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Ufficio presidenza Consiglio Piemonte, Pd: “rispettare le istituzioni”

“Siamo al terzo rinvio del rinnovo dell’Ufficio di Presidenza. Nella conferenza dei capigruppo avevamo deciso di votare online e di farlo oggi!

Il centrodestra sta usando la pandemia come alibi per nascondere le proprie fratture interne e non possiamo tolleralo” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo, commentando il terzo rinvio della votazione per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte.

“Le Istituzioni sono la Casa di Tutti” aggiunge Gallo, esponendo un cartello, insieme a tutti i colleghi della minoranza “e come tali meritano rispetto. Chiediamo, quindi, che non siano ostaggio delle crisi interne della maggioranza e che si voti oggi il rinnovo delle cariche del Consiglio regionale”.

Baby gang, Montaruli (Fdi): “Dai sindaci di sinistra buonismo inaccettabile”

“Sento troppi sindaci tra cui quello di Torino, usare un buonismo inaccettabile nei confronti delle baby gang. Supporto psicologico? Educazione sulla strada? Quello riserviamolo alle vittime.

I delinquentelli devono essere messi a lavorare per chi sta male. Il Servizio civile obbligatorio sarebbe un primo passo reale. Giovani parte di un procedimento penale davanti al tribunale dei minori che non si conclude con l’applicazione di una misura restrittiva devono essere obbligati a dare supporto dove c’è vero dolore. Allora sì che passerà loro la voglia di fare i gradassi sulle nostre strade” commenta il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Scontri Esselunga, Lo Russo: “l’assessore ha parlato a titolo personale”

DA PALAZZO CIVICO

Nella seduta del Consiglio Comunale del 17 gennaio 2022, su richiesta dei gruppi consiliari Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Italia, Torino Bellissima e Lista Civica per Torino, il sindaco Stefano Lo Russo ha fornito comunicazioni in merito agli scontri avvenuti nella giornata dello scorso 15 gennaio nei pressi del centro Comala di corso Ferrucci a Torino.

Il sindaco ha spiegato che la manifestazione era autorizzata dalla Questura come presidio statico e che ci sono stati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Sono state espresse posizioni politiche legittime e non entro nel merito della dialettica politica – ha affermato Lo Russo – precisando che le dichiarazioni dell’assessore Rosatelli al riguardo sono state espresse a titolo personale e non a nome della Giunta e che comunque non minano il rapporto fiduciario.

Ha quindi spiegato che l’aula studio realizzata nell’area era nata per fronteggiare l’emergenza Covid e che l’attuale Giunta ha intenzione di rivedere, se possibile, la via di accesso al futuro supermercato, per salvaguardare le attività svolte da Comala e altri soggetti.

Nel dibattito in aula, il consigliere Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha affermato che non si può dire tutto e il contrario di tutto e ha chiesto al sindaco se è solidale con le forze dell’ordine oppure no, ricordando le sue prese di posizione di alcuni anni fa nei confronti dei manifestanti violenti contro il Tav. Per Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia) il sindaco è abilissimo a spostare l’attenzione su un argomento diverso da quello all’ordine del giorno: occorreva invece – ha detto – prendere le distanze da un altro membro della Giunta e dire con chiarezza da che parte sta, se dalla parte dei facinorosi o da quella delle forze dell’ordine. Secondo Fabrizio Ricca (Lega Nord) esponenti della Giunta hanno dimostrato di stare con i centri sociali. Ha quindi ribadito che la Lega Nord è da sempre a fianco della Polizia e ha chiesto coerenza al sindaco: è inaccettabile che parte della Giunta si sia schierata contro le forze dell’ordine – ha concluso.

È utile discutere del progetto dell’area, secondo Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia), ma ora è doveroso prendere chiaramente le distanze da realtà anarchiche e pericolose, far rispettare le Istituzioni e condannare violenze e cortei non autorizzati.

Occorre valorizzare i luoghi del protagonismo giovanile per Nadia Conticelli (PD) attraverso concertazione sociale e progetti concreti e trasparenti: è facile invece – ha aggiunto – provocare ad arte e poi stigmatizzare l’operato delle forze dell’ordine, che il Partito Democratico ringrazia per il loro lavoro.

La questione si protrae dal 2015 – ha affermato Valentina Sganga (M5S), che ha espresso solidarietà all’assessore Rosatelli e alla consigliera Diena e ha chiesto di affrontare in Seconda e Sesta Commissione la questione Comala, Esselunga e area verde e di rispettare i giovani che manifestano per amore del proprio territorio. Per Andrea Russi (M5S) la Giunta non ha capito la gravità di una situazione delicata e non l’ha affrontata nei giusti tempi, intervenendo prima. Capisco i manifestanti bloccati anche dal Covid nell’esprimere il dissenso – ha dichiarato – ma non solidarizzo con Rosatelli. Ha quindi stigmatizzato la posizione ambigua del sindaco e della giunta e ha auspicato che si trovi presto una soluzione per l’area e se ne discuta in Commissione.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha ricordato di aver incontrato come consigliere di minoranza i giovani del centro Comala già un mese fa e ha affermato che il suo Gruppo non è solidale con la consigliera Diena e l’assessore Rosatelli perché le forze dell’ordine sono un’istituzione fondamentale, sempre da rispettare.

Per Tiziana Ciampolini (Torino Domani) c’è un convitato di pietra nella vicenda: la rabbia. Rabbia che chiede quale città vogliamo in un’area dove si giocano partite rilevanti per la vita di cittadini e cittadine: servirà concertazione – ha detto – secondo logiche innovative in vista di scelte politiche rilevanti.

Per Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) le forze dell’ordine dovevano essere presenti per evitare cortei non autorizzati, ma occorre però ascoltare anche le sofferenze delle associazioni e della gente perché la città sia migliore, tutelando aree verdi e piccolo commercio. Non si deve parlare solo di centri sociali, ma di un vasto gruppo di associazioni che difendono gli spazi che animano– ha dichiarato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – secondo la quale c’è stato un eccesso di reazione da parte delle forze dell’ordine.

Le regole per le manifestazioni vanno rispettate secondo Simone Fissolo (Moderati), che ha auspicato il coinvolgimento della realtà giovanili nel processo di riqualificazione dell’area, in una progettazione partecipata e condivisa con le Istituzioni.

Per Andrea Tronzano (Forza Italia) quando un politico fa l’assessore qualche volta si deve mordere la lingua perché il senso istituzionale deve prevalere: l’ordine pubblico non è compito di Rosatelli e va evitata confusione nei ruoli – ha chiarito – mentre non c’è stato alcun eccesso da parte delle forze dell’ordine perché il corteo non era autorizzato.

Anche secondo Giuseppe Catizone (Lega Nord) il comportamento dell’assessore Rosatelli è grave: avrebbe dovuto prendere le distanze dai comportamenti violenti e non rilasciare dichiarazioni come se fosse un privato cittadino. Si continua a delegittimare le forze dell’ordine – ha aggiunto – e le istituzioni non dovrebbero mai farlo: i violenti vanno sempre condannati.

Per Silvio Viale (Lista Civica per Torino) le dichiarazioni di Rosatelli sono criticabili in un contesto di questo tipo. La dinamica è stata chiara – ha precisato – e sono evidenti gli errori dei manifestanti: le attuali norme non consentono manifestazioni in corteo e non si spinge la polizia andando addosso agli agenti. La vicenda comunque – ha concluso – è in via di definizione e finora nessuno ha deciso di chiudere Comala.

È opportuno uscire dalla logica della contrapposizione e delle strumentalizzazioni per Elena Apollonio (Lista Civica per Torino), cercando linguaggi non violenti ed evitando scontri.

Nella replica, il sindaco Stefano Lo Russo ha ribadito una vicinanza piena e totale alle forze dell’ordine, che ha ringraziato per il loro operato. Ha quindi affermato che è necessario garantire sempre la libertà di manifestare il proprio pensiero, nell’ambito delle regole stabilite per contrastare la pandemia di Covid19.

Tamponi e vaccini “diretti”, Canalis (Pd): “Priorità ai minori”

La consigliera regionale Monica Canalis (PD): “Occorre che la precedenza vaccinale in base al criterio anagrafico venga riconosciuta non solo agli over 65 ma anche agli under 18.”

 

“Per migliorare le condizioni degli studenti e delle scuole occorre innanzitutto incentivare e velocizzare la vaccinazione della popolazione minorile, a cui oggi nel sistema piemontese a chiamata e convocazione diretta non viene assegnata una priorità particolare rispetto alle altre priorità.

Pertanto, occorre che la precedenza vaccinale in base al criterio anagrafico venga riconosciuta non solo agli over 65 ma anche agli under 18.

In Piemonte solo il 34% dei bambini tra 5 e 11 anni, che hanno fatto la preadesione, ha ricevuto la prima dose e le terze dosi sulla fascia 12-15 non sono praticamente partite.

Il 17,5% della fascia 12-19 e l’85,8% della fascia 5-11 non ha ricevuto nessuna dose.

A fronte delle poche preadesioni soprattutto nella fascia 5-11 servirebbe una più incisiva campagna di informazione, purtroppo, invece, abbiamo assessori che criticano il vaccino ai minori…

È vero che i minori hanno una inferiore mortalità da Covid, ma in assenza di vaccinazione sono più soggetti al contagio e quindi all’esclusione da un servizio essenziale come la scuola.

Anche sui tamponi si crei un percorso preferenziale per gli studenti per evitare il ripetersi di classi mandate in Dad con un solo caso positivo a causa della carenza dei tamponi”.

 

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e Consigliera regionale

Quirinale. Ruffino (CI): “Tatticismi estremi, generano sconcerto. Responsabilita grandi elettori”

“Fra le conseguenze che la pandemia ci ha consegnato c’è la sofferenza di tanta gente che si è ridotta in povertà assoluta o quasi, il dramma di una economia che nonostante tutto stenta a ripartire come dovrebbe.

Per chi come me arriva dal territorio e lo vive,si percepisce la preoccupazione ed anche lo sconcerto dato dalla confusione che regna sovrana per l’elezione del Presidente della Repubblica, in un momento in cui l’Italia dovrebbe remare in un’unica direzione e avere un unico obiettivo: stabilità e maturità politica”. A dirlo è Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia, che chiede di mettere da parte le diatribe politiche che ruotano attorno al dibattito sul Quirinale: “La priorità è guardare al costo dell’energia, delle bollette, gli aumenti, l’inflazione, la disoccupazione, il tema della salute con i troppi malati oncologici in attesa di intervento. Ed ho citato solo una parte dell’emergenze che devono essere affrontate. Non da ultimo il debito pubblico che galoppa. Tutto ciò – conclude Ruffino – deve portarci a riflettere sull’opportunità di continuare sulla strada di tatticismi incomprensibili e sterili, che in questo momento servono solo a disperdere le energie e allontanare gli italiani dalla politica: un segnale atteso e’ l’elezione del nuovo Presidente sin dalle prime votazioni”.

Rifondazione: “A Torino la solita ricetta, botte a chi protesta!”

Riceviamo e pubblichiamo

Da tempo l’area ex Westinghouse, nel quartiere Cit Turin, è interessata da un progetto di ristrutturazione che ricalca ciò che già è stato fatto in varie zone della Città:
si prende una delle tante aree dismesse e ci si mette un supermercato, magari insieme a strutture delle quali le/gli abitanti del quartiere non hanno alcun bisogno. E’ la logica, ad esempio, che ha trasformato via Cigna in una sequela di centri commerciali, assolutamente priva dei servizi basilari. Tutto si fa ignorando e/o calpestando gli sforzi che gli abitanti dei quartieri fanno per costruire aggregazione e contrastare l’abbandono a cui sono stati “affidati” dalle varie giunte che hanno governato la Città.
E se la cittadinanza protesta, massima rigidità e botte a chi manifesta!
Sabato scorso, a Cit Turin, è andato nuovamente in scena questo sciagurato spettacolo, contro la lotta del Comitato Esse Non, che mobilita la popolazione del quartiere in opposizione al progetto di trasformare l’ex area industriale Westinghouse in un Centro Congressi da 5.000 posti e in un Centro Commerciale della Esselunga distruggendo un’area verde importante. E’ chiaro che le/gli abitanti del quartiere non hanno bisogno di un mega Centro Congressi e dell’ennesimo non-luogo rappresentato da un Centro Commerciale, ma hanno bisogno di servizi utili e di luoghi veri di aggregazione.
Non solo ciò non si fa, ma si reprime duramente chi rivendica di agire in questo senso.
E’ questa l’attenzione che il Sindaco Lorusso vuole rivolgere ai quartieri della nostra Città?
La Federazione torinese di Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà al Comitato Esse Non, all’associazione culturale Comala e a tutt* coloro che si battono contro questo progetto inutile e puramente speculativo.
 
Il Sistema Torino continua a prosperare, e va contrastato con la partecipazione popolare – dichiara Fausto Cristofari* – in presenza o meno di scadenze elettorali. E’ necessario quindi ribadire il massimo impegno per costruire, insieme a tutte le forze disponibili, una alternativa popolare a questa gestione sbagliata e fallimentare del bene comune, per affermare un’altra ipotesi di Città.”
 
* segretario provinciale PRC Torino

Pedrale e Zambon, “Noi Di Centro” cresce in Piemonte e si struttura nel territorio


“Dopo il recente lancio del partito a livello Nazionale guidato da Clemente Mastella e Giorgio Merlo, “Noi Di Centro” si struttura nel territorio a livello periferico. A cominciare dal Piemonte con la nomina dei coordinatori provinciali del nuovo partito.

Un lavoro di costruzione organizzativa funzionale alla definizione del progetto politico che, come noto, punta a rilanciare una prospettiva centrista da troppo tempo assente nel panorama politico nazionale e locale. Una sorta, come è stata definita in più occasioni, di ‘Margherita 2.0’ che vedrà nello stesso soggetto politico le varie formazioni centriste che non si riconoscono nel massimalismo della sinistra, nel populismo dei 5 stelle o nel sovranismo di alcuni settori della destra.

Ma, per fermarsi al Piemonte, ‘Noi Di Centro’ sta anche organizzando un grande appuntamento politico per la fine di gennaio a Torino deciso dal coordinamento regionale nei giorni scorsi. Una riflessione attorno alle ragioni politiche del centro nella società contemporanea dopo il fallimento del populismo grillino e la necessità di ritornare ad una politica che punti sulla competenza, sulla rappresentatività territoriale e, soprattutto, sulla qualità della classe dirigente. Un progetto che, nella nostra regione, come in quasi tutti i territori, sta raccogliendo l’adesione di molti amministratori locali e di mondi politici, sociali e culturali che in questi ultimi anni non avevano più avuto una rappresentanza politica e che hanno contribuito ad ingrossare le fila dell’astensionismo politico ed elettorale.

Un progetto, infine, che può recuperare quelle culture politiche che sono state rase al suolo negli ultimi tempi in virtù della moda populista che individuava nell’antipolitica e nel qualunquismo le ragioni per il rilancio della politica stessa. Oggi, finalmente, si può invertire la rotta, e ‘Noi Di Centro’ si presenta anche per centrare questo rinnovato ed indispensabile obiettivo”.

Luca Pedrale   Renato Zambon
Presidente regionale Noi Di Centro Segretario regionale Noi Di Centro

A Torino il presidente di +Europa, Riccardo Magi

Lunedì 17 gennaio, a Torino, si terrà un incontro pubblico con Riccardo Magi, deputato e presidente nazionale di +Europa, sugli sviluppi della politica nazionale.

Tra i temi in discussione l’elezione del Presidente della Repubblica, i Referendum, le iniziative parlamentari e le possibili e future alleanze, in particolare dopo il patto federativo recentemente siglato tra +Europa e Azione.

L’appuntamento è presso il Centro culturale l’ARTeficlO, via Bligny 18/L, a partire dalle ore 17,30.

Bilancio dei primi tre mesi da Non Eletto in Consiglio Comunale di Mino Giachino 

“Se i politici pagati da noi fossero costretti a presentare il Resoconto del loro lavoro forse ci sarebbero più fatti e il Paese e Torino  si riprenderebbero?”

 
Caro direttore, la politica è in crisi di risultati e di credibilità , il Paese è in declino e Torino ancora di più, perché dal 1996 (25 anni) cresce meno della media nazionale senza che mai uno degli eletti e ben pagati ve lo abbia detto . L’unico che lo ripete dal 2008 è il sottoscritto e non a caso non è stato candidato in Parlamento .Eppure gli eletti  in Parlamento o nelle Amministrazioni hanno la grande possibilità , se conoscono i problemi se hanno esperienza amministrativa e competenza…e se sentono dentro la passione per la propria Città e per il proprio Paese, di migliorare leggi o gli stanziamenti decisi dai Governi. Possono fare molto se vogliono e se sono in gamba, soprattutto se non vogliono solo pensare alla gnocca o al sole come disse un giorno un simpatico deputato.
Negli ultimi anni la qualità purtroppo è diminuita molto . Il declino del Paese e di Torino in particolare dipende dalla perdita di tante aziende, dal trasferimento di tante aziende ma anche dalla minore qualità della sua classe politica.
La politica è in crisi ma per rilanciare Torino, la sua economia e il lavoro, occoree una grande politica e una grande amministrazione .
Se i politici fossero costretti a render conto ufficialmente al Paese e agli elettori ogni anno di cosa hanno fatto forse le cose andrebbero meglio. E questo sarebbe anche utile per far ritornare la gente a votare . D’altronde gli eletti dal Parlamento  sino ai Comuni sono retribuiti e molte bene con i soldi pubblici. Così come fanno gli Amministratori di una azienda  privata che presentano i conti almeno una volta all’anno se non ogni trimestre anche gli eletti ogni anno dovrebbero presentare l’elenco delle cose fatte, così le maggioranze .
La Nuova amministrazione Comunale di Torino non ha neanche presentato il programma dei primi 100 giorni e  mi pare non abbia ancora chiaro il programma per rilanciare Torino la sua economia e il lavoro, malgrado le dolci sollecitazioni che Luigi La Spina, grande giornalista torinese, ogni tanto scrive su La Stampa.
Per dare il mio contributo al cambiamento voglio presentare ai torinesi il Bilancio del mio impegno per Torino dopo tre mesi dal giorno delle elezioni dalle quali io non sono stato eletto Consigliere Comunale. Perché si può fare politica con risultati importanti , vedi il risultato ottenuto per  la TAV, anche se non si è  eletti.
Partendo sempre dai dati economici non brillanti di Torino e dall’aumento della disoccupazione e della povertà ,
A) il 10 Novembre ho presentato la proposta della TAV VALLEY, la prospettiva di sviluppo e di rilancio economico che ci darà la realizzazione della TAV.
B) il 3 Dicembre con Giovanna Giordano abbiamo tenuto una Conferenza Stampa per sollecitare la accelerazione dei lavori della TAV, i cui ritardi vengono pagati dalla  economia e dal lavoro di Torino e della Bassa Valle di Susa.
C) mi sono occupato della assoluta mancanza di Sicurezza in Barriera di MILANO e in particolare nella zona attorno alla Parrocchia della Pace scrivendo più volte al Sindaco e al Prefetto . Il Prefetto Ruberto mi ha risposto e soprattutto su richiesta dell’Arcivescovo NOSIGLIA ha organizzato un positivo incontro del Comitato di Sicurezza che ha messo in moto l’intervento di Carabinieri e Polizia. Ieri sono intervenuti anche i Vigili Urbani.
D) PROPOSTA SETTORE AUTOMOTIVE. Visto che nella Legge di Bilancio del 2022 o legge finanziaria non erano previsti stanziamenti per un settore in grande trasformazione che vale ancora 1/4 della economia piemontese , ho lanciato la proposta di un TAVOLO AUTO NAZIONALE formato dai parlamentari delle 7 Regioni che avrebbe un peso enorme col Governo. L’obiettivo è una politica industriale dell’automotive che sostenga un settore che per l’Italia vale più di 1 milione di posti di lavoro e tanti miliardi di esportazioni e di entrate fiscali per lo Stato. Dentro il settore auto vi è tanta ricerca e innovazione e Torino e l’Italia hanno competenze uniche da salvaguardare per continuare ad essere importanti nella Mobilità del futuro. Le ricadute sul lavoro, sui giovani, sui Politecnici e sulle Scuole professionali sarebbero enormi e salverebbero aziende centenarie vedi la Cornaglia per fare un nome. Non si tratta di fare un favore agli eredi Agnelli ma al lavoro italiano.
Sulla mia proposta ho ricevuto pareri favorevoli dai Deputati e Senatori del PD, di Italia Viva, della Lega , di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Ora la Lega sta preparando una Mozione che verrà discussa con i Ministri Giorgetti e Cingolani.
Nei prossimi mesi continuerò ad impegnarmi per il rilancio di Torino con la Tav, l’Aeroporto , la Linea 2 della Metro e sulla Assistenza sociale.
Mino Giachino
Associazione SILAVORO

Costanzo, carcere di Torino: “caos allarmante”

Dopo che Rosalia Marino, la reggente uscente del carcere Lorusso e Cotugno di Torino, ha deciso di lasciare l’incarico denunciando di aver invece incontrato un silenzio assordante e  l’assenza di una qualunque reazione se non quella di cercare un capro espiatorio, credo sia il momento che il Ministero della Giustizia e della salute prendano in mano la situazione.
La direttrice uscente ha parlato di un tasso di sovraffollamento molto alto, un intero padiglione a vocazione sanitaria, una Atsm (articolazione per la tutela della salute mentale) maschile e femminile, dove vengono trasferiti detenuti con problemi fisici e psichiatrici che necessiterebbero di cure adeguate.
Anche il carcere di Torino Le Vallette è recentemente finito al centro delle cronache per la morte di Antonio Raddi, deceduto nel dicembre del 2019 per un’infezione polmonare dopo aver perso 25 chili.
Ho interrogato sia il Ministero della Salute che della Giustizia per chiedere conto della situazione allarmante che impedisce di garantire la dovuta assistenza sanitaria ai detenuti e che vede problemi endemici che devono essere presi di petto dal Ministero della Giustizia, in Piemonte e nel resto d’Italia”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (Alternativa).