” La miseria di 8 mila test giornalieri non basta a fermare l’epidemia”.
“Il Ministero corregge la Regione, i tamponi rapidi non devono rientrare nel computo dei test giornalieri e così il Piemonte si dimostra, ancora una volta, una delle peggiori nel tracciamento. La capacità di processare i tamponi della nostra Regione è di nuovo ai minimi termini – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte – riuscire a processare solo poco più di 8.000 test al giorno è un risultato vergognoso e che impedisce ogni tipo di analisi e strategia di contrasto ai contagi. Il contact tracing e la gestione dei focolai sono fuori controllo da mesi e, se proseguiremo così, non potrà che continuare ad esserlo: la nostra Regione guida a fari spenti nella notte”.
“Il rapporto della Regione Piemonte con i tamponi è stato complicato fin dal principio – prosegue Grimaldi – e oggi, a 10 mesi dall’inizio della pandemia, questa Giunta continua a litigare con il monitoraggio quotidiano dei contagi: i proclami di Cirio si sono rivelati bolle di sapone, la verità è che il Piemonte non è ancora in grado di processare quotidinamente un numero adeguato di tamponi molecolari”.
“Il risultato è grave, non sappiamo quanti davvero siano i piemontesi contagiati da Covid e non siamo in grado di sapere se tutti siano seguiti in maniera adeguata, per la tutela della loro salute e per evitare che possano contagiare altre persone. Con questi presupposti – conclude Grimaldi – il Piemonte corre il serio rischio di essere nuovamente travolta dalla terza ondata; se così sarà, lo dobbiamo agli errori di questa Giunta regionale”.
E’ stata approvata dalla III Commissione del Consiglio regionale la delibera attuativa dello strumento finanziario proposto dal Gruppo del Partito Democratico nella discussione del Riparti Piemonte! Questo strumento fortemente voluto dal Presidente Gallo prevede “Contributi a sostegno della capitalizzazione delle piccole e medie imprese”.
“Siamo molto soddisfatti per il definitivo via libera di questo strumento che, da gennaio, consentirà agli imprenditori che investiranno fondi nel capitale della propria società di ottenere dalla Regione un contributo a fondo perduto pari al 30% dell’investimento!” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Grazie all’intervento del Partito Democratico – prosegue Gallo – siamo riusciti ottenere la creazione di uno strumento di politica industriale che sarà importante per rilanciare il lavoro, l’occupazione e l’economia in Piemonte. Si tratta di un passo importante per dare ossigeno alle imprese che hanno dovuto affrontare gravissime difficoltà”.
“Fin dall’inizio della crisi il Partito Democratico, con proposte concrete e chiare – conclude il Presidente Gallo – ha cercato di fornire un aiuto al mondo delle imprese. Ho sempre creduto molto in questo strumento e ritengo che, nei prossimi mesi, potrà essere decisivo per sostenere concretamente la nostra economia e metterla nelle condizioni di risollevarsi e ripartire”.
“Ma le strutture non erano al collasso?”
Porre le basi per lavorare insieme su azioni concrete con cui intervenire su uno dei problemi atavici che colpiscono le persone con disabilità
L’abbattimento delle barriere architettoniche in ambito pubblico e privato è stato il tema centrale della videoconferenza che l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino, ha svolto con le federazioni che rappresentano le associazioni che si occupano di disabilità (Fish, Anffas e Fand) e l’associazione Peba, che da anni fa di questo argomento il fulcro della propria azione.
“Abbiamo parlato di possibili misure a cui dare forma, rispetto ai piani comunali, alla legislazione regionale e alle risorse – riassume Caucino – Sono ottimista rispetto al fatto che passi in avanti potranno essere compiuti con la disponibilità di tutti; la volontà certamente non manca. Ci rivedremo a breve dopo aver svolto alcune valutazioni circa la fattibilità di alcune azioni. Partire dalla barriere architettoniche è una scelta necessaria, in quanto la civiltà di un Paese si misura anche in base alle risposte che è in grado di fornire a chi ogni giorno si trova a dover superare ostacoli fisici e mentali”.
L’assessore Caucino ricorda anche che poche settimane fa la Regione Piemonte ha istituito un tavolo deputato ad affrontare i temi legati al mondo della disabilità: “Ho accolto con interesse le istanza provenienti dai rappresentanti delle associazioni che da anni operano in questa realtà e ho ritenuto che il modo migliore per mostrare la nostra collaborazione fosse istituire un luogo di confronto e di lavoro. La mobilità, oltre al lavoro e alla scuola sono temi fondamentali da affrontare e dai quali partire”.
Infine, Caucino evidenzia che “il Piemonte ha attuato, nel corso degli anni, misure importanti nella direzione giusta, finanziando con 500.000 euro annui l’adeguamento dei parchi giochi per bambini disabili e recentemente trasferendo ai Comuni, dopo 30 anni, 6,6 milioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Molto resta ancora da fare, ma il percorso intrapreso appare incoraggiante”.
“Ancora una volta la Giunta Cirio con l’approvazione del Bonus Case di Riposo ha dimostrato che alle parole preferisce i fatti.
Quarantamilioni di euro verranno destinati per venire incontro alle esigenze delle Rsa e Ra, le strutture più sensibili alla pandemia e che in questi mesi hanno visto rivoluzionare la propria mission, comportando anche una serie di investimenti in personale e dispositivi. La Regione Piemonte ha sicuramente una potenza di fuoco ben diversa da quella del Governo, eppure ogni volta che riesce a reperire risorse attraverso una gestione oculata del bilancio li stanzia subito per coprire l’assenza di risposte del Governo. L’ha fatto con il Riparti Piemonte lo sta facendo ora con il bonus Rsa e Ra. Un ringraziamento va al presidente Cirio che ancora una volta ha tenuto un profilo basso, spesso facendo da parafulmine alle critiche d’ufficio delle opposizioni, mentre cercava di trovare soluzioni e non promesse. Le Rsa e le Ra sono un patrimonio per la nostra Regione e non è possibile abbandonarle a loro stesse. Confidiamo che il Governo voglia seguire l’esempio del Piemonte aggiungendo nuove dotazioni economiche indispensabili per venire incontro alle legittime richieste di questo comparto. Infine vorremmo inviare un ringraziamento al personale e ai vertici delle Rsa e Ra per il lavoro incredibile che hanno svolto in questi mesi drammatici”. Ad affermarlo in una nota il capogruppo di Forza Italia Paolo Ruzzola, la sua vice Alessandra Biletta, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia e il presidente della Commissione Bilancio Carlo Riva Vercellotti.
“Il Piemonte si doti delle strutture necessarie per produrre i farmaci in casa come previsto da una legge del 2015”.
“Dopo le problematiche della scorsa primavera, i farmaci cannabinoidi sono di nuovo introvabili o di difficile reperimento. Ci giungono numerose segnalazioni che alcune farmacie ospedaliere non riescono ormai da mesi a far fronte ad ordini con ricetta medica che interessano le terapie Bedica e FM2 a causa di blocchi doganali; questa situazione è ancora più grave a causa dell’impossibilità di reperire per l’immediato futuro le 2 terapie e neppure i rispettivi equivalenti” – denuncia di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
“Ricordo che quei farmaci sono assolutamente fondamentali per molte categorie di pazienti, quelli affetti da forte dolore oncologico e non, da disturbi cronici associati a sclerosi multipla o a lesioni del midollo spinale, da alcuni effetti avversi della chemioterapia, della radioterapia o da alcune terapie per l’HIV e di glaucoma, quello che resiste alle terapie convenzionali, pertanto – prosegue Grimaldi, che annuncia un’interrogazione urgente in Commissione per fare luce sulla situazione – è assolutamente necessario che il servizio sanitario pubblico renda disponibile questi trattamenti sanitari. Questi continui problemi minano la continuità terapeutica, rischiano di vanificare i miglioramenti raggiunti sinora e possono portare ad una regressione pericolosa dal punto di vista medico e da quello della qualità della vita dei pazienti”.
“La Regione Piemonte ha il dovere di garantire i farmaci ai pazienti piemontesi a prescindere da eventi esterni che possano pregiudicarne l’approvvigionamento – prosegue Grimaldi – pertanto occorre che partano al più presto i progetti e le azioni sperimentali previste dalla nostra legge regionale del 2015, affinché il Piemonte possa diventare più autonoma nell’approvvigionamento dei farmaci. Se non è in condizioni di farlo – conclude Grimaldi – la Regione si faccia promotrice di una chiamata nazionale e internazionale per insediare imprese che producano i farmaci sul nostro territorio, sostenendo presso i Ministeri competenti le azioni volte ad ottenere le autorizzazioni necessarie”.