I Giovani Democratici e la “democrazia di Erdogan”

“Le immagini del falò con il manifesto elettorale che ritrae il volto del nostro assessore Maurizio Marrone sono di una violenza spudorata. La sinistra prenda le distanze da questa aggressione intollerabile e da slogan che richiamano anni che non vogliamo più vivere. Chi sta in silenzio fomenta coloro che non sanno stare sul piano del confronto delle idee ed infatti sono i professionisti della prevaricazione. A Maurizio va tutta la nostra solidarietà certi che continuerà a battersi per il nostro programma senza farsi intimidire da chi non riuscendo con le polemiche a zittirlo e’ passato a metodi violenti”. Lo dichiara la Vice capogruppo di Fdi alla Camera Augusta Montaruli, dopo i fatti avvenuti questa mattina a Torino al corteo dei centri sociali.
“L’Italia, prima Nazione al mondo a vietare la produzione e la commercializzazione della carne sintetica, conferma la ferma e fiera volontà di tutelare le proprie eccellenze agroalimentari e la salute dei propri cittadini. Contro il settore agricolo tradizionale, come è evidente, è in atto una vera e propria crociata, che vede nel sodalizio tra ambientalismo ideologico e sinistra radicale un fronte comune anti-italiano”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Bilancio.
“Chi si professa pro-scienza e pro-ambiente finisce per essere, non è chiaro se solo per colpa o anche per dolo, dalla parte delle multinazionali e dei grandi potentati alimentari, ignorando altresì la volontà di ben venti Regioni e di innumerevoli enti locali favorevoli al provvedimento”.
“È ORA CHE L’ITALIA PONGA FINE ALLA RIMOZIONE DELLE SUE COLPE STORICHE”
Il presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle ha presentato un Ordine del giorno
«È giunto il momento che il nostro Paese istituisca il “Giorno della Memoria per le vittime del colonialismo italiano” per porre fine alla rimozione storica, culturale e politica sui 70 anni di colonialismo nostrano e sulle logiche razziste che lo hanno accompagnato. In Parlamento è stata depositata una proposta di legge che propone istituire un “Giorno della memoria” in ricordo delle circa 700.000 vittime africane, in Libia, Eritrea, Etiopia e Somalia. Mi auguro che la Regione Piemonte possa sostenere questa proposta». Lo afferma il vice Presidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte Daniele Valle, che ha depositato un Ordine del giorno a favore dell’istituzione del “Giorno della Memoria per le vittime del colonialismo italiano” nella data del 19 febbraio, quando ebbe inizio l’eccidio della popolazione civile di Addis Abeba compiuto nel 1937. «Altri Paesi europei, come la Francia e il Belgio, hanno già da tempo avviato un dibattito pubblico sulle responsabilità e sull’eredità coloniale. In Belgio, in particolare, da giugno 2020 è al lavoro una Commissione parlamentare che indaga sul tragico passato coloniale in Congo, Ruanda e Burundi. Anche il nostro Paese deve fare i conti gli eccidi, le leggi razziali, le norme sessiste, l’impiego di aggressivi chimici, la deportazione, la prigionia e, in generale, la politica di occupazione cui sono state sottoposte le popolazioni dei Paesi africani dominati dall’Italia. Approfondire, riflettere e, soprattutto coinvolgere le giovani generazioni».
“Meloni faccia pace con le famiglie arcobaleno”
“I genitori dovrebbero entrare nei tribunali per chiedere giustizia. È inaccettabile che debbano farlo per difendersi da uno Stato che vuole rendere orfani i loro figli.
Spero con tutte le forze che il Tribunale di Padova accolga la richiesta della Procura e la Corte Costituzionale intervenga per tutelare finalmente l’uguaglianza di tutte le famiglie. Ma questo non basta a colmare un intollerabile vuoto normativo e ad assolvere il Governo da ciò che ha fatto con la circolare Piantedosi. Un Governo che ha sempre in bocca la famiglia ma è nemico dei più piccoli ed è pronto a sacrificarli sull’altare del suo furore ideologico. È tempo di chiudere l’Orfanotrofio di Stato e restituire questi figli alle loro famiglie. Meloni faccia pace con le famiglie arcobaleno, sotterri l’ascia di guerra e la circolare Piantedosi” – lo ha dichiarato in aula il Vicecaporguppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi chiedendo un’informativa urgente alla Presidente del Consiglio.
“Orientamento, formazione e lavoro: finalmente una norma unica”
“La semplificazione è uno degli obiettivi che questa maggioranza, trainata dalla Lega, si è posta fin dall’inizio della sua legislatura. Abbiamo sostenuto e quindi votato con convinzione un provvedimento che va in questa direzione, ossia semplificare norme e burocrazia”. Così Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale sul Ddl 218 “Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro”, approvato in Aula di Palazzo Lascaris.
“È una legge quadro che tiene insieme orientamento, formazione e politiche del lavoro – commenta Preioni -. L’obiettivo è di avere una visione d’insieme e garantire laqualità formativa”.
Con questo provvedimento tutte le disposizioni regionali in materia di formazione professionale e lavoro sono accorpate in un unico testo organico con 65 articoli, portando all’abrogazione di dieci leggi regionali e 134 articoli complessivi.
“Si tratta dunque – aggiunge il capogruppo della Lega – di una legge di riordino normativo che fa sì che tutte le misure regionali in materia di orientamento, formazione e lavoro siano ragionate insieme all’interno di un solo testo”.
Si ridà dignità all’orientamento che indirizza i giovani, in base alle loro attitudini, verso percorsi di istruzione che consentano sbocchi lavorativi. Si eleva la formazione professionale, che non va considerata come un percorso di serie B, ma come opportunità d’ingresso nel mondo del lavoro e come condizione necessaria per la riqualificazione del lavoratore”.
Allasia: “Solidarietà ai lavoratori Lear”
“Un intervento delle istituzioni a sostegno dei lavoratori nel fronteggiare la grave crisi aziendale, che sconta il calo della produzione di tutto il settore automotive in Piemonte”: è quanto ha chiesto una delegazione di rappresentanti sindacali dei lavoratori della Lear, auditi durante una pausa dei lavori del Consiglio. L’azienda, con sede a Grugliasco, produce sedili per auto e versa in una situazione critica.
Il presidente Stefano Allasia ha espresso piena solidarietà ai lavoratori: “Ci auguriamo che la Lear possa mantenere aperto lo stabilimento. Un’ulteriore azienda che chiude depaupera il territorio, con un impatto sociale conseguente non indifferente”, ha concluso il presidente.
“La Regione oltre ad aver chiesto il rifinanziamento dell’ammortizzatore sociale assicura massima disponibilità per dare sostegno concreto ai lavoratori, anche sul fronte delle competenze per un eventuale ricollocamento”, ha commentato l’assessore al Lavoro Elena Chiorino.
“Lo stabilimento di Grugliasco ha un organico di 420 persone, l’esubero strutturale dichiarato nel 2022 era di 260 persone, una cifra che stimiamo salga nel prossimo mese oltre le 300 unità rispetto ai volumi di produzione attesa, in pratica c’è lavoro per un quarto dei dipendenti”, ha affermato Rocco Cutrì segretario generale Fim Torino. “L’azienda assume una posizione attendista, non ci vengono date risposte. Ora aspettiamo il nuovo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 22 novembre, ma il rischio è che l’azienda non abbia nuovamente un progetto da presentare”.
“Attualmente stiamo utilizzando gli ammortizzatori sociali, ma il grande problema è la monocommittenza da parte di Stellantis, che produce sempre meno sul nostro territorio”, ha aggiunto Antonino Inserra responsabile Fiom Zona nord ovest.
I consiglieri Silvana Accossato (Luv), Diego Sarno, Daniele Valle (Pd) e Sarah Disabato (M5s) sono poi intervenuti chiedendo precisazioni in merito alla distribuzione dei lavoratori sul territorio, alla presenza del gruppo Lear anche fuori dai confini regionali, alle interlocuzioni con Stellantis.
I delegati hanno sottolineato l’importanza di un possibile intervento della Regione nei confronti di Stellantis, anche per conoscere quante vetture saranno industrializzate nel prossimo futuro sul nostro territorio e hanno auspicato la pronta approvazione di un atto d’indirizzo da parte dell’Assemblea.
“Si tratta di una crisi complessa che coinvolge la monocommittenza di Stellantis – ha aggiunto l’assessore Chiorino – e una multinazionale, la Lear, che non dà risposte attendendo un’eventuale commessa. A ciò si aggiunge il tema della reindustrializzazione e dei tempi necessari per farla. Abbiamo in precedenza proposto delle misure di sostegno ma sono state ignorate dall’azienda e non sono seguite delle controproposte. Ora attendiamo l’esito del tavolo ministeriale del 22 novembre in cui proveremo a riproporre ulteriori interventi”.