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Piemonte: Gariglio (Pd), ricucire rapporto con Moderati, decisivi per battere la destra

Riceviamo e pubblichiamo

“In Piemonte i Moderati hanno un legame ventennale con il Partito Democratico e questa alleanza ha permesso di ottenere risultati fondamentali come la recente riconquista del comune di Torino.; faccio un appello ai vertici dei due partiti affinchè questo rapporto venga ricostruito anche per le prossime elezioni politiche del 25 settembre”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd e candidato al collegio uninominale di Collegno alla Camera.
“I Moderati rappresentano una lista civica radicata, alleata e complementare con il Partito Democratico, ricca di esperienze e capacità politiche ed amministrative. Negli anni scorsi da segretario regionale del Pd ho sempre cercato di valorizzare il rapporto con i Moderati, promuovendo intese territoriali e perseguendo obiettivi comuni. E’ oggi necessario ricucire questo rapporto, superando i contrasti e tornare a lavorare insieme”: conclude Davide Gariglio.

“La politica industriale del Partito Democratico”, Serracchiani e Lepri ai Cancelli Iveco

Riceviamo e pubblichiamo


Creare lavoro, fare innovazione, affrontare l’emergenza energetica, a Torino e in Italia.

 

Mercoledì 14 settembre 2022, ore 13.30,

Via Puglia 15, Torino, presso Cancello 3, IVECO.

 

Intervengono:

·         Debora Serracchiani, Capogruppo PD alla Camera dei Deputati e capolista collegio plurinominale Camera P01 (Torino città)

·         Stefano Lepri, componente commissione lavoro e commissione affari sociali della Camera dei Deputati e candidato collegio uninominale Camera U02 (circoscrizioni 3,4,5, e 6 di Torino città)

Meloni in piazza Carlo Alberto parla di presidenzialismo e reddito di cittadinanza

Questa sera in piazza Carlo Alberto il comizio della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Tra i temi affrontati il caro bollette, l’occupazione, il presidenzialismo, uno dei cavalli di battaglia del partito,  e il reddito di cittadinanza. Su questo ultimo Meloni ha detto: “Credo nel diritto di ognuno di migliorare la propria condizione e non ritengo che la risposta per chi può lavorare sia non farlo lavorare per essere mantenuto nella sua condizione di povertà dallo Stato e da chi poi in cambio ti chiede il voto. Oggi un ragazzo di 28 anni in buona salute può prendere 780 euro di reddito di cittadinanza e un disabile 270 euro, o un anziano una pensione minima di 503″. Tra il pubblico lo stato maggiore del partito e anche il presidente della Regione Alberto Cirio.

Elezioni, Giachino: “Ecco come recuperare gli indecisi”

Per Recuperare gli Indecisi I Leader Nazionali  parlino dei problemi nazionali dalle bollette alla energia, dal lavoro al fisco ma a Torino tre cose vanno dette : futuro auto e indotto , sicurezza nelle Città, Piano Fanfani 2 per le Periferie.
Caro Direttore,
In questa campagna elettorale strana e light dove vi sono pochi incontri tra candidati (sicuri del risultato positivo o negativo ) e gli elettori , i comizi dei Leader nazionali possono essere importanti e recuperare gli indecisi se coniugano i temi nazionali con i temi del territorio. Ciò vale in modo particolare nella Prima Capitale d’Italia che dal 1996 è in declino economico e sociale anche se è stata abbellita nelle Piazze centrali dagli Investimenti nazionali e locali per le Olimpiadi 2006.
Nella Prima Repubblica alcuni Comizi dei Leader nazionali in occasione delle politiche risultarono “epici”o  perché riempivano le piazze, da DEGASPERI che attiro’ in Piazza Castello 20.000 torinesi ( superato solo dalla nostra Grande Manifestazione SITAV e dalla Marcia dei 40.000) o erano epici per i temi che affrontavano dal Lavoro alla Casa alla Scelta atlantica ma erano sempre accompagnati da temi locali , il Piano Casa, le Autostrade, i Trafori etc.
Enrico Letta che ha sposato l’auto elettrica ha letto il suo Deprofundis sulle aziende dell’indotto auto.
Non so cosa diranno Giorgia MELONI che ha scelto la piccola piazza Carlo Alberto o Salvini che andrà a parlare nel Quartiere Mirafiori.
Oltre ai problemi di tutto il Paese , dalle bollette alla energia, dai rapporti internazionali alla guerra in Ucraina , dalla revisione del PNRR alla riduzione del Debito Pubblico,
Torino però ha temi propri che sono in qualche modo paradigmatici anche a livello nazionale.
LAVORO : Torino tra le grandi Città è la prima per Disoccupazione giovanile. Torino è la prima Città per cassa integrazione … difendere il sistema industriale e produttivo accompagnandolo nella transizione tecnologica è un obiettivo torinese e nazionale.
CASA e PERIFERIE : Torino è la Città in cui negli ultimi trent’anni si è intervenuti di meno nella ristrutturazione delle Periferie dove non c’è lavoro, c’è un maggiore degrado e dove c’è meno sicurezza quasi come i cittadini delle Periferie fossero figli di un Dio Minore. Nelle Periferie ormai esistono solo le Parrocchie e le CARITAS parrocchiali.
SICUREZZA :Torino è ai vertici della mancanza di sicurezza . Il Comune sminuisce ma la insicurezza è cresciuta.
FUTURO Settore AUTO e Indotto. La scelta europea di costruire solo auto elettriche dal 2035 , fatta propria a Torino da Enrico LETTA e dal Sindaci LORUSSO, avrà i suoi riflessi occupazionali più pesanti proprio a Torino è in Piemonte. l’auto elettrica ha bisogno di metà dei componenti e pertanto metà delle aziende dell’indotto sono destinate a sparire con la perdita di 72.000 posti di lavoro. Occorre incentivare la ricerca su motorizzazione alternative e su combustibili diversi come quelle che sta portando avanti il Politecnico di Torino , una Autorita in materia. Il Governo ha a disposizione 8 miliardi del fondone Giorgetti, che come sai non c’erano nella finanziaria approvata a fine 2021, ma sono stati stanziati con la Mozione Molinari e altri nata da una mia proposta di Risoluzione parlamentare .
Infrastrutture/  A Torino un cenno va fatto alla TAV, l’opera più importante per il rilancio della Città e della Regione , ai ritardi dei lavori e alle 40.000 persone che siamo stati capaci di portare in piazza dando un duro colpo ai NO TAV .
Se la Marcia dei 40.000 servi a Craxi x andare e vincere lo scontro referendario con la CGIL sulla scala Mobile, la PIAZZA SITAV ,frutto della nostra iniziativa di Società civile che supplì alla mancanza di coraggio dei parlamentari e delle forze politiche, può essere il simbolo per il Nuovo Governo per fare le Opere che servono a rimettere in moto la nostra economia e il nostro basso sviluppo, per creare nuove occasioni vere di lavoro e per ridurre il Debito Pubblico.  Altro che i video di Calenda per il SI alle Opere.
A Torino portammo in piazza la Città che non voleva la DECRESCITA.
Dette a Torino queste cose hanno un significato ben più rilevante ,.
In questo modo si dimostrerebbe importante la lotta nei seggi uninominali e proporzionali per portare la gente a votare motivati dalla soluzione ai problemi locali e nazionali.
Mino GIACHINO 
SITAVSILAVORO

Fridays for future invita i partiti a confronti pubblici per discutere delle misure climatiche

Riceviamo e pubblichiamo

 

I partiti politici, entrati nelle ultime due settimane di campagna elettorale, tentano ogni mezzo per convincere la larghissima fetta di elettori ancora indecisi a votare per loro. Sarà però difficile guadagnare il consenso dei cittadini che sono preoccupati per la crisi climatica e per la mancanza di azioni volte ad affrontarla.

Nessuno dei partiti politici, infatti, può vantare un programma elettorale in grado di assicurare che l’Italia faccia la sua parte nella lotta alla crisi climatica. Non solo gli obiettivi di riduzione delle emissioni non sono in linea con le indicazioni della comunità scientifica, ma alcuni programmi contengono misure apertamente dannose, come l’aumento delle estrazioni di gas sul territorio italiano. In molti casi sono persino assenti le misure fondamentali per accelerare la transizione ecologica, come la promozione delle comunità energetiche, l’efficientamento energetico di scuole e case popolari, il potenziamento del trasporto pubblico locale.

Le mancanze appaiono ancora più gravi se si considera che queste misure corrispondono ad alcuni dei più efficaci strumenti per ridurre il costo delle bollette e in generale l’impatto sulle famiglie dell’aumento dei prezzi dell’energia. Le persone messe in maggiore difficoltà dalla crisi energetica si vedono invece proporre solo aiuti una tantum, mentre a livello strutturale i partiti sembrano compatti soltanto nel chiedere l’installazione dei nuovi rigassificatori: infrastrutture che non contribuiranno né a superare l’inverno- dato che entreranno in funzione solo successivamente – né ad abbassare i prezzi (dato che il GNL è molto costoso); costituiranno invece un’infrastruttura non necessaria, poiché le infrastrutture del gas già esistenti sono sottoutilizzate, e incompatibile con la necessità di eliminare velocemente i combustibili fossili dalla nostra economia. Proprio contro i rigassificatori, ieri a Ravenna si è svolta una manifestazione che ha visto grande partecipazione da parte della cittadinanza, un ulteriore segnale della distanza tra i programmi dei partiti e i loro elettori.

 

Di fronte a questa diffusa insufficienza, Fridays For Future ha deciso di invitare tutte le forze politiche a confrontarsi pubblicamente rispetto ai loro programmi, affinché i politici possano spiegare le motivazioni delle loro scelte, e possano recepire – motivando un eventuale disaccordo – le proposte della cosiddetta Agenda Climatica, il programma minimo proposto da Fridays For Future Italia in vista delle elezioni.

Luca Sardo, portavoce di Fridays For Future, afferma: “I cittadini non hanno avuto voce in capitolo nella costruzione dei programmi dei partiti tra cui dovranno votare, e fra due settimane saranno chiamati a scegliere. Vogliamo che gli elettori e le elettrici siano consapevoli delle grandi differenze tra i programmi dei partiti in materia di clima, ma anche che dobbiamo pretendere di più, persino dal più ambizioso dei piani. I partiti, dal canto loro, devono spiegarci il motivo delle gravi lacune nei loro programmi”.

Agnese Casadei, portavoce di Fridays For Future, aggiunge: “I partiti dovranno fare di meglio se vogliono meritarsi il nostro voto. Vogliamo dare loro una possibilità di dimostrare che ci sbagliamo, ma anche un’occasione di ammettere i loro errori e correggerli in tempo per le elezioni”.

Fridays for future

Impegno Civico, campagna a sostegno del decreto ‘Taglia Bollette’

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Insieme a tanti cittadini abbiamo lanciato la campagna a sostegno del decreto ‘Taglia Bollette’ promossa da Impegno Civico. Con il sito web dedicato https://www.tagliabollette.eu/ ci si può collegare per calcolare il risparmio che imprese e famiglie otterrebbero in bolletta con la nostra proposta. 
Ogni cittadino può calcolare con un semplice click come cambierà il costo dell’energia quando il decreto ‘Taglia Bollette’ diventerà realtà: lo Stato paga l’80% delle bollette delle famiglie del ceto medio e in povertà e di tutte le imprese, dalla piccola attività alla grande azienda, almeno fino alla fine dell’anno.
Basta collegarsi al sito, inserire la cifra da pagare in bolletta e cliccare sul pulsante di calcolo, che istantaneamente darà il risultato con i costi in capo al privato e allo Stato.
L’invito di Impegno Civico ai cittadini è di diffondere e condividere sui social l’iniziativa, per dare sostegno al decreto e ottenere risposta immediata all’emergenza bollette subito dopo le elezioni del 25 settembre.
Azzeramento dell’Iva, tetto massimo al tetto del gas, decreto Taglia Bollette: portate insieme a noi queste battaglie nel nuovo Parlamento. Facciamo sentire la nostra voce e diamo forza al nostro impegno per fronteggiare il caro bollette.
Luigi Di Maio
Ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico

M5S e la rivoluzione tecnologica

Stiamo vivendo anni di cambiamento, di rivoluzione. Una rivoluzione tecnologica che corre più veloce che mai ed è inevitabile.

Come sempre avviene davanti ai grandi cambiamenti – che legittimamente possono anche fare paura – abbiamo due possibilità: subire giocando in difesa un qualcosa che comunque avverrà o governare il fenomeno, massimizzando i benefici e minimizzando i costi.
Il MoVimento 5 Stelle dal primo giorno, con coraggio, ha deciso di governare questa battaglia e trasformarla in un diritto per tutte e tutti.
Ma oggi non voglio parlarvi del 25 settembre 2022. Voglio parlarvi del 2030.
Immaginiamo insieme di essere per qualche istante di essere nel 2030, magari dopo 5 anni di governo del Presidente Giuseppe Conte.
Siamo nel 2030: ogni studente ha un computer garantito dallo Stato e impara fin dai primi anni di scuola a conoscere l’importanza delle materie stem, materie scientifiche che servono per il lavoro del futuro e per il futuro del lavoro.
Siamo nel 2030: la Pubblica Amministrazione viaggia in cloud e i nostri documenti sono digitali. Non facciamo più code agli sportelli e tante tessere di plastica sono sparite dai nostri portafogli.
Siamo nel 2030: la tecnologia è entrata nella sanità portando cure più personalizzate. Il medico è in grado di fare una prima diagnosi, precisa e attendibile, a distanza con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Siamo nel 2030: l’accesso alla rete veloce è un diritto costituzionale e ognuno è proprietario dei propri dati personali. Tutta l’Italia è connessa davvero – non solo le grandi città – e grazie alla digitalizzazione vengono garantiti servizi e opportunità riducendo le disuguaglianze.
Siamo nel 2030: le diagnosi strutturali degli edifici le facciamo solo con i droni.
Siamo nel 2030: nelle strade delle nostre città tecnologicamente attrezzate girano auto a guida autonoma condivise su cui sali dove vuoi e da cui scendi dove ti serve, invece di tantissime auto private parcheggiate per il 90% della loro vita.
Potrei fare molti altri esempi di come vediamo il 2030, ma per rendere questo sogno una realtà c’è bisogno di lavorare oggi, nel 2022. Noi ci abbiamo già lavorato, siamo la forza politica che ha fatto di più per lo sviluppo tecnologico.
Ma questo processo sarà un vero sviluppo se e soltanto se ciascuno di noi si sentirà protagonista di questo cambiamento, se a ciascuno saranno dati gli strumenti materiali e immateriali per usare il digitale per abbattere barriere e costruire nuove opportunità.
Perché anche sulla tecnologia nessuno deve rimanere indietro.
Chiara Appendino

Fdi: in piazza per lo sgombero del centro sociale

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Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. Siamo scesi in piazza per chiedere la discussione della mozione di Fratelli d’Italia che chiede lo sgombero del centro sociale Askatasuna.

È venuto il tempo di abbandonare ogni tipo di ambiguità e dichiararsi dalla parte della legalità. Il Comune di Torino non può e non deve più tollerare episodi come le occupazioni abusive. 

Il Pd scelga se schierarsi dalla parte di occupanti pregiudicati o dalla parte della cittadinanza che rispetta la legge. 

Paola Ambrogio Fdi

Trino Vercellese, Centrale Nucleare Enrico Fermi:  “Flash mob NONUKEnd”

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Domenica 11 settembre la lista “Alleanza Verdi e Sinistra” ha organizzato un flash mob davanti alla dismessa centrale nucleare Enrico Fermi di Trino Vercellese; di fronte ai cancelli della centrale si sono ritrovati una ventina di esponenti di Europa Verde-Verdi e Sinistra Italiana vestiti con tute, mascherine e cartelli per manifestare la contrarietà ad una eventuale costruzione di centrali nucleari.

Tra i presenti al sit-in c’era anche l’assessora all’ambiente del Comune di Milano Elena Grandi ed il capolista al Senato del plurinominale del Piemonte 2 Giobbe Covatta queste le sue dichiarazioni: “Siamo di fronte ad una crisi climatica ed una crisi energetica, dobbiamo accelerare la produzione di energia rinnovabile e non pensare a riproporre la costruzione di centrali nucleari (una strada che le italiane e gli italiani hanno ritenuto di chiudere attraverso l’esito di due referendum). Non esiste un nucleare pulito e ci sono delle problematiche molto forti: i tempi di costruzione di una centrale nucleare sono lunghi, serve una enorme quantità di acqua per farla funzionare (e sappiamo bene quanto in estate la siccità sia un problema oramai comune) e le scorie devono essere smaltite”.
“Come sintetizziamo nel nostro programma elettorale è già disponibile il più grande reattore a fusione nucleare ed è rappresentato dal SOLE; può essere utilizzato per la produzione di energia rinnovabile e fornisce ogni anno 15 mila volte l’energia necessaria per l’umanità. ” – chiariscono i co-portavoce regionali di Europa Verde-Verdi Piemonte Mariella Grisà e Mauro Trombin – “I costi delle bollette possono essere diminuiti solo attraverso la produzione di energia a basso costo ed il nucleare non è una di queste, basti guardare i report pubblicati dalle agenzie internazionali che dimostrano quanto le fonti rinnovabili siano più economiche”.

“Dal governo della città alla sfida del paese” con TorinoDomani

L’associazione TorinoDomani, in vista delle elezioni del 25 settembre ha organizzato un incontro, aperto a tutti, dal titolo “Dal governo della città alla sfida del paese” per conoscere e dialogare con alcuni candidati.

Lunedì 12 settembre alle ore 20 e 45 in via Baltea 3,

Saranno presenti:

Elena Apolloniocandidata per il Senato della Repubblica

Mauro Berruto, candidato alla Camera dei Deputati

Marco Grimaldi, candidato alla Camera dei Deputati.

Introdurrà la Costituzionalista Alessia Fusco.

Condurrà l’incontro Filomena Greco giornalista del Sole 24.