Casolati: “Con Damilano per far ripartire Torino”
Ieri il nostro segretario Matteo Salvini e il segretario regionale Riccardo Molinari hanno presentato il candidato sindaco del centrodestra a Torino Paolo Damilano.

Una delegazione degli eletti della Lega in Consiglio regionale, con il Presidente Stefano Allasia, l’assessore a Sport e Sicurezza Fabrizio Ricca, il vicepresidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti e i consiglieri Sara Zambaia e Valter Marin, ha partecipato alla visita di Matteo Salvini al cantiere della Tav a Chiomonte.
“Ringraziamo il nostro leader Matteo Salvini, il nostro segretario Riccardo Molinari, i nostri parlamentari Elena Maccanti, Alessandro Benvenuto, Gualtiero Caffaratto, Marzia Casolati e Roberta Ferrero e il candidato sindaco di Torino Paolo Damilano – commenta il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni insieme con gli altri consiglieri – per la loro visita al cantiere di Chiomonte, un gesto che ribadisce la loro attenzione e quella di tutta la Lega per un’opera tanto strategica per lo sviluppo del Piemonte e dell’Italia. La Torino-Lione significa innanzitutto lavoro per superare le conseguenze della pandemia e ricadute positive sui nostri territori che, grazie a questo fondamentale asse infrastrutturale, saranno sempre più al centro dell’Europa. Un collegamento per il quale ci siamo sempre battuti e che grazie all’impegno della Lega, a ogni livello istituzionale, oggi non è più in discussione. La nostra riconoscenza va quindi agli operai che lavorano al cantiere e alle forze dell’ordine che lo difendono. La Tav sarà presto realtà, con buona pace dei violenti che continuano a giocare alla rivoluzione nei boschi della Valsusa e di certe forze politiche che, pur sedendo in Consiglio regionale, ancora non si sono arrese all’evidenza dei fatti e della storia”.
“Il candidato Damilano sostiene che Salvini abbia ‘rinunciato alla politica’, fatto ‘un passo indietro’ per sostenere a Torino il suo progetto civico, ma è ben consapevole che, se mai fosse eletto Sindaco, la maggioranza dei suoi eletti sarebbe leghista o ancora più nera.
Damilano non è certo il primo a voler fare la guerra parlando di pace, o a voler fare l’amore parlando di verginità. Da buon uomo di marketing proprio come Cirio, vuole vincere con i voti di Salvini ma senza che si sappia troppo” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, a proposito delle recenti dichiarazioni di Paolo Damilano.
“A ‘Tele Cirio’ non basta stare in onda tutto il giorno per nascondere la sua Giunta a trazione leghista dalla sanità al welfare, che fa e disfa leggi sulla pelle dei più deboli come sta avvenendo sul gioco d’azzardo” – prosegue Grimaldi. – “Gli assessori regionali della Lega sono quelli che annunciano transizione ecologica e poi portano avanti il progetto della Tangenziale Est di Torino, i deputati leghisti sono quelli che vanno in tour al Museo Egizio per chiedere la testa del direttore e contestare gli sconti a chi parla in lingua araba. Nessun leghista ha mai rinunciato alla politica, o meglio, a quella che loro considerano politica: una cosa che comincia sempre con il tormentone ‘prima gli italiani’, che una volta era ‘prima il Nord’ e all’occorrenza diventa ‘prima i piemontesi’ o ‘prima i torinesi’. Damilano lo sa benissimo, lo sappiamo anche noi. Ma chi vive, studia e lavora a Torino non è così stolto da non vedere la sua ipocrisia”.
“Non possiamo pensare di salvare il lavoro discutendo ancora solo di ammortizzatori sociali”. Lo afferma la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino.
Una verifica in ogni regione dello Stato dei reparti di neuropsichiatria infantile e un loro potenziamento per impedire che i minori che necessitano di ricoveri siano costretti a una degenza con gli adulti.
“È questa la richiesta che facciamo affinché si arginino le conseguenze del covid sulla salute mentale dei più giovani e si trovi subito una risposta a un’emergenza ormai conclamata. Mentre inizia finalmente una ricerca per avere dati certi così come chiesto da un ordine del giorno di Fratelli d’Italia, di cui sono prima firmataria, diventa indispensabile attivare tutti gli strumenti per stare al fianco dei ragazzi. Troppi ospedali risultano carenti di posti letto adeguati. Non possiamo arrivare in ritardo rispetto a un fenomeno preoccupante su cui si deve mantenere la massima attenzione”, così il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli
<Non ci rassicurano le parole di Icardi sul mantenimento dell’ ospedale aperto, vigileremo Una risposta che nulla aggiunge a quanto già sapevamo e alla latitanza della Regione sulla questione dell’Ospedale di Settimo. Siamo preoccupati ma continueremo a sollecitare un’azione della Giunta>. Lo dichiara il capogruppo regionale del Pd a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo, firmatario di un’interrogazione urgente discussa quest’oggi in aula.
L’Ospedale Civico Città di Settimo Torinese è gestito dalla Società Assistenza Acuzie e PostAcuzie (S.A.A.P.A.) S.p.A., società a partecipazione regionale, cui la Regione Piemonte ha affidato l’attuazione di un programma di Sperimentazione Gestionale per lo svolgimento dell’attività sanitaria di continuità di cura post-ospedaliera, cosiddetta attività di “post-acuzie”, attraverso i Servizi di Riabilitazione, Lungodegenza, attività socio-sanitaria nell’ambito del modello di “Continuità Assistenziale” e mediante l’attivazione di posti letto di Cavs (Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria).
La gestione del nosocomio è stata in questi anni caratterizzata da una sperimentazione mista pubblico-privata e vede, per quanto riguarda il pubblico, la partecipazione dell’ASL Città di Torino e dell’ASL TO4, che detengono la maggioranza delle quote (52 per cento), mentre gli altri soci sono il Comune di Settimo Torinese (con il 31,48 per cento) e la Cooperativa sociale Frassati (16,50 per cento).
<L’assetto organizzativo sperimentale attivo dal 2009, è terminato nel 2019, pertanto ora occorrerà definire il quadro delle strategie per questo presidio ospedaliero, tenuto conto che il prossimo 29 giugno 2021 si svolgerà l’assemblea dei soci che dovrà definire gli indirizzi futuri per il nosocomio> ricorda Gallo.
<Ad oggi, la società ha un bilancio in perdita di 4 mln300 mila euro ed è in attesa di discutere del modo con cui potrà essere gestita – aggiunge il capogruppo dem – . L’assessore nella sua risposta ricorda il debito e che nelle prossime ore una riunione con avvocati dovrà contribuire a fare chiarezza ma anche aggiunto che oltre alla speranza che tutto possa essere risolto e che ci sarà l’impegno a trovare strumenti giuridicamente legittimi per consentire all’ospedale di mantenere la propria attività>.
<Non possono soddisfarci le parole dell’assessore – conclude Gallo – perché di fatto non fanno altro che sottolineare la L confusione di idee della Regione in una questione pregnante per il territorio e per la quale i Sindaci dell’ASL TO4 hanno chiesto all’unanimità che si inizi il percorso per inserire l’ospedale tra i presidi pubblici dell’ASL stessa>.
“La tutela della sicurezza sul lavoro necessita di un progetto organico, non di un’accozzaglia raffazzonata di iniziative poco capillari ed incisive”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (L’Alternativa C’è) in Commissione Lavoro alla Camera dei deputati.
“Causa Covid, i progetti e i programmi di accoglienza e ospitalità dei bambini provenienti dalla Bielorussia e dall’Ucraina, con particolare riferimento all’area coinvolta dal noto disastro di Chernobyl sono rimasti fermi, così come avvenuto per il soggiorno legato alle varie stagioni. Anche le pratiche di adozione internazionale sono rimaste sospese.
Referendum eutanasia legale: raccolta firme a Torino
BOOM AL VIA A TORINO, 500 FIRME RACCOLTE LE PRIME TRE ORE
M.CAPPATO (ASS.COSCIONI) CHIAMA A RACCOLTA I TORINESI: “ORA O FRA 5 ANNI. I MALATI NON POSSONO ASPETTARE I TEMPI DELLA POLITICA. AIUTATECI ANCHE COME VOLONTARI PER RAFFORZARE LA RETE LOCALE”
2 Tavoli in Via Garibaldi (angolo Piazza Castello e via San Dalmazzo). TUTTE LE INFO SU COME DIVENTARE VOLONTARI E AUTENTICATORI SU REFERENDUM.EUTANASIALEGALE.IT
La campagna referendaria Eutanasia Legale ha preso ufficialmente il via a Torino con la conferenza stampa organizzata dall’Associazione Luca Coscioni e dal Comitato Promotore. Raccolta firme partita con grande successo, gli autenticatori al termine delle prime tre ore hanno contato ben 500 adesioni torinesi. Presenti alla conferenza stampa Marco Cappato (Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni) e il matematico, logico, saggista e accademico Piergiorgio Odifreddi.
Due i tavoli allestiti nei prossimi giorni, in Via Garibaldi (angolo Piazza Castello e via San Dalmazzo), ma i moduli saranno disponibili anche in Comune e presso i municipi del capoluogo piemontese, o presso avvocati e notai registrati: il loro ruolo è infatti fondamentale nell’ambito della raccolta firme perchè hanno la facoltà di autenticarle, insieme a cancellieri, parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri comunali, consiglieri regionali e dipendenti comunali.
Tutte le info sugli altri punti di raccolta disponibili al sito REFERENDUM.EUTANASIALEGALE.IT. Obiettivo sono le 500.000 firme da raccogliere a livello nazionale entro il 30 settembre.
Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “Di fronte al silenzio del Parlamento che continua a rimandare la riforma necessaria, il Referendum a questo punto è l’unica possibilità per rendere l’eutanasia legale in Italia. E’ l’ultima chance in questa legislatura, altrimenti bisognerà aspettare altri 5 anni. Ci appelliamo alla cittadinanza per rafforzare sempre di più la nostra rete chiedendo di unirsi e partecipare direttamente e a comunicarci la disponibilità come volontari o autenticatori a questa grande battaglia di civiltà sul sito https://referendum.eutanasialegale.it/”.
APPROFONDIMENTO SUL REFERENDUM EUTANASIA LEGALE
Il Referendum per l’Eutanasia Legale è stato depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione.
Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (“omicidio del consenziente”), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). In caso di approvazione, si passerebbe dal modello dell’”indisponibilità della vita”, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, al principio della “disponibilità della vita” e dell’autodeterminazione individuale, già introdotto dalla Costituzione, ma che deve essere tradotto in pratica anche per persone che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (per i quali è invece intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza Cappato – Antoniani).
Il Referendum per l’Eutanasia Legale è promosso da Associazione Luca Coscioni e fanno finora parte del Comitato Promotore: Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana, Federazione dei Verdi. Il Comitato è aperto all’adesione di associazioni, partiti, movimenti sindacati e altre organizzazioni trai i primi sostenitori ci sono là ARCI nazionale e la CGIL nuovi diritti.