notai registrati: il loro ruolo è infatti fondamentale nell’ambito della raccolta firme perchè hanno la facoltà di autenticarle, insieme a cancellieri, parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri comunali, consiglieri regionali e dipendenti comunali.

Tutte le info sugli altri punti di raccolta disponibili al sito REFERENDUM.EUTANASIALEGALE.IT.  Obiettivo sono le 500.000 firme da raccogliere a livello nazionale entro il 30 settembre.

Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “Di fronte al silenzio del Parlamento che continua a rimandare la riforma necessaria, il Referendum a questo punto è l’unica possibilità per rendere l’eutanasia legale in Italia. E’ l’ultima chance in questa legislatura, altrimenti bisognerà aspettare altri 5 anni. Ci appelliamo alla cittadinanza per rafforzare sempre di più la nostra rete chiedendo di unirsi e partecipare direttamente e a comunicarci la disponibilità come volontari o autenticatori a questa grande battaglia di civiltà sul sito https://referendum.eutanasialegale.it/”.

 

APPROFONDIMENTO SUL REFERENDUM EUTANASIA LEGALE 

 

Il Referendum per l’Eutanasia Legale è stato depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione.

 

Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (“omicidio del consenziente”), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). In caso di approvazione, si passerebbe dal modello dell’”indisponibilità della vita”, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, al principio della “disponibilità della vita” e dell’autodeterminazione individuale, già introdotto dalla Costituzione, ma che deve essere tradotto in pratica anche per persone che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (per i quali è invece intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza Cappato – Antoniani).

 

Il Referendum per l’Eutanasia Legale è promosso da Associazione Luca Coscioni e fanno finora parte del Comitato Promotore: Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana, Federazione dei Verdi. Il Comitato è aperto all’adesione di associazioni, partiti, movimenti sindacati e altre organizzazioni trai i primi sostenitori ci sono là ARCI nazionale e la CGIL nuovi diritti.