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Fratelli d’Italia: “Beati i peruviani che possono votare”

COVID, MONTARULI-PINELLI (FDI): “PERUVIANI IN CODA PER VOTARE A TORINO, MENTRE I TORINESI NON POTRANNO FARLO FINO ALL’AUTUNNO”

“Beati i peruviani che possono votare. A Torino si spostano le elezioni amministrative ma intanto ci sono code infinite di cittadini peruviani che stanno esercitando il loro sacrosanto diritto.

Lascia basiti come tutto questo avvenga in zona rossa in una nazione dove il covid è stato considerato un ostacolo alle urne e poche settimane dopo la decisione di rinviare le elezioni amministrative. Evidentemente i peruviani sotto la Mole e non solo che ci stanno dando una lezione di pluralismo e democrazia. Grazie al nostro candidato in circoscrizione Vitale Pinelli che ha immortalato questa scena, un’immagine che dovrebbe far riflettere” dichiara la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli postando una foto di Vitale Pinelli esponente torinese di Fdi che continua: “I torinesi non potranno votare fino all’autunno, in compenso questa mattina in zona Lingotto si sono messi in fila per votare i circa 12mila peruviani che costituiscono la comunità sotto la Mole.  A quanto pare le restrizioni sui distanziamenti e lo “stop” all’esercizio del voto vale solo per noi torinesi”.

Saracco,  Saracco!  Si leva un grido da sinistra

Saracco,  Saracco!  Si leva un grido da sinistra,  Saracco, Saracco!  Lady Salizzoni scrive un appello. L’unità tra PD e cinquestelle. Da Migone a Marcenaro firmano tutti.

Pronta la risposta della base del PD: per i cinquestelle odio puro.  Del resto non bisognava essere geni per arrivare a questa elementare verità.  Comunque bravo Letta che li ha interpellati. Vietato stupirsi. Ma la vicenda non finisce qui. Molti che non sono iscritti al pd dicono, viceversa, che l’accordo si deve fare. Pazzesco, no? Unica cosa che potrei suggerire che si iscrivano loro al pd facendogli cambiare  idea. Se ci riescono buon per loro. Sempre il Pd, ora, ha ottenuto un altro risultato: il più totale isolamento. Direi proprio complimenti. Fregolent ed Italia Viva , Azione di Calenda e perché no Portas dei Moderati se ne vanno sbattendo la porta. A casa mia questo si chiama capolavoro politico. Ovviamente il tutto anche in casa cinquestelle è uguale ed identico. Ma loro sono i più bravi. Hanno deciso che il loro numero uno è il Professore Conte? Nessuno lo ha deciso.  Casaleggio gli farà riusare la piattaforma quando pagheranno gli arretrati. Ma si sa che la democrazia è per loro un dettaglio trascurabile. Sembra che anche Tajani voglia farla spurgare a Damilano. Chiaro che la posta in gioco non è la capitale subalpina.
Forza Italia punta ad un  altro in giro per l’ Italia. Sulle vaccinazioni si continua a zoppicare. Sembra (direi proprio opportuno usare il solito condizionale ) che il Piemonte sia in fase di recupero. La giunta Cirio ha presentato migliaia di progetti per i finanziamenti europei.  Buono no? Non proprio, direi.  Qualcosa non torna come in Val Sessera dove la diga , assolutamente non voluta dai locali, è  già costruita dal consorzio irrigazione ovest Sesia. E’ una vicenda vecchia di 40 anni. Con concezioni vecchie,  non innovative e anti ecologiche visto lo spreco d’ acqua per le risaie. Con unico punto di Forza.  Iachino, patron del consorzio da oltre 60 anni è molto amico dei leghisti. Ed il Ministro competente,  notoriamente e’ leghista.  Giorgetti docet.
Matteo Salvini continua con le urla,  si sa: oramai non ne può fare a meno. Matteo Renzi ( forse ) vuole passare la mano. Italia ingrata,   preferisce,  di fatto, girare il mondo.
Indubbiamente Mario Draghi tiene duro. 500mila vaccinazioni al giorno.  Qualche confronto con la Libia e sull’ Egitto e si vedrà. Intanto Giggino si schiaccia una pennichella.
Come si pensava almeno per ora ci pensa Mario Draghi. Niente da fare, gli epigoni di Beppe Grillo,  sono per sé e per gli altri un problema.  Probabilmente il problema di che ” cosa farne ” e a che cosa possono o sanno servire. Sempre politicamente, si  intende. Una prima risposta ci sarà alle amministrative di ottobre.  Tradotto: quale sarà il loro peso elettorale. Con quella vecchia legge : l’ unico sindaco pentastellato riconfermato è stato Pizzarotti da Parma, per il semplice fatto che non è più pentastellato. Vedremo anche che cosa farà Enrico Letta.. Indubbiamente questo no su tutta la linea del popolo del PD peserà come in macigno sul possibile futuro.

Patrizio Tosetto

Occupazioni abusive, Fi: “Intervenire subito”

Nella commissione IV +I+II+LEGALITA’ DEI FENOMENI MAFIOSI svoltasi in Comune, si è trattata la petizione avente ad oggetto “SGOMBERO DELLE UNITA’ EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICHE NELLA CIRCOSCRIZIONE 6 OCCUPATE ABUSIVAMENTE”.

In tale petizione, coloro che abitano nelle unità residenziali pubbliche della Circoscrizione 6, hanno denunciato le situazioni di degrado e vandalismo che sono accadute e stanno ancora succedendo ad opera principalmente di occupanti senza titolo.
Durante la commissione, l’Assessora Schellino ha riferito che sono 60 le occupazioni abusive nella sola circoscrizione 6, di queste 1/3 sono occupate da cittadini italiani. Inoltre, il Comandante del Nucleo Rime ha evidenziato che di queste 60, sono 52 le famiglie con minori che occupano abusivamente tali case e che nel 2021 non è stata compiuta alcuna azione di sgombero forzato, ma solo 5 accompagnamenti spontanei.
Il Capogruppo del Gruppo Consiliare Forza Italia Raffaele Petrarulo è intervenuto in Commissione per manifestare il suo disappunto sulla modalità con cui il Comune di Torino sta gestendo la questione “occupazioni abusive” : “Nessuna tolleranza nei confronti di chi occupa abusivamente o di chi utilizza i minori per tali scopi” – ha aggiunto – “Dove sono i servizi sociali e le Associazioni preposte a tali compiti? Con quale coscienza lasciamo che minori vivano e crescano in queste situazioni di vandalismo, degrado, sporcizia e illiceità?”. – continua dicendo – “E’ necessario che si intervenga immediatamente in questa situazione prima che la protesta di coloro che denunciano ciò diventi una risoluzione dei conti diretta, basta con il gioco delle tre carte dove le responsabilità vengono scaricate vicendevolmente tra Comune e ATC. Il Tavolo della Prefettura decida una linea dura per riportare la legalità in questa circoscrizione e in quei territori della città dove esistono situazioni medesime.”

Pd: “Elenco Inail non significa finanziamento ospedali”

“L’Assessore Icardi, in un comunicato stampa, annunciando il finanziamento da parte dell’INAIL della costruzione di otto nuovi ospedali in Piemonte, commenta che non ci sono mai stati così tanti cantieri per la sanità piemontese.

Vogliamo innanzitutto precisare che ogni nuovo ospedale è benvenuto sul nostro territorio, tuttavia è importante che non si creino false aspettative nei cittadini ai quali si deve spiegare che il nuovo Dpcm sugli investimenti dell’Inail aggiorna i progetti, ma non costituisce finanziamento per gli stessi” spiegano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi (Pd).

“Il DPCM al quale fa riferimento Icardi, infatti non prevede finanziamenti – proseguono gli esponenti dem – ma semplicemente l’aggiornamento di un elenco che definisce i progetti VALUTABILI dall’Inail nell’ambito dei propri piani triennali di investimento immobiliare. Ogni progetto, quindi, sarà sottoposto a valutazione”.

“L’inserimento nell’elenco Inail è un passo in avanti, ma non corrisponde affatto a un cantiere, come dimostra il fatto che non sono ancora partiti quelli dei due ospedali (TO5 e VCO) già presenti nel precedente elenco. Su questi l’Assessore dovrebbe mettersi al lavoro per velocizzare i tempi, invece di rincorrere nuovi annunci. Ricordiamo inoltre all’Assessore Icardi che la programmazione in materia di edilizia sanitaria compete al Consiglio Regionale e chiederemo con urgenza al Presidente della Commissione Sanità di calendarizzare una serie di sedute di Commissione affinché si proceda all’aggiornamento del piano di edilizia sanitaria regionale a partire dai bisogni reali dei cittadini” concludono Gallo e Rossi.

Barriera, Italexit: “Presidio nella piazza dello spaccio”

“GLI ABITANTI CHIEDONO RISPETTO DALLE ISTITUZIONI ASSENTI DA TROPPI ANNI”

Nella giornata di sabato 10 aprile Italexit ha organizzato un presidio in via Martorelli angolo via Bairo per denunciare il grave stato di degrado in cui versa questa parte della città da troppi anni ostaggio di spacciatori e microcriminalità.

L’iniziativa fa seguito alle segnalazioni di residenti e commercianti che si sono messi in contatto con la sezione torinese del partito dopo essere stati minacciati da alcuni spacciatori: “Chiamiamo le forze dell’ordine ogni giorno – dichiara una negoziante di zona che ha partecipato al presidio – ma la situazione continua a peggiorare. Essere minacciati dagli spacciatori perché si sentono al di sopra della legge è inaccettabile: siamo stufi di sentirci un quartiere di serie B”.

Roberto Mossetto, referente comunale del partito, commenta così la scelta di Italexit di ritrovarsi in via Martorelli: “Italexit è da mesi una presenza fissa nei mercati e nelle piazze di Barriera di Milano: moltissimi abitanti della Circoscrizione 6 si stanno avvicinando a noi proprio perché apprezzano la nostra sincera e continuativa vicinanza alle loro istanze. I grandi partiti, al contrario, si ricordano del disagio nelle periferie solo in prossimità delle elezioni o quando la TV trasmette qualche inchiesta shock”.

Per il problema dello spaccio Mossetto propone una soluzione di buon senso: “Schierare l’esercito per un paio di giorni come ha recentemente fatto la Regione è ridicolo: i cittadini non vogliono sentirsi in un clima di guerra, soprattutto se tutto torna come prima appena le camionette si ritirano. Bisogna al contrario intervenire alla radice del problema: da un lato creare presidi fisici permanenti della Polizia Municipale; dall’altro coinvolgere attivamente la comunità residente in iniziative sociali e culturali nei luoghi considerati piazze di spaccio. Gli abitanti di Barriera nutrono un senso di appartenenza molto forte verso il quartiere: diamo loro il rispetto che si meritano e la possibilità di vivere serenamente in questa zona”.

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Rifondazione in piazza per la Giornata mondiale della salute

Il Partito della Rifondazione Comunista, in occasione della Giornata mondiale della salute di sabato  10 aprile, sarà presente in piazza Castello  alle ore 15, insieme alle altre componenti sociali, sindacali, politiche che convergono della Società della Cura  a sostegno della campagna di firme ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) “Right2cure” che richiede vaccini gratuiti, universalmente accessibili e  la rimozione urgente dei brevetti sui vaccini, misure indispensabili per  accelerare la campagna vaccinale e salvare migliaia di vite.

Condividiamo la necessità di costruire un’alternativa di società, a fronte di un sistema basato sullo sfruttamento e sulla distruzione dell’ambiente e sosteniamo, in alternativa al Recovery Plan del governo Draghi incentrato sul rilancio dei profitti privati, il Recovery PlanET della Società della Cura:

  • per la riconversione ecologica della società e la giustizia globale
  • per una riforma fiscale progressiva e la tassazione dei grandi patrimoni
  • per sviluppare la democrazia e la partecipazione popolare
  • per sviluppare il Servizio Pubblico: Sanità, Istruzione, Assistenza

Saremo quindi presenti a Torino in piazza Castello, sabato 10 aprile 2021 alle ore 15,  insieme alle altre componenti della Società della Cura.

Nell’occasione sarà possibile firmare per l’iniziativa ICE “Right2 cure” .

 

Rifondazione Comunista Torino

Rivoli, Adduce: “A fianco dei commercianti”

Questa mattina siamo scesi in piazza insieme ai tanti commercianti della nostra città e non solo,  per dare un segnale forte.

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L’amministrazione comunale sarà la voce di tutti quanti voi.
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Non possiamo rimanere fermi di fronte all’emergenza economica, sociale e sanitaria che stiamo vivendo tutti.
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Se i numeri del contagio lo consentiranno dovremo cominciare a riaprire in sicurezza, a lavorare, rispettando sempre i protocolli dell’emergenza sanitaria, non rendendo vani i sacrifici fatti, ma tornando a vivere.
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Laura Adduce
Vicesindaco di Rivoli

Un odg di Biletta (Fi) per sostenere le piscine

“Abbiamo approvato in Consiglio un ordine del giorno che abbiamo presentato come Forza Italia per chiedere da parte della Regione Piemonte un sostegno concreto al mondo delle piscine.

bilettaE’ evidente che quello degli impianti natatori e delle piscine sia stato uno dei comparti produttivi legati al mondo dello sport più colpito dalle conseguenze delle misure restrittive attuate per limitare i contagi da Covid.

Queste società e associazioni non hanno proprio più aperto al pubblico da quando è iniziata la pandemia e devono fare i conti con costi di gestione tra i più elevati nel mondo dello spot. Anche durante questo lungo lockdown ad esempio le attività di riempimento e ricambio dell’acqua nelle vasche è stato continuamente effettuato per evitare il deperimento delle strutture, una voce di bilancio tra le più pesanti che quindi i gestori non hanno potuto limitare o stoppare. Ecco quindi che il nostro ordine del giorno, richiamandosi al D.Lgs 28 febbraio 2021 n. 38, impegna la Giunta di mediare con gli enti gestori del servizio idrico integrato di dare attuazione alla nuova norma in tempi brevissimi in modo che le società possano vedere applicate tariffe per l’uso pubblico del bene per la fornitura d’acqua e non quelle di natura commerciale. Si tratterebbe di uno sconto importante che potrebbe costituire una boccata d’ossigeno per tante Società e Associazioni che animano il nostro territorio e svolgono una funzione di socializzazione per lo sviluppo psico fisico delle persone di ogni età, in particolare quelle appartenenti alle fasce più deboli”. Ad affermarlo il vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, Alessandra Biletta, prima firmataria dell’ordine del giorno collegato al Bilancio approvato oggi in Consiglio regionale e i consiglieri Ruzzola, Graglia e Vercellotti.

“La Regione abbandona  i religiosi anziani non in grado di camminare”

Il dramma degli ospiti delle comunità delle congregazioni: centinaia di religiose, religiosi e consacrati anziani e non in grado di camminare attendono invano il vaccino anti-Covid dallo scorso gennaio; stessa situazione per il personale che fa assistenza. Situazione particolarmente grave a Torino e in altre zone del Piemonte.

Nessuna risposta certa dall’Asl, nonostante l’impegno del Dirmei: i religiosi anziani di varie congregazioni ospiti delle varie comunità continuano a essere abbandonati a se stessi, nella speranza di essere prima o poi vaccinati contro il Covid-19. Se chi, tra gli ospiti torinesi, è in grado di camminare ha la prospettiva di essere vaccinato entro l’estate al Cottolengo in virtù di un accordo tra lo stesso Cottolengo e l’Asl, per chi non è in grado di muoversi ancora non ci sono notizie certe.

L’Asl è attualmente in grado di effettuare a domicilio solo un numero molto limitato di vaccini ogni giorno; le strutture delle congregazioni religiose, strutture che tecnicamente non sono né RSA né RA, rischiano, in assenza dei vaccini, di diventare sede di focolai Covid-19 anche gravi. La situazione è particolarmente grave a Torino e in altre zone del Piemonte.

Con un solo intervento presso queste strutture alloggio si potrebbero vaccinare tutti gli ospiti, quindi decine di persone, potendo contare sul supporto professionale del personale infermieristico religioso e laico della stessa struttura. Al dramma dei vaccini che non arrivano si aggiunge la difficoltà di reperire dispositivi di protezione individuale, che il più delle volte sono le stesse strutture ad acquistare direttamente e a proprio carico.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Verdi Europei: “Economia Green e l’Italia ci guadagnerà”

“Agghiaccianti i dati resi noti dall’ISTAT sulla perdita di oltre 900.000 posti di lavoro dall’inizio della pandemia” – così Eleonora Evi, eurodeputata dei Verdi europei, a commento dei dati rilasciati ieri dall’istituto nazionale di statistica.

“Il calo dell’occupazione di 2,2 punti percentuali in un anno fotografa un Paese in estrema difficoltà, che ha smarrito la direzione e, in alcuni casi, anche la speranza. Mai come in questo momento la crisi rende necessario un cambiamento concreto verso quella transizione ecologica che porterà benefici economici e nuovi posti di lavoro. A quanti credono che parlare di transizione ecologica in questo momento non sia prioritario, rispondo con i dati sorprendenti che emergono dallo studio  commissionato dai Greens alla Cambridge Econometrics”.

Analizzando uno scenario in cui le riduzioni delle emissioni raggiungano il 60% entro il 2030, lo studio stima per l’Italia un aumento dell’occupazione dell’1,2% e una crescita del PIL del 2,6%.
“Si tratta” – prosegue Eleonora Evi – “del più ampio divario tra tutti gli Stati membri rispetto allo scenario al 55% ora previsto dalla Commissione europea, e il nostro Paese sarebbe il primo a beneficiare di misure più ambiziose. Ho consegnato personalmente questo studio nelle mani del Ministro Cingolani ed ho esposto questi dati anche al presidente di Confindustria Bonomi, e spero ne terranno conto. Aggiungo che un recente rapporto di Unioncamere ha mostrato come le imprese green e i green job registrassero una crescita costante prima della pandemia, e abbiano anche resistito meglio all’onda d’urto causata dal COVID. Le professioni green sono decisamente multisettoriali: dagli installatori di impianti fotovoltaici ai meccatronici green, dagli ingegneri energetici ai giuristi ambientali”.


“Sembra evidente” – conclude l’eurodeputata – “che per uscire dalla crisi sanitaria ed economica la strada da percorrere sia una sola: una transizione ecologica basata sull’applicazione dei principi dell’economia circolare e dell’efficienza energetica, per rilanciare il nostro sistema economico e creare nuovi posti di lavoro”.