“Il centrodestra non c’è più”, proclama Giorgia Meloni dall’interno del Grande raccordo anulare di Roma.
Dunque, se le parole avessero un briciolo di rapporto con la realtà, dovremmo attenderci in tempi brevissimi l’uscita delle delegazioni meloniane dalla giunta regionale della Liguria e dalla maggioranza del comune di Venezia, per rimarcare la rottura con i traditori Toti e Brugnaro. E poi toccherebbe alla Regione Piemonte, guidata da Alberto Cirio esponente di Forza Italia, ossia del partito che ha orchestrato il tradimento
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Dove c’è poltrona c’è casa. Ed il centrodestra morto a Roma rinasce in Piemonte
“A seguito dell’attacco hacker – precisa il consigliere comunale Fissolo – il Comune ha agito con prontezza e competenza insieme al CSI Piemonte e non sono stati rilevati furti di dati dei cittadini. Chiaramente questa capacità di reazione ha garantito la sicurezza, ma ha anche, inevitabilmente, rallentato per un periodo importante i servizi forniti alla cittadinanza. Questo evento ha messo in risalto la necessità di occuparsi di cyber security e, per questo motivo, ho avanzato una proposta proprio su questa tematica, proponendo al Consiglio Comunale un atto che impegni Sindaco e Giunta a introdurre il tema della sicurezza informatica, aggiungendo una nuova delega in capo all’Assessorato competente in materia. Gli attacchi informatici ai danni della rete della pubblica amministrazione comportano, infatti,danni ingenti e rallentamenti che rendono poco snella l’attività della macchina comunale, con conseguente dispersione di dati e soldi pubblici; l’atto che ho proposto rappresenta un tassello importante che si aggiunge a tutto ciò che può evitare il ripetersi di questa situazione”.