politica- Pagina 360

Rsa, Canalis (Pd): “carenza di personale e bassa occupazione dei posti”

 “IL 23% DEI POSTI LETTO È VUOTO. COSA ASPETTA LA GIUNTA CIRIO AD INSERIRE NUOVE PERSONE IN CONVENZIONE?”

La consigliera regionale Monica Canalis: “Se la Giunta vuole evitare il tracollo del sistema socio-sanitario, con la chiusura di centinaia delle Rsa più piccole e la conseguente ospedalizzazione inappropriata dei loro ospiti, non può limitarsi a distaccare personale dal pubblico al privato e ad erogare tardivi ristori. Occorre attivare nuove convenzioni e reperire nuovi infermieri.”

«Al 31 maggio, sui 30.123 posti letto accreditati dalla sanità piemontese, solo il 77% risultava occupato. Ci sono cioè 6.627 posti vuoti.

Questa è l’allarmante risposta al mio ultimo accesso agli atti, che rende concreto il pericolo di chiusura di un alto numero di Rsa del nostro territorio.

Entro fine anno potrebbe chiudere un terzo dei posti letto e le ragioni sono essenzialmente due: carenza di infermieri e lentezza dei nuovi inserimenti in convenzione.  

Nel 2020 la Giunta Cirio ha speso soltanto 238 milioni di euro per le convenzioni in Rsa, cioè per il pagamento di metà della retta sostenuta dalle famiglie. Ben meno dei 249 milioni spesi nel 2019 e nel 2018. Un dato stridente se si pensa che a febbraio 2021 c’erano 8.000 persone in lista d’attesa per un progetto residenziale, già dichiarate non autosufficienti dalle UVG delle ASL.

Se la Giunta regionale vuole evitare il tracollo del sistema socio-sanitario, con la chiusura di centinaia delle Rsa più piccole e legate al territorio, e la conseguente ospedalizzazione inappropriata dei loro ospiti, non può limitarsi a distaccare personale dal pubblico al privato e a erogare tardivi ed insufficienti ristori. 

Poter disporre di un numero soddisfacente di lavoratori è necessario anche per evitare ogni forma di contenzione. Occorre avviare una ricerca di infermieri negli altri Paesi europei e nel Regno Unito, e soprattutto prendere in considerazione l’abolizione del numero chiuso o l’estensione del numero di posti nei corsi di formazione per infermieri.

Le Rsa sono enti privati, ma essendo autorizzati dalle ASL ed operando in molti casi in regime di convenzione, devono essere considerate a tutti gli effetti concessionari di pubblico servizio, finanziati dal Fondo Sanitario Regionale. La Giunta Cirio non può assistere passivamente alla scomparsa dei servizi sul territorio, ma deve garantirne la sopravvivenza, adoperandosi per uscire dalla paralisi dei nuovi convenzionamenti e dalla penuria di infermieri. È  un dovere nei confronti dei numerosi anziani, spesso non autosufficienti, della nostra Regione, delle loro famiglie e anche delle migliaia di lavoratori che nelle Rsa sono impiegati.

Non c’è più tempo: l’Assessore Icardi dia un segnale!».

Fondi Pnrr, Pd: “non dipendono dalla regia regionale che non c’è stata”

“Dobbiamo dire al Presidente Cirio che i fondi ottenuti dai comuni piemontesi per i progetti di riqualificazione urbana non dipendono affatto dalla regia regionale, che infatti non c’è stata.

I progetti sono stati selezionati sulla base di criteri individuati a livello nazionale.
Il complessivo buon successo dei comuni piemontesi dimostra la presenza di una solida tradizione amministrativa che andrà messa a sistema per non perdere le occasioni rappresentate dal PNRR e dai prossimi Fondi Europei.
Risalta l’assenza di progetti della Città di Biella, unico capoluogo di provincia piemontese non presente in graduatoria, nonostante l’abbondante presenza di aree dismesse.
Come Partito Democratico siamo poi molto felici che il progetto della Città di Cuneo compaia tra i migliori in Italia”.

Raffaele Gallo, presidente Gruppo consiliare Partito democratico

Paolo Furia, segretario regionale Partito democratico

Sganga candidata sindaco per M5S

E’ Valentina Sganga la candidata sindaca di Torino  del Movimento 5 Stelle

Vito Crimi lo ha comunicato in diretta Facebook, al termine delle votazioni online sulla nuova piattaforma.

Sganga ha 35 anni, ed è capogruppo pentastellata in Consiglio comunale.

Ha ottenuto sulla piattaforma SkyVote il 54,24% delle preferenze.

Ruzzola (FI): approvata in Consiglio nostra proposta sul soccorso alpino e speleologico

E’ stata finalmente approvata  in Consiglio regionale la nostra proposta di legge 118 “Norme in materia di soccorso alpino e speleologico””. Ad annunciarlo il primo firmatario della legge Paolo Ruzzola, capogruppo di Forza Italia in Regione, che sin dall’inizio del mandato si è battuto con tenacia per un giusto riconoscimento della preziosa attività che quotidianamente i volontari del Soccorso Alpino e Speleologico compiono.

“Si tratta di una norma che assicura finalmente dignità al soccorso alpino e speleologico. Ad oggi il Soccorso Alpino era citato solo da una norma del 1980 che tratta di turismo alpino. Era necessario promuovere la funzione di servizio di pubblica utilità di questo tipo di soccorso che nel corso degli anni non aveva mai visto riconoscere a livello regionale il suo ruolo centrale all’interno del sistema della protezione civile”. D’altra parte, come ricordato proprio da Paolo Ruzzola durante il dibattito in Aula “Si parla di una realtà importante che coinvolge più di milleduecento volontari, operanti in 56 stazioni di Valle, che sopperiscono a tutte le richieste di aiuto provenienti in ambiente montano e ipogeo”.
“Con questa legge introduciamo due grandi novità: una convezione con la protezione civile per consolidare il rapporto tra Regione e Soccorso Alpino e valorizzarne le competenze e professionalità. In secondo luogo introduciamo piani finanziari triennali, in modo da rendere più efficace e certa la programmazione finanziaria di questi enti. Queste due novità siamo certi che assicureranno un servizio migliore per tutti i cittadini piemontesi. Insomma da un lato un segnale di grande attenzione per persone altamente specializzate che mettono a rischio la propria vita per soccorrere il prossimo e dall’altro il potenziamento di un servizio che è essenziale per le aree impervie piemontesi”. Conclude il capogruppo Ruzzola.

Giustizia, MPP invita a sottoscrivere i referendum

 

IL MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE ADERISCE ALLA CAMPAGNA PER LA GIUSTIZIA GIUSTA ED INVITA A FIRMARE PER LE SEI PROPOSTE REFERENDARIE.

Il Movimento Progetto Piemonte si schiera decisamente a favore dell’iniziativa promossa a livello nazionale dal Partito Radicale e dalla Lega per una ‘Giustizia Giusta’. Il presidente Massimo Iaretti, consigliere comunale a Villamiroglio e Luigi Cabrino, consigliere comunale a San Giorgio Monferrato hanno firmato sabato scorso a Casale Monferrato per tutti i sei referendum: riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, Responsabilità diretta della Magistratura, Equa valutazione dei magistrati, Separazione delle carriere dei magistrati, Limiti agli abusi della custodia cautelare ed Abolizione del decreto Severino.  Il Movimento Progetto Piemonte ritiene che tutti i quesiti referendari siano assolutamente da sostenere e che qualunque sia il loro esito non vadano ad intaccare, anzi a rafforzare, quelle garanzie di indipendenza e di autonomia del Magistrato previste dalla Carta Costituzionale. “L’iniziativa referendaria – dice Massimo Iaretti – è anche uno stimolo al Parlamento a porre fine ad un dibattito che si protrae da anni e, naturalmente, deve essere uno stimolo per risolvere anche l’altro grande problema, quello della giustizia civile e dei suoi tempi eterni. Come Movimento Progetto Piemonte rivolgiamo un invito a tutti coloro che ci sono vicini, consiglieri comunali e non, aderenti a liste civiche ed al mondo autonomista, affinché sostengano con la firma di sottoscrizione questa campagna referendaria alla quale è prossima la nostra adesione, non escludendo anche di organizzare iniziative sul territorio”:

Massimo Iaretti

Presidente e Portavoce

Movimento Progetto Piemonte

 

Nella foto Iaretti mentre sottoscrive i referendum

Genova, Grimaldi (SI): volevamo giustizia per gli altri…

“…non pensavamo di doverla pretendere per noi stessi. In tanti ancora oggi devono e possono chiedere scusa”

“Ancora su Genova. Oggi ricorre il giorno del magnifico corteo dei 300mila, sporcato, insanguinato e aggredito nuovamente dalle cariche indiscriminate delle forze dell’ordine. Chi, come me, è uscito illeso da quella giornata ancora non se ne capacita. Questa notte ricorrerà la notte della Diaz, la notte nera della democrazia italiana.
A vent’anni da allora non mi stancherò di dire che le prescrizioni, le promozioni, i depistaggi, le archiviazioni e le assurde pendenze giudiziarie che i manifestanti hanno sopportato per anni hanno impedito alle inchieste di arrivare a una vera e piena giustizia. E ancora aspettiamo che siano introdotti i codici identificativi sulle divise degli agenti in servizio. Persone che quella notte hanno rischiato la vita ancora non sanno chi gli ha cercato l’anima a forza di botte. Un movimento che chiedeva giustizia per gli altri ha poi dovuto invocarla per se stesso.
Io credo che non sia troppo tardi per chiedere scusa. Lo dovrebbe fare il Presidente della Repubblica a nome di tutte le istituzioni che in quei giorni non hanno garantito il rispetto della Costituzione. Dovrebbe farlo il Governo promettendo che mai più si consentirà la gestione scellerata di un momento di protesta. Lo dovrebbero fare i vertici della polizia, ma questo so che non avverrà mai, mentre Santa Maria Capua Vetere ci ha mostrato che purtroppo l’eversione continua a manifestarsi.
Però non solo: mi aspetterei le scuse di chi a quel tempo guidava (e in certi casi ancora oggi ne è figura di spicco, penso ad esempio a Piero Fassino) il più grande partito della sinistra e la maggiore organizzazione sindacale italiani. Per non aver capito che in quei giorni era loro dovere essere lì, non solo per abbracciare le ragioni del movimento ma per difendere con i propri servizi d’ordine organizzati quelle centinaia di migliaia di giovani. Ricordo che 20 anni fa la Sinistra Giovanile torinese decise di andare a Genova in contrasto con la scelta di via Nazionale. Le parole di alcuni nei giorni successivi suonarono come un riconoscimento tardivo della propria assenza dalla piazza.
E vorrei aggiungere: non condivido la narrazione per cui le violenze e il trauma subito a Genova hanno fermato e dissolto il movimento dei movimenti. Dopo Genova ci sono stati ancora social forum e manifestazioni di milioni di persone: Porto Alegre, Parigi, Londra, Roma, Firenze, la Perugia Assisi. E allora come è finita?
Anche in questi caso, tante sono le responsabilità dei grandi partiti: la sinistra di tradizione socialdemocratica, globalmente, non ha accolto le analisi, le intuizioni e le istanze di quel movimento, in questi decenni ha rinunciato a lottare contro i primi e quelli si sono rifugiati nelle isole del tesoro, più indisturbati che mai. Il 20% che allora deteneva l’80% della ricchezza globale è diventato un 12% in possesso dell’85%. Conoscere e riconoscere gli errori del passato è il primo e indispensabile passo per cambiare, una volta per tutte. La crisi climatica, la pandemia, le morti in mare e nel deserto, le ingiustizie sociali e molto altro ci dicono quanto ciò sia urgente”.
Marco Grimaldi – Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione Piemonte, Responsabile Transizione ecologica per la Segreteria nazionale di Sinistra Italiana

Area verde via Forlì, Moderati: “Pericolo per i bimbi”

“Insieme a diversi cittadini abbiamo effettuato un sopralluogo nell’area verde situata in via Forlì, di fronte al civico 82.

politicaL’area ha subito un forte restyling qualche anno fa, ma oggi sono sorte nuove criticità.
Il pavimento è disconnesso, creando pericolosi avvallamenti, un cittadino ci ha dichiarato che la figlia è caduta per fortuna senza gravi conseguenze, il terreno intorno ad un albero presenta una buca pericolosa. Come consuetudine abbiamo scritto alle istituzioni per richiedere la messa in sicurezza ed un intervento di manutenzione.
Le risorse economiche saranno pur poche, ma la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei più piccoli deve essere una priorità.
Inoltre è presente una vasta area verde nella quale consigliamo la creazione di un’area cani, che nella circoscrizione ad oggi sono poche per far fronte ai numerosi amici a quattro zampe”.
Lo dichiarano Paolo Biccari ed Emanuela Accardo candidati per la circoscrizione 5 con la lista civica Moderati.

Leone (Lega) “Nuovo regolamento per l’apicoltura piemontese, l’ok della Commissione”

Arriva in terza Commissione del Consiglio regionale del Piemonte, presieduta da Claudio Leone, il nuovo regolamento dell’apicoltura piemontese. 

La proposta di regolamento della Giunta regionale, in attuazione della legge che detta il riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale in tema di apicoltura, ha ricevuto parere favorevole da parte della commissione.
“La proposta – commenta il presidente Claudio Leone della Lega Salvini Piemonte – dell’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, va a  regolamentare un settore fondamentale dell’agricoltura piemontese, trascurato a livello normativo e molto provato a causa delle condizioni climatiche anomale. Abbiamo lavorato nella piena consapevolezza dell’importanza delle api, sia in campo agricolo sia nel mantenimento dell’ambiente, accogliendo la volontà di disciplinare il ruolo multifunzionale dell’apicoltura per promuovere uno sfruttamento razionale delle risorse nettarifere, con linee guida per individuare i soggetti produttivi e definendo i parametri relativi alla pratica del nomadismo, focalizzandoci sugli interessi sia dei piccoli sia dei produttori professionali”.
Un ulteriore passo per il nuovo regolamento che, oltre a guardare all’ambiente e alla tutela della biodiversità, potrà favorire l’imprenditoria esistente e futura.

Patenti nautiche, Maccanti: “Grazie a Lega visite mediche come patente guida”

 “Le visite mediche per le patenti nautiche potranno essere eseguite anche nelle sedi delle scuole nautiche, delle autoscuole e delle imprese di consulenza, così come avviene per le patenti di guida.

Un risultato ottenuto grazie a un emendamento della Lega approvato al dl Semplificazioni, nelle more dell’applicazione del nuovo regolamento e dell’approvazione della direttiva ministeriale. La risposta a un settore che attendeva da mesi un atto concreto. Con l’approvazione di questo emendamento ancora una volta la Lega interviene a sostegno di un settore fortemente penalizzato dall’emergenza pandemica semplificando la vita a imprese e cittadini”.

Lo dice in una nota la deputata Elena Maccanti, capogruppo della Lega in Commissione Trasporti e prima firmataria dell’emendamento.

Tav: Fregolent (Iv), con Draghi sbloccato impasse

“Sulla Tav con il governo Draghi è stato superato l’impasse creato dai precedenti esecutivi, è stata data nuovamente centralità all’Osservatorio smantellato dall’ex Ministro Toninelli e sono stati garantiti tutti i presupposti per portare a termine la Torino – Lione nei tempi previsti”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv in Commissione Ambiente sul parere della Camera dei Deputati approvato il 15 luglio, e che da sostanzialmente il via libera al Dl Opere.

“Il documento varato dalle Commissioni Trasporti ed Ambiente della Camera rafforza infatti gli strumenti a disposizione del Commissario straordinario per portare a termine il tratto italiano dell’opera, coinvolgendo pienamente i territori interessati e con l’obiettivo di poter beneficiare delle risorse aggiuntive messe a disposizione dall’Unione europea”: conclude Silvia Fregolent.