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Valle Sarno (Pd): Icardi non incontra i lavoratori Cup

Il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle e il consigliere Pd Diego Sarno:: “Sbagliato l’affidamento triennale: o una proroga per un bando migliore o reinternalizzare il servizio.”

 

«A distanza di un mese dall’audizione in Consiglio regionale dei lavoratori del call center del CUP Piemonte, il centro unico prenotazioni, l’assessore Icardi non ha trovato tempo nella sua agenda per incontrare le organizzazioni sindacali e ascoltare dalla loro voce la criticità di un servizio fondamentale per i cittadini piemontesi. Criticità che sono state ribadite oggi durante l’audizione in IV Commissione. Cirio e Icardi preferiscono annunciare risultati “straordinari” sul fronte delle liste di attesa, anziché rendere più efficiente il servizio delle prenotazioni. Per farlo, occorre affrontare alcuni nodi, a cominciare dal potenziare la presenza degli operatori durante i giorni infrasettimanali. A luglio scade l’attuale appalto e Icardi sembrerebbe orientato ad un affidamento triennale alle condizioni esistenti, quindi confermando tutto ciò che non funziona! Una scelta sbagliata: si opti per una proroga di sei mesi, così da poter predisporre il nuovo bando tenendo conto delle attuali problematiche, nonché dell’esperienza maturata durante la pandemia; oppure si abbia il coraggio di reinternalizzare il servizio (lo hanno fatto ad Alba e in Puglia), una soluzione avrebbe il merito di sottrarre i dipendenti a questi continui cambi d’appalto e di condizioni di lavoro».

Daniele VALLE – vice Presidente Consiglio regionale

Diego SARNO – vice Presidente VI Commissione

Ruffino (Azione): “Schlein esca da tunnel ambiguità”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
     La segretaria del Pd Elly Schlein non ha molto tempo davanti a sé per uscire dal tunnel dell’ambiguità in cui ha infilato il suo partito. Lo spirito di solidarietà nazionale costruito con il sostegno all’Ucraina è una e non la sola delle migliori eredità lasciare da Mario Draghi. Ogni passo indietro sul sostegno all’Ucraina è un duro colpo alla credibilità del Pd come forza di governo e all’Italia come Paese affidabile. Schlein deve scegliere fra la coerenza della linea politica e il suo abbandono per consegnarsi alla deriva grillina

Giachino: “Governo Meloni riprenda politica per la sicurezza stradale”

I Governi delle ultime due legislature hanno fatto troppo poco 
Non è possibile perdere oltre tremila persone ogni anno.
Nel 2001 l’Italia era ai primi posti in Europa per numero di incidenti stradali e per morti .Oltre 7000 vittime sulla strada. Il Governo Berlusconi ha il merito di avere introdotto nel 2003 la PATENTE A PUNTI  una norma che ha influito moltissimo sulla psicologia dei conducenti così da ridurre drasticamente incidenti e mortalità.
Nel 2008 quando gli effetti psicologici della norma cominciavano a rallentare grazie a una scelta positiva della Commissione trasporti della Camera presieduta dall’on. Valducci il Presidente della Camera FINI concesse la legislativa alla Commissione così che in poco più di un anno approvammo oltre 70 modifiche al Codice che dopo alcune modifiche del Senato venne portato alla approvazione definitiva il 27 luglio del 2010. Ricordo con orgoglio di aver seguito per conto del Governo due anni di duro lavoro in commissione e in Aula ma con la soddisfazione di aver salvato parecchie vite. La Legge 120/2010 entrò in vigore il 29 agosto 2010 e la norma che chi guida non beve influì sulla psicologia dei giovani diminuendo le stragi del sabato sera, come affermò la Vice  capo della Polizia Stradale al Corriere della Sera. Si scese a 3385 morti del 2013. Quindi in in 10 anni due leggi del Governo Berlusconi approvate dal Parlamento ridussero i morti da 7.100 a 3385. Negli ultimi dieci anni l’aggiornamento delle norme e soprattutto la mancata decisione di intervenire severamente sull’uso del telefonino , mentre si guida , la riduzione della mortalità è diminuita di sole 500 unità. Nel 2022 infatti i morti a causa di incidenti stradali sono stati 2875, ancora troppi. Come se ogni anno l’Italia perdesse un Comune come Bardonecchia.  Giovani vite umane perse per sempre. Conto molto sul Governo Meloni affinché riprenda celermente, anche attraverso un Decreto legge, una forte politica per la Sicurezza stradale.
 
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Italia Lib Pop: “Rapine e furti a Borgo Campidoglio. Il Comune che fa?”

Torino è una città del cui degrado si parla e si agisce solo quando colpisce il centro o, se ne parla senza risolvere il problema, quando colpisce le estreme periferie, come Barriera di Milano. Del degrado che colpisce i quartieri semicentrali, invece, non se ne parla mai, con il risultato che chi questi quartieri li vive e li fa vivere, si sente abbandonato a se stesso.
Italia Liberale e Popolare sta raccogliendo svariate segnalazioni di situazioni di degrado e criminalità che sembrano sfuggire dal controllo di un’amministrazione, evidentemente, attenta solo ad altro, ed in base alle quali stiamo provvedendo ad organizzare iniziative specifiche. È il caso di Borgo Campidoglio, quartiere nel quale la sicurezza di cittadini e commercianti sembra essere diventata una chimera”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta i ripetuti episodi di microcriminalità che avvengono da mesi in zona.
Negli ultimi 3 mesi di quest’anno, si segnalano almeno una decina di rapine e furti ad esercizi commerciali della zona, spaccate e furti alle auto in sosta, oltre ad un notevole incremento del numero di scippi occorsi ai frequentatori del mercato di Corso Svizzera, ed alla frequentazione di Borgo Vecchio da parte di senzatetto e spacciatori.
“Una situazione che non è più tollerabile, sopratutto se condita da un rumoroso silenzio istituzionale, che sottolinea la totale mancanza di attenzione riservata nei confronti di chi non si sente più sicuro a vivere, lavorare e frequentare il quartiere”, aggiunge Desirò.
Di fronte a dati simili non può che sorgere spontaneo il risentimento degli abitanti, che chiedono a gran voce che la situazione sia al più presto affrontata in tavoli di sicurezza che portino ad un incremento dei controlli nel quartiere.
“La sicurezza ed il ripristino dell’ordine pubblico e del decoro urbano, devono essere affrontati con urgenza anche quando non colpiscono i “salotti buoni” della Città. Italia Liberale e Popolare continuerà nella sua azione di presidio nella speranza che l’attuale amministrazione esca dalle stanze di Palazzo Civico e si confronti con i reali problemi quotidiani che i cittadini onesti affrontano ogni giorno”, conclude Desirò.
Chi vive in CampidoglioBorgo San PaoloPozzo StradaSanta Rita e zone limitrofe, non può essere considerato un cittadino di serie B a cui non garantire la possibilità di vivere in sicurezza e lontano dal degrado oggi imperante.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte

“La bandiera NATO resiste al divieto del Pride di Torino”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Al Torino Pride del 17 giugno Roberto Casalone, membro di giunta della Associazione Atlantica, è riuscito a portare la bandiera NATO “dirimpetto ai vari carri di Tespi con musica techno e tenuto a debita distanza dai vari servizo d’ordine” nonostante il divieto degli organizzatori.

Lo ha fatto per ricordare alle forze politiche pro Putin presenti che nella Federazione Russa i diritti degli omosessuali e di chi ha un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale sono repressi mentre questi sono sempre più tutelati nei paesi occidentali.

Questo significa che la guerra in Ucraina è la guerra fra 2 concezioni del mondo ed è quella occidentale quella per cui dovrebbe lottare chi vuole la libertà sessuale.
Oggi la bandiera è stata portata anche al Mantova Pride ma lì è stato impedito a Francesco Monelli di esibirla.

La Associazione Atlantica è nata dopo che per il secondo anno consecutivo nessuna forza politica milanese ha voluto disobbedire alla richiesta dell’ANPI di non portare la bandiera dei paesi occidentali che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo mentre la stessa associazione di partigiani non aveva nulla da dire sulle bandiere pro Palestina eredi del Gran Mufti di Gerusalemme, antisemita e buon amico di Adolf Hitler.

In particolare a Milano oltre alla bandiera della NATO i membri che si sono poi costituiti in associazione hanno sfilato con bandiere di paesi alleati come quella del Regno Unito, del Canada e anche del Brasile.

“Ritengo che la presenza della bandiera della NATO, non solo a Torino ma ad ogni Pride, sia prova di democrazia vera e di difesa dei diritti e della libertà, l’assenza di “generi” nelle forze armate è il segno del progresso.” ha dichiarato Roberto Casalone “In Italia e nel mondo libero intero, chi dedica la propria vita a valori concreti deve essere un buon soldato o un buon tutore dell’ordine, non un’etichetta sessuale o comportamentale. In questo noi Italiani siamo all’avanguardia, sia nelle Forze di Polizia che nelle Forze Armate, anche se si fatica a parlarne sui media. In Europa la prova concreta la sta dando chi, in questi giorni, in Ucraina, difende anche la nostra di Libertà, come il Battaglione di Fanteria Unicorn, interamente formato da volontari internazionali membri della comunità LGBTQ+, che combatte, armi in pugno per la tutela dell’Europa Democratica, perchè l’omofobia, in alcuni paesi, si traduce in morte, torture e violenze indicibili, queste manifestazioni dovrebbero essere un segno di rispetto per questi ragazzi e ragazze, che preferiscono sfidare il piombo russo, piuttosto che il rischio di perdere la libertà di vivere in un’Europa pacifica e integrata.

L’Associazione Atlantica si batte per la difesa e la promozione della storia e dei valori della NATO e dell’Occidente in Italia. web: https://www.facebook.com/AssociazioneAtlantica ( vedi: https://www.mantovanotizie.com/politica/20230613-bandiera-nato-mantova-pride-2023.php )

Pride (Fdi): “Gravissime affermazioni di Gribaudo”

AMBROGIO-RAVELLO (FDI): “GOVERNO LEGITTIMA VIOLENZE?  SCHLEIN PRENDA DISTANZE E SI SCUSI”

“A margine del gay pride di Torino, la Vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo ha affermato che vi sia, da parte del governo, una sorta di legittimazione morale alle violenze nei confronti degli omosessuali. Queste affermazioni non solo sono gravissime, ma denotano anche l’ipocrisia del Partito Democratico e della sinistra che – oggi – sta tranquillamente sfilando nelle vie di Torino senza alcun pericolo per l’incolumità dei partecipanti”. Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“Ormai siamo abituati alle polemiche pretestuose che vengono ogni anno dal pride, ma sicuramente l’uscita di Gribaudo necessita una presa di posizione da parte della segreteria dem. Non è tollerabile che il governo venga calunniato con simili falsità”, aggiunge Roberto Ravello, dirigente regionale FDI Piemonte.
“Non accettiamo provocazioni da chi, in questo stesso momento, è sceso in piazza per difendere l’aberrante pratica dell’utero in affitto e, allo stesso tempo, parla di discriminazioni contro i bambini. Ecco, proprio la sinistra – se veramente ci tenesse a tutelare i diritti delle donne e dei minori – si unirebbe alla nostra battaglia di civiltà per porre un argine al mercimonio dei bambini, lasciando perdere dichiarazioni futili di chi è in cerca di un po’ di notorietà”, concludono Ambrogio e Ravello.

Sen. Paola Ambrogio Roberto Ravello

In risposta al Torino Pride una bandiera NATO al Pride di Torino

Riceviamo e pubblichiamo

Al Torino Pride del 17 giugno Roberto Casalone, membro di giunta della Associazione Atlantica, sarà presente con la bandiera NATO già portata il 25 aprile a Milano.

 

Lo farà per ricordare alle forze politiche pro Putin presenti che nella Federazione Russa i diritti degli omosessuali e di chi ha un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale sono repressi mentre questi sono sempre più tutelati nei paesi occidentali.
Questo significa che la guerra in Ucraina è la guerra fra 2 concezioni del mondo ed è quella occidentale quella per cui dovrebbe lottare chi vuole la libertà sessuale.

 

La Associazione Atlantica è nata dopo che per il secondo anno consecutivo nessuna forza politica milanese ha voluto disobbedire alla richiesta dell’ANPI di non portare la bandiera dei paesi occidentali che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo mentre la stessa associazione di partigiani non aveva nulla da dire sulle bandiere pro Palestina eredi del Gran Mufti di Gerusalemme, antisemita e buon amico di Adolf Hitler.

 

In particolare a Milano oltre alla bandiera della NATO i membri che si sono poi costituiti in associazione hanno sfilato con bandiere di paesi alleati come quella del Regno Unito, del Canada e anche del Brasile.

 

“Ritengo che la presenza della bandiera della NATO, non solo a Torino ma ad ogni Pride,  sia prova di democrazia vera e di difesa dei diritti e della libertà, l’assenza di “generi” nelle forze armate è il segno del progresso.” ha dichiarato Roberto Casalone “In Italia e nel mondo libero intero, chi dedica la propria vita a valori concreti deve essere un buon soldato o un buon tutore dell’ordine, non un’etichetta sessuale o comportamentale. In questo noi Italiani siamo all’avanguardia, sia nelle Forze di Polizia che nelle Forze Armate, anche se si fatica a parlarne sui media. In Europa la prova concreta la sta dando chi, in questi giorni, in Ucraina, difende anche la nostra di Libertà, come il Battaglione di Fanteria Unicorn, interamente formato da volontari internazionali membri della comunità LGBTQ+, che combatte, armi in pugno per la tutela dell’Europa Democratica, perchè l’omofobia, in alcuni paesi, si traduce in morte, torture e violenze indicibili, queste manifestazioni dovrebbero essere un segno di rispetto per questi ragazzi e ragazze, che preferiscono sfidare il piombo russo, piuttosto che il rischio di perdere la libertà di vivere in un’Europa pacifica e integrata.

L’Associazione Atlantica si batte per la difesa e la promozione della storia e dei valori della NATO e dell’Occidente in Italia.
web: https://www.facebook.com/AssociazioneAtlantica

Cane (Lega): “Dalla Regione altri 700mila euro per gli oratori”

“punti di riferimento per i giovani del Canavese”

La Regione Piemonte rinnova il proprio impegno nel promuovere l’inclusione e il benessere dei giovani attraverso l’assegnazione di fondi per le attività degli oratori. In continuità con la politica di valorizzazione del gioco e dello stare insieme, l’assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino ha annunciato l’assegnazione di 700mila euro destinati agli oratori delle diverse fedi religiose riconosciute.

“Il Canavese, terra di tradizioni e comunità solidali – commenta il vicepresidente leghista della commissione Sanità del consiglio regionale del Piemonte Andrea Cane – vede negli oratori dei veri e propri punti di riferimento per i giovani. Questi luoghi di aggregazione, gestiti da diverse realtà religiose presenti nella zona, offrono ai ragazzi un ambiente accogliente e stimolante dove crescere e sviluppare le proprie potenzialità. Grazie all’impegno congiunto delle parrocchie locali, degli istituti cattolici e degli altri enti di culto, gli oratori del Canavese svolgono una funzione educativa, formativa e sociale di fondamentale importanza. Attraverso una vasta gamma di attività, che spaziano dal gioco libero all’aperto all’approfondimento spirituale, questi spazi promuovono la crescita armonica dei minori, degli adolescenti e dei giovani che vi partecipano. Basti pensare a questi primi giorni dopo la fine della scuola per capire il valore degli oratori canavesani: scrigni di iniziative che agevolano le famiglie e assicurano ai giovani divertimento in sicurezza”.

Fin dal 2002, la Regione ha infatti riconosciuto e promosso il ruolo educativo, formativo, aggregativo e sociale svolto dalle parrocchie, dagli istituti cattolici e da altri enti di culto attraverso le attività oratoriali.

“Le attività che si svolgeranno nel periodo compreso tra il primo dicembre 2022 e il 30 novembre 2023 – prosegue il canavesano Andrea Cane – potranno contare quest’anno su uno stanziamento di 700mila euro, confermando l’incremento di 200mila euro rispetto al passato. I fondi saranno ripartiti in maniera proporzionale tra gli enti di culto che hanno siglato specifici protocolli d’intesa con la Regione Piemonte a partire dal 2012. Tra questi enti figurano la Regione Ecclesiastica Piemonte, l’Assemblea di Dio in Italia, la Comunità Ebraica di Torino, la Chiesa Cristiana Avventista del VII giorno e il Tavolo Valdese. Grazie a questa iniziativa, si offre un sostegno concreto per consentire ai giovani di crescere in un ambiente inclusivo, stimolante e armonioso come tanti se ne contano nel nostro Canavese”.

Cerutti (Lega): “Congratulazioni al lavoro dei carabinieri e della Procura di Ivrea”

Ha portato all’arresto degli spacciatori che depredavano le scuole della nostra comunità”

“Come consigliere del territorio e come cittadino di Venaria voglio esprimere le mie sincere congratulazioni ai carabinieri del Nucleo Operativo di Venaria e ai magistrati della Procura di Ivrea per la brillante operazione che ha portato all’arresto di cinque individui che, oltre ad alimentare la piazza dello spaccio in città, erano i responsabili dell’ondata di furti che ha colpito le scuole della nostra comunità nell’ultimo anno. A questo si aggiunge un inquietante episodio di sequestro di persona a scopo di estorsione, il che dà le proporzioni della capacità criminale di questa banda. Arresti che restituiscono sicurezza e serenità a Venaria e ai suoi cittadini e che danno ulteriore conferma dell’attenzione e della vicinanza che l’Arma dei Carabinieri e l’autorità giudiziaria riservano al nostro territorio. Un territorio che noi vogliamo definitivamente liberato dalla piaga dello spaccio e di una criminalità di strada tanto priva di scrupoli da arrivare a rubare i computer sui quali studiano i nostri figli. Fortunatamente sappiamo che su Venaria e i suoi cittadini vigilano uomini e donne delle forze dell’ordine e della magistratura che ogni giorno lavorano con professionalità e passione per garantire a tutti noi la legalità”.

Lo dichiara in una nota il vicecapogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti.

Il Pd lancia la giornata della libertà di coscienza

La Pdl è stata presentata dalla consigliera Pd Monica Canalis in Sesta (presidente Davide Nicco): “La forza della proposta, nata dal confronto con le comunità ebraica e valdese del Piemonte – ha spiegato – risiede nella convinzione che il riconoscimento dei diritti delle minoranze rappresenta un valore per tutta la cittadinanza. Il territorio piemontese fu il primo in Italia a farlo, per questo propongo di celebrare questa conquista ogni anno come motivo d’orgoglio”.
Tra gli obiettivi tenere viva la memoria storica delle libertà riconosciute nel 1848, far conoscere i luoghi del Piemonte più significativi nel percorso di riconoscimento dei diritti delle minoranze linguistiche e ricordare che ci sono realtà nel mondo in cui la libertà religiosa è ancora negata.
Le consultazioni si chiuderanno il 7 luglio. Nominati i relatori Matteo Gagliasso (Lega) per la maggioranza e Canalis per l’opposizione.
La commissione ha inoltre dato parere positivo a maggioranza ai criteri per la nomina di sei esperti designati dalla Giunta all’interno della Consulta per la valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e dialettale del Piemonte. Tra gli esperti, uno dovrà essere espressione delle associazioni degli enti locali.